VEICOLI di Giuseppe De Micheli

Appuntamento per lunedì 18 dicembre dalle 21.00 all'una con gli autori de LA CORTE EDITORI capitanati direttamente da Gianni La Corte!
mezzomatto
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VEICOLI di Giuseppe De Micheli

Messaggio#1 » martedì 19 dicembre 2017, 0:37

Veicoli

Ho viaggiato per milioni di anni nella galassia, chiuso nelle polveri stellari, alla ricerca di mondi adatti; milioni di miei simili sono stati bruciati dalle stelle, altri si sono spenti nel gelido buio degli spazi intergalattici; io ho trovato un mondo abitabile, popolato di specie altamente competitive e, nonostante tutto, sono sopravvissuto.

“Riconosce questo DNA?”
Lo sguardo del generale Hammer, Responsabile della Sicurezza della Base Spaziale Alfa Uno era minaccioso mentre sottoponeva al dottor Kramer il tracciato di un genoma.
“Come faccio a riconoscerlo? Ne ho prodotti migliaia in tutta la mia carriera” rispose con tono sprezzante il dottore.
Hammer puntò il dito sulla didascalia che accompagnava il tracciato: “Natalia Smith, sesso femminile procreata per scopi ricreativi e di intrattenimento di classe C ”.
“Infatti” rispose il dottor Kramer. “Si tratta proprio del genotipo di una femmina di questo genere.”
Il generale lo guardò di sottecchi e sfoderò un secondo genoma.
“Le sembra lo stesso?” chiese
“No, per niente. Qui ci sono geni che caratterizzano un... una donna di intelligenza mostruosa.”
Hammer sollevò l'indice e lo puntò in faccia all'imputato, ghignando: “Questo è il DNA effettivo di Melania Smith. Lei ha barato.” Picchiò il pugno sul tavolo. “E adesso Melania è scomparsa. Dove l'ha nascosta?”
Il dottor Kramer allargò le braccia. “Non so nulla di questa...” guardò la didascalia del primo tracciato “...Melania Smith.
“Non sa nulla, eh?” Non sa nemmeno che la base del DNA di Melania è il suo? E' il suo DNA, dottore, arricchito di componenti che fanno di Melania la persona più intelligente della Terra, un essere incomparabilmente superiore a qualunque genio del passato, Einstein, Leonardo e Galileo inclusi.” Agitò le braccia definendo nell'aria una immensità incommensurabile. “Lei, lei è il padre di Melania, non il signor Smith. Perchè l'ha fatto?”
Il dottor Kramer assunse un espressione docile e sottomessa, ma sotto sotto raggiante. “Lo Stato mi aveva negato il permesso di procreare. Ma i geni sono egoisti, vogliono riprodursi, così io ho approfittato della mia posizione di ingegnere genetico per riprodurre i MIEI geni, fra l'altro più utili di quelli di una ballerina.”.
“Ah!” ululò l'altro “Se ognuno di noi potesse generare quello che gli piace, i fondamenti della società quali noi la conosciamo verrebbero scardinati, l'armonia sociale sconvolta, le istituzioni sovvertite. Noi abbiamo bisogno di tot scienziati, di tot artisti, di tot cuochi, di tot ballerini, di tot lavoratori, agricoltori, medici, avvocati e così via. E' lo Stato, e solo lo Stato, che può stabilire quanti ne occorrono, nonché le caratteristiche di ogni individuo. Lei, dottor Kramer ha commesso il reato più nefando: ha generato un DNA non autorizzato”.
Ripuntò il dito in faccia al dottore: “Dove ha nascosto Melania? L'ha introdotta in questa base spaziale? Per farne che?”
Il dottore non rispose.
“Dottor Kramer, perché l'ha fatto?”
“Perché a me lo Stato ha negato l'autorizzazione a procreare. Vuole solo poliziotti, soldati, ballerine e servi. Ma anch'io ho il diritto di perpetuare i miei geni.”

Adesso mi avete scoperto.

“Non la passerà liscia, dottor Kramer. Ma le concedo un'ultima possibilità. Ci dica dove ha nascosto Melania. Ha tempo tutta la notte per decidere. Se collaborerà, lo Stato sarà clemente, Melania non sarà soppressa e a lei verrà concessa una pensione dignitosa. Ma se non collabora, faremo uno screening di massa, la scopriremo e la elimineremo. Una notte, ha solo questa notte per decidere.”
Il dottore chinò il capo. “Sì” disse “una notte mi basta, mi lasci solo”.
Il Generale, trionfante, piazzò due sentinelle dinanzi all'ingresso e se ne andò.
Il dottor Kramer entrò in bagno. Nella vasca, legata e narcotizzata, giaceva la biologa della Nuova Arca. Assomigliava abbastanza a Melania. Bastava aspettare una notte, una sola notte, una notte di due ore, il tempo impiegato dalla base di lancio per uscire dal cono d'ombra della Terra. All'alba, a quell'alba artificviale, la Nuova Arca si sarebbe staccata dalla base iniziando il suo viaggio, irraggiungibile da qualsiasi altro mezzo spaziale. E con a bordo Melania.

Con a bordo IO. Dovete rassegnarvi, umani, siete solo dei veicoli, veicoli per la mia riproduzione. Io sono il replicatore originario, quello nato con l'Universo e al quale si deve l'esistenza della vita. Provate a identificarmi nella moltitudine dei geni! Sono io, sono l'Immortale che adesso torna nell'Universo, dal quale sono venuto, a bordo di Melania.



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antico
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Re: VEICOLI di Giuseppe De Micheli

Messaggio#2 » martedì 19 dicembre 2017, 0:40

Ciao Giuseppe, era da un po' di edizioni che mancavi da queste parti, se non sbaglio! Tutto ok con i parametri, divertiti in questa Natale a LA CORTE Edition!

Ps: puoi modificare il racconto fino all'una, ma non oltre. Occhio che in tal caso andrò a modificare sia il tuo orario di consegna che a ricontrollare i caratteri! Se invece lo modificherai oltre l'una (fino all'orario massimo dell'1.33) sarò costretto ad assegnarti un malus tempo!

mezzomatto
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Re: VEICOLI di Giuseppe De Micheli

Messaggio#3 » martedì 19 dicembre 2017, 0:47

Ho avuto dei problemi che mi hanno congelato l'ispirazione. Adesso che entro nella quarta giovinezza (a proposito, grazie degli auguri) spero di mantenere continuità di presenza.

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SalvatoreStefanelli
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Re: VEICOLI di Giuseppe De Micheli

Messaggio#4 » martedì 19 dicembre 2017, 10:37

Ciao Giuseppe. Hai scritto una storia dal potenziale interessante. L'ho trovata un po' confusionaria, specie nel finale, ma quello che mi pare di aver capito vede un alieno giunto sulla Terra costringere, in un modo non ben chiaro (forse tramite DNA) un ingegnere a riprodurre il suo DNA in una nuova donna per poi averla messa in una navicella in partenza verso lo spazio. La ripetizione del perché l'ingegnere abbia creato Melania mi sembra inutile e ridondante. All'inizio ho trovato confusionario il gioco tra Natalia e Melania: che senso ha l'aver parlato della prima ancora non l'ho capito. Insomma, non è che questa storia mi abbia convinto più di tanto.

alexandra.fischer
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Re: VEICOLI di Giuseppe De Micheli

Messaggio#5 » martedì 19 dicembre 2017, 19:29

VEICOLI di Giuseppe De Micheli La tua storia, che si svolge tutta in una notte nell’ultima parte (quando il medico genetista prepara l’omicidio della collega così somigliante alla figlia di lui, Melania, creata dalla genetica) è ben costruita: lui ha trasgredito la legge di un mondo orwelliano, dove gli individui vengono creati geneticamente e in numero chiuso in nome di un ordine gelido. Mi è piaciuto il dottor Kramer, coraggioso al punto di rubare il gene di una ballerina per avere una figlia geniale (lui che non ha potuto averne di suoi nel nome della legge). La Mente Superiore (una Divinità Creatrice, della quale mostri il punto di vista) si insinua nella mente di Melania senza che lui lo sappia, ma il medico ha preparato la fuga della figlia su un’Arca diretta verso un pianeta dove la legge non ha presa. Ecco una storia molto interessante, che può svilupparsi in una saga di SF.

viviana.tenga
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Re: VEICOLI di Giuseppe De Micheli

Messaggio#6 » domenica 24 dicembre 2017, 12:06

Ciao Giuseppe,
Mi dispiace, ma non mi ha convinto molto. L'idea di base è interessante, ma dialoghi troppo forzati, chiaramente con lo scopo di dare informazioni al lettore (parlo soprattutto del generale che sbotta in tema armonia sociale). Inoltre, anch'io non ho capito il perché viene tirata in ballo Natalia all'inizio. La mia impressione è che tu avessi in mente qualcosa di troppo complesso per il limite di caratteri e si sentono gli effetti della compressione.

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raffaele.marra
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Re: VEICOLI di Giuseppe De Micheli

Messaggio#7 » giovedì 28 dicembre 2017, 0:40

Un racconto che risulta avvincente e incuriosisce fin dalla prima frase. Certamente non è originalissimo, ma la storia mi è piaciuta, nonostante una certa prevedibilità. Ho apprezzato l'interpretazione del tema con il concetto di notte "artificiale", la cui declinazione a mio parere si sposa bene con l'evoluzione umana altrettanto "artificiale" (o comunque alterata rispetto ai canoni) che descrivi. Probabilmente uno stile più attento, con una scelta migliore a livello lessicale e dei dialoghi un po' più curati avrebbero contribuito ad accrescere la bellezza del testo.

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giuseppe.gangemi
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Re: VEICOLI di Giuseppe De Micheli

Messaggio#8 » giovedì 28 dicembre 2017, 11:01

Ciao Giuseppe,
la tua storia mi è piaciuta e l'ho trovata molto interessante.
Merita però più spazio, ad ora ha troppi elementi troppo compressi in soli 5000 caratteri. Quei caratteri basterebbero a mala pena per descrivere le vicende millenarie dell'entità superiore che muove le fila del tuo racconto.
Citi 3 figure femminili e forse sono troppe. Due hanno addirittura nomi simili che tendono a confondere il lettore.
La spiegazione del piano demografico all'interno dei dialoghi non mi è dispiaciuta.
Tema rispettato

Fernando Nappo
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Re: VEICOLI di Giuseppe De Micheli

Messaggio#9 » giovedì 28 dicembre 2017, 11:28

Ciao Giuseppe,
il racconto, sicuramente in tema, ha molte potenzialità, nonostante l'idea delle procreazioni 'pilotate' e 'contingentate' per assecondare le necessità della societaà non sia una novità in SF. Ma come ti hanno fatto già motare ci sono un po' di cose che andrebbero rifinite. In primi la confusione che può generare nel lettore la presenza di Natalia all'inzione della storia, e altrettanto per quanto riguarda alcuni dialoghi del generale, un po' troppo spiegosi. E poi il finale che richiederebbe una maggiore chiarezza, per capire chi o cosa sia l'entità immortale e suprema, e come abbia potuto generala un semplice uomo. Insomma, potenziale ce n'è, se vuoi approfondire.

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giancarmine trotta
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Re: VEICOLI di Giuseppe De Micheli

Messaggio#10 » giovedì 28 dicembre 2017, 15:56

Ciao Giuseppe,
il tuo racconto segue l'evoluzione della fantascienza: universi, nuovi mondi, creature costruite col DNA. Proprio questo aspetto è quello che mi ha incuriosito di più: mi riferisco allo Stato che decide quante ballerine e quanti operai, quanti professionisti e quanti maestri. Considerando anche grandi società reali dove in passato c'erano leggi sul controllo delle nascite (Cina, ad esempio), credo che quell'aspetto del racconto sia un'evoluzione molto interessante, il punto forte insomma. Concordo con gli altri sulla migliorabilità rispetto ad alcune scelte stilistiche, ma, ripeto, io avrei puntato tutto sul concetto di Stato-macchina oppressivo e sulla voglia del dottore di non rispettare le regole.
Alla prossima,
G.

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antico
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Re: VEICOLI di Giuseppe De Micheli

Messaggio#11 » domenica 7 gennaio 2018, 15:03

Non è bene a fuoco, questo racconto. L'idea è valida e interessante, ma necessita di una revisione. Non è ben definito il rapporto tra lo scienziato e il suo alieno ospite, non si capisce perché lo lascino nel suo appartamento senza perquisirlo (e se colei che cercavano fosse stata, per dire, proprio in bagno nascosta?), ci sono più punti che mi fanno pensare a una mancata lettura successiva alla prima stesura (gli chiede l'identità di dna e poi si scopre che c'era una targhetta?). Insomma, allo stato attuale non va ancora bene. Per me un pollice ni in attesa di aggiustamenti.

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