I commenti della guest star Diego Di Dio
Inviato: lunedì 9 ottobre 2017, 12:13
Di seguito, i commenti di Diego Di Dio ai quattro racconti arrivatigli in finale. Nei prossimi giorni a questi commenti verranno aggiunti anche altri, sempre di Di Dio, per i due racconti che non sono riusciti ad accedere alla finale per sola questione di orario di consegna (essendo giunti entrambi a parimerito con il quarto classificato dopo la fase dei commenti e delle classifiche).
Eliminazione diretta, di Andrea Partiti
Scrittura paratattica e veloce, uno stile davvero avvincente. Con più spazio a disposizione, la storia avrebbe spiegato tutto il suo potenziale. Ottima atmosfera, dipinta con poche frasi, ben scelte. Quel “grazie” gela il sangue.
Sweet Dreams, di Marco Roncaccia
Un linguaggio e un registro perfettamente adeguati al personaggio: folle, dissacrante, scorretto sotto ogni punto di vista. Idea interessante, stile da affinare, qualche intuizione potente. Quello che manca è un finale all’altezza delle premesse. Manca un guizzo potente, ma il personaggio buca la pagina.
Girato dall'altra parte, di Dand Elion
Struggente, commovente. Non è un vero racconto, non ha una trama canonica; è un affresco sul male che divora il mondo. Sono sincero: mi ha emozionato.
Destino, di Giancarmine Trotta
La narrazione in seconda persona è una scelta rara e poco frequente, ma io l’apprezzo, perché significa che l’autore ha coraggio. Lo stile è fluido e gradevole. La storia, però, è poco originale: non c’è un guizzo che faccia saltare dalla sedia.
Coming soon...
L'indispensabile professionalità del signor G., di Raffaele Marra
Mica dovrebbero andare così le cose, di Linda De Santi
Eliminazione diretta, di Andrea Partiti
Scrittura paratattica e veloce, uno stile davvero avvincente. Con più spazio a disposizione, la storia avrebbe spiegato tutto il suo potenziale. Ottima atmosfera, dipinta con poche frasi, ben scelte. Quel “grazie” gela il sangue.
Sweet Dreams, di Marco Roncaccia
Un linguaggio e un registro perfettamente adeguati al personaggio: folle, dissacrante, scorretto sotto ogni punto di vista. Idea interessante, stile da affinare, qualche intuizione potente. Quello che manca è un finale all’altezza delle premesse. Manca un guizzo potente, ma il personaggio buca la pagina.
Girato dall'altra parte, di Dand Elion
Struggente, commovente. Non è un vero racconto, non ha una trama canonica; è un affresco sul male che divora il mondo. Sono sincero: mi ha emozionato.
Destino, di Giancarmine Trotta
La narrazione in seconda persona è una scelta rara e poco frequente, ma io l’apprezzo, perché significa che l’autore ha coraggio. Lo stile è fluido e gradevole. La storia, però, è poco originale: non c’è un guizzo che faccia saltare dalla sedia.
Coming soon...
L'indispensabile professionalità del signor G., di Raffaele Marra
Mica dovrebbero andare così le cose, di Linda De Santi