[M] Topo in trappola - Ambrous Stack

UNEDì 13 APRILE ALLE ORE 21:00 TORNA MINUTI CONTATI!!! Siamo orgogliosi di comunicarvi il nome della guest star: DARIO TONANI. Cancellate appuntamenti, mandate i bambini a letto presto, datevi malati, ma non perdete l'edizione di lunedì 13 aprile. Dario Tonani leggerà e commenterà i 10 racconti migliori. Questa è la 66ª Edizione di tutti i tempi di Minuti Contati, e la 1ª della 4ª Era.
devon
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[M] Topo in trappola - Ambrous Stack

Messaggio#1 » martedì 14 aprile 2015, 0:03

- Silica… - il mio sussurro cade nel vuoto.
Osservo colei per cui ho speso parte dell’esistenza nella sua ricerca. Nell’immaginario collettivo Silica era una guerriera mai doma, un ricchezza personale capace di far ardere la fiamma della resistenza per decenni. Quelli erano ricordi oppure sogni, nella realtà si chiama incubo.
Silica, la prima della nostra razza, intubata e incatenata in questa gabbia di cristallo, le informazioni erano giuste, spero lo sia anche il codice d’accesso. Molto più complicato trasportarla all’esterno, vedo un carrello, dovrà bastare.
La boccola d’areazione è poco più piccola di un metro, sposto la griglia in plastica e calo la sottile fune che mi porterà nella cella. Purtroppo non è abbastanza e mi toccherà cadere per un metro, non una cosa impossibile ma molto impegnativa. Scivolo veloce fino al terminale della fune, per guadagnare tempo ondeggio, balzando a pochi metri da Silica.
Cado e rimango per un attimo infinito fermo sul posto, tento di capire se il drone di guardia possa essere in allerta. Nulla, silenzio. Se fossi un umano sospirerei, ma nel mio caso, rallenta la pulsazione luminosa nel mio petto. Mi avvicino a Silica, immobile, probabilmente elettro-sedata..
Le mie mani velocemente staccano: flebo, tubi e rigeneratore salino, la Madre continua a non muoversi. L’ultimo tubo è quello che le permette di scaricare i residui urinari, lo sgancio.
Alert! Alert! Alert!
La voce elettronica rimbomba nelle sale, mentre un suono a onde convogliate, rende insopportabile il frastuono generato. Continuo il distacco, sollevo Silica, ma lei si spezza tra le mie braccia. Trattengo le lacrime quando capisco l’inganno in cui sono caduto. Lei non può essere la madre della razza, non ha il colore tipico di noi Sali e soprattutto manca completamente il tatuaggio di riconoscimento, quello che gli umani ci infusero il giorno che ci incontrammo su Gaya.
Alert! Alert! Alert!
Ritorno alla realtà, mentre gli sbuffi delle porte automatiche spalancano la strada a decine di droni, perfetti nei movimenti, lenti al punto giusto, lasciandomi il tempo per il piano B. Odio i piani B, ma sono gli unici che ti salvano veramente la scorza. Estraggo la bomba EMP, la porta si spalanca, mentre gli occhi illuminati delle guardie, fanno rabbrividire i miei sensi. I loro sguardi severi e privi di vita, assomigliano vagamente a quei vecchi corvi che circondano gli antichi cimiteri degli umani.
- Salutatemi Elektros – scaglio la bomba tra i piedi del primo drone.
L’esplosione elettromagnetica è molto potente, i raggi colpiscono ovunque nella stanza, friggendo i circuiti di tutti gli apparati elettronici, compresi quelli più moderni. L’area cade nel buio, frastagliato solamente dai flash degli apparati in fiamme e dai frammenti esplosi che hanno incendiato plastica e carta.
Nessun movimento, nessuna Silica, fuggo dal laboratorio. La ricerca continua.

Fine



alexandra.fischer
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Messaggio#2 » mercoledì 15 aprile 2015, 18:45

Topo in Trappola di Ambrous Stark
Mi piace l’ambientazione molto essenziale, c’è qualcosa delle atmosfere di Alien e anche del video di Points Of Authority dei Linkin Park. Sì, perché è una storia molto visiva. Il personaggio si muove bene, trasmette il senso dell’avventura. Bello l’accostamento droni-corvi cimiteriali. L’unica cosa da chiarire…il protagonista stacca di fatto i macchinari che tengono in vita Silica, o, meglio, la falsa Silica (è strano, da come ne parla credevo volesse liberarla, non ucciderla. Invece, la vuole morta fin dall’inizio, allora, che importanza ha che ce ne sia una falsa?). Questo è il particolare da correggere.

Fernando Nappo
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Messaggio#3 » mercoledì 15 aprile 2015, 23:06

Ciao Devon,

al contrario di Alexandra, io nel tuo racconto ho visto un richiamo al primo Mission:Impossible con Tom Cruise. Poi, se vorrai, potrai dirci chi c'ha preso di più. Magari nessuno dei due.

Ancora, io ho avuto l'impressione che il protagonista desiderasse liberare Silica dai macchinari per portarsela via, fintanto che non si accorge che si tratta di un falso e allora agisce di conseguenza.

L'appunto che mi permetto di farti, piuttosto, è che mi sembra che a mettere in diffocoltà il protaginista, più che un guasto, sia l'allarme che scatta in conseguenza delle sue azioni.

Mi piace molto lo stile asciutto e mostrato che hai usato.

Fernando

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marco.roncaccia
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Messaggio#4 » giovedì 16 aprile 2015, 12:06

Topo in trappola – Ambrous Stack
Ciao devon,
mi piace il qui ed ora del tuo racconto, mentre ho difficoltà con il prima e dopo che ti costringe a spiegoni che, a mio avviso, mal si coniugano con lo spazio a disposizione e che rimandano ad altro non totalmente chiarito nel racconto. Il racconto è ben scritto a parte la seconda frase che suona male. Sull’attinenza al tema ho qualche dubbio. Si rompe Silica, questo è vero, e c’è un sabotaggio alla fine generato dalla bomba EMP. Ma non sono così centrali nel racconto.

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antico
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Messaggio#5 » domenica 19 aprile 2015, 17:30

Benvenuto nell'Arena, Ambrous o Devon o come ti chiami. Si sta bene sulla sabbia insieme agli altri mechardionici? Io, qui nel posto d'onore, degusto anguria fresca, mi sollazzo come posso. Parli di topi in trappola? Vediamo...
 
Buono il tentativo di costruire un intero contesto galattico in un racconto di 3000 caratteri e in effetti l'ìdea ben mi s'è impressa. L'action vera e propria, invece, mi ha lasciato freddo. Il tizio arriva, entra nella cella, libera Silica, arrivano le guardie, getta una bomba, scappa imprecando contro ELEKTROS (non un nome originalissimo, sia chiaro, fa un pelo Power Rangers). Era una trappola? Non che fossero così intelligenti coloro che l'hanno montata vista la facilità con cui il protagonista riesce a filarsela. Potrei enumerarti un migliaio di trame più complesse circa orpelli che ho disseminato nelle mille trappole che ho teso verso i miei molti nemici e ti assicuro che nessuno se la caverebbe così facilmente. Freddino. Mi hai dato materiale cui riflettere circa il contesto, ma il resto m'è sembrato troppo passivo, quasi scontato. Pollice ni tendente al giù. T'aspetto il mese prossimo.


giulio.lepri
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Messaggio#6 » lunedì 20 aprile 2015, 0:06

Questo racconto mi ha fatto venire in mente tantissime cose, per la maggior parte belle e legate alla mia infanzia/adolescenza, per cui sono già di base molto contento.
L'inizio ad esempio, con il tizio che si cala con le funi suda e sospira, mi ha fatto venire in mente Mission Impossible e la famosissima scena della goccia di sudore quando si cala nella stanza per rubare i dati dal computerone. Poi, l'atmosfera mi ha ricordato molto Minority Report, ed è legittimo direi, visto che siamo in piena fantascienza.
Poi quel "Silica" mi ha ricordato gli "esseri di silicio" di un meraviglioso manga dal nome "Blame"; ma questo è già più improbabile visto che si tratta di un manga ahimè poco conosciuto.

Racconto molto adrenalinico, con la tensione gestita molto bene, citazioni al punto giusto (Gaya è chiaramente Gaia, il pianeta terra, anche se a me fa venire in mente l'orrenda associazione di Casaleggio e gli altri amici suoi malati di mente).
Giusto sul finale sono rimasto un pelino deluso: un po' troppo facilotta la trovata della bomba EMP, però è anche vero che uno che si infiltra in una base super protetta si sarà pur portato qualche congegno per salvarsi le chiappe, no?

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beppe.roncari
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Messaggio#7 » lunedì 20 aprile 2015, 12:06

Ciao Ambrous Stack, ben trovato!

Ho fatto fatica a seguire il tuo racconto perché manca l'ambientazione della vicenda. Giustamente eviti gli spiegoni, ma non è quello il punto: empatizzo poco con il protagonista e con la sua cerca perché non so cosa c'è dietro.

Se poi ho ben capito lui è un essere artificiale, magari proprio un topo super-intelligente, visto che dici che non ha forma umana?

Ha circuiti elettronici nel corpo? Me lo fa credere questa frase:
Se fossi un umano sospirerei, ma nel mio caso, rallenta la pulsazione luminosa nel mio petto.

In tal caso, la bomba a EMP avrebbe fritto anche i suoi di circuiti...

L'unica alternativa è che si tratti di bioluminescenza, è questa la tua idea?

Nel complesso, manca il guasto, l'inganno della finta Silica essendo, per l'appunto, un inganno e non un guasto.

Ciao!

devon
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Messaggio#8 » lunedì 20 aprile 2015, 16:42

Ciao a tutti,

avendo partecipato anche ad altri laboratori online, non commento prima del giudizio degli altri il mio scritto, questo per non influenzare nessuno e soprattutto perché una volta tratto il dado il risultato rimane lo stesso. Senza accampare motivazioni strane.

Prima di addentarmi nello spiegometro, volevo ringraziarvi per gli accostamenti che il mio racconto via ha portato a fare, devo dire che ritrovarmi associato a mostri sacri del cinema mi ha fatto emozionare (Alien in primis). In seconda battuta, non avrei mai pensato di ispirare così tanti commenti in alcuni casi contrastanti, per 3000 battute, sono rimasto sbalordito è comunque una vittoria questa. Ma se devo pensare a un laboratorio mi viene in mente quello di Half-Life.

Passando al racconto parto dal punto più contestato, il guasto:

Scrivere del classico switch on/off o codice errato mi sembrava scontato e ho preferito incastrarlo nel racconto, dove il protagonista pensa a un complotto, ma in realtà è stata la sua poca dimestichezza con i macchinari da laboratorio a causare il guasto e la morte della finta Silica. Se questo non piace amen, sarò più preciso in futuro se capiteranno altre occasioni.

Il protagonista come si può intuire non è umano, ma ho ripreso un vecchio spunto fornitomi in un altro laboratorio di scrittura, che chiedeva di raccontare una storia sui Sali di Silicio. Siccome mi ero trovato bene e pensavo come altri, che fosse un contest incentrato sulla SF, ho ripescato i miei vecchi personaggi ricostruendo una storia completamente diversa.

@Giulio Lepri conosco Blame, ho amato Blame, anche per la sua caratteristica di fumetto muto. Ma non è stato l'ispirazione a questo.

Il finale facilotto come viene definito, non lo è dal mio punto di vista, siccome il protagonista ricorre a una bomba EMP, che non è propriamente una bombetta a mano. E lo fa consapevole che egli stesso ne è immune, gli altri no.

@Roncari: Diciamo che è una luminescenza stile ET per intenderci, anche se il protagonista non ha una vera e propria pelle organica come in quel caso. Ma essendo Sale di Silicio ho immaginato uno strato più sensibile per incastonarci una sorta di cuore pulsante.

@Antico: Ambrous è il nome, se sui forum usassi lo stesso, che divertimenti ci sarebbe. Ti piace l'anguria, beato te che stai su una spiaggia. Hai ragione Elektros fa schifo come nome, in realtà non doveva avere un nome, ma siccome tutto a un nome il primo che mi è venuto in mente era quello. Solitamente ai personaggi che scrivo passa poco, stavolta ho ecceduto di buonismo? Può darsi, sempre se terminare un intero laboratorio possa essere ritenuto un gesto buono, ma le 3000 incombevano e i finali aperti in questi contest non mi piace lasciarli. Il racconto è freddo, bene si associa meglio alla tua anguria. Il pollice in giù? Amen non posso piacere a tutti, ma averti dato spunti di riflessione è comunque una soddisfazione.

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antico
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Messaggio#9 » lunedì 20 aprile 2015, 19:10

Ambrous, occhio a distinguere. Tu dici "Pazienza, non posso piacere a tutti", ma qui non si commenta l'autore, bensì l'opera nata in un contesto particolare fatto di scadenza a breve e caratteri limitati. ;)
Altra cosa: non mi sembra di aver parlato di eccessivo buonismo. E non è il racconto a esser freddo, ma io a essere rimasto freddino, forse proprio a causa di quel pezzo d'anguria degustato durante la lettura, chissà... :D

Detto questo, ti aspetto nel LAB, una piccola appendice che apriremo a edizione scaduta e destinata a tutti i racconti non ammessi al sito (sempre che il tuo non venga ammesso, chiaro).

viviana.tenga
Messaggi: 560

Messaggio#10 » martedì 21 aprile 2015, 9:00

Ciao Ambrous,

Il problema del tuo racconto è che l'ambientazione è decisamente troppo complessa per lo spazio che hai. Arrivata alla fine, avrei voluto capire qualcosa di più sul protagonista, la sua razza, il contesto in cui si muove, invece si hanno solo una manciata di dettagli che a me non sono bastati a ricostruire un quadro generale. A questo proposito, trovo che anche le scene d'azione, di per sé molto ben scritte, perdano forza per la difficoltà a visualizzare il protagonista. Per quanto riguarda il tema, anch'io ho difficoltà a vedere un vero e proprio guasto.

torpedocolorado
Messaggi: 53

Messaggio#11 » martedì 21 aprile 2015, 11:57

Bel ritmo incalzante !! La location che mi sono immaginato è certamente vicina a qualche screenshot di Half-life, non c'è dubbio!! La nota stonata riguarda l'assenza d'un malfunzionamento. In questo caso il motore della svolta è l'inganno. Il protagonista fugge lasciando macerie alle spalle e spazio per nuove avventure. E chissà, magari la strada per una vera e propria epopea di Silica e della sua razza, (s)fortunatamente capitatati sul pianeta Gaya. Comunque,in definitiva, complimenti per il ritmo e l'ambientazione. Peccato la mancanza di un vero e proprio "guasto", ma non si può aver tutto. Farsi leggere,e bene, già basta... per ora!

jacqueline.nieder
Messaggi: 28

Messaggio#12 » giovedì 23 aprile 2015, 22:18

Topo in trappola [Ambrous Stack]

Ciao Ambrous,

il materiale mi è piaciuto, vedo l'impegno per costruire le strutture di questa galassia che è però troppo grande e sconfina oltre i margini del testo. Non riesco a vedere il protagonista e l'azione che si svolte segue degli schemi un po' prevedibili. Comunque si legge bene, c'è controllo sulla scrittura.

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