Gruppo BEZNOSOV: Lista racconti ammessi e classifiche

Lunedì 20 marzo 2017 dalle 21 all'una!
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antico
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Gruppo BEZNOSOV: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#1 » martedì 21 marzo 2017, 1:53

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BENVENUTI ALLA VIETTI EDITION, LA SETTIMA DELLA QUINTA ERA DI MINUTI CONTATI!

Questo è il gruppo BEZNOSOV della VIETTI EDITION con ALESSANDRO VIETTI nelle vesti di Guest Star.

Gli autori del gruppo BEZNOSOV dovranno commentare e classificare i racconti del gruppo LOMBARDI.

I racconti di questo gruppo verranno invece commentati e classificati dagli autori del gruppo FERNANDEZ.


Questo è un gruppo da SEI racconti e per l'occasione saranno i primi TRE racconti ad avere diritto alla pubblicazione immediata sul sito e a entrare tra i finalisti che verranno valutati da ALESSANDRO VIETTI. Altri racconti ritenuti meritevoli da me, l'Antico, verranno a loro volta ammessi alla vetrina del sito, ma non alla finale. Ricordo che per decidere quanti finalisti ogni gruppo debba emettere cerco sempre di rimanere in un rapporto di uno ogni tre approsimandolo per eccesso, ma in casi particolari posso decidere di aumentare il rapporto per garantire almeno NOVE FINALISTI .

Per la composizione dei gruppi ho tenuto conto del seguente metodo: per primi ho assegnato ai raggruppamenti coloro già in possesso di punti Rank d'Era (il primo nel gruppo A, il secondo nel gruppo B, il terzo nel gruppo C, il quarto nel gruppo A e così via), coloro che ancora non hanno punti rank d'Era sono stati assegnati a seguire (primo a postare gruppo X, secondo a postare gruppo Y, terzo a postare gruppo BETA, quarto a postare gruppo X e così via).

E ora vediamo i racconti ammessi nel gruppo BEZNOSOV:

TECNICHE DI SCRITTURA BREVE SECONDO GIORGIO, di Marco Roncaccia, ore 00.52, 2995 caratteri
L’uomo solubile, di Fernando Nappo, ore 00.52, 2991 caratteri
Regolamento della piscina, di Andrea Partiti, ore 23.12, 2393 caratteri
Senza più polvere, di Vilma Cretti, ore 22.44, 2987 caratteri
ARIEL, di Dand Elion, ore 22.43, 2993 caratteri
Si diceva che, di Luca Pappalardo, ore 23.59, 2857 caratteri

Avete tempo fino alle 23.59 di giovedì 30 MARZO per commentare i racconti del gruppo LOMBARDI. Le vostre classifiche corredate dai commenti andranno postate direttamente sul loro gruppo. Per i ritardatari ci sarà un'ora di tempo in più per postare le classifiche e i commenti, quindi fino alle 00.59 del 31 MARZO, ma si prenderanno un malus pari alla metà del numero di autori inseriti nel gruppo approssimato per difetto. Vi avverto che sarò fiscale e non concederò un solo secondo in più. Vi ricordo che le vostre classifiche dovranno essere complete dal primo all'ultimo. Una volta postate tutte le vostre classifiche, posterò la mia e stilerò quella finale dei raggruppamenti.
NB: avete DIECI giorni per commentare e classificare i SEI racconti del LOMBARDI e so bene che sono tanti. Ricordatevi però che Minuti Contati, oltre che una gara, è primariamente un'occasione di confronto. Utilizzate il tempo anche per leggere e commentare altri racconti, ne avete DICIASSETTE (escluso il vostro) a disposizione e se la guardate in quest'ottica, ve lo assicuro, DIECI giorni sono anche troppo pochi. E ancora: date diritto di replica, tornate a vedere se hanno risposto ai vostri commenti, argomentate, difendete le vostre tesi e cedete quando vi convinceranno dell'opposto. Questa è la vostra palestra, dateci dentro.

Eventuali vostre pigrizie nei confronti dei commenti ai racconti (che devono avere un limite minimo di 300 caratteri ognuno) verranno penalizzate in questo modo:
– 0 punti malus per chi commenta TUTTI i racconti assegnati al suo gruppo con il corretto numero minimo di caratteri.
– 13 punti malus per chi commenta tutti i racconti assegnati al suo gruppo, ma senza il numero minimo di caratteri.
– ELIMINAZIONE per chi non commenta anche solo un racconto di quelli assegnati al suo gruppo.


Vi ricordo che i racconti non possono essere più modificati. Se avete dubbi su come compilare le classifiche, rivolgetevi a me.
Potete commentare i vari racconti nei singoli thread per discutere con gli autori, ma la classifica corredata dai commenti deve obbligatoriamente essere postata nel gruppo LOMBARDI.
Altra nota importante: evitate di rispondere qui ai commenti ai vostri lavori, ma fatelo esclusivamente sui vostri tread.

BUONA VIETTI EDITION A TUTTI!



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Linda De Santi
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Re: Gruppo BEZNOSOV: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#2 » domenica 26 marzo 2017, 11:36

Ciao a tutti! Ecco la mia classifica. Stavolta ho avuto più difficoltà del solito; la graduatoria l’ho stilata sulla base di differenze molto piccole tra un racconto e l’altro. Chi ha scritto un racconto con una buona idea magari aveva qualche carenza a livello di struttura, mentre racconti dove lo stile e la tecnica narrativa risaltavano di più erano basati su idee meno brillanti… insomma, è stata dura.
Bravi tutti, e buona prosecuzione del contest!

I commenti in ordine sparso:

Tecniche di scrittura di narrativa breve secondo Giorgio di Marco Roncaccia


Ciao Marco! Bella questa parodia degli aspiranti scrittori (ma neanche troppo aspiranti, visto che Giorgio si pone tutta una serie di problemi comuni anche a chi ha un po’ più esperienza...) in cui ricorre l’elemento dell’acqua. Seppur attraverso una narrazione divertente e scherzosa, il racconto tocca punti importanti del processo creativo implicato nella scrittura: la difficoltà nel raccogliere le idee, la ricerca di fonti d’ispirazione esterne, il riprodurre inconsciamente stili e storie che già si conoscono, il narcisismo iniziale dopo aver prodotto qualcosa. Peccato solo per il finale, che mi dà l’idea di essere un po’ affrettato. In ogni caso, il racconto mi è piaciuto.

ARIEL di Dandelion

Interessante sviluppo del tema. Si dice che l’estremo dolore prosciughi ogni lacrima dagli occhi, e alla tua protagonista invece si è prosciugata ogni goccia d’acqua dal corpo. Assurdo, ma nel caso del tuo racconto regge abbastanza.
Non so se apprezzo il passaggio dalla terza persona alla prima e poi di nuovo dalla prima alla terza nel finale. Anche i grassetti qua e là non mi convincono, la trovo un’enfatizzazione superflua.
Nel complesso comunque mi è piaciuto, è un buon racconto.

Si diceva che di Luca Pappalardo

Ciao Luca! L’idea che hai avuto per sviluppare il tema è molto classica, ma mi piace com’è venuto fuori il racconto. Sei stato abile nell’intrecciare leggende, chiacchiere e fatti reali e a far emergere poco a poco il filo conduttore della storia. Personalmente avrei reso il tutto ancora più torbido evitando di palesare subito l’odio del protagonista verso Alfred, limitandoti cioè a dire semplicemente quello che fa Alfred senza esprimere l’effetto che ha sul protagonista. Credo che avrebbe reso ancora più incisivo il finale, ma in ogni caso si tratta di un’ottima prova, complimenti!


L’uomo solubile di Fernando Nappo

Ciao Fernando!
Racconto simpatico e piacevole, mi piace l’idea che hai avuto per sviluppare il tema “acqua!”
Trovo però un po’ poco realistiche le azioni del dottore, ad esempio quando butta il bicchiere d’acqua addosso al suo paziente, o quando pensa che alla fine il buco che ha nell’addome si richiuderà dopo che ha appena visto liquefarsi il signor Mori. Proprio perché la situazione è paradossale, forse avrei preferito, per contrasto, dei protagonisti che svolgono azioni realistiche e concrete: magari un signor Chiari che fa finta di assecondare il paziente quando in realtà non gli crede affatto, e che, dopo aver cercato di convincerlo che l’acqua non è pericolosa, beve platealmente un bicchierone d’acqua e continua a dire al suo paziente: “Vede? Non fa alcun male…” mentre inizia a liquefarsi.
Insomma, un buon racconto che secondo me ha bisogno di qualche piccolo perfezionamento. A presto! :)

Senza più polvere di Vilma Cretti

Ciao Vilma! Del tuo racconto mi piacciono l’ambientazione affascinante e la tua tecnica di scrittura, molto scorrevole e piacevole.
Ci sono però alcune cose che non mi hanno convinto. A quanto capisco, le cupole sono un’idea rivoluzionaria del marito della protagonista, ma se è lui che le costruisce, perché lei e la figlia dovrebbero esserne escluse? Oppure, diversamente, il marito è costretto a costruire cupole e le idee rivoluzionarie che aveva sono altre, ma in questo caso credo che andrebbe chiarito meglio questo punto.
L’entrata attraverso la siepe forse è un po’ debole: come mai la protagonista sapeva che c’era un punto meno spesso? Se la sorveglianza è così bassa (tanto che è probabile che nessuno si accorga di niente), perché anche gli altri esiliati non entrano nella piscina?
Mi lascia dei dubbi anche il pensiero della protagonista nel finale: alla fine del paragrafo precedente vede i fucili laser dei guardiani (cosa che almeno a me ha fatto presupporre il fatto che questi, all’occorrenza, non esiterebbero a uccidere), ma poi alla fine pensa che la cosa peggiore che può capitare è di essere mandati in esilio.
Insomma, un racconto con una buona idea, una bella ambientazione e una narrazione ben gestita, ma che secondo me ha bisogno di approfondire alcuni passaggi. Spero di esserti stata utile in qualche modo. Alla prossima!

Regolamento della piscina di Andrea Partiti

Ciao Andrea! Nella sua semplicità, l’idea con cui hai sviluppato il tema è ottima. Forse ti dilunghi un po’ troppo sulle regole che potrebbero essere quelle di una qualunque piscina, cosa che sbilancia leggermente il racconto relegando solo agli ultimi punti la rivelazione finale. In realtà però non sono sicura che sia un difetto, visto che il fatto di arrivare a metà senza che sia accaduto nulla di realmente strano mi ha inquietato più del resto! :)
Mi piace il fatto che alla fine non ci sia una rivelazione di cosa c’è effettivamente dentro all’acqua (mi aspettavo quasi una regola del tipo “In caso di fuoriuscita di tentacoli, continuare a nuotare come se nulla fosse e raggiungere il bordo più vicino”), trovo che così l'effetto inquietante riesca in maniera più efficace. Bel racconto, bravo.


La classifica:

1. Si diceva che di Luca Pappalardo
2. Regolamento della piscina di Andrea Partiti
3. Tecniche di scrittura creativa secondo Giorgio di Marco Roncaccia
4. ARIEL di Dand Elion
5. L’uomo solubile di Fernando Nappo
6. Senza più polvere di Vilma Cretti

Zebratigrata
Messaggi: 308

Re: Gruppo BEZNOSOV: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#3 » domenica 26 marzo 2017, 15:18

CLASSIFICA
1. Si diceva che
2. Senza più polvere
3. Regolamento della piscina
4. L’uomo solubile, di Fernando Nappo
5. TECNICHE DI SCRITTURA BREVE SECONDO GIORGIO
6. ARIEL


TECNICHE DI SCRITTURA BREVE SECONDO GIORGIO
Ci siamo passati tutti, direi, per la tua storia, e questo aspetto “meta” fa sorridere. Però a parte il momentaneo sorriso quando si riconosce la situazione descritta, questa storia lascia ben poco. Ci dici che il tuo protagonista si affanna e finisce per realizzare che forse è meglio non far niente che le cose si risolvono da sole… ma tanto non ci riesce. Quindi c’è un contenuto, e se vogliamo un messaggio (anche se non è strettamente necessario che un racconto ne contenga uno, per come la vedo io). Il racconto mi sembra anche descriva ben il nervosismo e l’irrequietezza che tutti conosciamo. Nonostante tutto questo la lettura mi lascia insoddisfatta, e la scena che dipingi anche se riconoscibile è in qualche modo poco vivida. Purtroppo non so indicarti dei punti precisi in cui io veda un problema, spero che comunque aver provato a spiegarti come percepisco il racconto sia in qualche modo utile.

L’uomo solubile, di Fernando Nappo
L’idea è carina e il racconto scritto bene. Tuttavia leggendo alla fine del racconto resto un po’ delusa perché la vendetta dell’acqua mi risulta poco credibile. Secondo me potresti approfondire questo aspetto in mniera più completa, sempre se quello su cui vuoi concentrarti è l’idea che l’uomo abbia fatto qualcosa di sbagliato nei confronti dell’acqua (insomma, se vuoi un racconto ‘ambientalista’). Oppure, se preferisci concentrarti sul personaggio del medico che rifiuta di accettare la realtà delle cose anche quando le prova sulla sua pelle (una bella metafora dei nostri tempi) potresti eliminare del tutto il riferimento all’acqua che si vendica, in quel caso da lettrice non avrei problemi ad accettare lo scioglimento delle persone senza una spiegazione.

Regolamento della piscina
Mi piace molto l’idea del racconto attraverso una lista, in passato anche io avevo preso in considerazione l’idea di fare un esperimento del genere ma ancora non ci ho provato. Funziona anche abbastanza bene, però sul finale delude il fatto che non sia chiaro quale sia il pericolo. Leggendo si può pensare che ci sia una creatura nell’acqua 25, 26, ecc.). Questo ti colloca un po’ fuori tema secondo me, perché non stai parlando dell’acqua ma la usi soltanto come ambientazione. Visto il tema, sarebbe molto più carino se fosse l’acqua stessa ad essere viva, e in questo caso saresti anche in tema. Se la tua idea era proprio presentare l’acqua della piscina come una creatura, allora dovresti aggiustare le voci della lista che mandano fuori strada il lettore facendo pensare a un animale immerso nella piscina.
Senza più polvere
Il racconto è in tema, ma la situazione mi sembra decisamente poco credibile e questo fatto rovina la lettura; in un contesto del genere non ha senso che non ci siano guardie, barriere, telecamere o simili se l’acqua è un bene così prezioso e viene negato alla maggior parte della popolazione: la gente andrebbe a rubarla ogni sera. Per di più la fila per l’acqua passa di fianco alla piscina di uno dei privilegiati… Sembra la ricetta perfetta per una rivolta violenta, io licenzierei seduta stante chiunque si occupi di organizzare la distribuzione dell’acqua fossi il panzone summenzionato. Infine, l’accenno all’esilio non è chiaro: è meglio se li esiliano? Vanno in un posto migliore? E allora perché non ci vanno volontariamente e non commettono infrazioni a tutto spiano pur di farsi mandare via? Cosa li trattiene lì? Quell’ultima frase scatena un sacco di domande a cui non puoi dare risposta nel breve spazio del racconto. Meglio chiudere con “Ci abbracciamo.” a mio avviso.
In generale è scritto bene ma secondo me non dovresti esitare a creare le immagini che vuoi tu, togliendo tutti i ‘quasi’ e i giri di parole: il cielo quasi viola è un cielo viola, il battito quasi sordo è un battito sordo, il dolore non è quasi fisico, è fisico. E arrivati alla siepe ci sono, senza ‘quasi’. Sono lì, devono entrare. “immaginare di essere io a potermi immergere…” è meno scorrevole di “immaginare di immergermi” o “immaginare di essere al loro posto” o comunque qualcosa che abbia meno di quattro verbi, qualcosa di più diretto. Secondo me tutto diventa più vivido ed efficace così.

ARIEL
Anche se l’idea dell’allergia all’acqua può avere delle potenzialità è molto difficile da sfruttare. L’ambientazione che ci presenti è realistica, perciò si fatica a credere a questa cosa, e soprattutto a credere a una fuga da una clinica psichiatrica dopo 3 anni passati senza bere. Secondo me esageri con i tempi, se fosse una settimana (massimo) la fuga sarebbe lo stesso poco credibile ma il lettore potrebbe venire a patti con la questione per poi meravigliarsi e sospettare il soprannaturale quando la protagonista si scioglie nel suicidio.
I grassetti non mi sembra aggiungano nulla e distraggono dalla lettura del racconto. Non mi sembrano adatti a un testo di narrativa, se non per particolari sperimentazioni.
Le descrizioni sono un po’ vaghe, il turbinio di stelle per esempio dice poco degli occhi mentre se descrivi concretamente lo sguardo di una persona reale puoi trasmettere molto di più e dare carattere al personaggio.
A proposito del titolo, scegli il nome della sirenetta, e il lettore immagina subito che un parallelo esplicito costituisca l’ossatura stessa del racconto ma resta poi deluso. Ma il parallelo non c’è veramente: nonostante il paragone esplicito delle gambe con la coda della sirena l’unica cosa in comune tra le due è il mare, che però ha un ruolo diverso nelle due storie. Se ci sono altre analogie purtroppo non le ho colte.
Insomma, vedo molte cose da sistemare perché l’idea di fondo del tuo racconto è impegnativa da sostenere, ma secondo me con un po’ di ritocchi potrebbe uscirne un racconto interessante.

Si diceva che
Molto molto bello. Non ho molto da commentare, mi è piaciuta molto la tua interpretazione del tema. Vedo solo un paio di dettagli ‘migliorabili’, o comunque su cui riflettere. Il primo è l’uso di ‘stagno’ al posto di ‘lago’ o simili. All’inizio sembra stonare perché mi aspetto che sia un lago ad essere associato a leggende simili, non uno stagno. Quando poi lo descrivi come un postaccio vedo che ‘stagno’ è più appropriato. Forse anticipando qualcosa sul fatto che sia un posto brutto in cui non vale la pena andare nemmeno per le coppiette renderesti subito ‘adatta’ la scelta dello stagno al posto del lago.
L’altro dettaglio è la frase “e dal fondo dello stagno la Strega cantava sommessamente, mentre l’oro splendeva sulle rive fangose e infestava i sogni dei miserabili insieme all’odio, all’invidia e ai pesci canterini.” Se interpreto bene le tue intenzioni è un tentativo di rimettere insieme le leggende e spiegarci chiaramente che il protagonista uccide l’amico perché è invidioso dei suoi soldi. Ecco, da una parte la spiegazione non serve secondo me, si capisce comunque, dall’altra quella frase costringe il lettore, che sta leggendo un bel testo scorrevole, a fermarsi e tornare indietro a ripescare la strega e il tesoro, a chiedersi perché la strega canta, a sospettare che ci siano davvero, ecc… Insomma blocca un po’ la lettura senza aggiungere niente. Io la eliminerei, oppure se proprio vuoi riprendere gli elementi citati prima tenterei una riformulazione.

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lordmax
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Re: Gruppo BEZNOSOV: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#4 » mercoledì 29 marzo 2017, 13:14

Scegliere una classifica è più difficile che con il Camaleonte. I racconti sono molto diversi fra loro per tipo, genere e metodo.
Il tema dell'acqua non aiuta affatto in questo perché può essere interpretato in mille modi diversi.. e nel particolare, a mio parere, tutti l'hanno azzeccato.

Classifica
1 - Regolamento della piscina - Andrea Partiti
2 - Si diceva che, di Luca Pappalardo
3 - L'uomo solubile - Fernando Nappo
4 - TECNICHE DI SCRITTURA DI NARRATIVA BREVE SECONDO GIORGIO di Marco Roncaccia
5 - ARIEL, di Dand Elion
6 - Senza più polvere, di Vilma Cretti


Regolamento della piscina - Andrea Partiti
Sembra un normalissimo regolamento di piscina... fino a un terzo, poi si scatena la vera storia.
Bella l'idea del regolamento che crea domande per far costruire la storia ai lettori, ottimo esperimento e direi pienamente riuscito.
Va un poco fuori "stile" la seconda parte della regola 22, lo stile del regolamento è molto burocratico quella frase invece è una protesta sociale.
Vedo che anche nel tuo caso qualcuno ha inteso il tema in senso troppo letterale. ^__^


Si diceva che, di Luca Pappalardo
Mi piace l'idea di un racconto al 'si diceva... ' sono sempre divertenti da leggere e da indagare.
La prima parte scorre liscia e prepara bene il finale.
Un appunto che non ho capito: "Che il primo del mese potesse non esserci la luna, o ..." viene poi lasciato lì e non mi è chiaro a cosa si riferisca o a cosa serva.
Sono invece dibattuto sulla parte finale quando hai cambiato lo stile e sei passato da un "si diceva..." a uno stile diverso e, a mio parere, più dispersivo.


L'uomo solubile - Fernando Nappo
Divertente, molto.
Mi ricorda alien nation dove per gli alieni l'acqua era considerata acido e si ubriacavano con il latte cagliato.
Ovviamente la storia è una storia buffa, quasi una barzelletta quindi giusto così, azzeccatissimi i nomi, però il fatto che Mori abbia perso un dito da poche ore e non provi apparentemente alcun dolore mi ha un poco spiazzato all'inizio.
Per il resto vedo che hanno già detto tutto.


TECNICHE DI SCRITTURA DI NARRATIVA BREVE SECONDO GIORGIO di Marco Roncaccia
Che dire, racconto lineare, preciso, quasi un raggio laser.
Praticamente la storia di ognuno di noi in un qualsiasi momento della nostra storia.
Non trovo difetti ne stramberie.
La velocità è ottima e i passaggi sono coerenti.
L'unico problema, visto che si devono trovare, è che il finale era telefonato fin da subito.
Non ho avuto alcun dubbio su dove andava a parare il racconto.
Ho come avuto l'impressione di un racconto che passa su una superficie liscia, mai una increspatura, come la famiglia del mulino bianco.


ARIEL, di Dand Elion
Storia struggente e malinconica.
Però l'inizio è pesante, molto pesante e lento.
Ho faticato un poco ad arrivare alla fine.
Avrei preferito di gran lunga fosse stato una poesia, alcuni passaggi già ne ricordano la struttura.
Oppure una canzone come nei libri fantasy.
Messa come è ora usi vocaboli molto ricercati ma in una struttura che li fa sembrare lanciati a caso.

La seconda parte è molto più interessante. La storia di uno scherzo del distino, terribile e meraviglioso al tempo stesso.
Avrei preferito maggiore approfondimento su questa parte e una prima parte molto più breve, diciamo il 25% di quanto è ora.
Anche l'ultima frase mi butta un po' fuori dalla storia, avrei preferito leggerla ancora in prima persona come il pezzo precedente.

Ben fatto l'uso di corsivi e grassetto per sottolineare i passaggi perché rende chiaro su cosa vuoi ci si concentri.
Il riferimento alla sirenetta è abbastanza evidente, ci avevo pensato poi l'avevo scartato perché manca il principe. ^__^
Grazie per non aver messo un finale buonista che ne abbiamo già troppi. ^__^


Senza più polvere, di Vilma Cretti
La storia è bella, mi piace molto l'inizio, crei un mondo e una società benissimo, definita e terribile.
La seconda parte però perde di mordente, va tutto bene, il climax che hai creato con la prima parte non viene fatto esplodere ma implodere nella riuscita senza difficoltà dell'azione sovversiva.
Avrei voluto vedere un qualche problema, disastro, casino, almeno un allarme collegato con la piscina o un cane legato alla catena e da ammansire per passare.
Mi manca in sostanza un avversario da affrontare e sconfiggere per raggiungere il premio.

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Polly Russell
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Re: Gruppo BEZNOSOV: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#5 » mercoledì 29 marzo 2017, 22:40

1) Si diceva che di Luca Pappalardo
Mi è piaciuto davvero molto, e vacca miseria è tutto fuorchè uno stile che amo, quello che hai usato. Quindi hai lavorato davvero bene.
Non amo la prima persona, non amo il colloquiale, eppure sei riuscito a stupirmi. Bello il modo delicato in cui intrudici i personaggi, tutti: un paio di pennellate e li abbiamo lì, belli e pronti. Il suicidio poi, arriva come un pugno nello stomaco.
Complimenti.

2) tecniche di scrittura breve secondo Giorgio di Marco Roncaccia
Ormai un sorriso, o addirittura una risata, quando apro un "Roncaccia" me li aspetto. Prima o poi mi stupirai, facendomi commuovere. Ma veniamo a noi: io, il cazzo me lo rompo talmente tanto, solo all'idea, che nemmeno ci provo! E sì, se metto della buona musica, la canto invece di scrivere. Simpatico, realistico e divertente. Mi piace molto come hai inserito il tema, nel senso, non c'entra un cacchio l'acqua in sé, e il racconto sarebbe uguale se l'acqua non vi fosse affatto, ma ci sta d'un bene!

3) L'uomo solubile di Fernando Nappo
Molto bello. Ben scritto, e terrificante! Sarebbe un buon soggetto per "ai confini della realtà", se esistesse ancora. L'unica pecca è all'inizio. Chiamando il dottore per nome mi fai pensare che il signor Mori lo conosca, che sia quindi, il suo medico curante. Invece deve essere per forza un pronto soccorso, o meglio, una guardia medica. Altrimenti avrebbe saputo che l'indice ce l'aveva. Considerando che la guardia medica inizia alle 20.00 faglieli trifolare per cena, i topinanbur. (Mai mangiati trifolati.) o comunque specifica che non è il suo curante.

4)Senza più polvere di Vilma Cerretti
Ciao! Avrei evitato il bagno in piscina. Davvero inverosimile che riescano ad entrare in una delle cupole, che immagino esisteranno per concedere, a chi vi dimora, aria fresca e magari più respirabile. Saranno, come minimo sigillate, e loro entrano scavalcando una siepe? Non sono cupole, sono gazebo! :)
Per il resto, ottima ambientazione, una bella fantascienza, tendente al distopico, come piace a me.

5) Regolamento della piscina di Andrea Partiti
nza aver letto i commenti non avrei capito che era la piscina privata di Cthulu. :)
Mi sembrava più una lista priva di senso e logica, che mirava a strappare una risata. Poteva sembrare il monologo surreale di un comico. Non era male la mia ipotesi, perché a me la risata l'aveva strappata (anzi credevo che "la cosa che rideva alle tue spalle fosse il lettore) decisamente meglio quella effettiva.

6) Ariel di Dand Elion
Mmm... Non lo so. Ci sono parecchie cose che non mi convincono, a fronte di un testo, in alcune parti poetico.
Iniziamo: la spiegazione che sia mutata in un organismo a base di azoto non funziona un granché, nel senso che non mi dai un motivo. Mi dici "è mutata in un essere fatto d'azoto". Ok, ma perché? Messa in silenzioso la mia modalità nerd, non ci farò caso, ma rimane sempre un dubbio, se è davvero fatta di azoto perché è in clinica psichiatrica? La sindrome post traumatica e delirio psicosomatico (ma esiste?) non reggono, giacché non bene da tre anni e ha tentato il suicidio con un bicchier d'acqua.
La parte iniziale arranca, un po' come la tua protagonista, è lenta e un pochino faticosa. Perché qualcuno avrebbe dovuto attaccare male le gambe a una sirena? È un paragone che proprio non capisco. Tutto il fraseggio è troppo ampolloso per essere un racconto, ma non è abbastanza poetico per essere una poesia, quindi il tuo lavoro rimane unzione sorta di ibrido che non saprei dove collocare.
La parte finale, con la citazione é delicato, anche se avrei preferito, a questo punto, la "sirenetta" come titolo.
Polly

diego.ducoli
Messaggi: 265

Re: Gruppo BEZNOSOV: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#6 » giovedì 30 marzo 2017, 23:21

Classifica:

1) si diceva che
2) Tecniche di scrittura breve secondo Giorgio
3) Regolamento della piscina
4) L'uomo solubile
5) Ariel
6) Senza più polvere


L'uomo solubile – Fernando Nappo

Ciao Fernando
Racconto carino, anche se ho intuito fin da subito dove si andava a parare.
Il racconto è ben scritto, mi stonano un po' le azioni del medico sul finale, ma le hai comunque giustificate.
Ci manca un guizzo, qualcosa di brillante ma per il resto non ho molto da dire.
Bah, mi manca qualche battuta. Con queste sono a posto.

Regolamento della piscina – Andrea Partiti
Ciao Andrea
L'idea di base è geniale.
Usare un elenco di regole è sicuramente una bella trovato e vini il premio originalità.
L'unica pecca del racconto è che resta un po' troppo indefinito, mi sarebbe piaciuto qualche indizio in più, qualcosa che alla fine rendesse tutto più chiaro.
Secondo me è una scelta voluta ma non mi soddisfa appieno, con qualche piccola modifica ne verrebbe fuori un gran pezzo.

Senza più polvere – Vilma Cretti

Ciao Vilma
Metti insieme un'ambientazione molto interessante, che potrebbe essere utilizzata per qualcosa di più lungo, ma sul finale deludi un po' le aspettative.
Benché la scena finale sia molto poetica, il tutto risulta troppo “facile” non una guardia, non una videocamera.
In soldoni il brano non mi è dispiaciuto, da rivedere un po'.

ARIEL – Dand Elion

Ciao e ben ritrovata.
Ammetto che non so bene come giudicare questo pezzo.
Hai una scrittura molto ricercata ma a tratti un po' pesante.
Perché l'azoto è l'elemento del dolore?
Chiedi un bello sforzo al lettore: deve accettare che un corpo muti in azoto. Mi chiedo come faccia a essere ancora viva, ma lasciamo stare.
Credo che snellendo un po' il tutto il pezzo ne potrebbe giovare.

Si diceva che – Luca Pappalardo

Poco da dire, mi piace.
Intrecci bene le leggende e la storia, in poche battute crei una bella atmosfera e una storia.
Non so che aggiungere il pezzo è molto evocativo, le immagini sono chiare.
Il tutto ha il sapore di un vecchio telefilm americano, riesco a immaginarmi i bordi melmosi e l'acqua torbida.
Promosso sicuramente.

Tecniche di scrittura breve secondo Giorgio – Marco Roncaccia

Ciao Marco
Un classica serata che ognuno di noi ha vissuto, anche se di solito non fisso il muro ma il tavolo. Ammetto che ci vedo qualcosa di autobiografico nel pezzo.
A livello tecnico nulla da dire, gli incastri d'acqua sono gradevoli.
Ci starebbe bene un ribaltone finale, ma in se funziona bene anche cosi.
Per me promosso.

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jimjams
Messaggi: 677

Re: Gruppo BEZNOSOV: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#7 » venerdì 31 marzo 2017, 10:50

Va bene, sono fuori tempo massimo, non è proprio periodo per tutto ciò che riguarda scrivere e leggere, ma posto comunque i miei commenti.

CLASSIFICA
1. Senza più polvere
2. L’uomo solubile
3. Si diceva che
4. TECNICHE DI SCRITTURA BREVE SECONDO GIORGIO
5. ARIEL
6. Regolamento della piscina


TECNICHE DI SCRITTURA BREVE SECONDO GIORGIO
Non so Marco, c'è un po' meno mordente del solito, anche se probabilmente ognuno di noi potrebbe ritrovarsi nel personaggio del tuo racconto. Non mi dispiace insomma ma nemmeno mi ha colpito come spesso fanno i tuoi racconti.
Per il resto, avrei evitato refill, ma sono dettagli.

L’uomo solubile
Bella idea e bella realizzazione. Fantastica soprattutto la fermezza con cui il medico, uomo di scienza, rimane legato alla sua idea di realtà. Insomma una bella prova che incontra i miei gusti. Certo non ci sono spazi per spiegazioni e morali, ma non importa, il racconto così è già divertente e completo.

Regolamento della piscina
Grazioso, non spettacolare ma grazioso. Mi aspettavo però che la struttura alla fine portasse da qualche parte. Insomma è chiaro che si tratta di una piscina particolare, ma qualche suggerimento in più poteva essere dato, magari anche con una chiusa più netta e decisa. Comunque gradevole. C'è un refuso nell'ultima frase.

Senza più polvere
Molto bello. In poche righe c'è tutto, magari un po' narrato, ma chi se ne frega. La chiusa finale la cambierei leggermente, tipo: Non possono mica mandarci in esilio. Più ironica insomma. Bella soprattutto la parte iniziale che riesce a immergerti in un mondo facendoti quasi sentire la polvere sulla pelle. Complimenti.

Ariel
La parte iniziale ha uno stile poetico più che narrativo, non è il tipo che amo particolarmente ma può andare.
Nella seconda parte c'è di fatto la spiegazione, una narrazione discorsiva di quanto accade a questa ragazza, fatta in prima persona, ma non particolarmente coinvolgente nonostante questo. Sulla parte tecnica del racconto insomma mi trovo un pochino a disagio, ma devo ammettere che c'è comunque qualcosa di interessante nel suo insieme. L'idea fantascientifica che c'è non mi dispiace e non è neanche male la componente emotiva del rapporto nipote nonno. Da migliorare, ma mi piace il tentativo di fare qualcosa di differente anche stilisticamente.

Si diceva che
Racconto molto carino, ben pensato e impostato. Forse qualcosa va cambiato per accentuare il finale, ma anche così si capisce come va a finire la storia. Qualche frase secondo me andrebbe spezzata, ma sono gusti miei, amo le frasi semplici e immediate. Nel complesso convincente.

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Re: Gruppo BEZNOSOV: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#8 » sabato 1 aprile 2017, 17:34

Ecco a voi la mia classifica.

1) Si diceva che
2) L'uomo solubile
3) Regolamento della piscina
4) Tecniche di scrittura di narrativa breve secondo Giorgio
5) Ariel
6) Senza più polvere

Ed ecco i commenti...

Si diceva che, di Luca Pappalardo
Il miglior racconto del gruppo, a mio parere. Ha un grosso punto debole nella parte centrale, nel momento in cui espliciti i sentimenti del protagonista nei confronti dell'"amico" e concordo con Linda quando ti dice che potevi farlo desumere strada facendo. Per il resto, una revisione qua e là potrebbe fargli bene, tanto da ripulire alcuni periodi, ma il finale è grandioso e il tema lo vedo preso. Pollice tendente all'alto per me.

L’uomo solubile, di Fernando Nappo
Racconto piacevole, interessante, di buona lettura. Non mi convince il modo con cui hai deciso di presentare la vendetta dell'acqua, mi è sembrato forzato. E il problema non sta esattamente in quel punto, ma nel come lo prepari: la situazione va stranita ancora di più di quanto tu già non faccia. Devi eccedere, insomma... Fare cadere ancora di più nella follia Mori, questo a mio parere, ovviamente. Il finale mi è piaciuto, il tema è sicuramente preso. Pollice tendente all'alto, per me.

Regolamento della piscina, di Andrea Partiti
Racconto strano, ma riuscito. Molto sperimentale, mi piace. Giochi con la fantasia del lettore, funziona. Credo però che potresti giocarti meglio la distribuzione dei punti e affinarli maggiormente. In più, quel refuso all'ultimo punto è davvero fastidioso, il punto peggiore per farlo. Per me il tema è ok e il pollice è tendente all'alto, ma dovrò tenerti dietro ai pari pollici (che definizione spettacolare...) per quel refuso maledetto e quella sensazione del "si può migliorare di molto".

Tecniche di scrittura di narrativa breve secondo Giorgio, di Marco Roncaccia
Il testo non mi sembra scorrere fluido come i tuoi soliti. Più che altro vedo un problema nel finale poco conclusivo. L’ultima frase è a effetto, ma non mi ha soddisfatto lasciandomi invece una sensazione di non concluso. Divertenti tutti i vari passaggi “creativi”, ma l’impressione è che siano mal calcolati, piuttosto caotici. Lasensazione è che sia necessaria una revisione e forse anche questo era da te voluto, proprio per il suo aspetto meta, ma mettendomi nei panni di un lettore occasionale che passa per leggerti, temo che rimarrei piuttosto insoddisfatto e questo è male, perché normalmente si ha voglia di leggere subito quacos’altro di tuo una volta finito un tuo racconto. Il tema c’è, ma anche qua mi sembra infilato più a forza che non armoniosamente in più punti. Pollice ni a questo giro.

Ariel, di Dand Elion
Racconto molto complesso che si riesce ad apprezzare maggiormente in seconda lettura, anche se le problematiche fondanti restano e gli impediscono di raggiungere il suo scopo. Il problema maggiore è che è difficile empatizzare con la protagonista. Già la perdita dei genitori è un tipo di dolore che siamo tutti destinati a provare, quindi quasi "naturale", ma la perdita del nonno è addirittura data per scontata e si fatica a comprendere un tale shock se non preparato, appunto, portandoci dentro la testa della protagonista prima dello stress ricevuto. Si fosse trattato della perdita di un figlio o, meglio (a fini narrativi!) di quella dell'intera famiglia (magari in un incidente d'auto) allora saresti potuta "entrare" ne racconto come hai fatto, ma non così, la strada da te scelta implica qualcos'altro che qui non c'è. Un pollice ni, per quanto mi riguarda, ma un invito a rivederlo perché il racconto c'è, lo vedo. E l'idea mi piace.

Senza più polvere, di Vilma Cretti
Non mi ricordo altri tuoi racconti di fantascienza e questo mi porta a pensare che per te sia un genere non propriamente conosciuto. Qui ti ci sei voluta cimentare e hai fatto bene perché è giusto tentare nuove strade, chissà mai che non si scopra qualcosa di nuovo di se stessi. Ci sono alcuni refusi e forme non precise, cosa che da te non sono abituato ad aspettarmi, questo incide parecchio nella lettura. Sulla storia del guardiano capo non discuto, i guardiani sembrano essere gli unici a detenere il potere in questa colonia però è vero che l'accesso alla piscina è davvero troppo facile, mi sarei aspettato degli ostacoli o quanto meno dei guardiani da eludere. Sai dov'è il problema principale? Che non sono riuscito a entrare in sintonia con la tua storia, non si riesce a empatizzare con la protagonista e la stessa non affronta prove, ma da un suo pensiero consegue immediata soddisfazione e questo non va bene. Avresti dovuto immergerti da subito nell'azione e fare uscire il contesto attraverso essa in modo da non bruciarti troppo facilmente più della metà dei caratteri che ti sarebbero serviti per acchiappare meglio il lettore. Pollice ni al pelo per me, questa volta.

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