Minuti Contati

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Classifica : 1. Il resto - Laura Brunelli 2. Dieta squilibrata - Dario17 3. La spesa al supermercato - Alexandra Fischer 4. La fuga impossibile - Alessandro JohnDoe Canella 5. La sequenza - Debora Dolci 6. Granelli di sabbia - Maurizio Chierchia 7. Contare sulle dita - Michael Dag Commenti : Contar...

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Ciao a tutti e grazie per i commenti puntuali ed approfonditi! Questo racconto è nato, come avrete capito, senza una trama precisa: ho pensato a quali numeri potessero risultarmi "incomprensibili" e mi sono venuti in mente i dieci secondi fatidici che ci si ripromette di contare prima di p...

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Ciao Maurizio! Mi sembra che questa favola migliori man mano: l'inizio mi è parso più macchinoso, meno fluido rispetto, invece, al finale. Nella parte centrale c'è qualche refuso, ad esempio nella frase "Fatto ciò lui e i sei uomini col letto e si diressero al castello, lasciando gli abitanti a...

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Ciao Laura! Bellissimo racconto: breve e d'effetto, senza artifici che avrebbero potuto appesantire la lettura. Il concetto arriva limpido e preciso. I dialoghi sono nitidi, le figure ben disegnate. L'atmosfera domestica, l'amore di una mamma, la consapevolezza del problema e la capacità di affronta...

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Ciao Alexandra! Che piacere rileggerti! Trovo questo racconto divertente perché sovverte ogni possibile previsione sul finale. Al termine della lettura sembra che tutto sia accaduto in un clima apocalittico. La reazione esagerata eppure coesa e, infine, quasi naturale della cassiera e della folla pr...

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Ciao Alessandro! Originale lo sviluppo del tema ed appassionante la lettura del testo. Mi è piaciuto molto il modo di descrivere azioni e personaggi, ho visualizzato con facilità tutte le scene. Non ho ben capito l'idea dell'investigatore Yates: il padre di July è riuscito a nascondere l'amputazione...

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Ciao Dario! Racconto divertente ed originale. Mi piace l'idea di rappresentare un numero come "anoressico" nell'ottica di un progetto che mira a risolvere il problema della fame nel mondo. Non capisco perché il protagonista ci venga presentato talvolta come "Mirko" e talvolta com...

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Ciao Debora! Ho trovato il racconto simpatico e curioso. Io non sono riuscita a dare la soluzione dell'enigma prima del professore! Ho apprezzato molto il paragone finale con Ulisse che un po' ricorda la chiosa delle favole di Esopo. Alla seconda rilettura, mi è parsa forse un po' troppo lunga e rid...

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Ciao Michael! Devo dire che, dal punto di vista medico, questo racconto mi lascia qualche perplessità, per esempio: è davvero visibile una trombosi cerebrale al negativoscopio? Ho qualche dubbio al riguardo. Anche i ragionamenti dell'anziano mi sembrano troppo nitidi e logici rispetto alle difficolt...

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La prima volta che si sentì morire, contò fino a dieci e riuscì a campare dieci secondi di più. Utilizzò quei dieci secondi di vita aggiuntivi per contare fino a cento, e negli ultimi cento secondi di vita guadagnata ragionò sul motivo più onesto e crudo della sua voglia di morire. Scoprì che era vo...

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Ciao a tutti e complimenti! Ecco i miei commenti e, a seguire, la classifica. Fine del sogno, di Wladimiro Borchi Ciao, Wladimiro! Speravo di trovare un racconto come questo quando ho letto il tema proposto. Al contrario di Daniel Travis, i racconti che affondano in fatti storici mi incuriosiscono e...

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Ciao, Stefano! Il tuo racconto mi è piaciuto. E' ben scritto ed è originale. Concordo con Maurizio Ferrero sul cambio di punto di vista tra protagonista e moglie del protagonista: stona un po' e credo che non aggiunga molto al racconto. Mi riferisco a questa parte: L. sbatte la testa, si sente sveni...

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Ciao, la carenza di punti e spaziature a spezzare il flusso di coscienza, fa sì che il tuo testo venga letto tutto d'un fiato. All'inizio mi è parso esagerato, poi ho capito che era un modo per comunicare l'angoscia della protagonista e mi è parso che funzionasse. Sono rimasta spiazzata, però, dalla...

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Ciao, Davide! Il tuo è un racconto che mi riporta a Nuovo Cinema Paradiso, questo accresce il clima romantico e nostalgico che ben descrivi nella parte iniziale. Mi è piaciuto il tuo modo di farci respirare la polvere, siamo entrati nel vecchio cinema insieme al tuo protagonista. Tuttavia, non ho tr...

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Ciao, Alexandra! Come al solito, nel tuo racconto trovo attenzione ai particolari e ai dettagli anche "estetici" di ciò di cui narri. Mi sembra che funzioni. Sembra un brano tratto da una storia più ampia perché potrebbe esserci un "prima" e un "dopo" rispetto a tutto q...

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Ciao, leggo il tuo racconto da amante dei gatti che sono ormai anche fedeli coinquilini. E' facile compenetrarsi nel racconto, capire che cosa sta provando la protagonista, il forte legame con l'amico animale. Tuttavia, qualcosa non funziona, a mio parere: non funziona l'effetto sorpresa (qualora vo...

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Ciao, Andrea! Ottimo racconto, mi è piaciuta la storia d'amicizia che guida lo svolgimento, mi è piaciuta la caratterizzazione dello spazio, del tempo e dei personaggi. Ben cadenzata in così pochi caratteri. Mi è piaciuta molto anche la conclusione: il riferimento al metaforico treno perso, proprio ...

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Ciao, Viviana! Il tuo racconto offre un tema originale e un nuovo punto di vista su Lucifero e gli altri angeli. Tuttavia, non mi ha pienamente convinto. La parte introduttiva sembra distaccata dal resto del racconto come stile del testo: è un lungo ragionamento dell'angelo che pare serva più a spie...

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Ciao, Wladimiro! Speravo di trovare un racconto come questo quando ho letto il tema proposto. Al contrario di Daniel Travis, i racconti che affondano in fatti storici mi incuriosiscono e interessano molto. Anche questo, infatti, nonostante i personaggi siano personaggi "standard" per una s...

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Ciao, ragazze! Grazie per aver letto e per aver dato il vostro parere. In paricolare nel poemetto finale non riesco a capire se sia solo lui che parla o se sia un passaggio tra lui e lei. Io l'ho inteso come fossero solo pensieri di lui, ma in questi casi è sempre tutto soggettivo a mio parere! Rico...

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Ciao! Che bello tornare! Mi siete mancati!

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Tommaso si addormentò pensando al primo bacio con Teresa. Era distante cinque anni e millesettecento chilometri ma la ricordò così vicina che gli venne da piangere. La abbracciò così forte che quasi la sentì tra le braccia e la baciò nuovamente imbarazzato e felice e d’un tratto rivide quella porta ...

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Ciao a tutti! Ecco i miei commenti e la classifica alla fine. Un inutile infinito, di Andrea Partiti Ciao, Andrea! Ormai con te rischio di essere ripetitiva: la tua scrittura semplice e lineare mi piace. E’ regolare ma mai banale e sa raccontare ogni tipo di storia. Anche in questo caso, il dialogo ...

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Ciao! L’idea di utilizzare il nastro rosso di un regalo come fonte di attenzione e curiosità è un’ottima idea per un racconto il cui tema è proprio “il nastro rosso”: un’idea semplice, genuina e particolare. Il racconto, però, si apre con la descrizione di una scena che parla più delle condizioni me...

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Ciao, Luca! Anch’io mi aggiungo a chi ha detto che trova le due parti del racconto troppo slegate tra loro. Leggo tra i commenti che avresti voluto collegare il nastro che stringe i polsi del bambino alle cinghie che legano l’adulto al lettino di un ospedale, ma questo accostamento di idee non è imm...

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Ciao! Il tuo è il settimo racconto del gruppo che leggo, e noto che la morte è stato un argomento ricorrente. Ma bando alle statistiche, la scena del corpo senza vita che sembra ancora in vita è molto toccante e “tutto quel rosso” intorno risulta effettivamente ben visibile anche al lettore. C’è una...

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Ciao e complimenti! Ho poco da aggiungere rispetto a quanto hanno già detto gli altri. E’ un racconto duro e crudo, la scrittura è descrittiva e prende voce da un personaggio inerme, che resta fermo ai bordi della scena non perché non voglia agire ma perché non sa che cosa fare. La scrittura descriv...

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Ciao! Il racconto mi sembra ben scritto ed evocativo. Anche a me ha ricordato un altro racconto di MinutiContati in cui il momento della morte era raccontato proprio come un viaggio aereo, ma purtroppo non riesco a ricordarne il titolo. Anch’io ho avuto qualche difficoltà con il dialogo iniziale: ho...

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Ciao, Andrea! Ormai con te rischio di essere ripetitiva: la tua scrittura semplice e lineare mi piace. E’ regolare ma mai banale e sa raccontare ogni tipo di storia. Anche in questo caso, il dialogo tra i due ragazzi è ben reso e mi ha accompagnato negli anni Cinquanta. Mi è sembrato strano che il g...

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Ciao, Vilma! La tua è una storia commovente che patisce un po’, a mio parere, l’introduzione. La scena all’asilo è ben resa, descritta con dovizia di particolari e trasmette al lettore le sensazioni della protagonista. L’introduzione, invece, è leggera, non prepara al seguito del racconto e ci racco...

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Ciao, Linda! Mi trovo in difficoltà perché credo di non aver capito bene che cosa sia successo. Una nonna strega, dei nastri maledetti, perché test psicologici al bambino? Mi limiterò, intanto, a commentare la forma del testo e attenderò i prossimi commenti per ottenere qualche chiarimento. Ho appre...

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Ciao, Patty! Bella l’idea di associare il nastro rosso al daltonismo e di renderlo il fulcro della storia. Mi è parso, però, che questa rivelazione arrivi all’improvviso, gettata in fretta in mezzo al testo. Credo che potrebbe essere maggiormente valorizzata concedendole più spazio: magari rendendol...

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Ciao, Chiara! Grazie per il tuo commento e per le belle parole che hai speso. Io ho immaginato Mathaei come un dodicenne un po' più alto dei suoi coetanei che sovrastima la lunghezza del suo passo perché abituato ad essere conosciuto come uno dalle "ampie falcate". L'età speravo potesse in...

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Era mezzogiorno e il sole bruciava l’aria e l’aria bruciava la pelle. Mathaei si fermò al centro della strada e guardò il cielo e degli uccelli volare verso sud. Guardò gli alberi con le prugne appese e sospirò e respirò vapore d’asfalto e nuvole calde. Tirò fuori dalla tasca un nastro rosso. Era un...

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Evviva! Grazie per il parere positivo e, per i commenti, a te e a tutti gli altri.

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Caro Angelo, intanto grazie per il tempo speso a leggere, per i complimenti e per i consigli. Ho modificato il racconto seguendo i tuoi suggerimenti (quasi tutti): Veniamo al racconto: mi piace molto. Poetico e magico, evocativo e misterioso, sicuramente originale. Ti chiederei solo poche cose: - ci...

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Allora sfido il Dottore!

Grazie anche a te per il tuo commento, Salvatore! :) perché non ti piace "mare lungo"? La ripetizione della parola forse è un po' pesante ma è voluta per dare l'idea di un uomo che, alla fine, vede solo quello intorno a sé.

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Mi sarebbe piaciuto leggere qualche altro commento ma, non ricevendone di nuovi da ormai più di un mese, ho deciso di chiedere l'intervento diretto del Dottore (anche se non sono sicura che sia questa la frase esatta per farlo, mmm). Ringrazio molto Alexandra e Massimo per il loro prezioso contribut...

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Ecco qui, finalmente modificato secondo i consigli di Massimo.

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Ciao e grazie ad entrambi per i vostri commenti! Appena avrò qualche minuto di tranquillità rivedrò il racconto secondo i consigli di Massimo. Per quanto riguarda la frase che mi hai segnalato, cercherò di renderla meglio, mi sembrava che il verbo "strusciare" potesse ricordare per assonan...

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Sono felice che il mio commento ti sia sembrato utile!
Ho riletto il racconto e mi piace molto di più così, adesso mi pare che tutto fili! Complimenti :)

Chiedo l'ammissione alla vetrina.

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Ciao, Massimo! Il tuo è un racconto d'impatto, con una storia forte e molto diretta. Lo stile si mantiene costante per tutto il racconto, il presente porta il lettore davanti alla scena e funziona bene. Ho soltanto alcuni appunti da proporti, magari anche solo per discuterne: 1) "Con uno scatto...

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Ciao, Chiara! Questo pezzo mi pare parecchio autobiografico. E' un insieme di pensieri e di sensazioni, più che un racconto. Si tratta di un dialogo interiore messo nero su bianco, per questo motivo non ti perdi in troppe spiegazioni, né in descrizioni, né distilli le parole. Eppure, secondo me, pre...

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Ciao, Sara! L'idea del racconto mi è piaciuta ma la stesura mi lascia qualche dubbio. Non si capisce esattamente in che direzione vuoi andare. Come anche tu hai detto in uno dei commenti: realismo magico, fantasy o narratore troll? Io sono per il fantasy, perché in questo contesto mi sembra la scelt...

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Ciao, Alexadra! Le tue storie mi colpiscono sempre molto per l'immaginazione fervida di scene inusuali. Anche in questo caso, il mondo è completamente diverso dal nostro e rivedo esattamente la fotografia che era il tema dell'edizione da cui deriva questo racconto. Come storia lontana dal tema dell'...

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P.S. Perché "Moka"?

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Ciao, Mario! In genere, le sperimentazioni mi piacciono e mi incuriosiscono e ho apprezzato anche la tua. L'ho trovata efficace nel raccontare il dialogo di una comitiva che si rivede dopo molto tempo, quando le domande sono tante e le risposte, effettivamente, poche. A mio parere, però, il racconto...

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Il guardiano del faro ha le orecchie piccole e un naso schiacciato con cui sente l’odore del mare. Conosce l’odore della tempesta e del mare lungo e, nelle orecchie piccole come conchiglie, si arrotola lo sciabordio delle onde lente sulle pietre basse delle prime scale. Gli occhi rossi per il sale e...

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Ciao, Alberto! Grazie per i bei complimenti :) come avevo detto a te e ad Ambra al dragon fest, ho dovuto ripescare una vecchia idea perché il caos della giornata non mi permetteva di soffermarmi a pensare ma volevo partecipare! Tuttavia, il racconto non era ancora stato scritto (ad eccezione di poc...

Canadria

Usi un linguaggio poetico, a tratti forse troppo, soprattutto quando descrivi in maniera evocativa il guardiano del faro. I primi paragoni con il mare e le creature marine vanno benissimo, ma dopo un po' ogni pennellata che aggiungi sembra quasi una parodia della precedente, guarda come mi spingo o...

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