License approved - di Maurizio Bertino

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Peter7413
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Messaggio#1 » martedì 20 febbraio 2018, 0:25

License approved

Mi abbraccia, ricambio. Il contatore sta salendo.
«Quanti ne hai ancora connessi?», mi chiede aggiustandosi il cuscino con il braccio libero.
«Tu?», gli giro la domanda per prendere tempo.
«Nessuno, sono solo.»
«Anch’io.», mento.
Sto attendendo la conferma della licenza. Anche i miei nuovi utenti stanno aspettando.

Fino a cinque minuti prima:
- Oh sì, mettiglielo dentro, al frocio!
- Bravo, prendiglielo in bocca!
- Così! Così! Fammelo sentire!

Sempre le solite richieste di pervertiti del cazzo, letteralmente.

La svolta è stata l’impianto nel pene: da quel momento in poi non è più stato un guardare e non toccare e i miei utenti hanno potuto sentire tutto, le mie stesse sensazioni in ogni parte del loro corpo ammuffito. Sono passato dalle medie posizioni a quelle elite in meno di un ciclo lavorativo con ovvio aumento dei guadagni. Certo, bene non mi ha fatto ed è più che probabile che possa perdere la sensibilità, ma se vuoi salire devi essere disposto al sacrificio. E io lo sono.

Adesso:
- Quanto cazzo ci metti?
- Come lo farai? A mano?
- Voglio sentirlo urlare!

Ecco i clienti super nova che stanno entrando. Li sento nella testa attraverso i cebrolink. Questi sono quelli con i soldi veri, altrimenti non potrebbero pagarsi la tariffa dell’account di un PG con licenza. E intanto il mio conto sale, sento i ticchettii di ogni nuova connessione.
«Sta arrivando, signori. Pazientate.», cerco di rabbonirli con un pensiero messaggio.

«Che strano, i miei utenti stanno salendo.», mi dice accendendosi una sigaretta e guardandomi con quell’espressione che sta per dovremmo ricominciare, che ne pensi?
Lo guardo, gli sorrido, non ci metterà molto a capire. Funziona così: tu metti la pubblicità del tuo future live sui canali super nova e subito arriva qualcuno che fiuta l’affare e che passa l’informazione a chi è capace a rivenderla. E, come per magia, ecco che arrivano i super nova anche da te che non hai fatto un cazzo e che neppure sai che cazzo sta succedendo, solo che i guadagni te li sogni perché non sei nessuno se non un mezzo per vivere l’estremo.

Licence approved. Notifica in casella di posta.
C’è fermento nella mia testa: dieci, poi cento, poi mille, poi diecimila e tutti che mi parlano, tutti che vogliono che lo faccia così oppure così o ancora così e poi così. La svolta.

Mi alzo, faccio finta di stirarmi le braccia. L’attesa è tutto, come in un rapporto: falla salire fino al culmine per ottenere l'effetto maggiore. Mi sono documentato: bisogna arrivare pronti conoscendo tutti i metodi più spettacolari, quelli più ad effetto e che ti possono assicurare un’utenza ancora più ampia e ricca al prossimo evento.

«Ma che succede? Ho migliaia di utenti! Che cazzo sta succedendo?», sta cominciando ad agitarsi. Per lui è la prima volta e come potrebbe essere altrimenti? Fosse la seconda sarebbe già carne marcia valida solo per il riciclo. Ne avrà sentito parlare, come tutti. Stai facendo il tuo cazzo di lavoro da PG del sesso quando ecco che il tuo partner raggiunge la quota necessaria per comprarsi la licenza e passa di grado usandoti come sua prima vittima legalizzata. Ma non ci credi, non vuoi crederci e così attendi passivo fino a quando l’altro non tira fuori il coltello, o la pistola, o il lanciafiamme o quello che cazzo s’è pensato e non si mette a lavorare sul tuo corpo.

Devo passare all’azione. Mi chino verso lo zaino, lo afferro.
- Un coltello?!
- Ma fai sul serio?
- Legalo e poi smembralo!

Mi giro di scatto, pronto a piantarglielo in una spalla. Numero uno: immobilizzalo. Numero due: dopo averlo immobilizzato, uccidilo nel modo più lento possibile cercando di 1) seguire i desideri degli utenti connessi e 2) improvvisare per colpire con la tua fantasia gli utenti connessi.

E mi colpisce, m’immobilizza e ride. Ridono le voci nella mia testa.
E io sono un coglione.

È un PG con licenza, uno di quelli con esperienza. Ha tirato su un bello spettacolo, gli utenti avranno gradito. E non usa un coltello, parte con uno stuzzicadenti.



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Spartaco
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Re: License approved - di Maurizio Bertino

Messaggio#2 » martedì 20 febbraio 2018, 0:30

Bene, il racconto è sotto le 4000 battute. Niente malus.
Buona Materia Oscura Edition!

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alessio.cecchin
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Re: License approved - di Maurizio Bertino

Messaggio#3 » domenica 25 febbraio 2018, 9:18

Storia con ribaltamento intrigante e perversa. Non completamente imprevedibile, ammettiamolo. Ricorda molto Strange Days e, inevitabilmente ormai, le trame di Black Mirror.
Forse a causa del ridotto spazio a disposizione viene a mancare l'empatia verso i personaggi. Non tratteniamo il fiato man mano che il carnefice si rivela tale, restiamo solo disgustati al pensiero dei voyeristici spettatori di questi snuff movie legalizzati e social.

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erika.adale
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Re: License approved - di Maurizio Bertino

Messaggio#4 » domenica 25 febbraio 2018, 18:09

Un racconto ben pensato, articolato e scritto. Chiaro anche per una consumatrice saltuaria di fantascienza come me. Ammetto di aver provato un certo generico disgusto per la componente snuff (ho un'emotività di gelatina), quindi obiettivo raggiunto. Unico neo, ho letto in rete vari racconti (di almeno tre potrei citare contest e autore)sul tema "cyber sessualità condivisa a pagamento". Il tuo rovesciamento finale aggiunge pepe, ma temo che l'argomento cominci a mostrare la corda.

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diego.martelli
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Re: License approved - di Maurizio Bertino

Messaggio#5 » lunedì 26 febbraio 2018, 10:17

"La settima vittima" di Sheckley incontra cyberpunk, pulp e sadomaso! Difficile provare simpatia per il protagonista crudele ed arrivista, ma non si trae soddisfazione nemmeno dalla sua sconfitta per mano di un efferato omicida, di lui anche peggiore; e che dire dei ricchi clienti paganti in collegamento neurale?
Il racconto procede, ma a parte il disgusto per la situazione da snuff movie rappresentata non mi ha purtroppo suscitato molto altro.

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giulio.marchese1
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Re: License approved - di Maurizio Bertino

Messaggio#6 » martedì 27 febbraio 2018, 22:39

Ciao Maurizio,
Nel tuo racconto tutto viene introdotto nel modo giusto. E' difficile dare tanti dettagli in 4000 caratteri senza fare spiegoni, il punto di vista scelto è ideale e il racconto fila affascinante fino alla fine. Non ho identificato pienamente il tema. Il mondo nuovo sarebbe quello dei licenziati cui il protagonista ambisce penso. Diciamo che non traspare in maniera del tutto intuitiva ma può andare. Il plot twist finale (anche se un po' me lo aspettavo) è ben gestito e quel "comincia con uno stuzzicadenti" mi ha fatto serrare i denti.
L'unica pecca del racconto è che, per le mie letture, mi sembra poco originale. Ho letto diversi racconti simili e ovviamente c'è molto Black Mirror, è già la seconda volta che lo cito e sono ancora di più le volte in cui ho notato la sua influenza. Tra l'altro molti episodi di Black Mirror mi hanno ricordato racconti letti su MC in tempi non sospetti quindi chi è nato prima l'uovo o la gallina? Scherzi a parte, il racconto mi è piaciuto, è godibile ma non lo ritengo sopra la media.

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Peter7413
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Re: License approved - di Maurizio Bertino

Messaggio#7 » martedì 27 febbraio 2018, 23:39

Grazie a tutti per i commenti. A chi ha sottolineato una certa mancanza di empatia con i protagonisti, è un problema che mi trascino dietro tutte le volte che ricomincio a scrivere dopo aver fatto un po' di pausa e non riesco a spiegarmelo, anche perché ho letto altri racconti, sempre in questa edizione, che a mio parere mancano di empatia senza che questo sia stato ravvisato. Il punto è: perché, puntualmente, mi capita di incorrere, periodicamente, in questo intoppo?

Non concordo solo su un punto, con i commentatori... Ragazzi... Ma quando non c'era BLACK MIRROR allora andava tutto bene? Black Mirror è derivativo, è la fantascienza dei giorni nostri, non c'è stato un prima BLACK MIRROR e un dopo BLACK MIRROR, chi l'ha scritto non ha inventato nulla, ma ha proseguito lungo una certa strada. Insomma, l'avete capito: è un appunto che non accetto perché fondato su sbagliati presupposti, almeno per come vedo io la questione.

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giulio.marchese1
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Re: License approved - di Maurizio Bertino

Messaggio#8 » mercoledì 28 febbraio 2018, 10:25

Peter7413 ha scritto:Grazie a tutti per i commenti. A chi ha sottolineato una certa mancanza di empatia con i protagonisti, è un problema che mi trascino dietro tutte le volte che ricomincio a scrivere dopo aver fatto un po' di pausa e non riesco a spiegarmelo, anche perché ho letto altri racconti, sempre in questa edizione, che a mio parere mancano di empatia senza che questo sia stato ravvisato. Il punto è: perché, puntualmente, mi capita di incorrere, periodicamente, in questo intoppo?

Non concordo solo su un punto, con i commentatori... Ragazzi... Ma quando non c'era BLACK MIRROR allora andava tutto bene? Black Mirror è derivativo, è la fantascienza dei giorni nostri, non c'è stato un prima BLACK MIRROR e un dopo BLACK MIRROR, chi l'ha scritto non ha inventato nulla, ma ha proseguito lungo una certa strada. Insomma, l'avete capito: è un appunto che non accetto perché fondato su sbagliati presupposti, almeno per come vedo io la questione.


Quindi stai dicendo che è nato prima l'uovo? Ti do ragione in parte, da un lato è vero che black mirror prende le mosse da una letteratura consolidata ma dall'altro è indubbio che oggi si erge quasi a canone della letteratura di genere. É come dire "alla Matrix", prima del film i temi in esso trattati erano già stati esplorati, niente di nuovo sotto il sole, ma dopo il grande successo ottenuto è diventato caposaldo della cultura pop e punto di riferimento/confronto per le storie che affrontano quei temi. Credo sia normale che una serie come black mirror si inserisca nel background di ognuno e diventi al contempo termine di paragone e fonte di ispirazione.
Ha diffuso un certo tipo di fantascienza anche a non appassionati, questo va detto e tenuto in considerazione.
Poi il tuo racconto mi ricorda anche la più recente serie Netflix Altered Carbon, che in modo diverso affronta lo stesso tema. E tante altre cose.
Non dico ci sia un prima e un dopo solo che la mente va lì, come in certi fantasy la mente va al signore degli anelli dall'uscita del film. Capito cosa intendo? Prima di black mirror non andava tutto bene solo che non tutti avevano gli strumenti per accorgersene, e tra l'altro non ritengo sia un onta un difetto assomigliarvi anche vagamente perché a me la serie è piaciuta.

Per l'empatia il punto è che il personaggio è antipatico e in soli 4000 caratteri non si può far innamorare di un personaggio così. Che deride il suo compagno perché lo sta fregando e si ritrova fregato. Ma per me non è un personaggio in cui immedesimarsi quindi non lo vedo come un difetto. Credo sia giusto così.

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erika.adale
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Re: License approved - di Maurizio Bertino

Messaggio#9 » mercoledì 28 febbraio 2018, 14:08

(Che fatica ripartire a scrivere, sono contenta che non sia un trauma solo per me!)
Sto riflettendo sull'empatia nei confronti di personaggi negativi. Ho appena letto la trilogia della città di k della Kristof, dove i protagonisti sono gelidi bastardi. Eppure si empatizza con loro.
Io credo che il personaggio negativo debba lanciare dei frammenti di specchio in cui il lettore, per un istante, si riconosca. Può essere una fragilità o un minuscolo barlume di rettitudine (tutti amiamo pensarci "buoni" o "giusti"), anche un'immagine fugace. Basta per salire sul carro del personaggio, anche quando improponibile. Certo, in 4000 battute non è facile.

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Peter7413
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Re: License approved - di Maurizio Bertino

Messaggio#10 » mercoledì 28 febbraio 2018, 15:34

Erika e Giulio, grazie per le risposte.
Giulio, riguardo alla mia riflessione su BLACK MIRROR, la questione è che mi sembra che più d'uno lo considerino come un qualcosa di dispregiativo (assomiglia a un episodio di BLACK MIRROR, quindi male), cosa per me sbagliatissima perché BM, appunto, procede a episodi che possono variare molto l'uno dall'altro e che minimo comune denominatore hanno un certo approccio con il futuro, cosa che non è a solo esclusivo appannaggio di BM, che invero non è altri che un nuovo capitolo di un intero genere.

Per quanto riguarda invece il discorso sull'empatia, concordo ma mi concentravo sul fatto che mi capita solo e sempre quando riprendo mentre se scrivo con continuità il problema sembra sparire e questo pur mettendo sempre (o quasi) al centro dei miei racconti dei personaggi "negativi". Una possibile spiegazione può essere che, mancandomi allenamento, tenda a concentrarmi sul narrato (grazie Giulio per avere sottolineato che ne venga fuori un contesto senza infodump, cosa cui tengo molto) a discapito di determinati raccordi che potrebbero essere utili per alleggerire al lettore i protagonisti.

Sempre utile partecipare a un contest di questo tipo, dovrei farlo più spesso (mannaggia a me, dalla prox parte la sesta era e devo rimettermi a organizzare).

andrea.carbone
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Re: License approved - di Maurizio Bertino

Messaggio#11 » mercoledì 28 febbraio 2018, 18:39

Belle atmosfere da cyber punk di quelli sporchi e cattivi, stile Neuromante o come il più recente Altered Carbon. Come si addice allo stile di queste storie, anche questo protagonista non è uno stinco di santo e la mancanza di empatia con esso la vedo come una cosa normale, derivata dal genere stesso che non prevede la presenza di eroi, ma semmai anti-eroi, gente che a malapena riesce a sopravvivere. La storia non mi ha entusiasmato, sebbene ci sia un bel colpo di scena finale. La parte migliore è dunque la prosa ricca di dettagli e concetti che fanno entrare benissimo in questo nuovo (marcio) mondo.

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DandElion
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Re: License approved - di Maurizio Bertino

Messaggio#12 » giovedì 1 marzo 2018, 0:37

non avrai da me black mirror disappointment: non l'ho visto, non lo voglio vedere, non lo vedrò.
by the way: mi piace il rovesciamento di piani, il planare veloce sul sexual abuse e il conseguente trasformarsi in carnefice (eh niente, mi piace il sangue!) non mi piace (come tu stesso hai notato) la freddezza e il distacco dei personaggi che si fatica anche ad immaginarseli.
Boh stasera sarò di cattivo umore e non lo so, ma finora nessun racconto mi ha fatto fare "wow"..
#AbbassoIlTerzoPuntino #NonSmerigliateLeBalle
#LicenzaPoeticaGrammatica
Adoro le critiche, ma -ve prego!- che siano costruttive!!

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Andrea Partiti
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Re: License approved - di Maurizio Bertino

Messaggio#13 » giovedì 1 marzo 2018, 19:18

Secondo me la mancanza di empatia è dovuta al tentativo quasi esasperato di farci sapere esattamente come funziona il sistema. Come arrivano i clienti, le gerarchie tra gli streamer, i nomi di apparecchi, messaggi, strumenti. Quote, vittime, come funzionano le licenze. Troppe cose che saturano e non lasciano spazio ai personaggi. Non respirano. Raccontaci la storia come se la tecnologia di cui parli fosse di conoscenza comune, e diventa più godibile, i buchi vuoti nel meccanismo li riempiamo agevolmente usando quello stesso background mischione con film snuff, camgirl, realtà virtuale, leggende metropolitane che abbiamo anche noi e che messi insieme giustificano molto agevolmente la scena che ci racconti, senza dover scendere nei dettagli.
(Black mirror fa così, se vogliamo mantenere il parallelo. Fa così perché funziona, non per moda.)

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Peter7413
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Re: License approved - di Maurizio Bertino

Messaggio#14 » giovedì 1 marzo 2018, 19:30

Andrea, la tua è una riflessione molto acuta e, direi, corretta. Grassie :)

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DavidG
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Re: License approved - di Maurizio Bertino

Messaggio#15 » giovedì 1 marzo 2018, 20:20

Devo dire che l'ho dovuto rileggere due volte per avere chiaro tutto, ma è colpa mia che sono un po' scemo.
Alla prima lettura tutto scorreva molto veloce.
Peró questo è un bene,
Non trovo proprio ben rappresentato il tema "mondo nuovo", in quanto lo vedo come un possibile generico futuro.
Ti faccio i complimenti per la realizzazione. Mi è piaciuto molto.
E non guardo Black Mirror, quindi non ti so dire a nulla a proposito, anche se mi sarebbe piaciuto stuzzicarti e farti arrabbiare un po' anche a me :D

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jimjams
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Re: License approved - di Maurizio Bertino

Messaggio#16 » giovedì 1 marzo 2018, 22:15

Molto divertente. Ironico sui social e sugli influencer. Un pochino forzato nello stile qui e là, ma niente che non si possa smussare con un pochino di revisione. Ho apprezzato il tono un po' noir e politicamente scorretto. Non grandissima la svolta finale, come sorpresa, era abbastanza intuibile. Però ci sta naturalmente. Da ampliare di sicuro perché secondo me smussando la narrazione e magari inserendo qualche altra piccola chicca sul tema dei social e dei seguaci, si riesce a renderlo un piccolo gioiellino.

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