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L'unguento - di M.R. Del Ciello

Inviato: lunedì 15 maggio 2017, 23:47
da maria rosaria
L'unguento - di M.R. Del Ciello

- Giurami che mi libererai di lei… - Giovanna respirò nell’orecchio dell’uomo un fiato caldo e ricco di promesse. I loro corpi, nudi, avvolti da lenzuola scomposte e cariche di umori, parlavano di una passione nuova e feroce.
- Tua madre è una grande regina – sussurrò l’uomo. – Ha fatto molto per i suoi figli.
Giovanna si girò su un fianco e cinse la vita dell’uomo con un braccio.
- Se vuoi continuare a vedermi devi fare in modo che quella strega muoia, e nel modo che ha sempre preferito usare per eliminare i nemici.

Isabella pensò che nessuna madre avrebbe meritato una figlia del genere. L’aveva cresciuta per farne una regina e invece era diventata una strega più potente di quanto lei fosse mai stata.
Ti farà bruciare sul rogo.
Ripensava a quelle parole e camminava nel bosco. Doveva fare in fretta se voleva raccogliere l’aconito al tramonto del sole. Quella era l’ora giusta affinché la pianta conservasse la sua efficacia e la pozione potesse raggiungere gli effetti desiderati.
Arrivò alla grotta e lì intorno trovò le sue erbe. Ne raccolse alcuni mazzetti, li nascose sotto la mantella e tornò al castello. Nei sotterranei c’era un locale che usava per preparare pozioni e unguenti.
Si avvicinò al tavolo di lavoro e poggiò le erbe appena raccolte. Ne aggiunse altre che aveva tenuto da parte, erbe preziose che venivano dalle lontane Indie. Mescolò tutto assieme a grasso di maiale. Coprì tutto con un telo di lino e lasciò lì a riposare. Sarebbe tornata a prenderlo presto, prima di finire sul rogo.
Un confidente l’aveva informata del complotto della figlia e aveva deciso che quel giorno non sarebbe fuggita. Prima di salire sulla pira avrebbe avuto l’accortezza di spalmarsi il corpo con quell’unguento.

Durante il processo, il priore domenicano aveva sfoderato tutte le armi di spietato inquisitore.
- Costei non crede in Dio né nei santi. È una donna senza religione e senz’anima - fu la sua condanna definitiva. - Alcuni testimoni giurano di averla sentita screditare l'immagine del Cristo e della Santa Vergine. E parlare persino col demonio.
Il difensore d'ufficio provò ad opporsi dicendo che quelle erano solo le maldicenze del popolo fomentate dalla lingua velenosa di una figlia folle e gelosa.
- Che siate anche voi vittima del demonio, avvocato? - replicò l'inquisitore.

Giù nella piazza il rogo era pronto.
Dall'altana, fatta costruire apposta per godere meglio di certi spettacoli, Giovanna assistette all’esecuzione.
Le fiamme erano salite al cielo come lame infuocate e il sorriso folle di Giovanna aveva celato a stento una lacrima.
Non sono pazza, non sono pazza.
Fu mentre ripeteva tra sé queste parole che Giovanna vide un lampo attraversare il cielo e i poteri di sua madre manifestarsi in tutta la loro potenza.
Dal rogo si alzò un’improvvisa nuvola di fumo e da quella nube la figura di Isabella si sollevò assumendo le forme di un uccello, librandosi e scomparendo all’orizzonte.

Una strega, oltre le montagne, aspettava ora di compiere la sua vendetta.

Re: La pozione - di M.R. Del Ciello

Inviato: lunedì 15 maggio 2017, 23:56
da antico
Ciao Maria Rosaria! E' sempre un piacere poterti leggere! Tutto ok con i parametri, buona Franco Forte Edition!

Ps: ti ricordo che puoi modificare il racconto fino alle 00.59 senza incorrere in malus. Occhio a modificarlo dalle 01.00 alle 01.33 perché in tal caso lo considererò postato fuori tempo e quindi in malus. Ovviamente ripasserò per ricontrollare i caratteri in caso di tue modifiche.

Re: L'unguento - di M.R. Del Ciello

Inviato: martedì 16 maggio 2017, 0:26
da maria rosaria
Grazie, Antico.
Approfitto subito e cambio il titolo che quell'altro non c'entrava molto.
:D

Re: L'unguento - di M.R. Del Ciello

Inviato: mercoledì 17 maggio 2017, 14:42
da ChiaradiLuna
Trattandosi del contest, ho scelto di suddividere i miei commenti in 5 paragrafi (tema, stile di scrittura, chiarezza dei contenuti, idea generale, conclusioni) in modo da essere precisa, imparziale e toccare ogni lato dei racconti. O almeno questo è il mio tentativo ^^

Veniamo a noi, Maria Rosaria.

Tema: il tema doveva essere il coraggio e sinceramente non l’avrei mai detto.
Probabilmente il coraggio a cui ti riferisci è quella della strega che sceglie di non scappare. Ma a questo punto potrei chiederti: di che coraggio ha bisogno per affrontare processo e rogo, sapendo già che ha tutti i poteri magici necessari per salvarsi? Come dire, quando qualcuno ha già la vittoria in tasca non vedo la sua necessità di avere/farsi coraggio.

Stile di scrittura: estremamente scorrevole, lineare e coinvolgente. Continua così!

Chiarezza dei contenuti: il tuo è un racconto genere fantasy-storico (se si può definire così) e credo che tu sia riuscita a rendere bene l’atmosfera: la caccia alle streghe con una vera strega, con tanto di inquisitori, cospirazioni e pozioni magiche. Tutto bene, ma ci sono un paio di cose che non mi sono ben chiare:
• Perché Giovanna vuole uccidere sua madre (che per di più è una grande regina e ha fatto molto per i suoi figli)? Ha veri problemi mentali o si tratta di semplice gelosia/invidia? E nel secondo caso, perché dovrebbe essere gelosa/invidiosa della madre dato che era diventata una strega più potente di quanto lei fosse mai stata?
Insomma ci troviamo di fronte all'estrema situazione in cui una figlia vuole togliere di mezzo la madre e io non ne ho ben compreso il motivo. Forse rendere un pochino più chiaro questo aspetto avrebbe giovato al racconto, almeno dal mio punto di vista.
• Se l’inquisitore è l’amante di Giovanna, convinto da lei a condannare Isabella, forse sarebbe il caso di farlo capire fin dall'inizio.
Come lettrice, all'inizio so che l’amante della figlia (chiunque egli sia) può fare qualcosa per uccidere la strega, poi c’è la preparazione dell’unguento, infine il processo e il rogo. Perciò solo alla fine della lettura, e senza dei chiari riferimenti, io comprendo la vera identità del compagno di Giovanna. Non so se sono riuscita a spiegarmi ^^’
• Giusto per curiosità, ti sei ispirata a Giovanna d’Arco?

Idea generale: Che dire, sarei curiosa di conoscere la vendetta della strega! Ci sarà mai un seguito? ^^

Conclusioni: Lettura avvincente e scritto bene. A parte qualche piccolo dettaglio che ho esposto nella “chiarezza dei contenuti” e che non trovo il legame nitido con il tema del contest, credo sia un racconto valido.

In bocca al lupo! ^^

Re: L'unguento - di M.R. Del Ciello

Inviato: domenica 21 maggio 2017, 15:40
da Fernando Nappo
Ciao Maria Rosaria,
ho riletto un paio di volte il tuo racconto, ma, purtroppo, devo ammettere di fare un po' di fatica a trovare il tema del contest. Potrebbe essere l'intenzione di Isabella di non fuggire di fronta alla sorte certa, ma se è così trovo che non risalti a sufficienza, almeno non in relazione al contest. Inoltre, devo ammettere di condividere in toto le perplessità già espresse da ChiaradiLuna.
La scrittura è molto scorrevole, il racconto si legge bene e non ci sono intoppi.

Re: L'unguento - di M.R. Del Ciello

Inviato: domenica 21 maggio 2017, 18:53
da maria rosaria
Ciao, eccomi.
Grazie dei commenti.
Se il tema non vi sembra centrato non posso che accettare la vostra opinione di lettori. :-)
Posso dire che a me sembravano coraggiose queste due donne. Una che arriva a decidere di far uccidere la madre forse solo perché è folle, o forse per altri motivi, l'altra, la madre, che non fugge davanti al rogo e si cosparge di un unguento che dovrebbe proteggerla. Ma è una strega, direte voi, che coraggio ci vuole?
Io invece credo che, streghe o non streghe, a fare una cosa simile ci voglia tanto coraggio.
Però, lo ammetto, dovevo far passare meglio questo punto.
A presto.

Re: L'unguento - di M.R. Del Ciello

Inviato: lunedì 22 maggio 2017, 17:02
da Adry666
Ciao Maria,

non so dire con precisione se il tema è centrato, diciamo in parte.

Se ho capito bene la tua storia si tratta di un “prequel” della storia conosciuta di Giovanna D’Arco, bella idea, complimenti!
La frase finale è una chiosa perfetta che permette di capire il senso del racconto.
Non tutti i passaggi sono chiari, magari qualche carattere in più ti avrebbe giovato.
(ad esempio chi è l’amante che viene descritto nella fase iniziale? Non mi è chiaro)

Nel complesso è una buona prova con un’ottima idea.

Ciao
Adriano

Re: L'unguento - di M.R. Del Ciello

Inviato: lunedì 22 maggio 2017, 17:20
da maria rosaria
Grazie anche a te Adriano, del commento.
Ci tengo a sottolineare che la Giovanna di cui parlo non è Giovanna d'Arco (peccato non averci pensato quella sera).
Si tratta di una rivisitazione "molto libera" della storia di Giovanna la Pazza, figlia di Isabella di Castiglia.
;-)

Re: L'unguento - di M.R. Del Ciello

Inviato: lunedì 22 maggio 2017, 23:57
da raffaele.marra
La storia non è male, anche se non vedo particolari spunti di originalità né slanci emotivi tali da “lasciare il segno” nel lettore. Si tratta di un racconto piuttosto lineare, a tratti prevedibile, sicuramente ben scritto. Il vero problema è che non riesco a vedere il tema: il concetto di coraggio qui probabilmente c’è, ma non è affatto centrale come vorrebbe il contest.

Re: L'unguento - di M.R. Del Ciello

Inviato: martedì 23 maggio 2017, 17:43
da Terribile
Ciao Maria Rosaria, la storia è scritta senza dubbio bene, sia nelle descrizioni sia nei dialoghi. Non riesco però a trovare molta attinenza con il tema del coraggio, la donna sapendo che si sarebbe salvata non credo mostri un così tanto coraggio ad affrontare il rogo. E' curioso, mi sono trovato a commentare due racconti che parlano del rapporto tra madre e figlia, uno di amore e uno di odio nel tuo caso. Manca il motivo per cui Giovanna odi tanto sua madre da vederla soffrire, meritava qualche approfondimento in più credo magari a discapito della descrizione sulla preparazione della pozione, scritta molto bene senza dubbio ma sacrificabile per l'economia del racconto.

Re: L'unguento - di M.R. Del Ciello

Inviato: martedì 23 maggio 2017, 22:05
da lordmax
Partiamo dal tema, decisamente non lo trovo, non nel modo ampio in cui le due donne si affrontano, perché di fatto non si affrontano ne le sacrificio delle due, una che accetta un amante per uccidere la madre e l’altra che accetta il rogo invece di fuggire.
Credo di aver intravisto qualche riferimento a Isabella di Castiglia ma non sono certo.
Trovo l’inizio fuorviante. L’amante viene presentato e poi non compare più, potrebbe essere l’inquisitore ma non se ne trovano tracce. L’incipit è molto forte e lancia grandi promesse che trovo disattese nel resto del racconto.
La divisione in tre parti del racconto è buona però è come se non siano legate fra loro, mi ha lasciato un certo senso di mancanza.
In sostanza ho come l’impressione che tu abbia usato molti caratteri per delle descrizioni poco utili al racconto (il raccolto dell’aconito per esempio poteva essere completamente omesso dicendo che si cospargeva di unguento e fine) e hai tralasciato di farci gustare il rapporto e lo spessore dei personaggi.

Re: L'unguento - di M.R. Del Ciello

Inviato: mercoledì 24 maggio 2017, 15:39
da ilVeltro
Ciao Belladonna (la pianta dico, non mi sognerei mai),
tralasciando il tema sul coraggio etc etc trovo il racconto uno dei tre meglio scritti e congegnati del tuo girone.
Sono un appassionato del genere inquisitoriale (alla Eymerich, per capirci) e al sorcery e vi ho riscontrato elementi e suggestioni molto marcate e ben rese di entrambi.
Il registro e lo stile sono ricercati e pregni di allusioni e rimandi alla letteratura, teologia e stregoneria medievale che ho apprezzato sgranandoli uno ad uno come un rituale divinatorio.
I riferimenti a Giovanna d'Arco (anche se Giovanna potrebbe benissimo essere un personaggio avulso da precise connotazioni storiche) non appesantiscono ma intarsiano l'opera.
Bene così,
il Veltro

Re: L'unguento - di M.R. Del Ciello

Inviato: mercoledì 24 maggio 2017, 22:16
da AmbraStancampiano
Ciao Maria Rosaria,
il tuo racconto secondo me presenta una struttura temporale in quattro paragrafi perfetta, ma ha anche un paio di problemini:
- Manca la ragione del conflitto tra madre e figlia; o meglio, il conflitto sembra un po' buttato lì. Nella prima scena vediamo Giovanna a letto con qualcuno, non sappiamo chi sia perché tu lo chiami semplicemente "l'uomo". Giovanna chiede all'uomo di far uccidere la madre perché è una strega, motivazione che mi aspettavo venisse poi accompagnata dalle ragioni di un astio personale che però non vengono mai manifestate, anzi: la madre è una grande regina che ha fatto molto per i suoi figli.
- Nel secondo paragrafo vediamo Isabella raccogliere gli ingredienti per l'unguento e prepararlo, però non se lo spalma subito addosso perché deve farlo poco prima di salire al rogo; è molto improbabile che dopo un processo venga permesso a una condannata per stregoneria di spalmarsi addosso l'unguento.
- Se Isabella è stata una grande regina, perché il popolo è contro di lei durante il processo e il rogo?
Nonostante questi problemi di coerenza, alcuni secondo me abbastanza importanti, il racconto si legge bene. Lo stile è scorrevole, i dialoghi ben resi, il processo credibile.
Forse avrei parlato un po' meno dell'aconito e della ricetta dell'unguento per approfondire il rapporto tra le due donne.

Re: L'unguento - di M.R. Del Ciello

Inviato: giovedì 25 maggio 2017, 14:29
da maria rosaria
Grazie ancora per i commenti.
Mi par di capire che non ho centrato il tema. :D

Vero il fatto che ho sprecato caratteri in descrizioni che potevo evitare, mentre invece dovevo caratterizzare meglio il rapporto madre-figlia (Isabella di Cstiglia/Giovanna la pazza). Lo terrò a mente.

ilVeltro ha scritto:Il registro e lo stile sono ricercati e pregni di allusioni e rimandi alla letteratura, teologia e stregoneria medievale che ho apprezzato sgranandoli uno ad uno come un rituale divinatorio.


Grazie, Luca: dietro questo brevissimo racconto c'è, in realtà, tantissima documentazione che avevo messo da parte per un'altra cosa. ;)

Alla prossima e in bocca al lupo a tutti

Re: L'unguento - di M.R. Del Ciello

Inviato: giovedì 25 maggio 2017, 22:47
da giuseppe.gangemi
Ciao,
racconto buono e tema rispettato. Un classico racconto di streghe con in più un rapporto madre/figlia carico di contrasti. probabilmente il difetto del racconto sta nel fatto che per logica anche la figlia deve aver ricevuto qualche forma di lezione stregonesca da parte della madre . come minimo dopo la fuga della madre anche la figlia pagherà qualche forma di esclusione sociale da parte del villaggio. il racconto è molto piacevole da leggere.

Re: L'unguento - di M.R. Del Ciello

Inviato: martedì 30 maggio 2017, 13:54
da antico
Questa volta non sono riuscito a trovare segni del tuo ormai ben definito tratto. Ci sono delle leggerezza che in tremila caratteri si pagano, a partire dall'amante (chi è?) per arrivare alla strega che attende sul finale (ok, capisco che è la madre, ex regina, ma messa così sembra attenda l'uccellone che si è librato dal rogo). Poi manca totalmente la tensione narrativa, forse a causa del troppo materiale per così poco spazio. Questa volta mi fermo al pollice ni, mi spiace.