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Scivolo! - Mario Pacchiarotti
Inviato: mercoledì 14 giugno 2017, 23:16
da jimjams
Scivolo!
Eccolo che arriva, lo sento, me ne accorgo dal tempo che cambia.
Non è che rallenti, però mentre le cose accadono posso pensare, pensare, pensare… quanto voglio.
E lo sento, ora arriva.
Ogni volta mi chiedo: perché io? Come funziona? A quale scopo?
C’è una domanda che evito, ma sta lì, si burla di me: sarò mica impazzito?
E intanto che penso la vita continua.
«Mario, vai tu a prendere un po’ di pizza e la mangiamo a casa o vuoi che andiamo dal cinese?»
C’è una cosa che amo di questi momenti: riesco a godermi ogni particolare.
Guardo Lory. Le gote formano un ricciolo: ha l’aria così intrigante che avrei voglia di agire d’istinto, baciarla e fare l’amore.
Forse pensare tanto è inutile. Non vedo niente oltre il bivio, non c’è un cartello indicatore che dica cosa mi aspetta dopo. Sento solo la sua presenza, il momento di svolta, lo sento arrivare.
E il bivio è lì, lo so: è la scelta che farò nel rispondere a quella domanda, nelle azioni che deciderò di intraprendere, o in quelle che ometterò di fare. Scelte. E poi lo scivolo.
All'inizio pensavo che ci fossero infinite possibilità. Poi ho imparato a ragionare per classi. Posso uscire da solo, scegliere di andare in una pizzeria piuttosto che un’altra. Uscire insieme e andare dal cinese o magari altrove. Con il tempo la mente ha cominciato a lavorare meglio, ora so che posso anche uscire dallo schema. Potrei ordinare la pizza al telefono. Potrei cucinare.
Potrei baciarla e fare l’amore.
Lo scivolo si avvicina, è quasi ora. So che è un punto nodale. Dicono che ogni scelta di ogni secondo della nostra vita è importante e determini il dipanarsi del nostro futuro. Ma non è vero, io lo so, lo so bene ormai, l’ho vissuto sulla mia pelle.
Ci sono tanti attimi, piccole crepe, insignificanti, senza importanza. E poi ci sono questi momenti. Unici.
La cosa più brutta è il dopo, una volta fatta la scelta. Una volta avvenuto lo scivolo. Ma il presente è uno solo e non mi è dato di sapere quale sarebbe stato l’altro, cosa sarebbe accaduto se avessi fatto una scelta diversa. Anche quando sembra andare tutto per il meglio, quando la mia vita ha una svolta felice, fortunata, non so mai se l’altro presente sarebbe stato davvero peggiore. Diverso, quello sì, di certo diverso. Un altro presente.
E così rimugino. Penso a quando è morto mio padre. Quando è accaduto mi trovavo su un dannato volo intercontinentale. Non sono riuscito nemmeno a tornare per il suo funerale. Ho sbagliato il mio bivio quella volta. Oppure no? Forse no. Come sarebbe stato l’altro presente? Non lo so.
Se esco da solo qualcuno mi rapina, mi ammazza, o magari ho un incidente. Ma lei si salverebbe; al contrario se accadesse qualcosa mentre andiamo insieme al ristorante… Meglio andare solo. Esco solo. E se la rapinano in casa mentre non ci sono? Scelte, scelte, e nessun indizio. Solo il bivio che arriva. E il tempo che sta per scadere. Scelte.
«Hai davvero tanta fame?» la prendo tra le braccia e la bacio. Ho scelto di fare l’amore.
Ecco, è ora. È arrivato.
Scivolo!
Re: Scivolo! - Mario Pacchiarotti
Inviato: giovedì 15 giugno 2017, 0:30
da antico
E bis anche per te, Mario! Tutto ok con i parametri!
Re: Scivolo! - Mario Pacchiarotti
Inviato: giovedì 15 giugno 2017, 12:49
da Danny R.R. Travis
Ciao e complimenti.
Bel racconto, magari semplice rispetto ad altri in quanto a sviluppo ma con un'idea forte da cui partire. Mi piace questo (pseudo?)superpotere esistenziale, ci vedo un sacco di potenziale e nel suo piccolo questo pezzo lo presenta bene e ne esplora un po'. La forma fa il suo lavoro e il tema è centrato. Mi piacerebbe rivedere lo stesso concetto in altri contesti, ma per ora mi limito a rinnovarti i complimenti.
Re: Scivolo! - Mario Pacchiarotti
Inviato: domenica 18 giugno 2017, 17:41
da Canadria
Ciao, Mario!
Idea piuttosto realistica: sono le paranoie quotidiane di gente comune. Non amo il corsivo troppo protratto neppure quando si tratta di “pensieri” ma è stato ciò che più mi ha disturbato durante la lettura.
Nel complesso, come ti ho detto, l’ho trovato molto verosimile. Forse avresti potuto osare di più sulla conclusione ma in un racconto di 3000 caratteri effettivamente cade abbastanza bene e continua la logicità del testo che definirei…“razionale”. Sarò un po’ matta anch’io?
Re: Scivolo! - Mario Pacchiarotti
Inviato: lunedì 19 giugno 2017, 11:31
da Piscu
più che un racconto è un'istantanea, la foto di un momento con le riflessioni che lo accompagnano. lo spunto del protagonista che riesce a vedere di fronte a sé il dipanarsi delle varie possibilità può essere interessante, però messo in atto come un soliloquio perde di incisività. mi rendo conto che un tema così complesso è difficile da spiegare nello spazio di 3000 caratteri, però già un equilibrio tra le azioni e le riflessioni in corsivo avrebbe alleggerito notevolmente la lettura.
Re: Scivolo! - Mario Pacchiarotti
Inviato: lunedì 19 giugno 2017, 23:48
da jimjams
Piscu ha scritto:più che un racconto è un'istantanea, la foto di un momento con le riflessioni che lo accompagnano. lo spunto del protagonista che riesce a vedere di fronte a sé il dipanarsi delle varie possibilità può essere interessante, però messo in atto come un soliloquio perde di incisività. mi rendo conto che un tema così complesso è difficile da spiegare nello spazio di 3000 caratteri, però già un equilibrio tra le azioni e le riflessioni in corsivo avrebbe alleggerito notevolmente la lettura.
Non ci sono azioni proprio perché è un istante, in tempo reale, dunque quello che accade è tutto dentro il personaggio. Forse sono io che la penso così, ma anche i pensieri sono azioni, oh se lo sono.
Re: Scivolo! - Mario Pacchiarotti
Inviato: martedì 20 giugno 2017, 21:12
da Fernando Nappo
Ciao Mario,
il tuo racconto mi ha fatto pensare al contrario delle sliding doors del cinema: o scegli questo o scegli quello, ma in ogni caso come sarebbe potuta essere l'altra scelta non lo saprai mai. L'idea è simpatica e ben resa, quasi un flusso di coscienza, sottolineato dalla grande quantità di corsivo, contrapposta al poco parlato dei due protagonisti. In fondo, chi non si è mai fatto simili paranoie?
Forse nel finale si poteva cercare un qualcosa di un filino meno telefonato (visto che di fare l'amore parli già all'inizio del racconto). Per esempio, ma è solamente una mia idea, potevi far respingere il protagonista dalla moglie e farle dire qualcosa del tipo: - Io invece ho fame.
Così, per sottolineare che, comunque sia, ognuno di noi fa le proprie scelte e che queste possono influenzare e cambiare quelle degli altri. Ma è un'idea butta lì, prendila per quel che vale.
Re: Scivolo! - Mario Pacchiarotti
Inviato: martedì 20 giugno 2017, 22:04
da Peter7413
Mi è piaciuto. Crei una sospensione in un attimo qualunque e lo carichi e carichi e carichi fino a fare deflagrare alla massima potenza una semplice decisione, di quelle che continuamente prendiamo nel corso di una giornata. Anche il tema, davvero ben affrontato e sviluppato: pur essendo un'idea semplice, l'hai fatta rifulgere. Ottimo lavoro.
Re: Scivolo! - Mario Pacchiarotti
Inviato: martedì 20 giugno 2017, 22:57
da mezzomatto
Scivolo!, di Mario Pacchiarotti
E' il tipico flusso di coscienza innestato su una situazione di assoluta ordinarietà e quotidianità. Non amo i flussi di coscienza, quindi il mio giudizio è viziato da un pregiudizio. Per me i pensieri non sono azioni. Sono solo il presupposto per le azioni. E la narrativa è fatta di azioni. Purtroppo non ho percepito lo stato emotivo del narratore: è angosciato dai suoi pensieri? Parrebbe di no. Alla fine per lui è indifferente andare a prendere una pizza o fare l'amore. E' anche molto egoista, non si è nemmeno domandato se Lory era d'accordo con la sua scelta.
Re: Scivolo! - Mario Pacchiarotti
Inviato: giovedì 22 giugno 2017, 21:03
da Emilia Bifano
Trovo l'idea semplice e ben articolata. Non è lo stile che di solito prediligo nelle mie letture ma non ho faticato a "scivolare" nella tua scrittura in maniera abbastanza comoda. Avrei forse preferito un po' più di azzardo, di tensione. In ogni caso credo che questo racconto abbia il pregio di trovare un valore a quelle piccole azioni che fanno parte del nostro quotidiano. La scrittura è pulita e valida. Bene!
Re: Scivolo! - Mario Pacchiarotti
Inviato: giovedì 22 giugno 2017, 23:51
da diego.ducoli
Ciao Mario
Non amo particolarmente i flusso di pensieri ma il tuo mi pare ben gestito.
Un protagonista paranoico che per ogni azione fa mille elucubrazioni, un po' pesantino ma molto reale. Non ho molto da dire il brano funziona, ora devo decidere dove metterti in classifica, in alto? In basso? E se questa decisioni influenzerà tutte le tue future partecipazioni a MC? Se ogni volta che leggerai un mio pezzo lo casserai? Ho deciso! Esco dallo schema. Vado in bagno.
P.S: Scusa non ho resistito...
Re: Scivolo! - Mario Pacchiarotti
Inviato: venerdì 23 giugno 2017, 15:15
da jimjams
diego.ducoli ha scritto:Ciao Mario
Non amo particolarmente i flusso di pensieri ma il tuo mi pare ben gestito.
Un protagonista paranoico che per ogni azione fa mille elucubrazioni, un po' pesantino ma molto reale. Non ho molto da dire il brano funziona, ora devo decidere dove metterti in classifica, in alto? In basso? E se questa decisioni influenzerà tutte le tue future partecipazioni a MC? Se ogni volta che leggerai un mio pezzo lo casserai? Ho deciso! Esco dallo schema. Vado in bagno.
P.S: Scusa non ho resistito...
AHAHA ;-)
Non in ogni attimo Diego, gli succede solo in quei precisi momenti dove la sua decisione determinerà una variazione determinante del flusso della sua vita. O se vuoi, dove il suo universo in base alla decisione si separerà in un altro flusso temporale. Sono momenti unici, che accadono di rado e lui ne è consapevole pur non potendo fare nulla per prevedere gli esiti di quelle che saranno le sue azioni.
Re: Scivolo! - Mario Pacchiarotti
Inviato: venerdì 23 giugno 2017, 15:17
da jimjams
mezzomatto ha scritto:Scivolo!, di Mario Pacchiarotti
E' il tipico flusso di coscienza innestato su una situazione di assoluta ordinarietà e quotidianità. Non amo i flussi di coscienza, quindi il mio giudizio è viziato da un pregiudizio. Per me i pensieri non sono azioni. Sono solo il presupposto per le azioni. E la narrativa è fatta di azioni. Purtroppo non ho percepito lo stato emotivo del narratore: è angosciato dai suoi pensieri? Parrebbe di no. Alla fine per lui è indifferente andare a prendere una pizza o fare l'amore. E' anche molto egoista, non si è nemmeno domandato se Lory era d'accordo con la sua scelta.
Be' un libro di soli pensieri sarebbe forse pesantuccio :-) Ma una pagina dai si regge.
Per quanto riguarda Lory, be' lei farà quello che vorrà, magari lo scansa e decide lei per lui, cosa fare, che se ci pensi è la più probabile delle diramazioni :-)
Re: Scivolo! - Mario Pacchiarotti
Inviato: venerdì 23 giugno 2017, 15:20
da jimjams
Fernando Nappo ha scritto:Ciao Mario,
il tuo racconto mi ha fatto pensare al contrario delle sliding doors del cinema: o scegli questo o scegli quello, ma in ogni caso come sarebbe potuta essere l'altra scelta non lo saprai mai. L'idea è simpatica e ben resa, quasi un flusso di coscienza, sottolineato dalla grande quantità di corsivo, contrapposta al poco parlato dei due protagonisti. In fondo, chi non si è mai fatto simili paranoie?
Forse nel finale si poteva cercare un qualcosa di un filino meno telefonato (visto che di fare l'amore parli già all'inizio del racconto). Per esempio, ma è solamente una mia idea, potevi far respingere il protagonista dalla moglie e farle dire qualcosa del tipo: - Io invece ho fame.
Così, per sottolineare che, comunque sia, ognuno di noi fa le proprie scelte e che queste possono influenzare e cambiare quelle degli altri. Ma è un'idea butta lì, prendila per quel che vale.
In effetti non si sa come va a finire, non era questo che mi interessava sottolineare, però hai ragione avendo spazio o tagliando qualcosina si poteva inserire. Però non so se avrei voluto farlo anche ci avessi pensato, perché mi piaceva che il momento finale fosse quello del passaggio. Ciò che avviene dopo non ci è dato sapere. Che poi è la nostra vita, un attimo di certezza alla volta, in viaggio verso il mistero.