Puttana

Appuntamento a lunedì 19 giugno alle ore 21 con il tema di Maurizio Bertino, Campione della Prima Era di Minuti Contati. Chi vorrà partecipare avrà tempo fino all'una di notte per postare un racconto di massimo 3000 caratteri spazi inclusi incentrato su quel tema.

NB: la partecipazione alla Bertino Night non preclude la partecipazione alla Frascella Night e alla Della Rossa Night. Volendo, si può partecipare anche a tutte e tre!
antigone
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Puttana

Messaggio#1 » martedì 20 giugno 2017, 0:19

Me lo ricordo come mi guardavi, ma mi ricordo meglio ancora come non lo facevi. Cercavo nel tuo sguardo severo il riflesso della mia immagine, ma inciampavo in un vuoto nero. A volte intravedevo una sagoma sfuocata: i miei capelli lunghi, un poco ondulati, quelle onde che finivano a torcersi in boccoli biondi – punte schiarite di capelli mai tagliati dalla nascita, punte d’oro che contrastavano con il color castagna che aveva preso possesso dell’intera chioma. Non mi mettevi a fuoco, non mi illuminava alcuna luce, ma la mia sagoma si agitava muta come fosse stata dietro un pannello bianco, di quelli usati per le ombre cinesi. Ecco cos’ero io: un’ombra, creatura priva di sostanza, la replica, il doppio di me stessa in cui mi annullavo, come inghiottita da una fusione. Volevo essere vista, ma tu non mi guardavi. Volevo che mi amassi, ma non ero abbastanza. Forse ero arrivata senza preavviso, forse ti avevo derubato, sottraendoti una vita migliore o, forse, non assomigliavo alla bambina che immaginavi, a quella che hai desiderato quando ti hanno detto che saresti diventato padre. Sono arrivata una notte di primavera; mi hanno vestita come una bambola; sono cresciuta e gli abiti sono rimasti gli stessi, solo più grandi, adattati a un corpo nuovo; era naturale che portassi capelli lunghi, che diventassi graziosa; mi hanno insegnato la necessità dell’amore, l’urgenza di essere amata, di cercare l’attenzione altrui con la bellezza, la grazia, con la condiscendenza. Qualcuno mi ha amata, ma tu non ci hai nemmeno provato: ho camminato avanti e indietro contro uno sfondo di cartapesta scolorita, su un pavimento ingombro di scatoloni ricolmi di oggetti della vita che a causa mia non hai potuto vivere. Ero una tragica eroina cui avevano assegnato lo spazio di pochi metri di un palcoscenico mangiato dalle tarme, consumato dal tempo e dall’abbandono. Poi ho deciso di cercare una legittimazione di me stessa altrove: uomini pronti ad amarmi, ma io volevo solo quelli delle altre, per sottrarre amore con tutta la mia disperazione, che batteva forte sulle pareti del vuoto che hai scavato. Ho coperto la tua assenza saccheggiando altre vite, contando grumi infantili del bene che m’hai negato. Poche ore sufficienti ad aprire uno squarcio nelle loro esistenze ordinarie, a cancellare la certezza di scelte che quegli uomini hanno poi scoperto essere avventate, a sottrarre, con metodo, tempo e amore alle figlie. Sono spugna della loro frustrazione coniugale. Sono amore a tempo determinato. Sono precaria, surrogato, sono la loro distrazione, sono l’indulgenza che si concedono, ma mi basta. M’infilo nei loro occhi e ne esco erezione. Io sono i negativi di tradimenti in bianco e nero: sono i negativi che non diventeranno fotografie, sono l’orgasmo del mattino che avranno scordato a sera. Questo mi concede una tregua temporanea dalla mia ossessione. Mando in frantumi le vite altrui, conto i cocci, li conservo, rido alle loro spalle, sputo sulle illusioni di chi ignora.

Carmen Franzese
Ultima modifica di antigone il martedì 20 giugno 2017, 0:26, modificato 1 volta in totale.



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antico
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Re: IO, IL MALE

Messaggio#2 » martedì 20 giugno 2017, 0:22

Ciao Carmen e benvenuta a Minuti Contati! Tutto ok con i parametri dei caratteri e del tempo, buona CENTESIMA EDIZIONE!

antigone
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Re: Puttana

Messaggio#3 » martedì 20 giugno 2017, 0:49

Grazie!! Sono felicissima di partecipare a questa splendida iniziativa! :)

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DandElion
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Re: Puttana

Messaggio#4 » venerdì 23 giugno 2017, 0:59

Ciao Antigone!
Ben arrivata a bordo :)
Il tuo modo di scrivere mi piace tanto tanto, mi sono sentita subito molto addosso il personaggio:
antigone ha scritto:Me lo ricordo come mi guardavi, ma mi ricordo meglio ancora come non lo facevi. Cercavo nel tuo sguardo severo il riflesso della mia immagine, ma inciampavo in un vuoto nero.

antigone ha scritto:Volevo essere vista, ma tu non mi guardavi. Volevo che mi amassi, ma non ero abbastanza.

il suo modo di non essere mai abbastanza, il suo essere trasparente allo sguardo del padre e la reazione fanciullesca prima:
antigone ha scritto:l’urgenza di essere amata, di cercare l’attenzione altrui con la bellezza, la grazia, con la condiscendenza. Qualcuno mi ha amata, ma tu non ci hai nemmeno provato

e adulta poi

antigone ha scritto:Poi ho deciso di cercare una legittimazione di me stessa altrove: uomini pronti ad amarmi, ma io volevo solo quelli delle altre, per sottrarre amore con tutta la mia disperazione, che batteva forte sulle pareti del vuoto che hai scavato. Ho coperto la tua assenza saccheggiando altre vite, contando grumi infantili del bene che m’hai negato.


Solo che questo, secondo me, questo non è "il male" inteso come qualcosa di malvagio, questo è il male inteso come "il dolore" il male che si prova, non quello che si gode a somministrare, perché sebbene lei lo sappia che sta "rubando qualcosa a qualcuno" come ogni amante che si rispetti lei non gode a nutrirsi di questo amore rubato.

antigone ha scritto:Mando in frantumi le vite altrui, conto i cocci, li conservo, rido alle loro spalle, sputo sulle illusioni di chi ignora.


La chiosa così veloce e diretta, una sola riga.. Questo mi fa capire che lei ride delle loro debolezze, ma con il riso amaro di chi non riporta a casa di queste relazioni nulla, niente amore, niente passione, niente completezza, solo sesso, magari nemmeno buono, e la soddisfazione di dire "siete tutti uguali"

Il pezzo in sé è molto molto bello, mi piace da matti, ma forse mi aspettavo qualcosa di più cattivo di più incentrato sul male come "infierire dolore deliberatamente godendo" che non su questa forma di delicato autolesionismo. Bello, comunque. Molto contenta di averti qui :)
#AbbassoIlTerzoPuntino #NonSmerigliateLeBalle
#LicenzaPoeticaGrammatica
Adoro le critiche, ma -ve prego!- che siano costruttive!!

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Eugene Fitzherbert
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Re: Puttana

Messaggio#5 » venerdì 23 giugno 2017, 18:29

Ciao, Antigone/Carmen,
è sempre un piacere leggere quel che scrivi!
Questo tuo ultimo racconto mi sembra più un monologo teatrale, stretto e tirato carico di angoscia e odio, ritmato per essere recitato. Sei riuscita a mettere in tremila caratteri tutta la vita della protagonista, dall'infanzia grigiastra e affossante, fino all'età adulta, con il carico di traumi, mancanze e frustrazioni che si porta dietro. Forse però, a parte la crudeltà della vita e l'ineluttabilità di un destino quasi segnato, non ci vedo un male così atroce e tremendo.

Poi, a margine, il racconto meritava di ricevere più enfasi in alcuni passaggi, magari andando a capo o usando qualche artificio grafico (corsivi, per esempio).
Per il resto, ottima prova, complimenti!

Canadria
Messaggi: 242

Re: Puttana

Messaggio#6 » sabato 24 giugno 2017, 13:31

Ciao, Carmen!
Il tuo racconto è un monologo, un flusso di pensieri che prende parola. Non mi ha convinto del tutto. Il dramma dell’infanzia è soltanto accennato, e può anche starci, ma le prime righe proseguono a raccontare qualcosa che in realtà non dici, accennando soltanto ad eventi tratteggiati e mai realmente messi a fuoco.
Nella seconda parte, invece, la storia viene definita meglio e trovo particolarmente riuscita la “crescita” del personaggio, il suo meccanismo di fuga dal dolore dei pensieri e dei ricordi.
A me il tema pare centrato, senza dubbio.
Infine, migliorerei, come ha detto anche Eugene, il colpo d’occhio, la struttura visiva (si può dire?), provando ad inserire soprattutto qualche “a capo” in più.
Alla prossima!

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raffaele.marra
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Re: Puttana

Messaggio#7 » martedì 27 giugno 2017, 0:46

Ciao e benvenuta. Ho letto il tuo racconto con interesse e, a tratti, con una certa partecipazione. Sembra che tu sia molto brava nel descrivere la psicologia del personaggio attraverso un flusso di pensieri quasi ininterrotto che già di per sé, per forma e stile, contribuisce a trasmettere al lettore le sensazioni che tu vuoi trasmettere. La scrittura è intensa, emozionante, sostenuta da uno stile intenso, forse in alcuni tratti anche un tantino eccessivo. Ciò che manca, probabilmente, è un vero sviluppo narrativo, qualcosa che accada e che diventi "storia", al di là della vicenda di vita che descrivi molto bene attraverso i pensieri della protagonista. Insomma, oltre al flusso poetico e profondo, forse sarebbe stato meglio aggiungere qualche sviluppo, magari sul finale, magari a sorpresa, o comunque tale da definire una trama un po' più interessante. Comunque, per intenderci, la tua prova non è affatto negativa.

antigone
Messaggi: 12

Re: Puttana

Messaggio#8 » martedì 27 giugno 2017, 2:45

Grazie a tutti! I vostri commenti mi sono molto utili. Al di là di questo, è molto bello percepire il vostro interesse e la motivazione con cui vi confrontate con la lettura dei testi.
Felicissima di essere tra voi!

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alberto.dellarossa
Messaggi: 230

Re: Puttana

Messaggio#9 » martedì 27 giugno 2017, 14:26

Carmen, dico una cosa, ancora prima di leggere il racconto. Il titolo è fantastico, mi piace. Fra tre minuti ti dico se mi piace anche il resto.

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Boom.
Potente e bello, con dei MA.
La prosa è ricca, forse troppo, complice la formattazione che avrebbe bisogno di più respiro (parlo io che scrivo cubi di testo). La storia c'è e non c'è, però riesci a sopperire benissimo con la descrizione di un rapporto padre-figlia gravido di sofferenza inespressa. Mi colpisce perché c'è del vero nella dinamica che racconti; niente più dell'assenza e del disinteresse del padre porta una donna a svilirsi in cerca di un surrogato maschile che in qualche modo - anche malato - la consideri un poco. È una tragedia reale, ed è per questo che la fine non regge. Non credo all'ultima frase perché non è ciò che la protagonista mi racconta in tutte le righe precedenti. (almeno per me, eh).
Comunque brava, c'è davvero del potenziale.

P.S. Voi donne siete terrificanti, come tranciate giudizi voi non riesce nessun altro, nemmeno il diavolo in persona.

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patty.barale
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Re: Puttana

Messaggio#10 » martedì 27 giugno 2017, 17:25

Wow, non so gli altri gironi, ma qui i flussi di coscienza dall’aspetto “sono un mattone e ‘mo ti arrivo in testa” abbondano! :-)
A parte battute, riesci a descrivere molto bene il desiderio di amore, attenzione e affetto che anima la bambina e che la porta, una volta diventata grande, a cercare un surrogato di tutto questo. Il tutto mi ha catturata fino all’ultima frase, una frase che, secondo me spezza la magia, che sembra voler sottolineare il tema, un tema che è presente in maniera sottile, impalpabile, soprattutto in quel far del male principalmente a se stessa, che, per l’appunto, la frase finale stronca.
Devo ammettere che anche la mancanza di “A capo” non mi è parsa fuori luogo, ma parte di una verità vomitata tutta d’un fiato quasi con il timore che il respiro possa far venire meno il coraggio…
Complimenti!

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