Gruppo MEDINA: Lista racconti e classifiche

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antico
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Gruppo MEDINA: Lista racconti e classifiche

Messaggio#1 » martedì 21 novembre 2017, 2:02

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BENVENUTI ALLA ANDREA CARLO CAPPI EDITION, LA DODICESIMA DELLA QUINTA ERA DI MINUTI CONTATI!

Questo è il gruppo MEDINA della ANDREA CARLO CAPPI EDITION con ANDREA CARLO CAPPI nelle vesti di Guest Star.

Gli autori del gruppo MEDINA dovranno commentare e classificare i racconti del gruppo NIGHTSHADE e verranno a loro volta commentati e classificati dagli autori del gruppo BLACK.

Questo è un gruppo da SEI racconti e per l'occasione saranno i primi TRE racconti ad avere diritto alla pubblicazione immediata sul sito e a entrare tra i finalisti che verranno valutati da ANDREA CARLO CAPPI. Altri racconti ritenuti meritevoli da me, l'Antico, verranno a loro volta ammessi alla vetrina del sito, ma non alla finale. Ricordo che per decidere quanti finalisti ogni gruppo debba emettere cerco sempre di rimanere in un rapporto di uno ogni tre approsimandolo per eccesso, regola che, saltuariamente (come in questo caso) posso decidere di infrangere allo scopo di permettere una migliore fruizione dell'edizione per i concorrenti.


Per la composizione dei gruppi ho tenuto conto del seguente metodo: per primi ho assegnato ai raggruppamenti coloro già in possesso di punti Rank d'Era (il primo nel gruppo A, il secondo nel gruppo B, il terzo nel gruppo C, il quarto nel gruppo A e così via) mentre coloro che ancora non hanno punti rank d'Era sono stati assegnati a seguire (primo a postare gruppo X, secondo a postare gruppo Y, terzo a postare gruppo Z, quarto a postare gruppo X e così via). Considerata la presenza di TRE racconti con MALUS ho inoltre fatto in modo che finissero in TRE diversi gruppi e per farlo sono intervenuto nella distribuzione degli ultimi racconti assegnati ai vari gruppi.

E ora vediamo i racconti ammessi nel gruppo MEDINA:

La dura vita dello scrittore, di Marco Roncaccia, ore 00.54, 4960 caratteri
La numero uno, di Fernando Nappo, ore 01.09, 4942 caratteri MALUS 3 PUNTI
L’altra faccia della medaglia, di Giancarmine Trotta, ore 00.46, 4389 caratteri
Arianna, di Dand Elion, ore 00.37, 2010 caratteri
Altana Numero 4, di Marco Fumetto, ore 00.58, 4849 caratteri
Solo per i tuoi occhi, di Federico Martello, ore 00.01, 4879 caratteri

Avete tempo fino alle 23.59 di giovedì 30 NOVEMBRE per commentare i racconti del gruppo NIGHTSHADE. Le vostre classifiche corredate dai commenti andranno postate direttamente sul loro gruppo. Per i ritardatari ci sarà un'ora di tempo in più per postare le classifiche e i commenti, quindi fino alle 00.59 del 1 DICEMBRE, ma si prenderanno un malus pari alla metà del numero di autori inseriti nel gruppo approssimato per difetto. Vi avverto che sarò fiscale e non concederò un solo secondo in più. Vi ricordo che le vostre classifiche dovranno essere complete dal primo all'ultimo. Una volta postate tutte le vostre classifiche, posterò la mia e stilerò quella finale dei raggruppamenti.
NB: avete DIECI giorni per commentare e classificare i SETTE racconti del NIGHTSHADE e so bene che sono tanti. Ricordatevi però che Minuti Contati, oltre che una gara, è primariamente un'occasione di confronto. Utilizzate il tempo anche per leggere e commentare altri racconti, ne avete DICIANNOVE (escluso il vostro) a disposizione e se la guardate in quest'ottica, ve lo assicuro, DIECI giorni sono anche troppo pochi. E ancora: date diritto di replica, tornate a vedere se hanno risposto ai vostri commenti, argomentate, difendete le vostre tesi e cedete quando vi convinceranno dell'opposto. Questa è la vostra palestra, dateci dentro.

Eventuali vostre pigrizie nei confronti dei commenti ai racconti (che devono avere un limite minimo di 300 caratteri ognuno) verranno penalizzate in questo modo:
– 0 punti malus per chi commenta TUTTI i racconti assegnati al suo gruppo con il corretto numero minimo di caratteri.
– 13 punti malus per chi commenta tutti i racconti assegnati al suo gruppo, ma senza il numero minimo di caratteri.
– ELIMINAZIONE per chi non commenta anche solo un racconto di quelli assegnati al suo gruppo.


Vi ricordo che i racconti non possono essere più modificati. Se avete dubbi su come compilare le classifiche, rivolgetevi a me.
Potete commentare i vari racconti nei singoli thread per discutere con gli autori, ma la classifica corredata dai commenti deve obbligatoriamente essere postata nel gruppo NIGHTSHADE.
Altra nota importante: evitate di rispondere qui ai commenti ai vostri lavori, ma fatelo esclusivamente sui vostri tread.

BUONA ANDREA CARLO CAPPI EDITION A TUTTI!



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SalvatoreStefanelli
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Re: Gruppo MEDINA: Lista racconti e classifiche

Messaggio#2 » mercoledì 22 novembre 2017, 15:25

La CLASSIFICA
1 - > Solo per i tuoi occhi
2 - > La dura vita dello scrittore
3 - > La numero uno
4 - > L’altra faccia della medaglia
5 - > Altana Numero 4
6 - > Arianna


Federico Martello > Solo per i tuoi occhi
Io amo la poetica nei racconti e questo ne è pieno. Storia scritta in modo magistrale, con una pecca: non viene mostrato o spiegato il perché di quel sangue freddo e nero come l'inchiostro. Perché una persona in grado di esprime in scritti quello che si legge nelle lettere non riesce a metterne almeno un po' nella vita e negli affetti? Questa è, per me, l'unica pecca che ho riscontrato in questa storia, purtroppo, sempre per me, non è cosa da poco.
> Ciao. Prima di stilare un classifica tendo sempre a rileggere i racconti. Ho riletto questa frase: "Non mi accorgevo, allora, che gli occhi gli brillassero di lacrime. Le stesse negli occhi di mamma, il giorno dopo, mentre leggeva una lettera nella sua stanza." e ho capito che avevi già detto tutto, solo non me ne ero accorto alla prima lettura. Forse, appena aggiustata e sarebbe stata subito più chiara.

Marco Roncaccia > La dura vita dello scrittore
Ciao Marco. Ho letto questa storia con gusto, immergendomi appieno nel personaggio, sorridendo delle vicende narrate con stile e tempi ben equilibrati. Non vi ho visto refusi e questo è già un'evidenza di cura. Il finale mi ha anche emozionato, capibile, con un senso di dolore per una specie di ingiustizia della vita. Non ho trovato nulla da criticare davvero e non mi sento di darti suggerimenti per qualche modifica. Penso che la tua prova sia più che buona. Ora passo a leggere gli altri racconti del tuo Gruppo. Vedrò poi dove collocarlo nella mia personale classifica. Comunque, quale che sarà l'ordine, sappi che il tuo racconto mi è piaciuto.

Fernando Nappo > La numero uno
Storia carina, si legge bene e scorre via facile. Non vi ho visto refusi o errori da correggere. C'è, però, una regola che hai ignorato in pieno: ogni personaggio di rilievo, e qua lo sono tutti, deve avere un senso. Per dirla meglio: non basta che distrugga l'oggetto del desiderio, deve darne una motivazione valida. Qui non c'è: la donna distrugge quello che sembrava avrebbe fatto di tutto per portarselo via e se ne va come se nulla fosse. Dici che la minaccia di una pistola fosse un motivo sufficiente? L'ironia della trama non mi basta a darti ragione: se fossi stato il protagonista le avrei sparato per un gesto del genere, anche inseguendola se era il caso e lei, che lui si accontentasse di essere il possessore dell'unica copia rimasta, non lo poteva sapere.

Giancarmine Trotta > L’altra faccia della medaglia
Storia crude e fin troppo vicino alla realtà, ma dove non ho trovato l'intensità emotiva che mi sarei aspettato, forse solo per un mio sentire ma così è stato, forse "bastava sentire la musica" come accade in un film dove la colonna sonora aiuta a trasmettere e ampliare l'emozioni. Storia scritta comunque bene, ho visto un solo refuso "aciutta! in vece di "asciutta". Tema centrato. Nessun particolare suggerimento da dare (mi spiace ma non sono molto bravo in questo)

Ace > Altana Numero 4
La storia fila via liscia e si completa bene. Non vi sono sorprese, non che fosse un obbligo ma sarebbe stato auspicabile, visto che il finale da te scelto era prevedibile già da metà racconto. In fin dei conti questo racconto ammicca al thriller più che alle storie puramente militari e un thriller dove tutte le carte sono già conosciute quasi mai regge bene. Non ho prestato particolari attenzione ai refusi, mi pare non ce ne siano. Avrei gradito che la tensione crescesse mano a mano che si andava avanti con la trama, così non è stato ma la prova è buona e il tema centrato.

Dand Elion > Arianna
Una storia che ha un'idea molto interessante, specie nel suo modo di essere trasposta (dalla realtà al lettore). Purtroppo non mi sono state chiare alcuni parti, l'ho anche riletto ma non sono lo stesso riuscito a capire bene. Questa parte è quella che ho capito di meno "Zanardi che abbracci i suoi figli, lo sguardo tagliente dell’amore morto, per la moglie.
Zanardi che guarda per l’ultima volta gli occhi bruni di Arianna, sono come di brace, mentre con una pistola piccina- quasi un ninnolo da borsetta!- le dona la morte:
“Taci per sempre, ti avevo ordinato di non farti vedere!”
“..Se ti vedo mollo tutto e vengo da te.” Replica Arianna."
Arianna è l'amante? Potrei anche confonderla con la moglie. le due frasi di dialogo mi complicano ancora di più la scena. Sicuramente è un mio problema d'intuito e di visione, però non è mai bello che un lettore non riesca a comprendere, se non i sottintesi, almeno l'immagine di quanto accade.
Ho visto un solo refuso "Zanardi che abbracci i suoi figli". Storia molto breve, forse con l'intento di ampliarne l'intensità emotiva, ma che avrei preferito si sviluppasse un po' di più, mettendo meglio a fuoco tutti i passaggi.
Poteva essere una grande storia, per me non lo è stata e mi dispiace.

viviana.tenga
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Re: Gruppo MEDINA: Lista racconti e classifiche

Messaggio#3 » lunedì 27 novembre 2017, 9:51

Ciao a tutti,
A questo giro, qualità media dei racconti molto alta. Di solito ci sono sempre uno o due racconti di cui penso "questo magari aveva una buona idea di base, ma è venuto fuori male", stavolta non avrei voluto mettere ultimo nessuno e ho finito per farmi guidare più del solito dal mio gusto personale, cosa che un po' mi dispiace.
Ma veniamo al dunque:

Classifica

1)LA NUMERO UNO, di Fernando Nappo
2)ARIANNA, di Dand Elion
3)LA DURA VITA DI UNO SCRITTORE, di Marco Roncaccia
4)L'ALTRA FACCIA DELLA MEDAGLIA, di Giancarmine Trotta
5)ALTANA NUMERO 4, di Marco Fumetto
6)SOLO PER I TUOI OCCHI, di Federico Martello

Commenti

1)LA NUMERO UNO, di Fernando Nappo
Il racconto mi è decisamente piaciuto. La voce narrante è piena di personalità e questo basta a tenere su il tutto, il tono è leggero ma lo stile curato. Simpatici i dettagli della colt caricata a sale e la bottiglia di cachaca che in realtà contiene acqua.
Piccolo refuso:
Fernando Nappo ha scritto:Col cacchio, me la dò a gambe ben prima

quando sarebbe "me la do a gambe".
Nel complesso, l'ho trovata un'ottima prova.

2)ARIANNA, di Dand Elion
Mi è piaciuto davvero tanto lo stile del tuo racconto, le immagini spezzate e a tratti poetiche che hai messo insieme per narrare la storia. L'unica frase che ho trovato un po' contorta (refuso a parte) è quella di "Zanardi che abbraccia i suoi figli, lo sguardo tagliente dell’amore morto, per la moglie."
A livello di trama, ammetto di aver dovuto rileggere un paio di volte per assicurarmi di averla capita, e forse questo è un segno che si potrebbe ancora lavorare per una maggior chiarezza. Nel complesso, però, ho trovato il tutto molto intenso e il mio giudizio è assolutamente positivo.

3)LA DURA VITA DI UNO SCRITTORE, di Marco Roncaccia
Racconto scritto in maniera impeccabile, buono lo stile, la gestione della seconda persona e della struttura non lineare. Ben reso anche il personaggio dello scrittore "sfigato", che cerca di portare avanti a tutti i costi una carriera che non decolla (e sembra destinata a non decollare mai).
Mi ritrovo però a concordare con Alex sulla mancanza di una "scintilla" che lo trasformi da un racconto ben scritto a qualcosa che colpisca veramente.
Sospetto possa essere colpa del finale, a mio avviso un po' debole e superficiale. Perché il protagonista non ha parlato? Perché l'essere bello e affascinante dovrebbe giustificare l'essere un bugiardo sfacciato? Sono arrivata alla fine con il dubbio se interpretare il gesto del protagonista come segno di debolezza/paura ("non posso reggere il confronto con l'altro, finirei per rendermi ridicolo") o cinismo ("non ho chance con la tipa, quindi tanto vale lasciarla all'impostore stronzo") e questa incertezza mi ha rovinato un po' l'effetto complessivo.

4)L'ALTRA FACCIA DELLA MEDAGLIA, di Giancarmine Trotta
Racconto intenso e sicuramente in tema, ma non mi hanno convinto un paio di scelte che hai fatto.
Prima di tutto, i riferimenti iniziali al "piccolo paese toscano", "entroterra versiliese". Avrei visto meglio nominare direttamente Sant'Anna (se lo scopo era quello di far capire subito di cosa si parlava) o descrivere il paese senza nessun riferimento geografico e rendere poi l'ambientazione esplicita nel finale (se lo scopo era quello di farlo capire solo alla fine). Così, invece, non è carne nè pesce.
L'altra perplessità è sulla frase che riprendi anche nel titolo sull'altra faccia della medaglia. Capisco che volevi sottolineare il momento di umanità del capitano, ma emerge già molto bene dal racconto, mentre quella frase risulta un po' forzata e finisce per indebolire invece che mettere enfasi.
Ti segnalo anche il refuso "Chiesa" maiuscolo per riferirsi all'edificio.
Nel complesso l'ho comunque trovata una buona prova.

5)ALTANA NUMERO 4, di Marco Fumetto
Stile pulito, storia che scorre liscia e si legge bene. Personalmente, avevo capito già a metà come sarebbe andata a finire e non mi è del tutto chiaro perché il protagonista, con tutte le sue (giustificate) paranoie vada a fidarsi di uno del suo stesso paese (che quindi potrebbe conoscere la sua vera identità etc). Forse avresti potuto rappresentarlo come un amico di lunga data e avresi reso il finale un po' meno telefonato, o per lo meno il tradimento più di impatto.
Buona la caratterizzazione del protagonista, non sono convinta dalla scelta dell'ambientazione americana ma questa è in parte una questione di gusti personali.
Tema forse un po' tirato, ma presente.

6)SOLO PER I TUOI OCCHI, di Federico Martello
Ci ho messo un po' a capire cosa non mi convincesse del tuo racconto, ma sono arrivata alla conclusione che sia la mancanza di stacco tra la voce del narratore e gli scritti del nonno. Probabilmente è in parte una questione di gusto personale, ma trovo che in generale aver tenuto un tono così poetico per tutto il racconto abbia finito per renderlo un po' melenso. Dei picchi di intensità alternati a momenti più sotto tono avrebbero secondo me creato un effetto migliore, più coinvolgente, ma ripeto, probabilmente è solo gusto personale.
A livello di forma, occhio che due o tre volte hai scritto "capì" invece di "capii".

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alex.coman
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Re: Gruppo MEDINA: Lista racconti e classifiche

Messaggio#4 » lunedì 27 novembre 2017, 14:44

Ecco la mia classifica:

1. Solo per i tuoi occhi
2. La dura vita dello scrittore
3. L'altra faccia della medaglia
4. Altana Numero 4
5. La numero uno
6. Arianna

1. Solo per i tuoi occhi
Ciao :)
Testo molto poetico, cosa molto favorevole. Mi sei piaciuto molto e, se ci sono delle pecche, io non sono riuscito a vederle: sei riuscito a distrarmi con la tua storia abbastanza da non stare a cercare sbagli di stile o altro. Bravissimo. Non ho molto da dirti, perché mi è veramente piaciuto.
Vorrei leggere qualcosa di tuo (sempre in questo stile poetico) con una trama molto più fitta. Dopo questo racconto, ho la percezione che tu riesca a definire i personaggi in basi alle loro emozioni, che è una cosa molto apprezzabile in una storia.
Ottima prova ;)

2. La dura vita dello scrittore
Ciao :)
Racconto che scorre senza intoppi. Vedo che anche qui hai usato la seconda persona (hai un debole per questa scelta?). È un buon scritto, mi è piaciuto, ma (e scusa per il ma) nonostante questo, non mi ha fatto dire "wow". Questa è la seconda volta che ti leggo: mi sei piaciuto anche nella prima. Manca però quella scintilla, quel qualcosa che non so spiegare. Mi piace il tuo stile e credo che sia la strada buona per spiccare.
Ripeto però: il tuo racconto mi è piaciuto e lo considero una buona prova.

3. L'altra faccia della medaglia
Ciao :)
Racconto crudo, se mi passi il termine. Il sangue freddo molto rispettato, visto il contesto storico in cui è stato inserito il racconto.
C'è anche qualche parvenza di emozione: forse concentrandosi di più sul punto di vista del bambino (quindi, allungando di più la storia) sarebbe stato più facile immedesimarsi nel dolore per la fine del padre. Anche la scena dell'uccisione, gli spari, gli uomini in fila sul muro... Secondo me andava sviluppata ancora di più. Non so se è il numero di caratteri che ti ha fermato, ma quella è una scena chiave, a mio avviso. Così è un po' riduttiva. Scritta bene, okay, ma riduttiva.
Non dico che il racconto non mi sia piaciuto, anzi. Trovo che abbia molto potenziale e che già così sia comunque una buona lettura. Devi solo scavare più a fondo, secondo me.
(Ovviamente il commento è soggettivo, prendilo come tale) :D

4. Altana Numero 4
Ciao :)
Lettura piacevole. Non so se quel Josh doveva essere un colpo di scena, ma non lo è stato. :) Ma va benissimo così. Alla fine scorre tutto bene.
Un piccolo dubbio: non ho capito cosa ha fatto suo padre, i danni di cui parli. Forse sono stato poco attento io.
A ogni modo, un thriller in 5000 caratteri è una cosa difficilissima da fare, e tu sei andato vicinissimo al genere. Ovviamente, per avere della pura suspense, serve più spazio e più ritmo, ma comprendo il limite e apprezzo il tuo "riassunto" (passami il termine).
Piccola considerazione negativa: Se Josh era tanto "amico" del protagonista, perché lo uccide solo ora? Sicuramente avrà avuto altre occasioni. Questo te lo dico nel caso tu voglia ampliare il racconto: credo che questo punto vada motivato.

5. La numero uno
Racconto divertente, oserei dire fumettistico. :D Credo che l'idea renda meglio proprio raccontata in vignette. Forse per un racconto ci sarebbero voluti più caratteri, ma i limiti sono quelli che sono.
Una prova non male, comunque. Non eclatante, ma non male. È di una piacevole lettura, per la scorrevolezza del testo, per i piccoli interventi divertenti/comici. Per nulla banale o demenziale.

6. Arianna
Salve :)
Stile molto interessante, che però, almeno a mio avviso, va perfezionato. Così le scene sono un po' confuse (e forse l'intento è proprio quello, ma a fine racconto tutte le porte - o almeno quelle principali - vanno chiuse). Devi scusarmi, ma alla fine non ho capito chi ha ucciso Arianna, chi ha amato, cos'è praticamente successo. In poche parole, non ho capito la trama.
Peccato per lo stile, perché mi piace molto. Credo che tu debba rendere meglio le immagini e che si possa fare senza contagiare il tuo modo di scrivere.

Senza offese e senza rabbia :) Alla prossima, gente!

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Eugene Fitzherbert
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Re: Gruppo MEDINA: Lista racconti e classifiche

Messaggio#5 » martedì 28 novembre 2017, 16:23

Classifica estremamente sofferta, tanto che ci ho messo un po' di tempo per venirne a capo. Sono tutti racconti belli, con tante sfaccettature. Bravi tutti a prescindere!

1 - Arianna
2 - Solo per i tuoi occhi
3 - Altana numero 4
4 - La dura vita dello scrittore
5 - L'altra faccia della medaglia
6 - La numero 1


La dura vita dello scrittore
Ciao, Marco!
Racconto divertente, un po' disilluso, forse, e sicuramente con un'aria di pessimismo un po' affossante. Allo stesso tempo, è un piccolo spaccato della vita dell'autore poco conosciuto, con tutti le sue perplessità, i suoi desideri e i suoi compromessi. Alcune immagini sono eccezionali, come quella degli studentelli che si insultano davanti allo stand...
Non mi piace tanto lo stile in seconda persona, ma quelli sono gusti personali.
Complimenti per la prova!

La Numero Uno
Ciao, Fernando, è sempre un piacere leggerti. Come sempre il tuo stile è leggero e divertente, e le frasi se ne vanno via che neanche te ne accorgi.
In questo caso, poi, c'è la giusta ironia e parodia degli action hero e dei detective anni cinquanta con una strizzatina d'occhio a Marlowe e compagnia bella che ho apprezzato parecchio.
Purtroppo, per quanto lo stile sia impeccabile e godibilissimo, il finale della storia stride con il resto, troppo surreale e poco credibile, anche nel contesto assurdo in cui si svolge. Sicuramente un'aggiustatina lo renderebbe un ottimo racconto!
Complimenti, come sempre. Sei bravo davvero!

L'altra faccia della medaglia
CIao, Giancarmine,
inizio subito con i complimenti al tuo racconto, che mostra una pagina dei capitoli più drammatici che abbiamo affrontato. Nel tuo racconto si respira quell'aria polverosa e rurale alterata dalle incursioni dei nazisti, e quando si parla di queste cose, inevitabilmente il lettore viene coinvolto, perché gli orrori che ci sono stati raccontati difficilmente sbiadiscono.

Al di là della tematica e del tema, una cosa che mi ha lasciato un po' perplesso è stato proprio il finale. Non che non mi sia piaciuto: ha due momenti alti, il primo è il suicidio che dà un minimo di speranza, l'altro è il proiettile aggiuntivo che invece spazza ogni velleità di redenzione.
Il problema sta proprio nel come si arriva al suicidio: è un po' troppo svelto. Sarebbe stato bello se il bambino avesse visto già un'altra volta il Capitano Zoeller esitare di fronte a un omicidio a sangue freddo, se in qualche modo ci fosse stato già qualcosa che presagisse una deviazione dalla normale conclusione. In quel caso, tutto avrebbe avuto più senso: il ricordo del figlio di Zoeller sarebbe stato quasi un messaggio di scuse per le malefatte e il suicidio una normale conseguenza. Perché credo che questo sia il senso della storia, vero?

Arianna
Ciao, Dand!
È sempre un piacere affondare nei tuoi incubi!
A parte gli scherzi, la storia è semplice, ma il bello sta tutto come è costruita e raccontata, un pezzo alla volta fino alla cruda verità.
C'è un solo passaggio che mi ha messo in difficoltà, e che mi ha portato fuori strada:

Gli amici stretti, i conoscenti tutti abbracciano in un abisso nero e senza fine i genitori e il fratello, in fondo alla chiesa- Arianna non l’avrebbe mai voluto, ma da morti si perde ogni diritto di replica- un uomo, di mezza età, stempiato e con un accenno di pancetta.


Quando l'ho letto la prima volta, onestamente ho pensato che l'uomo stempiato fosse il fratello di Arianna, e la cosa non aveva quasi per niente senso. Poi ho realizzato che era invece Zanardi e allora ho cominciato a divertirmi a leggere lo scritto.
Brava come sempre. Pensa a come aggiustare quel passaggio, alla fine basta pure un banale: i genitori, i fratelli e, in fondo alla chiesa...'.
Poi se mi sto sbagliando perché sono rincoglionito, sèntiti libera di dirmelo.
A presto!

Altana Numero 4
Ciao, Marco,
bel racconto noir, dalle atmosfere fredde e incupite, tipiche delle storie dei reietti o dei fuggitivi. In questo caso, è il tentativo di Protezione Testimoni che non va a buon fine e ci scappa il morto...
Concordo con chi ti ha già detto che purtroppo il finale emerge troppo presto, in una situazione che poteva essere misurata in maniera diversa. D'altronde lo stile controllato, la caratterizzazione del protagonista attraverso le sue stesse azioni e i suoi pensieri, la paranoia del turno di guardia, tutto gioca a favore della storia e la arricchisce.
Buona prova, per me.

Solo Per i tuoi Occhi
Ciao, Federico,
ti faccio subito i complimenti per la levità con cui hai affrontato questo tema. Concordo con Salvatore sulla tua prosa poetica e onirica, che si sposa con gli avvenimenti narrati.
Riesco a intuire il dettaglio del sangue gelido ma non quello del colore nero. Il sangue nero ha un'accezione negativa (o almeno così l'ho sempre percepito). Mi chiedo: ha mai fatto qualcosa, questo nonno, per avere il sangue nero e gelido? Forse indagare in questo senso e lasciarglielo scrivere sui fogli imbrattati di inchiostro sarebbe stato più catartico.
Comunque, bel racconto, davvero. E belle immagini.

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Andrea Partiti
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Re: Gruppo MEDINA: Lista racconti e classifiche

Messaggio#6 » mercoledì 29 novembre 2017, 17:20

Commenti in ordine canonico, classifica in fondo!

La dura vita dello scrittore, di Marco Roncaccia
► Mostra testo

La numero uno, di Fernando Nappo
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L’altra faccia della medaglia, di Giancarmine Trotta
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Arianna, di Dand Elion
► Mostra testo

Altana Numero 4, di Marco Fumetto
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Solo per i tuoi occhi, di Federico Martello
► Mostra testo




1. La dura vita dello scrittore, di Marco Roncaccia
2. Altana Numero 4, di Marco Fumetto
3. L’altra faccia della medaglia, di Giancarmine Trotta
4. Arianna, di Dand Elion
5. La numero uno, di Fernando Nappo
6. Solo per i tuoi occhi, di Federico Martello

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ceranu
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Re: Gruppo MEDINA: Lista racconti e classifiche

Messaggio#7 » mercoledì 29 novembre 2017, 17:49

Ciao a tutti, nel classificare i racconti ho cercato di essere il più oggettivo possibile premiando chi, dal mio punto di vista, si è più avvicinato al suo intento.


Classifica

1) Arianna, di Dand Elion
2) La dura vita dello scrittore, di Marco Roncaccia
3) Solo per i tuoi occhi, di Federico Martello
4) La numero uno, di Fernando Nappo
5) L'altra faccia della medaglia, di Giancarmine Trotta
6) Altana numero 4, di Marco Fumetto

Commenti in ordine sparso

La numero uno, di Fernando Nappo

Ciao Fernando, racconto gradevole ma, per rimanere in tema, credo che il colpo ti sia rimasto in canna.
La storia scorre bene, il protagonista è eccezionale e non sono male nemmeno gli altri. Eppure manca qualcosa che faccia fare il salto alla lettura. Rimaniamo a un passo dal surreale, senza mai farlo.
Resta una buona lettura, simpatica, però ho la sensazione che avresti potuto sviluppare meglio il racconto.
Ciao e alla prossima


La dura vita dello scrittore, di Marco Roncaccia

Ciao Marco. Mi dispiace, non sei poi così male e poi lo sai: voglio invecchiare come te :D
Racconto divertente, sei riuscito a trattare un tema noioso come l'editoria in maniera allegra. Tutto estremamente credibile e umano, dall'altruismo interessato alla solitudine in fiera. Mi dispiace per come hai trattato il povero Piccolo che, in fondo, è vittima forse più dello scrittore.
Nel complesso è un'ottima prova, bravo!

L'altra faccia della medaglia, di Giancarmine Trotta

Ciao Giancarmine. 
Il racconto non mi ha esaltato. Come già fatto notare da altri, scarseggia di sentimenti, di coinvolgimento. Va bene la cronaca di quei giorni, mi piace l'idea di non voler far dimenticare, però rimane tutto troppo lontano dal lettore. Non basta una storia tremenda per far vivere emozioni, dal mio punto di vista avresti dovuto stringere la telecamera sul ragazzino. Una bella prima persona, ma anche una terza soggettiva non ci sarebbe stata male. Nel tentativo di farci vedere tutto hai fatto perdere di forza una storia che ne aveva molta. 
Nel complesso è un racconto sobrio che non spicca. 
Ciao e alla prossima.

Arianna, di Dand Elion

Ciao Dand.
Che bel racconto, bravissima. Sei andata oltre la narrazione, hai scritto quasi poesia. Frasi brevi che normalmente rendono la lettura fredda, ma che questa volta sono funzionali. Mi chiedevo perché avessi usato così poche battute, ma è solo perché non ne servivano di più. Ottima anche la frase finale. 
Devo dire che ho capito tutto (almeno quello che mi serviva) in prima lettura e questo perché sei stata chirurgica nel tagliare le frasi. 
Reputo questo un ottimo racconto, bravissima!

Altana numero 4, di Marco Fumetto

Ciao Marco, credo sia la prima volta che leggo qualcosa di tuo.
Il racconto ha due facce ben definite. La prima è quella di una buna forma che conduce la lettura senza intoppi fino alla fine. La seconda è quella di una trama un po' troppo classica, quasi “banale”. Scusami la franchezza, ma hai raccontato una storia già sentita più volte. Mafia, protezione testimone, fuga nell'esercito e il “colpo di scena” con il tradimento di un commilitone corrotto. Tutto questo con una narrazione educata che toglie il sapore di sporco dal racconto. 
Per rendere più interessante questo racconto, dal mio punto di vista, avresti dovuto cambiare il registro usato per farci vivere il protagonista che arriva dalla strada. Una scrittura più sporca avrebbe dato carattere alla storia che vedo più pulp che noire. 
Nel complesso è un racconto che pecca di poca originalità.
Ciao e alla prossima.

Solo per i tuoi occhi, di Federico Martello

Ciao Federico. 
Racconto ben scritto, dalla poetica intensa e dal sapore antico. Sembra di leggere una storia a cavallo tra l'800 e il '900. Personalmente non l'ho apprezzato. È statico e manca di originalità. Però credo che quello fosse il tuo intento, volevi commuovere non stupire. Quindi ritengo il tuo racconto riuscito. 
Nel complesso è una prova che non sposa il mio gusto, ma chi se ne frega! Io rappresento solo una piccola parte dei lettori.
Bravo!

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Patrizia
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Re: Gruppo MEDINA: Lista racconti e classifiche

Messaggio#8 » giovedì 30 novembre 2017, 21:49

Ecco la mia mia classifica:
1 -L’altra faccia della medaglia, di Giancarmine Trotta
2 -La dura vita dello scrittore, di Marco Roncaccia
3 -La numero uno, di Fernando Nappo
4 -Altana Numero 4, di Marco Fumetto
5 -Solo per i tuoi occhi, di Federico Martello
6 -Arianna, di Dand Elion

a seguire i commenti:

L'ALTRA FACCIA DELLA MEDAGLIA
ciao Giancarmine, il tuo racconto mi è piaciuto molto. Mi emozionano sempre le storie riguardanti l'occupazione
nazista in Italia, in particolare trovo che raccontare gli eventi dal punto di vista del bambino, con la sua
ingenuità, aiuti a descrivere la situazione esorcizzando il dolore e la rabbia. Trovo il finale ben costruito
e con la giusta sospensione che mi aspetto da un racconto, chi sarà stato ucciso? ho subito pensato al militare
e non al bambino e non andare oltre nella scrittura, secondo me, lascia lo scenario aperto dando al lettore la
possibilità di concluderlo come meglio lo vive.

LA DURA VITA DELLO SCRITTORE
ciao Marco, mi è piaciuto leggere una prova in seconda persona, trovo che sia difficile utilizzarla senza annoiare
e tu ci sei riuscito. Racconti benissimo la frustrazione del rincorrere sempre all'ultimo minuto l'unica soluzione
possibile e la rabbia soffocata alla fine da un gesto gentile. Si legge bene ma mi manca il tuffo al cuore
nel finale.

LA NUMERO UNO
ciao Fernando, trovo il racconto molto divertente e il tuo Eugenio Mercari mi ha subito ricordato
il personaggio dei Simpson per la passione del collezionista che lo spinge a tutto pur di ottenere
il suo trofeo. Anche a me piaceva leggere Mister No e trovo il tuo racconto molto in linea con l'ironia
e i personaggi del fumetto. Secondo me però manca la parte oscura, tutto si risolve bene alla fine.

ALTANA NUMERO 4
ciao Marco, mi piace lo stile narrativo del tuo racconto e apprezzo la scorrevolezza anche se un tantino mi infastidiscono
le ambientazioni esterofile. Credo sia sicuramente un racconto che renderebbe bene se ampliato in modo da fornire
maggiori indicazioni nei rapporti tra i personaggi, anche tra quelli solo nominati, per dare così uno spessore
più ricco alla storia che giustifichi l'omicidio da parte dell'amico. Nel tuo racconto non si capisce bene come
mai un personaggio tanto paranoico e sulla difensiva lasci andare le barriere e solo per un pacchetto di sigarette
chieda aiuto e accolga l'amico, fidandosi anche di bere da una fiaschetta non richiesta, finendo così ucciso.
mi sembra un buon racconto anche se un tantinno scontato e privo di sorprese.

SOLO PER I TUOI OCCHI
ciao Federico, del tuo racconto mi è piaciuto lo stile legato ad una scrittura del tempo passato, come quello del nonno.
Trovo molto bello l'affetto del nipote nei confronti di un nonno taciturno, capace però di scrivere con dolcezza e
amore. Ho trovato un po' confuso il sentimento della figlia che discute animatamente con il padre al punto da andarsene
portando con sè il figlio ma in fondo gli vuole bene. Mi aspettavo però un finale un po' diverso, il riferimento al
sangue freddo e nero echeggiava nella mia memoria storie di vampiri. Mi manca un po' un finale più coinvolgente, ho trovato
il racconto basato sulle emozioni in fondo positive e amorevoli del nonno e mi piacciono di più i finali amari ma
questo è un mio gusto personale.

ARIANNA
ciao Dand Elion, non amo molto la poesia, sicuramente per un limite personale, e non ho apprezzato in pieno
il tuo racconto perchè mi è mancata la continuità. Anch'io ho riletto due volte perchè non capivo se Arianna
fosse l'amante o la moglie, pensavo sinceramente si trattasse della moglie. E' un racconto veloce, frammentato,
con frasi corte che non sono riuscite a farmi percepire l'angoscia e il dolore di Arianna pur delineando i
personaggi con precisione, il riferimento a Zanardi porta immediatamente alla memoria la fisicità del
personaggio di Paz e sembra proprio di vederlo sia in chiesa sia mentre uccide Arianna.
Patrizia

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Re: Gruppo MEDINA: Lista racconti e classifiche

Messaggio#9 » domenica 3 dicembre 2017, 19:30

Che dire, complimenti a tutti. Sono terribilmente dispiaciuto per il racconto di Giancarmine che finisce ultimo con una valutazione da pollice tendente all'alto, cosa più unica che rara. Resta il fatto che siete tutti bravi e a questo punto a fare la differenza sono le piccole cose e le problematiche che ognuno di noi, con la propria soggettività, può riscontrare. Invito tutti coloro che non passeranno il turno a postare i racconti nel Laboratorio in modo da poterli poi portare, TUTTI, in Vetrina.

1) Arianna, di Dand Elion

Beh, mi hai messo in crisi. Alla fine ho deciso di premiarti. La storia mi è arrivata per intero, almeno a me, e il modus che hai scelto per raccontarla la rende preziosa proprio perché così particolare e originale, densa e priva di orpelli. Un piccolo, terribilmente reale, incubo. Non pollice su perché quel "Zanardi che abbracci i suoi figli" mi ha infastidito parecchio per un refuso che in altri ambiti non avrei considerato, ma essendo qui la forma essenziale... Allora va punito. Pollice quasi su.
2) Solo per i tuoi occhi, di Federico Martello
Mi è piaciuto, anche se ha bisogno, a mio parere, di un intervento importante per sistemarsi. Ti anticipo il mio giudizio: pollice tendente all'alto e priorità rispetto ai racconti con stessa valutazione per quanto hai saputo trasmettermi. E veniamo al proplema: serve sapere di più su questo nonno, scoprire i suoi buchi neri, quelli che l'hanno portato a essere tale e a non riuscire aesprimersi. Tutta la parte iniziale, i primi due grossi paragrafi, vanno risistemati con quell'obiettivo in testa. A quel punto credo diverebbe non bello, ma stupendo.
3) La dura vita dello scrittore, di Marco Roncaccia
Un racconto scritto di getto, forse più del solito. Ci sono alcune forme che stridono e pertanto rallentano la lettura, però ci sta. La costruzione è più che buona e il tutto è senz'altro riuscito, ma la chiusa non riesce, a mio parere, a fare deflagrare il tutto. Questo per due ragioni principali. La prima, leggera, è legata al fatto che decidendo di non intervenire l'autore non è che lascia la ragazza al suo sogno... Insomma, è stata appena raggirata e il tipo non sembra raccomandabile. La seconda, più importante, è che sì, hai disegnato un novello Fantozzi, ma ancora non avevi seminato elementi legati alla sua visione di se stesso, o perlomeno non tali da farmi empatizzare con la sua decisione finale che lo porta a non partecipare, ma ad assumere un ruolo di semplice comprimario. Pollice tendente all'alto per me.
4) Altana Numero 4, di Marco Fumetto
Un bell'esercizio di stile, questo è certo. Il racconto si legge bene fino in fondo e le risposte sono già tutte presenti: il pacchetto di sigarette gliel'ha sottratto l'amico, ben conoscendo la sua dipendenza dalla nicotina, che ha deciso di passare all'azione quella sera perché McCarr, il suo protettore, non è presente al campo. Quindi ok. In fase di revisione credo dovresti aggiungere più particolari riguardo il Campo, contestualizzare meglio: cos'è? Cosa fanno lì? Cos'è Altana 4. Infine il tema... che non è un tema. Come in altri racconti, infatti, anche qui SANGUE FREDDO diventa un mezzo (che tra l'altro serve ben poco al protagonista) e poco più. Pollice tendente all'alto, per me.
5) La numero uno, di Fernando Nappo
Lettura molto godibile, ma un finale che mi ha lasciato un pelo incerto. Presumo che la tizia abbia bruciato il fumetto perché anche lei in possesso di un'altra copia originale, ma a questo punto ti è mancata la chiusa perché no, il protagonista non poteva essere soddisfatto della riuscita della serata, ma doveva rilanciare su una nuova caccia. Il tema c'è, ma anche qui è più un mezzo utilizzato dal protagonista che integrante il racconto. Detto questo, un pollice tendente verso l'alto, anche se un po' timido.
6) L’altra faccia della medaglia, di Giancarmine Trotta
Parto con il complimentarmi per la scelta di ricordare un evento così vergognoso e che mai e poi mai andrà dimenticato. Il racconto funziona fino al momento precedente all'inizio vero e proprio della tragedia, poi mi sembra andare in confusione e perdo i riferimenti. Tutto il paragrafo sulla fucilazione del padre andrebbe revisionato, a mio parere. Infine il finale con questo pentimento impossibile. Penso che il tuo intento fosse di mostrare un'umanità resa impossibile dagli eventi, ma senza il tempo per empatizzare con quella particolare SS non si riesce neppure a vibrare per il suo momento di pietà che la conduce a un procurato suicidio, in pratica. E così il tutto rimane troppo freddo. Pollice tendente verso l'alto, ma con poca convinzione. Va revisionato perché lo status GEMMA non è lontano, anche se le problematiche al momento sono importanti (ma nulla di complesso per te, con più tempo a disposizione e magari anche qualche carattere in più).

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Re: Gruppo MEDINA: Lista racconti e classifiche

Messaggio#10 » martedì 5 dicembre 2017, 20:42


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