Gruppo 113: Lista racconti ammessi e classifiche

Appuntamento a lunedì 19 giugno alle ore 21 con il tema di Maurizio Bertino, Campione della Prima Era di Minuti Contati. Chi vorrà partecipare avrà tempo fino all'una di notte per postare un racconto di massimo 3000 caratteri spazi inclusi incentrato su quel tema.

NB: la partecipazione alla Bertino Night non preclude la partecipazione alla Frascella Night e alla Della Rossa Night. Volendo, si può partecipare anche a tutte e tre!
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antico
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Gruppo 113: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#1 » martedì 20 giugno 2017, 2:25

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BENVENUTI ALLA BERTINO NIGHT DELLA CENTESIMA EDIZIONE DI MINUTI CONTATI!

Questo è il gruppo 113 della BERTINO NIGHT con MAURIZIO BERTINO nelle vesti di Campione che giudicherà i semifinalisti che usciranno dai gruppi per selezionare i cinque finalisti che andranno al giudizio delle guest star di questa CENTESIMA EDIZIONE DI MINUTI CONTATI!

Gli autori del gruppo 113 dovranno commentare e classificare i racconti del gruppo 313.

I racconti di questo gruppo verranno invece commentati e classificati dagli autori del gruppo 13.


Questo è un gruppo da OTTO racconti e per l'occasione saranno i primi TRE ad avere diritto alla pubblicazione immediata sul sito e a entrare tra i semifinalisti che verranno valutati da MAURIZIO BERTINO. I migliori CINQUE della classifica di MAURIZIO BERTINO accederanno invece alla finalissima (insieme ai migliori racconti delle altre due NIGHTS) dove verranno giudicati dalle guest stars di questa CENTESIMA EDIZIONE.

Per la composizione dei gruppi ho tenuto conto del seguente metodo: per primi ho assegnato ai raggruppamenti coloro già in possesso di punti nel RANK ALL TIME (il primo nel gruppo A, il secondo nel gruppo B, il terzo nel gruppo C, il quarto nel gruppo A e così via), coloro che ancora non hanno punti rank sono stati assegnati a seguire (primo a postare gruppo X, secondo a postare gruppo Y, terzo a postare gruppo BETA, quarto a postare gruppo X e così via).

E ora vediamo i racconti ammessi nel gruppo 113:

Messaggio consegnato, di Andrea Partiti, ore 22.58, 2993 caratteri
Il prossimo, di Eleonora Rossetti, ore 00.30, 2927 caratteri
Un nuovo inizio, di Roberto Romanelli, ore 23.46, 2993 caratteri
Io, il male, di Zebratigrata, ore 23.17, 2999 caratteri
Male non fare, di Rionero, ore 00.49, 2993 caratteri
La storia di Francesco, di Simone Cassia, ore 00.49, 2812 caratteri
Il grande inquisitore, di Giuseppe De Micheli, ore 23.46, 2706 caratteri
Caccia alle streghe, di Luigi Brasili, ore 01.26, 2990 caratteri MALUS 4 PUNTI

Avete tempo fino alle 23.59 di martedì 27 GIUGNO per commentare i racconti del gruppo 313. Le vostre classifiche corredate dai commenti andranno postate direttamente sul loro gruppo. Per i ritardatari ci sarà un'ora di tempo in più per postare le classifiche e i commenti, quindi fino alle 00.59 del 28 GIUGNO, ma si prenderanno un malus pari alla metà del numero di autori inseriti nel gruppo approssimato per difetto. Vi avverto che sarò fiscale e non concederò un solo secondo in più. Vi ricordo che le vostre classifiche dovranno essere complete dal primo all'ultimo. [/b][/size]

Eventuali vostre pigrizie nei confronti dei commenti ai racconti (che devono avere un limite minimo di 300 caratteri ognuno) verranno penalizzate in questo modo:
– 0 punti malus per chi commenta TUTTI i racconti assegnati al suo gruppo con il corretto numero minimo di caratteri.
– 13 punti malus per chi commenta tutti i racconti assegnati al suo gruppo, ma senza il numero minimo di caratteri.
– ELIMINAZIONE per chi non commenta anche solo un racconto di quelli assegnati al suo gruppo.


Vi ricordo che i racconti non possono essere più modificati. Se avete dubbi su come compilare le classifiche, rivolgetevi a me.
Potete commentare i vari racconti nei singoli thread per discutere con gli autori, ma la classifica corredata dai commenti deve obbligatoriamente essere postata nel gruppo 313.
Altra nota importante: evitate di rispondere qui ai commenti ai vostri lavori, ma fatelo esclusivamente sui vostri tread.

BUONA BERTINO NIGHT DELLA CENTESIMA EDITION A TUTTI!



ChiaradiLuna
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Re: Gruppo 113: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#2 » martedì 20 giugno 2017, 21:13

Ciao a tutti!
Innanzitutto ci tengo a fare i complimenti a tutti. Indipendentemente dalla mia classifica finale, ho trovato tutti i racconti validi e ben strutturati. Leggervi è stato un piacere!

Classifica:
1) Il grande inquisitore
2) Un nuovo inizio
3) Messaggio consegnato
4) La storia di Francesco
5) Male non fare
6) Il prossimo
7) Io, il male
8) Caccia alle streghe
Voglio precisare che avrei volentieri dato il primo posto a pari merito ai primi due classificati ^^

Ed ora i commenti in ordine sparso.

Messaggio consegnato di Andrea Partiti
Ciao Andrea! Vediamo di commentare il tuo racconto ^^
Tema: Personalmente non riesco a vedere inquadrato il tema. O meglio, capisco la rivalità tra due fazioni nemiche, ma da qui a definire il protagonista "Il male" perché combatte per la sua causa non saprei. Sicuramente lui è stato "il male" agli occhi del Colonnello, ma da un altro punto di vista si è sacrificato per dare speranza ai suoi compagni.
Stile di scrittura: lineare e scorrevole, si legge con piacere. Per quanto il linguaggio non sia particolarmente ricercato descrivi bene ambienti, situazioni e azioni. Ottimo!
Chiarezza dei contenuti: Avevi un'idea molto chiara in testa e l'hai resa perfettamente. Mi piace come riesci a far immergere il lettore nelle atmosfere della guerra, tra nascondigli e fughe.
Idea generale: Forse non è esattamente l'idea più originale del mondo, ma è nitida e coinvolgente.
Conclusioni: Mi è piaciuto. Sei il primo racconto che leggo del contest, ma sei già tra i miei favoriti ^^
In bocca al lupo!

Il prossimo di eleonora.rossetti
Ciao Eleonora! Vediamo di commentare il tuo racconto.
Tema: Nella prima parte descrivi "il Male" come un virus contagioso poi, almeno per quanto ho capito io, si tratta dell'opera di una sola persona. Tema ben interpretato, quindi.
Stile di scrittura: Lineare, scorrevole, niente da dire. L'unica cosa che mi permetto di dirti è che forse descrivi troppe situazioni che riguardano i vicini di casa. Cerco di spiegarmi meglio: ci sono molte cose nella vita di una persona che posso dare fastidio o irritare, come un barista antipatico, quello che salta la fila, quello che ti ruba il parcheggio ect. Invece tu ti concentri su episodi fisicamente vicini, come al dirimpettaio che suona, a quella che urla, a quella lasciva. Che va benissimo, intendiamoci, ma sembra che il modo giri attorno ad un condominio. Ovviamente se era questo il tuo scopo l'hai centrato in pieno.
Chiarezza dei contenuti: onestamente ho avuto molte difficoltà con l'ultimo paragrafo, ho dovuto rileggerlo diverse volte e ancora adesso non sono sicura di averlo capito fino in fondo. In prima lettura non avevo compreso chi parlasse e di chi stesse parlando, adesso non so se dietro a tutte quelle morti c'è sempre stato l'amante di Giusy. Mi dispiace, forse è un problema solo mio.
Idea: Originale, prima c'è il punto di vista di una "vittima", poi si scopre che non era neppure stato scelto perché l'artefice aveva di meglio da fare. Almeno io l'ho capita così.
Conclusioni: Purtroppo la mia personale difficoltà nell'ultimo paragrafo ostacola il mio giudizio, dato che non sono ben sicura di aver interpretato tutta la trama nel modo corretto. Al momento non so come concludere.
In bocca la lupo!

Un nuovo inizio di Roberto Romanelli
Ciao Roberto! Vediamo di commentare il tuo racconto ^^
Tema: Uno dei "classici cattivi" che si scopre non essere peggio del "classico protagonista buono". Un risvolto del tema che non mi sarei mai aspettata.
Stile: Rendi benissimo l'atmosfera fantasy-scientifica (se così posso definirla). Stile scorrevole e intenso.
Chiarezza dei contenuti: Confesso che in prima lettura non ci stavo capendo una mazza. Non capivo chi fosse i protagonisti, chi fossero "i miei. I suoi" e "le sue compagne", il perché di tutta la faccenda.
Poi, l'ultima frase mi ha illuminato a giorno, e rileggendolo ho compreso tutto (almeno spero ;) ).
Mi hai fatto dire "aaaaaaaahn, ma allora è così!" XD
Idea: il sequel di una classica favola in ambiente fanta-scientifico con l'inversione dei ruoli dei due avversari. Ammazza, certo non si può dire che ti manchi l'originalità!
Conclusioni: Pazzesco! Mi hai stravolto. Non so se riuscirò più a riprendermi XD
In bocca al lupo!

La storia di Francesco di Simone Cassia
Ciao Simone! Vediamo di commentare il tuo racconto ^^
Tema: Come in una favola, descrivi un mondo perfetto, dove un uomo può essere di buon umore fin di primo mattino e dove la cortesia e il rispetto si respirano nell'aria. In pratica un mondo senza Il Male. Certo è un'interpretazione interessante del tema, anche se non so dire se sia perfettamente centrato. Comunque divertente!
Stile: Maturo, scorrevole, descrivi minuziosamente senza annoiare. Ottimo direi.
Chiarezza dei contenuti: Più chiaro di così non si può ^^
Idea: Originale e ben gestita. Sfrutti la satira per elencare passivamente i difetti del nostro mondo corrotto da egoismo e maleducazione.
Conclusioni: Carino! Non posso dire che mi abbia lasciato qualcosa dentro, ma è stata una lettura piacevole.
In bocca al lupo!

Il grande inquisitore di Giuseppe De Micheli
Ciao Giuseppe! Vediamo di commentare il tuo racconto ^^
Tema: Il Male sotto forma di peccato, di pentimento per un desiderio perverso e la conseguente ricerca del perdono nel tentativo di espiare le colpe. Centratissimo direi!
Stile di scrittura: Mi verrebbe da dire "solenne". Nel senso maturo, autoritario, composto, perfettamente in linea con il contesto.
Chiarezza dei contenuti: Rendi bene l'atmosfera cupa e il protagonista, un povero frate che cerca di espiare i suoi peccati. Ho anche apprezzato come hai descritto il corpo della donna, non era facile far capire il desiderio carnale senza cadere nella volgarità. Bravo!
Idea: Semplice, in un certo senso, ma comunque resa splendidamente.
Conclusioni: Mi è piaciuto! Tema centrato, stile azzeccato e l'dea c'è.

Caccia alle streghe di Luigi Brasili
Ciao Luigi! Vediamo di commentare il tuo racconto ^^
Tema: Il Male non tanto quanto peccato commesso ma quanto divertimento e godimento nell'accusare altri. Addirittura "inventarsi" nuovi peccati pur di garantirsi uno spettacolo brillante. Quindi un Male che vede solo Il Male commesso da altre persone. Bene, il tema ci sta.
Stile di scrittura: Onestamente credo che si siano parecchie persone che sputano, nel senso che sfrutti un po' troppo questo verbo. Anche la parola incurante l'hai usata due volte nel giro delle poche prime righe.
In generale non apprezzo quando si danno nomi ai personaggi come Truth, Purity e Reality, come se si volesse sottolineare il loro ruolo o la loro vocazione. Tralasciando questi dettagli, direi bene.
Chiarezza dei contenuti: Il contesto è molto chiaro, classica ambientazione da caccia alle streghe. Mi permetto di farti solo un appunto: trovo poco realistico che nessuno dei condannati chieda pietà, che nessuno urli, che nessuno cerchi di liberarsi o che nessuno si professi colpevole nel tentativo di ricevere la grazia. A parte i bambini, che giustamente sono spaventati, tutti gli altri sembrano martiri pronti a morire. Il che è lodevole ma, come ho detto, poco realistico. Almeno questa è la mia opinione.
Idea: Per essere sincera non è il primo racconto che leggo basato sulla caccia alle streghe, per cui mi sembra una ripetizione di stralci che ho letto in precedenza. Perciò non trovo la tua idea molto originale, ma comunque riuscita.
In bocca al lupo!

Male non fare di Rionero
Ciao Rionero! Vediamo di commentare il tuo racconto ^^
Tema: Onestamente ho fatto un pochino fatica a trovarlo. Le uniche cose che mi suggerisci sono tagli al budget della sicurezza e possibile contagio, quindi potrei ritrovarvi il Male inquadrando il protagonista come un amministratore incurante e indifferente, che ha di fatto permesso che accadesse una tragedia. In tal caso, tema centrato!
Stile: Scorrevole, puntuale, adatto. Mi limito solo a riproporti le stesse considerazioni fatte da Davis in merito a Touchscreen - bluetooth e all'ultima frase.
Chiarezza dei contenuti: Tutto bene, rendi bene il personaggio, il suo ruolo e il suo modo di agire.
Idea: Sicuramente ricercata, è un'interpretazione decisamente originale del tema. Per di più anche ben resa.
Conclusioni: Bel racconto, mi è piaciuto.
In bocca al lupo!

Io, il male di Zebratigrata
Ciao Zebratigrata! Vediamo di commentare il tuo racconto ^^
Tema: Quindi L'Antico sarebbe il Male, interpretando fedelmente il titolo "Io, il Male"? Questa mi mancava proprio! XD
Stile: Lineare. Mi è piaciuto il passaggio dei punti di vista da padre a madre, e infine a figlio.
Chiarezza dei contenuti: Ammetto di aver trovato difficoltà nel comprendere l'ultimo paragrafo, ho dovuto rileggerlo più di una volta. Non mi era chiaro cosa fosse successo, e solo dopo diverse letture ho capito che L'Antico aveva preso possesso del corpo di Maurizio (Giusto?). Non so come dire, forse manca una frase chiave che aiuti il lettore in questa momento di svolta. Certo, hai sfruttato il cambiamento di carattere per evidenziare uno stacco netto, ma ho come l'impressione che non sia sufficiente. Ovviamente è solo una mia considerazione.
In secondo luogo il tuo racconto mi lascia delle domande irrisolte: tutti i 99 bambini prima di Maurizio avevano trovato chissà come la mappa, per poi scovare il libro e scrivervi la loro storia, e infine nascondere nuovamente tutto negli stessi posti? Quindi Maurizio è stato il "fortunato cliente" numero 100? Accidenti che sfiga! XD
Idea: Decisamente originale, sfruttare L'Antico come protagonista della storia non è un'idea da tutti!
Conclusioni: Credo sia un buon racconto e ben scritto.
In bocca al lupo!

Daniel Travis
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Re: Gruppo 113: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#3 » martedì 20 giugno 2017, 21:45

Classifica

1. Messaggio consegnato di Andrea Partiti
2. Il prossimo di Eleonora Rossetti
3. Un nuovo inizio di Roberto Romanelli
4. Il grande inquisitore di Giuseppe de Micheli
5. Male non fare di Rionero
6. Io, il male di Zebratigrata
7. La storia di Francesco di Simone Cassia
8. Caccia alle streghe di Luigi Brasili

Commenti

1. Messaggio consegnato di Andrea Partiti
Ho qualche difficoltà a vedere il legame con il tema. Detto questo, lo stile del racconto come sempre non delude, anzi, i personaggi sono vivi nelle poche battute di spazio che avevi per presentarli, e la loro disperazione è autentica, e il ragazzo è un protagonista con i controfiocchi carpiati all'indietro.
Bella prova.

2. Il prossimo di Eleonora Rossetti
Bella l'idea e bell'esecuzione: la paura del Male che libera il crudele assassino dentro l'uomo della strada è una trovata ben costruita e degna del Dylan Dog dei primi cento numeri (anche se apprezzo pure alcuni di quelli nuovi, il paragone qui è un grosso complimento, sia chiaro). Le modalità di omicidio immaginate collegate al fastidio di ogni potenziale vittima sono il bulbo oculare sulla torta.
Concordo con Chiara sul fatto che ci voglia un attimo per comprendere che il Male sia effettivamente il Male e non l'amante di Giusy che nel tempo libero fa il serial killer.
Al piano sottostante, l'uomo sdraiato sul letto lascia vagare lo sguardo. Cavalcioni sopra di lui, Giusy drizza un poco la schiena e lo guarda in volto. “Tutto bene?”
Lui sorride.

Nella frase seguente, capiamoci, è già chiaro che il Male è il Male e non un uomo qualunque, anche perché non avrebbe senso, ma in questo passaggio secondo me il riferimento all'uomo sdraiato sul letto come soggetto delle azioni rischia di far deragliare, anche perché per capire che è il Male dentro di lui ad agire l'unico indizio (ripeto, solo in questo passaggio, dopo si capisce secondo me) è il corsivo del Lui, e se uno in prima lettura si perde quello si rischia la confusione.
Chiarito questo piccolo dettaglio, che non è neanche un difetto vero e proprio, valutazione decisamente positiva.
Bella prova.

3. Un nuovo inizio di Roberto Romanelli
Gran figata l'ambientazione, sottesa, fairie-cyberpunk. Mica da tutti l'idea del Peter bambino incontrollabile che non accetta la fine dei giochi e trova il modo di far ricominciare la partita. Non sono un grande fan di Adesso rispondimi, Trilly… Sono davvero io, il male?, battuta un po' cheesy e di tono un po' troppo affettato rispetto al resto del racconto, ma per il resto un pezzo molto riuscito.
Bella prova.

4. Il grande inquisitore di Giuseppe de Micheli
Efficace la paradossale concentrazione della colpa del protagonista sul desiderio piuttosto che sulla violenza, per lui giustificata, inflitta all'accusata, che colpisce il lettore. Il punto di forza del racconto sta senza dubbio nello stile con cui è scritto, mentre la storia prosegue lineare fino a un finale bello potente.
Niente male davvero.

5. Male non fare di Rionero
Un bel racconto con un paio di dettagli che non mi sconfinferano.
La prima frase, innanzitutto: ugh. Forzatissima, come se Touch Screen e Bluetooth fossero chissà che lusso o innovazione tecnologica, e non aggiunge nulla al racconto.
Inoltre, l'ultima è un po' troppo lineare e finisce per non sottolineare emotivamente il vero dato di interesse (possibile contagio).
Per il resto, la voce del protagonista è chiara e viva, senza dubbio il punto di forza del testo, il tono è buono, poggiato su una trama leggerissima, e il tema c'è dritto e di rovescio.

6. Io, il male di Zebratigrata
Ciao e complimenti.
Punti di forza: l'inizio tripartito che si avvicina al nostro protagonista attraverso la sua famiglia, che fa molto horror, dark fantasy o fantasy per teenager anni Ottanta; il tono che si adatta tanto alla storia inquietante quanto al suo protagonista scanzonato. Il punto debole è senza dubbio la chiarezza degli eventi: che c'entrano i numeri degli oggetti? Trovarli in ordine impedisce all'Antico di uscire? Oppure serviva che cento bambini scrivessero di sé nel libro per liberarlo (ma secondo quale logica, mitologia o mistero? E comunque, che c'entrano i numeri degli oggetti allora?)? Come hanno fatto altri cento bambini, precisamente uno all'anno, a recuperare il malloppo (e poi a rimetterlo a posto...?)? Non è dato un accenno in nessuna direzione, e risolvere questa questione farebbe onore a un bel racconto.

7. La storia di Francesco di Simone Cassia
Niente male (ah ah) l'idea del "mondo buono e giusto" favoletta per Carletto, ma nell'esecuzione, pur senza errori particolari, lo stile finisce per annoiare. Così com'è, il testo mette a nudo la propria trama più o meno del tutto dopo un paio di righe e il resto è attesa e poco di più. Consiglierei di dare più vita alla parte centrale del testo, dove già conosciamo a grandi linee il finale ma ancora ci manca un po' di spazio per arrivarci, con qualche trovata - fosse anche solo una gag - oppure di accorciare il tutto.

8. Caccia alle streghe di Luigi Brasili
Dunque, caccia alle streghe, un'idea piuttosto gettonata in questa edizione, ma variamente esplorata. Qui vediamo gli accusati più stoici della Storia (concordo con Chiara su questo punto). A dispetto della centralità della spettacolarizzazione della punizione, il ritmo da reality show leva il lettore da qualunque illusione di verosimiglianza, portandolo in una narrazione astratta riconfermata dai nomi dei tre preti, una scelta che non apprezzo particolarmente. Detto questo, è un testo ben scritto, con un ritmo incalzante e cinematografico.
Complimenti.
Il Crocicchio è un punto tra le cose. Qui si incontrano Dei e Diavoli e si stringono patti. Qui, dopo aver trapassato i vampiri e averli inchiodati a terra, decapitati, bruciati, si gettano al vento le loro ceneri.
Il Crocicchio è un luogo di possibilità.

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Re: Gruppo 113: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#4 » domenica 25 giugno 2017, 12:40

Speravo di trovare altri commenti visto che per diversi giorni sarò fuori, in modo da leggerli e poter fare una risposta unica. :-)
La faccio comunque.
Innanzitutto grazie per i commenti dettagliati.
L'intento è stato di usare l'ambientazione in stile Salem per mettere l'indice sulla società in cui viviamo oggi, con la gente assuefatta a ogni aberrazione e finzione realizzata nel nome dell'audience, in cui gli stessi concorrenti dei vari "spettacoli" spesso sono disposti a qualsiasi assurdità pur di avere il loro quarto d'ora di notorietà; nel contempo ho preso di mira certe categorie di persone che si inalberano in modo feroce o meno contro chi secondo loro non segue il dogma e ostenta quella che è invece è la normalità dell'essere umano.
Tutte le scelte, ovviamente intenzionali, nomi compresi, sono state ben ponderate, nei limiti del tempo concessomi, e tutte in funzione delle chiavi di lettura a cui mi riferisco. Rileggendo, non cambierei quei nomi, pazienza se qualcuno non gradisce, s'è fatto apposta ma non s'è fatto apposta. :-)
Utilizzerò sicuramente la versione estesa per qualche concorso letterario. Grazie a chi ha commentato e grazie a chi verrà dopo. Buona domenica a tutti. Vado a stilare la classifica e poi a preparare le valigie.
p.s.
Concordo che potevo limitarmi nel "catarro", ma se pensate che ho iniziato a scrivere il racconto poco prima di mezzanotte (quella sera stavo guardando I sogni segreti di Walter Mitty) e che ho dovuto tagliare da 4900 a 3000 ho fatto un mezzo miracolo.

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Re: Gruppo 113: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#5 » domenica 25 giugno 2017, 12:43

ATTENZIONE

Non usate questo topic per rispondere ai vostri commenti, fatelo sotto i vostri racconti.

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Re: Gruppo 113: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#6 » domenica 25 giugno 2017, 21:14

Ciao a tutt*,
ecco la mia classifica e i commenti.

Io, il male di Zebratigrata
Ciao Sara,
il tuo racconto mi è piaciuto molto.
Sei riuscita a offrire al lettore varie chiavi di lettura (interno e esterno a Minuti Contati) senza per questo rendere inintelligibile la storia a chi non sappia niente di Maurizi e Antichi. L’unico appunto che mi sento di farti è sulla frase “Ma, come ogni bambino che si rispetti, decise di iniziare dall’ultimo”. Abbandoni il punto di vista di Maurizio per assumere quello di un narratore onnisciente senza nessuna ragione. Per il resto una buona prova.

Messaggio consegnato, di Andrea Partiti
Ciao Andrea,
Il tuo racconto ruota attorno alla figura del bambino kamikaze. Che è un kamikaze lo scopriamo nel finale e questo, a mio avviso, penalizza la profondità del racconto. Il fatto che tu sia costretto a dissimulare la vera entità del "messaggio" per il colonnello ti impedisce di esplorare a fondo il mondo interiore del protagonista (cosa che sarebbe molto più interessante del colpo di scena finale). Con l’eccezione del finale, dove la scena del cioccolato restituisce quel tipo di indagine nella mente del protagonista che ci si aspetterebbe.
Sul tema anche io ho perplessità. Io, il male è come si percepisce l ragazzino? Un po' debole perché non ci sono cenni nel racconto.

Il prossimo, di Eleonora Rossetti,
Ciao Eleonora,
il tuo racconto non mi convince per due motivi.
Il primo è il montaggio. Ho dovuto rileggerlo un paio di volte per cercare di capirlo. Non arriva diretto come dovrebbe. Il cambio di punto di vista spiazza il lettore.
Il secondo è la connotazione del male. Un po’ troppo macchietta. Il fatto che lasci che un pazzoide faccia il lavoro per lui solo per potersi trombare in sana pace Giusy … ecco non mi sembra una gran trovata.

Un nuovo inizio - Roberto Romanelli
Ciao Roberto,
facciamo il conto che il lettore del tuo racconto non sappia chi siano Peter Pan, Trilly,, e Capitan Uncino. Si trova davanti a questa storia . Lo legge fino al dialogo in fondo, trascinato dai fatti e nell’attesa di arrivare a capire bene quello che succede. Ecco io mi sono posto in questa ottica e il risultato è con ci ho capito una mazza. Problema mio? Problema del tuo racconto? Io che lo valuto non posso prescindere da questo.

Male non fare di Rionero

Ciao Rionero,
il punto di forza del tuo racconto sta nella voce narrante, abbastanza convincente e che si segue senza difficoltà. Il tema è bene declinato. Il male è la direzione aziendale che si cela dietro delle iniziative progressiste per tenere buoni i sindacati e che taglia il budget sulla sicurezza. Come non vederci tragedie reali più o meno recenti?
Ci sono solo alcuni passaggi in cui la terminologia sembra affettata e poco convincente (l’incipit come ti è già stato fatto notare). Comunque, una buona prova.
In bocca al lupo!

La storia di Francesco di Simone Cassia

Ciao Simone,
hai avuto una buona idea. Il racconto è semplice e si legge piacevolmente, alla fine strappa qualche risata. Però,a mio avviso, gli manca qualcosa. La prima parte, una volta capito il gioco, rischia di essere un po’ piatta, soprattutto perché è molto lunga. Forse, per dargli un po’ più di mordente avresti dovuto ricalcare al contrario l’andamento di una favola della buonanotte. La seconda invece è rapida ed efficace, anche se mi sorge il dubbio che a Male junior una storia così dovrebbe far paura e non ridere.

IL GRANDE INQUISITORE di Giuseppe De Micheli
Ciao Giuseppe,
per quel che mi riguarda, il tuo è il miglior racconto di questo girone. La voce è convincente, il tema affrontato in maniera originale e allo stesso tempo centrale. Insomma nessun appunto sul testo. Qiello che invece ti consiglierei vivamente di cambiare è il titolo. Il fatto che lo stesso titolo sia riferito a un racconto all’interno di un romanzo di un certo scrittore russo, ecco, non ti fa molto gioco. Avrebbe senso se ci fosse qualche riferimento oppure se ne fosse una parodia. Con un titolo diverso avresti un ottimo racconto e consentiressti al buon Fedor di riposare in pace.

Caccia alle streghe di Pierluigi Brasili
Ciao Pierluigi,
il tuo racconto sta pienamente nel tema. A parte alcune ripetizioni che ti sono già state fatte notare, direi che la lettura scorre liscia.
Il maggior difetto, secondo me, sta nell’elenco dei peccatori, dei loro peccati e delle punizioni. Questo rende il racconto un po’ piatto. Immagino sia dovuto al taglio di materiale (come tu stesso affermi qui sopra). Forse avresti potuto concentrarti su due casi al massimo descrivendoli in maniera più puntuale.

1. IL GRANDE INQUISITORE di Giuseppe De Micheli
2. io, il male di Zebratigrata
3. Male non fare di Rionero
4. Messaggio consegnato, di Andrea Partiti
5. Il prossimo, di Eleonora Rossetti,
6. La storia di Francesco di Simone Cassia
7. Caccia alle streghe di Pierluigi Brasili
8. Un nuovo inizio - Roberto Romanelli

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giancarmine trotta
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Re: Gruppo 113: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#7 » domenica 25 giugno 2017, 22:31

Classifica e commenti.
Bei pezzi, alcuni bellissimi e nessuno che non abbia degli ottimi spunti.

Ma la classifica va fatta.

1) Il grande inquisitore
2) Messaggio consegnato
3) Il prossimo
4) Un nuovo inizio
5) Male non fare
6) La storia di Francesco
7) Io, il male
8) Caccia alle streghe

Messaggio consegnato

Ciao Andrea,
un racconto così mi lascia a bocca aperta. È un genere che adoro, che leggo e che mi piace scrivere. Ora, se il tema fosse stato -la guerra- -il soldato- ecc... ti avrei fatto solo complimenti. Te li faccio lo stesso perché il racconto merita lodi a prescindere dal tema. In classifica sono in difficoltà, di solito il fuori tema o il tema preso di lato lo classifico nella seconda metà, ma questo mi piace troppo e starà in alto. Il punto forte sono le descrizioni: realistiche e plasmate ottimamente nel contesto. Ho avuto un dubbio sui pensieri del protagonista, in apparenza troppo da adulto. Mi sono risposto che in guerra si cresce prima e quindi va bene così.
In definitiva un lavoro ottimo, macchiato dal tema non preso appieno.
Alla prossima,
G.
--------------------------------
Il prossimo

Ciao Eleonora e ben ritrovata.
Doppia lettura anche del tuo racconto. Alla prima non ero certo di aver capito il finale (ed era così) che invece ho gustato alla seconda lettura (grazie anche ai tuoi suggerimenti).
Credo sia un buon lavoro; alla fine, ripensando al tutto, mi accorgo che i piani del male possono essere modificati solo da menti che agiscono in modo estremo. In questo caso l'epilogo è fatale e Il Male modifica la propria strategia. "Lo psicopatico" come lo definisce lui, è certamente coraggioso: non vuole diventare il mezzo per i suoi fini e pur di non esserlo si sacrifica.
In definitiva è un racconto riuscito. Un pizzico di chiarezza sulle frasi (da attribuire al Male o all'uomo) e sarebbe stato perfetto. Lettura godibile che frase dopo frase non scende di livello.
Alla prossima,
G.
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Un nuovo inizio

Ciao Roberto,
il tuo modo di raccontare è sempre suggestivo. Ho letto il racconto due volte e ammetto che alla prima avevo capito poco. La seconda lettura e i commenti mi hanno aiutato. Ciò che è ben evidente è la tua capacità di descrivere il mondo delle fiabe e del fantasy per poi rivoltarlo come un calzino con finali inattesi e protagonisti che si scambiano i ruoli (non solo in questo racconto ma anche in altri precedenti). Tutto reso facile dal modo di scrivere che ti appartiene. Quando leggo i tuoi pezzi per commentarli sono sempre certo che leggerò qualcosa di raro in MC e non solo; a volte mi piacciono di più e a volte meno ma non passano mai e ripeto mai inosservati.
Per concludere, ambientazione da dieci e lode, storia ok e piccola pecca (per me) riguardo i chiarimenti su tutto il pezzo che arrivano all'ultimo respiro. E tocca rileggere. Piacevolmente però!
Alla prossima,
G.
-------------------------------

Io, il male

Ciao Sara,
credo che il tuo racconto, con una delle idee più originali che ho letto, sia uno di quelli che in tremila non ci sta. L'ho letto con attenzione e gli eventi che racconti sono utili alla scena finale che anche secondo me poteva essere gestita con delle righe in più. E risiamo al punto di partenza, come la tua mappa: dove tagliare? Cosa?
Sarebbe stato interessante leggere informazioni sulle caratteristiche dei personaggi o particolari sulle storie. Tutte cose che mi hanno portato a pensare che il tuo racconto sia adatto ad una revisione con aumento discreto di caratteri così da soddisfare completamente i lettori. La narrazione è buona e l'idea come ti ho scritto è ottima. Lavoro positivo ma con margini di miglioramento.
Alla prossima,
G.
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Male non fare

Ciao Rionero,
ciò che mi è piaciuto di più del tuo racconto è stata la narrazione in generale e in particolare nella parte centrale. Ogni parola è ben incastonata nel contesto e il tutto si legge bene.
La parte iniziale, con i nomi, bluetooth, ecc.. risulta un po' faticosa alla lettura e il testo ne risente. Sul tema ci siamo anche perché parli in prima persona di un atto malefico ed è proprio quello che il tema richiedeva. Penso che l'attualità di certi contesti (anche italiani, purtroppo) non sia molto lontana da quello che hai raccontato. Magari con stratagemmi diversi, ma con le stesse finalità.
In definitiva un racconto riuscito, positivo, con pochi punti migliorabili.
Alla prossima,
G.
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La storia di Francesco

Ciao Simone,
ho letto con interesse la tua storia. Mi è sembrata una Parabola interrotta e sotto questo aspetto il tema è centrato trattandosi di Male. Senza questo paragone il tema è preso di lato, ma ripeto, per me ci rientra per quanto scritto sopra.
Forse potevi interrompere il racconto un po' prima per renderlo meno piatto, magari alternando racconto e dialogo, ma la tua scelta è comunque buona.
In definitiva si legge bene, ha un senso logico ed è chiaro. Per contro non mi ha lasciato completamente soddisfatto perché avrei preferito più azioni forti rispetto a quelle menzionate. Tecnicamente vale ed è giusto sottolinearlo.
Alla prossima,
G.
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Il grande inquisitore

Ciao Giuseppe,
la tua è indubbiamente un prova d'impatto. Spesso quando commento cerco di ricordare i punti salienti del racconto. Nel tuo caso ci sono e anzi, in alcuni passaggi non mi aspettavo fossi così esplicito (non è una critica!). L'unica piccola pecca (a proposito di peccati e peccatori!) riguarda i numeri che hai utilizzato. Tre, nove,venticinque, ecc..: o hanno un senso con storia e personaggio oppure stanno lì come contorno quasi inutile. Intendo dire che se non ci fossero cosa cambierebbe?
Concordo sull'ottimo stile, solenne. Rendi benissimo l'immagine di quest'uomo che si punisce per il male che è convinto di procurare e procurarsi.
Alla prossima lettura,
G.
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Caccia alle streghe

Ciao Luigi,
è il primo racconto che leggo del girone. Per me una buona prova, migliorabile. Ti spiego: mi è piaciuta la declinazione di male come divertimento altrui. Anche ai nostri tempi la tv ci tempesta di immagini forti e crude di meschinità varie e il pubblico premia questa scelta. Sui motivi non è questa la sede adatta per parlarne.
Detto questo non mi è piaciuta la sequela di malvagità. Nel senso che avrei preferito puntare su una o due torture, raccontando meglio le storie dei "colpevoli". Una specie di zoom sulla storia, con dialoghi, emozioni, vicissitudini.
Il risultato è un racconto ben confezionato che non graffia ma che si fa leggere.
Alla prossima,
G.
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chiara.rufino
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Re: Gruppo 113: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#8 » martedì 27 giugno 2017, 12:26

Come per le altre sere: diventa difficile fare le classifiche.
Bravi tutti, ci rivediamo a Luglio.

Messaggio consegnato

Il racconto mi è piaciuto ma, come ti fanno notare gli altri, il tema è preso un po’ alla larga. Facendo un paragone col mio, dove (penso) d’aver disseminato indizi, ci hai dato un sacco di info sul bambino e su cosa facesse ma che fosse un kamikaze, non l’ho percepito, ho pensato più a una staffetta partigiana. Bella prova comunque.

Il prossimo

Lì per lì ho pensato che il nostro protagonista fosse un plagiato mentale, magari dal tizio di sotto che si sbatte Giusy e, devo ammetterlo, mi accodo agli altri per le critiche che ti fanno sulla poca chiarezza. Insomma, fino al finale (che frase orrenda, lo so), faceva presagire un gran racconto e poi l’hai un po’ smontato da sola.

Io, il male

Tolta la grafia (aaargh), il tuo racconto mi è piaciuto sia come fai vedere l’Antico, sia come rappresenti il “piccolo” Maurizio; come al solito è un’opera originale che ti fa esclamare “ma va, non ci avrei mai pensato!”
Qualcosa l’avrei modificata anche io e mi accodo al fatto che in tremila caratteri non può entrare tutto, ma ben fatto.

Male non fare

Tolto l’inizio davvero zoppicante, ci ho messo un po’ per capire come avessi declinato il tema e perché. Nonostante questo, il racconto è carino anche se non mi ha lasciata particolari sensazioni, avrei marcato di più la mano sui tagli e sul lavoro del nostro protagonista, anche le sigle non facilitano la lettura e mi hanno un po' sviata.

La storia di Francesco

E’ una bella storia; ammetto che mi aspettavo un colpone di scena tipo “e conservava cadaveri in cantina” ma questa soluzione che hai dato tu non mi è dispiaciuta. Va bene che detta così risulta un po’ “monca” però rimane una buona prova e un ottimo svolgimento del tema. Ultima nota, abat-jour si scrive col trattino...

Il grande inquisitore

L’unica nota che devo farti è come hai impostato il racconto; sembra un mattone infinito quando in realtà si legge che è una meraviglia e non mi hanno dato troppo fastidio tutti quei numeri,anche se a tratti li ho trovati superflui. Concordo con Roncaccia di cambiare il titolo e lasciar riposare il buon Dostoevskij, ma comunque hai saputo applicare benissimo il tema.

Caccia alle streghe

Intanto ben arrivato! Il racconto è molto carino e anche se hai dovuto tagliare qua e là, non si è sentito minimamente. Purtroppo però devo concordare con gli altri, la lista dei condannati appiattisce la narrazione e leva un po’ il tono di stupore a cosa sia o meno il grande male. Per essere una prima prova però la trovo ben costruita, bravo.

Un nuovo inizio

Ti dirò, ero molto gasata per l'inizio della storia; due persone in posto sconosciuto,lui è un capitano di vascello, lei forse è una prigioniera...E poi? Capitan Uncino? Non lo so, mi sa molto di gioco facile come hai fatto tu e da un lato ci sta, dall'altro anche no. Non mi hai convinta del tutto con questa prova, e mi dispiace anche.


1. Il grande inquisitore
2. Messaggio consegnato
3. La storia di Francesco
4. Io, il male
5. Male non fare
6. Caccia alle streghe
7. Un nuovo inizio
8. Il prossimo
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erika.adale
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Re: Gruppo 113: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#9 » martedì 27 giugno 2017, 23:04

1) Messaggio consegnato
2) Un nuovo inizio
3) Il grande inquisitore
4) Io, il male
5) Male non fare
6) La storia di Francesco
7) Il prossimo
8) Caccia alle streghe

Io, il male
Bella idea, originale anche nel richiamare l'antico e il fatto che, beh, lui sia il male.
Mi è piaciuto molto, a livello stilistico, il punto di vista che rotola da un personaggio all'altro (con qualche sbavatura del POV che già ti è stata fatta notare). Ottimizzerei l'ultimo paragrafo, però. C'è qualcosa che non lo rende immediato e costringe a rileggere: forse il fatto che parta dalla descrizione dell'evento "pergamena che si distrugge", varrebbe la pena caratterizzare il POV finale.
Un nuovo inizio
Ho sempre sospettato che Peter Pan avesse un che di demoniaco. Non dimentichiamo che nella storia di Barrie, prima di essere annacquata da Disney, "sfoltiva" i suoi compagni quando diventavano troppi. Direi che è un'interpretazione interessante del tema e, in generale, una visione di un aspetto non improbabile della fiaba. E, questa volta, non ho avuto difficoltà a seguirti ne' ho dovuto rileggere, come è avvenuto altre volte. Mi è piaciuto.
Il prossimo
Ciao, un racconto che interpreta in modo interessante il tema del tema e il cui senso mi è arrivato diretto, senza alcuna difficoltà. Deduco che il Male sia una forma di demone, che possiede le persone, spingendole a compiere delitti efferati.
Perché, però, il sociopatico lo sa e non vede la cronaca per quello che è nel nostro quotidiano, cioè una serie di orrori non correlati fra loro? Perché è, appunto, matto quindi, secondo una certa tradizione letteraria, sensitivo?
Per altro ho capito che sia un uomo disturbato solo dal tuo successivo commento ( e da quello del Male in persona nel racconto). Il fatto che trovi intolleranti alcune banalità è tutto sommato spiegabile con la possessione che porta a omicidi per futili motivi. Rivolgere l'arma verso se stesso, a fronte alla necessità di compiere il male, sembra un atto di coraggio più che di disagio.
Infine: il Male in persona si appoggia su un'altra morte per godere di un po' di sesso. Ecco, questo non mi convince appieno. Il demone dovrebbe godere del sangue versato più che di una donna, l'idea che lasci il compito di uccidere a un altro me lo fa un po' impiegato che passa la pratica al collega sfigato.
Messaggio consegnato
Un racconto con un'ambientazione ben descritta e un protagonista di spessore, assolutamente tridimensionale. Lo stile è ottimo e mantiene l'attenzione anche di chi, come me, non si appassiona alle storie di guerra. Trovo anche centrato il tema: il protagonista affronta ogni tipo di ostacolo per avvicinare in fiducia il Colonnello e ucciderlo. Quali che siano le ragioni che lo muovono ( potrebbe essere anche un servizio sublime alla causa, per quel che ne sappiamo, ma mi piace avere una visione parziale della situazione), capisco che il doppio gioco getti comunque un'ombra oscura sulla sua autoconsapevolezza.
Caccia alle streghe
Ciao, piacere di conoscerti.
Ho iniziato il racconto convinta che volesse essere storico o fantasy ( genere che richiederebbe comunque una verosimiglianza interna) e questa sequela di condannati fieri ed eroici nel loro martirio, pur causato da ragioni diverse, mi ha lasciato un po' perplessa. Poi il nome dell'ultimo personaggio svela quello che immagino essere il tuo fine, cioè satira di costume contemporaneo. Quindi, divento meno severa nel giudicare l'improbabilità dei comportamenti nell'economia del racconto, anche se apprezzo poco la scelta di usare un nome proprio per spiegare dove volevi andare a parare: lo trovo una forma di infodump.
Sicuramente c'è molta attenzione nelle descrizioni delle scene. Forse potrebbe valere la pena scegliere gesti diversi per rendere più vivide le immagini (per dire, qui sputano tutti...)
Sull'originalità del tema non mi pronuncio, sei il primo racconto che leggo in questa tornata.
Il grande inquisitore
Ottima interpretazione del tema, dove il male assume varie valenze (dolore fisico, rappresentazione diabolica, desiderio di espiazione) interconnesse fra loro.
Ben gestito il crescendo della narrazione, belle le descrizioni senza indulgere ne' in volgarità ne' in descrizioni violente che, personalmente, reggo poco.
Lo stile è solenne e adatto a questo tipo di storia. La linearità è sempre un pregio, a mio avviso, che potresti rendere un tratto del tuo stile. La solennità, invece, un colore che si adatta a questo specifico contesto.
La storia di Francesco
Apologo interessante, costituito di due parti e due anime ben diverse fra loro.
La prima, cinematograficamente parlando, un film realista. La seconda, con il Sig. Male e figlio, un cartone animato. Il contrasto è forte e, per i miei gusti, quasi eccessivo, ma capisco a volontà di sperimentazione e il gusto del collage.
Come altri avrei preferito un Carletto ( anche il nome fa sorridere, dopo "Pierino" la scelta più buffa possibile) spaventato piuttosto che divertito.
Scrittura ben controllata.
Male non fare
Non sto a ripetere i commenti ( che condivido) alle frasi iniziali, che sono un peccato perché l'inciampo sull'incipit non predispone a una lettura equanime.
Eppure la voce narrante prende presto spessore e realismo; ottimo il parallelo fra il disatteso motto dell'azienda e l'atteggiamento del protagonista. Sarebbe stato interessante far balenare, oltre al nervosismo, un filo di paura nei suoi pensieri a conseguenza del male fatto.

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Jacopo Berti
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Re: Gruppo 113: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#10 » mercoledì 28 giugno 2017, 0:22

Stavolta è stato davvero difficile trovare il tempo per finire la classifica. Mi dispiace averla consegnata in ritardo e non aver dedicato a tutti i racconti il tempo, i caratteri e la profondità di analisi che di solito riesco a fare.
Del podio sono piuttosto convinto: sia su chi ne debba fare parte, sia dell'ordine. Sui restanti, invece, ho avuto qualche difficoltà, perché le differenze erano davvero poche. tra Eleonora e Simone potrebbero benissimo esserci una o due posizioni soltanto, in un'altra occasione.

1)Io, il male, di Sara Tirabassi
2) Messaggio consegnato, di Andrea Partiti
3) Un nuovo inizio, di Roberto Romanelli
4) Il prossimo, di Eleonora Rossetti
5) Caccia alle streghe, di Luigi Brasili
6) Male non fare, di Rionero
7) Il grande inquisitore, di Giuseppe de Micheli
8) La storia di Francesco, di Simone Cassia

1)Io, il male, di Sara Tirabassi
Ciao Sara,
una bella interpretazione del tema. Anche tu hai scelto l'approccio metatestuale, hai trovato un'idea geniale e l'hai realizzata abbastanza bene. In pratica, l'antico sarebbe una sorta di demone o comunque entità che per uscire dalla sua prigione ha bisogno di cento racconti, come cento sono le edizioni di minuticontati.
Hai avuto fantasia, hai giocato coi punti di vista e ci hai condotti a un finale molto originale.
Forse non ho colto qualche significato allegorico o simbolico, ma il gioco del passaggio della mappa da padre a madre a figlio lo trovo inutilmente lungo e dettagliato, mentre avrei voluto leggere qualcosa di più su questo essere e la sua biblioprigionia.
Comunque, un racconto più che buono.

2) Messaggio consegnato, di Andrea Partiti
Ciao Andrea,
il tuo racconto mi ha coinvolto abbastanza e mi ha creato numerose aspettative: mentre lo leggevo mi ha lasciato il tempo per pensare in cosa potesse risolversi e sapere che condividiamo alcune letture non mi ha lasciato scampo. Ho pensato a un racconto con finale a sorpresa tipo la sentinella di Brown (cosa poteva avere il protagonista per poter andare nelle tane?); ho pensato verso la fine, che potesse essere semplicemente un gioco da bambini, uno di quei giochi di elaborata immedesimazione che fanno i ragazzini di 8-12 anni. Mi è tornato in mente, infine, il Sentiero dei nidi di ragno di Calvino.
Scritto bene come tuo solito, secondo me non manca l'aderenza al tema. L'hai preso alla lontana, nel senso che bisogna entrare e uscire dal protagonista per leggere "io, il male". Il male peggiore non è quello di chi sa di essere il male e di compierlo, ma è quello compiuto da innocenti indottrinati. Diventano simbolo di un male della condizione umana, di un male impersonale.
Detto questo, ci sono alcune piccoli difetti. Il tono è un po' troppo adulto per essere quello di un ragazzino, e alcune parole (non solo quando si scopre che il protagonista è giovanissimo, ma già prima) sembrano un po' fuori dal registro linguistico. Penso ad "altrui", ma ci sono altri esempi. Lo stesso si può dire dell'eufemismo "messaggio" che mi pare un po' troppo marcato; alla fine del gioco, quando si capisce che il "messaggio" non sono delle informazioni si sente un po' una storpiatura.
Complessivamente, un buon racconto.

3) Un nuovo inizio, di Roberto Romanelli
Ciao Roberto,
il problema di un testo del genere (ben esemplificato dai post di Marco) è che se non lo si capisce (ovvero se non se ne capiscono i riferimenti) si incorre in un aut aut: ce la si deve prendere con se stessi o con il testo/l'autore. Io un po' me la prendo con me stesso per non aver capito i riferimenti fino alla fine, fino a che non è apparso il nome di Trilly. Ma un po' me la prendo anche con te e riconosco che il tuo gioco, quello citazionista e revisionista, è più facile di quanto non sembri a chi lo apprezza in ogni sua parte.
Detto questo, la trasposizione mi piace molto (belli gli ambienti e opportune le poche parole con cui sono dipinti) e anche l'introduzione di elementi di un qualche tipo di punk (immagino esista qualcosa tipo pirate-punk) a volte è convincente. Ho apprezzato descrizioni del genere: "Il Capitano si lisciò i baffi con la mano artificiale, i micropori rilasciarono un olio di pregio alle essenze di eucalipto e pino".
Altre invece mi sono sembrate "troppo funzionali" all'introduzione appunto degli stessi elementi tecnologici, come questa " più che sufficienti per le ottiche amplificatrici dell'occhio sinistro del Capitano". Il "più che sufficienti per..." è un tono troppo didascalico che esula da quello del racconto.
I caratteri di Uncino e di Trilly sono tratteggiati bene, mentre quello di Pan, come raccontato da Uncino, non è chiaro ed è un po' troppo "spiegone".
Come spesso accade per i tuoi racconti, riscontro marcati elementi positivi e negativi. Stavolta prevalgono i positivi. Nel complesso, bene ma non benissimo.

4) Il prossimo, di Eleonora Rossetti
Ciao Eleonora,
il tuo è un racconto che funziona molto bene fino al paragrafo finale. Le "prove" di resistenza al male sono coinvolgenti e gli omicidi immaginati nei loro tratti salienti e con le parole adatte sono molto riusciti. La lente di ingrandimento sui piccoli problemi quotidiani è opportuna, secondo me.
La trama si indebolisce un po' alla fine e, sebbene non la veda così male come Roncaccia, concordo con la valutazione che Marco ha fatto sul "Male": non è credibile, peggio, non è così interessante, un'entità trascendente o quel che è, che compie ogni giorno un omicidio e che in ultimo si contenta di un morto qualsiasi, peraltro non omicidio ma suicidio, mentre gode una notte di sesso attraverso il suo ospite.
Io ho capito quel che è successo, ma capisco che altri possano aver avuto problemi: uno si domanda se per caso non abbia capito bene, soprattutto perché quello che intuisce non lo soddisfa appieno.
Un racconto che sarebbe più che buono, se non fosse un po' penalizzato da un finale debole.

5) Caccia alle streghe, di Luigi Brasili
Ciao Luigi,
come altri che hanno commentato, riconosco come molto buona l'idea di soffermarti sull'aspetto spettacolarizzante dell'inquisizione o di quel che è, nonché la resa dinamica, più che cinematografica, televisiva, del tuo racconto, che procede velocemente come un talent show, al grido di "avanti un altro!".
"Il Male" - questa la "morale" che mi lascia il tuo racconto, prima ancora che delle vittime e dei carnefici ha degli spettatori. Non sono tanti i racconti che, senza citare direttamente le problematiche contemporanee, riescono ad interpellarci seriamente su di esse. Mi hai convinto quasi del tutto, bravo!

6) Male non fare, di Rionero
Ciao, piacere di rileggerti.
Scegliere un dirigente d'azienda come un simbolo del male è abbastanza facile, ma efficace. La voce narrante, come ti hanno già sottolinato, è molto buona e quasi sempre convincente, tranne nell'incipit.
A meno che non mi sia perso qualcosa di fondamentale, non ci sono però grandi idee a parte la conclusione convincente, e ho l'impressione che il racconto si limiti a "funzionare", senza slanci e arretramenti.
La trovo una prova tra il discreto e il buono.

7) Il grande inquisitore, di Giuseppe de Micheli
Ciao Giuseppe,
buona l'idea di tirar fuori il concetto che l'inquisitore deve far più paura del demonio. Questo racconto ci ricorda come alcune manifestazioni religiose "estreme" fossero il corrispettivo di patologie o disturbi psicologici. Il sadismo, nel caso dell'inquisizione, così come l'anoressia, nel caso di alcuni asceti, la sociopatia, nel caso degli eremiti.
Lo stile, è vero, è molto buono, ma conta anche il gusto personale, e questo non è un racconto che mi è piaciuto leggere.

8) La storia di Francesco, di Simone Cassia
Ciao Simone,
piacere di leggerti! L'idea di un mondo perfetto come una favola per bambini è bella e terribile: ci rende consapevoli di come la perfezione senza sbavature sia irrealizzabile e al contempo, forse, indesiderabile. O forse non è davvero indesiderabile, ma tendiamo ad esserne inquietati perché, per esperienza, non riusciamo a non credere che non vi sia qualcosa dietro. Insomma, viviamo nella convinzione che non ci possa essere che un abisso tra realtà e apparenza.
La prima parte, dopo tre paragrafi, è noiosa. Ed è giusto e funzionale che lo sia.
Il secondo paragrafo dovrebbe essere un punto di svolta, ma non ha abbastanza slancio. Avrei messo qualche nota di colore nelle descrizioni, qualche dettaglio, qualche idea in più.
Nel complesso, discreto, direi.
«Se avessimo anche una Fantastica, come una Logica, sarebbe scoperta l'arte di inventare» (Novalis, Frammenti)

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Monica Patrizi
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Re: Gruppo 113: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#11 » mercoledì 28 giugno 2017, 0:26

Ciao a tutti.
La mia Classifica e a seguire i commenti… In bocca al lupo!

1. Il grande inquisitore di Giuseppe de Micheli
2. Messaggio consegnato di Andrea Partiti
3. Il prossimo di Eleonora Rossetti
4. Un nuovo inizio di Roberto Romanelli
5. Male non fare di Rionero
6. Io, il male di Zebratigrata
7. La storia di Francesco di Simone Cassia
8. Caccia alle streghe di Luigi Brasili

Commenti:

Messaggio consegnato - Andrea Partiti
Un lavoro ottimo, in cui ho avvertito poco il tema, ma solo perché nella trama e nella descrizione dei personaggi non sono esplicitati alcuni dettagli, che avrebbero orientato alla comprensione. Un racconto percettivo, (al lettore sembra quasi di sentire l’odore del tabacco masticato dei soldati e il profumo di terra e vegetazione). Uno stile impeccabile, che sa mantenere alta l'attenzione fino alla fine… bravo!

Il prossimo – E. Rossetti
Ciao Eleonora, un racconto coinvolgente, che tiene col fiato sospeso fino alla fine. Avrei inserito situazioni diverse in cui "il pazzoide" avesse potuto scegliere chi ammazzare, oltre a limitarsi al vicinato… possibile che il tizio non avesse qualche altra conoscenza molesta? Tuttavia la descrizione delle diverse situazioni del condominio è assolutamente brillante e molto verosimile. Per me se avessi finito qui il racconto sarebbe potuto bastare, c’era credo già tutto. Nella seconda parte c’è un cambio di punto di vista, decidi di inserire la connotazione del male e il racconto perde un po’ di efficacia. Nel complesso un buon lavoro, complimenti!

Un nuovo inizio- R. Romanelli
“Fantastico” è quello che ho pensato arrivata alla fine del tuo racconto!
La prima parte mi è apparsa poco chiara, troppo nebulosa e priva di riferimenti per chi legge, e questo penalizza nel complesso il mio giudizio rispetto alla classifica. Avrei inserito qualche appiglio in più per il lettore.
Tutto è chiaro alla fine, geniale! Una rivisitazione fantasy/cyberpunk di una fiaba (tra le mie preferite) di tutti i tempi, davvero complimenti!

IL GRANDE INQUISITORE di Giuseppe De Micheli
Un racconto dallo stile impeccabile, in cui il tema è perfettamente centrato. Il titolo già ci introduce all’epoca storica (a me ha fatto subito pensare all'ambientazione del Nome della Rosa), dettaglio non di poco conto. Nella parte iniziale il riferimento del protagonista alla simbologia numerica ha reso un po’ monotona la lettura: avrei tolto qualche tabellina per passare alla fase successiva. Nel complesso per me un’ottima prova, complimenti!

Io, il male- Zebratigrata
In questo racconto ciò che più ho apprezzato è stato il passaggio dei punti di vista da padre a madre, e infine a figlio, da te ben padroneggiati. Il carattere che hai scelto e il corsivo, ti confesso ne ha appesantito un po' la lettura. Ho trovato difficoltà nel comprendere l'ultima parte, e ho dovuto rileggere più di una volta, per essere sicura di aver compreso bene il finale della storia. Un racconto a mio avviso dalle grandi potenzialità, ma che mi lascia qualche dubbio. A rileggerci.

Male non fare- Rionero,
Nel tuo racconto il tema è centrato e richiama in modo vivido tragedie attuali, le morti sul lavoro, l’impatto ambientale di disastri chimici. Tuttavia l'incipit e la parte iniziale, con i nomi, il bluetooth, ecc. risulta un po' piatta e faticosa da leggere, è difficile per il lettore entrare con immediatezza nel racconto. E questo incide sul mio giudizio rispetto alla classifica, nonostante il tema che hai trattato sia tra quelli che più mi è piaciuto in questo girone. A rileggerci.

La storia di Francesco - Simone Cassia
Il tuo racconto mi lascia un po’ perplessa. Trovo originale come tu abbia affrontato il tema, descrivendo in una sorta di fiaba, un mondo perfetto, pulito, armonioso, fatto di persone educate e gentili, senza Il Male. La lettura è lineare e scorrevole, con uno stile descrittivo, che tuttavia non risulta incisivo e graffiante, come invece “sporcando” di più il finale potresti ottenere. A rileggerci!

Caccia alle streghe – Luigi Brasili
Un racconto ben scritto, con immagini vivide e dal ritmo incalzante, ma nello stesso tempo di difficile inquadramento: man man che il testo scorre lo scenario che si presenta al lettore cambia. Se inizialmente, già dal titolo fa pensare al genere fantasy o storico, le descrizioni dei vari peccatori e dei loro crimini richiamano all’inferno dantesco. Mi hanno fatto sorridere i nomi dei Sacerdoti: padre Truth e padre Purity, per poi scoprire, con padre Reality, che probabilmente il tuo intento è quello di offrire una versione satirica dei diversi Mali contemporanei. Ironico e irriverente, ma che non mi ha trasmesso particolari emozioni. A rileggerci!

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