LA DURA VITA DELLO SCRITTORE di Marco Roncaccia

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marco.roncaccia
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LA DURA VITA DELLO SCRITTORE di Marco Roncaccia

Messaggio#1 » martedì 21 novembre 2017, 0:54

«Maledetto impostore di merda!» diresti ma dalla bocca ti esce solo uno bolo di pane e salame.
L’altra metà del boccone ti è andata di traverso. Ti alzi e batti il petto come se stessi riconoscendo le tue colpe.
Lui e lei dal tavolo accanto ti guardano.
Lui ne approfitta per prenderle le mani e stringerle tra le sue.
Tu diventi paonazzo più per quello che vedi che per il soffocamento.
Prima di morire hai una missione da compiere: sputtanare a schiaffoni quel bastardo.
Un colpo di tosse ti libera finalmente la trachea, muovi un passo verso i due.
Lo sguardo ti cade sullo specchietto in terra.
Quello che ci vedi fa dilatare l’istante, come se il tempo si fosse fermato.
Da una curvatura dello spaziotempo la giornata appena trascorsa si affaccia alla tua mente

Stamattina sei andato a donare il sangue.
Non perché tu sia un filantropo ma per il giustificativo di assenza al lavoro che ti ha permesso di poter venire alla fiera dell’editoria a promuovere il tuo libro.
Non avevi più giorni di ferie, quelli te li sei giocati per scrivere e cercare un editore.
«La vita dello scrittore è fatta di sacrifici e privazioni, soprattutto privazioni» hai detto all’infermiera che ti schiaffeggiava dopo il salasso.
Sei un tipo sensibile e alla vista del tuo sangue spesso svieni.

Quella ha pensato che stessi sragionando e ti ha trattenuto per altre due ore.

In fiera, allo stand del tuo editore sei arrivato in ritardo.
«La vita dello scrittore è fatta di sacrifici e privazioni» ti ha redarguito Ugo Piccoli, Boss della Piccoli Edizioni.

Avresti voluto dirgliene quattro, a quella brutta copia di Aldo Fabrizi vestito come Oscar Giannino ma poi hai pensato che tra te e un esordiente non pubblicato la differenza la fa quel ciccione in giacca a righe e bastone da passeggio. Sei rimasto in silenzio.
«Abbiamo venduto una copia del tuo libro, una ragazza, mora, tette enormi, un gran pezzo di fica» ha detto mentre se ne andava, lasciandoti da solo allo stand.

«Prendi per il culo, ciccione di merda» hai bofonchiato quando il Piccoli si è allontanato.

Il resto della mattina lo hai trascorso con gli studenti delle superiori in visita alla fiera che ridacchiavano davanti alla copertina del tuo “A cuore aperto”.
Il grafico deve aver sbagliato qualcosa e il grosso cuore sotto al titolo, da rosso vivo è diventato rosa carne.
«Guarda Lele, questo è per te, a culo aperto!» e giù risate mentre i brufoli del povero Lele venivano inglobati nel rosso vergogna.
Nel pomeriggio il Piccoli è tornato per concederti la grazia di una pausa pranzo.

Sei arrivato al bar fuori tempo massimo e per una cifra spropositata ti sei aggiudicato l’ultimo panino col salame e una birra calda.

Mentre mangiavi calcolavi quante copie avresti dovuto vendere per rientrare di quel lauto pasto con i diritti d’autore, numero del tutto ipotetico, visto che fino a quel momento le vendite erano a zero.
Poi l’hai vista.

Mora, viso fine, due tette che sembravano schizzare fuori dal décolleté del suo abitino nero, gambe lunghe, piedi minuti in paio di ballerine. Un gran pezzo di fica, a voler citare il tuo editore.
Era assorta nella lettura, lo sguardo verso il libro sul tavolo del bar.
Ad un tratto il suo viso si è rigato di lacrime e si è stretta al petto il libro con il grosso cuore rosa sulla copertina.
«Allora è vero!» hai sussurrato.
Il tuo libro stretto al suo seno!
Hai provato una forte emozione e una forte erezione.
Hai chinato la testa.
Hai pensato, ora la raggiungo al tavolo e le chiedo…
«Posso sedermi al tuo tavolo? Sai, sono l’autore del libro che stai leggendo»
Mentre tu pensavi a quelle parole qualcuno le ha pronunciate.
Hai guardato di nuovo verso di lei e hai visto un giovane alto, longilineo capelli lunghi, castano chiaro, occhi verdi.

«Oh ma certo, il suo romanzo l’ho preso per curiosità, ma da stamattina non sono riuscita a staccarmi dalle pagine, l’ho quasi finito, la prego si sieda!» ha risposto lei sgomberando una sedia dalla sua borsa.
Dalla borsa è caduto uno specchietto per il trucco.
Hai sentito montare la rabbia, ma hai voluto vedere fino a che punto Mr. Facciadacazzo sarebbe arrivato.
Il millantatore ha preso a raccontare le difficoltà di un giovane romanziere.
«La vita dello scrittore è fatta di sacrifici e privazioni, soprattutto privazioni» ha detto.
È stato a quel punto che non ci hai visto più.

Ti sei alzato col sangue alla testa per ristabilire a ceffoni la paternità dell’opera ma poi la tua immagine riflessa nello specchietto ha cambiato tutto.
Dentro ci hai visto un uomo di mezza età con pochi capelli, le occhiaie, guance cadenti, la barba bianca.
Hai pensato al sogno che la ragazza stava vivendo: l’animo sensibile che aveva scritto il libro che l’aveva emozionata aveva l’aspetto di un uomo affascinante interessato a lei.

Poi il tempo ha ripreso il suo normale fluire.
«Cos’ha? Tutto a posto?» ha chiesto la ragazza rivolta verso di te.
Ti sei chinato, hai raccolto lo specchietto e dopo un colpo di tosse le hai risposto
«Si, Grazie, tutto bene. Le è caduto questo»



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antico
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Re: LA DURA VITA DELLO SCRITTORE di Marco Roncaccia

Messaggio#2 » martedì 21 novembre 2017, 0:56

Ed ecco l'attuale leader del Rank della Quinta Era! Ciao Marco! Tutto ok con i parametri, buona Andrea Carlo Cappi Edition anche a te!

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marco.roncaccia
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Re: LA DURA VITA DELLO SCRITTORE di Marco Roncaccia

Messaggio#3 » martedì 21 novembre 2017, 1:01

Grazie Antico! E ora ... Nanna selvaggia!

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SalvatoreStefanelli
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Re: LA DURA VITA DELLO SCRITTORE di Marco Roncaccia

Messaggio#4 » martedì 21 novembre 2017, 11:49

Ciao Marco. Ho letto questa storia con gusto, immergendomi appieno nel personaggio, sorridendo delle vicende narrate con stile e tempi ben equilibrati. Non vi ho visto refusi e questo è già un'evidenza di cura. Il finale mi ha anche emozionato, capibile, con un senso di dolore per una specie di ingiustizia della vita. Non ho trovato nulla da criticare davvero e non mi sento di darti suggerimenti per qualche modifica. Penso che la tua prova sia più che buona. Ora passo a leggere gli altri racconti del tuo Gruppo. Vedrò poi dove collocarlo nella mia personale classifica. Comunque, quale che sarà l'ordine, sappi che il tuo racconto mi è piaciuto.

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alex.coman
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Re: LA DURA VITA DELLO SCRITTORE di Marco Roncaccia

Messaggio#5 » martedì 21 novembre 2017, 14:13

Ciao :)
Racconto che scorre senza intoppi. Vedo che anche qui hai usato la seconda persona (hai un debole per questa scelta?). È un buon scritto, mi è piaciuto, ma (e scusa per il ma) nonostante questo, non mi ha fatto dire "wow". Questa è la seconda volta che ti leggo: mi sei piaciuto anche nella prima. Manca però quella scintilla, quel qualcosa che non so spiegare. Mi piace il tuo stile e credo che sia la strada buona per spiccare.
Ripeto però: il tuo racconto mi è piaciuto e lo considero una buona prova.

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Eugene Fitzherbert
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Re: LA DURA VITA DELLO SCRITTORE di Marco Roncaccia

Messaggio#6 » mercoledì 22 novembre 2017, 19:03

Ciao, Marco!
Racconto divertente, un po' disilluso, forse, e sicuramente con un'aria di pessimismo un po' affossante. Allo stesso tempo, è un piccolo spaccato della vita dell'autore poco conosciuto, con tutti le sue perplessità, i suoi desideri e i suoi compromessi. Alcune immagini sono eccezionali, come quella degli studentelli che si insultano davanti allo stand...
Non mi piace tanto lo stile in seconda persona, ma quelli sono gusti personali.
Complimenti per la prova!

viviana.tenga
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Re: LA DURA VITA DELLO SCRITTORE di Marco Roncaccia

Messaggio#7 » giovedì 23 novembre 2017, 15:11

Ciao Marco,
Racconto scritto in maniera impeccabile, buono lo stile, la gestione della seconda persona e della struttura non lineare. Ben reso anche il personaggio dello scrittore "sfigato", che cerca di portare avanti a tutti i costi una carriera che non decolla (e sembra destinata a non decollare mai).
Mi ritrovo però a concordare con Alex sulla mancanza di una "scintilla" che lo trasformi da un racconto ben scritto a qualcosa che colpisca veramente.
Sospetto possa essere colpa del finale, a mio avviso un po' debole e superficiale. Perché il protagonista non ha parlato? Perché l'essere bello e affascinante dovrebbe giustificare l'essere un bugiardo sfacciato? Sono arrivata alla fine con il dubbio se interpretare il gesto del protagonista come segno di debolezza/paura ("non posso reggere il confronto con l'altro, finirei per rendermi ridicolo") o cinismo ("non ho chance con la tipa, quindi tanto vale lasciarla all'impostore stronzo") e questa incertezza mi ha rovinato un po' l'effetto complessivo.

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marco.roncaccia
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Re: LA DURA VITA DELLO SCRITTORE di Marco Roncaccia

Messaggio#8 » giovedì 23 novembre 2017, 15:22

Ciao a tutt*,
E grazie dei commenti!
@viviana il protagonista non vuole rovinare il sogno (seppure illusorio) della sua lettrice. In fondo questo fa uno scrittore, allearsi con l'immaginazione dei propri lettori. Ristabilire un piano di realtà in cui l'autore è un poveraccio sarebbe un tradimento di ciò che di più caro ci può essere per uno story teller: la narrativa.

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Andrea Partiti
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Re: LA DURA VITA DELLO SCRITTORE di Marco Roncaccia

Messaggio#9 » domenica 26 novembre 2017, 9:31

Non mi aspettavo che prendesse quella direzione il racconto, il finto climax a inizio racconto è ben studiato per essere ambiguo e sviare più che rivelare.
Non sono un fan dello stile spezzato, in alcuni racconti funziona, in questo penso che vada a danneggiare la fluidità della lettura. Siamo quasi in un flusso di coscienza, donazione-stand-rivelazione-impostore, e con una struttura del genere ridurre pause e interruzioni mi da l'idea di funzionare meglio.
Il tema c'è tutto ed è centrale per la storia, nel rovesciamento. Un sangue freddo ritrovato all'ultimo.
Per il resto ho poco da aggiungere, il lavoro sul personaggio mi sembra ottimo, passa tutta la disperazione e il sacrificio e sono meravigliose le scene dei tormenti subiti da parte di editore e orridi adolescenti che lo abbattono completamente. Non si può chiedere di più!

alexandra.fischer
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Re: LA DURA VITA DELLO SCRITTORE di Marco Roncaccia

Messaggio#10 » lunedì 27 novembre 2017, 19:08

Ciao Marco, la storia che racconti descrive molto bene la realtà editoriale, fatta di tante piccole case editrici che organizzano presentazioni di autori di talento (provandoci meglio che possono, visto che partono da piccoli capitali), magari, ma sconosciuti e dediti alla loro ambizione al punto di sacrificare ore allo svago del dopo lavoro per concentrarsi su stesure e ricerche di editori. L’amarezza di fondo della tua storia non è tanto il responsabile editoriale alla Fabrizi con la frase fatta circa la durezza del mestiere, e non solo il punto di vista dell’autore (che pensa a come rientrare nelle spese…dello spuntino al bar in termini di diritto d’autore o che ha donato il sangue usando il gesto filantropico per prendere un ulteriore permesso dal lavoro ed essere lì alla fiera) ma è la sorpresa amarissima del finale: il libro è stato plagiato da un belloccio che sta affascinando la Bella Lettrice Mora al posto del Nostro, il cui sangue freddo è da ammirare, reprime l’impulso di aggredirlo, come già ha represso l’istinto omicida nei riguardi di chi gli ha stravolto la copertina del libro, trasformando un cuore aperto in qualcos’altro di aperto ( virando dal rosso al rosa).

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ceranu
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Re: LA DURA VITA DELLO SCRITTORE di Marco Roncaccia

Messaggio#11 » martedì 28 novembre 2017, 23:46

Ciao Marco. Mi dispiace, non sei poi così male e poi lo sai: voglio invecchiare come te :D
Racconto divertente, sei riuscito a trattare un tema noioso come l'editoria in maniera allegra. Tutto estremamente credibile e umano, dall'altruismo interessato alla solitudine in fiera. Mi dispiace per come hai trattato il povero Piccolo che, in fondo, è vittima forse più dello scrittore.
Nel complesso è un'ottima prova, bravo!

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Patrizia
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Re: LA DURA VITA DELLO SCRITTORE di Marco Roncaccia

Messaggio#12 » giovedì 30 novembre 2017, 20:36

ciao Marco, mi è piaciuto leggere una prova in seconda persona, trovo che sia difficile utilizzarla senza annoiare
e tu ci sei riuscito. Racconti benissimo la frustrazione del rincorrere sempre all'ultimo minuto l'unica soluzione
possibile e la rabbia soffocata alla fine da un gesto gentile. Si legge bene ma mi manca il tuffo al cuore
nel finale.
Patrizia

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antico
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Re: LA DURA VITA DELLO SCRITTORE di Marco Roncaccia

Messaggio#13 » sabato 2 dicembre 2017, 17:30

Un racconto scritto di getto, forse più del solito. Ci sono alcune forme che stridono e pertanto rallentano la lettura, però ci sta. La costruzione è più che buona e il tutto è senz'altro riuscito, ma la chiusa non riesce, a mio parere, a fare deflagrare il tutto. Questo per due ragioni principali. La prima, leggera, è legata al fatto che decidendo di non intervenire l'autore non è che lascia la ragazza al suo sogno... Insomma, è stata appena raggirata e il tipo non sembra raccomandabile. La seconda, più importante, è che sì, hai disegnato un novello Fantozzi, ma ancora non avevi seminato elementi legati alla sua visione di se stesso, o perlomeno non tali da farmi empatizzare con la sua decisione finale che lo porta a non partecipare, ma ad assumere un ruolo di semplice comprimario. Pollice tendente all'alto per me.

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