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28 ottobre

Inviato: martedì 13 giugno 2017, 0:41
da eleonora.rossetti
Sei pronto.

I circuiti della bomba sono ben saldati; il timer digitale, sincronizzato con l'orario del tuo smartphone, è già stato programmato. Ora è solo questione di piazzarla.

Hai scelto il giorno perfetto. Il 28 ottobre è una data sconosciuta per il nuovo millennio. Ti sei affannato a cercare su Wikipedia per scovarla. Sai dentro di te che questo è il momento in cui scriverai una pagina di storia prima di tutti gli altri.

Hai scelto una discoteca, perché non daresti nell’occhio. Perché colpire la gioventù fa male, specie all’opinione pubblica. Instilla maggiore paura. Hai scelto l’Australia, perché in Europa ormai il livello d'allerta è troppo alto, ma in realtà un posto vale l’altro. Hai già pronto il video di rivendicazione, attendi solo il momento che il sipario s’innalzi.

Hai l’aria e l’abbigliamento innocuo, ti sei anche rasato le guance fino a essere liscio come il culo di un neonato. La tua bassa statura farà il resto, ti farà spacciare per un giovanotto che ha solo voglia di divertirsi. Uno zaino scolastico sulla schiena non desterà sospetti, basterà infilarti assieme ad altri e approfittare del buio del neon per lasciare il fagotto in un angolo, squagliartela e goderti lo spettacolo al sicuro. Perché la fama è inutile quando non puoi sopravvivere per godertela. Diciamocelo, a te delle guerre ideologiche non frega niente, vuoi soltanto la tua ora di notorietà. Cavalcare l’onda di essere il fautore di una delle più grandi stragi che l’uomo ricordi. Se poi qualcuno vorrà approfittare della tua celebrità per fare propaganda, si accomodi. Purché non ti rubi la scena.

Attraverso il parabrezza, osservi la città dalla cima della collina, la sua frenetica dinamicità, e sai che manca poco.
Alle tre in punto del 28 ottobre, le luci vere, quelle delle esplosioni, e la vera musica, quella delle grida mischiate al fuoco, diverranno un marchio indelebile nella storia.

Una campana, in lontananza, segna le due. E tu sorridi, perché è giunto il momento di recarsi all’obiettivo. Saldi le mani sul volante, accendi il motore.
E senti il bip-bip-bip.
Cazzo, non ti sarai dimenticato dell’ora lega...

Re: 28 ottobre

Inviato: martedì 13 giugno 2017, 0:43
da antico
Eleonora, buonasera! Tutto ok con i parametri, buona CENTESIMA anche a te!

Re: 28 ottobre

Inviato: martedì 13 giugno 2017, 1:03
da eleonora.rossetti
Ho fatto una modifica (una svista concettuale madornale) sforando il tempo. Pazienza per il malus.

Re: 28 ottobre

Inviato: martedì 13 giugno 2017, 17:04
da Peter7413
Interpretazione del tema assolutamente letterale, direi. Il racconto è costruito secondo il meccanismo del finale a sorpres e funziona, anche se lo "scoppio" narrativo è meno roboante di quanto mi sarei aspettato. Sarà quel "lega" troncato, sarà che dici davvero poco del protagonista se non riguardo al suo folle piano, ma non mi ha fatto BOOOM, semmai PLOF. Un buo racconto senz'altro, ma poco graffiante, insomma. Sono abituato a strutture più complesse, da te, a costruzione più "svizzere", se mi passi il gioco di parole con orologio.

Re: 28 ottobre

Inviato: martedì 13 giugno 2017, 19:12
da ceranu
Ciao Eleonora, racconto ardito. Affronti un argomento scottante e lo fai senza giri di parole, vai dritto al punto con tanto di giudizio su questo sventurato che decide di compiere una carneficina solo per avere i suoi 15 minuti di notorietà.
La seconda persona ti da ampio margine di manovra e tu la usi con maestria senza lasciare quel sapore di infodump che potrebbe causare.
Il finale è la parte che preferisco con un buon colpo di scena che rende "giustizia " alla storia.
Nel complesso è una buona prova.
Ciao

Re: 28 ottobre

Inviato: mercoledì 14 giugno 2017, 14:11
da patty.barale
Che dire, il racconto è ben strutturato e soprattutto mi ha colpito il fatto di esserti “impippata” (scusa il francesismo) il cervello non solo con l’ora legale ma, giustamente, con quella dell’emisfero australe!
L'argomento è molto attuale, ma, invece di cadere in luoghi comuni, lo sfrutti in maniera originale spogliandolo di connotati ideologici e lasciando nuda e cruda la banalità del male.
Purtroppo non riesco a vedere il tema: altro che giornata in cui non succede nulla, qui non solo si pianifica “una delle più grandi stragi che l’uomo ricordi”, ma succede la morte di uno dei peggiori imbecilli possibili!
Quindi, pollice su per questo bel racconto, penalizzato (IMHO) dalla scarsa aderenza al tema.

Re: 28 ottobre

Inviato: mercoledì 14 giugno 2017, 14:14
da patty.barale
PS.: leggendo i commenti che mi hanno preceduta mi ritrovo a pensare che forse il tema c'è: non succede nulla di tutto quello che doveva succedere...
ok, in fase di classifica dovrò tenere conto di questa illuminazione, anche se il fatto che non mi sia "arrivato" in maniera diretta ha un suo peso (ovviamente sempre IMHO, very H)!

Re: 28 ottobre

Inviato: mercoledì 14 giugno 2017, 14:18
da eleonora.rossetti
Eccomi, scusate per il ritardo.

@Peter: so che questo racconto si discosta molto dal mio "genere", ma sinceramente quella sera non era quasi previsto che scrivessi, figurarsi partorire qualcosa di buono. Piuttosto che fare uno dei miei arzigogoli narrativi sono andata su qualcosa di più semplice.

@Ceranu: grazie del commento. La seconda persona mi fa sempre strano, infatti la uso molto, molto raramente...

@Patty: in realtà il tema è proprio la spinta per il protagonista. Il 28 ottobre è una data che, a partire dal duemila, non ha alcun evento su Wikipedia. Lui la voleva far diventare una data significativa. E nonostante i suoi sforzi, non ci è riuscito (perché comunque su Wikipedia le disgrazie casuali non compaiono: solo eventi di portata nazionale. Quindi il suo esplodere rimarrà un disgraziato ma anonimo incidente).
(PS: non avete idea dello sbatto per trovarla XD ho perso più tempo a trovare il giorno che a scrivere XD)

Re: 28 ottobre

Inviato: mercoledì 14 giugno 2017, 21:09
da Canadria
Ciao, Eleonora!
Il tuo racconto tratta un tema difficile, critico e molto triste. Il tono si mantiene perlopiù leggero, probabilmente per far intendere che il protagonista neppure bada alla gravità dell’atto che vorrebbe commettere, proiettato com’è ad assaporare la “gloria” del suo protagonismo.
Non sono d’accordo con Francesco per quanto riguarda la seconda persona: non mi ha coinvolto. Credo che il racconto avrebbe tratto maggiore forza da un diverso punto di vista.
E’ una storia – purtroppo – molto attuale così come è attuale (e molto chiaro) il messaggio finale della tua storia. In generale, credo che una rivisitazione potrebbe giovare!
Alla prossima!

P.S. Effettivamente mi chiedevo se davvero avessi cercato la data su Wikipedia! Ahahaha! Quindi l'idea dell'ora legale è nata soltanto dopo avere scelto la data e non viceversa!

Re: 28 ottobre

Inviato: sabato 17 giugno 2017, 2:03
da TinaCaramanico1
Il racconto è perfettamente in tema, tenendo conto di quanto dici nella tua nota (devo dire che io non avevo dato tanta importanza alla data, avevo solo interpretato il “non succedere niente” come “strage sventata per una stupida dimenticanza dell’aspirante terrorista”). Direi che l’unica cosa che non mi ha molto convinta è il finale, che sconfina nel comico e devo dire che, viste le premesse molto serie, non me lo aspettavo. Comunque un’ idea discreta, magari da ripensare con più calma nella parte finale.

Re: 28 ottobre

Inviato: sabato 17 giugno 2017, 14:22
da mezzomatto
.azzo, se non leggevo i commenti degli altri non mi sarei accorto che il racconto era in seconda persona! Quindi vuol dire che, in questo caso, la seconda persona ha funzionato, e come.
Però mi ha lasciato perplesso il tono del finale. E' un po' troppo scritto da uno che: "mi è andata bene, il piffero di montagna è venuto per suonare ed è stato suonato".
Però francamente non so proprio dirti come andrebbe scritto. E' il tipico caso in cui i minuti contati sono una condanna.

Re: 28 ottobre

Inviato: martedì 20 giugno 2017, 1:36
da Monica Patrizi
Ciao Eleonora,
hai saputo creare un racconto avvincente e molto originale, dallo stile impeccabile, attraverso l'uso magistrale della seconda persona.
Il tema "Una giornata priva di eventi", a mio avviso, se è centrato in pieno da un punto di vista letterale, ad esempio nella scelta della data, nello stesso tempo sembrerebbe non rispettato dal punto di vista della trama, in quanto il protagonista si prepara a rendere memorabile quella giornata...Poi però arriva il finale, spiazzante.
In entrambi i casi, la tua è una bellissima prova, complimenti.

Re: 28 ottobre

Inviato: martedì 20 giugno 2017, 15:38
da AmbraStancampiano
Ciao Eleonora,
ti confesso che per comprendere in che modo il tuo racconto fosse a tema ho dovuto leggere il tuo commento; comunque, sebbene nelle intenzioni il tema ci sia, sono un po' perplessa riguardo la sua declinazione nella trama. Forse avresti potuto esplicitare meglio il legame tra la giornata priva di eventi e la decisione del protagonista, focalizzandola appunto sulla data oltre che sui 15 minuti di notorietà.
Il test scorre molto bene, sei una maestra della seconda persona e la fai suonare molto naturale e coinvolgente, il racconto in sé mi è piaciuto molto e non riesco a trovargli grossi difetti, finale col botto compreso :)