I figli degli altri

La coerenza, questa ipocrita utopia. Un racconto di Beppe Roncari.

 
Monsignor Luigi Maria Togni un caso così proprio non lo aveva mai visto.
Sospira, si toglie lo zucchetto di seta paonazza — stesso colorito del suo viso al momento, del resto, — e si passa una mano sulla fronte sudata e fra i radi capelli bianchi. Si ferma con l’indice sulla piccola tonsura a forma di moneta al centro del cranio e riflette. Dopo un attimo ribatte così: «Avvocato, via, siamo seri… in dodici anni sullo scranno ne ho sentite di tutti i colori, ma questa! Davvero la sua cliente vuole procedere con una tale farsa?»
«Certo, Vostro Onore,» ribatte sicuro l’Avvocato rotale Sergio Nicola Da Ballo. «La mia cliente e io riteniamo, e a ragione, che il matrimonio debba ritenersi nullo.»
Al Monsignore scappa una sincera risata: «E su quali basi, avvocato? Sul fatto che il matrimonio non è stato… come ha detto lei… consumato
E nel dire questo volge lo sguardo attorno sugli Uditori, tutti seri membri del clero, ma non privi di senso dell’umorismo. Qualcuno cerca di darsi un tono, certo, ma alla maggior parte una risatina isterica scappa: Non consumato! Quel matrimonio! Ahahah! È il colmo.
«No!» Deve alzare il tono di voce l’Avvocato Da Ballo per superare la diffusa ilarità. « Sebbene… sebbene anche questa condizione sussista… ehm…» esita, si rivolge alla cliente, «o almeno credo.»
«Certo che sì!» Interviene la cliente scandalizzata. «Sono ancora e sempre vergine. Non è questo il punto!»
«E allora, e allora…» cerca di far da paciere il Monsignore, «vede anche lei che non ha senso… Se le cose stessero come lei sostiene, si potrebbe montare un caso persino per la Vergine Maria! In fondo era già sposata quando restò incinta di Nostro Signore per opera dello Spirito Santo!»
Questa volta la battuta è troppo succosa per essere ignorata e quasi tutti i membri dell’Uditorio scoppiano a ridere fragorosamente. La sala, un’antica sacrestia romana ormai da secoli adibita ad altro uso, rimbomba al suono delle voci. Il quadro di scuola caravaggesca della Vergine col Bambino, da un angolo, osserva la scena con visibile imbarazzo.
«Vostro Onore!» Si alza in piedi e interrompe serissimo l’Avvocato Da Ballo. «Non è solo questo! Il motivo di scioglimento del Sacro Vincolo addotto dalla mia cliente è ben più grave!»
«E quale, di grazia, Avvocato!?! Quale? La poligamia, forse?!?»
Altri scoppi di risa.
«Ecco no! Lei… cioè no… Lui… Lui…»
«… Lui non vuole avere figli!» Taglia corto Suor Agata, la cliente, zittendo l’Avvocato. «Tranne i figli adottati, ovviamente! E non vi sembra questa una contraddizione bella e buona, Vostro Onore e stimati Membri dell’Uditorio? Lo Spirito Santo non disdegnò di unirsi con la Beata Vergine. Perché mai nostro Signore, mio marito, dovrebbe essere da meno? Perché non dovrebbe anche Lui dare al Padre la gioia di diventare… Nonno?!?»

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