Limbo Terror Rock in Val di Susa: servirebbero assicurazioni matrimoniali per aste e antenne
Inviato: domenica 25 giugno 2017, 6:23
Rino la prima notte di nozze toppò e Rita sbandierò la cosa a tutti chiamando anche i parenti rimasti in Australia. "È frocio nipote mia, non ho altre spiegazioni" disse zio Rocco da Adelaide.
Mentre la neo sposina lo sputtanava (ora anche Kim Jon-un lo sapeva), Rino scese nella hall dell'albergo della Val di Susa per risolvere i suoi problemi missilistici, prima che la storia della sua impotenza arrivasse a Origae-6.
All'inizio Rino pensò di chiamare un idraulico, poi von Braun, ma alla fine telefonò al più grande esperto in materia: il suo vecchio compagno di banco nonché ultimo sacerdote italico di Priapo.
"Senti Max, ho fatto cilecca la prima notte di nozze e Rita è arrabbiata. Devo aver bevuto troppo o mangiato qualcosa che mi ha fatto male. Inoltre durante il torneo matrimoniale di limbo estremo mi sono infortunato proprio nella parte a cui Rita tiene di più. Trova un rimedio e diventerò un seguace del dio dal pisello d'asino!"
"Infortunato? E come hai fatto?"
"Come sai pecco di Hybris. Eravamo rimasti in gara solo io e Ale e sentivo già la vittoria. Per fare lo sbruffone mi sono tolto la cravatta e mi sono bendato. Ho fatto un lungo respiro, ho preso la rincorsa e mi sono gettato verso l'asticella. Come puoi intuire non ci sono passato sotto e mi sono schiantato con le sacre parti contro l'asta che la sorreggeva."
"Sei un coglione ormai senza coglioni, ma non preoccuparti ora vado a Porta Palazzo e ti procuro qualcosa. So che i Banana33 hanno alcuni degli ingredienti usati dagli antichi romani per i riti orgiastici. Ti porterò una bomba che non vi farà scordare la seconda notte di nozze."
Nel pomeriggio Max portò a Rino il propellente. "Stai attento alla dose o il tuo arnese farà la fine di quello di Tarantino in Planet Terror" disse Max congedandosi.
La sera Rino, vedendo Rita che lo fissava minacciosa, mise da parte l'immagine di Tarantino in disfacimento. Se anche quella notte andava a letto senza combinare niente, Rita glielo avrebbe tagliato. Decise dunque di bere l'intera boccetta.
Il rimedio agì subito, lo sposino condusse la sposina al talamo nuziale e cominciarono a fare l'amore.
A un certo punto però Rino cominciò a capire che qualcosa non andava. Stava durando troppo e il pene gli faceva sempre più male.
Quando il dolore divenne troppo forte si sfilò da Rita e corse a chiudersi in bagno per vedere cosa stava succedendo.
"No! anche sta sera no!" urlò la moglie inseguendolo.
Rino marciava per il bagno come una papera e fissava il proprio Big Ben dolorante e in imperitura erezione.
Rita colpiva la porta: "esci, devo recuperare il tempo perso ieri. Fai il tuo dovere coniugale!"
La porta stava per cedere, Rino aprì la finestra e si calò giù per cinque piani, zebedei al vento.
Quando toccò il suolo, non sentiva più le urla di Rita e capì di dover agire.
A passo di papera e con l'antenna davanti sintonizzata su radio Rbe si diresse verso il forte di Fenestrelle, l'unico luogo in zona in grado di proteggerlo dagli attacchi vogliosi di Rita.
Mentre la neo sposina lo sputtanava (ora anche Kim Jon-un lo sapeva), Rino scese nella hall dell'albergo della Val di Susa per risolvere i suoi problemi missilistici, prima che la storia della sua impotenza arrivasse a Origae-6.
All'inizio Rino pensò di chiamare un idraulico, poi von Braun, ma alla fine telefonò al più grande esperto in materia: il suo vecchio compagno di banco nonché ultimo sacerdote italico di Priapo.
"Senti Max, ho fatto cilecca la prima notte di nozze e Rita è arrabbiata. Devo aver bevuto troppo o mangiato qualcosa che mi ha fatto male. Inoltre durante il torneo matrimoniale di limbo estremo mi sono infortunato proprio nella parte a cui Rita tiene di più. Trova un rimedio e diventerò un seguace del dio dal pisello d'asino!"
"Infortunato? E come hai fatto?"
"Come sai pecco di Hybris. Eravamo rimasti in gara solo io e Ale e sentivo già la vittoria. Per fare lo sbruffone mi sono tolto la cravatta e mi sono bendato. Ho fatto un lungo respiro, ho preso la rincorsa e mi sono gettato verso l'asticella. Come puoi intuire non ci sono passato sotto e mi sono schiantato con le sacre parti contro l'asta che la sorreggeva."
"Sei un coglione ormai senza coglioni, ma non preoccuparti ora vado a Porta Palazzo e ti procuro qualcosa. So che i Banana33 hanno alcuni degli ingredienti usati dagli antichi romani per i riti orgiastici. Ti porterò una bomba che non vi farà scordare la seconda notte di nozze."
Nel pomeriggio Max portò a Rino il propellente. "Stai attento alla dose o il tuo arnese farà la fine di quello di Tarantino in Planet Terror" disse Max congedandosi.
La sera Rino, vedendo Rita che lo fissava minacciosa, mise da parte l'immagine di Tarantino in disfacimento. Se anche quella notte andava a letto senza combinare niente, Rita glielo avrebbe tagliato. Decise dunque di bere l'intera boccetta.
Il rimedio agì subito, lo sposino condusse la sposina al talamo nuziale e cominciarono a fare l'amore.
A un certo punto però Rino cominciò a capire che qualcosa non andava. Stava durando troppo e il pene gli faceva sempre più male.
Quando il dolore divenne troppo forte si sfilò da Rita e corse a chiudersi in bagno per vedere cosa stava succedendo.
"No! anche sta sera no!" urlò la moglie inseguendolo.
Rino marciava per il bagno come una papera e fissava il proprio Big Ben dolorante e in imperitura erezione.
Rita colpiva la porta: "esci, devo recuperare il tempo perso ieri. Fai il tuo dovere coniugale!"
La porta stava per cedere, Rino aprì la finestra e si calò giù per cinque piani, zebedei al vento.
Quando toccò il suolo, non sentiva più le urla di Rita e capì di dover agire.
A passo di papera e con l'antenna davanti sintonizzata su radio Rbe si diresse verso il forte di Fenestrelle, l'unico luogo in zona in grado di proteggerlo dagli attacchi vogliosi di Rita.