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L'autobiografia di Ugo

Inviato: giovedì 9 febbraio 2017, 22:43
da marco.roncaccia
Ugo uscì dalla ciclabile in seguito a un moto interiore.
Doveva cacare.

Scorse un albero con un ramo a forcella non troppo alto. Posò la bici e vi salì sopra, si denudò e si sedette.
Era comodo, si rilassò e si svuotò sonoramente l’intestino.

L' audio dell'evacuazione giunse a una muta di cani randagi affamati che passavano non molto distante.

Colsero Ugo intento a riflettere sull'ultima lezione del corso di scrittura che da poco frequentava.

Gli avevano detto che un racconto si svolge in tre atti: nel primo l'autore mette il protagonista su un albero, nel secondo gli tira dei sassi, nel terzo lo fa scendere. Se scende vivo si tratta di una commedia se muore è una tragedia.

I cani lo circondarono abbaiando e ringhiando.
Ugo provò a salire più in alto, ma la sua salopette da ciclista si agganciò a un ramo. Si ritrovò impigliato, con il culo che faceva capolino.
Un cane saltò è riuscì ad arpionare il ramo abbassandolo. Una inezia lo separava dalla rottura. Ugo alzò gli occhi, per pregare o bestemmiare. Vide un piccione in volo. In un occhio gli arrivò una goccia di pipì. Il peso aggiuntivo portò il ramo al punto di rottura.
Ugo, cadendo, pensò che era in corso una tragedia e che, visto che sull'albero ci era salito da solo, autore e personaggio corrispondevano e quindi quella era la sua autobiografia.

Re: L'autobiografia di Ugo

Inviato: giovedì 9 febbraio 2017, 23:52
da Angela
No dai, non puoi aver tirato fuori un racconto così in un'ora! La scrittura è ineccepibile e il testo breve secondo me l'ha resa ancora più tagliente. Conoscevo la lezione di scrittura creativa di cui parli (scuola Omero - Roma) e mi sono divertita a "leggerla" in una scena che se non fosse critica, la definirei comica. La goccia che fa traboccare il vaso - in questo caso di Pandora - mi pare abbia fatto molti danni. Mi sono divertita troppo a leggerlo, per questo ti ringrazio e ti faccio un grosso in bocca al lupo per il contest. Meriti il massimo. Bravo.

Re: L'autobiografia di Ugo

Inviato: venerdì 10 febbraio 2017, 9:06
da marco.roncaccia
Grazie Angela! Non so nemmeno io come ho fatto. Credo sia colpa di Raffaele Marra che su FB ha detto che gli scappava :D

Re: L'autobiografia di Ugo

Inviato: venerdì 10 febbraio 2017, 11:52
da raffaele.marra
Sorvolando sulle leggi della fisica generale che qui stiracchi e violenti con la solita leggerezza dell'essere (aggiungerei "dell'essere bravo"), superando la perplessità di immaginare un piccione che fa pipì (neanche Povia aveva osato spingersi a tanto), tralasciando la parte di merito che (giustamente) mi attribuisci per aver anticipato in qualche modo il tema in una sera in cui fare due gocce equivaleva, almeno temporalmente, a mettere giù un paio di idee buone, al netto di tutto ciò mi sembra che il racconto, nel narrare le epiche conseguenze di questo poetico, drammatico "moto interiore", sia ben riuscito. Mi sono permesso di sorridere durante la lettura perché, ancor prima di vedere dove andasse a parare (o a cagare, fai tu...) me lo immaginavo letto dalla voce baritonale degli Squallor su un tappeto di musica accattivante. E ci stava benissimo. Dico "mi sono permesso" perché oggi, rileggendolo più volte, in realtà mi sta nascendo un dubbio che ribalterebbe totalmente il tono della storia narrata: non è che si tratta davvero di un racconto autobiografico?

Re: L'autobiografia di Ugo

Inviato: venerdì 10 febbraio 2017, 14:02
da Hitherto
Ciao Marco,
il tuo è un racconto divertente e ha il ritmo giusto per questo tipo di storia e per questo tipo di gara. Il tuo stile è senza dubbio efficace e fa sorridere il lettore. Un solo appunto: dove scrivi "Ugo, cadendo, pensò che era in corso una tragedia e che, visto che sull'albero ci era salito da solo, autore e personaggio corrispondevano e quindi quella era la sua autobiografia." secondo me perdi il ritmo cadenzato del resto del racconto. Penso che la cosa sia risolvibile semplicemente togliendo quel "e quindi quella" e sostituendolo con un punto.

Re: L'autobiografia di Ugo

Inviato: venerdì 10 febbraio 2017, 14:13
da Kuranes
Dopo questo e "Il centesimo dito" mi convinco di voler leggere altra roba tua, hai uno humour che funziona (e far ridere è sempre un casino). L'apertura soprattutto è fenomenale.

Re: L'autobiografia di Ugo

Inviato: venerdì 10 febbraio 2017, 19:45
da giancarmine trotta
Lo "stile Roncaccia" non è mai banale.
Certo mi è parsa forzata la scena della pipì e tutto ciò che ne consegue; e senza scomodare le leggi della fisica come ha scritto l'autore che ti ha "stimolato"!
Ma leggerti è un piacere. Riesci sempre ad essere originale, ironico, imprevedibile. Ci metti qualcosa di tuo che è sorprendente e fa sorridere
Alla prossima originale lettura!

Re: L'autobiografia di Ugo

Inviato: venerdì 10 febbraio 2017, 20:09
da maria rosaria
Ciao Marco.
Molto divertente. Hai inserito una lezione di scrittura in un racconto. Fantastico! Concordo con chi mi ha preceduto sull’originalità della storia e sull’uso veramente inusuale della goccia.
Il finale anche è esilarante.
Un appunto: capisco la volontà di divertire, ma il protagonista che ha l’urgenza di fare la cacca, proprio sull’albero deve salire? Non sarebbe stato più semplice accucciarsi dietro lo stesso?
Ovvio che il collegamento con la lezione di cui sopra non ci sarebbe stato.
Ma te lo dico solo perché mi sono immedesimata :D

Re: L'autobiografia di Ugo

Inviato: sabato 11 febbraio 2017, 0:05
da angelo.frascella
Ciao Marco.

Qui stiamo in piena meta-narrativa (oltre che dalla messa in pratica il fatto che "dai diamanti non nasce niente / dal letame nascono i fior :).
Il racconto contiene una riflessione sulle schematizzazioni a cui a volte arrivano le lezioni di narrativa che, in quanto tali, non possono contenere tutta la tua verità (nel tuo racconto probabilmente il protagonista morirà cadendo, ma siamo in piena commedia).
Il racconto è godibile, ma forse si sente un po' troppo l'infrastruttura meta-testuale (Ugo sta per morire e mi sembra difficile continui a pensare tranquillamente al corso). Ti segnalo una e congiunzione accentata in "Un cane saltò è riuscì ad arpionare" (la fretta è cattiva consigliera) e gli spazi fastidiosi fra i paragrafi.

A rileggerci,
Angelo

Re: L'autobiografia di Ugo

Inviato: sabato 11 febbraio 2017, 0:46
da Andrea Partiti
Ma davvero c'è chi si arrampica su un ramo a forcella come emulatore di cesso?
Ho poco da criticare sul racconto, l'unico aspetto che mi lascia perplesso è quanto sia meta.
In questo contesto e con questi lettori? Sicuro, funziona che è una meraviglia.
Fuori dal forum e con dei lettori casuali? Sembrerebbe più improbabile e delirante nella sua improbabilità che simpatico e ammiccante.

Re: L'autobiografia di Ugo

Inviato: domenica 12 febbraio 2017, 10:39
da Peter7413
Rispetto ad Andrea, penso che questo racconto possa funzionare alla grande anche all'infuori del contest. È assolutamente demenziale per tutto il suo svolgimento (e quindi ci sta anche il suo pensare durante la caduta) e ha un finale che chiude con gran classe. Davvero ottimo.