If you can't beat them

Lunedì 21 agosto dalle 21 all'una.
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Guest: I SOPRAVVISSUTI.

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eleonora.rossetti
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If you can't beat them

Messaggio#1 » martedì 22 agosto 2017, 0:55

[02 novembre, giorno]
Ma vaff...!
C’è un bagno di folla davanti a me. Ci dev’essere il classico gruppetto di cosplayers niubbi in mezzo agli zebedei, che manco a dirlo impiega eoni a farsi scattare foto dai turisti. Scatta e taggami! Per carità, so che la cinta muraria di Lucca nel periodo del Comics&Games è un delirio, specie l’ultimo giorno, ma a volte ci si infogna peggio che sulla Fi-Pi-Li.
Rischio di far tardi, e allora spingo manco fossi Altair che si fa largo tra i civili.
Niente da fare, nessuno si sposta.
“If you can’t beat them, join ‘em!” canta Freddie Mercury dagli altoparlanti della piazza. Asseconda la folla, mi dico; provo a seguirne il flusso, ma non ottengo alcun risultato.
Cazzo, cazzo, lo stand della Umbrella mi aspetta e mi manca ancora parecchia strada. Il flash mob partirà a minuti, e io non ho pagato una notte extra al B&B né mi sono fatto fare un trucco di mezz’ora per mancare all’appuntamento. Le lenti bianche, poi, non le sopporto; Cristo santo, quanto bruciano! Il sangue finto mi cola dalla naso sulle labbra e mi inacidisce la saliva. Sputo, quasi sui piedi per il poco spazio a disposizione, e spingo ancora.
Spostatevi, dai!
Niente.
Provo una tattica diversa: entrare nel personaggio.
Spalanco la bocca e fingo di mordere la spalla del tizio che ho davanti perché si faccia da parte. Come se servisse, penso, questo cespuglio brizzolato non starà neanche al gioco.
Invece quello mi guarda, urla, e spintona per fuggire. Fa lo stesso anche la donna accanto a lei. E la bambina al seguito, che caccia uno strillo da forarmi i timpani.
DiCaprio, scansati, l’oscar per l’interpretazione va a...
Solo ora sento il tumulto alle mie spalle. Le grida festose e la musica hanno fatto spazio a ben altre urla. Saette umane mi sfrecciano accanto, correndo impazzite nella calca.
Terrore. Lo percepisco. Mi arriccia la pelle più del sangue rappreso.
Ma non è finto, il sangue che vedo schizzare quando mi volto di colpo.
E non sono umani, quelli che vedo correre aggredendo chiunque abbiano a tiro. Scavalcano cornicioni, caracollano verso le persone terrorizzate, impacciate dai costumi. Prede facili, che cadono per primi. Mandibole che tranciano, denti che affondano, urla che diventano gorgoglii d’agonia.
Zombie.
E non cosplayer niubbi, né partecipanti di flash mob.
Veri, come le budella sparse sull’asfalto.
Me li vedo arrivare addosso come un fiume in piena. Lacrime di pus, denti mutati in zanne, mani ad artiglio e l’olezzo di morte che li precede come un’onda d’urto.
Sono pietrificato. Non riesco neanche a urlare.
Rimango fermo.
Arrivano.
Arrivano...


[2 novembre, notte]
Mi sporgo dal cornicione, fissando il cielo grigio. Niente elicotteri. Niente militari. Cellulari morti. La carneficina è stata più rapida di qualsiasi intervento. Chissà che ne è stato del mondo là fuori. Qualsiasi cosa sia successa, forse non si è propagata così tanto; forse solo la nostra è zona morta. Già: per quanto riguarda Lucca... con un focolaio da mezzo milione di turisti, è stata divorata in un lampo.
Sento uno strascicare di passi. E’ Cucciolo, che sta attraversando il viale incespicando tra le funi tese dei padiglioni. L’ho soprannominato così perché è uno dei pochi che non impazzisce e se ne sta buono per le sue. Piccolo bambino zombie col ghigno del Joker. Il pagliaccio Pennywise se la farebbe sotto tentando di irretirlo, altroché.
Cucciolo si avvicina, mi guarda e inclina la testa. La cervicale scricchiola. Gliela rimetto a posto. Lui bofonchia.
Mi crede uno di loro. Tutti mi credono uno di loro. E le iridi finte bruciano, bruciano, tagliano la cornea, ma non oso toglierle. Il sangue finto comincia a essiccarsi, e per domani hanno previsto pioggia.
Se fossi partito ieri con gli altri, senza fissarmi di voler partecipare a quel cazzo di flash mob...
Scuoto la testa.
Fanculo, sono ancora vivo. Per ora. Non devo pensarci. Devo resistere. Più degli altri cosplayers zombie dello stand della Umbrella, che hanno fatto troppo casino facendosi sgamare all’istante. Anche i finti militari hanno fatto la stessa fine: li hanno divorati tutti insieme, ho ancora negli occhi la scena di quando hanno strappato loro gli arti come zampe di una mosca...
Lo stomaco mi ribolle. A quel suono, Cucciolo sussulta e mi vomita tra le scarpe. Tra resti di liquame viscido scorgo due dita intere. Le raccoglie e me le porge, come fossi un uccellino da imbeccare.
Crede abbia fame.
Sto per vomitare anche io, ma non ho niente da offrirgli e potrebbe offendersi.
Raccolgo le dita molli di sangue e fluidi nauseanti. Cucciolo mi fissa, come se mi esaminasse.
“If you can’t beat them, join ‘em” dei Queen risuona, in loop, dalle casse della piazza.
Passo le dita sulla bocca. Azzanno. Mastico. Ingoio. Sfrego le mani unte di schifezza sul volto e sul collo.
E’ ora di rifarsi il trucco.
Ultima modifica di eleonora.rossetti il martedì 22 agosto 2017, 0:58, modificato 3 volte in totale.


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antico
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Re: If you can't beat them

Messaggio#2 » martedì 22 agosto 2017, 0:57

Ciao Eleonora! Tutto a posto con i parametri, buona Zombie Edition!

Ps: potrai apportare correzioni o modifiche al racconto fino all'1.00. Ogni modifica successiva a questi orari (fino all'1.33 massimo perché poi bloccherò tale possibilità) ti comporterà dei malus.

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eleonora.rossetti
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Re: If you can't beat them

Messaggio#3 » martedì 22 agosto 2017, 1:03

Grazie Antico ;)
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valter_carignano
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Re: If you can't beat them

Messaggio#4 » martedì 22 agosto 2017, 22:27

ciao
bella ambientazione, stile efficace, conciso e gradevole, penso sia un racconto ben riuscito.
Anche tu, come Angelo che ho letto poco fa, non dai spiegazione del cosa provoca l'Apocalisse (può pure essere che una spiegazione l'ho data solo io, e quindi alla fine sono io che ho toppato). In tutti i casi, sia come sia, anche se una spiegazione esiste il protagonista può non conoscerla, quindi va bene così.
Bella prova.

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Eugene Fitzherbert
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Re: If you can't beat them

Messaggio#5 » mercoledì 23 agosto 2017, 20:34

Ciao, Eleonora!

Abbiamo avuto il piacere di discutere fugacemente su facebook dei nostri racconti.
Il tuo è bello e prende in maniera originale due idee: la zombie-walk trasformata in zombie-apocalypse occupava un intero numero di Lukas di un paio d'anni fa, mi pare (peccato abbiamo chiuso la serie, era carina) e la mimetizzazione tra gli zombie che abbiamo visto in Walking dead. La tua idea però è estremizzata, dove il protagonista arriva a prendere cibo direttamente dai non morti, in un tentativo di sembrare davvero simile a loro.
Complimenti per la resa e per la narrazione in prima persona, molto efficaci.

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LauSil
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Re: If you can't beat them

Messaggio#6 » giovedì 24 agosto 2017, 16:16

Ciao Eleonora,
mi aggrego ai complimenti degli altri. Bello, il tuo racconto: scritto bene, veloce, incalzante, il tono è giusto per la prima persona, credibile. La storia è macabra quanto basta, e il finale raccapricciante, ma sinistramente tenero, col bimbo zombie che si preoccupa che il nostro protagonista si sia nutrito, aggiunge un tocco di originalità.
Leggendo, mi sono domandata se il fatto che il nostro eroe abbia finito per mangiarsi quella robaccia non possa aver portato a un suo contagio... è una curiosità buona, naturalmente, di quelle che fanno sperare in un seguito :)
Bel lavoro!

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eleonora.rossetti
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Re: If you can't beat them

Messaggio#7 » venerdì 25 agosto 2017, 10:50

Grazie a tutti dei commenti :)
Sul fatto del rischio di mangiare un "derivato" dallo stomaco dello zombie, l'ho lasciato volutamente ambiguo ;)
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simone.delos
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Re: If you can't beat them

Messaggio#8 » sabato 26 agosto 2017, 10:39

Questo racconto è uno di quelli dove, anche se in poche righe, si riesce ad evocare un personaggio che, per contesto e descrizione, resta memorabile e cambia il volto della storia (in positivo).
Questo personaggio è Cucciolo.
Parto dall'inizio. I riferimenti ai videogame potrebbero essere "aramaico" per chi non conosce il tema. Io, da ex appassionato, li ho apprezzati.
L'arrivo di Cucciolo che porta alla spiegazione/finale della storia è perfetto. Così come è molto riuscita e attinente alla traccia l'idea del cosplay costretto a rimanere truccato.
Mi manca solo un pezzo, nel senso.
Il passaggio tra la "normalità" all'apocalisse avviene troppo, come dire, "così".
Non so come personalmente avrei gestito la cosa ma ho sentito una nota leggermente stonata in quel fatidico punto di passaggio.
Detto questo, il racconto mi è piaciuto molto.
vivir con fuerza, locura y libertad

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jimjams
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Re: If you can't beat them

Messaggio#9 » sabato 26 agosto 2017, 17:19

Ecco, anche il racconto su Lucca me lo aspettavo, da qualcuno. Questo mi piace molto, ben fatto, bella idea, ben scritto. Meriterebbe a mio avviso di diventare almeno una novelletta, qualcosa di più lungo insomma. Già lo vedo in nostro falso zombie che cerca di tornare a casa, ripercorrendo un'odissea simile a quella che i reduci dal fronte nella seconda guerra mondiale facevano, attraversando l'Italia per tornare a casa. Pensaci, Eleonora. Ah, a me il passaggio tra normalità e apocalisse piace. Si può scegliere di andare per le lunghe, come ho fatto io, con una versione a scoppio ritardato della zombificiazione, oppure andare sul virulento, e allora è un'onda.

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Peter7413
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Re: If you can't beat them

Messaggio#10 » martedì 29 agosto 2017, 12:18

Bello, mi è piaciuto. Stile solido, maturo, fluido, senza punti deboli apparenti. Storia che fila, forse manca un po' un senso di fondo, una riflessione da mondo zombie, un parallelo con l'umana natura. Però quello che vuole fare, lo fa: intrattiene, diverte, intriga e, non ultimo, invita a domandarsi come potrebbe proseguire. Insomma, un lavoro più che buono.

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eleonora.rossetti
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Re: If you can't beat them

Messaggio#11 » martedì 29 agosto 2017, 21:17

@Simone: grazie per l'apprezzamento di Cucciolo. E dire che è quello di cui avevo più paura, nel senso che così "straniato" magari non sarebbe stato compreso.
Tutti vediamo gli zombie come cani rabbiosi che pensano solo al cibo, a me invece piace vederli con una loro struttura, una loro "umanità" per quanto distorta (come ad esempio l'ordine sovvertito: i bambini che danno da mangiare agli adulti).

@jimjams:
Meriterebbe a mio avviso di diventare almeno una novelletta, qualcosa di più lungo insomma. Già lo vedo in nostro falso zombie che cerca di tornare a casa, ripercorrendo un'odissea simile a quella che i reduci dal fronte nella seconda guerra mondiale facevano, attraversando l'Italia per tornare a casa. Pensaci, Eleonora.

Ci sto pensando. Non so se è un'idea già sfruttata nel panorama di genere, ma mi piace.
Magari con Cucciolo come coprotagonista.

@Peter: grazie dell'apprezzamento. Sul come potrebbe proseguire, lo ammetto: ci sto ancora pensando :)
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Andrea Partiti
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Re: If you can't beat them

Messaggio#12 » giovedì 31 agosto 2017, 18:22

Intanto, l'idea dell'apocalisse Zombie al Lucca Comics sembra essere popolare, ammetto di averci pensato anche io per via del tema e della necessità di far arrivare "di sorpresa" gli zombie, e lucca sarebbe stato uno dei pochi posti dove sarebbe potuta passare inosservata fino a raggiungere una soglia critica di infezione.
Complimenti per le immagini, il racconto è davvero disgustoso, soprattutto la scena finale fa il suo sporco dovere e l'immagine delle dita rigurgitate, masticate e spalmate è disturbante.
Come coerenza, non mi spiego tanto perché al primo accenno di mordere qualcuno per finta, questo reagisca spaventandosi, visto che la folla sembra composta e tranquilla prima. Se non sanno dell'epidemia in corso, non dovrebbero spaventarsi, se sanno dell'epidemia dovrebbero già esserci persone che cadono dalle mura e si calpestano.
Nella mia mente avevo immagini di zombie in costume in una fantastica zombie-cosplay walk, che assolutamente vorrei vedere. Mi spiace che non ci siano stati nei caratteri, perché aveva grandi potenzialità un lucca comics completamente zombificato!

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eleonora.rossetti
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Re: If you can't beat them

Messaggio#13 » giovedì 31 agosto 2017, 19:23

Ciao!
Dissipo il tuo dubbio:
Andrea Partiti ha scritto:Come coerenza, non mi spiego tanto perché al primo accenno di mordere qualcuno per finta, questo reagisca spaventandosi, visto che la folla sembra composta e tranquilla prima. Se non sanno dell'epidemia in corso, non dovrebbero spaventarsi, se sanno dell'epidemia dovrebbero già esserci persone che cadono dalle mura e si calpestano.

Forse non l'ho reso bene, ma il concetto è che quando cerca di mordere, il tizio si gira e vede che, da lontano, arrivano gli zombie veri che stanno avanzando uccidendo la gente. Ed è quello che poi vede il protagonista quando si gira a sua volta.
C'è un tale casino a Lucca comics che non ti basta l'udito per capire cosa succede ;)
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Zebratigrata
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Re: If you can't beat them

Messaggio#14 » giovedì 31 agosto 2017, 22:34

Ho apprezzato davvero molto il racconto, forse perché anche per me è stato naturale ambientarlo al Lucca Comics! :-D L’unico guaio è che già da quando parli delle mura sappiamo come andrà a finire. Certo, questo solo perché sappiamo il tema prima. Il racconto si legge comunque volentieri, ma credo che avrebbe potuto essere ancora più godibile con qualche colpo di scena oltre a quello dell’apocalisse, che non riesco davvero a vivere immedesimandomi nel protagonista perché me lo aspetto da subito. È forse un problema del tema stesso a ben vedere, che ti ‘impone’ un colpo di scena. Un po’ come se i racconti facessero parte di un’antologia sugli zombi: va trovato un pretesto extra per agganciare il lettore perché parte a leggere con uno spoiler automatico.
Qualche refuso qua e là, inevitabile a MC.

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