Rimembranze di una mente senza memoria - Youssef Herfane

Il Live si terrà sabato 9 dicembre presso il Cinema Lanteri di Pisa
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Rimembranze di una mente senza memoria - Youssef Herfane

Messaggio#1 » sabato 9 dicembre 2017, 17:58

Quando apro gli occhi, è come se non lo avessi fatto. Sono avvolta dalla più completa oscurità, sdraiata su quella che esplorandola con le mani, sembra essere una brandina. Mi drizzo a sedere, mentre una luce conica cala dal soffitto e illumina fiocamente un piedistallo di fronte a me. Lo guardo con circospezione, un semplice piedistallo con sopra una maschera. D'un tratto una sensazione percorre il mio corpo. Non riesco a descriverla ma so che è spiacevole. Mi rendo conto di non ricordare chi sono, ne come sono arrivata in questa cella. Deduco si tratti di una cella dagli stracci che indosso e dai numerosi segni sparsi le lungo le spesse e impenetrabili mura che la delimitano. Per qualche motivo che non so spiegare, non sapere chi sono non mi turba come dovrebbe, ma d'altronde non credo che smarrire la propria identità susciti qualche reazione specifica. Come faccio a sapere come reagire se non so come avrei reagito?
Guardo ancora i segni sui muri, righe fatte da qualcuno per contare i giorni. Forse sono stata proprio io a farli. Allontano quell'idea dalla mia mente per non impazzire, le righe sono effettivamente troppe per essere contate. Istintivamente mi alzo e mi dirigo verso la maschera. Un piccolo calco bianco con due piccoli occhi e una bocca triste. La stringo fra le mani e, incise di rosso sul retro, scorgo le seguenti parole:
"Vedi rosso, come la rabbia. Sii brutale, come l'ira ti impone".
La squadro con riluttanza, per poi appoggiarla sul volto. Qualcosa in me cambia. Percepisco pensieri non miei invadermi e prendere possesso della mia mente.
Dalla maschera si scatena una luce che mi avvolge. Vengo teletrasportata altrove, lontano, in un luogo che non conosco.
Vago per le strade di una città adesso, senza meta. Sembra la prima volta che il mio sguardo cade su queste mura, tuttavia sospetto di me stessa. Mi accorgo che anche i miei abiti sono cambiati. Il mio corpo, prima coperto di stracci, adesso è ornato con un corsetto pacchiano, un vestito d'altri tempi.
Sussulto quando la maschera impone di nuovo il controllo sulle mie memorie. La mia mente d'un tratto si illumina.
All'improvviso tutto schiarisce, come se prima avessi avuto difficoltà a percepire la realtà e adesso invece riuscissi a vedere tutto con assoluta chiarezza. Sebbene non riesca comunque a ricordare la mia identità, so dove mi trovo. Sono a Oblio, un piano indefinito utilizzato come prigione di massima sicurezza. Non ho alcun ricordo di chi sono perché non devo oppormi al controllo che il piano esercita di me. Un individuo che non ha memorie a cui aggrapparsi viene manipolato più facilmente. Le maschere che ci vengono fatte indossare sono chiamate "Maschere della costrizione", note per il maleficio che strega chiunque le porti. Ogni volta che qualcuno viene esiliato all'interno della prigione, una nuova maschera viene generata dal piano. Queste contengono istinti e sensazioni proporzionali alle azioni che sono state commesse. Ogni mattina, una maschera viene posta nella cella di ognuno in modo casuale. Questa è la realtà che noi prigionieri di Oblio viviamo per un lasso di tempo indeterminato. Sopravvivere in una città di criminali stregati che pensano solo ad uccidere. Ad ogni fine giornata, la maschera ti riporta nella tua cella ed infine ti abbandona, svanendo assieme alle poche indicazioni che ti vengono fornite e alla percezione del tempo, lasciandoti solo un'innocenza fittizia.
Giro l'angolo ed entro nella piazza della città, dove i più si raccolgono. La rabbia mi domina, non posso aspettare. Inizio a correre verso la fontana che svetta al centro della piazza. Una donna seduta su una panchina sembra chiamarmi ad agire. Sto per raggiungerla quando la vedo alzarsi e voltarsi verso di me. Non riesco a guardarla in volto, gli occhi fissi sul torace di lei. Improvvisamente qualcosa mi urta, facendomi volare a terra. Un uomo si avventa su di me. Sento le sue mani stringermi la gola, i miei occhi che sfrecciano in ogni direzione. Una lama mi dilania la carne, una mano di donna la brandisce. Voglio oppormi ma non ne ho la forza, sto morendo e sono impotente. Infine tutto divenne evanescente.

Mi sveglio di soprassalto, portandomi una mano al collo e inspirando avidamente. Mi abbandono sul letto, puntando gli occhi sul soffitto.
Gli incubi talvolta mi portano a mettere in dubbio la realtà. Ma la verità è che stata all'inferno e non voglio tornarci.
Io, sono una sopravvissuta



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antico
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Re: Rimembranze di una mente senza memoria - Youssef Herfane

Messaggio#2 » sabato 9 dicembre 2017, 18:09

Ciao Youssef e benvenuto su Minuti Contati! Tutto ok con i parametri, buona Pisa Live Edition!

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giancarmine trotta
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Re: Rimembranze di una mente senza memoria - Youssef Herfane

Messaggio#3 » domenica 10 dicembre 2017, 17:34

Ciao Youssef,
piacere di leggerti.
Il racconto è molto suggestivo e riesce a calare il lettore dentro ogni rigo, con il giusto panico. L'idea è bella ed è stata spiegata benissimo nella prima parte. Quella centrale forse meritava qualche spiegazione in più; mi riferisco al fatto che la protagonista sembra sapere troppo, tutto, una volta indossata la maschera. Avrei preferito un crescendo di consapevolezza, lasciando stare qualche spiegazione all'intuito del lettore. Ma non è un errore, solo una visione personale del testo.
Il tema è rispettato.
E' il primo racconto che leggo e quindi non ho idea della classifica.
Alla prossima,
G.

MinuticontatiYo
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Re: Rimembranze di una mente senza memoria - Youssef Herfane

Messaggio#4 » lunedì 11 dicembre 2017, 18:45

Ciao Giancarmine,
Non posso fare a meno di essere d'accordo con te: la differenza fra la prima parte e quella centrale è notevole. Questo è dovuto al fatto che la gestione del tempo sia il mio tallone d'achille. Ho dedicato troppo tempo alla stesura dell'idea e alla cura della prima parte, senza rendermi conto che non ne avrei avuto per curare i dettagli della storia, i quali avrebbero indiscutibilmente reso l'esperienza di lettura più piacevole. Dettagli ed errori di battitura a parte, la struttura instabile del testo è stata una cosa che ho utilizzato, forse in modo eccessivo, per rendere giustizia al fattore sogno, il quale spesso può prendere una piega frenetica e confusionaria.

Grazie per letto e commentato il mio racconto, alla prossima!
-Yo

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Andrea Partiti
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Re: Rimembranze di una mente senza memoria - Youssef Herfane

Messaggio#5 » venerdì 15 dicembre 2017, 18:34

L'idea è davvero originale, si vede che hai progettato un mondo con delle sue regole interne e coerenti e ci tenevi a mostrarlo a pieno. Purtroppo su un racconto breve è inevitabile che tutti i dettagli e le sfumature di quel che creiamo si perdano o confondano per necessità di trama e spazio. Penso che la spiegaizone esplicita vada tagliata a costo di rinunciare a spiegarci il funzionamento della prigione e di lasciare più indeterminato quel che succede alla protagonista, magari mostrando alla fine l'inizio di un nuovo ciclo, con una nuova maschera, per darci indirettamente l'idea che sia una punizione che si ripete.

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Linda De Santi
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Re: Rimembranze di una mente senza memoria - Youssef Herfane

Messaggio#6 » venerdì 15 dicembre 2017, 22:44

Ciao Youssef, benvenuta su Minuti Contati!
Il tuo racconto è molto interessante, la situazione della protagonista è molto particolare e può essere letta su diversi livelli.
Nella parte centrale eccedi un po’ nella spiegazione di come funziona la maschera. Qui si avverte il tuo intento di chiarire la situazione, cosa che, se da un lato rende più facili le cose al lettore, dall’altro rompe un po’ l’incanto della bella storia che racconti. Prova a tagliare leggermente la spiegazione e a inserirla in maniera più fluida nella narrazione, secondo me così il racconto acquisterà ancora più forza.
Il tuo stile di scrittura è pulito e scorrevole, mi piace molto.
Nel complesso, un racconto perfettibile, ma che senza alcun dubbio ha grandissime potenzialità.
Alla prossima!

Raffaella
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Re: Rimembranze di una mente senza memoria - Youssef Herfane

Messaggio#7 » sabato 16 dicembre 2017, 23:04

Lo spunto, l'idea, mi sembrano molto intriganti. Soltanto un leggero squilibrio tra l'incertezza dell'inizio e la descrittiività della seconda parte. Mi ha lasciato un senso di rassegnazione che forse è voluto dal ritmo del racconto. Non si capisce bene quale sarà il futuro, il destino della giovane prigioniera. Nell'insieme un buon racconto, complimenti

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raffaele.palumbo
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Re: Rimembranze di una mente senza memoria - Youssef Herfane

Messaggio#8 » lunedì 18 dicembre 2017, 16:51

Un racconto che forse vorrebbe essere kafkiano, ma che di fatto mi pare solo gratuito e improvvisato. Mi sembra che la narrazione manchi di spessore, che l’autore non abbia alcun affetto per quel che ha scritto. Alcuni errori di grammatica, una punteggiatura talvolta sballata e una costruzione farraginosa delle frasi non aiutano la lettura. In più, relativamente al tema, la conoscenza che alla fine ha il lettore della città è estremamente limitata, al punto che Oblio risulta ben più presente della città dove i prigionieri agiscono con la maschera

MinuticontatiYo
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Re: Rimembranze di una mente senza memoria - Youssef Herfane

Messaggio#9 » lunedì 18 dicembre 2017, 18:15

Ciao Raffaele,
Mi dispiace che quanto ho scritto non ti sia piaciuto. Sulla grammatica non posso darti torto, visto che non ho avuto il tempo di rileggere il tutto in modo accurato (Non avevo più tempo). Ma mi permetto di contraddire quanto detto da te: io ho affetto per tutto quello che scrivo. Inoltre, per quanto riguarda la questione tema sappi che ho volutamente reso Oblio molto presente, in quanto Oblio È la città all'interno del quale i vari prigionieri si muovono con la maschera, dettaglio che forse ti è sfuggito durante la tua lettura superficiale.

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raffaele.palumbo
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Re: Rimembranze di una mente senza memoria - Youssef Herfane

Messaggio#10 » lunedì 18 dicembre 2017, 22:59

Ciao Youssef.

No, ho letto tutti i racconti almeno 3 volte prima di redarre la classifica. Anche il tuo. E quando scrivi che Oblio è un progetto, una prigione di massima sicurezza eccetera, be', ho dato per scontato che una cosa fosse la prigione, un'altra la città dove i prigionieri vengono teletrasportati lontano quando indossano la maschera.
Ho sbagliato io? Immagino che tu sia giovane e che tu voglia coltivare la tua voglia di scrivere. Ecco, allora questa è una cosa che devi sempre tenere presente: quando un lettore non capisce, è sempre colpa di chi ha scritto, mai di chi legge (se legge con la dovuta attenzione, va da sé). Non metterti aprioristicamente a difesa delle cose che scrivi, accetta le critiche, sappi che un lettore non ha la tua testa e che tu devi convincerlo di quello che scrivi.
Scusami se mi permetto di farti la lezioncina, ma il rispetto per il lettore, il patto che stringi con lui è centrale nella scrittura.

Quanto alla mancanza di amore: a me hai dato quest'impressione. Capita di scrivere cose di cui non ci si innamora. Del racconto con cui ho partecipato io non mi sono innamorato. Capita, e non c'è niente di male; non ci si può innamorare di ogni parola che si scrive. Ma anche qui, non è importante sapere qual è il tuo rapporto con il tuo racconto: è l'impressione del lettore che è sempre decisiva.

Ciao!

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antico
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Re: Rimembranze di una mente senza memoria - Youssef Herfane

Messaggio#11 » sabato 23 dicembre 2017, 14:10

Scrivi bene, hai grandi potenzialità. Questo racconto nello specifico non mi ha convinto in pieno perchè ci vedo molto NAMELESS ONE (Planescape Torment) con l'aggravante dello spiegone funzionale alla brevità, che però appare eccessivo. Show, don't tell e il tuo "tellare" può essere giustificato dalla tua, da te stesso confessata, problematica gestione dei tempi che ti costringe a scegliere la via semplice, ma... Non hai utilizzato più di 2000 caratteri, quindi potevi fare molto meglio di così. Per me, testo da rprendere, allargare, finalizzare meglio, sono curioso di vedere cosa ne tireresti fuori con una pianificazione migliore. Per il momento è un pollice ni che vira in positivo.

MinuticontatiYo
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Re: Rimembranze di una mente senza memoria - Youssef Herfane

Messaggio#12 » domenica 24 dicembre 2017, 20:36

Ciao Antico,
Grazie del complimento e di aver letto il mio racconto!
Non conoscevo NAMELESS ONE, di conseguenza ogni similitudine è dettata puramente dal caso. Questo racconto, più che fine a se stesso, è l'estensione di un progetto molto più grande al quale sto ormai rimuginando da qualche mese. Ho voluto partecipare al contest non con l'intenzione di vincere ma per migliorare la gestione che ho del tempo (rimuginare su un'idea è molto più semplice che buttarla giù in un tempo che non sia infinito). Non ho utilizzato tutto lo spazio a disposizione per una questione di tempo.. tant'è che quando ho contato i caratteri alla fine (farlo durante la prova mi risultava farraginoso perché da cellulare) pensavo di aver scritto molto di più.
Che dire, un racconto che sicuramente riprenderò, migliorerò ed estenderò.
Grazie ancora per il commento!

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