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[B] UNA SORPRESA PER TE - CLAUDIA BEVERESCO

Inviato: lunedì 13 aprile 2015, 23:12
da Clodamix
DRIN!
“Chi è?”
“Teforo, fono io, mi fai falire?”
Ah. Quella fastidiosa esse a zeppola. L'odiavo. Nonostante tutto, qualcosa cominciò a formicolare laggiù dove non batte il sole.
“Sei in anticipo” feci notare.
Lei esitò. “Non fei pronto? Poffo tornare più tardi, fe vuoi.”
Zeppola e voce delusa. Il peggio.
“Ma no, sono pronto, sali.”
Premetti il bottone che azionava il cancello esterno e volai allo specchio. Osservai critico quel po' di pancetta, il ciuffo ingrigito, gli occhiali sempre più spessi.
DRIN!
Il cancello interno.
“Fono fempre io, caro.” Voce mielosa.
“Ti apro.”
Dovevo fare in fretta e ritrovare l'oggetto che tenevo in serbo ormai da parecchio tempo. Da molto prima di conoscere la donna con la zeppola; Sasha. Anzi, Fafia. Un nome, un destino infausto.
Frugai nello sgabuzzino. Accidenti, dove l'avevo messa?
DRIN!
“Ahi!” Immerso in un mare di fuffa sollevai di scatto la testa, battendo contro la mensola.
E paf, l'oggetto cercato cadde. Feci in tempo a scansarmi e corsi al citofono.
“Eccomi” ansimai.
“Teforo, già anfimi? Mmm... eccitante...”
Certo, eccitante come una zeppola con la balbuzie. Tenni a freno la lingua.
“E' l'effetto che mi fai. A proposito: ho una sorpresa per te.”
“Anche io.” Voce lasciva. Beh, l'avevo sopportata fino a quel momento, dovevo solo fare un altro sforzo. Premetti il pulsante del portone.
Mi accorsi che il manico dell'oggetto che contavo di usare si era rotto durante la rovinosa caduta dalla mensola. E adesso? Accidenti! Cercai di incollarlo col nastro adesivo, ma non teneva. Frugai nei cassetti della cucina, cercando un sostituto. Eureka!
Non potevo credere di esser stato così fortunato. Buttai l'aggeggio rotto e nascosi quello nuovo sotto il materasso.
DLIN DLON.
Aprii la porta.
“Sasha! Sei splendida!”
Balle. Lei era tracagnotta, col naso schiacciato e i capelli stopposi.
Ricordai perchè l'avevo tenuta in vita così a lungo: le sue unghie perfette, lunghe e laccate di rosso e il modo che aveva di usarle sulla mia schiena. L'effetto più eccitante mai prodotto da una donna. In questo caso, una puttana con la zeppola da sacrificare al dio oscuro.
Mi sentii subito meglio. Prima una bella grattata alla schiena, poi l'offerta inversa: ma questa volta a lei sarebbe toccato il mio nuovissimo coltello da sushi.
Sasha a fette col coltello da sushi. Che detto da lei sarebbe suonato: Fafia a fette col coltello da Fufi.
Non so come feci a trattenermi dal riderle in faccia.
Levai la maglia e mi sdraiai prono sul letto. Sentii il suo peso sulle gambe e sotto di me il cavallo dei pantaloni pronto a esplodere.
Lei armeggiò per un po' nella borsa, io pregustavo sornione.
“Fai, ftamattina mi fi fono rotte due unghie,” cominciò a dire. “Ma non ti preoccupare, ho trovato fubito un rimedio per foftituirle: avrai i tuoi grattini.”
Voce stonata. Mi agitai.
Udii un rumore metallico. “ Mi è venuta l'idea rivedendo quel vecchio film... come f'intitolava?” continuò Sasha. “Mi fembra Nightmare qualcofa... Ehi, cof'hai da urlare tanto? E' folo una grattatina...”

Inviato: giovedì 16 aprile 2015, 14:26
da ceranu
Ciao Claudia e Benvenuta a Minuti Contati.
Nel racconto ci sono alcuni problemi. Trovo la prosa poco scorrevole, uno dei fattori che probabilmente ha reso meno è la zeppola. Se da una parte può sembrare divertente, dall'altra costringe il lettore a modificare la lettura troppo spesso. Per esempio la parte:
Mi sentii subito meglio. Prima una bella grattata alla schiena, poi l’offerta inversa: ma questa volta a lei sarebbe toccato il mio nuovissimo coltello da sushi.
Sasha a fette col coltello da sushi. Che detto da lei sarebbe suonato: Fafia a fette col coltello da Fufi.

Diventa quasi uno scioglilingue poco scorrevole.
Poi ho dei dubbi sulla scelta finale:
Udii un rumore metallico. “ Mi è venuta l’idea rivedendo quel vecchio film… come f’intitolava?” continuò Sasha. “Mi fembra Nightmare qualcofa… Ehi, cof’hai da urlare tanto? E’ folo una grattatina…”

Narri tutto in prima persona, aprii, udii, andai, feci... e la parte migliore, quella della tortura la liquidi con la battuta di lei. Di mio non adoro la prima persona e anche in questo caso credo che avrebbe reso di più la terza, soprattutto vista la scelta di non entrare troppo nella testa del protagonista.
Per il resto hai creato una vignetta interessante, costruita bene, tanto che il colpo di scena personalmente viene un po' a mancare.
Ciao e alla prossima

Inviato: giovedì 16 aprile 2015, 15:36
da eleonora.rossetti
Ciao Claudia!

Ammetto che la esse a zeppola mi ha fatto sghignazzare più di una volta, specie quando parli del sushi, tuttavia il tema non mi sembra centrato in pieno o forse l’ho colto male io. Come guasto, si intende il rompersi le unghie e il piano B è il guanto di Krueger? Se è così appare un po’ troppo “tardi” nella storia, il clima d’attesa è ben reso ma il succo è riservato alle ultime righe, rendendo la parte precedente troppo “invasiva” mentre le avrei riservato molto meno spazio. Quasi pensavo che la sua zeppola nascondesse qualcosa, come un rasoio sulla lingua (è solo un’idea! XD); forsse, quel dettaglio così fastidioso ma trascurabile (per il lettore), se avesse avuto un ruolo più decisivo, avrebbe assicurato un'altra resa. A rileggerci!

Inviato: giovedì 16 aprile 2015, 17:32
da Clodamix
Grazie ragazzi, mi avete aperto gli occhi su molte cose. Credo che questo esercizio che abbiamo fatto servirà a molto ^_^ Arrivo anch'io a dare i miei pareri, sto "lavorando", a prestissimo!

Inviato: venerdì 17 aprile 2015, 15:01
da Filippo Santaniello
Ciao Claudia,
ho dovuto leggere il racconto due volte per capire il senso della storia e anche una volta diradata la nebbia, non ne sono rimasto colpito. Sinceramente io la zeppola non l'ho trovata divertente, anzi, mi ha disturbato durante la lettura.
I personaggi non emergono come dovrebbero e il tema del guasto non mi è sembrato sviluppato a dovere. Poi, quando la storia sembra sul punto di partire, (parlo della tortura) il racconto finisce di colpo con una battuta che sì, è simpatica, però recide la storia con uno strappo troppo netto. Avrei raccontato la storia diversamente: sarei partito dalla tortura, l'avrei descritta nei minimi dettagli, e mentre il personaggio viene torturato, avrei inserito delle rapide scene per raccontare in flashback cos'è accaduto prima. Ricordati che una storia funziona quando non la si racconta per filo e per segno, ma sempre un po' di sbieco, offrendo al lettore un punto di vista alternativo che non si aspetta. Ciao!

Inviato: sabato 18 aprile 2015, 12:32
da alphaorg
Ciao Claudia, il racconto è spassoso. Ti segnalo soltanto un Drin di troppo (il terzo), e il cambio del punto di vista proprio all'ultima frase. Capisco che serve a creare l'effetto sorpresa, ma risulta in una sorta di autogol all'ultimo secondo: un piccolo errore che potrebbe fare la differenza se dovessi "passare il turno".

Inviato: domenica 19 aprile 2015, 15:11
da Clodamix
Grazie Filippo e grazie Alphaorg, anche le vostre osservazioni mi sono molto utili. Mi serviranno per migliorare ^_^ Il fatto del cambio di punto di vista l'avevo notato anche io, purtroppo in ritardo, ma va bene così; per il resto posso dire che è davvero importante la lettura da parte di "esterni".

Inviato: martedì 21 aprile 2015, 14:28
da patty.barale
Ciao! Il tuo racconto, a mio parere, usa il tema del guasto in maniera un po' troppo marginale: il fatto che il coltello fosse danneggiato non giustifica tutto il trambusto messo in atto, dal momento che un sostituto era pronto nel cassetto della cucina!

A parte questo, molto divertente è la zeppola della donna, anche se tirata in ballo troppo spesso, tanto da appesantire la lettura ( e mi aspettavo che questo particolare avesse una qualche rilevanza fondamentale ai fini della storia)

Altro elemento che mi lascia perplessa è l'eccessivo uso di termini onomatopeici (drin, dlin dlon, paf), che, a mio parere, vanno usati col contagocce e solo se indispensabili.

Infine, il ribaltamento dei ruoli è forzato: solo perché le si sono spezzate due unghie lei si trasforma in un'assassina psicopatica?

Non so, non mi convince!

In ogni caso è stato un piacere leggerti e soprattutto "fei riufita a farmi ridere con quella effe!"

 

Inviato: mercoledì 22 aprile 2015, 8:29
da erika.adale
Ciao Claudia, piacere di conoscerti.

Il tuo racconto ha dei tratti divertenti come le battute con la zeppola (forse un po' troppe, vista la brevità del brano) e le elucubrazioni del tuo protagonista. Indiscutibilmente c'è un guasto (coltello rotto...) e un piano B (altro coltello in cucina). Però ci sono un paio di aspetti che non mi tornano: lui ha tenuto in serbo per tempo un nuovissimo coltello da sushi per  ucciderla e quando si rompe, dopo un attimo di disperazione, si accorge che ne aveva uno uguale in cucina? Insomma, tutto il can can non è giustificato. Un dubbio sulla gestione della voce narrante: il finale è gestito tutto dalla donna, dopo che ci hai fatto vedere la storia dagli occhi dell'uomo: perdiamo completamente il punto di vista a cui ci eravamo abituati e la storia si risolve con un battuta secca. E' una soluzione, secondo me, poco narrativa, che "lancia" un colpo di scena che sembra giustificarlo. Comunque mi hai strappato più di un sorriso!

Inviato: mercoledì 22 aprile 2015, 11:53
da Clodamix
Ciao Erika e ciao Patty, il piacere è mio! Grazie per i vostri utili commenti. In realtà i guasti sono due: il coltello (anche se non è specificato in realtà quale tipo di arma sia, non è il coltello da sushi, quello lo trova nel cassetto al momento. Nelle mie intenzioni lui ha sempre usato un'arma rituale, sempre la stessa, per le precedenti vittime, che però si rompe proprio quando ha deciso di usarla di nuovo. Effettivamente, adesso che me lo fate notare, può non essere compreso) e le unghie. Lei non si trasforma in un assassina psicopatica a causa delle unghie, ma lo è già da tempo, esattamente come lui; per un caso hanno deciso di agire quel giorno, ovviamente all'insaputa l'uno dell'altra. Beh, grazie per i vostri occhi esterni, di sicuro riscriverò il racconto seguendo i vostri suggerimenti ^_^ (con tanto tempo a disposizione :-D )

Inviato: mercoledì 22 aprile 2015, 13:38
da alberto.dellarossa
Ciao Claudia, bentrovata.

Il racconto è spassoso, particolarmente in alcuni passaggi dove giochi di fantasia con la zeppola. Anche lo stile non mi è dispiaciuto. I punti dolenti sono, come ti hanno fatto notare, una mancanza di conseguenze logiche dirette che dovrebbero portare al ribaltamento dei ruoli. Ho trovato poco elegante anche l'occultare l'arma (rotta prima, un coltello da sushi poi) per ritardare il più possibile il palesarsi di una cattiva intenzione che però è intuibile da subito. Puoi tranquillamente dire che stava cercando un'arma, non è un segreto per nessuno fin dalle prime righe.

Il racconto non mi ha convinto più di tanto per questi motivi, ma con il giusto lavoro può guadagnare pieno valore.

Inviato: mercoledì 22 aprile 2015, 17:58
da antico
Benvenuta Claudia nell'Arena. Mmh, un guantone da Krueger mi sembra un'ottima arma per affrontare la pugna, vediamo com'è andata.
 
Lo stile mi piace, molto visivo. Il tema è inserito a forza, devo fartelo notare. L'uso della zeppola ci può stare. Il finale è gettato via. Bene, tira fuori il guanto e poi? Volontariamente lo tortura perché lei stessa è una serial killer? Allora devi darci qualche informazione in più. Lo tortura per sbaglio mentre pensa di procurargli piacere? Allora devi lavorare di più sulla stordità di lei per rendere la cosa plausibile. Avrai da lavorare nel LAB, credo ci siano ampi margini per migliorare di netto il racconto. T'aspetto là.