Uova di Zuingot - Emilia Bifano
Inviato: giovedì 15 giugno 2017, 0:47
Si guardò le mani sporche di fanghiglia, le unghie laccate di blu erano scomparse sotto uno strato di melma giallastra.
“Ti avevo chiesto di tenere i guanti” disse una voce alle sue spalle. Lucas conosceva benissimo il tono di rimprovero della Moderatrice. Tentò di pulire le dita strofinandole velocemente al suo camice.
“Lo smalto protettivo non ti salverà dalla contaminazione da Zuingot” aggiunse la donna sistemando il cappuccio sulla testa. Qualcuno diceva fosse rimasta sfigurata durante la prima salita al Mondo Sopra, i più malevoli invece sostenevano si nascondesse da qualche suo vecchio cliente insoddisfatto per la merce ricevuta. In realtà erano tutti terribilmente desiderosi di scoprire che volto avesse una donna tanto potente.
Lucas se lo domandava spesso ma di certo la Moderatrice non era il tipo di persona a cui chiedere qualcosa, così si limitò ad annuire e corse a prendere un paio di guanti nella cassettina rinforzata.
“Che lavoro di melma” disse Martin vedendolo tornare con il camice insudiciato “Chi c’è l’ha fatta fare! Schiacciare uova nell’esosfera nel periodo degli amori! Non sono sicuro che tutto quel pasticcio giallo sia bava di Zuingot” aggiunse sogghignando. Lucas raccolse un sassofionda e lo scagliò in direzione dell’amico che a stento riuscì a scansarlo.
“Magari se fai meno chiasso non finiremo divorati” disse poi Lucas afferrando il suo martello.
“Non ci mangeranno adesso, di giorno preferiscono dormire e lasciare tutto questo incustodito” Martin indicò centinaia di uova dorate e luccicanti. Sulla terra con un frammento di guscio avrebbero potuto comprare una macchina di lusso o magari finire di pagare l’università di biotecnologie terresti e celestiali. Ma nessuno sarebbe mai potuto tornare indietro. Il tempo sulla terra si misura in secondi, in nano secondi a voler essere precisi. Il presente si muove velocemente e nell’arco di 86400 secondi il sole sorge e muore. Nell’esosfera4 il tempo è molto più lento: quello che nei Cieli di Sopra è un giorno, sul pianeta terra corrisponde a cento anni.
Lucas prese a martellare con violenza mentre l’amico riponeva i frammenti in un cesto.
“Vorrei proprio vederne uno, di Zuingot intendo. Dicono siano creature talmente belle e forti da poter uccidere un uomo solo con lo sguardo” disse Martin.
“Forse è proprio per questo che nessuno le ha mai viste?” rispose Lucas “E poi ti spedirebbero di nuovo sulla terra se solo provassi a intrufolarti qui di notte e di te rimarrebbe solo una prugna rinsecchita al sole dei secoli”.
“Ti avevo chiesto di tenere i guanti” disse una voce alle sue spalle. Lucas conosceva benissimo il tono di rimprovero della Moderatrice. Tentò di pulire le dita strofinandole velocemente al suo camice.
“Lo smalto protettivo non ti salverà dalla contaminazione da Zuingot” aggiunse la donna sistemando il cappuccio sulla testa. Qualcuno diceva fosse rimasta sfigurata durante la prima salita al Mondo Sopra, i più malevoli invece sostenevano si nascondesse da qualche suo vecchio cliente insoddisfatto per la merce ricevuta. In realtà erano tutti terribilmente desiderosi di scoprire che volto avesse una donna tanto potente.
Lucas se lo domandava spesso ma di certo la Moderatrice non era il tipo di persona a cui chiedere qualcosa, così si limitò ad annuire e corse a prendere un paio di guanti nella cassettina rinforzata.
“Che lavoro di melma” disse Martin vedendolo tornare con il camice insudiciato “Chi c’è l’ha fatta fare! Schiacciare uova nell’esosfera nel periodo degli amori! Non sono sicuro che tutto quel pasticcio giallo sia bava di Zuingot” aggiunse sogghignando. Lucas raccolse un sassofionda e lo scagliò in direzione dell’amico che a stento riuscì a scansarlo.
“Magari se fai meno chiasso non finiremo divorati” disse poi Lucas afferrando il suo martello.
“Non ci mangeranno adesso, di giorno preferiscono dormire e lasciare tutto questo incustodito” Martin indicò centinaia di uova dorate e luccicanti. Sulla terra con un frammento di guscio avrebbero potuto comprare una macchina di lusso o magari finire di pagare l’università di biotecnologie terresti e celestiali. Ma nessuno sarebbe mai potuto tornare indietro. Il tempo sulla terra si misura in secondi, in nano secondi a voler essere precisi. Il presente si muove velocemente e nell’arco di 86400 secondi il sole sorge e muore. Nell’esosfera4 il tempo è molto più lento: quello che nei Cieli di Sopra è un giorno, sul pianeta terra corrisponde a cento anni.
Lucas prese a martellare con violenza mentre l’amico riponeva i frammenti in un cesto.
“Vorrei proprio vederne uno, di Zuingot intendo. Dicono siano creature talmente belle e forti da poter uccidere un uomo solo con lo sguardo” disse Martin.
“Forse è proprio per questo che nessuno le ha mai viste?” rispose Lucas “E poi ti spedirebbero di nuovo sulla terra se solo provassi a intrufolarti qui di notte e di te rimarrebbe solo una prugna rinsecchita al sole dei secoli”.