Non ti scriverò - Alessandro Bacchetta

Bakke
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Non ti scriverò - Alessandro Bacchetta

Messaggio#1 » lunedì 15 maggio 2017, 22:13

Domani è il tuo compleanno. È tanto che non ci parliamo. Da qualche settimana. Qualche settimana in cui non mi hai scritto di rivederci, non mi hai scritto che hai bisogno di me, che è brutto non sentirci dopo tutto quello che c'è stato. Da agosto ci siamo visti sei volte. Sei. Ma non ti scriverò, non ti manderò gli auguri, no, non lo farò.

L'anno scorso, oggi, andavamo all'anniversario dell'apertura del nostro locale. Sporco e con l'oste scortese, ma era il nostro: con le nostre birre, i nostri tavoli, i nostri ricordi. Adesso è solo mio. E quest'anno ci tornerò, da solo. So che tu non ci sarai. Perché domani è il tuo compleanno, e chissà dove ti troverai in questo momento, chissà se sarai con quell'imbecille che hai scelto al posto mio, con quell'inetto macilento che io ho solo intravisto, chissà se sarai a casa sua lontano dalla nostra città, chissà. Perché anche se non fossi con lui, anche se lui avesse da fare o vi foste lasciati, tu non verresti. Perché sai che a me darebbe fastidio.

L'anno scorso, oggi, eravamo indecisi se raccontare ai nostri amici, al nostro locale, che da qualche mese il nostro rapporto era cambiato. Tu dovevi alzarti presto, dovevi andare al lavoro, e il giorno dopo, al tuo compleanno, io sarei venuto a cena a casa dei tuoi genitori. Già. Stavamo sempre insieme. Avevamo regalato al proprietario una nostra foto, uno per lato, con lui in mezzo. Indossavi il tuo vestito bruno, lungo e losangato, coi gufetti ricamati, con la tua pelle dorata a incorniciarlo. Avevi finto di offenderti perché non avevo lodato la tua nuova acconciatura. Era tanto tempo fa.

Siamo stati migliori amici, per anni. Era l'unico modo per giustificarci di fronte agli altri, una definizione per spingerli a credere quello che, in fondo, non credevamo neanche noi: che fosse solo amicizia, che sarebbe durata per sempre, che non c'era nessuno di più importante. Ecco, ecco: questa era l'unica cosa vera: nessuno prima di noi, né fidanzati né fidanzate. Già. Roba che può andare bene a vent'anni, ma poi insomma, uno viene preso da altri istinti, altre esigenze, e tu sì, tu sei sempre stata troppo pretenziosa, tu davvero credevi di poter avere me, me e un altro contemporaneamente per tutta la vita. Non l'ammetterai mai, ma non era possibile. E quando abbiamo deciso di provarci, dubbiosi e impauriti, quando abbiamo provato davvero a stare insieme, abbiamo capito che, se non era l'inizio di qualcosa, di certo era la fine di qualcos'altro.

Mi chiedi di rivederci, perché ti manca il tuo amico, tuo fratello, il tuo amato. E io penso a quel poveretto che è con te ora, che deve accettare questo atteggiamento principesco e la mia ombra, e l'invidio, oh se l'invidio, perché per anni quel poveretto sono stato io, quello che deve sopportarti, aspettarti quando ti lavi e spazzoli i capelli, attenderti quando scegli le scarpe.

Domani è il tuo compleanno, e io non ti scriverò.
Ma vorrei tanto farlo.



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antico
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Re: Non ti scriverò - Alessandro Bacchetta

Messaggio#2 » lunedì 15 maggio 2017, 22:16

Benvenuto a Minuti Contati, Alessandro! Tutto ok con caratteri e tempo, buona Franco Forte Edition!

Ps: ti ricordo che puoi modificare il racconto fino alle 00.59 senza incorrere in malus. Occhio a modificarlo dalle 01.00 alle 01.33 perché in tal caso lo considererò postato fuori tempo e quindi in malus. Ovviamente ripasserò per ricontrollare i caratteri in caso di tue modifiche.

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SalvatoreStefanelli
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Re: Non ti scriverò - Alessandro Bacchetta

Messaggio#3 » martedì 16 maggio 2017, 18:24

Troppe elucubrazioni mentali? Credo che tu non sia riuscito fino in fondo a dare i contorni ai personaggi di questa storia, persino il protagonista è un po' deludente. La trama è semplice, quasi scontata. Scrivi bene, questo te lo posso dire, ma questa volta non hai incoccato la freccia giusta, secondo me. In tutto questo non capisco dove sia il coraggio, davvero non l'ho trovato da nessuna parte. Forse lo intendi nell'aver detto agli amici il cambiamento del loro rapporto? Non lo so.
Mi spiace ma è no, come si direbbe in una famosa trasmissione televisiva.

Hitherto
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Re: Non ti scriverò - Alessandro Bacchetta

Messaggio#4 » martedì 16 maggio 2017, 18:43

Ciao Alessandro,
prima di tutto ti do il benvenuto su Minuti Contati. Il tuo racconto mi trasmette la tristezza di chi sa che qualcosa è finito perché non poteva essere altrimenti. Forse un po' lamentoso come brano, un rimuginare ostinato sul passato, ma verosimile. Ho due appunti da farti:
1 - Per quanto riguarda la scrittura, ci sono un po' troppe virgole e un po' troppi due punti, secondo me
2 - Non mi sembra che il tema sia molto ben centrato. Dov'è il coraggio? É quello di non chiamare la ragazza? É quello di andare avanti? Non è chiarissimo.
A rileggerci!
A me le d eufoniche piacciono!

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Andrea Partiti
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Re: Non ti scriverò - Alessandro Bacchetta

Messaggio#5 » martedì 16 maggio 2017, 21:17

Ciao, benvenuto!
Il coraggio c'è in senso lato, il coraggio di dare un taglio a una relazione che ci riveli essere dannosa per il protagonista.
La lettera è pesante da leggere, sembrano molti più di tremila caratteri per quanto dura, con tutti i grovigli e capriole. Anche mantenendo questo stile può fare bene alla lettura renderla più semplice, per mantenere alta l'attenzione.

Purtroppo ci sono un tanti problemi di sintassi da sistemare che messi insieme all'abuso di virgole e punteggiatura rendono difficile la lettura. Una volta sistemati sono sicuro che scorrerebbe molto meglio, evitando di incepparsi qua e là, mantenendo un ritmo costante. Forse è la fretta, forse l'editing per tagliare il racconto alla dimensione giusta. È normalissimo, soprattutto alle prime partecipazioni!
Ti annoto i problemi più grossi su cui mi sono bloccato e che penso potrebbero essere sistemati facilmente.
"domani è il tuo compleanno, e chissà dove ti troverai in questo momento, chissà se sarai con quell'imbecille" o parli di domani, e allora "questo momento" non va bene, oppure "questo momento" sposta la tua frase al presente e allora prosegui con "chissà se sei con quell'imbecille".
Il locale io ero convintissimo che fosse loro, del protagonista e della sua fiamma, per via di quel "l'apertura del nostro locale", che sa di inaugurazione, e che l'oste fosse qualcuno che ci lavorava (ma qualcuno usa ancora oste?), e la descrizione successiva sembra dar corda a questa interpretazione istintiva. Però dopo parli della foto fatta col proprietario e va tutto reinterpretato, toglierei quell'ambiguità. Il locale preferito funziona lo stesso ed è più intuitivo.
"Indossavi il tuo vestito bruno, lungo e losangato, coi gufetti ricamati, con la tua pelle dorata a incorniciarlo" la pelle dorata a incorniciarlo? Il vestito? Non riesco a creare questa immagine.
L'anno scorso [...] Era tanto tempo fa. > No, era l'anno scorso? Se il momento del regalo della fotografia è precedente a quello che stai raccontando, devi farlo capire. Com'è scritto lo inserisci nella stessa continuità.
("Ecco, ecco: questa era l'unica cosa vera: nessuno")

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giancarmine trotta
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Re: Non ti scriverò - Alessandro Bacchetta

Messaggio#6 » venerdì 19 maggio 2017, 16:35

Ciao Alessandro e benvenuto.

Racconto malinconico, a tratti struggente.
Il tema del coraggio forse c'è, nel senso che viene a mancare al protagonista; l'ultima frase ---Domani è il tuo compleanno, e io non ti scriverò.
Ma vorrei tanto farlo.---
mi suggerisce questa lettura. Certo non è immediato e questo non giova ai fini del contest. Anch'io ho trovato la lettura fin troppo ricca di virgole e due punti. Per esempio nel primo periodo, la frase:
---Ma non ti scriverò, non ti manderò gli auguri, no, non lo farò.---
mi sarebbe piaciuta così:
---Ma non ti scriverò, non ti manderò gli auguri.
No, non lo farò.---
ma questo è un aspetto molto personale.
Anch'io credevo che il locale fosse loro e sono rimasto spiazzato leggendo il resto. Non so se è voluto come messaggio ambiguo verso il lettore, in caso contrario bastava scrivere la parola in corsivo e avresti reso tutto più chiaro.
Alla prossima lettura,
G.

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Monica Patrizi
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Re: Non ti scriverò - Alessandro Bacchetta

Messaggio#7 » lunedì 22 maggio 2017, 2:02

Ciao Alessandro,
il tuo racconto ha diversi punti di forza. Mi piace molto il finale, che riprende il titolo e che chiude con coerenza il rimuginare del protagonista, spiega il suo rovistare nel passato, con rimpianto e amarezza, per una storia finita, direi senza ombra di dubbio non per sua scelta. (Domani è il compleanno della sua ex, e lui non le scriverà, anche se vorrebbe tanto farlo). Tuttavia il tema del coraggio mi sembra poco centrato e alcuni punti non mi sono chiari. Quasi alla fine del racconto scrivi: "Mi chiedi di rivederci, perché ti manca il tuo amico, tuo fratello, il tuo amato", insinuando nel lettore il dubbio che questa storia non sia ancora finita. Lo stile è scorrevole, io avrei aggiunto qualche dialogo (della serie: show, don't tell), magari una scena di litigio, per equilibrare la parte descrittiva.

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jimjams
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Re: Non ti scriverò - Alessandro Bacchetta

Messaggio#8 » lunedì 22 maggio 2017, 15:49

Questo è un racconto sul coraggio, indubbiamente, il coraggio che a volte c'è e a volte no. Così riesce a rompere un rapporto senza speranza, ma non riesce a scrivere, o forse riesce a non farlo.
Lo stile ha qualche incertezza ma non sono severo come altri perché la tentazione di usare le virgole come semplici segnalatori di pausa, come le pause su un pentagramma, per dare ritmo o toglierlo, ce l'ho anche io.
La storia è un grande classico. Forse troppo per essere un best seller :-)

Bakke
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Re: Non ti scriverò - Alessandro Bacchetta

Messaggio#9 » martedì 23 maggio 2017, 18:28

Ciao, scusate se rispondo solo ora ma sono stato impegnato in settimana :)
Grazie del benvenuto e dei commenti, in primo luogo.

Per quanto riguarda il tema del coraggio, capisco che possa apparire labile, ma l'idea era esattamente quella che la maggior parte di voi ha captato (molta e continua incertezza, ma ferrea decisione di non scriverle, e lì sta il coraggio).
Anche perché lei, com'è implicato e non spiegato, vorrebbe riallacciare i rapporti da amica, cosa che lui non trova possibile.
In ogni caso, evidentemente il tema sarebbe stato meglio affrontarlo più di petto, lo capisco e comprendo, ne terrò conto in futuro.

Mea culpa per la storia del locale, lì davvero non ci doveva essere incertezza né ambiguità, come ha detto qualcuno il corsivo sarebbe stato più appropriato: non ci avevo pensato (per chiarezza finale, il locale non è mai stato il loro nel senso di possesso o proprietà, come sarebbe dovuto essere evidente fin da subito).

Riguardo questo appunto:
"domani è il tuo compleanno, e chissà dove ti troverai in questo momento, chissà se sarai con quell'imbecille" o parli di domani, e allora "questo momento" non va bene, oppure "questo momento" sposta la tua frase al presente e allora prosegui con "chissà se sei con quell'imbecille".

Parlo di oggi e quindi al presente, ma non sono d'accordo col tuo consiglio: il futuro semplice qui è utilizzato in uno dei suoi modi più canonici e diffusi, ovvero per sottolineare una supposizione e non una certezza (è più elegante del presente, in questo contesto).

"L'anno scorso [...] Era tanto tempo fa. > No, era l'anno scorso? Se il momento del regalo della fotografia è precedente a quello che stai raccontando, devi farlo capire. Com'è scritto lo inserisci nella stessa continuità."

Esatto, è nella stessa continuità: era l'anno scorso, ma viste le vicende esposte al protagonista sembra passato più tempo. A differenza del locale, che non sarebbe mai dovuto sembrare loro, qui era volutamente ambiguo.

Per quanto concerne consigli e pareri su punti e due punti, grazie a tutti ma ahimé li ho messi esattamente dove volevo che fossero :)
In effetti il commento che mi ha fatto più piacere non era proprio positivo, ed è quello in cui è scritto che il racconto sembra più lungo dei 3000 caratteri esposti.

Grazie e a presto.

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erika.adale
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Re: Non ti scriverò - Alessandro Bacchetta

Messaggio#10 » mercoledì 24 maggio 2017, 18:28

Ciao Alessandro, benvenuto.
Nel tuo racconto il coraggio c'è, preso in modo poco diretto ma queste, in genere, sono le scelte più interessanti. La narrazione descrive una situazione sentimentale verosimile e verosimile è anche la voce narrante. Anche certe immagini non proprio centrate (il vestito con i gufetti incorniciato dalla pelle) possono essere scelte per dare concretezza a una voce narrante che non si presuppone essere uno scrittore. Arriviamo così alla ragione del fatto che il racconto non mi abbia convinto del tutto: ho trovato poco interessante la vicenda, una lettera da comune "posta del cuore". Lei l'ha lasciato, vorrebbe rimanere amica e lui, giustamente, prende le distanze. Una storia così già sentita, per avvincermi, dovrebbe essere sorretta da uno stile particolare. Invece mi sembra di leggere la lettera scritta da un amico. Da una narrazione mi aspetto un approccio più letterario, anche senza darlo a vedere. Non sono certa di essere stata chiara quindi, nel caso, sono pronta a spiegare meglio la mia posizione.

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antico
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Re: Non ti scriverò - Alessandro Bacchetta

Messaggio#11 » venerdì 26 maggio 2017, 16:53

Scritto bene, si fa leggere, non ci soo evidenti difetti di forma. E allora dov'è che non funziona? (Anche se non è giusto dire che non funzioni). Bene, credo sia negli indizi che fornisci per descrivere il contesto, non sono chiari, poco incisivi, non lasciano il segno e quando dai la pennellata del suo (di lei) "vorrei tutto, ma non posso" la inserisci in uno sfondo un pelo annacquato e pertanto non incide e neppure indirizza. Da rivedere, rifocalizzare, sistemare. Poi sarà da Vetrina. Pollice ni che punta timido verso il su, per il momento.

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