21 grammi nel XXI secolo: smerciarli facile

Fabiana Donato
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21 grammi nel XXI secolo: smerciarli facile

Messaggio#1 » mercoledì 1 marzo 2017, 22:52

Non è semplice, ma neanche complesso. Questo modo che La Mina ha di vendere e comprare, un meccanismo innovativo! Presentata come La Mina Vagante, ma per gli Amici è La Mina, unica e sola vincitrice dei 21 grammi.

Secondo La Mina sarebbe stato tutto molto più facile se avesse imbracciato il bazooka e avesse sparato a zero sullo pseudo-banale mondo sociale e forse adesso sarebbe stata fedelmente costretta nella sua sterilizzata camicia di forza, anziché stare qui a crogiolarsi nel suo sogno.

Che botta! Che tuffo nel vuoto! Pensò La Mina, sprofondò in un abisso di pensieri silenziosi che muoiono nell'Oceano dei segreti. Naufragando nel Mare della quiete, rifletté che mai avrebbe rivelato gli innominabili concetti e preconcetti della gente, quelli tristi, che prima melensi e poi sempre più densi tormentano e non escono più.
E' un'ingiustizia condividere ciò che fa morire dentro, è troppo prezioso. Meglio stare zitti, tenerselo per sé.
Non è come la vera e incontenibile gioia. Ovvio! La Gioia, amica di La Mina, che viene postata, taggata e twittata.
Gli uomini temono di spogliarsi l'anima, ragion per cui la celano. Formando quasi una gabbia di protezione per l'impalpabile respiro vitale che si sa come per magia, grazie ai super-scienziati, vola via da un corpo morto con tutta la bellezza dei suoi 21 grammi.

Che colpo! Che salto di qualità per lo pseudo-banale mondo sociale! Pensò L.M. (meglio abbreviare i nomi, potrebbero distogliere l'attenzione) questa volta insieme alla sua Amica L.G. a quanto ogni giorno si lavori per nutrirla dei più alti saperi, dedicandosi allo studio; a quanto la difendano lottando per i diritti che non gli vengono concessi, che cattivi gli uomini, tutto vogliono e niente danno, i diritti sono nati per essere concessi, non per assolvere al dovere di essere-per-l'altro! E' impensabile non migliorare sé stessi in un mondo così tecnologico, in cui tutto è all'insegna della praticità e velocità, ribadì L.M. che con L.G. si presero per mano e mascherarono Il Pessimista (I.P.), il Fratellastro di L.G. , che è anche un po' sessista e razzista, senza cuore.

Che caduta! Che bella tecnica per vivere lo pseudo-banale mondo sociale! Tutto è più evoluto, il progresso incombe, la vita è sempre più semplice da vivere, meglio se I.P. se ne sta da parte nel suo angolino con le braccia conserte e a sputare nuvole rosse dal naso per la rabbia, sembra un drago. Nel frattempo L.M. insieme alla sua Amica L.G. proseguivano il cammino per trovare la Mamma Felicità di La Mina (L.M.F.), libere da I.P. che un tempo viveva con loro in un mondo che un tempo era perfetto, nato con un bue cornuto, un asinello in estasi e un pulcino sacrificale.

Che forza! Che è stata brava L.M. a sconfiggere I.P. nemico, ma tutto questo è stato possibile grazie alla sua Amica L.G., senza non sarebbe stata mai in grado di godersi il suo premio, L.M.F. persa appena nata. La Gaia (come la chiamava La M.F) era stata abbandonata dalla grandissima, e dopo di ciò si era promessa che avrebbe fatto di tutto per trovarla, così scacciò via i nemici.

Il Pessimista però non è sempre stato il Nemico.
Un tempo, ballava e cantava nel reale-fantastico mondo sociale insieme alla sua sorellina L.M. e alla sua amica L.G. Accadde che L.G. in preda alla potenza dei suoi sentimenti, non poté fare a meno di avvicinarsi a I.P, cotta, stracotta e in preda ai bollori, lo sedusse. Ahimè! I.P. non la prese bene, in preda all'altezza dei suoi valori, non poté fare a meno di allontanarsi da L.G, mai e poi mai cotto, stracotto e in preda ai bollori!
L.M. cercò una soluzione, doveva scegliere, appagare le emozioni o soddisfare la moralità, allora la trovò. Prese la via meno semplice, ma non del tutto complessa, accolse le passioni. Lo fece perché le ricordavano L.M.F., tutto ciò che era bello le portava piacere, ogni cosa che non poneva limiti l'avrebbe sicuramente portata da lei.


E i 21 grammi dove sono finiti?
Si sono persi nell'attività di compravendita di La Mina Vagante che, per gli Amici La Mina, crede di aver vinto, senza aver capito nulla dello pseudo-banale mondo sociale.



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antico
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Re: 21 grammi nel XXI secolo: smerciarli facile

Messaggio#2 » martedì 7 marzo 2017, 20:34

Fabiana, bentornata nel Laboratorio! In questi giorni farò una call collettiva per tutti i racconti qui presenti, ma nel frattempo comincia a commentare che chissà che in tal modo non arrivino a commentarti! ;)

alexandra.fischer
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Re: 21 grammi nel XXI secolo: smerciarli facile

Messaggio#3 » mercoledì 8 marzo 2017, 21:19

Racconto enigmatico. Credo che i ventun grammi corrispondano al peso dell’anima. Partendo da questo, immagino che La Mina voglia dire come sia facile perdere l’anima nei social, dovendo condividere tutto. Poi c’è il dramma sentimentale di L.G. cotta di I.P (il pessimista) e la metafora della felicità di La Mina (Mamma Felicità perduta, eppure sempre ricercata da L.M.) e la ricerca di un equilibrio nella passione (L.M. insieme a L.G. dopo l’allontanamento di I.P.). Capisco che le iniziali servano a non distrarre il lettore con i personaggi, ma ribadendo il carattere di icone dei social dei protagonisti della tua storia, ma un po’ di trama in più non guasterebbe, magari sotto forma di frase da chat line.

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maria rosaria
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Re: 21 grammi nel XXI secolo: smerciarli facile

Messaggio#4 » giovedì 9 marzo 2017, 12:22

Ciao Fabiana.
Confesso che mi sono un po' persa.
Anche io i 21 grammi li ho interpretati come il peso dell'anima ma non sono riuscita a trovare il senso della storia che tu, forse troppo ermeticamente, hai cercato di trasmettere.
Allora vado per supposizioni, per quello che a livello emotivo mi trasmette il racconto: lo pseudo-banale mondo sociale è la società in cui tutto è etichettato e in cui i protagonisti fingono sentimenti che non hanno, nascondendo quelli reali che però fanno male.
Non so, non credo di averci preso, penso che tu volessi essere un po' più profonda.
Mi ha disorientato il numero dei personaggi coinvolti e le molte parole con l'iniziale maiuscola. Questa cosa in particolare, mi ha portato a riflettere sul significato di ogni termine rallentando così la mia lettura.
Credo che di fondo ci sia un'idea interessante ma che vada semplificata la scrittura. Non perchè la scrittura debba essere necessariamente semplice, ma perchè, secondo me, il significato che vuoi trasmettere deve arrivare dritto al lettore.
In questo caso, almeno a me, il senso centrale della storia non è arrivato.
Alla prossima.
:-)
Maria Rosaria

Fernando Nappo
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Re: 21 grammi nel XXI secolo: smerciarli facile

Messaggio#5 » venerdì 10 marzo 2017, 21:17

Ciao Fabiana,
mi unisco al coro di quelli che si sono un po' persi nei meandri del tuo racconto. Sembrerebbe una descrizione "amara" della vita sui social, ci si frequenta tanto e ci si conosce poco, ma non riesco a desumere molto altro. I nomi in maiuscolo li ho interpretati come l'evocazione del nick name generico, dietro il quale si può nascondere chiunque; ma potrei benissimo sbagliare. Magari potrebbero rappresentare lo stereotipo di "personalità fittizie": La Mina Vagante è la tizia che ritrovi ovunque, apparentemente interessata ad ogni argomento; La Gioia quella che si finge estrosa e sempre allegra ma ben nascosta dietro l'anonimato; Il Pessimista e La Gaia due che dopo essersi frequentati sui social s'incontrano nella realtà e scoprono di "non essere compatibili" fuori dalla rete social... E via così. Ma anche di questa interpretazione non sono per nulla certo.
L'unica cosa che mi sembra chiara (e se sbaglio?) è che i 21 grammi rappresentano l'anima che nel tuo racconto va persa.
Purtroppo, nonostanta l'abbia riletto un paio di volte, non sono riuscito a capire molto altro, anche per lo stile inusuale con cui è scritto, che mi rende difficile mettere a fuoco i personaggi e il loro coinvolgimento nella storia.
Se è un esperimento di stile è davvero molto particolare, ma purtroppo io non riesco ad apprezzarlo appieno.

ChiaradiLuna
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Re: 21 grammi nel XXI secolo: smerciarli facile

Messaggio#6 » martedì 21 marzo 2017, 9:45

Ciao Fabiana!
Per essere sincera, non sono ben sicura di cosa ho letto.
Non so se la tua voleva essere una critica alla società moderna che rende sempre più "smerciabili" i 21 grammi (anch'io ti chiedo conferma se si riferiscono al peso dell'anima) o un tuo modo per suggerire cambiamenti in essa.
Non so se ho letto un resoconto delle nostre vite influenzate da social network o se ho letto una fiaba per bambini che tenta di trasmettere una morale.
Poi non ho ben chiara la connessione tra tutti i personaggi e questi misteriosi 21 grammi: l'obiettivo dei protagonisti dovrebbe essere valorizzare questi 21 grammi e invece si perdono lungo il percorso?
Dato che ci sono molte cose che non so, cerco di dirti quello che so ^^
Innanzitutto cerca di impostare il racconto: credo che il tuo scopo fosse descrivere la società utilizzando dei personaggi astratti, e fin qui ci può stare. Però devi scegliere se fare un articolo di giornale, o un racconto con una morale, o esprimere la tua opinione in merito, oppure descrivere le possibili soluzioni ai vari problemi sociali. Per come è impostata adesso la tua opera non ha un carattere definito, e rischia di sembrare un miscuglio di vari generi. Il lettore non sa come affrontarla, non sa se deve prenderla con serietà, con leggerezza, con ironia, con amarezza o con senso critico. Dato che hai creato questi personaggi (La Mina, La Gioia, ect) io quasi quasi ti consiglierei di impostare una fiaba. Prova a immaginare di avere un bambino davanti e di raccontargli questa storia. Parti dall'inizio: chi sono i protagonisti, qual è il loro ruolo e cosa vogliono ottenere, come si evolve la situazione, il messaggio che vuoi trasmettere. Una storia semplice ma lineare, creando dei parallelismi con il nostro modo di vivere senza necessariamente fare dei chiari riferimenti. Credo possa essere l'impostazione giusta per la tua idea, se l'ho percepita correttamente.
Un altro suggerimento che mi permetto di farti è di non utilizzare le abbreviazioni. Il racconto è già breve di suo, a mio parere non servono e rendono la lettura meno fluida. E cerca anche di non ripetere continuamente i nomi dei protagonisti. Al posto di ripetere La Gioia ogni due righe potresti scrivere la nostra eroina o semplicemente lasciare il soggetto sottinteso.
Nel complesso, credo che ci sia ancora del lavoro da fare, ma l'idea in sé è originale e ha delle buone potenzialità.

Non lasciarti abbattere dalle critiche: tutto quello che ti viene detto è a carattere costruttivo. E' vero che non ti conosco e che non so quale sia la scelta migliore per te e per la tua opera, ma sto cercando un modo per aiutarti a esprimere al meglio le tue qualità ^^

Spero di leggerti ancora ^^

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antico
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Re: 21 grammi nel XXI secolo: smerciarli facile

Messaggio#7 » lunedì 17 aprile 2017, 23:01

Racconto che sembra essere stato abbandonato dalla sua autrice. Se la prossima volta che passerò per il controllo la situazione non sarà cambiata mi vedrò costretto a disattivarlo :(

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antico
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Re: 21 grammi nel XXI secolo: smerciarli facile

Messaggio#8 » giovedì 20 aprile 2017, 10:11

Disattivo il racconto.

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