Pubblicità Progresso - di M.R.Del Ciello

Appuntamento a lunedì 17 luglio dalle 21 all'una con una Special dedicata a Franco Brambilla!
Dovrete scrivere facendovi ispirare da una sua immagine a vrete più caratteri del solito: 5000 spazi inclusi!
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maria rosaria
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Pubblicità Progresso - di M.R.Del Ciello

Messaggio#1 » martedì 18 luglio 2017, 0:15

PUBBLICITA’ PROGRESSO

L’uomo entrò nel locale e sedette al solito posto.
Una specie di rituale.
Arrivava sempre più o meno alla stessa ora, verso il crepuscolo, quando la luce del sole si fa più dolce e le ombre di cose e persone si allungano sul piazzale.
Si toglieva la giacca, la sistemava bene sulla spalliera di una sedia, prendeva una banconota dalla tasca destra dei pantaloni, la stiracchiava bene con le mani e la posava sul bancone.
Poi, dopo un colpetto di tosse per attirare la mia attenzione, mi salutava con un Buonasera!, ordinava una birra e si andava a sedere sulla sedia dove aveva messo la giacca.
Sempre così, tutte le sere.
Non sapevo chi fosse.
Era un signore più che anziano, aveva l’aria stropicciata di uno a cui la vita non aveva regalato nulla, e dall’aspetto curato ed educato dava l’idea di essere un vecchio insegnante in pensione, o un professore o comunque uno studioso ormai stanco.
I bottoni tirati della camicia all’altezza dello stomaco tradivano un leggero sovrappeso dovuto forse a una vita troppo sedentaria oppure a un eccessivo consumo di birra, eccesso del quale un po’ mi sentivo anche io complice.
Poi, un giorno, la consueta routine fu interrotta dalle sue parole.
- Io c’ero quel giorno, ma nessuno mi crede.
Aveva pronunciato quella frase come se parlasse a se stesso più che a un interlocutore esterno.
Incuriosito, mi fermai di fronte a lui, tirai una sedia da sotto il tavolo e, sedendomi, provai a indagare quell’uomo misterioso.
- Quale giorno, signore?
L’uomo tirò fuori dalla tasca della giacca un foglio ripiegato in quattro. Lo stirò per bene sul piano del tavolo, cercando di cancellarne le piegature che però si ostinavano a rimanere evidenti.
- Questa foto l’ho scattata io, tanti anni fa.
Osservai attentamente quel foglio e rimasi senza parole.
Era una foto d’altri tempi, forse fine anni sessanta. C’era un razzo in partenza per chissà quale destinazione e alcune fanciulle a cavallo di biciclette che osservavano la scena.
Il tutto in un’ambientazione surreale, ricordava una zona ai confini del nostro stato, lì dove il deserto finisce e lascia il posto alle montagne più alte.
- Mi scusi, non capisco. Di cosa si tratta?
L’uomo si tolse gli occhiali e li pulì delicatamente con una pezzetta di pelle di daino.
- La vede quella ragazza che sembra guardarci? Era Helena, mia figlia.
- Molto carina. Ora dov’è?
- Se la sono portata via. Maledetti. – La voce dell’uomo si strozzò in un singhiozzo. – Mi avevano giurato che sarebbe stato solo per un mese, che poi sarebbe tornata, insieme alle altre. Invece…
- Invece cosa?
- Mi dia un’altra birra per favore.
- Certo, ma lei mi racconti per bene di sua figlia.
Feci cenno a mia moglie di portare altre due birre. Ero incuriosito da quella storia, anche perché non era la prima volta che sentivo di ragazze scomparse dalle nostre parti. Magari l’uomo era solo sconvolto dal dolore e io potevo consolarlo un po’. Anche solo con una birra e una pacca sulla spalla.
Lui raccontò di come, tanti anni prima, avesse permesso a sua figlia di intraprendere un viaggio verso Marte. Un esperimento e una vacanza allo stesso tempo.
- L’avevano scelta, lei e altre cinque ragazze. Le avevano somministrato molti test, anche atletici, di respirazione. Vede che indossano dei caschetti? È per via dell’atmosfera marziana, la simulavano con quelle bombole per vedere se riuscivano a sopportarla.
- Quindi sua figlia è andata su Marte? – chiesi senza riuscire a nascondere la mia totale incredulità.
- Sì, lei era eccitatissima. Le fecero mettere in posa per questa foto pubblicitaria che avrebbe dovuto pubblicizzare i voli per Marte. Di nascosto la fotografai anche io. Per questo ho questa fotografia.
- Viaggi su Marte? Ma non ci siamo ancora andati. Qualche robot sì, che io sappia, ma esseri umani mai.
- E invece sì. – L’uomo sembrava convinto e io non me la sentii di contraddirlo ulteriormente. - Ma qualcosa non deve aver funzionato. Per questo quelle foto sono sparite e anche tutte le cose che vede in questa foto. Puff, come se non ci fossero mai state.
- E le altre ragazze?
- Sparite, anche loro. Le hanno illuse con la storia del viaggio-studio su Marte e invece era solo uno spietato esperimento con pochissime probabilità di riuscire.
L’uomo si fermò un attimo, guardò il calendario appeso alla parete di fronte a noi.
- Fanno 50 anni oggi.
- Forse dovremo brindare – provai a consolarlo.
- Lei dice? – l’uomo mi guardò con sorpresa.
- Magari non riescono a tornare ma stanno bene – inventai. - Che ne dice?
L’uomo mi guardò e sorrise. Si alzò e mi allungò la foto che mi aveva mostrato.
- Questa la tenga lei. Io oramai sono vecchio. La faccia vedere in giro, chissà che qualcuno inizi a credere a tutta questa storia.
Se ne andò, in silenzio e da allora non è più tornato.
Da allora tengo appesa questa bellissima foto alle spalle del bancone del mio bar.
E a chi chiede incuriosito di cosa si tratti dico che è la Pubblicità Progresso dei viaggi su Marte.


Maria Rosaria

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antico
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Re: Pubblicità Progresso - di M.R.Del Ciello

Messaggio#2 » martedì 18 luglio 2017, 0:17

Tutto ok con i parametri, buona Brambilla Edition, Maria Rosaria!

alexandra.fischer
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Re: Pubblicità Progresso - di M.R.Del Ciello

Messaggio#3 » martedì 18 luglio 2017, 18:48

PUBBLICITA’ PROGRESSO di Maria Rosaria del Ciello Mi piace il tuo uso dell’illustrazione di Brambilla. Da foto pubblicitaria per incoraggiare i viaggi su Marte a prova agghiacciante di un fallimento insabbiato.
Il fatto che risalga a mezzo secolo prima, fa ancora più paura (vengono in mente i Servizi Segreti di allora, mai scomparsi, ma solo camuffatisi per bene). Mi fa pena il personaggio del padre della sfortunata Helena. Un uomo distinto, istruito, forse appesantito dalle troppe birre consumate per lenire un dolore infinito. Il personaggio del barista che ne ascolta la storia e appende la foto del padre sul muro dietro il bancone è indovinato: dà speranza al padre, ipotizzando che forse la figlia e le amiche sono ancora vive, magari su Marte. E il suo gesto finale di appendere dietro al bancone la foto delle ragazze dicendo agli avventori che è una pubblicità progresso, ha un sapore di amaro sarcasmo. Molto ben resi i test attitudinali ai quali si sono sottoposti le ragazze.

Charlesdexter
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Re: Pubblicità Progresso - di M.R.Del Ciello

Messaggio#4 » giovedì 20 luglio 2017, 13:17

Mi è piaciuto molto il racconto, mi ha lasciato della poesia oltre alla sensazione di aver letto qualcosa di ben scritto.
L’aderenza al tema è perfettamente centrata con la vicenda della figlia. L’intreccio è ben riuscito, riesci a far vedere l’anziano signore e quando questi lascia il bar anche a far sentire l’emozione del suo affanno e del dolore che porta dentro di sé. Complimenti!

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Andrea Partiti
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Re: Pubblicità Progresso - di M.R.Del Ciello

Messaggio#5 » giovedì 20 luglio 2017, 13:36

Mi piace il tuo racconto, mi piace molto l'idea, perché riprende benissimo il clima della corsa allo spazio, a ogni costo e tenendo segreti i fallimenti per non sfigurare. E' esagerato e paradossale, soprattutto per via del viaggio presentato come viaggio-studio, perché ammettiamolo, se si manda qualcuno su un nuovo pianeta non ci mandi delle giovinette, ci mandi scienziati che sanno cosa cercare e studiare, sono molto più utili, però lo attribuisco a una sorta di illusione di un padre la cui figlia si è persa molti anni prima. Non sappiamo se conosce la storia vera e completa, se la figlia gli ha mentito, se sapeva a cosa andava incontro. Posso accettarlo benissimo e lasci ampio spazio di manovra per il lettore.
Ottima la preparazione col rituale del padre, la trovo molto evocativa e costruisce un buon personaggio. Ottimi i dialoghi, li ho trovati estremamente naturali e ben studiati. Spezzati nel modo giusto, con un buon ritmo.
Bella anche l'idea di usare la foto di incipit come una vera foto all'interno del racconto, mi sembra molto azzeccata e sei riuscita a rendere l'immagine davvero centrale e importante nella storia che le crei attorno!
Decisamente il mio racconto preferito del gruppo!
Non cambierei quasi nulla del racconto, e come errore veniale ti segnalo solo:
Ma qualcosa non deve aver funzionato > Qualcosa deve non aver funzionato
perché cambia il significato della frase.

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maria rosaria
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Re: Pubblicità Progresso - di M.R.Del Ciello

Messaggio#6 » giovedì 20 luglio 2017, 14:11

Grazie a tutti per i commenti, Alexandra, Charles e Andrea.
Andrea Partiti ha scritto:Ma qualcosa non deve aver funzionato > Qualcosa deve non aver funzionato
perché cambia il significato della frase.

Hai perfettamente ragione! Grazie per avermelo fatto notare.
:-)
Maria Rosaria

Kuranes
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Re: Pubblicità Progresso - di M.R.Del Ciello

Messaggio#7 » giovedì 20 luglio 2017, 17:06

Bello! Lo stile è gradevole, devo dire che preferisco le descrizioni di apertura che non il dialogo. E' formalmente impeccabile eh, però in qualche modo non mi convince, mi sembra che ci sia una certa artificiosità di fondo. Peccato che sia chiaro presto dove il racconto vada a parare, però il riallaccio col titolo funziona bene.

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jimjams
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Re: Pubblicità Progresso - di M.R.Del Ciello

Messaggio#8 » mercoledì 26 luglio 2017, 0:18

Forse sarà l'età ma io apprezzo questo tipo di racconti. Non deve per forza accadere qualcosa di eclatante. Qui, per dire, non sapremo mai se la foto è vera o meno, se davvero la figlia dell'uomo se ne è andata su Marte. La storia non è quella di una donna che va su Marte, è quella di un padre che perde la figlia. Non importa come. Ma poi certo, è anche la storia di una ragazza che va su Marte, di un governo che fa dei piani e magari li manda a monte, c'è tanto che si potrebbe immaginare per riempire le parti mancanti. Ecco, basta, solo questo, mi è piaciuta.

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giuseppe.gangemi
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Re: Pubblicità Progresso - di M.R.Del Ciello

Messaggio#9 » giovedì 27 luglio 2017, 18:48

Ciao Maria Rosaria,
racconto bello e ben scritto.
L'impostazione del tuo racconto può ricordare quella dei racconti di Il bar sotto il bar di Benni. Forse visto che avevi partecipato a quel camaleonte ti è rimasto inconsciamente quello schema. Ovviamente il tuo racconto ha dei toni più drammatici visto che si parla di un padre che ha perso la figlia.
Il finale con il barista che tradisce in parte la volontà del protagonista mi piace.
Trovo che il tuo racconto si possa collegare in qualche modo a quello di angelo.
Complimenti sei molto brava.

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Peter7413
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Re: Pubblicità Progresso - di M.R.Del Ciello

Messaggio#10 » giovedì 27 luglio 2017, 22:14

L'idea è buona, la forma anche nonostante qualche inciampo qua e là (la ripetizione DA ALLORA nelle ultime righe, su tutte), però ho qualche dubbio sul motore del racconto. Questo vecchio (ma che è vecchio lo scopriamo solo quando sveli che sono passati 50 anni da quando sua figlia è scomparsa) che si reca tutti i giorni in questo locale e d'un tratto decide di raccontare la propria storia e regala la foto... Perché proprio in quel momento? Questo è il dubbio principale, per il resto confermo la bontà del lavoro.

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maria rosaria
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Re: Pubblicità Progresso - di M.R.Del Ciello

Messaggio#11 » venerdì 28 luglio 2017, 8:50

Grazie Luca. Contenta che ti sia piaciuto, malgrado l'artificiosità che hai riscontrato.
Alla prossima
:)
Maria Rosaria

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maria rosaria
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Re: Pubblicità Progresso - di M.R.Del Ciello

Messaggio#12 » venerdì 28 luglio 2017, 8:52

jimjams ha scritto:Forse sarà l'età ma io apprezzo questo tipo di racconti. Non deve per forza accadere qualcosa di eclatante.

Eh, Mario. L'età ci insegna ad apprezzare anche le cose poco eclatanti.
Grazie del commento.
:-)
Maria Rosaria

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maria rosaria
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Re: Pubblicità Progresso - di M.R.Del Ciello

Messaggio#13 » venerdì 28 luglio 2017, 8:54

Ciao Giuseppe.
giuseppe.gangemi ha scritto:L'impostazione del tuo racconto può ricordare quella dei racconti di Il bar sotto il bar di Benni. Forse visto che avevi partecipato a quel camaleonte ti è rimasto inconsciamente quello schema.

Ci ho riflettuto molto su questa tua osservazione. Chissà, forse hai ragione tu, però se l'ho fatto (ripetere lo schema di Benni) non l'ho fatto apposta.
Grazie del commento. Sei molto gentile.
:-)
Maria Rosaria

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Re: Pubblicità Progresso - di M.R.Del Ciello

Messaggio#14 » venerdì 28 luglio 2017, 9:01

Peter7413 ha scritto:L'idea è buona, la forma anche nonostante qualche inciampo qua e là (la ripetizione DA ALLORA nelle ultime righe, su tutte), però ho qualche dubbio sul motore del racconto. Questo vecchio (ma che è vecchio lo scopriamo solo quando sveli che sono passati 50 anni da quando sua figlia è scomparsa) che si reca tutti i giorni in questo locale e d'un tratto decide di raccontare la propria storia e regala la foto... Perché proprio in quel momento? Questo è il dubbio principale, per il resto confermo la bontà del lavoro.


Ciao Maurizio.
Quel "da allora" ripetuto mi era proprio sfuggito...
Per quanto riguarda perchè proprio quel momento, una spiegazione è data dal fatto che l'uomo è molto avanti negli anni (nelle prime righe dico "era più che anziano") e quel giorno in cui si decide a parlare è una sorta di anniversario dell'evento (Fanno 50 anni oggi).
Ad ogni modo, certo, si poteva fare di meglio. Hai ragione.
Grazie del commento.
:-)
Maria Rosaria

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