Rami di Frassino - Blu
Inviato: venerdì 17 aprile 2020, 13:22
Ciao a tutti!
Sono Marco Zavagnin, ho aperto "I Rami di Frassino" dei profili su Instagram e Facebook dove pubblico dei brevi racconti assieme all'immagine che li ha ispirati in modo che possano essere fruibili anche su social che prediligono contenuti visivi rispetto a quelli testuali.
Vi lascio il link del mio profilo instagram se voleste dare un'occhiata agli altri lavori e soprattutto farmi avere delle opinioni.
https://www.instagram.com/ramidifrassino/
Vi pubblico qui Blu, il primo che ho pubblicato all'interno del progetto qualche settimana fa.
Grazie mille di cuore a chi vorrà darmi un feedback!
I raggi del sole mi costringono a chiudere gli occhi e scaldano la pelle del viso, l'unica non coperta dalla divisa.
Mi sembra di essere tornato a respirare: l'aria qui è gelida, ma molto più leggera.
Si riesce ancora a vedere il Blu.
Il cielo non sembra più un soffitto inarrivabile che abbraccia le Terre, ma una tela impalpabile attraverso cui si può sfrecciare, lasciando a terra i pensieri che sempre ci braccano, instancabili. Tutto svanisce soffocato dal rumore del motore, planando all'infinito. Anche la direzione indicata dagli strumenti, quando le ali accarezzano le nuvole, perde di significato: le bussole non sono forse state create per l'illusoria pretesa di sapere dove stiamo andando davvero?
Non esistono coste, nè catene montuose, nè dogane: anche se sono lontano migliaia di miglia mi trovo nel medesimo biancore che scorre oltre le finestre della mia casa lungo il fiume.
Anche le tempeste che tanto ci preoccupano sono ora per me solo un rumore lontano.
Come staranno al paese?
Guardo la lancetta del carburante, e ricordo il sacco appoggiato sul sedile. Rialzo gli occhi sopra i comandi: in uno squarcio nella coltre davanti a me, illuminate per un attimo, brillano le foreste. Forse dagli alberi qualcuno è riuscito a scorgere finalmente il Blu che mi sovrasta: è sempre più difficile da quando piove senza tregua.
Coltivare i campi annegati è impossibile. Se non fosse stato per questo aereo della Vecchia Guerra saremmo tutti morti di fame; il Governo ha bisogno che almeno le poste funzionino ancora.
L'orologio arrugginito appeso sopra il vetro segna quasi le 17: ormai ci sono.
Sospiro e mi abbandono per un ultimo istante alle nuvole che si incendiano nel tramonto scarlatto:
Devo rituffarmi nella Pioggia.
Sono Marco Zavagnin, ho aperto "I Rami di Frassino" dei profili su Instagram e Facebook dove pubblico dei brevi racconti assieme all'immagine che li ha ispirati in modo che possano essere fruibili anche su social che prediligono contenuti visivi rispetto a quelli testuali.
Vi lascio il link del mio profilo instagram se voleste dare un'occhiata agli altri lavori e soprattutto farmi avere delle opinioni.
https://www.instagram.com/ramidifrassino/
Vi pubblico qui Blu, il primo che ho pubblicato all'interno del progetto qualche settimana fa.
Grazie mille di cuore a chi vorrà darmi un feedback!
I raggi del sole mi costringono a chiudere gli occhi e scaldano la pelle del viso, l'unica non coperta dalla divisa.
Mi sembra di essere tornato a respirare: l'aria qui è gelida, ma molto più leggera.
Si riesce ancora a vedere il Blu.
Il cielo non sembra più un soffitto inarrivabile che abbraccia le Terre, ma una tela impalpabile attraverso cui si può sfrecciare, lasciando a terra i pensieri che sempre ci braccano, instancabili. Tutto svanisce soffocato dal rumore del motore, planando all'infinito. Anche la direzione indicata dagli strumenti, quando le ali accarezzano le nuvole, perde di significato: le bussole non sono forse state create per l'illusoria pretesa di sapere dove stiamo andando davvero?
Non esistono coste, nè catene montuose, nè dogane: anche se sono lontano migliaia di miglia mi trovo nel medesimo biancore che scorre oltre le finestre della mia casa lungo il fiume.
Anche le tempeste che tanto ci preoccupano sono ora per me solo un rumore lontano.
Come staranno al paese?
Guardo la lancetta del carburante, e ricordo il sacco appoggiato sul sedile. Rialzo gli occhi sopra i comandi: in uno squarcio nella coltre davanti a me, illuminate per un attimo, brillano le foreste. Forse dagli alberi qualcuno è riuscito a scorgere finalmente il Blu che mi sovrasta: è sempre più difficile da quando piove senza tregua.
Coltivare i campi annegati è impossibile. Se non fosse stato per questo aereo della Vecchia Guerra saremmo tutti morti di fame; il Governo ha bisogno che almeno le poste funzionino ancora.
L'orologio arrugginito appeso sopra il vetro segna quasi le 17: ormai ci sono.
Sospiro e mi abbandono per un ultimo istante alle nuvole che si incendiano nel tramonto scarlatto:
Devo rituffarmi nella Pioggia.