[C] Primavera - Raffaele Marra

UNEDì 13 APRILE ALLE ORE 21:00 TORNA MINUTI CONTATI!!! Siamo orgogliosi di comunicarvi il nome della guest star: DARIO TONANI. Cancellate appuntamenti, mandate i bambini a letto presto, datevi malati, ma non perdete l'edizione di lunedì 13 aprile. Dario Tonani leggerà e commenterà i 10 racconti migliori. Questa è la 66ª Edizione di tutti i tempi di Minuti Contati, e la 1ª della 4ª Era.
Avatar utente
raffaele.marra
Messaggi: 397

[C] Primavera - Raffaele Marra

Messaggio#1 » martedì 14 aprile 2015, 0:24

Primavera
 
Il sistema terminò di funzionare alle 8:13 del 21 marzo.
Non fu semplice accorgersi dell’accaduto, non per un evento così imprevisto. Ma, agli occhi di chi fosse stato ben attento, i segnali sarebbero parsi chiari fin da quel primo mattino di primavera. Erano sottili, appena percettibili, volatili nell’aria ovattata di un mondo che faticava a svegliarsi. Erano il passo buffo e disarmonico di Andrea, la voce graffiata di Erika che improvvisava una poesia infantile sul tram, i calzini bianchi sotto il gessato severo di Paul, il vino rosso sull’antipasto di mare di Rebecca, il valzer malinconico suonato da Elton con la sua rock-band, lo sguardo fisso sul mare dell’agente Velasco dalla divisa sgualcita.
Quel giorno le vendite di Sprint-Cola subirono un calo scioccante, gli ascolti televisivi di ogni emittente precipitarono violentemente, i grandi centri commerciali rimasero quasi del tutto deserti e i social-network smisero drasticamente di brulicare come alveari.
E, ovviamente, la gente cominciò a diffidare del proprio Governo.
Al terzo giorno, quando ormai il mondo sembrava sfuggire dalla rigida cappa dell’Omologazione, gli Immuni si riunirono in gran segreto.
«Il sistema è guasto. I nostri tecnici stanno lavorando per il ripristino», disse il dottor Ramsey, pronipote del geniale ideatore dell’Omologazione. Gli Immuni, qualunque fosse la loro lingua o nazione, annuirono tutti con la stessa espressione preoccupata. A volte, nonostante l’impianto di schermatura cerebrale, sembravano Omologati come il resto degli abitanti del pianeta.
«Il controllo sarà ripristinato a breve», continuò abbozzando un sorriso che nessuno riuscì ad emulare, «le televisioni, internet, le linee telefoniche riprenderanno a diffondere il segnale e, certamente, nessuno si sarà accorto di nulla.»
_
 
«Credo che ci siamo, ho apportato le modifiche», commentò Bob con aria quasi indifferente. Franz lo guardò emozionato mentre Monica continuava a tormentarsi le labbra con i denti. Erano i migliori al mondo, gli unici in grado di riattivare il sistema in poche ore. Gli unici tecnici al mondo a sapere dell’esistenza stessa del sistema.
«Che ne sarà di noi?», chiese la ragazza.
«Saremo come le rondini», rispose Bob spingendo lo sguardo al di là dei vetri, verso un cielo chiaro che imparava un’ennesima primavera, «compiremo il nostro destino seguendo una coscienza universale.»
I tre, che si conoscevano appena, si abbracciarono in silenzio. Poi, quasi senza respirare, Bob riattivò il sistema.
Il “nuovo” sistema.
_
 
«Brindiamo alla normalità», annunciò Ramsey sollevando trionfante il calice. Gli Immuni risposero con un sospiro di sollievo.
«E nessuno si sarà accorto di nulla», aggiunse qualcuno masticando caviale.
Fu allora che giunsero le prime urla. Gli Immuni, curiosi, guardarono dalle finestre.
E li videro.
Erano centinaia di migliaia, forse milioni. Avanzavano rabbiosi, urlando come bestie verso di loro. Erano esseri umani, gli Omologati, e sembravano muoversi seguendo una coscienza universale.



beppe
Messaggi: 27

Messaggio#2 » martedì 14 aprile 2015, 15:42

Bravo Raffaele! Bel racconto! Uno dei tuoi migliori che abbia mai letto!
L'idea del "sistema" guasto stuzzicava anche me, anche se l'ho applicata in un altro ambito. La tua scelta è ineccepibile.
Se dovessi dare un titolo alternativo al tuo racconto...
 
LA SECONDA - FALSA - PRIMA-VERA

STEFANIA FIORIN
Messaggi: 31

Messaggio#3 » martedì 14 aprile 2015, 16:37

Mi piace molto l'incipit, una bella apertura ricca di dettagli che incuriosiscono.
Il " sistema" guasto viene applicato di frequente in questo genere di scrittura e stuzzica, appunto.
Racconto tecnologico ma con delicate sfumature e volo di rondini che non guastano, sviluppato con scioltezza e capacità.

Avatar utente
invernomuto
Messaggi: 270

Messaggio#4 » mercoledì 15 aprile 2015, 2:12

Racconto ispirato e dal messaggio incisivo, con un tema di rinascita suggerito anche dal registro utilizzato.
Il guasto come evento positivo non è un'idea unica, ma la tua primavera anti-plutocratica mi ha convinto completamente.
Ottimo stile narrativo che rende il racconto quasi poetico senza bisogno di dilungarsi troppo in descrizioni.

Avatar utente
angelo.frascella
Messaggi: 716

Messaggio#5 » mercoledì 15 aprile 2015, 22:45

Ciao Raffaele

Racconto distopico il tuo, basato su un’idea forse un po’ semplificata (che sembra un po’ il compimento del fantomatico Nuovo Ordine Mondiale) e molto giocata su uno stile sofisticato. Il risultato non è male, se non fosse che non mi è chiaro il finale della storia. Gli Immuni cercano di rimettere in funzione il sistema, ma da quello che si dicono sembrerebbe quasi che stiano annullando gli effetti di controllo sulla gente (“Che ne sarà di noi?” “Compiremo il nostro destino…” ecc. fa pensare che si stiano sacrificando). Poi però dicono che tutto sta tornando alla normalità. E allora non si capisce perché la gente si stia ribellando contro di loro. Insomma, racconto carino ma un po’ da chiarire il finale.

A rileggerci
Angelo

carolina.pelosi
Messaggi: 72

Messaggio#6 » giovedì 16 aprile 2015, 20:34

Ciao Raffaele.

Mi è piaciuto il tuo racconto! L'incipit è molto bello, l'occhiata distratta su vari personaggi fila, incalza e arricchisce. Ho apprezzato i dialoghi e mi è piaciuto tanto, tantissimo un pezzo della seconda parte, «Che ne sarà di noi?», chiese la ragazza. «Saremo come le rondini», rispose Bob spingendo lo sguardo al di là dei vetri, verso un cielo chiaro che imparava un’ennesima primavera, «compiremo il nostro destino seguendo una coscienza universale.»
Hai fatto un buon lavoro!

andrea.viscusi
Messaggi: 44

Messaggio#7 » sabato 18 aprile 2015, 11:54

racconto distopico che si basa su un'idea non proprio originale, la casta di potenti che controlla attraverso qualche strumento tecnologico il resto della popolazione. la prima parte è molto evocativa (forse un po' lunga, con così poco spazio avrei ridotto il numero degli esempi di "disomologazione"), le successive invece mi sembra che siano un po' affrettate e confuse. forse per problemi di spazio, non si capisce bene chi siano i tecnici che riavviano il sistema: presumibilmente sono membri degli immuni (altrimenti come potrebbero conoscere il sistema), però gli lavorano contro perché cambiano il sistema in modo che gli omologati gli si rivolgano contro. allora sono delle talpe? e perché lo fanno? avrebbe meritato dedicare qualche riga in più a questi tre il cui ruolo è fondamentale. infine, mi sembra un po' paradossale che la liberazione dall'omologazione sia in sostanza un'altra omologazione: il sistema viene riavviato e il popolo si ribella, ma lo sta facendo per presa di coscienza o perché viene spinto a farlo? chi ci guadagna in tutto questo? insomma mi sembra che la vicenda non sia realmente conclusa, manca qualche dettaglio in più per poterla considerare una storia finita.

Avatar utente
Linda De Santi
Messaggi: 497

Messaggio#8 » sabato 18 aprile 2015, 15:05

Un’idea distopica classica, evocativa e con uno stile curato.
Mi è piaciuto molto l’incipit, ricco di immagini e dettagli vividi (il caos si preannuncia sempre attraverso piccoli ma cruciali segnali!).
Avrei voluto sapere qualcosa in più sui tre personaggi che apportano le modifiche al sistema: decidono di sabotare il sistema perché sono passati dalla parte degli Omologati, sperano che le due fazioni si distruggano l’una con l’altra o si sacrificano per puro altruismo?
In ogni caso, un racconto piacevole e ben scritto.

Avatar utente
willy
Messaggi: 190

Messaggio#9 » lunedì 20 aprile 2015, 11:40

Ciao Raffaele,
un chiaro esempio, il tuo racconto, di come si possa far sembrare reale quello che reale non è. Molto belle le descrizioni del sistema "in tilt" tipo: il vino rosso sull'antipasto di pesce. Sono i dettagli che ti fanno avvicinare al testo con convinzione, seguendo con fiducia tutto quello che chi scrive decide di raccontare. Bel pezzo, complimenti.



Alessandro Duino
Messaggi: 18

Messaggio#10 » martedì 21 aprile 2015, 14:08

Ciao Raffaele.Bel racconto,basato su una forma di controllo di pochi tecnocrati sul resto della popolazione.Alcuni particolari rimangono però in sospeso ed è un peccato.Chi sono i tre che ripristinano il sistema?perchè lo fanno?e qual'è il nesso tra il ripristino e la rabbiosa ribellione?Tre interrogativi che avrebbero meritato una risposta, che io non sono riuscito a cogliere.

Avatar utente
Adry666
Messaggi: 521
Contatta:

Messaggio#11 » mercoledì 22 aprile 2015, 17:56

Ciao Raffaele,
bel racconto che scorre molto, molto bene.
Buono stile, gran ritmo, narrativa alternata a poesia. Per alcuni passaggi mi ha ricordato il primo Matrix, che mi era piaciuto parecchio!
Un gran finale! Non so se interpretare la tua “coscienza universale” come un’accezione positiva o un’ennesima modalità di omologazione. Chissà, ai posteri l’ardua sentenza… ))

Avatar utente
antico
Messaggi: 7167

Messaggio#12 » venerdì 24 aprile 2015, 0:33

Ecco Raffaele, uno dei grandi protagonisti della Terza Era e già veterano delle sabbie di questa Arena grazie alla DEMO Edition. Bentrovato.
 
Racconto dall'indubbia importanza, ma che mi lascia perplesso sulle motivazioni dei personaggi. Si suppone che gli scienziati abbiano scelto questa linea di azione, ma non ci mostri i motivi, il perché. Buona partenza, poi s'incarta un po e viene al pettine con un finale molto "popolare", quasi un cliché: il popolo che fa la rivoluzione. Tutto bene, ma, ripeto, mi mancano le connessioni. Un pollice che vorrebbe tanto essere su, ma che allo stato attuale devo tenere a freno.

Torna a “66ª EDIZIONE – Tonani Edition – 1ª della 4ª Era”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite