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CARRIERA

Inviato: lunedì 20 febbraio 2017, 23:27
da mezzomatto
CARRIERA

Ficus che tocca il soffitto, tappeti persiani, scrivania con tastiera e monitor incorporati, tavolo da riunione con sei poltroncine, frigobar-fabbricaghiaccio con bicchieri di cristallo, Morandi alle pareti, finestra vista mare e due segretarie.
Il tecnico gli aveva detto: «Pulsante rosso per il “non disturbare”. Pulsanti verde e turchese per chiamare le segretarie».
Prova quello verde: entra Carla, la brunetta efficiente, con un sorriso timido. E’ un po’ minuta, poco attraente, occhiali grandi, al limite del tollerabile.
Pulsante turchese: arriva Sonja, quella scenografica, culo a un metro e dieci da terra, tette a uno e sessanta, trucco pesante, misure eccellenti, vita sottile, minigonna.
La selezione era stata una burletta: cinque ragazze, fra cui Marisa, la sua segretaria di prima. Poche domande, poi il capo del personale aveva tratto le conclusioni: «Carla e Sonja sono quelle che fanno per Lei. E’ d’accordo?»
Il Capo del personale è un potentissimo. Può, un dirigente di fresca nomina, permettersi di dire di non essere d’accordo? Non può, così la Marisa, che s’aspettava di essere promossa anche lei, e’ rimasta nel gregge.
Povera Marisa, progettavano di sposarsi, ma adesso la cosa è diventata impossibile Può, lui, permettersi di sposare una segretaria di basso livello? Aveva cercato di consolarla: «Però potremmo sempre continuare a vederci. Non posso rinunciare ai tuoi pom…”». Non aveva fatto a tempo a finire la frase che lei era scoppiata a piangere.
Si accende la luce rossa di chiamata in arrivo, poi la voce di Carla: «La sig.na Marisa le vuol parlare.».
Un attimo di disappunto, poi risponde: «Le dica che…No, Me la passi».
Poi la voce di Marisa: «Amore, ci hai ripensato?»
«Sì, no, vedi… Non mi sento pronto per il matrimonio. Però possiamo rimanere amici. Ti farò avere la promozione, un attimo solo di pazienza.»
«Sì, amore. Io intanto ti farò un po’ di pubblicità. Ho già cominciato a dire che tu… sì, la tua posizione preferita, sdraiato sulla schiena e io sopra a spegnimoccolo.»
«Ma sei impazzita? Cos’è che stai andando in giro a dire? Mi odi, forse?.»
«Sì, sì, amore, tanto. La Sonja ha commentato: “Gli piacciono le posizioni sottomesse? Dovrò fare tutto io allora”. Poi gli ho anche raccontato che, quando ce l’hai moscio, chiedi quelli che Clinton chiamava i rapporti impropri, E lei: “Capita spesso che ce l’abbia come la crescenza?” “Spessissimo” le ho risposto.»
«Marisa, ti prego, smettila.»
Dalla cornetta, in sottofondo, si udivano risatine soffocate.
«Non sei sola?»
«No, ci sono tutte le ragazze dalla contabilità»
Marisa proseguì imperterrita a elencare le sue defaillances. Le risate delle ragazze salirono al cielo.
Sesto piano, finestra vista mare, di sotto aiuole, prato e un viottolino in pietra. Per ammazzarsi bisognava centrare le pietre del viottolo. Prese la rincorsa, la finestra andò in frantumi. L’efficienza era sempre stata il suo forte. Centrò in pieno il viottolo.

Re: CARRIERA

Inviato: lunedì 20 febbraio 2017, 23:31
da antico
Ciao Giuseppe! Parametri tutti rispettati anche per te, buona Eliselle Edition!

Re: CARRIERA

Inviato: lunedì 20 febbraio 2017, 23:34
da mezzomatto
Allora posso andare a dormire. Buona notte.

Re: CARRIERA

Inviato: martedì 21 febbraio 2017, 16:27
da Polly Russell
Ciao Mezzomatto.
Non so che idea tu abbia della proposta di matrimonio, ma se esordisci con "avevano progettato di sposarsi" non puoi continuare con "non posso fare a meno dei tuoi pompini". Primo perchè i pompini glieli può fare comunque, a prescindere dal loro ruolo, posto in ufficio. Devono sposarsi, non può fargli pompini nell'intimita del talamo nuziale?
Secondo per hè la premessa è del tutto sbagliata. Sposa una solo perchè fa pompini grandiosi?
Il seguito è delirante. Marisa di fatto non dice nulla di particolarmente compromettente, dice che gli si alza con la fellatio, beh, non è tanto strano. Soprattutto non tanto da fargli decidere di suicidarsi. Un licenziamento no? Di lei, intendo.
La nuova segretaria che apostrofa al pene del suo nuovo capo, chiamandolo "crescenza"? A favore di che!? L'unica cosa che poteva ottenere era di essere sbattuta fuori, a calci nel suo bellissimo culo. Vero che lo riferisce Marisa, Sonja potrebbe negare. Comunque non si sarebbe mai dovuta sbilanciare. Insomma, buono l'inizio, buone le descrizioni, crude e veloci. Tutto il resto è del tutto inverosimile, ahimè. Un peccato perchè il tuo stile narrativo è coinvolgente.

Re: CARRIERA

Inviato: mercoledì 22 febbraio 2017, 12:21
da mezzomatto
Polly Russell ha scritto:se esordisci con "avevano progettato di sposarsi" non puoi continuare con "non posso fare a meno dei tuoi pompini".

Forse ti è sfuggito che il matrimonio era diventato impoissibile.

Polly Russell ha scritto:Un peccato perchè il tuo stile narrativo è coinvolgente.

Evidentemente non abbastanza coinvolgente :-)

Re: CARRIERA

Inviato: mercoledì 22 febbraio 2017, 12:48
da Polly Russell
Perché dovrebbe essermi sfuggito? Lo ha detto il narratore, lo ha spiegato il protagonista. Ciò non toglie che trovo difficile pensare che al fatto di non potersi più sposare, al tuo protagonista venga in mente di dire alla sposa delusa "non posso fare a meno dei tuoi pompini"! :)

Lo stile è coinvolgente. Il fatto che tu poi abbia scritto delle cose, che per me, non sono verosimili non ne inficia la bellezza.

Re: CARRIERA

Inviato: mercoledì 22 febbraio 2017, 12:56
da mezzomatto
@ Polly Russel
Grazie dei complimenti, fanno sempre piacere.

Re: CARRIERA

Inviato: venerdì 24 febbraio 2017, 11:30
da ClaudiaEnrica
Ciao Giuseppe,
devo dire che ho trovato la disperazione di Marisa molto coinvolgente, come solo una donna innamorata e ferita puo’ essere, tra l’autoumiliazione e il finto tentativo di ferire l’altro. Talmente tanto finto e senza risultati che il finale sarà su un viottolo. Mi ha convinto il tuo racconto, bravo.

Re: CARRIERA

Inviato: venerdì 24 febbraio 2017, 22:24
da mezzomatto
Grazie, Claudia. temevo che la telefonata di Marisa fosse il punto debole del racconto.

Re: CARRIERA

Inviato: domenica 26 febbraio 2017, 18:05
da Linda De Santi
Ciao Giuseppe!
Il racconto a mio avviso inizia bene, ma a metà parte completamente per la tangente. Lui non la vuole più perché è stato promosso mentre invece lei è rimasta nei “ranghi inferiori”: quale occasione migliore per tenerla all’amo con il pretesto della promozione e continuare a farsi fare gli spegnimoccolo e tutto il corredo? E invece no, le dice candidamente: “non ti voglio più sposare”! :)
Inoltre non credo che il fatto che la tua ex amante spifferi qualche segreto sessuale alle colleghe sia una motivazione valida per suicidarsi. Anzi, nella gran parte degli uffici rendere noto il fatto che c’è un superiore che va a letto con le “sottoposte” e che ha anche il potere di promuoverle, probabilmente gli frutterebbe qualche amante in più :D
In ogni caso si tratta di un racconto divertentissimo. Alla prossima! :)

Re: CARRIERA

Inviato: lunedì 27 febbraio 2017, 12:54
da willy
Ciao Giuseppe,
sono sincera, il tuo racconto non mi ha convinto del tutto. La storia c'è, la traccia è rispettata in tutte e due le declinazioni. Lui che ama, non alla follia, ma ama. Lei che odia dopo essere stata mollata. E come odia una donna mollata lo sa il cielo! E in effetti hai saputo descrivere lo stato d'animo della ragazza e le sue velleità di vendetta molto bene. Non ti contesto la forma, ma la sostanza. Nonostante tutto la decisione di buttarsi mi è sembrata fuori luogo: non si sente tutto questo dolore, o tutta la vergogna che fa muovere il personaggio verso un gesto tanto definitivo. Avrei preferito che lui fosse indeciso, che fosse sfiorato dal pensiero di farlo, ma che poi magari il pensiero di farsi fare un “lavoretto” dalle due segretarie nuove di zecca gli avesse fatto fare marcia indietro.
Quando in una storia cade la credibilità si perde il filo. Alla prossima!

Re: CARRIERA

Inviato: martedì 28 febbraio 2017, 11:04
da ceranu
Ciao Giuseppe. Io ho apprezzato la storia e fino all'ultima frase mi ha convinto. Poi c'è il salto e lì divento coma la crescenza.
Lui è uno stronzo, mi piace. Allora perché farlo finire così? A quel punto avrebbe dovuto convocare Sonja in ufficio per far valere il suo rango, magari facendosi fare un bel pompin… con una battuta cinica che rimarcasse il suo rango. "Sarò pure floscio, ma un varco lo trova sempre" (una cosa così, magari migliore.)
Hai creato un mostro di freddezza e poi l'hai fatto buttare dalla finestra.
Invece ho dei dubbi sulla persona scelta per la narrazione. Non riesco a capire se era un'onnisciente o una soggettiva e anche qui ho avuto l'impressione che nel salto cambiasse.
Nel complesso è una buona lettura che non rispetta le potenzialità.
Ciao e alla prossima.

Re: CARRIERA

Inviato: mercoledì 1 marzo 2017, 10:02
da alessandra.corra
Ciao Giuseppe,

sei riuscito a farmi provare molta antipatia per il protagonista della storia. Già il fatto che lui lasci la sua amante solo perché la considera di "rango inferiore" mi ha infestidito non poco. In questo sei stato davvero bravo. Però il tuo lavoro in sè non mi ha molto convinta. Anche io ho trovato esagerato che il protagonista, così insensibile e freddo come lo descrivi tu, arrivi alla fine a suicidarsi solo perché viene deriso dalle colleghe della sua amante. E' una scelta troppo forzata, poco credibile. Alla prossima.

Re: CARRIERA

Inviato: mercoledì 1 marzo 2017, 16:00
da Giuseppe Patti
Ciao,
non mi ha convinto il tuo racconto per come si è sviluppato: parli di un lui insensibile e tante altre cose belle, e poi alla fine si uccide perché la Marisa gli faceva quella pubblicità. Questo finale non regge tutta la storia che sta dietro. Peccato, probabilmente con un altro finale avrei apprezzato di più il racconto.
Per il resto tutto ok.

Re: CARRIERA

Inviato: venerdì 3 marzo 2017, 20:09
da antico
Narrazione molto divertente, ben condotta con piglio sicuro. Situazione portata all'inverosimile, ma proprio per quello godibile. Poi fai un grave errore con il finale e ti giochi tutto. Per come hai presentato il protagonista e le sue "colpe" non è per niente verosimile che quelle bastino a portarlo al suicidio, anzi il loro disvelamento dovrebbe portarlo a un livello ancora più alto di cinismo. In pratica, ti basta correggere il finale per avere un racconto pronto per la Vetrina e trasformare il giudizio da ni a su. Il Laboratorio ti aspetta.