L'essenza del guerriero - di Zebratigrata

Lunedì 20 marzo 2017 dalle 21 all'una!
Zebratigrata
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L'essenza del guerriero - di Zebratigrata

Messaggio#1 » martedì 21 marzo 2017, 0:15

– Quale elemento vuoi fare tuo?
Taru si incupì. Non c’erano dubbi su quale fosse la risposta giusta. Già vedeva sé stesso uscire dal tempio al termine dei dieci anni di addestramento: fiero, mento in alto, passo deciso, il guerriero migliore che il Bantam avesse mai visto. Eppure… Sentiva dentro di sé che tutto era stato troppo facile. Se questa era la prova di ammissione al tempio allora perché i guerrieri di Bantam che ne uscivano erano così pochi, e così famosi?


Taru aveva chiesto un giorno di tempo per riflettere. Dapprima passeggiò lungo il fiume con Nilao, poi arrostirono un pesce sopra a un fuocherello messo insieme con rametti e canne secche. Taru sedette sul terreno in un punto in cui era battuto e privo di erba. Lo sentiva freddo e leggermente umido attraverso la tela della tunica. Inspirò, espirò, trattenne il fiato. Sbuffò. – Non ha senso. Gli elementi servono tutti, come posso scegliere? Forse devo scegliere solo quello che farà di me un guerriero. Non l’aria. Quello è l’elemento dei monaci, dei santi, di coloro il cui daffare è altrove, non nel mondo terreno.
– Io scelsi il fuoco – disse Nilao, dando un calcio a un sassetto coperto di terra polverosa. Taru lo guardò. Nilao aveva assunto un’espressione serena, quella che hanno i vecchi che si contentano di passare la giornata sulla riva del fiume a guardare gli altri pescare, senza desiderare altro. – Quindi è quella la risposta giusta? Tu sei entrato! Ma perché ti hanno cacciato, poi?
– Non mi hanno cacciato – rispose Nilao – Sono andato via io. Non desideravo più essere un guerriero.


Taru guardò il vecchio negli occhi chiari e un po’ torbidi e gridò, risoluto: – Terra! Perché il fuoco brucia ma si spegne in fretta e mai è eterno.
Il vecchio lo fissò, gli occhi rivolti in basso, le guance cascanti e le labbra sottili che formavano una tremolante linea orizzontale. Sospirò. – Vieni – disse, – Anch’io scelsi la terra – e gli mise una mano sulla spalla mentre lo accompagnava all’interno. Taru a quel tocco comprese all’improvviso le conseguenze della sua risposta. Non fu doloroso. Di colpo non gli importava più di compiere grandi imprese. Si rassegnò senza rimpianti a restare al tempio per tutta la vita, a divenire parte delle salde fondamenta della scuola, come uno di quei mattoni di fango secco che reggevano l’edificio, senza cedere mai, senza muoversi mai, senza mai provare l’ebbrezza della vita.


– Quale elemento vuoi fare tuo? – chiese Taru alla ragazzina, asciugandosi il sudore dalla fronte piena di rughe con una pezza. Sapeva già che la risposta sarebbe stata quella giusta. Abituate com’erano alle doti che venivano loro insegnate, la pazienza e la cedevolezza, sceglievano naturalmente ciò che loro assomigliava di più, ignorandone le potenzialità. La capacità di nutrire la vita, di apparire inoffensiva, di accogliere ma al contempo accerchiare, di penetrare in ogni fessura, di distruggere non vista il ferro e la roccia, di travolgere, di annientare.
– Acqua!



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antico
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Re: L'essenza del guerriero - di Zebratigrata

Messaggio#2 » martedì 21 marzo 2017, 0:19

Ciao Zebratigrata! Tutto ok con caratteri e tempo, divertiti in questa Vietti Edition!

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angelo.frascella
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Re: L'essenza del guerriero - di Zebratigrata

Messaggio#3 » mercoledì 22 marzo 2017, 22:47

Ciao, Zebratigrata.

Davvero particolare il tuo racconto: sei riuscita a riprodurre in pieno gli apologhi in stile orientale, cariche di saggezza e con l’epifania finale, senza essere didascalica, anzi rendendo la lettura molto interessante. Brava.
Ti faccio solo un’annotazione: nel passaggio fra la seconda e la terza scena c’è un elemento equivoco. Parli di Nilao dicendo che ha l’espressione serena dei vecchi che si accontentano eccetera. Subito, all’inizio della seconda scena, dici che guarda negli occhi il vecchio ecc. Questo mi ha confuso, facendomi credere che il personaggio del vecchio sia sempre Nilao e tutto ciò che viene dopo mi ha lasciato perplesso (ma non Nilao non aveva scelto il fuoco). Chiarirei meglio questo passaggio di scena, per evitare che qualche lettore resti spiazzato.

A rileggerci,
Angelo

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Adry666
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Re: L'essenza del guerriero - di Zebratigrata

Messaggio#4 » venerdì 24 marzo 2017, 11:16

Ciao Zeb,

tema centrato, su 4 :-))

Molto evocativo il tuo racconto, scritto bene, di genere, mi ha ricordato un po’ Kung fu Panda.
Idea simpatica, leggera, che sei stato molto bravo a portare fino alla fine con delicatezza. Mentre leggevo mi sono immaginato un cartone animato tratto dalla tua storia… non male!
Unica osservazione:
“Taru aveva chiesto un giorno di tempo per riflettere. Dapprima passeggiò lungo il fiume con Nilao, poi arrostirono un pesce sopra a un fuocherello messo insieme con rametti e canne secche.”
“fuocherello” mi suona male nel contesto.

Nel complesso ottima prova.

Ciao
Adriano

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maria rosaria
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Re: L'essenza del guerriero - di Zebratigrata

Messaggio#5 » venerdì 24 marzo 2017, 12:55

Ciao.
Racconto delicato che ci proietta subito in un mondo fatto di regole, disciplina, rigore e rispetto della natura.
Un vero guerriero è colui che sa scegliere l'elemento più adatto alla propria natura, ma la scelta non è sempre una cosa facile.
Mi è piaciuto molto il finale con cui hai saputo interpretare in maniera egregia il tema assegnato.

Unica nota: all'inizio scrivi
Zebratigrata ha scritto:Non c’erano dubbi su quale fosse la risposta giusta.

Però poi scrivi:
Zebratigrata ha scritto: – Non ha senso. Gli elementi servono tutti, come posso scegliere?

Ho trovato un po' di contraddizione tra queste due frasi.
Ad ogni modo, bel racconto.
:-)
Maria Rosaria

Zebratigrata
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Re: L'essenza del guerriero - di Zebratigrata

Messaggio#6 » domenica 26 marzo 2017, 19:29

Grazie a tutti per i commenti.

Alcuni di voi mi hanno commentato anche alla scorsa tornata ma mi sto mettendo in pari ora con la lettura, perciò vi ringrazio anche per la Eliselle edition!

Sicuramente la ripetizione di 'vecchio' si può eliminare, non avevo badato al fatto che crea facilmente confusione tra i due personaggi. Anche su 'fuocherello' sono d'accordo, in effetti 'fuoco' va benissimo e non c'è bisogno di diminutivi. Per quanto riguarda l'osservazione di Maria Rosaria: la mia idea era che il bambino istintivamente è sicuro e vorrebbe rispondere subito ma siccome tutto sembra troppo semplice decide di resistere a questo istinto. Solo in un secondo tempo, riflettendo, scopre che la scelta non è affatto ovvia.

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giancarmine trotta
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Re: L'essenza del guerriero - di Zebratigrata

Messaggio#7 » lunedì 27 marzo 2017, 18:48

Ciao Zebratigrata,
molto particolare il modo col quale hai affrontato il tema. Evocativo, ma non eccessivamente; non troppo ermetico come può capitare in questo genere di racconti. Anch'io ho dovuto rileggere la parte che ti ha fatto notare Angelo perché non mi era risultata chiara, ma hai già risposto :-)
L'unica cosa che non mi ha totalmente soddisfatto è dipesa dal tema: il finale, con la scelta dell'acqua, era scontato, non poteva finire diversamente. Però sei riuscita a rendere tutto godibile con delle belle frasi.
Alla prossima,
G.

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raffaele.marra
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Re: L'essenza del guerriero - di Zebratigrata

Messaggio#8 » martedì 28 marzo 2017, 15:37

Di solito mi appassiono difficilmente a questo tipo di racconti, in cui ci si affida ad un contesto storico/culturale/epico totalmente distante da quelli cui sono maggiormente affezionato. In questo caso, però, riconosco una tua straordinaria capacità di coinvolgere me lettore in qualcosa che, sulle prime righe, mi risultava sgradito, quasi antipatico. Invece il tuo stile impeccabile, questa volta addirittura oserei dire perfetto, mi ha conquistato parola dopo parola incuriosendomi, legandomi al testo, convincendomi ad andare avanti sebbene intuissi già il finale, infine appagandomi. Quindi, in definitiva, secondo me si tratta di un'ottima prova in cui lo stile predomina nettamente su una trama non eccezionale.

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antico
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Re: L'essenza del guerriero - di Zebratigrata

Messaggio#9 » lunedì 3 aprile 2017, 17:18

Solo un problemino: il passaggio alla sua decisione finale, nel senso che sul momento non ho notato l'andata a capo e mi è sembrato stesse rivolgendosi ancora al vecchio della scena precedente. Per il resto, ottimo. Tema declinato ottimamente, tutto ben controllato e piacevole da leggere. Pollice quasi su, per me.

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