Girone UNICO

Sfida il BOSS Matteo Di Giulio, l'autore di La congiura delle tre pergamene, e i suoi due SPONSOR: Adriano Barone e G.L. Barone
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Spartaco
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Girone UNICO

Messaggio#1 » lunedì 25 settembre 2017, 0:52



Questo è il gruppo UNICO de LA SFIDA A La congiura delle tre pergamene.

Gli autori del gruppo devono commentarsi e classificarsi all'interno dello stesso.

Al fine di rendere unica l'esperienza, i racconti verranno consegnati a diversi lettori esterni che commenteranno e stileranno la loro classifica.

Passeranno in semifinale, e saranno giudicati dagli SPONSOR (G.L. Barone e Adriano Barone) tutti e 5 i partecipanti.

Dopo la fase dei commenti e prima delle semifinali, gli autori avranno la possibilità di modificare i racconti a patto che questi mantengano la stessa struttura e non superino le 23133 battute, spazi inclusi.

Le semifinali si comporranno così: il primo del girone sfiderà il quinto; il secondo, il terzo e il quarto si sfideranno tra di loro.

E ora vediamo i racconti ammessi:

Quotiens lapis in aquam cadit…, Wladimiro Borchi, 10881 caratteri
Il mostro della Tasmania, di Roberto Masini, 19976 caratteri
Sara la nera, di Sonia Lippi, 19616 caratteri
La classe commerciale va in paradiso, di Francesco Nucera, 19869 caratteri
Quello che Resta, di David Galligani, 5273 caratteri

Segnate sotto il vostro racconto a quali bonus aspirate.

Avete tempo fino alle 23.59 di mercoledì 4 ottobre per commentare e classificare i racconti.
Chi non postasse anche solo un commento verrà squalificato.
Chi non postasse la classifica verrà squalificato
Le vostre classifiche corredate dai commenti andranno postate direttamente sul gruppo. Vi ricordo che le vostre classifiche dovranno essere complete dal primo all'ultimo.

Vi ricordo che i racconti non possono essere più modificati. Se avete dubbi su come compilare le classifiche, rivolgetevi a Spartaco.
Potete commentare i vari racconti nei singoli thread per discutere con gli autori, ma la classifica corredata dai commenti deve obbligatoriamente essere postata nel gruppo.
Altra nota importante: evitate di rispondere qui ai commenti ai vostri lavori, ma fatelo esclusivamente sui vostri tread.

BUONA SFIDA A TUTTI!



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Sonia Lippi
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Re: Girone UNICO

Messaggio#2 » martedì 26 settembre 2017, 12:05

Si lo so... farò una domanda ovvia, ma la devo fare!

OVVIAMENTE nella classifica che stilerò non devo mettere il mio racconto giusto? si lo so è ovvio ma hai visto ma......

Buona giornata

Sonia

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Spartaco
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Re: Girone UNICO

Messaggio#3 » martedì 26 settembre 2017, 14:13

Effettivamente non l'ho specificato. Fate la classifica senza inserire il vostro racconto.

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Wladimiro Borchi
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Re: Girone UNICO

Messaggio#4 » mercoledì 27 settembre 2017, 8:04

CLASSIFICA DEL BORCHI
Stilare una classifica è stato arduo, perché non sono abituato valutare quello che leggo, tendenzialmente o mi piace o non mi piace (e 'sti quattro mi piacevano tutti!). Alla fine mi sono messo a dare voti da uno a dieci a stile, trama e impatto emotivo di ogni singolo racconto e sono riuscito a tirar fuori quanto segue.
Premetto che il racconto che mi ha divertito oltremisura è "La classe commerciale va in paradiso", a quello darei la palma del vincitore senza batter ciglio e comprendendo nella lista anche il mio, decisamente meno intrigante.
Venendo alla classifica:
1) La classe commerciale va in paradiso
Ma bellooooooooooooo!
Bello, bello, bello davvero!
Ambientazione originalissima, personaggi perfetti, trama intrigante e stile davvero scorrevole e divertente.
Davvero! Mi inchino a cotanto racconto.
Se proprio dobbiamo trovargli una pecca, ma mi devo sforzare davvero, da quando Cristiano viene acciuffato ci si immagina il finale.
Bravo abbestia!
2) Quello che resta
Classico RAPE&REVANGE, con ambientazione, stile e struttura assai originali.
Forse un po' criptico il finale, probabilmente per le mie scarse conoscenze del periodo storico in cui si svolge la vicenda.
A quel che ho inteso, il vecchio padre, vendica la figlia alla presenza del magistrato connivente, che non può far trionfare la giustizia degli uomini, per biechi motivi di opportunità. Ciononostante, Gioacchino assiste la giusta mano omicida e pare pronto a coprirla dinanzi a una legge farsa che, altrimenti, vedrebbe impunito l'originario misfatto.
Bello, appassionante e divertente.
Unica pecca, forse, non aver sfruttato il buio e la figura ammantata sul finale per creare un po' più di thriller.
In ogni caso ho goduto e tanto.
3) Sara la nera
Ultimamente se ne leggono a quintali di racconti e romanzi sulla discendenza terrena del Cristo.
Dopo anni di silenzio seguiti al "Il Santo Graal, una catena di misteri lunga duemila anni" di
Baigent, Leigh e Lincoln, ci ha pensato Dan Brown ha rispolverare la vicenda e di lì a poco, romanzi e racconti sull'argomento hanno iniziato a spuntare come funghi ad ottobre, tanto che alcune case editrici, quando le contatti per proporre una storia, tengono a sincerarsi che non si tratti di trame che interessino possibili gravidanze di Maria Maddalena.
L'argomento prescelto, insomma, era assi rischioso.
Ciononostante il riferimento a quanto sopra compare solo alla fine e il racconto è assolutamente godibile, oltre ad avere trovato una sua originalissima versione della arcinota vicenda.
Mi sembra scritto bene ed è molto divertente e appassionante.
Il finale lascia l'amaro in bocca: non conoscere il seguito della storia e se il manoscritto verrà davvero recuperato è davvero una sofferenza.
4) Il mostro della Tasmania
La storia nella storia regge il giusto. Non a caso la stessa sorella del protagonista lo riprende dicendogli: "Macché ti sei messo a studiare una vita per aver letto la trama di un b-movie?".
Peraltro, il fatto che il lettore stia leggendo la pergamena vergata di suo pugno dal protagonista della vicenda, spoilera (mi è presa la mano con i termini da giovane) il fatto che quest'ultimo sia scampato al terribile mostro e toglie ogni suspance anche al duello finale.
La creatura è orginalissima per forma, struttura e attacchi.
Mi è piaciuto, anche, tanto che il mostriciattolo trasmetta un morbo che ti trasforma lentamente.
Insomma il potenziale c'è ma, come ha detto Sonia, eliminerei la parte al presente e terrei solo la storia centrale.

Baci e abbracci
W
IMBUTO!!!

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Spartaco
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Re: Girone UNICO

Messaggio#5 » giovedì 28 settembre 2017, 23:25

Eccoci alla prima classifica con commenti dei lettori anonimi.

Ciao a tutti, sono un lettore anonimo e prima della classifica volevo fare i miei complimenti a tutti.
Per il giudizio ho usato alcuni parametri, tra cui la fedeltà al thriller, la fedeltà al tema “scomparsi nel nulla" e il come avete inserito i punti bonus nel racconto se l'avete fatto).
Stilare la classifica è stato difficile in quanto avrei messo due primi posti, quindi le posizioni si basano unicamente sul quanti “errori” sono stati commessi.
I commenti sono a caso rispetto alla classifica.
Ciao e buona sfida a tutti!!


Quello che Resta
Bel racconto, sei riuscito/a a far trasparire in modo egregio le emozioni della ragazza, e anche se non hai mai detto il come è morta, non lasci molto spazio all’immaginazione.
La trama non è propriamente rispettata in quanto il racconto non si sviluppa su una sparizione, bensì su una vendetta.
Ti allontani leggermente dal thriller in quanto non c’è ne suspense ne un vero e proprio crescendo della trama, anche se avevi sotto mano la struttura per inserire questi elementi.
Se ne hai la possibilità mi piacerebbe leggere un racconto più contestualizzato nello spazio-tempo (non sempre questa contestualizzazione è necessaria, ma dal momento in cui inserisci certi elementi di classi sociali, allora bisogna farlo); inoltre avrei dato più spazio alla scena finale e all’uomo ammantato e al suo debito verso Gioacchino… e perché no, dare anche una mazzata al Gonfaloniere...




Quotiens lapisin aquam cadit
Partiamo dall’idea di fondo, la protagonista che crede di essere vittima e che in realtà si scopre essere colpevole. Twist ending “già sentito”, ma per come l’hai portato nel tuo racconto non risulta ne banale ne prevedibile, cosa che dovrebbe essere effettivamente un colpo di scena ma che purtroppo non è così scontata in questo periodo letterario, dove sembra che il twist ending debba esserci per forza, anche se prevedibile e scontato.
Per quanto riguarda la parte tecnica invece ci sono alcune cose da dire:
Soprattutto nella fase iniziale cerchi di creare suspense, ma purtroppo questa non arriva mai al 100% perché i troppi incisi e le troppe subordinate che si frappongono alla principale con lo scopo di chiarire il contesto, finiscono solo per ammazzare il climax che si sta creando.
Ricorda che “thriller" deriva da “thrill", ovvero “rabbrividire”, e il tuo racconto è quello con il potenziale più alto di “thrill".
Altra cosa, quando parli del sonno pesante del fratello, una volta usi il congiuntivo imperfetto e una volta il presente, il cambiamento si sente e da “fastidio", scegli un tempo e usa sempre quello per fare gli esempi.
Parlando sempre di verbi e punteggiatura:
“Di sotto non ci resto un minuto di più.
Mi chiudo in camera e chiamo la polizia.
Salgo i gradini, due alla volta”
Espressa così la frase ha senso solo se interpretata, ovvero se il “mi chiudo in camera e chiamo la polizia” sia una intenzione che la protagonista ci comunica. Però per come l’hai riportata diventa semplicemente una sequenzialità sbagliata di eventi.
Altra cosa: quando la protagonista esce dalla sua camera inciampa in qualcosa, col senno di poi, correggimi se sbaglio, si pensa che potrebbe essere il padre. Indipendentemente da ciò, il fatto che non indaghi sul dove ha sbattuto fa storcere un pochino il naso.
Ultimo punto… ho trovato il foglio ingiallito sul comodino una forzatura per avere il punto bonus… ma come ci i
ricorda Spartaco prima di ogni sfida, il racconto viene prima dei bonus, e tu stesso/a, dopo aver presentato il foglio dici: ”In ogni caso, non è affatto rilevante”

Comunque ti meriti un bel pollice in su.



Il mostro della Tasmania
Ciao
giusto un paio di cose… innanzitutto dividiamo le due storie: la prima riguarda il ragazzo laureando e la seconda è La storia contenuta nel messaggio.
Su quest'ultima, a livello di narrazione non ho nulla da dire.. Hai descritto bene i vari passaggi e il lettore riesce a seguirti durante lo svolgimento dei fatti.. l’unica critica riguarda alcune espressioni del protagonista, che vedo improbabili in bocca ad un ragazzino di quattordici anni bel 1968. Diciamo che se la storia si fosse conclusa qui, o se avessi scelto un modo diverso per integrarla alla realtà, sarebbe stato meglio.

Per quanto riguarda la storia “reale", il laureando è caratterizzato male, parla in modo troppo irrealistico e diventa antipatico agli occhi del lettore, cosa che non dovrebbe accadere ad un protagonista principale. Ti consiglio di rivedere le parti dei dialoghi e renderle più credibili e dare al protagonista un tono meno saccente e più affabile.
Inoltre credo che l’uscita finale sul mostro della Tasmania ti sia uscita male… guarda gli ultimi 25 secondi del video nel link (tralascia tutto il video, non ci sono dialoghi); servono per farti capire la sensazione che mi ha dato… del tipo: ”perché usa questo tono? Cosa non ho capito? ” e mi lascia con una strana cosa addosso.
https://youtu.be/EqkmNVIGJ58
In definitiva, storia bella e non banale ma che non mi fa gridare al miracolo.
Per il resto manca qualche segno di punteggiatura e (parere personale) credo tu abusi del “punto e virgola”, mettendolo anche dove non serve.





Sara la nera

AAAAAAHHHHHHH

questo è difficile… la storia mi ha preso tantissimo e vederla finita così è un enorme dispiacere.
Partiamo da un presupposto… il fatto il racconto finisca, non vuol dire che abbia una fine. Esistono migliaia di racconti lasciati in sospeso per dare al lettore la possibilità di immaginarsi la fine, e spesso sono accompagnati da cliffhanger col botto.. Questa però non è una FINE ma una fine… ovvero ci si aspetta che girando pagina compaia la scritta “capitolo 2”. Paragonandolo ad una serie TV sarebbe un'ottima stesura per una puntata pilota ecco..
Detto ciò, secondo me il racconto come tale e preso ai fini della sfida, non è purtroppo candidabile come vincitore, ma non è un problema in quanto hai tra le mani qualcosa che trascende il racconto e può diventare molto di più.
A livello tecnico riscriverei la parte dove Sofia parla di come ha trovato la lettera, perché non fila troppo bene.
Per il resto… non abbandonare l’idea e portala avanti!!




La classe commerciale va in paradiso
Complimenti, bellissimo racconto!
Il lettore viene catapultato in un futuro distopico e nonostante non venga mai espressamente descritta la civiltà che lo popola, riesci a inserire abbastanza elementi per far si che chi legga possa capire la situazione e la dimensionalità del racconto.
Tecnicamente non ho notato sbavature, il racconto fila, ha un buon ritmo, la trama si svolge bene e si risolve in modo del tutto inaspettato, complimenti.
L’unica critica che ti muovo e che come thriller lo vedo molto soft rispetto magari a quello che mi aspettavo dalla sfida.



CLASSIFICA:
1)La classe commerciale va in paradiso
2)Quotiens lapisin aquam cadit
3)Quello che resta
4)Sara la nera
5)Il mostro della Tasmania

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Spartaco
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Re: Girone UNICO

Messaggio#6 » venerdì 29 settembre 2017, 23:51

Seconda Classifica dei Lettori Anonimi

Ecco la mia classifica (sempre con tuto il rispetto per gli autori, il mio è solo un giudizio da lettrice di strada)

La classe commerciale va in paradiso.
Grottesco e surreale, almeno per ora. Mi ricorda Benni. Mi immagino il racconto inserito in un libro che narra Le-vite-sospese-in-uno-spot magari con un finale di rivalsa di tutta l'umanità che ritrova finalmente se stessa.


Il mostro della Tasmania.
La conclusione sembra messa lì per caso. Il lato debole è la storia presente, mentre la storia passata è ben raccontata.


Quotiens lapisin aquam cadit
Non sorprende come storia, forse perché un po' troppo simile a tante storie di cronaca nera, purtroppo. La doppia personalità della protagonista, dovuta all'effetto delle droghe, è efficace.


Sara la nera
Il punto debole sono i dialoghi, un po' stentati. Poche descrizioni sia della scena che dell'anima in generale, ma la storia incuriosisce.


Quello che resta
Frettoloso. Forse troppo breve. Non trapela l'angoscia del padre. Non funziona l'alternanza diario/presente


Classifica:

1) La classe commerciale va in paradiso.
2) Il mostro della Tasmania.
3) Quotiens lapisin aquam cadit
4) Sara la nera
5) Quello che resta

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ceranu
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Re: Girone UNICO

Messaggio#7 » sabato 30 settembre 2017, 0:04

Eccoci qui alla classifica.
Devo farvi i complimenti, ho letto volentieri tutti i racconti e vi assicuro che non è una cosa così scontata. Per fortuna alcuni racconti hanno delle sbavature, tutte assolutamente rimediabili, che mi hanno permesso di fare la classifica.
Dopo la revisione dei testi immagino che la situazione sarà ancora più complicata, non invidio gli SPONSOR. Saranno delle belle semifinali.

Commenti in ordine sparso:

Quello che resta, di DavidG

Ciao David, la tua versione "seria" mi affascina. 
Sono abituato a leggere (abituato per modo di dire, ormai scrivi una volta all'anno) tuoi racconti indirizzati al trash e devo dire che in questa veste ci stai bene. La storia non è molto originale, ma i sentimenti che passano sono genuini e intensi. SI percepisce il dolore della ragazza e anche la sua impossibilità a reagire. 
Però, almeno all'inizio, manca l'ambientazione. La storia sembra sospesa nel tempo. Non ci sono indizi che ci facciano capire in che periodo storico ci troviamo. Il fatto che lei sia Ebrea ed emarginata non basta, in Europa li hanno sempre perseguitati e nulla mi vieta di pensare che non lo faranno ancora. Hai a disposizione ancora tante battute, qualcuna la dedicherei per contestualizzare il racconto.
Nel complesso è una buona lettura che con più spazio può migliorare. 

Ciao e alla prossima (sperando di non dover aspettare un altro anno ;) )

Sara la nera, di Sonia Lippi

Ciao Sonia, ben trovata.
La storia è molto interessante, lo stile pulito. Si legge volentieri, però fatico a considerarlo un racconto finito. Sembra più l'introduzione di un romanzo. Ammetto che era una delle paure che avevo affrontando il thriller, non credevo si potesse comprimere in 20000 battute. Nel tuo caso c'è l'intrigo, ma manca la risoluzione.
I personaggi sono ben caratterizzati e si può respirare l'aria gitana.
Nel complesso è un ottimo lavoro, perché io vorrei andare avanti con la storia. Ai fini del contest ne risentirà, ma credo debba interessarti poco perché hai in mano un'ottima storia.

Quotiens lapisin aquam cadit, di Wladimiro Borchi

Ciao Wladimiro, piacere di conoscerti. 
È la prima volta che leggo qualcosa di tuo e devo dire che mi è piaciuto molto.
Il punto forte del racconto è il finale dantesco con tanto di storia ciclica. Il loop infernale, per quanto molto usato, ha sempre il suo fascino. Ho apprezzato molto anche la caratterizzazione della protagonista.
Bello il climax e l'aurea paranormale che per metà racconto è predominante. Mi è piaciuto meno il ritorno alla realtà con la ragazza killer. Nel contesto ci sta bene, ma speravo in qualcosa di più originale perché le premesse c'erano.
Nel complesso è un ottimo racconto che ha la sola pecca di essere fin troppo realistico.
Ciao

Il mostro della Tasmania, di Roberto Masini

Ciao Roberto, piacere di conoscerti.
Il problema di commentare dopo gli altri è che potrebbero aver già detto quello che pensi tu. Questo è il mio caso.
La storia è interessante, ci starebbe anche la parte con lo studente e la sorella, ma non in 20000 battute.
Come detto dagli altri, il racconto del racconto è un po' pesante. Fossi in te proverei a tagliare la parte con la sorella e farei partire tutto con lui sulla spiaggia che trova la bottiglia. A quel punto potresti alternare lettura e azione, con lui che cerca di scoprire se quello che sta leggendo è vero. 
C'è da dire che anche una soluzione del genere è più da libro che da racconto. 
Insomma, se a Sonia ho detto che il suo racconto sembra più l'intro di un romanzo, nel tuo direi che siamo al cospetto di un'ottima sinossi.
Stile e idea sono interessanti, personalmente credo che abbiano il fascino dei film d'avventura per ragazzi degli anni '80, però per funzionare come racconto devi decidere di tagliare qualcosa.
Una cosa non mi è piaciuta: a un certo punto il protagonista si rivolge in maniera molto brusca alla sorella. Pensavo potesse essere l'inizio di una mutazione del suo carattere che l'avrebbe portato ad essere iracondo e invece è rimasta una reazione isolata. Secondo me stona un po' con il resto.

Nel complesso è un lavoro interessante ma, fossi in te, sfrutterei questi giorni per rivederlo così da dare allo SPONSOR un racconto finito. 

Ciao

Classifica:

1) Quotiens lapisin aquam cadit, di Wladimiro Borchi
2) Sara la nera, di Sonia Lippi
3) Quello che resta, di DavidG
4) Il mostro della Tasmania, di Roberto Masini

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Re: Girone UNICO

Messaggio#8 » sabato 30 settembre 2017, 13:25

Se ho ben capito i racconti si possono modificare dopo il 4 ottobre. E' così?

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Re: Girone UNICO

Messaggio#9 » sabato 30 settembre 2017, 14:30

Libero di lavorarci da subito, ma potrai postarlo solo quando verranno definite le semifinale nell'apposita sezione.

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Re: Girone UNICO

Messaggio#10 » domenica 1 ottobre 2017, 10:43

Spartaco ha scritto:Libero di lavorarci da subito, ma potrai postarlo solo quando verranno definite le semifinale nell'apposita sezione.

Grazie!

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Re: Girone UNICO

Messaggio#11 » domenica 1 ottobre 2017, 18:01

CLASSIFICA DI ROBERTO MASINI

Stilare una classifica è stato per me molto complicato perché in realtà tutte le storie mi sono sembrate molto interessanti. Non lo dico per piaggeria: ne sono sinceramente convinto. Non ho neppure colto piccoli errori come hanno fatto gli altri commentatori: per me le storie andavano tutte bene così, perché proprio il limite di battute ha costretto tutti a condensarvi la storia. Nessuno di noi aveva la possibilità di approfondire ma secondo me questo è il difficile e il bello di un racconto breve. Infatti ci costringe a pennellare non un grande quadro ma un semplice schizzo dal quale si capisce tutta la qualità del pittore.
Non potendo fare una classifica con 4 ex aequo sono stato costretto a usare un altro termine di paragone e cioè il tema del regolamento:SCOMPARSI NEL NULLA:UN GRANDE THRILLER. Quindi poiché a me sembra che tutti i racconti si siano concentrati più sulle scomparse che sul thriller sarà il brivido la mia cartina di tornasole.

1) Quotiens lapis in aquam cadit di Wladimiro Borchi
La storia sarà apparsa ad alcuni commentatori non originale ma la domanda:"Che succede adesso?" il lettore se la fa spesso e quello che succede è tecnicamente rabbrividente. Questo è un thriller!

2)Quello che resta di David Galligani
Racconto avvincente dove sono sufficienti pochi tratti per capire che siamo a Firenze e che c'è il Gonfaloniere di Giustizia.Poco importa se siamo nel Quattrocento o nel Cinquecento; di sicuro i Medici non sono ancora arrivati. Più che l'ambientazione qui conta la contrapposizione tra potere e giustizia, dove la legge è sinonimo d'ingiustizia. Il lettore alla fine è stimolato a usare la mazza precedendo l'ebreo! “Con l’avanzare dell’età, ci rendiamo conto che la vendetta è ancora la più sicura forma di giustizia.” Henry Becque

3)Sara la nera di Sonia Lippi
E' un racconto affascinante dove lo sforzo di ricerca storiografica riesce ad affrontare con nuovi risvolti un argomento al quale Dan Brown sembrava aver chiuso le porte. Sicuramente tutto il materiale raccolto ti consentirà di scrivere un bellissimo romanzo storico.

4) La classe commerciale va in paradiso di Francesco Nucera
Bellissimo racconto di fantascienza che mi è piaciuto a partire dal'allusivo titolo(Ne"La classe operaia va in paradiso" i sindacati fanno riassumere il protagonista operaio licenziato!). Molti hanno utilizzato l'aggettivo distopico che mi sembra estremamente calzante. Viene rappresentata una società futura nella quale alcune tendenze del presente come il "mercato" sono portate a estremi negativi.Particolarmente efficace l'ambientazione che, utilizzando evocativi nomi di luoghi, fa intuire molti aspetti della società futura. Secondo me, però, un thriller fantascientifico è quello che mi ricorda un film come "Io sono leggenda"!

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Re: Girone UNICO

Messaggio#12 » martedì 3 ottobre 2017, 10:52

La Classifica di Sonia Lippi:

1) la classe Commerciale va in paradiso

Buongiorno Francesco!

Come ogni tuo racconto, anche questo è scritto bene, scorre ed è godibile!
la storia mi è piaciuta, e in alcuni tratti mi ha fatto anche sorridere! ma da Sindacalista non posso che chiederti: "che ti hanno fatto sti sindacalisti per descriverli così marci e aziendalisti?!"

Ottima storia, se proprio devo trovare una pecca avrei preferito un pò più di descrizione nell'ambientazione.

2) quello che resta
Ciao David,

Bello e triste il tuo racconto, se il padre non avesse giustiziato il Lanzini, giuro che lo avrei fatto io in qualche modo!
Il tuo stile mi piace, però avrei voluto che il racconto durasse di più, avrei voluto un pò più di ambientazione, una maggiore descrizione dei personaggi, avevi 20.000 caratteri a disposizione e potevi sfruttarli per rendere tutto più ricco e più Thriller.
cmq bravo bel racconto!

3)Quotiens lapis in aquam cadit…

Sicuramente con questo racconto mi hai fatto venire l'ansia!!! è realistico e scritto molto bene.
Per una mia spiccata sensibilità non amo molto i racconti dove vengono uccisi i bambini, mi sento male solo al pensiero, quindi anche se il tuo racconto è davvero ben fatto ho sofferto nel leggerlo, i thriller li preferisco con più intrighi mentali e meno sangue, ma è un mio gusto.

Nel complesso ritengo che hai fatto un buon lavoro

4) Il mostro della Tasmania

la tua storia secondo me ha del potenziale, ma non scorre.
Ho fatto fatica a leggerla e ho trovato qua e la dei refusi.
L'uso del presente non da respiro e non da spazio alle descrizioni e alle caratterizzazioni dei personaggi.
Capisco che la vera storia è quella centrale, ma avrei voluto comunque un pochino più di suspance e soprattutto avrei voluto vivere di più la storia.
Ti consiglio di togliere la cornice della storia del biologo Marino e di sviluppare la storia centrale, così il racconto prenderebbe corpo, e il lettore vivrebbe l'ansia e la paura, sia dei protagonisti che quella dei personaggi secondari come i ricercatori.
Insomma hai un buona storia ma da sviluppare meglio, questo il mio modesto consiglio.


1)la classe Commerciale va in paradiso
2) quello che resta
3)Quotiens lapis in aquam cadit…
4) Il mostro della Tasmania

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Re: Girone UNICO

Messaggio#13 » mercoledì 4 ottobre 2017, 20:58

Ecco la mia classifica e i commenti.
Un saluto a tutti!

Sara la Nera

Ciao Sonia,
il tuo racconto è interessante, ma trovo che ci sia troppo tell e poco show :)
Un sacco di parti sono sono raccontate, solo l'incontro con Chico ce lo fai vivere davvero.
Invece anche l'omicidio è troppo veloce e dopo si ricade nel raccontato.
Se hai molto da dire e poco spazio ti consiglio di levare tutto ció che non serve davvero ai fini della storia e basarti solo su fatti e dialoghi.

Un saluto


Quotiens lapis in aquam cadit…

Ciao Wladimiro,
normalmente non apprezzo troppo la prima persona, perchè in sé come forma narrativa non ha molto senso.
Peró nel tuo caso era imprescindibile e strumentale al racconto, quindi perfetto.
Leverei i rumori che fanno molto fumetto e infantilizzano un po' il racconto.

Ottima prova.

La classe commerciale va in paradiso

Ciao Francesco,
il tuo racconto mi è piaciuto, è ben strutturato, tutto torna e ha un senso ai fini della storia.
Forse a volte avrebbe bisogno di piú brio in qualche punto e anche i dialoghi a volte suonano un po' artificiosi,
ma credo che nel suo complesso sia il pezzo migliore del girone.

Il mostro della Tasmania

Ciao e bentrovato Roberto.
Per quanto trovi l'idea carina anche se non del tutto originale ( ma al riguardo anche chi se ne frega dato che nessuno si fa problemi a martellare con zombie e vampiri)
purtroppo ho trovato il racconto un po' mal gestito.
La prima regola dello scrivere è "show don't tell", ossi mostra ma non raccontare: facci vivere la storia.
Invece nel tuo racconto è tutto raccontato o descritto. Dovresti rivedere il tutto, lascia stare il laureando e facci vivere la storia dell'altro ragazzo in prima persona.

Poi magari fai un salto temporale e ci fai vivere l'altra storia.
Taglia tutto l'inutile ( descrizioni non necessarie ) e secondo me ce la fai tranquillamente in 20000 caratteri.

Un saluto


La mia classifica:
1 La classe commerciale va in paradiso
2 Quotiens lapis in aquam cadit…
3 Sara la Nera
4 Il mostro della Tasmania

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Re: Girone UNICO

Messaggio#14 » mercoledì 4 ottobre 2017, 22:22

Terza classifica dei lettori Anonimi

Sara la nera
Mi piace un sacco lo stile di scrittura e la proporzione descrizioni/azione di tutto l'inizio del racconto. Mi è sembrato calare un po' sulla parte del racconto di Chico. Non so se il problema è stato il limite di battute o altro, ma la spiegazione mi è risultata sia difficile da seguire che un po' noiosa. Il resto però è davvero buono. I personaggi sono ben caratterizzati e le descrizioni non sono esageratamente lunghe, ma permettono comunque di immaginare la scena. L'altro difetto è che sembra un po' il prologo di una storia drasticamente più lunga. E' un po' come se mancasse la storia vera, non sembra un finale aperto, ma un inizio mai concluso. Vista da un altro punto di vista, visto che mi piace un sacco come scrivi, se continui e ci fai un libro hai almeno un lettore, ma ti ha penalizzato sul concorso. Non so giudicare l'originalità della risoluzione sulla figlia di Maria Maddalena, perchè so che sono state scritte tante teorie a riguardo, ma non essendo un'appassionata non ne conosco neanche una, quindi su di me ha comunque fatto effetto. Tutto sommato davvero positivo.
Bonus: omicidi, personaggio e anche manoscritto.

La classe commerciale va in paradiso
Il tuo è un latro racconto difficile da commentare: non mi è piaciuta un granchè l'ambientazione della storia, ma ho apprezzato i personaggi e le vicende narrate. Il pregio maggiore, probabilmente è la naturalezza dei personaggi e dei loro dialoghi (per esempio Cristiano che entra in casa e si insulta perché non ha riacceso la donna-computer prima di parlarle). Rende il racconto più concreto e fluido. Le relazioni tra personaggi sono abbastanza chiare, dal modo in cui interagiscono e hai svelato coi tempi giusti e in maniera limpida il finale. Ma il tutto è abbastanza inficiato da un'ambientazione non sufficientemente dettagliata, che finisce relegata allo fondo o con un semplice futuro distopico che non si distingue veramente con nulla da tutti gli altri futuri distopici già scritti. Molto più che è il futuro, che è brutto e che le persone non possono cambiare il lavoro o viaggiare quando vogliono non si capisce.
Ovviamente il racconto è ottimo, ma non mi ha soddisfatta appieno.

Quotiens lapisin aquam cadit:
Tutto sommato non mi è dispiaciuto. La storia sta in piedi ed è probabilmente quella più thriller di tutte. Mi è piaciuta la tempistica della rivelazione: l'hai tenuta per il finale, ma senza lasciarla alle ultime due righe, in qualche modo la cosa ha dato uno spessore al racconto che altrimenti, secondo me, non avrebbe avuto. Altro punto a favore è l'alternanza tempo presente/flashback, che hai saputo gestire senza che diventasse troppo confusionaria (il corsivo ha aiutato, ovviamente, ma non basta). Ci sono poi due punti negativi: uno è il foglietto con la citazione dantesca, che per quanto anche interessante sembra buttato un po' lì per prendere il punto bonus, più che avere un vero collegamento con la storia. Il secondo è quello che ti ha penalizzata di più ai miei occhi, ma mi rendo anche conto che sia perlopiù questione di gusti ed è lo stile. Scrivi spessissimo frasi senza verbo o soggetti senza articolo (Papà, rannicchiato a pancia in giù, proprio in mezzo al corridoio, volto annegato nel suo stesso sangue, coltello da cucina infilato nella schiena. - Sulla parete schizzi alti fin quasi al soffitto.), peso che la tua intenzione sia quella di creare atmosfera usando delle immagini, ma io ho avuto la costante sensazione di leggere una serie di messaggi di mia madre. Penso che sarei meno irritata e ne capirei più il senso se fossero un po' più contenuti, mentre il tuo racconto ne è pieno. D'altro canto capisco che sia una scelta stilistica legittima, solo che non riscontra il mio gusto. (sospetto anche di avertelo già detto, o se non ha te a un tuo collega, perchè non è il primo racconto su cui scrivo qualcosa di simile).



Il mostro della Tasmania
Il tuo racconto è il più difficile da commentare. La storia passata è interessante e il mostro è un idea davvero buona. Poi ci sono il biologo marino che è simpatico come la sabbia nelle mutande e alcuni passaggi davvero banali. Penso sia banale, oltre che poco necessaria, in generale la storia cornice del biologo (andiamo: la sorella gli chiede il perché della scelta universitaria alla laurea? Dove è stata negli scorsi 3 anni?) .Così come il mostro della Tasmania finale non so quanto abbia senso, hai reso la storia più concreto da un certo punto di vista e l'hai banalizzata dall'altro. é un po' come se avessi pensato attentamente alcune parti e poi scritto il resto solo per farlo sembrare un racconto. Lo dico perché la scena dell'attacco del mostro è davvero bella e ti prende un sacco anche se già sappiamo che il protagonista sopravvivrà, quindi il mio consiglio è di rivedere un po' la struttura generale del racconto.

Quello che Resta
L'idea di fondo è buona, e penso di capirne l'intenzione, ma essendo che non giochi su uno schema originale (stupro-vendetta della famiglia) devi esserlo nell'esposizione, oltre che nella risoluzione (cosa che hai fatto meglio col gioco della legge che non porta giustizia). Presumo tu abbia spazio per altre battute e analizzerei meglio sia il contesto della vicenda che si intuisce solo con una conoscenza storica che il lettore non è tenuto ad avere e che anche a me (che, d'altronde, storia contemporanea è l'unico esame che ancora non riesco a passare) ha reso la vita un po' più complicata di quello che sarebbe potuta essere. E mi soffermerei d più anche sul diario, capisco che il punto di vista di una donna stuprata non sia facile per nessuno, ma se ci provi e ci riesci fai un figurone (ai miei occhi). Quindi tutto sommato è positivo, ma potresti sempre usare lo spazio che ti manca per migliorarlo e sparare più in alto.


Classifica:

1) Sara la nera
2) La classe commerciale va in paradiso
3) Quotiens lapisin aquam cadit
4) Il mostro della Tasmania
5) Quello che Resta

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Re: Girone UNICO

Messaggio#15 » mercoledì 4 ottobre 2017, 22:24

Quarta classifica dei lettori anonimi

Qutiens lapisin aquam cadit
Questo racconto mi è piaciuto molto, la storia è intrigante e anche un pochino inquietante. L'unica cosa che non mi è piaciuta è la fine, non poteva finire così!!Volevo saper di più.

Il mostro della Tasmania
Bel racconto, scritto bene, sembra molto di più un fantasy che un thriller.

Sara la nera
Non mi è piaciuto molto come racconto, sembra che è stato scritto tanto per

La classe commerciale va in paradiso
Bel racconto, la storia mia piace, e ho odiato tantissimo Alain!!! Che poi, è andato da lei perché era per il cambiamento o c'è sotto altro?! Mi sarebbe piaciuto sapere di più

Quello che resta
Bel racconto, più che altro i racconti sul diario di Rebecca sono stati forti, leggevo i ricordi di lei con disgusto e quasi rabbia, ovviamente inutile da dire che speravo ci fosse la descrizione di come viene ucciso il Lanzini. Sarebbe stata quasi una goduria.

Classifica

1 Quello che resta
2 La classe commerciale va in paradiso
3 Quotiens lapisin aquam cadit
4 Il mostro della Tasmani
5 Sara la nera

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Re: Girone UNICO

Messaggio#16 » mercoledì 4 ottobre 2017, 23:04

Ed eccoci alla classifica del girone:
Sonia Lippi, Wladimiro Borchi e David Galligani si sono aggiudicati tutti i bonus (-7). Roberto Masini si aggiudica i primi due (-6), Francesco Nucera il primo e il terzo (-5).

1) La classe commerciale va in paradiso, di Francesco Nucera = (13 - 5) 8 punti
2) Quotiens lapisin aquam cadit, di Wladimiro Borchi = (18 - 7) 11 punti
3) Quello che resta, di DavidG = (23 - 7) 16 punti
4) Sara la nera, di Sonia Lippi = (24 - 7) 17 punti
5) Il mostro della Tasmania, di Roberto Masini = (23 - 6) 25 punti

Come preannunciato, tutti e cinque i racconti accederanno alle semifinali.
Francesco Nucera e Roberto Masini verranno giudicati di G.L. Barone.
Wladimiro Borchi, David Galligani e Sonia Lippi verranno giudicati da Adriano Barone.

Complimenti a tutti per la qualità dei racconti!

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