Morozzi Edition - Paolo

ClaudiaEnrica
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Morozzi Edition - Paolo

Messaggio#1 » domenica 15 gennaio 2017, 15:48

Paolo.
di Claudia Stancanelli

“Mamma hai visto chi è quello?”
“Chi?”
“Quello mamma, quello con il maglione a quadri che beve un caffè!”
“No, chi è?”
“E’ Paolo Gemasi! madonna che vecchio dal vivo, è pieno di rughe”
“Ma figurati, è che in televisione sembrano tutti più giovani”.

Lia non aveva sentito questa discussione. Era lontana, seduta ad un tavolino del bar sotto casa, prendeva il suo solito espresso prima della lezione del lunedì. Era lontana, ma conosceva questi dialoghi. Li conosceva talmente bene che li driblava con eleganza ormai.

“Sei precisa oh! ma perché non vai in quel programma dei sosia in TV, magari ti pagano pure!”.

Lia sembrava un maschio. Un maschio famoso per carità, ma pur sempre un maschio. Uguale a Paolo Gemasi, l’attore. Che poi, mica era la prima femmina senza seno? C’era qualcosa in più in lei, sembrava un maschio. Quando qualche mese fa la fermarono chiedendo -“A Pà ce fai un autografo?” - non seppe come reagire, tra il divertimento di sentirsi famosa e il disagio di non sembrare donna.
Finì il suo caffè e andò via, non si accorse che c’era anche un’altra persona lì con gli occhi su di lei.

“Buonasera, lei deve essere Giulia, la nuova segretaria”
“Si, salve”
“Piacere io sono Lia, tengo le lezioni di yoga solo lunedì e giovedì, gli altri giorni ci sarà Luca”
“Si, già so tutto, registrare i nomi degli allievi all’ingresso e chiudere le porte dopo dieci minuti dall’inizio”
“Perfetto”.

“Mani giunte al petto, ed espiriamo. Grazie a tutti e a giovedì”.
Ad ogni fine lezione Lia regalava sempre un applauso ai suoi allievi.
“Scusi, io non mi sono presentata, sono arrivata un po’ in ritardo”
“Si ho visto, non si preoccupi”
“Mi chiamo Sandra Ganci, piacere e complimenti, mai seguita una lezione così interessante”
“Grazie, cerco sempre di mettere qualcosa di nuovo e mi fa piacere sentire le vostre impressioni a fine lezione”
“Senta, le va di andare a bere qualcosa? Scambiamo quattro chiacchere, ci rilassiamo un pò..conosco un posticino proprio qui dietro l’angolo..”
“Beh, ecco io”
“Su coraggio Lia, non mi dica di no, concludiamo il nostro yoga con del vino! Non è un bel finale per la sua lezione?”.
Sandra aveva un bellissimo sorriso e Lia capì subito che non le avrebbe permesso di dare una risposta negativa.
“E va bene andiamo! Ineffetti un buon vino è quello che ci vuole adesso, però dammi del tu, ti prego”.

“Dimmi un pò Lia, cosa sei oltre ad un’ insegnante di yoga?”
“Mah, temo poco altro”
“Mmm, ti credo poco. Senti un pò..” esclamò Sandra dopo aver finito il suo vino, “Vorrei farti una domanda”.
Lia abbassò lo sguardo, temeva di sentire per l’ennesima volta quella frase.
“Io dirigo un’ agenzia per modelle, mi occupo anche di casting per pubblicità”
Lia appoggiò il bicchiere di vino sul tavolo,
“Volevo chiederti se ti piacerebbe lavorare con me”
“Ma per fare cosa esattamente?”
“Tutto. Ho in mente una campagna unica, geniale. Voglio che tu mi faccia da modella uomo e da modella donna, il tuo sesso rimarrà nascosto, decidiamo un nome con cui lanciarti. Sappiamo tutte e due che tu sei la persona perfetta…Paolo”.
Questa era una proposta di lavoro. Essere il sosia di Paolo Gemasi adesso aveva tutt’altro sapore.



alexandra.fischer
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Re: Morozzi Edition - Paolo

Messaggio#2 » lunedì 16 gennaio 2017, 20:26

La storia di Lia dall’aspetto maschile è carina. Il suo aspetto mascolino, con tanto di spiccata somiglianza con l’attore Paolo Gemasi, nasconde un animo gentile (le piace fare stare bene i clienti nel suo lavoro: è insegnante di yoga, finché, l’incontro con la cliente Sandra, agente di moda, le cambia la vita. Altro che trasmissione di sosia, lei può diventare un/una top model. Difatti, nei progetti di Sandra, incarnerà due tipi di bellezza, maschile e femminile). L’androginia è qui vista come risorsa per sfondare nello spettacolo.

C’è qualcosa da aggiustare.






I dialoghi ripetuti circa la somiglianza di Lia con Paolo Gemasi e l’invito a partecipare al programma per sosia allo scopo di ottenere denaro andrebbero spezzettati in tre parti, all’incirca così, se no il lettore rimane disorientato:

“Sei precisa, oh!”

“Ma perché non vai in quel programma di sosia in tv?”

“Magari ti pagano pure!”




Attenzione: Mamma hai visto chi è quello? (manca la virgola dopo mamma)

Refuso driblava per dribblava.
Sei precisa oh (manca la virgola dopo precisa)
Ma perché non vai in quel programma dei sosia in tv, (toglierei la virgola e metterei un punto interrogativo).
Si, salve (refuso: Si per Sì, ripetuto anche negli altri dialoghi del testo).
Refuso: Pò per Po’.
Refuso: Ineffetti per In effetti.



Aspetto notizie.

ClaudiaEnrica
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Re: Morozzi Edition - Paolo

Messaggio#3 » domenica 22 gennaio 2017, 11:45

Ciao Alexandra,
grazie mille per il tuo commento! e soprattutto grazie per le tue correzioni, ne farò tesoro anche per le prossime volte.
Adesso mi sembra scorra decisamente meglio.
Ecco il testo:

Paolo.
di Claudia Stancanelli

“Mamma, hai visto chi è quello?”
“Chi?”
“Quello mamma, quello con il maglione a quadri che beve un caffè!”
“No, chi è?”
“E’ Paolo Gemasi! madonna che vecchio dal vivo, è pieno di rughe”
“Ma figurati, è che in televisione sembrano tutti più giovani”.

Lia non aveva sentito questa discussione. Era lontana, seduta ad un tavolino del bar sotto casa, prendeva il suo solito espresso prima della lezione del lunedì. Era lontana, ma conosceva questi dialoghi. Li conosceva talmente bene che li dribblava con eleganza ormai.

“Sei precisa, oh!”

“Ma perché non vai in quel programma di sosia in tv?”

“Magari ti pagano pure!”

Lia sembrava un maschio. Un maschio famoso per carità, ma pur sempre un maschio. Uguale a Paolo Gemasi, l’attore. Che poi, mica era la prima femmina senza seno? C’era qualcosa in più in lei, sembrava un maschio. Quando qualche mese fa la fermarono chiedendo -“A Pà ce fai un autografo?” - non seppe come reagire, tra il divertimento di sentirsi famosa e il disagio di non sembrare donna.
Finì il suo caffè e andò via, non si accorse che c’era anche un’altra persona lì con gli occhi su di lei.

“Buonasera, lei deve essere Giulia, la nuova segretaria”
“Sì, salve”
“Piacere io sono Lia, tengo le lezioni di yoga solo lunedì e giovedì, gli altri giorni ci sarà Luca”
“Sì, già so tutto, registrare i nomi degli allievi all’ingresso e chiudere le porte dopo dieci minuti dall’inizio”
“Perfetto”.

“Mani giunte al petto, ed espiriamo. Grazie a tutti e a giovedì”.
Ad ogni fine lezione Lia regalava sempre un applauso ai suoi allievi.
“Scusi, io non mi sono presentata, sono arrivata un po’ in ritardo”
“Sì ho visto, non si preoccupi”
“Mi chiamo Sandra Ganci, piacere e complimenti, mai seguita una lezione così interessante”
“Grazie, cerco sempre di mettere qualcosa di nuovo e mi fa piacere sentire le vostre impressioni a fine lezione”
“Senta, le va di andare a bere qualcosa? Scambiamo quattro chiacchere, ci rilassiamo un po'..conosco un posticino proprio qui dietro l’angolo..”
“Beh, ecco io”
“Su coraggio Lia, non mi dica di no, concludiamo il nostro yoga con del vino! Non è un bel finale per la sua lezione?”.
Sandra aveva un bellissimo sorriso e Lia capì subito che non le avrebbe permesso di dare una risposta negativa.
“E va bene andiamo! In effetti un buon vino è quello che ci vuole adesso, però dammi del tu, ti prego”.

“Dimmi un po' Lia, cosa sei oltre ad un’ insegnante di yoga?”
“Mah, temo poco altro”
“Mmm, ti credo poco. Senti un po'..” esclamò Sandra dopo aver finito il suo vino, “Vorrei farti una domanda”.
Lia abbassò lo sguardo, temeva di sentire per l’ennesima volta quella frase.
“Io dirigo un’ agenzia per modelle, mi occupo anche di casting per pubblicità”
Lia appoggiò il bicchiere di vino sul tavolo,
“Volevo chiederti se ti piacerebbe lavorare con me”
“Ma per fare cosa esattamente?”
“Tutto. Ho in mente una campagna unica, geniale. Voglio che tu mi faccia da modella uomo e da modella donna, il tuo sesso rimarrà nascosto, decidiamo un nome con cui lanciarti. Sappiamo tutte e due che tu sei la persona perfetta…Paolo”.
Questa era una proposta di lavoro. Essere il sosia di Paolo Gemasi adesso aveva tutt’altro sapore.

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Peter7413
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Re: Morozzi Edition - Paolo

Messaggio#4 » martedì 24 gennaio 2017, 9:47

Il racconto mi era già piaciuto in corso di edizione, quindi ho poco da aggiungere, se non che devi fare attenzione alle D eufoniche (generalmente non accettate) e che, soprattutto nella prima parte, ci sono alcuni punti che scorrono poco. Occhio che inizi una frase per due volte con IO e non mi piace: toglilo e scorre meglio. Occhio anche al doppio ERA LONTANA che compredo sia voluto, ma infastidisce come ripetizione, essendo troppo ravvicinati gli uni agli altri. Occhio anche a C'ERA ANCHE UN'ALTRA PERSONA LI, quel lì stona parecchio. Revisionalo ancora secondo questi suggerimenti e chiederò la grazia senz'altro.

Hitherto
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Re: Morozzi Edition - Paolo

Messaggio#5 » mercoledì 25 gennaio 2017, 19:06

Ciao Claudia, non avevo letto il tuo racconto durante l'edizione. Ha un bel ritmo e l'idea del sosia del sesso opposto è molto originale. L'unica cosa che non mi piace del racconto è il finale, proprio nell'ultimo rigo. Per il modo in cui è scritto sa troppo di ultima frase di una fiaba, quella che precede "e vissero tutti felici e contenti". Io sostituirei "Essere il sosia di Paolo Gemasi adesso aveva tutt’altro sapore." con un'altra frase, tipo "Lia, finalmente, sorrise.", più essenziale. Tuttavia ritengo che questo rientri esclusivamente in un gusto personale, dunque a prescindere dal fatto che tu apporti la modifica o meno...

Chiedo la grazia
A me le d eufoniche piacciono!

ClaudiaEnrica
Messaggi: 35

Re: Morozzi Edition - Paolo

Messaggio#6 » giovedì 26 gennaio 2017, 14:45

@Peter grazie mille per tutti i tuoi suggerimenti! Ho modificato quanto mi hai detto e revisionato le d eufoniche con cui, devo ammettere, amo esagerare. Prima o poi mi dovrò abituare ad usarle meno e seguendo le regole! Ho cercato di sistemare la parte all' inizio del doppio "era lontana". Come hai detto tu la ripetizione era voluta :)

@Hitherto hai colpito nel segno! La frase finale non piaceva neanche a me.
Ho tolto tutto e sono stata più lapidaria e meno fiabesca.
grazie!


Paolo.
di Claudia Stancanelli

“Mamma, hai visto chi è quello?”
“Chi?”
“Quello mamma, quello con il maglione a quadri che beve un caffè!”
“No, chi è?”
“E’ Paolo Gemasi! madonna che vecchio dal vivo, è pieno di rughe”
“Ma figurati, è che in televisione sembrano tutti più giovani”.

Lia non sentì questa discussione. Seduta a un tavolino del bar sotto casa, prendeva il suo solito espresso prima della lezione del lunedì. Era lontana, ma conosceva questi dialoghi. Li conosceva talmente bene che li dribblava con eleganza ormai.

“Sei precisa, oh!”

“Ma perché non vai in quel programma di sosia in tv?”

“Magari ti pagano pure!”

Lia sembrava un maschio. Un maschio famoso per carità, ma pur sempre un maschio. Uguale a Paolo Gemasi, l’attore. Che poi, mica era la prima femmina senza seno? C’era qualcosa in più in lei, sembrava un maschio. Quando qualche mese fa la fermarono chiedendo -“A Pà ce fai un autografo?” - non seppe come reagire, tra il divertimento di sentirsi famosa e il disagio di non sembrare donna.
Finì il suo caffè e andò via, non si accorse che c'era anche un'altra persona con gli occhi su di lei.

“Buonasera, lei deve essere Giulia, la nuova segretaria”
“Sì, salve”
“Piacere sono Lia, tengo le lezioni di yoga solo lunedì e giovedì, gli altri giorni ci sarà Luca”
“Sì, già so tutto, registrare i nomi degli allievi all’ingresso e chiudere le porte dopo dieci minuti dall’inizio”
“Perfetto”.

“Mani giunte al petto, ed espiriamo. Grazie a tutti e a giovedì”.
Ad ogni fine lezione Lia regalava sempre un applauso ai suoi allievi.
“Scusi, non mi sono presentata, sono arrivata un po’ in ritardo”
“Sì ho visto, non si preoccupi”
“Mi chiamo Sandra Ganci, piacere e complimenti, mai seguita una lezione così interessante”
“Grazie, cerco sempre di mettere qualcosa di nuovo e mi fa piacere sentire le vostre impressioni a fine lezione”
“Senta, le va di andare a bere qualcosa? Scambiamo quattro chiacchere, ci rilassiamo un po'..conosco un posticino proprio qui dietro l’angolo..”
“Beh, ecco io”
“Su coraggio Lia, non mi dica di no, concludiamo il nostro yoga con del vino! Non è un bel finale per la sua lezione?”.
Sandra aveva un bellissimo sorriso e Lia capì subito che non le avrebbe permesso di dare una risposta negativa.
“E va bene andiamo! In effetti un buon vino è quello che ci vuole adesso, però dammi del tu, ti prego”.

“Dimmi un po' Lia, cosa sei oltre a un’ insegnante di yoga?”
“Mah, temo poco altro”
“Mmm, ti credo poco. Senti un po'..” esclamò Sandra dopo aver finito il suo vino, “Vorrei farti una domanda”.
Lia abbassò lo sguardo, temeva di sentire per l’ennesima volta quella frase.
“Dirigo un’ agenzia per modelle, mi occupo anche di casting per pubblicità”
Lia appoggiò il bicchiere di vino sul tavolo,
“Volevo chiederti se ti piacerebbe lavorare con me”
“Ma per fare cosa esattamente?”
“Tutto. Ho in mente una campagna unica, geniale. Voglio che tu mi faccia da modella uomo e da modella donna, il tuo sesso rimarrà nascosto, decidiamo un nome con cui lanciarti. Sappiamo tutte e due che tu sei la persona perfetta…Paolo”.
Lia sorrise.

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antico
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Re: Morozzi Edition - Paolo

Messaggio#7 » lunedì 30 gennaio 2017, 14:39

Nuovo regolamento del Laboratorio! Scopritelo QUI!

alexandra.fischer
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Re: Morozzi Edition - Paolo

Messaggio#8 » martedì 7 febbraio 2017, 21:01

Il racconto, già valido prima, ora scorre persino meglio.

Attenzione alla frase: Mah, temo poco altro (correggerei: Mah, temo nient'altro, perché c'è il ti credo poco nella battuta successiva).

Fatto questo, chiedo la grazia.

ClaudiaEnrica
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Re: Morozzi Edition - Paolo

Messaggio#9 » mercoledì 15 febbraio 2017, 14:16

Grazie Alexandra!
Ecco qui:

Paolo.
di Claudia Stancanelli

“Mamma, hai visto chi è quello?”
“Chi?”
“Quello mamma, quello con il maglione a quadri che beve un caffè!”
“No, chi è?”
“E’ Paolo Gemasi! madonna che vecchio dal vivo, è pieno di rughe”
“Ma figurati, è che in televisione sembrano tutti più giovani”.

Lia non sentì questa discussione. Seduta a un tavolino del bar sotto casa, prendeva il suo solito espresso prima della lezione del lunedì. Era lontana, ma conosceva questi dialoghi. Li conosceva talmente bene che li dribblava con eleganza ormai.

“Sei precisa, oh!”

“Ma perché non vai in quel programma di sosia in tv?”

“Magari ti pagano pure!”

Lia sembrava un maschio. Un maschio famoso per carità, ma pur sempre un maschio. Uguale a Paolo Gemasi, l’attore. Che poi, mica era la prima femmina senza seno? C’era qualcosa in più in lei, sembrava un maschio. Quando qualche mese fa la fermarono chiedendo -“A Pà ce fai un autografo?” - non seppe come reagire, tra il divertimento di sentirsi famosa e il disagio di non sembrare donna.
Finì il suo caffè e andò via, non si accorse che c'era anche un'altra persona con gli occhi su di lei.

“Buonasera, lei deve essere Giulia, la nuova segretaria”
“Sì, salve”
“Piacere sono Lia, tengo le lezioni di yoga solo lunedì e giovedì, gli altri giorni ci sarà Luca”
“Sì, già so tutto, registrare i nomi degli allievi all’ingresso e chiudere le porte dopo dieci minuti dall’inizio”
“Perfetto”.

“Mani giunte al petto, ed espiriamo. Grazie a tutti e a giovedì”.
Ad ogni fine lezione Lia regalava sempre un applauso ai suoi allievi.
“Scusi, non mi sono presentata, sono arrivata un po’ in ritardo”
“Sì ho visto, non si preoccupi”
“Mi chiamo Sandra Ganci, piacere e complimenti, mai seguita una lezione così interessante”
“Grazie, cerco sempre di mettere qualcosa di nuovo e mi fa piacere sentire le vostre impressioni a fine lezione”
“Senta, le va di andare a bere qualcosa? Scambiamo quattro chiacchere, ci rilassiamo un po'..conosco un posticino proprio qui dietro l’angolo..”
“Beh, ecco io”
“Su coraggio Lia, non mi dica di no, concludiamo il nostro yoga con del vino! Non è un bel finale per la sua lezione?”.
Sandra aveva un bellissimo sorriso e Lia capì subito che non le avrebbe permesso di dare una risposta negativa.
“E va bene andiamo! In effetti un buon vino è quello che ci vuole adesso, però dammi del tu, ti prego”.

“Dimmi un po' Lia, cosa sei oltre a un’ insegnante di yoga?”
“Mah, temo nient'altro”
“Mmm, ti credo poco. Senti un po'..” esclamò Sandra dopo aver finito il suo vino, “Vorrei farti una domanda”.
Lia abbassò lo sguardo, temeva di sentire per l’ennesima volta quella frase.
“Dirigo un’ agenzia per modelle, mi occupo anche di casting per pubblicità”
Lia appoggiò il bicchiere di vino sul tavolo,
“Volevo chiederti se ti piacerebbe lavorare con me”
“Ma per fare cosa esattamente?”
“Tutto. Ho in mente una campagna unica, geniale. Voglio che tu mi faccia da modella uomo e da modella donna, il tuo sesso rimarrà nascosto, decidiamo un nome con cui lanciarti. Sappiamo tutte e due che tu sei la persona perfetta…Paolo”.
Lia sorrise.

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Re: Morozzi Edition - Paolo

Messaggio#10 » venerdì 17 febbraio 2017, 21:05

Ciao,
ricordo questo racconto dalla Morozzi edition, rileggendolo trovo che l'estensione di caratteri abbia funzionato, la situazione è più chiara.
Tuttavia, a livello di stile, qualche imprecisione lessicale e un paio di bisticci nella consecutio temporum rendono la fruizione del testo un po' rallentata, ti faccio degli esempi pratici:
ClaudiaEnrica ha scritto:“Mamma, hai visto chi è quello?”
“Chi?”
“Quello mamma, quello con il maglione a quadri che beve un caffè!”
“No, chi è?”
“E’ Paolo Gemasi! madonna che vecchio dal vivo, è pieno di rughe”
“Ma figurati, è che in televisione sembrano tutti più giovani”.

Lia non sentì questa discussione. Seduta a un tavolino del bar sotto casa, prendeva il suo solito espresso prima della lezione del lunedì. Era lontana, ma conosceva questi dialoghi. Li conosceva talmente bene che li dribblava con eleganza ormai.

Qui cominci mostrandoci una scena, siamo nel bar insieme alle due signore che notano Lia, poi però appena sposti il Punto di Vista su Lia passi bruscamente al passato remoto, bloccando lo show in favore del tell. Niente di male, però sei troppo brusca, mi costringi a fermarmi e a tornare indietro nella lettura per capire se mi sono persa qualcosa.
Secondo me per evitare questo effetto puoi tentare due diverse strade:
- Cambiare la prima proposizione ammorbidendola, attraverso l'imperfetto. Una cosa tipo "Lia non ascoltava nemmeno la discussione che si stava svolgendo alle sue spalle."
- Portare l'intero periodo al presente, con la dovuta consecutio. Suonerebbe più o meno così: "Lia non sente questa discussione. Seduta a un tavolino del bar sotto casa, prende il suo solito espresso prima della lezione del lunedì. è lontana, ma conosce questi dialoghi. Li conosce talmente bene che li dribbla con eleganza ormai."
Un altro appunto che ti faccio sempre sulla stessa frase è l'eccessiva ridondanza del discorso intorno al dialogo (scusa per il gioco di parole) nell'ultima parte della proposizione. Prova a variare il termine, o alleggerisci la proposizione in un modo tipo "è lontana, ma conosce talmente bene queste discussioni che ormai le dribbla con eleganza." Capisco che la tua intenzione è quella di reiterare il concetto per calcare la pesantezza della sua ripetitività nella vita della protagonista, ma ciò che ne esce è - appunto - pesante, e rischia di distrarre un po' il lettore. Se vuoi calcare un concetto, puoi provare a usare le sfumature linuistiche più che le ripetizioni (io ad esempio ho usato "discussioni" al posto di "dialoghi", per colorare il termine di un'accezione negativa).

Lia sembrava un maschio. Un maschio famoso per carità, ma pur sempre un maschio. Uguale a Paolo Gemasi, l’attore. Che poi, mica era la prima femmina senza seno? C’era qualcosa in più in lei, sembrava un maschio.[

Anche qui, la ripetizione è eccessiva. Prova con le sfumature o i sinonimi.

Quando qualche mese fa la fermarono chiedendo -“A Pà ce fai un autografo?” - non seppe come reagire, tra il divertimento di sentirsi famosa e il disagio di non sembrare donna.

Qui la consecutio temporum è da sistemare, il passato remoto dà un'accezione passiva alla descrizione di un'azione e crea confusione. Meglio il trapassato prossimo: "Quando qualche mese prima l'avevano fermata chiedendo [....] lei non sapeva come reagire [...]

“Buonasera, lei deve essere Giulia, la nuova segretaria”
“Sì, salve”
“Piacere sono Lia, tengo le lezioni di yoga solo lunedì e giovedì, gli altri giorni ci sarà Luca”
“Sì, già so tutto, registrare i nomi degli allievi all’ingresso e chiudere le porte dopo dieci minuti dall’inizio”
“Perfetto”.

Mi sono molto interrogata sull'utilità di questo paragrafo, perché da un lato serve a inserire Lia in un contesto, dall'altro invece noi non vedremo mai più Giulia, quindi stai introducendo un personaggio inutile ai fini della narrazione e che scomparirà subito dopo le sue due battute, ma che io da lettore mi aspetterò di rivedere fino alla fine. Secondo me potresti valutare l'idea di tagliare questo paragrafo, la descrizione della lezione di yoga che inserisci subito dopo basta e avanza per farci capire che Lia fa l'insegnante di yoga.
Qui giace il mio cervello, che poteva fare tanto e ha deciso di fare lo stronzo.

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Re: Morozzi Edition - Paolo

Messaggio#11 » lunedì 20 febbraio 2017, 14:05

Due richieste di grazia per questo racconto, ne manca una e poi potrà puntare alla Vetrina.

Fernando Nappo
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Re: Morozzi Edition - Paolo

Messaggio#12 » sabato 25 febbraio 2017, 16:41

Ciao Claudia,
mi è piciuto molto questo tuo racconto, e trovo l'idea del sosia di sesso opposto molto simpatica. L'unica parte che non mi ha convinto del tutto, ma è un peccato veniale, è il paragrafo in cui presenti Giulia: penso acnh'io, come Ambra, che tutto sommato si potrebbe anche eliminare, senza che il racconto ne risenta.

A parte questo, il racconto mi è piaciuto, e chiedo la grazia.

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Re: Morozzi Edition - Paolo

Messaggio#13 » domenica 26 febbraio 2017, 17:54

Tre richieste di grazia. Non appena l'autrice lo riterrà opportuno potrà chiedere l'ammissione del racconto alla Vetrina sottoponendolo al mio parere. Ricordo che la richiesta di ammissione è vincolata all'aver commentato almeno tre racconti del Laboratorio (e i commenti vanno postati insieme alla richiesta) :)

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antico
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Re: Morozzi Edition - Paolo

Messaggio#14 » domenica 12 marzo 2017, 20:19

Non ho più ricevuto notizie dall'autrice. Le richieste di grazia ci sono, come devo procedere?

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Re: Morozzi Edition - Paolo

Messaggio#15 » lunedì 17 aprile 2017, 22:58

In assenza di novità da parte dell'autrice, mi vedo costretto a disattivare il racconto. Nei prossimi giorni provvederò a spostarlo nell'archivio.

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Re: Morozzi Edition - Paolo

Messaggio#16 » giovedì 20 aprile 2017, 10:13

Disattivo il racconto.

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