Sooo, la mia classifica è
questa:
1. Limbo Terror Rock in Val di Susa, di Giuseppe Gangemi
2. The Fairly OddMates, di Fernando Nappo
3. Sorridi, amore!, di Eleonora Rossetti
4. Un amore da favola, di Mario Pacchiarotti
5. Sette chicchi di melagrana, di Sara Todde
6. Per sempre, di Eugene Fitzherbert
7. E allora capii, di Chiaradiluna
1. Limbo Terror Rock in Val di Susa, di Giuseppe GangemiMi sono piegata dalle risate!!!
Bellissimo, divertentissimo. Si dipana tranquillamente e ogni passaggio è uno scroscio di risa, quasi fino alla fine. Grazie per avermi riconfermato nel sospetto che tanto più una donna è stronza (presenti sposate, sposa del contest in questione ESCLUSE!) quanto più è sicuro che qualcuno le darà dignità di sposa. Mi sono immaginata ogni singolo passaggio.. Urla di Rita incluse!! Sarà che ho dato un volto preciso a questa Rita e quindi sovrapponendo realtà è finzione mi sono trovata ad immaginarla in questa situazione.. Col suo povero ex, mio grande amico, che invece s'è salvato in tempo! Che ridere!!
2. The Fairly OddMates, di Fernando NappoNon è il tuo genere, ma te la sei giocata benone! Complimenti a Nappo The Big (nella mia rubrica mentale sei registrato così!) Il gioco dei personaggi è molto riuscito, l'idea benaugurale anche è ben esposta. Dubito mi sposerò mai per una serie di ragioni lunga così, ma in caso attrezzati: Voglio e Pretendo una visita reale della coppia di "fatini"!! <3
Bello :)
3. Sorridi, amore!, di Eleonora RossettiMolto molto contenta di leggerti :)
Il racconto scorre bene. La narrazione, audace, non lascia scampo. Mi piace molto il tuo lessico e il fatto che non ti curi di non essere cruda.. Magari non avrei dovuto leggerti mentre mangio un hamburger, ma "errore mio".
Mi piace molto l'idea di fondo e come l'hai sviluppata. Rispetto ad altri racconti sei senz'altro il mio genere <3
4. Un amore da favola, di Mario PacchiarottiApplausi!! Ma, c'è un "ma". La narrazione scorre strabene, i personaggi funzionano, la finzione scenica galattica regge. Non si capisce il perché della maledizione o forse mi sfugge un passaggio (ho anche pensato ad una vedovanza di Beppe, da una donna centaura motociclista, "la cavalla!" baia e aggressiva, ma forse regge poco! O forse ci ho preso? Oddio Aiuto!) Per il resto l'idea che una seconda regola possa inficiare gli effetti della prima, beh fosse così sarebbe valido tutto e il suo contrario, anche un ritorno della stregaccia che imponga una terza regola.. Non so mi piace molto ma è da limare.
5. Sette chicchi di melagrana, di Sara ToddeMi sarebbe piaciuto fare la sezione del tuo racconto come ogni tanto faccio con i racconti che ritengo meritevoli, individuando punti di forza e debolezza, ma stavolta non ho tempo. Se ti sembra una cosa interessante e ti va nei prossimi giorni lo studio meglio.
L'idea è carina. Mi è piaciuta molto, ma la narrazione molto sincopata non fa andare fluidamente il racconto nella direzione della fine. Il riferimento al culto misterico di Persefone l'ho molto gradito, ma ci sono dei punti senza dubbio confusi. Elias sparisce come? Dove? C'entra sempre lo straniero? Il Paese delle fate è morire. La grotta è forse tossica? È un varco tra due mondi? Che fine ha fatto il corpo di Elias? Secondo me hai sviluppato la narrazione in un modo che necessita almeno il doppio dei caratteri se non il triplo per poter essere efficace e compiuta.
6. Per sempre, di Eugene FitzherbertEugenino, riconoscerei tra mille il tocco medico-satirico-sarcastico-blackhumoreggiante dei tuoi racconti. Sei sempre top. L'unica piccola pecca di questo racconto - rispetto agli altri tuoi- è che manca un pizzico di caratterizzazione dei personaggi. Io mi ti immagino, comunque, a sgarrupare gente inserendogli nei tagli ciuffetti di pelo.. E non è bello pensarti così xD
Scherzi a parte, è un'ottima prova, secondo me.
7. E allora capii, di ChiaradilunaAllora premetto che non conosco te, non conosco gli sposi.. Per un lungo istante mi sono chiesta se le cose fossero andate davvero così. Sicuramente è una prova ben riuscita, molto calzante, un pensierino della sera ben calibrato. Un dolce omaggio. Mi associo assolutamente al pensiero di Eugène: NON sono il target. Dovessi ragionare solo sul mio gusto e non strizzare l'occhio all'occasione e al tema.. Beh sorvoliamo :P
Facendo invece l'occhiolino al contest è un'ottima prova, ma in tutto questo miele diabetico gli manca quel quid che alza un attimo il tono della narrazione.. Non mi ha convinto del tutto.
Ripeto calzantissimo col tema, molto bello come bigliettino di auguri <3
Fuori classifica.. Una voce dalla fossa, Francesco D'AmoreChiaradiLuna ha scritto:Ciao Francesco!
La prima cosa che mi sento di dirti è che ho avuto qualche difficoltà con i dialoghi: dato che nella tua storia ci sono due figure di cui non fai mai il nome mi è capitato di non capire chi stesse parlando. Certo, ogni tanto ti riferisci ad una delle due come "la fossa" (che a proposito, non ho capito se è un uomo o chissà quale entità demoniaca), ma non sempre. Forse aggiungere qualche a capo in più avrebbe aiutato a distinguere tra la fine della battuta di un personaggio e l'inizio di quella dell'altro.
Mi associo pienamente al pensiero di Chiara.
Ho fatto veramente difficoltà a immaginare i personaggi, Sara parla di Licantropo, mi ero persa anche quello. Ho letto di nuovo il racconto.
..
Cercavo il proiettile d'argento. l'ho trovato, ma così in fondo che - in my opinion - si perde il ritmo del racconto.
..
Ok buona l'idea, meno buona la caratterizzazione dei personaggi. Perché il Licantropo dovrebbe lasciarsi uccidere senza lottare? O non ho capito il racconto?[/quote]
Ratti, fiamme, aromi e scintille, di Andrea PartitiMolto felice per i tuoi protagonisti che si sono presi una 24 ore di sesso sfrenato.. Però stavolta non mi hai molto convinto.. Sarà che vivo con tre gatti.. Il presagio mortifero che avvolge il racconto mi ha riportato ad un racconto di Rohald Dahl sulla campana che suonando in un paesino risveglia i morti che vengono tipo a rapire la sposa. Non so se lo conosci, non ho il libro qui con me, ma se vuoi approfondire nei mesi te lo cercherò.
È cupo, il che di per sé non è un male, ma c'è qualcosa che non mi torna..
La seconda notte, di MariansStooooop! Fermi tutti.
Molta molta calma.
Troppa troppa carne al fuoco, si brucia male e non cuoce dentro.
Con ordine.
marians ha scritto:Andrea attese che il tramonto si facesse alba e finalmente apparve Martina."Che è successo Martina?", "Andrea, cosa vuoi che sia successo? Ho fatto tutto quello che avevamo progettato, adesso è steso sul suo letto, non perdiamo tempo tra qualche ora si sveglierà".
Ma che razza di donna acida è una che sei preoccupato per la sua incolumità e ti risponde così?? NCS, NCSP (per i fan di Guzzanti!)
piccolo refuso: invece di "Che è successo Martina?" forse sarebbe stato meglio "Che è successo, Martina?" ma non voglio farmi prendere dalla sindrome della maestra di italiano anche io.
marians ha scritto: Dal 2006, dall'entrata in vigore della legge Montaldo, le cerimonie nuziali erano diventate veloci e con pochi invitati. Come poteva essere altrimenti ? La felicità dell'unione veniva rapidamente vinta dalla rabbia, dall'attesa che la prima notte passasse in fretta.
SE desideri davvero ambientare un racconto in qualcosa di parallelo, un mondo diverso, un universo improbabile, una galassia "lontana, lontana" appunto lontana: nel tempo, nello spazio o distopica. Possibile che in 11 anni nessuno abbia sgozzato il tiranno? Eddai su, mica muoiono solo i buoni..
marians ha scritto: Martina non si fece attendere, alle 11,30 era pronta sulla porta della chiesa, un abito lungo, bianco avorio, occhio truccatissimo e andamento fiero, l'accompagnava il padre. Appena fu accanto ad Andrea lo guardò velocemente e gli disse: "Carino! stai bene! sei pronto?", "Sei bellissima", "Grazie, sei pronto?", "Si", "Hai chiamato Angelo?", "Si, ho sistemato tutto", "Perfetto". La cerimonia fu rapida ma non indolore, una velata tristezza si nascondeva dietro gli occhi degli sposi e dei loro cari. Conclusa la cerimonia Andrea e i suoi genitori, il padre e la sorella di Martina si diressero verso il ristorante Miramonti. Il loro ingresso porto il silenzio nel locale, come spesso succedeva quando una coppia di sposi novelli entrava per festeggiare il loro matrimonio. "Odio questi sguardi di biasimo, odio ancora di più chi distoglie lo sguardo, conigli!, facciamo presto, vi prego, ordiniamo solo un primo o un secondo, voglio avere ancora il tempo di andare a casa e stare un po' sola".
Un matrimonio del genere non ha nulla da festeggiare. Nemmeno la necessità di andare al ristorante e, scusami tanto, ma lo ius primae noctis è un ottimo deterrente allo sposarsi.. "Credimi si vive benissimo anche senza sposarsi" è la prima cosa che viene in mente. ;)
marians ha scritto: Andrea pensò tutta la notte a come era cambiato il mondo da quando era stato eletto come primo ministro De Lillo, tutti i diritti erano stati ridiscussi, a poco a poco si era tornati ad un sistema feudale dove il primo cittadino deteneva ogni diritto sui suoi cittadini, dal 2006 poi era stata approvata la legge Montaldo, che prevedeva lo ius primae noctis da parte del primo cittadino.
Ah bene, l'hanno pure votato 'sto genio? Va bene che in Italia vige un certo rassegnato immobilismo, ma credo che questa cosa rasenti il tragicomico.
marians ha scritto: L'idea era stata di Martina, una dose di sonata nel bicchiere e poi attendere il mattino presto per andarsene e non destare sospetti.
A leggerlo così di un fiato sembra che l'idea dello ius primae noctis fosse stata di Martina. Rendi il concetto in maniera differente. Bastava un punto a capo.
marians ha scritto:La pena era 5 anni di reclusione per direttissima e annullamento delle nozze.
Magnanimo, in fondo. Negli altri racconti generalmente la pena è di morte. 5 anni in fondo passano veloci.
Ma andiamo al gran finale
marians ha scritto:Andrea chiamò Angelo, sapeva che lo Space Cell Android era in procinto di partire, accordò le nozze in modo tale che fossero la mattina prima della partenza, prevista per le ore 7. Angelo spiego che il programma era solo all'inizio, che a parte gli astronauti che risiedevano su Phobos per gli studi terminali non vi risiedeva altro umano ma invano. La nuova vita insieme li attendeva il 25 giugno. Una volta partita, si sarebbero accorti di loro ma sarebbe stato impossibile invertire la rotta, li avrebbero dovuti reimbarcare e fatti gli opportuni calcoli andata e ritorno non potevano durare meno di 5 anni e 4 mesi. Niente male dal momento che la prescrizione non era mai stata abolita.
Qua proprio hai dato il meglio, mancano solo un attacco alieno, la guerra dei mondi e un po' d'acqua da tirare sugli alieni tipo The signs..
Allora l'idea c'è. Potrebbe funzionare se ambientata nel 2321 o giù di li. Se il primo ministro fosse un Palpatine dei noantri o chi per lui, se tutto fosse ad atmosfera spaziale, se DAVVERO fosse necessario sposarsi.. se la pena fosse capitale..
Insomma ti direi, prenditi il tempo che credi, amplia i caratteri e riutilizza tutte queste idee per qualcosa di più ampio e compiuto.
Forza ;)
La seconda notte, di Daniele InterdonatoCiao, mi chiamo Elion e mi sono persa. Aiutami a ritrovare la strada di casa.
Danyramirez ha scritto:(Daniele non è riuscito a loggarsi, domani provvederemo a loggarlo e sistemeremo a suo nome il racconto)
Il primo segnale era giunto alle 2 e 23 del mattino, nella base di Vallenar, regione di Atacama, Cile.
Ok fino a qui ci sono.. Poi praticamente da subito, non più.
Danyramirez ha scritto:(Daniele non è riuscito a loggarsi, domani provvederemo a loggarlo e sistemeremo a suo nome il racconto)Subito i dati rimbalzati, spolpati, spasmodicamente attesi... erano stati analizzati dal comitato dell’organizzazione mondiale della sicurezza intergovernativa, sede nord orientale della base Nellis Air Force Base, deserto del Nevada.
È utile alla narrazione sapere dove hanno la base? Oppure spezza solo il ritmo creando confusione?
Danyramirez ha scritto:(Daniele non è riuscito a loggarsi, domani provvederemo a loggarlo e sistemeremo a suo nome il racconto)Segni inequivocabili, con riscontri incrociati, di un contatto con una civiltà aliena. Scienziati e capi di stato tutti affannati, comunicavano con gli interpreti in modo convulso, senza sapere bene a cosa si stava per andare incontro. Una confusione generale, frammista a voci sovrapposte in inglese, francese, cinese, arabo, polacco e russo.
Sicuramente l'idea di confusione ti è venuta non bene, ma strabene. Il periodo dà proprio l'idea della babele linguistica.
Danyramirez ha scritto:(Daniele non è riuscito a loggarsi, domani provvederemo a loggarlo e sistemeremo a suo nome il racconto) L’ultima conferma era lampante: attorno alla nana rossa Steipes, approssimativamente a 55 anni luce dalla Terra, ruotava il pianeta Blasnet 1A, gigante gassoso delle dimensioni di Nettuno, nessun altro segno particolare. Fino alla calda notte del 2 luglio appunto. Da quel luogo non troppo remoto dello spazio erano giunti i segnali radio, forse in grado di cambiare la storia dell’umanità.
Suspence.. però ci vuole così tanto dopo ad arrivare allo scioglimento che la suspence muore tra le parentesi e le descrizioni tecniche.. Esiste davvero un centro computazionale a Tokyo? Mi serve sapere che la popolazione non lo sa? o Mi distoglie dalla narrazione?
Al lettore medio (inclusa me) è chiaro il concetto di "fast radio burst"? o forse mi è più chiaro "una successione di luminosissimi insoliti lampi squarciò l'oscurità del cielo, "è una sequenza di fast radio burst" disse il capitano Kirk.. ??
Danyramirez ha scritto:(Daniele non è riuscito a loggarsi, domani provvederemo a loggarlo e sistemeremo a suo nome il racconto)“I 121 secondi che abbiamo decifrato- tuonò con voce secca e squillante Daisuke Yoshida, capo della base, in un quantomai stentato e approssimativo inglese ai suoi collaboratori- è una breve conversazione a noi del tutto sconosciuta, avvenuta il 20 luglio 1969, qualche minuto prima dello sbarco sulla luna”.
Eccolo là.. Dietro l'angolo ti aspettava il luogo comune del giapponese incapace di spiccicare due parole in inglese.. prova a mettergli un cappello da Sampei e una macchinetta fotografica al collo..
Danyramirez ha scritto:(Daniele non è riuscito a loggarsi, domani provvederemo a loggarlo e sistemeremo a suo nome il racconto) (..) poi qualche secondo di “buio” acustico e di seguito una decina di secondi simili a un sibilo; una sorta di tappeto sonoro su cui si poteva percepire un canto di un bambino.
Altro cliché top.. infiliamoci un bambino che non c'era fino ad ora, che fa un po' the ring e un po' "speranze per il futuro"..
Danyramirez ha scritto:(Daniele non è riuscito a loggarsi, domani provvederemo a loggarlo e sistemeremo a suo nome il racconto)“La configurazione e le porte di accesso sono pronte, come da vostra richiesta il 20 luglio 1969, data terrestre. La nostra risposta è risolutiva. Arriverà il 3 luglio 2017. Come previsto, la seconda notte”. 15 luglio 2017: la Terra è un pianeta errante. Non appartiene più al sistema solare.
La seconda notte? il 15 luglio? cosa succede in mezzo? o la seconda notte è il tre?
Anche per te: TROPPA carne al fuoco. Tremila battute non voglio dire che sia una twittata, ma sono poche poche pochissime!! UNA sola idea, massimo due se affini o altamente compatibili.
Forza :)