Classic zombie story
Inviato: martedì 22 agosto 2017, 0:46
Il pomeriggio era iniziato bene: Mara aveva deciso di di uscire con te. In effetti non era un vero e proprio appuntamento, ti sei offerto di accompagnarla a fare shopping nella speranza di intravedere un pezzetto di mutandina dal camerino o magari qualcosa di più.
Le grande scritta HM splendeva sull'ingresso del negozio.
“Grazie per essere venuto, mi servono i consigli di uno come te” disse sorridendo.
“In che senso?”
“Beh, uno con i tuoi gusti...”rispose ammiccando.
Cazzo! Si ricorda ancora quella cazzata. Gli hai detto di essere gay sperando in un suo tentativo di riconversione, l'avevi vista in un film e ti sembrava una grande idea. Certo in quel film il fratello rachitico si faceva anche tutte le amiche della sorella vestite da pokemon.
“Andiamo!?”
“Certo” replichi.
Tenti invano di indirizzarla nel reparto dell' intimo, ma lei è attirata da un paio di shorts in jeans.
“Questi come ti sembrano?”
“Beh, dipende da come ti stanno. Se ti fanno il culone i maschietti mica ti guardano” ribatti, decidendo di recitare fino in fondo la parte.
“Lo vorresti un sedere come il mio” sbuffo stizzita “vado a provarlo cosi mi dai la tua opinione”
Una smorfia di finto disgusto compare sul tuo viso mentre la segui nel camerino.
“Guarda che devi aspettare fuori.”
“Mia cara non vorrei mai essere li dentro, potrebbero pensar male” rispondi con gesto vezzoso e rosicandoti meta fegato.
La tenda blocca la vista ma i tuoi sensi sono tesi al massimo. Una lampo scende con suo inconfondibile rumore. Ti sposti cercando un angolazione migliore: sul lato destro la tenda lascia intravedere un mezzo centimetro di carne.
“Sono rosa” escami nella tua mente. L'immaginazione galoppa e la realtà si mischia ai tuoi sordidi desideri.
Capti delle urla confuse, le ignori rapito dalle tue fantasie.
“Ma cosa succede?” chiede Mara impaurita.
“Nulla. Sono iniziati i saldi.”
“Ma sei scemo?!” replica spalancando la tenda con indosso il microscopico pantaloncino.
Si lancia fuori mentre fissi inebriato due morbide mezzelune di carne.
“Cazzo cazzo cazzo!”
Ti sporgi sopra la sua spalla respirandone il profumo, ma davanti a te si spalanca uno scenario da incubo.
Una decina di figure caracollanti si muovono per il negozio: vestiti a brandelli e sporchi di sangue, mani adunche che cercano di ghermire gli avventori, occhi vitrei e un olezzo dolciastro di carne putrefatta.
Sai bene cosa sono, dopo il film di Mia Kalifha quelli di zombie sono i tuoi preferiti.
“Scappiamo” urli afferrandogli gli mano.
Ti tuffi nella folla cercando di guadagnare l'uscita, strilli di terrore e dolore rimbombano tra le pareti.
“Ma cosa sono? Sembrano i cattivi di quel telefilm.”
“Esatto” ribatti con un filo di voce “ e mangiano le persone.”
La folla, nella foga crea un ingorgo sulle porte a girello e le creature sono sempre più vicine.
Le osservi e noti che una di loro indossa una maschera a forma di asino e avanza travolgendo manichini e cataste di vestiti.
Una risata isterica di sale dalla gola che viene smorzata quando qualcosa di colpisce violentemente il fianco. Ti accasci per il dolore, tocchi il fianco e ritrai le dita macchiate di sangue.
Vedi una porta accanto alla folla.
“Vieni!” dici, trascinandola controcorrente.
Riesci a spalancare la porta rischiando di essere afferrato da una creatura che sembra caduta in un mucchio di tende.
Afferri una sedia che trovi miracolosamente e blocchi la maniglia.
Ti accasci a terra, il dolore al fianco è terribile e i colpi che il mostro da alla struttura cessano rapidamente.
Mara ti si avvicina, anche con le lacrime che gli solcano il viso e i capelli scarmigliati rimane bellissima.
“Non morire ti prego” sussurra tra le lacrime.
Un altra idea ti balena per la mente, non sai se la ferita è un morso o meno ma, decidi di giocarti l'ultima carta.
Tossisci.
“Per me è finita. Il mondo sta per crollare. Ho sempre sognato una cosa del genere per potermi ergere come un eroe nelle terre morenti, ma purtroppo...” interrompi la frase con un accesso di tosse.
Mara scuote la testa sconsolata.
“Non piangere, tu vivrai. Ma ho un favore da chiederti.”
“Quello che vuoi.” ribatté continuando a piangere.
“Fammi un pompino”
“COSA?”
“Ti prego, ho avuto un sacco di uomini, mi sono sempre chiesto cosa si provi a farselo fare da una donna.” concludi la frase tossendo con maggior vigore.
Mara tentennò, ma dopo pochi secondi annuì.
“Chiudi gli occhi” ti sussurra.
Esegui aspettando il momento, la fantasia torna a galoppare, i secondi diventano minuti mentre senti i pantaloni che si abbassano.
Una fitta di dolore parte dall'inguine risalendo per tutto il corpo.
“Non usare i denti” strilli.
Cerchi di allontanarti ma le sue mani ti bloccano.
“Cosa stai facendo?”
Mara alza la testa, gli occhi spenti e la bocca che mastica un salsicciotto sanguinolento.
Urli, la colpisci, ma non sente più non sente dolore e la fame che la divora la rende ancora più forte, ma tra poco sarete insieme, insieme per sempre.
Le grande scritta HM splendeva sull'ingresso del negozio.
“Grazie per essere venuto, mi servono i consigli di uno come te” disse sorridendo.
“In che senso?”
“Beh, uno con i tuoi gusti...”rispose ammiccando.
Cazzo! Si ricorda ancora quella cazzata. Gli hai detto di essere gay sperando in un suo tentativo di riconversione, l'avevi vista in un film e ti sembrava una grande idea. Certo in quel film il fratello rachitico si faceva anche tutte le amiche della sorella vestite da pokemon.
“Andiamo!?”
“Certo” replichi.
Tenti invano di indirizzarla nel reparto dell' intimo, ma lei è attirata da un paio di shorts in jeans.
“Questi come ti sembrano?”
“Beh, dipende da come ti stanno. Se ti fanno il culone i maschietti mica ti guardano” ribatti, decidendo di recitare fino in fondo la parte.
“Lo vorresti un sedere come il mio” sbuffo stizzita “vado a provarlo cosi mi dai la tua opinione”
Una smorfia di finto disgusto compare sul tuo viso mentre la segui nel camerino.
“Guarda che devi aspettare fuori.”
“Mia cara non vorrei mai essere li dentro, potrebbero pensar male” rispondi con gesto vezzoso e rosicandoti meta fegato.
La tenda blocca la vista ma i tuoi sensi sono tesi al massimo. Una lampo scende con suo inconfondibile rumore. Ti sposti cercando un angolazione migliore: sul lato destro la tenda lascia intravedere un mezzo centimetro di carne.
“Sono rosa” escami nella tua mente. L'immaginazione galoppa e la realtà si mischia ai tuoi sordidi desideri.
Capti delle urla confuse, le ignori rapito dalle tue fantasie.
“Ma cosa succede?” chiede Mara impaurita.
“Nulla. Sono iniziati i saldi.”
“Ma sei scemo?!” replica spalancando la tenda con indosso il microscopico pantaloncino.
Si lancia fuori mentre fissi inebriato due morbide mezzelune di carne.
“Cazzo cazzo cazzo!”
Ti sporgi sopra la sua spalla respirandone il profumo, ma davanti a te si spalanca uno scenario da incubo.
Una decina di figure caracollanti si muovono per il negozio: vestiti a brandelli e sporchi di sangue, mani adunche che cercano di ghermire gli avventori, occhi vitrei e un olezzo dolciastro di carne putrefatta.
Sai bene cosa sono, dopo il film di Mia Kalifha quelli di zombie sono i tuoi preferiti.
“Scappiamo” urli afferrandogli gli mano.
Ti tuffi nella folla cercando di guadagnare l'uscita, strilli di terrore e dolore rimbombano tra le pareti.
“Ma cosa sono? Sembrano i cattivi di quel telefilm.”
“Esatto” ribatti con un filo di voce “ e mangiano le persone.”
La folla, nella foga crea un ingorgo sulle porte a girello e le creature sono sempre più vicine.
Le osservi e noti che una di loro indossa una maschera a forma di asino e avanza travolgendo manichini e cataste di vestiti.
Una risata isterica di sale dalla gola che viene smorzata quando qualcosa di colpisce violentemente il fianco. Ti accasci per il dolore, tocchi il fianco e ritrai le dita macchiate di sangue.
Vedi una porta accanto alla folla.
“Vieni!” dici, trascinandola controcorrente.
Riesci a spalancare la porta rischiando di essere afferrato da una creatura che sembra caduta in un mucchio di tende.
Afferri una sedia che trovi miracolosamente e blocchi la maniglia.
Ti accasci a terra, il dolore al fianco è terribile e i colpi che il mostro da alla struttura cessano rapidamente.
Mara ti si avvicina, anche con le lacrime che gli solcano il viso e i capelli scarmigliati rimane bellissima.
“Non morire ti prego” sussurra tra le lacrime.
Un altra idea ti balena per la mente, non sai se la ferita è un morso o meno ma, decidi di giocarti l'ultima carta.
Tossisci.
“Per me è finita. Il mondo sta per crollare. Ho sempre sognato una cosa del genere per potermi ergere come un eroe nelle terre morenti, ma purtroppo...” interrompi la frase con un accesso di tosse.
Mara scuote la testa sconsolata.
“Non piangere, tu vivrai. Ma ho un favore da chiederti.”
“Quello che vuoi.” ribatté continuando a piangere.
“Fammi un pompino”
“COSA?”
“Ti prego, ho avuto un sacco di uomini, mi sono sempre chiesto cosa si provi a farselo fare da una donna.” concludi la frase tossendo con maggior vigore.
Mara tentennò, ma dopo pochi secondi annuì.
“Chiudi gli occhi” ti sussurra.
Esegui aspettando il momento, la fantasia torna a galoppare, i secondi diventano minuti mentre senti i pantaloni che si abbassano.
Una fitta di dolore parte dall'inguine risalendo per tutto il corpo.
“Non usare i denti” strilli.
Cerchi di allontanarti ma le sue mani ti bloccano.
“Cosa stai facendo?”
Mara alza la testa, gli occhi spenti e la bocca che mastica un salsicciotto sanguinolento.
Urli, la colpisci, ma non sente più non sente dolore e la fame che la divora la rende ancora più forte, ma tra poco sarete insieme, insieme per sempre.