Il guardiano del faro

Sabato 26 agosto dall'una alle 19.00, sarà possibile partecipare sia live direttamente dal Castello di Milazzo (dove si tiene la manifestazione del Dragon Fest) che da casa (accompagnando il proprio racconto con una foto ritraente se stessi con la scritta ANCHE QUI A (nome luogo da cui si scrive) SIAMO AL DRAGON FEST!
Canadria
Messaggi: 242

Il guardiano del faro

Messaggio#1 » sabato 26 agosto 2017, 18:55

Il guardiano del faro ha le orecchie piccole e un naso schiacciato con cui sente l’odore del mare.
Conosce l’odore della tempesta e del mare lungo, e nelle orecchie piccole come conchiglie si arrotola il suono dello strusciare delle onde sulle pietre basse delle prime scale.
Gli occhi rossi per il sale ed il sole, per la veglia sul mare, per la nostalgia e la malinconia, nascondono pupille che reagiscono ad ogni tocco di luce e ora si allargano e ora si stringono mentre l’ombra del guardiano si staglia nell’acqua e poi vi sprofonda e sparisce.

Così, il guardiano è una presenza d’ombra che c’è e sparisce al tempo di un lampo di luce.
Conosce i suoni più profondi e le urla d’amore degli animali acquatici che gonfiano la pancia per sbuffargli un segno di saluto. Il guardiano del faro incrina lo sguardo e continua ad attendere la fine del mondo.
La fine del mondo arriverà, e giungerà dal mare. Soltanto da lì potrebbe raggiungerlo.

Il faro incrina le onde e resiste, di pietra, agli urti scomposti dei pesci sulle fondamenta profonde. Statua alla solitudine e al suo solitario guardiano. Rimane così, a sempiterna memoria.
Anche adesso che non giova più che un uomo sorvegli una luce.
Anche adesso che non serve che un uomo viva lontano dal mondo perché il mondo possa passargli davanti senza sbattergli contro.
Anche adesso che il nemico è arrivato - dal mare, come aveva previsto - e l’ha portato via.
Anche adesso che il guardiano del faro abita al terzo piano del mio stesso palazzo.

Ogni tanto s’affaccia e sospira ed annaffia le piante in balcone, se io lo saluto, lui non ricambia. Forse non mi sente, perché nelle orecchie di conchiglia si arrotola ancora il rumore del mare. Forse non risponde perché la bocca ha scordato come si fa a parlare.
Per questo mi ha stupito, stamattina, quando ha bussato alla mia porta.
Io ho chiesto “Chi è?” e lui ha risposto “Il guardiano del faro”.
Ho creduto che non ricordasse neppure più il suo nome, non avendolo nominato nessuno per tant’anni.
Allora ho aperto la porta, e il guardiano del faro ha sorriso con la bocca chiusa nascosta nella barba incolta e coi suoi occhi di seppia mi ha guardato curioso e timoroso, e tra le mani aveva una ciotola di ceramica grossa quanto un fondo di bottiglia.
“Mi dica, ha bisogno di qualcosa?”
“Avete del sale? L’ho terminato.”
La voce roca e – di potenziale – tonante, riusciva flebile e dolce e frusciava ora avanti e ora indietro.
“Certo.”
Così un uomo di mare veniva a cercare del sale in casa mia.
Non era poi questa gran meraviglia: in città non poteva trovarne abbastanza per le sue necessità, lui che era abituato a viverne circondato.
Gli ho consegnato buona parte del mio sale rovesciandolo in gran quantità nella sua ciotola e quello mi ha ringraziato con gli occhi neri stretti.
Mentre risaliva le scale del pianerottolo l’ho visto assaggiare un po’ di sale con le dita.

Da tre minuti piove acqua in gran quantità sul mio balcone.
Non ho dubbi che sia lui.
Allungo un dito sotto la pioggia e quando lo metto in bocca già so che sapore sentirò: è acqua salata.

Il guardiano del faro è affacciato al balcone e i suoi occhi di seppia guardano all’orizzonte una Milano soffocata dal sole di agosto.
Ha l’acqua alle ginocchia ed i piedi sommersi in granelli di sale. Respira forte e muove le caviglie e così l’acqua dondola e ciancia con sonagli di gocce e pietruzze, e le conchiglie - che sono orecchio del guardiano - si arrotolano e gongolano e sentono casa. E fremono tanto, le orecchie di conchiglia, che io, da sotto, lo chiamo a gran voce per dirgli di fare attenzione!, che combinerà un gran danno!, ma quello proprio non mi sente.
Allora, se il danno ormai è fatto, se siamo a Milano e se è agosto, allora, se stamattina ho regalato un pezzo di mare al mio vicino di casa, allora merito anch’io questo pezzo di mare che gocciola dal terzo piano e posso chiudere gli occhi e riposare e fingere orecchie di conchiglia e bocca di pesce e stare muta a sentire il rumore del mare.

Il guardiano del faro resta vigile al terzo piano di un palazzo di Milano, così il mondo non può sbatterci contro e non possono giungere nemici dal mare ed io posso non pensare posso non pensare posso gorgogliare posso gorgogliare e posso annegare e annegare e annegare e poi, all’improvviso, nuotare verso riva.



Avatar utente
antico
Messaggi: 7167

Re: Il guardiano del faro

Messaggio#2 » sabato 26 agosto 2017, 18:59

Ciao Claudia! Sei riuscita a sopravvivere al caldo del Dragon Fest?
Tutto ok con i parametri, buona edizione anche a te!

Avatar utente
LauSil
Messaggi: 60

Re: Il guardiano del faro

Messaggio#3 » mercoledì 30 agosto 2017, 19:49

Ciao Canadria! :)

Allora, un racconto particolare, che mi ha colpito positivamente per quanto riguarda l'accuratezza del lessico, la scelta di una scrittura ricercata ma comprensibile, un'attenzione alle sonorità delle parole, una certa vena lirica.
Difficile, però, cogliere in questo racconto il tema proposto: ammetto di non aver compreso in quale modo il nemico sia giunto dal mare. Leggendo mi è parso che il tema fosse l'alienazione, la lenta deriva del guardiano verso una innocua ma ben presente follia, il suo legarsi al mare e soffrirne al momento della separazione e del confinamento in un appartamento milanese, quanto di più lontano dal mare si possa immaginare. Ho forse interpretato male la metafora che volevi dare? (in tal caso, mea culpa :) ).
Alla luce di questa osservazione, il finale, per quanto ricercato ed evocativo, non arriva a coinvolgermi fino in fondo, e mi lascia qualche dubbio: la metaforica "propagazione" di questa follia attraverso l'acqua salata... per quanto poetica, secondo me manca un po' di connessione col resto del testo, arriva improvvisa; non parlo necessariamente di una connessione logica, ma almeno accennata in qualche modo nel paragrafo precedente. Non so se mi sono spiegata bene, ma non è semplice commentare un racconto così particolare.
Sicuramente, scritto molto bene... però il tema del contest lo sento un po' lontano.

A rileggerci! ^_^

Canadria
Messaggi: 242

Re: Il guardiano del faro

Messaggio#4 » sabato 2 settembre 2017, 12:02

LauSil ha scritto:Ciao Canadria! :)

Allora, un racconto particolare, che mi ha colpito positivamente per quanto riguarda l'accuratezza del lessico, la scelta di una scrittura ricercata ma comprensibile, un'attenzione alle sonorità delle parole, una certa vena lirica.
Difficile, però, cogliere in questo racconto il tema proposto: ammetto di non aver compreso in quale modo il nemico sia giunto dal mare. Leggendo mi è parso che il tema fosse l'alienazione, la lenta deriva del guardiano verso una innocua ma ben presente follia, il suo legarsi al mare e soffrirne al momento della separazione e del confinamento in un appartamento milanese, quanto di più lontano dal mare si possa immaginare. Ho forse interpretato male la metafora che volevi dare? (in tal caso, mea culpa :) ).
Alla luce di questa osservazione, il finale, per quanto ricercato ed evocativo, non arriva a coinvolgermi fino in fondo, e mi lascia qualche dubbio: la metaforica "propagazione" di questa follia attraverso l'acqua salata... per quanto poetica, secondo me manca un po' di connessione col resto del testo, arriva improvvisa; non parlo necessariamente di una connessione logica, ma almeno accennata in qualche modo nel paragrafo precedente. Non so se mi sono spiegata bene, ma non è semplice commentare un racconto così particolare.
Sicuramente, scritto molto bene... però il tema del contest lo sento un po' lontano.

A rileggerci! ^_^


Ciao! Grazie per il commento :)
Hai ragione, il tema non è venuto fuori molto bene, probabilmente.
La mia idea era forse un po' troppo pretenziosa, perdipiù considerati i 50 gradi all'ombra del DragonFest. Nei miei progetti, il nemico venuto dal mare doveva essere:

a) in senso metaforico, il mare stesso e la sua nostalgia (il ricordo del mare, della solitudine, dei suoni) che non permette di vivere una vita perfettamente "normale" a Milano.
b) l'idea (guardando l'orizzonte sul mare, unico punto osservabile dal faro) che prima o poi quella sua vita ai margini del mondo sarebbe terminata (per l'evoluzione della società), rigettandolo all'improvviso in mezzo a luoghi che non gli appartenevano.
c) in senso fisico, coloro i quali sono venuti a prenderlo per portarlo via dal faro.

Rileggendolo più tardi, mi sono resa conto che avrei potuto approfondire meglio alcuni punti soprattutto per giungere alla conclusione, come dici tu, in maniera "meno improvvisa".
Volevo che la presenza di un guardiano del faro, di una figura così particolare e fuori luogo, in un palazzo di Milano, sconvolgesse in parte la giornata della vicina di casa, portandola fuori dal mondo, lontano da pensieri "cittadini" (come l'umidità che creerà sul suo balcone il mare al terzo piano) almeno per qualche secondo, portandola a pensare e a ragionare su se stessa (e a naufragare, a gorgogliare e poi tornare a riva).

Questa era l'idea, ma se non è arrivata certamente avrei dovuto scriverla meglio.
Grazie ancora :) alla prossima!

Avatar utente
Eugene Fitzherbert
Messaggi: 486

Re: Il guardiano del faro

Messaggio#5 » domenica 3 settembre 2017, 17:40

Ciao, Canadria,
il tuo racconto ha un pregio elevatissimo: una prosa lirica di altissimo livello, sorprendente, senza ombra di dubbio. C'è uno studio (come tu abbia raggiunto un tale risultato in appena tre ore di contest è semplicemente straordinario) del ritmo e della cadenza che è incredibile. Brava davvero.
Peccato che poi la storia soffra di alcune piccoli difetti. All'inizio, complice il fatto che stavo cominciando a recitarlo, il tuo racconto mi è sembrato quasi fantasy, sognante, nostalgico, con questo guardiano del faro che è stato estromesso fuori dal suo habitat per essere ricollocato in un 'palazzo'. Credevo che fosse una sorta di prigioniero di guerra e il palazzo fosse un Palazzo (regale, con la P maiuscola) e non un condominio.
La virata in cui tutto piomba nella realtà dell'agosto milanese, da una parte aggiunge angoscia dall'altra è troppo straniante e poco connesso al resto.
Superato questo shock geografico-semantico, però, il finale con l'acqua di mare 'artificiale' è molto poetico.
Concordo con chi ha già ravvisato una risoluzione del tema un po' stiracchiato, ma capisco che il vero nemico del Guardiano è la tecnologia che non ritiene utile al suo stesso lavoro...
Complimenti per lo svolgimento e per le idee fuori dal coro!

Avatar utente
jimjams
Messaggi: 677

Re: Il guardiano del faro

Messaggio#6 » lunedì 4 settembre 2017, 11:17

Ti piace "incrina" eh :-) Questo racconto è molto bello, molto molto molto bello. Lo devi sistemare appena un poco, o forse ci potresti lavorare senza i limiti di MC per dargli un po' di respiro, ma l'idea e il racconto sono semplicemente meravigliosi ai miei occhi. Non ti aspettare che lo apprezzino tutti, ma questo non è importante, emozionare una persona, anche solo una, lo è. E come minimo tu hai emozionato me.

Avatar utente
Andrea Partiti
Messaggi: 1038
Contatta:

Re: Il guardiano del faro

Messaggio#7 » lunedì 4 settembre 2017, 11:58

Usi un linguaggio poetico, a tratti forse troppo, soprattutto quando descrivi in maniera evocativa il guardiano del faro. I primi paragoni con il mare e le creature marine vanno benissimo, ma dopo un po' ogni pennellata che aggiungi sembra quasi una parodia della precedente, guarda come mi spingo oltre, sono abbastanza certo che non fosse la tua intenzione ^^
L'immagine del guardiano del faro che vive nel palazzo di milano e continua a contollare l'orizzonte è molto potente, però ammetto di aver mangiato esca e amo nel paragrafo iniziale e di aver letto aspettandomi un ritorno esplicito del "nemico" vero o metaforico che l'ha portato via, immaginavo saremmo arrivati a un confronto e che avresti eplicitato quell'affermazione che per quanto rapida sembrava essere centrale nello sviluppo del protagonista, visto che lo sradica dal suo mondo per metterlo in città.
("In balcone" è proprio brutto, penso sia un'espressione locale che non ho mai sentito e non trovo su alcun dizionario come variazione possibile. "Sul balcone" è meglio, alla fine basta pensare a palco/balco da cui deriva, non diresti mai "in palco", perché si riferisce proprio alla base, non all'ambiente soprastante come se fosse una stanza!)

Canadria
Messaggi: 242

Re: Il guardiano del faro

Messaggio#8 » lunedì 4 settembre 2017, 12:21

Eugene Fitzherbert ha scritto:Ciao, Canadria,
il tuo racconto ha un pregio elevatissimo: una prosa lirica di altissimo livello, sorprendente, senza ombra di dubbio. C'è uno studio (come tu abbia raggiunto un tale risultato in appena tre ore di contest è semplicemente straordinario) del ritmo e della cadenza che è incredibile. Brava davvero.
Peccato che poi la storia soffra di alcune piccoli difetti. All'inizio, complice il fatto che stavo cominciando a recitarlo, il tuo racconto mi è sembrato quasi fantasy, sognante, nostalgico, con questo guardiano del faro che è stato estromesso fuori dal suo habitat per essere ricollocato in un 'palazzo'. Credevo che fosse una sorta di prigioniero di guerra e il palazzo fosse un Palazzo (regale, con la P maiuscola) e non un condominio.
La virata in cui tutto piomba nella realtà dell'agosto milanese, da una parte aggiunge angoscia dall'altra è troppo straniante e poco connesso al resto.
Superato questo shock geografico-semantico, però, il finale con l'acqua di mare 'artificiale' è molto poetico.
Concordo con chi ha già ravvisato una risoluzione del tema un po' stiracchiato, ma capisco che il vero nemico del Guardiano è la tecnologia che non ritiene utile al suo stesso lavoro...
Complimenti per lo svolgimento e per le idee fuori dal coro!


Grazie per i complimenti, Eugene! Per fortuna il contest è durato 6 ore che comunque non sono bastate perché, come hai notato anche tu, il racconto avrebbe bisogno di più di una revisione per risultare alla fine ben amalgamato. Ci lavorerò seguendo anche i tuoi consigli :)

Canadria
Messaggi: 242

Re: Il guardiano del faro

Messaggio#9 » lunedì 4 settembre 2017, 12:23

jimjams ha scritto:Ti piace "incrina" eh :-) Questo racconto è molto bello, molto molto molto bello. Lo devi sistemare appena un poco, o forse ci potresti lavorare senza i limiti di MC per dargli un po' di respiro, ma l'idea e il racconto sono semplicemente meravigliosi ai miei occhi. Non ti aspettare che lo apprezzino tutti, ma questo non è importante, emozionare una persona, anche solo una, lo è. E come minimo tu hai emozionato me.


"Incrina" e anche "in gran quantità"! Ahahaha, maledizione! Non ho avuto tempo per rileggere per bene, avrei modificato tante piccole cose e avrei cercato di rendere il blocco più coeso per quanto possibile.
Il tuo commento, comunque, mi lusinga. Il mio modo di scrivere non piace a tutti ma sono felice di ricevere talvolta commenti come il tuo e da scrittori che stimo, come te. Grazie ancora!

Canadria
Messaggi: 242

Re: Il guardiano del faro

Messaggio#10 » lunedì 4 settembre 2017, 12:29

Andrea Partiti ha scritto:Usi un linguaggio poetico, a tratti forse troppo, soprattutto quando descrivi in maniera evocativa il guardiano del faro. I primi paragoni con il mare e le creature marine vanno benissimo, ma dopo un po' ogni pennellata che aggiungi sembra quasi una parodia della precedente, guarda come mi spingo oltre, sono abbastanza certo che non fosse la tua intenzione ^^
L'immagine del guardiano del faro che vive nel palazzo di milano e continua a contollare l'orizzonte è molto potente, però ammetto di aver mangiato esca e amo nel paragrafo iniziale e di aver letto aspettandomi un ritorno esplicito del "nemico" vero o metaforico che l'ha portato via, immaginavo saremmo arrivati a un confronto e che avresti eplicitato quell'affermazione che per quanto rapida sembrava essere centrale nello sviluppo del protagonista, visto che lo sradica dal suo mondo per metterlo in città.
("In balcone" è proprio brutto, penso sia un'espressione locale che non ho mai sentito e non trovo su alcun dizionario come variazione possibile. "Sul balcone" è meglio, alla fine basta pensare a palco/balco da cui deriva, non diresti mai "in palco", perché si riferisce proprio alla base, non all'ambiente soprastante come se fosse una stanza!)


Davvero non si dice "in balcone"? Oh mamma! Grazie per avermelo detto! Qui in Sicilia usiamo quotidianamente così tante parole e perifrasi costruite ad arte dal siciliano che è difficile a volte distinguere quali realmente siano comprensibili e corrette in tutta Italia. Grazie per la segnalazione di cui, onestamente, un po' mi vergogno.
Per quanto riguarda la prima parte del tuo commento: no, ovviamente non era mia intenzione che risultasse parodistico o pesante. Quando scrivo racconti simili il mio rischio è sempre quello di cadere in un eccesso di descrizioni allontanandomi dall'azione. Succede, credo, perché mi piace il suono delle parole e cerco di raccontare una storia richiamandone i suoni dintorno, a volte però il risultato non è per tutti quello desiderato.
Grazie per il commento e soprattutto per la correzione su "in balcone", che vergogna! Adesso andrò a riguardare il mio dizionario di italiano a testa bassa.

Fabiana Donato
Messaggi: 81

Re: Il guardiano del faro

Messaggio#11 » martedì 5 settembre 2017, 22:40

Ciao Canadria! Inizio dicendoti che il tuo racconto è tosto. Lo è nel senso che, è un poco pensantuccio. Sappi che ho apprezzato da morire la tua idea, molto astratta e poco legata a temi concreti. Mi piace, anche perché anch'io ho preso una soluzione simile alla tua per la mia storia, usando l'ossessione per il mare come "nemica". Ciò che non mi ha entusiasmato è che questo linguaggio così bello, è sprecato per un racconto che deve essere per lo più comprensibile. Mi spiego meglio. E' un errore che facevo anch'io prima, utilizzavo termini in maniera abbastanza articolata, caricando un racconto di 3000 caratteri. Non è una critica al tuo stile, anzi mi piace molto e soprattutto ti capisco, ma non l'ho trovato adatto per un racconto del genere. Hai delle belle idee, prova a scriverle in maniera semplice prima, e poi arricchiscile piano piano. Nel complesso gradevole. Alla prossima!

Avatar utente
AmbraStancampiano
Messaggi: 477
Contatta:

Re: Il guardiano del faro

Messaggio#12 » mercoledì 6 settembre 2017, 14:00

Ciao Claudia,
devo dire che sono molto colpita dal racconto che sei riuscita a confezionare nonostante il caldo e le proibizioni del Dragon Fest.
Il tuo stile molto musicale e la declinazione tematica che hai scelto fanno ovviamente breccia in una terrona nostalgica come me ^_^.
è vero, ogni tanto magari la tua prosa diventa eccessiva, certe ripetizioni appesantiscono molto il testo e rendono non sempre facile seguire il filo degli eventi, e non sempre condivido il tuo utilizzo della punteggiatura, ma la tua storia sorretta da questa scelta stilistica fa breccia ed emoziona là dove può trovare comprensione; ecco, forse l'unico difetto che ci vedo è questo: descrivi un sentimento comprensibile solo a chi abbia già una certa affezione per il mare, e sebbene chiunque si sia dovuto forzosamente allontanare da una "vita marina" per approdare al grigiore della metropoli non potrà far altro che riconoscersi, chi del mare sa poco e niente resterà a guardare freddamente il testo. Onestamente non so come potresti migliorare in questo senso sena perdere parte della tua poetica, a volte bisogna semplicemente accettare che certi racconti, certi sentimenti non sono per tutti.
Ti segnalo solo una piccola imperfezione: come fa il guardiano del faro a fare il bagno con l'acqua salata in balcone? Usa una bacinella? Sembrerebbe scontato, ma secondo me va specificato.
Qui giace il mio cervello, che poteva fare tanto e ha deciso di fare lo stronzo.

Avatar utente
Lo Smilodonte
Messaggi: 45
Contatta:

Re: Il guardiano del faro

Messaggio#13 » martedì 12 settembre 2017, 14:14

Il guardiano del faro di Cla de Fra
Ciao e felice di aver conosciuto di persona anche te. Passiamo al racconto, che devo essere onesto mi ha colpito, in molti sensi. C’è una prosa davvero molto bella e complessa, un’aggettivazione ricca, una vero e proprio caleidoscopio di immagini che vortica sempre più verso il finale con un’ultima frase, come un mulinello d’acqua. Però… però. Verso la fine ho l’impressione che certi passaggi ti siano sfuggiti di mano, o che siano stati inseriti a forza. Ti dirò di più: è un lavoro piuttosto raffinato, ben scritto, molto pensato, a tal punto da lasciarmi il dubbio che sia un racconto scritto in precedenza e poi adattato alle esigenze del tema dell’edizione. Non ce ci sia nulla di male (è accaduto anche a me di riprendere in mano idee, racconti, canovacci già ideati e adattarli per Minuti Contati; d’altronde se si scrive tanto si hanno anche tante bozze nel cassetto, ed è più che lecito usarle), ma è proprio qua che casca l’asino: il tema è pressoché assente, inoculato a forza in un racconto che non ha alcun bisogno di un nemico che viene dal mare. Insomma, un racconto eccezionale, ma in cui non vedo (quasi) alcuna aderenza al tema.

Canadria
Messaggi: 242

Re: Il guardiano del faro

Messaggio#14 » mercoledì 13 settembre 2017, 18:48

Ciao, Alberto!
Grazie per i bei complimenti :) come avevo detto a te e ad Ambra al dragon fest, ho dovuto ripescare una vecchia idea perché il caos della giornata non mi permetteva di soffermarmi a pensare ma volevo partecipare!
Tuttavia, il racconto non era ancora stato scritto (ad eccezione di poche righe appuntate per non dimenticare l'idea). Quando hai comunicato il tema mi è subito tornato in mente, volevo che il nemico venuto dal mare fosse la "nuova civilizzazione" del guardiano del faro.
Purtroppo anch'io credo che, alla fine, il risultato si allontani dal tema che hai scelto, ma le intenzioni c'erano e sono certa che avrei potuto fare meglio, anche sul finale che ancora non mi convince pienamente.
Grazie ancora per il tuo commento!
Ciao!

Torna a “104° Edizione - Dragon Fest LIVE AT HOME Edition 2017”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 3 ospiti