Grugniti - di Manuel Piredda

Lunedì 22 si scriverà la storia.
Minuti Contati ha il piacere di ospitare il "movimento letterario" di cui, presto, tutti sentiranno parlare. Partecipate numerosi e ricordate: un giorno potrete dire che voi c'eravate!
Avatar utente
invernomuto
Messaggi: 270

Grugniti - di Manuel Piredda

Messaggio#1 » lunedì 22 gennaio 2018, 23:29

Quando Vania lo raggiunse, Sir Porco era collassato sulla sedia a capotavola, il boccale di legno che stringeva ancora in mano si alzava e abbassava a ritmo con il suo ventre strabordante e coperto di cicatrici, la folta barba rossastra era attraversata da un rivolo di bava incollaticcia e costellata di briciole e brandelli di carne masticata.
La donna vide l'occasione e la colse, quattro falcate la portarono dietro il cavaliere, fece appena in tempo a slacciare il coltello dalla cintola prima di sentire il boccale cadere per terra, nel tempo di un battito cardiaco la mano di lui le bloccava l'intero avambraccio.
Il gigante non era diventato capo di una compagnia mercenaria per caso, e quello che sembrava un maiale addormentato era già mutato in un aggressivo cinghiale.
Vania vide il suo mondo ribaltarsi mentre veniva proiettata contro il tavolino di legno, con la testa schiacciata tra un battilardo e i resti di interiora arrosto.
La zaffata alcolica giunse un'istante prima delle parole biascicate:
«Se fosse stato così facile sarebbe già successo una ventina d'anni fa, ma apprezzo il tentativo.»
Per quanto fosse grosso e pesante, l'uomo era abituato a combattere con altri rifiuti da torneo come lui, panzoni agili quanto scrofe pregne e abituati alla protezione di spesse lastre d'acciaio, gli arti snodati della donna erano tutt'altra cosa.
Vania torse la spalla abbastanza da raggiungere una forchetta ancora incrostata di lardo e infilò tutti i rebbi nella coscia dell'uomo, che lasciò la presa per un istante, abbastanza per liberarsi e fronteggiarlo faccia a faccia,
«Molto Porco e poco Sir», fece notare la donna indicando la vistosa erezione che spingeva contro le brache di pelle, poco sopra la forchetta ancora infilzata nella gamba.
Il capo mercenario proruppe in una risata rauca, ancora vittima degli effetti della sbornia.
«Il Re in persona mi ha poggiato la sua cazzo di spada ingioiellata sulle spalle, questo basta»
Si sfilò la forchetta dalla coscia come se non provasse dolore, Vania riuscì finalmente a impugnare la sua daga corta.
«Un bel temperino, non c'è che dire, lucido come la spada del Re. Non ha visto un giorno di combattimento.» grugnì ancora l'uomo.
Vania non aveva tempo per ascoltare le sue stronzate da avventuriero, si abbassò appena in tempo per evitare che l'uomo l'afferrasse ancora, gattonò tra le gambe di lui e una volta alle sue spalle posò la daga sul punto più in tensione delle sue brache.
«Scommetto che anche questo non ha visto molto uso.» gli sussurrò da dietro.
Sollevò la lama di qualche centimetro, abbastanza da affondare la punta sull'epe di lui e lasciare un ennesima ferita sulla pancia segnata.
Il porco si lasciò andare a una specie di gemito.
Vania lo prese per i pochi capelli che aveva sulla nuca e lo spinse giù, con la testa contro il tavolo, sapeva che per l'uomo resistere sarebbe stato un gioco da ragazzi, eppure non lo fece.
Gli prese le mani e le portò dietro la schiena, poi usò il coltello per liberare il laccio dai pantaloni, gli legò i polsi dietro le spalle mentre le brache cadevano a terra rivelando un culone pallido e l'erezione che cercava di nascondere piegando le cosce.
La donna si piegò su di lui, portandogli la daga sul collo.
«lo sai quanto sarebbero disposti a pagare per la tua testa quelli delle altre compagnie?»
Il porco piegò la testa per guardarla negli occhi, giusto in tempo per beccarsi uno sputo dritto in faccia.
«Per tua fortuna oggi ho altri piani» disse lei mentre riponeva il coltello nel fodero e afferrava i lembi della gonna, sollevandola fino alla vita e rivelando l'accessorio che portava sotto: un cilindro d'avorio affusolato tenuto in posizione da due cinghie di cuoio che le passavano attorno alla vita e sotto i glutei.
Il porco scattò in avanti sbattendo la testa sul tavolino.
«Non oserai far-»
La donna si spinse in avanti e si intrufolò dentro di lui.
Le gote del gigante si fecero paonazze mentre guardava la porta, pregando che nessuno decidesse di visitare la sala dei banchetti proprio in quel momento.
«Ho chiuso la porta, coglione»
Il porco abbandonò qualsiasi parvenza di resistenza e si abbandonò sul tavolino mentre la donna faceva i suoi comodi.
Girò lo sguardo per vederla con la coda dell'occhio, aveva il viso sudato incorniciato da lunghi capelli corvini, era bellissima.
«Ti amo Vania»
«Stai zitto e pensa a grugnire, stupido porco»
Essere la puttana dell'accampamento era il compito più difficile di tutti.



Avatar utente
antico
Messaggi: 7172

Re: Grugniti - di Manuel Piredda

Messaggio#2 » lunedì 22 gennaio 2018, 23:44

Ciao Manuel e bentornato! Tutto ok con i parametri, buona Ignoranza Eroica Edition anche a te!

Ps: ti ricordo che potrai ancora modificare il racconto fino all'una senza incorrere in penalità e fino all'una e 33 prendendoti la penalità per il tempo!

Rick
Messaggi: 25

Re: Grugniti - di Manuel Piredda

Messaggio#3 » mercoledì 24 gennaio 2018, 10:47

Complimenti davvero: divertente, appassionante, ignorante di quell'ignoranza cialtrona che fa bene! Ne avrei letto ancora, ma poi forse Sir Porco si sarebbe innamorato anche di me!

andrea.carbone
Messaggi: 36

Re: Grugniti - di Manuel Piredda

Messaggio#4 » mercoledì 24 gennaio 2018, 15:38

Si legge con piacere tutto d'un fiato, il combattimento è descritto bene, sembra di poterlo visualizzare come in un film. Due bei personaggi, di cui mi sarebbe piaciuto saperne di più, soprattutto del motivo per cui Vania decide di punire Sir Porco: insomma, un minimo di background avrebbe aggiunto più profondità alla storia. Alla fine mi ha divertito e l’obbiettivo finale credo sia raggiunto.
Ultima modifica di andrea.carbone il mercoledì 31 gennaio 2018, 1:36, modificato 1 volta in totale.

Avatar utente
invernomuto
Messaggi: 270

Re: Grugniti - di Manuel Piredda

Messaggio#5 » giovedì 25 gennaio 2018, 20:05

Grazie a entrambi per i commenti, mi pare che sia la prima volta che incrociamo le spade (o penne?) nell'arena, per cui piacere di conoscervi!
Per quanto riguarda il commento di Andrea, ho sempre seguito la filosofia che -se qualcosa non è perfettamente chiaro - la colpa è sempre dell'autore.
Con la frase finale intendevo dare una chiave di lettura che capovolgesse il resto della storia, quella che Sir Porco sta subendo non è una punizione e lo "scontro" non era altro che il suo roleplay favorito con la prostituta della compagnia. Resta il fatto che probabilmente avrei dovuto reiterare la cosa un po' di più o renderlo ancora più evidente.

A rileggerci!

Avatar utente
Marco Della Verde
Messaggi: 13

Re: Grugniti - di Manuel Piredda

Messaggio#6 » domenica 28 gennaio 2018, 12:15

Ciao e grazie per l'opportunità di commentare il tuo racconto.
Ho trovato il racconto scorrevole e ben scritto, ricco di "ignoranza" (il tema non ufficiale del contest, credo) e a mio avviso attinente al tema "senza esclusione di colpi". La prosa è chiara e invoca immagini nitide. Dovendo trovare alcuni difetti ho dei dubbi sull'uso delle virgole in alcuni momenti (ad esempio qui avrei usato i due punti al posto della virgola, per dare una pausa leggermente più lunga, ma devo ammettere di non essere sicuro al 100%: "Vania non aveva tempo per ascoltare le sue stronzate da avventuriero, si abbassò appena in tempo per").
Altra cosa che mi ha lasciato perplesso per un momento è stato l'uso della parola "epe" che non conoscevo, ho scoperto che è una versione rara della parola "epa" che significa "pancia": il resto del racconto usa un linguaggio abbastanza comune, questa parola mi ha costretto a cercare nel dizionario, distogliendomi dal racconto, e nonostante apprezzi l'aver imparato una nuova parola, credo di dare almeno altrettanta importanza al livello di coinvolgimento provocato da una storia, e preferisco racconti che non mi costringano a interrompere la lettura. ho la sensazione che anche tu la pensi così, dato che a parte questo dettaglio il racconto è chiaro e coinvolgente.
Ho anche apprezzato il twist finale, quindi in conclusione credo sia un buon racconto, ben scritto e divertente.

Avatar utente
diego.martelli
Messaggi: 133

Re: Grugniti - di Manuel Piredda

Messaggio#7 » lunedì 29 gennaio 2018, 12:45

Sesso, violenza, trash, volgarità gratuite: gli ingredienti ci sono tutti e sono usati magnificamente.
Qualcosa nella struttura del racconto non mi ha convinto del tutto: ad esempio, il pezzo "sapeva che per l'uomo resistere sarebbe stato un gioco da ragazzi, eppure non lo fece" ci crea a mio avviso troppo presto il dubbio che non stiamo assistendo a un vero combattimento, che è la cosa grossa del finale. Qualcosa nella prosa poteva essere limato per ripulire alcuni passaggi (parlo proprio di un lavoro di editing, di scelte di punti, virgole, di scegliere dove dividere o unire frasi...), ma si entra in un ambito davvero molto opinabile. In generale il racconto mi è piaciuto davvero molto!

Avatar utente
Simone Cassia
Messaggi: 153

Re: Grugniti - di Manuel Piredda

Messaggio#8 » lunedì 29 gennaio 2018, 23:16

Ciao Manuel,
ho letto il tuo racconto oggi, mentre ero in pausa e mi ha molto divertito. L’episodio descritto è ben equilibrato nelle descrizioni e nelle parti di azione. Riesci a rendere i personaggi con poche pennellate qua e là e a fine racconto hanno una personalità piuttosto ben delineata. Anche sotto il lato ignorante che permea questa edizione il racconto non delude. Well done!

Avatar utente
jimjams
Messaggi: 677

Re: Grugniti - di Manuel Piredda

Messaggio#9 » giovedì 1 febbraio 2018, 21:46

Ah qui sì, qui c'è l'ignoranza ma soprattutto c'è l'eroismo quello vero, quello cazzuto. Il fatto che non si riesca a capire dove davvero sei andato a parare fino all'ultimo paio di frasi (a parte quella sbavatura dello spiegare la scarsa resistenza) ti rende merito di un apprezzamento particolare. Se aggiungo al mucchio la goduria che mi ha procurato l'idea... Vedremo gli altri ma sarà dura scalare la classifica in questo gruppo da quello che ho visto fin qui. Giusto un filino, appena appena, mi ha disturbato quel "era il compito più difficile di tutti", non so, mi pare troppo altezzoso, magari bastava un "diventava ogni anno più complicato." Ma questo dimostra solo che hai trovato un'idea molto stuzzicante.

Avatar utente
DandElion
Messaggi: 661

Re: Grugniti - di Manuel Piredda

Messaggio#10 » giovedì 1 febbraio 2018, 22:50

ADOROH!
Gran bel racconto, con il giusto gusto sadomaso, cosa che apprezzo assai..

Allora il racconto mi piace molto, il "senza esclusione di colpi" è perfetto, l'idea dello strap-on artigianale è geniale, da applausi! (In caso fosse possibile averne uno in omaggio lo preferirei d'ebano!)

il ritmo è scorrevole, il ribaltamento dei piani perfetto.
Applausi davvero, è una delle rare volte che penso "cazzo avrei voluto scriverlo io!"!!
#AbbassoIlTerzoPuntino #NonSmerigliateLeBalle
#LicenzaPoeticaGrammatica
Adoro le critiche, ma -ve prego!- che siano costruttive!!

Torna a “111° EDIZIONE - Speciale "IGNORANZA EROICA EDITION"”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite