Marea nera - di Laura Silvestri

Sabato 26 agosto dall'una alle 19.00, sarà possibile partecipare sia live direttamente dal Castello di Milazzo (dove si tiene la manifestazione del Dragon Fest) che da casa (accompagnando il proprio racconto con una foto ritraente se stessi con la scritta ANCHE QUI A (nome luogo da cui si scrive) SIAMO AL DRAGON FEST!
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LauSil
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Marea nera - di Laura Silvestri

Messaggio#1 » sabato 26 agosto 2017, 19:00

Marea nera – di Laura Silvestri

La notte in cui il re sognò la marea nera, si risvegliò madido e scosso. La sua sposa, distesa accanto a lui fra trine e sete, sentì il respiro del consorte farsi breve, e dischiuse gli occhi.
“Non v’è quiete, per un sovrano, nemmeno nell’ora del riposo?”, lei domandò, carezzandogli le tempie già imbiancate. “Cosa angustia il mio signore?”
“Non so spiegarlo”, il re sussurrò, “ma la strega di certo potrà farlo”.
Una ruga solcò la fronte della regina, che chiuse gli occhi e non s’azzardò a contrariarlo.

All’alba in cui il re s’addentrò nella valle del Popolo Libero, oltre le montagne, l’accompagnarono cento guerrieri dalle corazze istoriate.
“Ho sognato onde di malaugurio ”, il Re confessò alla strega, seduto su un tronco vetusto e annerito. “Cupi e ribollenti come pece, i flutti lambivano la terra e lasciavano scie di sangue. Il loro sciabordare portava grida di uomini e pianti di madri.”
La vecchia schioccò la lingua contro i denti marci e sputò nella ciotola colma di sangue e viscere d’uccello. Un’ombra calò sugli occhi mezzi ciechi, nascosti dalla maschera di corteccia. “Hai veduto il futuro, Re degli uomini di metallo”, la strega gracchiò. “Gli Dei t’hanno voluto mettere in guardia. Il nemico verrà dal mare, infido e nero. Se soltanto toccherà la tua terra, il regno che comandi sarà perduto. Senza speranza alcuna”.

Il mattino in cui il re fece ritorno, narrò a suo figlio della profezia.
Il principe rise, scuotendo il capo biondo. “Mio signore, padre mio, non dovreste credere ai deliri dei selvaggi”, lo ammonì con bonaria fierezza. “Fosse per loro, ci abbiglieremmo ancora di pelli, e tremeremmo di fronte al fulmine e al vulcano”.
Ma il re era inquieto, e ombre scure s’agitavano in fondo al suo sguardo.
“E sia, padre mio”, il giovane capitolò, posando una mano sul cuore. “Farò quel che desiderate. Salperò con un esercito su grandi navi, raggiungerò le terre a sud del mare, e sconfiggerò i vostri nemici prima che essi possano posare piede sulle nostre rive amate”.
Il re abbracciò suo figlio, il petto gonfio d’orgoglio. Non diede peso alle lacrime della regina.

Il pomeriggio in cui il Principe fece ritorno, il sole che tramontava era rosso come una gemma della corona. Il Delfino scese dalla nave fiero come uno degli Dei antichi, provato dal lungo viaggio, il volto mutato in quello d’un uomo. Portava con sé casse d’oro, spezie e legni pregiati.
“Cos’hai trovato oltre il mare?”, il Re gli domandò.
“Non avreste dovuto dar retta a quella strega”, il figlio rispose. “Oltre il mare ci sono popoli come il nostro, che conoscono la forma della terra e i ritmi delle stagioni. Hanno re savi, scienziati, medici e astronomi, e vi porgono i loro omaggi”.
“Non sono dunque, queste che vedo, spoglie di guerra?”
“No di certo, padre mio. Sono doni. Mi hanno ricevuto con onore, e avrei fatto ritorno con una sposa, o un protetto, se soltanto non avessi temuto che voi m’avreste accusato di non aver avuto a mente quella sciocca profezia”.
“Nessun conflitto, quindi, all’orizzonte?”
“Nessuno, mio signore. Il Regno è salvo”.

La sera della grande celebrazione per il ritorno del Principe, ogni cosa fu vicina alla perfezione. Tutti i nobili furono invitati, centinaia di servi ingaggiati dalla città, i popolani accorsero a frotte dalle campagne per osservare il fasto dei festeggiamenti. I lumi rischiararono le vie e le piazze, fiori furono sparsi sul lastricato che conduceva al palazzo. Il Re, infine, non badò a spese per allontanare da sé il gelo che gli serrava il petto, una cupa sensazione di sconfitta che ancora non sapeva giustificare. “Mi son fatto vecchio”, borbottò davanti allo specchio mentre infilava la veste di gala. “Forse dovrei lasciare il posto a mio figlio, godermi gli ultimi anni di questa vita d’affanni”. Quando la regina accettò il suo braccio, mentre i musici suonavano la marcia del Regno, il Re assaporò un breve istante di pace.

La notte dei grandi festeggiamenti, il Principe cadde in terra mentre danzava con una leggiadra contessa. Gli occhi s’erano fatti rossi di sangue, lacrimanti, la pelle era satura d’un sudore amaro. “Non è nulla”, il re lo sentì dire, prima che i servi lo portassero nelle sue stanze. “Forse una febbre del paese al di là del mare. Le genti del sud l’hanno da secoli. Dicono che non sia gran cosa, che svanisca dopo un periodo di riposo”. Ma la febbre non passò. Volò di fiato in fiato, respiro dopo respiro, spezzando vite fra tossi biliose e nere. S’arrestò soltanto al confine con le alte montagne che circondavano la valle.
“Il Popolo Libero venera il fulmine e il vulcano”, il principe mormorò sul suo letto di morte, “e, quel che è peggio, ci teme. Teme le nostre armature di metallo, la polvere da sparo, e l’aritmetica che dà un ordine al creato. Davvero, padre mio, non avresti dovuto dar retta a quella strega”.
E quello fu anche l’ultimo pensiero del re, qualche ora prima che la marea nera giungesse a reclamarlo.



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antico
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Re: Marea nera - di Laura Silvestri

Messaggio#2 » sabato 26 agosto 2017, 19:04

Ciao Laura! Tutto ok anche per te, al pelissimo con il tempo! Buona Dragon Fest Edition!

Canadria
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Re: Marea nera - di Laura Silvestri

Messaggio#3 » sabato 2 settembre 2017, 12:22

Ciao, Laura!
Questo racconto mi è piaciuto molto. Trovo il lessico assolutamente adatto alla storia che racconti, le figure sono precise ed eleganti, non ridondanti, e impreziosiscono la tessitura della storia. Mi è piaciuto molto che l’incipit di ogni paragrafo richiamasse i precedenti seguendoli passo per passo in un racconto logico e consequenziale.
Per quanto riguarda il tema, in realtà, alla fine, il tuo nemico “non” giunse dal mare. Ma che importa? A me è piaciuto! Ciao e alla prossima ;)

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LauSil
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Re: Marea nera - di Laura Silvestri

Messaggio#4 » sabato 2 settembre 2017, 14:10

Canadria ha scritto:Ciao, Laura!
Questo racconto mi è piaciuto molto. Trovo il lessico assolutamente adatto alla storia che racconti, le figure sono precise ed eleganti, non ridondanti, e impreziosiscono la tessitura della storia. Mi è piaciuto molto che l’incipit di ogni paragrafo richiamasse i precedenti seguendoli passo per passo in un racconto logico e consequenziale.
Per quanto riguarda il tema, in realtà, alla fine, il tuo nemico “non” giunse dal mare. Ma che importa? A me è piaciuto! Ciao e alla prossima ;)


Grazie mille Canadria :)
Sono felice che in qualche modo si colga un tono "favolistico": come accennavo in qualche altro post, ho scritto con le mie figlie che mi saltellavano intorno, per cui questo era l'unico "mood" che sono riuscita a sviluppare nel poco tempo ^_^

In realtà, nella mia idea il nemico è arrivato dal mare: il re aveva pensato si sarebbe trattato di soldati nemici, invece il vero nemico era il morbo; si tratta di un classico caso di profezia auto-avverante, per capirsi ;) Forse avrei dovuto esplicitarlo del tutto, magari come una sorta di "morale della favola", e non avrebbe stonato... ma sul momento non mi è proprio venuto in mente :)
Grazie ancora ^_^

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Eugene Fitzherbert
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Re: Marea nera - di Laura Silvestri

Messaggio#5 » domenica 3 settembre 2017, 18:04

Ciao, Laura!
Fantasy di alto livello, anche nel tuo caso. Un fantasy con i piedi per terra, però, ma non meno vero. I dialoghi 'cortesi' tra i nobili di alto lignaggio sono semplicemente fantastici. E poi c'è questa frase di una ironia meravigliosa (volontaria o meno che sia): 'Il Delfino scese dalla nave fiero...', che in un racconto che parla di viaggi in nave e maree nere ha un suo perché imprescindibile.
Bello il finale 'morboso', nel senso che arriva il morbo, e per questo HG Wells ti avrebbe voluto bene, visto che la sua Guerra dei Mondi finisce allo stesso modo...
Complimenti ancora per lo stile e la realizzazione, molto molto sopra la media!

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jimjams
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Re: Marea nera - di Laura Silvestri

Messaggio#6 » lunedì 4 settembre 2017, 11:15

Un'interessante commistione tra realtà e fantasy. Mi ha ricordato "Armi, acciaio e malattie" un saggio. Il pericolo che viene dal mare è di un tipo che non si può combattere e c'è una sorta di ineluttabilità nella storia. Non andare sarebbe servito? Probabilmente no, alla fine il contatto ci sarebbe comunque stato e la fine sarebbe stata la stessa. Bello lo stile narrativo che mantiene un registro "antico".

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Andrea Partiti
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Re: Marea nera - di Laura Silvestri

Messaggio#7 » lunedì 4 settembre 2017, 11:58

Ci racconti di una più che classica profezia autoavverante, che preoccupa chi la riceve rendendolo proattivo fino al punto di farla realizzare. E' un buon formato perché intrinsecamente non si può distinguere da una profezia autentica e che ci vuole guidare in una direzione diversa. Riesci a infilarci una morale ambigua punendo sia il re e la sua guerra preventiva, sia il figlio e il suo eccesso di fiducia verso i popoli meno civilizzati. La morale somma delle due è... non fidarti e se ti fidi preparati perché potrebbe andare male qualcosa di fuori dal tuo controllo? Purtroppo nessuno all'interno della storia sembra avere un'epifania in cui capisce che l'epidemia è scollegata da profezie o commerci.
Forse questa è l'unica pecca, da lettore non so per chi tifare, a chi legarmi. il re angosciato? No. Il figlio ingenuo? No, neanche. La regina? Nemmeno, perché la figura della regina, rispetto a re e figlio, è piatta in maniera sbilanciata. Giudica, ha pensieri, ma non traspirano mai. Per una questione di equilibrio, essendoci così pochi personaggi, se avesse un ruolo lievemente più attivo forse funzionerebbe meglio, visto che ci manca un personaggio intelligente e che capisce com'è andata veramente, perché non lei?

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LauSil
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Re: Marea nera - di Laura Silvestri

Messaggio#8 » lunedì 4 settembre 2017, 20:01

Grazie a tutti per i commenti! ^_^

@Eugene: "Il Delfino che scese dalla nave" è nato involontariamente, sono stata tentata di modificarlo ma poi... come puoi vedere è rimasto lì, hi hi ;)

@Mario: chissà come sarebbe andata se il principe non fosse partito. Mi piace pensare che, se incontro e contagio fossero avvenuti qualche secolo dopo, la medicina e le scienze tanto care al principe - a quel punto maggiormente progredite -avrebbero portato una possibilità di salvezza :)

@Andrea: non sapere per chi tifare... ammetto di non aver pensato a fornire questo, nel racconto. E' nato come una favola, dove ho seminato il mio, o forse dovrei dire, i miei, "spunti di riflessione" (dire messaggi, o "morale", non sarebbe esatto... non aspiravo a insegnare nulla ^_^). La regina incarna per me un personaggio purtroppo verosimile, la donna vicina al potere che intuisce il pericolo ma non ha l'autorità per impedire che si concretizzi. E, appunto, tutto sommato non pensavo di inserire qualcuno che desse una versione "ufficiale" della storia... cosa che comunque valuterò in una eventuale, futura revisione :)

Grazie di nuovo a tutti ^^

Fabiana Donato
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Re: Marea nera - di Laura Silvestri

Messaggio#9 » martedì 5 settembre 2017, 23:13

Ciao Laura! Inizio dicendoti che hai scritto un bel racconto fantasy! Soprattutto, anche se può essere che sia stata una coincidenza, ho apprezzato la denominazione del "popolo libero" perché mi ha ricordato il trono di spade! Ahahaha...Oltre questo, hai davvero scritto una storia che scorre benissimo, con un linguaggio adatto alle scene. Avrei voluto leggere qualcosa di più, non so, forse se le strofe fossero state più lunghe, avrei vissuto meglio le immagini da te narrate. Mi sarei voluta immergere di più in questo mondo. Per il resto mi piace l'idea ed è un racconto che leggerei volentieri. Nel complesso, mi piace. Alla prossima!

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AmbraStancampiano
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Re: Marea nera - di Laura Silvestri

Messaggio#10 » giovedì 7 settembre 2017, 23:43

Ciao Laura,
leggerti è stato veramente un piacere. Ho molto apprezzato la tua interpretazione del tema e il lessico, perfettamente adatto al tono della narrazione.
La vicenda scorre senza intoppi e i personaggi ricalcano perfettamente i loro ruoli come da fiaba, per cui non mi disturba il fatto che la regina sia un personaggio più passivo che altro o il fatto che il principe sia un po' troppo fiducioso nei confronti degli stranieri lontani, visto quel che pensa del popolo libero.
Fatico ad arrivare ai trecento caratteri: per me si tratta davvero di un ottimo lavoro.
Qui giace il mio cervello, che poteva fare tanto e ha deciso di fare lo stronzo.

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Lo Smilodonte
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Re: Marea nera - di Laura Silvestri

Messaggio#11 » martedì 12 settembre 2017, 14:14

Marea Nera – Laura Silvestri
Molto, molto buono. Lo stile favoleggiante è ben adeguato, e le scelte lessicali un tantino desuete riescono nello scopo di rafforzare l’impressione di favola nera. Di contro appesantiscono la lettura, ma forse fa parte del gioco, per cui non riesco a vederlo come un demerito. Ti dirò anche che mi hai fregato, mi sarei aspettato un patricidio bizantino e invece hai tirato fuori la malattia; mi aspettavo una conclusione scontata e invece mi hai stupito. Bel racconto!

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