La fine di un giorno

Appuntamento a mercoledì 14 giugno alle ore 21 con il tema di Angelo Frascella, Campione della Terza Era di Minuti Contati. Chi vorrà partecipare avrà tempo fino all'una di notte per postare un racconto di massimo 3000 caratteri spazi inclusi incentrato su quel tema.

NB: la partecipazione alla Frascella Night non preclude la partecipazione alla Della Rossa Night e alla Bertino Night. Volendo, si può partecipare anche a tutte e tre!
diego.ducoli
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La fine di un giorno

Messaggio#1 » giovedì 15 giugno 2017, 0:46

Mario varcò la porta dell'enorme villa, fece un cenno di saluto al maggiordomo e gli gettò tra le braccia la valigetta.
L'ampio ingresso era illuminato a giorno, per la prima volta fu infastidito dallo spreco di corrente, si buttò sul divano e accese il televisore. Una birra fresca apparve sul tavolino, i ragazzi della servitù sapevano fare il loro lavoro.
“Amore, mi hai portato un regalo?”
La voce di Anna lo distrasse per un istante dalla partita che stava per iniziare.
“Mi sono dimenticato” ribatté l'uomo.
“Vuoi dire che oggi non mi hai pensato neanche un istante?”
L'arbitro fischiò il calcio d'inizio.
“Si si”
“Come si? Ti puoi staccare un secondo da quella partita?” ribattè Anna con i lacrimoni agli occhi.
Mario voltò la testa infastidito, neanche vedere sua moglie con una minuscola vestaglietta gli risollevò l'umore.
“È stata una giornata pesante. Per favore lasciami stare.”
“Ho capito ma il mio regalo? Me lo fai sempre.”
“Appunto, oggi no. Non è giornata.”
“Sei il direttore di una multinazionale, passi le tue giornate a giocare a solitario e bere caffè, un minuto per tua moglie potevi trovarlo o delegavi una delle tue segretarie.”
Un ovazione arrivò dal maxi schermo al plasma, avevano subito un goal.
“Oggi non ne va bene una” borbottò sconsolato.
“Mario” insistette Anna, posizionandosi davanti al televisore con le mani sui fianchi accorciando, come se fosse possibile, ancora di più la vestaglietta.
“Mi avevi promesso una vita da principessa, non puoi trattarmi come l'ultima delle sguattere.”
“Senti Cenerentola” la schernì “voglio solo vedermi la partita perché non vai a parlare con gli uccellini? Ma non con quello del giardiniere come l'altra volta.”
La donna scoppiò in lacrime.
“Ma cosa stai insinuando? Io non ho mai...”
“Per favore, almeno smettila. Lo so da mesi e in verità poco importa: tu sei giovane e io non posso certo stare dietro a certi ritmi.”
“Sapevo che sapevi” rispose asciugandosi gli occhi “l'ho fatto per farti ingelosire.”
“Certo certo. Ora se vuoi scusarmi vorrei vedermi il derby” concluse, bevendo un lungo sorso di birra.
Mario colse di sfuggita i ticchettio dei tacchi di Anna che si allontanavano.
“Intendi licenziarlo?”chiese la donna titubante.
“Chi?”
“Alfonsito.”
“Chi'?”
“Il giardiniere.”
“Certo, domani mattina.”
“Ma avevi detto..”
“...che non importava” concluse Mario “infatti è cosi”
“Ma..”
“Vedi non ho un regalo per te, ma in compenso ho una sorpresa: ho perso tutto. Dobbiamo lasciare casa e tutto il resto.”
“Ma com'è possibile?”
“La concorrenza cinese è spietata, ho venduto tutto per saldare i debiti. Ma una cosa ci rimane.”
“Cosa?” chiese Anna sull'orlo di una crisi isterica.
“Il nostro grande ed eterno amore.”
Mario si voltò proprio mentre la sua squadra segnava il goal del pareggio.
“Forse non andrà poi cosi male.”



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antico
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Re: La fine di un giorno

Messaggio#2 » giovedì 15 giugno 2017, 1:02

Diego, bis anche per te!

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maria rosaria
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Re: La fine di un giorno

Messaggio#3 » venerdì 16 giugno 2017, 20:11

Ciao Diego.
Chissà perché mi aspettavo una fine diversa.
Invece mi hai spiazzato, e la cosa non mi dispiace affatto.
Mi aspettavo chissà quale colpo di scena e invece ecco che l'uomo in apparenza insensibile e disattento fa affidamento, nel momento di difficoltà, all'amore che lo lega alla sua compagna.
Come tema mi sembra più attinente a un altro futuro che non a un altro presente.
Ma se il futuro lo interpretiamo come il presente che ci aspetta dietro l'angolo, ci può anche stare.
Occhio a qualche piccolissimo refuso.
Alla prossima.
Maria Rosaria

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eleonora.rossetti
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Re: La fine di un giorno

Messaggio#4 » martedì 20 giugno 2017, 11:11

Ciao Diego,
ho interpretato il tema considerando il sinonimo "presente=regalo" anche in riferimento al discorso della donna (classico esempio di chi basa l'amore sulla quantità di regali... un regalo al giorno e alla prima occasione si considera ignorata al pari di una sguattera! XD)
In effetti è sul finale che mi sono un po' imbrogliata. Buono il colpo di scena (e anche lui che si "consola" con almeno la partita in tv, anche se rischia di diventare un #maiunagioia) ma non ho capito se infine lui è sarcastico o meno. Specie considerando, appunto, il modo di porsi della donna.
Stile liscio; occhio agli accenti sui "si" e avrei aggiunto qualche virgola in più nei dialoghi, per dare respiro alle parole.
In definitiva un racconto gradevole anche se non mi ha fatto drizzare le antenne.
Buon contest!
Uccidi scrivendo.

viviana.tenga
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Re: La fine di un giorno

Messaggio#5 » martedì 20 giugno 2017, 13:19

Ciao Diego,
Mi dispiace, ma questo racconto non mi ha convinta più di tanto.Ho trovato i personaggi un po' stereotipati, una coppia milionario-giovane moglie attaccata ai beni materiali senza nessun guizzo di vera personalità. Anche la frase sulla concorrenza cinese sembra un po' buttata lì, così come appare un po' innaturale l'immediata accettazione della cosa da parte della moglie senza fare ulteriori domande. Di sicuro non sono cose che succedono dall'oggi al domani, ma se la moglie aveva percepito che c'era qualcosa nell'aria a noi questo non l'hai fatto capire. La frase finale immagino sia ironica, visto che di certo i due non danno l'impressione di amarsi, ma non essendo riuscita a empatizzare con nessuno dei personaggi mi ha lasciato anche quella abbastanza indifferente.
Insomma, probabilmente non eri ispirato, ma temo che questo racconto ti sia uscito maluccio rispetto a quello che scrivi di solito.

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Gatterina
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Re: La fine di un giorno

Messaggio#6 » martedì 20 giugno 2017, 15:47

Ciao, Diego!
Il tuo è un racconto che secondo me per l'argomento e per i personaggi dovrebbe effettivamente lasciare con un po' di amaro, e acido anche, in bocca, quindi accetto tutte queste sensazioni, sperando di non aver sbagliato del tutto con l'interpretazione.
Quest'uomo sa che sua moglie non lo ama particolarmente e non credo che lui provi qualcosa di speciale per lei. La routine del regalo mi fa già pensare a una coppia triste, trattata così. La noia del protagonista, il cinismo che soffoca anche la rabbia, sono ben espressi. I dialoghi andrebbero curati di più: hai tralasciato tante virgole e l'accento sul "sì". Vedo una contraddizione all'inizio, quando lui entra, si infastidisce per lo spreco di energia elettrica e poi va ad accendere la tv e trova anche il tempo di notare la servitù che gli fa trovare tutto pronto. Che sia voluto o meno, questo atteggiamento sprezzante è la cosa che trovo più efficace nel racconto.
Buono il colpo di scena finale, anche se i debiti mi sembrano spuntare dal nulla, forse avrebbe più senso con un investimento andato malissimo.
Alla prossima,

Gat

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raffaele.marra
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Re: La fine di un giorno

Messaggio#7 » martedì 20 giugno 2017, 22:18

Un'interpretazione non originalissima del tema, ma sicuramente ben curata e, tutto sommato, positiva. Forse il concetto di "altro presente" è un po' forzato, anche se duplice: io ci vedo sia un futuro (che in realtà è ormai giunto e inevitabile) che rappresenta un cambiamento radicale nella vita della coppia sia un "presente" inteso come "dono" che consiste nell'ultimo regalo che Mario fa a sua moglie rivelandole l'amara verità. Insomma, due possibili mezzi ganci tra la tua storia e il tema ne fanno uno. Detto ciò, il racconto è godibile, intelligente, apparentemente superficiale ma, come dicevo, certamente curato e ben reso. Il nome di Alfonsito è una chicca, e ha un sapore tragicomico un po' come tutto il resto.

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TinaCaramanico1
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Re: La fine di un giorno

Messaggio#8 » mercoledì 21 giugno 2017, 19:49

L’attinenza al tema c’è, sia che vogliamo interpretare “l’ altro presente” come il nuovo tenore di vita che aspetta la coppia, sia che vogliamo intendere il “presente” come “regalo”. Ci sono alcuni accenti mancanti (sì-così). Mi è piaciuto il sarcasmo con cui il marito parla del loro eterno amore (inesistente), unica cosa che resterà. Non mi sono piaciute alcune scelte lessicali, un po’ scontate o bruttine (i lacrimoni, il ticchettio dei tacchi, posizionandosi, etc.). Non male l’idea, ma migliorabile l’esecuzione, secondo me.

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giancarmine trotta
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Re: La fine di un giorno

Messaggio#9 » mercoledì 21 giugno 2017, 23:26

Ciao Diego,
ho letto con piacere questo racconto che, al netto di qualche imprecisione, per me è riuscito. E' riuscito perché hai reso i personaggi riconoscibili, quasi degli stereotipi; però poi il protagonista ci regala un finale inatteso che spiazza il lettore che si aspettava tutt'altre decisioni.
Ovvio che qualche domanda me la sono posta:
Possibile che fino a quel giorno il protagonista si sia comportato allo stesso modo, senza tradirsi, mentre la sua vita andava a rotoli e si riempiva di debiti? Difficile, ma non impossibile credo. Mi sarebbe piaciuto qualche stereotipo in meno (il ticchettio, l'operaio che si unisce alla moglie... anche se ci hai evitato l'idraulico!).
In sintesi una buona prova, che lascia solo pochi dubbi. Lettura comunque piacevole.
Alla prossima,
G.

Gualtiero Bianchi
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Re: La fine di un giorno

Messaggio#10 » giovedì 22 giugno 2017, 0:50

Ciao Diego.
Ecco, il tuo racconto ha toccato una qualche corda interiore cui sono particolarmente sensibile.
Non so perchè, il racconto in sè è piuttosto lineare, non spicca nei dialoghi, nel tema o nel messaggio che veicola, eppure arrivato in fondo alla prima lettura ho "sentito" qualcosa. Qualcosa di viscerale. A differenza che in tutti gli altri racconti del gruppo (alcuni oggettivamente migliori del tuo, non volermene).
Questa cosa è una gran bella discriminante. Sicuramente la parte da leone la svolge l'esasperazione quasi macchiettistica della relazione di convenienza tra la donna, più o meno consapevolmente relegata al triste ruolo di oggetto, e il ricco uomo, affarista assai materialista e cinico. L'apoteosi di questa tragedia di coppia nel repentino crollo del loro mondo, vissuta da una parte con disperazione e dall'altra con caustico sarcasmo: nessuna delle due strategie preserva i protagonisti dall'essere catalogati come perdenti esistenziali.
Ma forse questa è solo una mia invidiosa prospettiva :-)
Ad ogni modo, a te gli onori!

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DandElion
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Re: La fine di un giorno

Messaggio#11 » giovedì 22 giugno 2017, 14:58

La nota sarcastica finale - o almeno io l'ho letta così- è un lampo di genio non indifferente. È meraviglioso che un uomo che ha perso tutto, puntando alla carriera e all"amore" di facciata sappia anche finalmente guardarsi in faccia, rendersi conto del proprio fallimento e.. beh se fosse stato un mio racconto probabilmente a questo punto o la ucciderebbe in maniera fantasiosa o si suiciderebbe in maniera altrettanto particolare.. Mi piace pensare che continuando le cose diventino un po' più noir :P
Bellissimo l'uso di "presente" come dono, l'avevo pensato anche io all'inizio, ma poi non mi bastavano i caratteri per la cosa che avevo in mente e ho declinato la mia storia in un altro modo. Ottima scelta lessicale!
#AbbassoIlTerzoPuntino #NonSmerigliateLeBalle
#LicenzaPoeticaGrammatica
Adoro le critiche, ma -ve prego!- che siano costruttive!!

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