Babbo Natale per tutti

Un bel camino, di quelli che ti immagini quando pensi a Babbo Natale e alla sua discesa dal tetto. L’immagine è scura, del resto era mezzanotte e le luci spente. Mi godo lo spettacolo che io stesso ho contribuito a inscenare anche se i risultati, lo ammetto, non sono stati quelli sperati. Ecco la polvere che scende, gli stivaloni che penzolano e l’omone in giacca rossa e barba bianca che piomba in una nuvola che si spande nella sala. Notevole, il tipico quadretto da sogno di tutti i bimbi. Si alza in piedi, si scuote per scrollarsi la fuliggine di dosso. Preciso, proprio come lo volevo. Cazzo, ecco il bambino. Che ci fa lì, fra il Babbo Natale e l’albero addobbato? Avrebbe dovuto essere a sognare i regali che l’indomani avrebbe trovato sotto l’albero, non lì a intralciare la via. Allarga le braccia, vorrebbe abbracciarlo. Il Babbo Natale non esita, ricambia l’abbraccio e gli spezza la schiena prima di buttarlo in un angolo nascosto. I genitori del bambino entrano in scena, urlano, imprecano, si lanciano contro la mia creatura. Lui li abbraccia e li butta via, stesso trattamento del loro figliolo. Infine raggiunge l’albero, dispone i regali e, dopo un OH OH OH, torna verso il camino e scompare dall’inquadratura.
«E abbiamo un’infinità di altri video simili» mi sbraita contro “il Commissario Basettoni”, o almeno così lo chiamo per via di quelle basette che si ritrova.
«Senza contare gli altri incidenti» continua “Sherlock”, quello che si è presentato come l’ispettore qualcosa, un nome che non mi ha colpito «Slitte che in fase di atterraggio si sono scontrate con le case, altre che si sono schiantate con aerei.»
«Venti incidenti aerei accertati» ribadisce Basettoni.
«Vorrei fare notare che il compito è stato comunque portato a termine, i regali sono stati consegnati» dico.
Mi guardano, non ribattono, la logica della mia affermazione li ha illuminati.
«Per quanto riguarda gli incidenti, sarà sufficiente interfacciarsi con i controllori aerei e preparare apposite piste d’atterraggio nei giardini dei clienti che vorranno fare uso dei servigi della mia azienda. La perfezione si raggiunge attraverso l’errore e alla fine, ve lo giuro, il mondo avrà il suo perfetto Babbo Natale» concludo.
«Lei lo ha appena ucciso, Babbo Natale» dice Sherlock «E nel caso tornasse mai in libertà, stia sicuro che nessuno le chiederà di costruirne un altro.»
Aggrotto le sopracciglia, mi sfugge il collegamento.
«Oh, beh, non è un problema» rispondo piccato «Mi rimangono pur sempre gli altri prodotti. Ve ne ho già parlato? Uno lo lanciamo questa notte, è un’assoluta novità. Nessuna ordinazione, un regalo che abbiamo voluto fare ai bambini di tutto il mondo e che li raggiungerà in ogni dove.
Mi guardano di traverso, non sanno di cosa sto parlando. Avrei voluto farlo in diretta mondiale e godermi le urla di giubilo delle folle, ma viste le circostanze dovrò accontentarmi di una tal povera platea.
«Miei cari, è appena scoccata la mezzanotte del sei gennaio: arrivano le Befane!»