Un giorno come tanti

Appuntamento lunedì 20 febbraio dalle 21.00 all'una con il tema scelto da Eliselle!
diego.ducoli
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Un giorno come tanti

Messaggio#1 » martedì 21 febbraio 2017, 0:35

La macchinetta emise il suo solito, fastidioso rumore. Raccolsi il cappuciock dalla sua alcova e lo strinsi tra le mani godendomi il tepore.
La sala relax era angusta, pochi metri quadri con due merdose macchinette e un posacenere che faceva la sua bella figura nonostante il divieto di fumo.
Ripercorsi i pochi metri che mi separavano dalla mia postazione, pochi passi ma mi sentivo già stanca. Le gambe sfregavano tra di loro, nonostante la crema protettiva la pelle sensibile dell'interno coscia non mi dava tregua.
Mi gettai sulla sedia che scricchiolò in modo sospetto e sorseggiai la dolcissima bevanda.
Giulia, la collega accanto a me, alternava lo sguardo dalla sua vaschetta di ananas al mio nettare.
“Quella roba ti fa male.”
La ignorai sperando che lei facesse lo stesso. Non fui cosi fortunata.
“Ingerisci troppe calorie, per un lavoro sedentario come il nostro basterebbe un frutto” incalzò la collega.
Con un gesto fluido infilzò uno spicchio e lo portò alla bocca, le unghie ricoperte di brillantini si mossero in un arco perfetto fino a raggiungere la bocca.
Con la coda dell'occhio notai un paio di colleghi che ammiravano quell'esibizione di grazia e sensualità.
Uomini! Bastano un paio di tette o un mezzo perizoma che spunta dal pantalone per far calare il loro Q.I. al livello di un criceto, senza offesa per la povera bestiola.
Giulia non mollava la presa.
“Se perdessi qualche chilo staresti molto meglio,ne guadagnerebbe anche la tua autostima. E anche gli uomini...”
Ma che cazzo ne vuole sapere questa!? Lavora solo perché fa i pompini al capo.
“Non vorrei deluderti ma stasera a casa ho chi mi aspetta e con 25cm di carne. Non so se mi spiego. Ora vorrei finire queste pratiche quindi...” ringhiai.
“Ok Ok scusami.”

Sbattei la porta, finalmente potevo dedicarmi hai miei amori.
Romeo venne a strusciarsi contro le mie gambe in cerca di coccole e croccantini.
Mi spogliai dai vestiti del giorno e indossai il mio pigiamone da casa, versai una ciotola di croccantini. Il gatto inarcava la schiena ad ogni carezza, senza smettere di mangiare ovviamente.
Mi buttai sul divano. La D'urso berciava dal piccolo schermo, ma ero troppo concentrata per capire su quale patetica tragedia stava speculando.
Finalmente il suono che aspettavo, quel ding che agognavo echeggio per la casa.
Mi precipitai in cucina, il timer del microonde lampeggiava, segno che la cottura era ultimata.
Spalancai lo sportello e il dolce aroma del Bonrol mi avvolse.
Il grasso della carne si mescolava a quello del burro mandando in visibilio le mie narici.
Tagliai larghe fette di carne e le disposi su un piatto da portata.
“So che prima o poi mi ucciderai, ma com'è possibile resisterti.”
Affondai i denti e per qualche minuto fui felice.



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antico
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Re: Un giorno come tanti

Messaggio#2 » martedì 21 febbraio 2017, 0:38

Bentornato Diego! Tutto ok con i caratteri e il tempo, divertiti in questa Eliselle Edition!

ClaudiaEnrica
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Re: Un giorno come tanti

Messaggio#3 » venerdì 24 febbraio 2017, 11:31

Ciao Diego,
stavo per scrivere che il tuo racconto non mi ha particolarmente entusiasmato pur non trovando nessun difetto specifico. Poi però mi sono soffermata sul titolo, Un giorno come tanti. E ho pensato, esatto, non entusiasma la vita di tutti i giorni, però è vita vera e tu l’hai descritta bene. La protagonista grassottella che riversa il suo amore frustrato nel cibo ( l’immagine della crema tra le cosce che strofinano è tenerissima.. però è meglio mettere il borotalco ;). Rileggendolo devo dire quindi che mi è piaciuto, attenzione però a qualche errore di ortografia (Sbattei la porta, finalmente potevo dedicarmi hai miei amori… cambiare “hai” con “ai”)

Giuseppe Patti
Messaggi: 49

Re: Un giorno come tanti

Messaggio#4 » domenica 26 febbraio 2017, 15:21

Ciao,
un bel racconto, scritto bene, e se non fosse stato per il commento precedente non l'avrei capito, anche io non mi ero soffermato sul titolo, anzi l'avevo proprio ignorato ma non so dirti il perché. Bello il finale, mentre leggevo mi sembrava di vederla mangiare, però nonostante tutto non so, sento come se manchi qualcosa al racconto, quel "non so che" indefinibile che ti fa piacere qualcosa.

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Linda De Santi
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Re: Un giorno come tanti

Messaggio#5 » domenica 26 febbraio 2017, 18:23

Ciao Diego, bella l’idea che hai avuto per sviluppare il tema del contest. In effetti una relazione complicata con il cibo è una rappresentazione perfetta del rapporto amore/odio!
La situazione che descrivi, però, è un po’ stereotipata e piena di luoghi comuni: la collega rompiscatole che dice alla protagonista di mangiare più frutta, le considerazioni su cosa pensano gli uomini quando vedono i perizomi (che poi, che c’entra? Il perizoma potrebbe metterlo anche lei, forse sarebbe stata più appropriata una considerazione sul fatto che agli uomini piacciono di più le ragazze ossute o qualcosa del genere :)), ecc. Secondo me, visto che hai avuto un’idea così buona per sviluppare il tema, avresti potuto tratteggiare una situazione diversa, meno scontata.
In ogni caso è un buon racconto che mi ha strappato più di un sorriso. L’ho letto con piacere.

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willy
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Re: Un giorno come tanti

Messaggio#6 » lunedì 27 febbraio 2017, 13:05

Ciao Diego,
parto subito con i complimenti perché te li meriti. Intanto sei un uomo (a meno che il tuo non sia uno pseudonimo ;)) e ti sei immerso nella personalità di questa protagonista con molta credibilità. Cosa per niente facile. I dettagli e le piccole attenzioni al fatto che lei è sovrappeso, l'importanza esagerata che dà al cibo e al piacere che ne ricava, tutto è molto ben delineato e anche la storia, pur semplice, dà perfettamente il quadro della situazione, un giorno come tanti della vita di una giovane bulimica che ama e odia, perfettamente in tema. Emergono chiare le sue emozioni, fa tenerezza, sei stato bravo.

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ceranu
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Re: Un giorno come tanti

Messaggio#7 » martedì 28 febbraio 2017, 11:18

Ciao Diego.
Racconto divertente, ma a differenza delle altre volte noto con piacere che non è solo intrattenimento. Con delicatezza, sei riuscito a descrivere il rapporto di una donna in sovrappeso con il cibo. Ti sei calato bene nella psicologia una donna che si rifugia nel cibo. Bravo, ci vuole sensibilità per farlo.
Devo dire che la battuta sui 25 cm mi ha spiazzato, non l'avrei mai fatta dire a due colleghe in ufficio (nemmeno tanto amiche), ma se chi mi ha preceduto nei commenti non ha detto nulla vuol dire che sono discorsi "da donna" (io l'avrei visto meglio in uno spogliatoio in palestra). E anche così hai dimostrato n'attenzione al mondo femminile sopra la media.
Nel complesso è un buon racconto con un buon numero di refusi.
Ciao e alla prossima

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alessandra.corra
Messaggi: 280

Re: Un giorno come tanti

Messaggio#8 » giovedì 2 marzo 2017, 15:46

Ciao Diego,

ho apprezzato il tuo racconto per diversi motivi. Il personaggio principale è credibile e mi piace come l'hai tratteggiato, anche l'idea che hai avuto di parlare di alimentazione è buona. In effetti il nostro rapporto con il cibo è spesso racchiuso in sentimenti contrastanti come l'amore e l'odio. Per il resto, credo anche io, come già ti ha detto Linda, che alcune caratterizzazioni sono un pò troppo stereoti pate e non molto originali. Ma nel complesso è un racconto gradevole.
Alla prossima.

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Polly Russell
Messaggi: 812

Re: Un giorno come tanti

Messaggio#9 » giovedì 2 marzo 2017, 22:36

Il racconto è ben scritto, scorrevole e piacevole da leggere. Pochi o quasi nessun appunto da fare. I venticinque centrimetei di carne a dire il vero mi hanno fatto storcere il naso. E non perché donne siano fino e delicate quando parlano tra di loro di uomini, cavolo, io e le mie amiche sembriamo degli scaricatori da film, ma venticinque centimetri di carne è proprio maschile, come modo di dire. Insomma, si capisce che sei un uomo e che come la maggior parte degli uomini etero, la parte da scaricatrici delle donne te la sei persa. :)
A parte questo, l'altro dettaglio che non mi è piaciuto è la totale accettazione della propria fisicità della protagonista. Io sono in sovrappeso, e lo sono o stata per buona parte della mia vita, ma non penserei mai al cibo nel modo in cui ci pensa lei. Di solito le grasse, mangiano, si deprimono e poi rimangiano. Ce ne sono molte anche ben liete e felici, ma credo siano una minoranza.
Comunque una gran buona prova.
Polly

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antico
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Re: Un giorno come tanti

Messaggio#10 » venerdì 3 marzo 2017, 20:30

Molto gradevole. Lo stile è il tuo: leggero e a tratti scanzonato. Però qui non ti limiti alla battutina finale, ma affronti una tematica seria e lo fai con tatto e gusto. Il tema è anche centrato e bene. Ci sono dei refusi e un errore ortografico da linea rossa, occhio. Un pollice tendente all'alto, per me. Primo posto nel gruppo nella mia personale classifica.

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