Timbuctù sta lassù

La Sesta Era si apre nel segno di Federico Guerri! Appuntamento per lunedì 19 marzo dalle 21.00 all'una!
Lorenzo Diddi
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Timbuctù sta lassù

Messaggio#1 » lunedì 19 marzo 2018, 23:22

Timbuctù sta lassù

Timbuctù era un bambino che viveva da solo e da sempre su una mongolfiera. Questa grande mongolfiera era in realtà microscopica e, quindi, si poteva notare ovunque essa capitasse. Ogni qual volta Timbuctù decideva di sostare in qualche stella inventata sul momento, recuperava da una scatolina inesistente e che mai percepiva realmente, un nastro rosso da utilizzare come esca per attrarre sogni. Timbuctù aveva trovato proprio su una delle milleuno stelle, del suo piccolo pezzo di cielo, quel nastro rosso che da sempre lo affascinava perché non capiva cosa contenesse: se i sogni o qualcos’altro. Era convinto che un giorno gli avrebbe permesso di ancorare la sua mongolfiera su di una stella turchese che egli amava immaginare, senza convinzione. Il nastro rosso era fatto da minuscoli pezzettini di seta rossi come il vento che là su, nel cielo, scorreva veloce e quando incontrava la mongolfiera salutava Timbuctù suonando la fisarmonica. La principale caratteristica del nastro rosso era quella di essere costituito da piccoli orologi che avevano un ruolo molto sorprendente: quello di fermare ogni tipo di sogno. Un giorno una grande e impetuosa tormenta, surreale, aveva reso il viaggio di Timbuctù molto impervio e la povera mongolfiera, spazzata di qua e di là, fu scaraventata proprio su quella stella turchese che da sempre, il bambino, aveva immaginato ma mai ritenuto che potesse esistere davvero. Meravigliati da quella visita da sempre inattesa con impazienza e convinzione, tutti i bambini che popolavano quel luogo accolsero Timbuctù chiedendogli di raccontare loro molti sogni perché un’energia misteriosa aveva privato loro di quel piacere. Timbuctù si fece triste perché mai avrebbe pensato che quei piccoli abitanti non avessero storie da narrare e allora disse loro di raggiungerlo sulla sua mongolfiera che oramai in mille pezzi, si era accasciata su di un lato della stella turchese. I bambini, eccitati dalla novità, tosto si precipitarono a seguire Timbuctù. Ad un tratto Timbuctù si accorse, per la prima volta, di non vedere la scatolina inesistente che non solo era da sempre la sua compagnia di viaggio ma conteneva anche il nastro rosso e provò, quindi, a chiedere a ciascuno di quei bambini di non credere a un qualcosa di immaginabile affinché potessero ridare vita alla loro fantasia. Non appena tutti i bambini iniziarono a dare sfogo alla loro immaginazione, così dal nulla apparve il nastro rosso in tutto il suo splendore e apparve pure la scatolina inesistente. Il nastro rosso si fece grande come mai era stato e gli orologi, che incatenavano i sogni che un tempo appartenevano a tutti quei bambini, si spezzarono, liberandoli. Grandi festeggiamenti ci furono quella sera sulla stella turchese e tante storie furono raccontate, ma di Timbuctù e della mongolfiera non vi fu traccia alcuna. Il nastro rosso aveva assunto le sembianze di un fiume che produceva sogni di ogni tipo e ai tanti bambini piaceva pensare che prima o poi, da quel nastro magico, sarebbe spuntato quel bambino che viaggiava da solo alla ricerca di sogni che, però, non riusciva ad ascoltare.

Lorenzo Diddi (Guerri Edition, 19/03/2018).



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antico
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Re: Timbuctù sta lassù

Messaggio#2 » lunedì 19 marzo 2018, 23:45

Ciao Lorenzo! Tutto ok con i parametri, buona Guerri Edition!

ChiaradiLuna
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Re: Timbuctù sta lassù

Messaggio#3 » mercoledì 21 marzo 2018, 11:51

Ciao Lorenzo!
Vediamo di commentare il tuo racconto.
Dunque, per prima cosa lo definirei una favola, il che è sicuramente un genere originale all'interno del contest. Pollice su per la scelta.
Per quanto riguarda tutto il resto, ad essere onesta, credo ci sia molto lavoro da fare. Sinceramente nel leggerlo ho provato molta confusione.
Credo che il problema principale è che ci siano troppe idee per un racconto così breve: racconti di questo bambino che vive su una mongolfiera (grande, poi microscopica, ma che comunque si può notare?), di una scatole inesistente (??), di questo nastro rosso di seta e orologi, che finisce su una stella, che gli abitanti non sognano più, che la scatolina inesistente scompare (???), che poi riappare, e che alla fine libera i sogni di tutti, il nastro diventa un fiume e Timbuctù non lo vede più nessuno.
Ecco, tutte trovate carine e simpatiche se prese singolarmente, ma messe tutte assieme sono troppe, a mio personale parere.
Per la prossima volta che vuoi partecipare ad un contest prova a scrivere una storia più semplice e lineare.
Se vuoi prendi questo racconto, lo diluisci come meglio credi e lo posti nel Laboratorio, così puoi lavorarci con tranquillità e seguendo i consigli di tutti.
In bocca al lupo!

viviana.tenga
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Re: Timbuctù sta lassù

Messaggio#4 » mercoledì 21 marzo 2018, 16:58

Ciao Lorenzo,
Ho l’impressione che ci sia una buona idea dietro al tuo racconto, ma la resa ha qualche problema.
La scrittura mi è sembrata molto frettolosa, con frasi a volte un po’ contorte e con qualche virgola fuori posto. Le immagini che proponi sono evocative; quello che ho colto io è una metafora sull’importanza dei sogni e dell’immaginazione, ma mi è arrivato come un messaggio vago, lasciandomi molti dubbi. (La mongolfiera viaggia nello spazio? La stella turchese è la Terra? Qualcuno degli elementi che hai messo in scena ha un significato simbolico che mi è sfuggito?)
Nel complesso, un racconto da cui può nascere qualcosa di buono, ma che ha bisogno ancora di lavoro.

Lorenzo Diddi
Messaggi: 88

Re: Timbuctù sta lassù

Messaggio#5 » mercoledì 21 marzo 2018, 18:32

Ciao Chiara e Viviana,

Intanto vi ringrazio davvero per aver letto il testo. Ho apprezzato molto i vostri consigli, che cercherò di accogliere.
Il testo è molto, volutamente, surreale, poiché sono particolarmente attratto dal genere, ma, comprendo, che possa essere fuorviante. Vi ringrazio ancora molto per i bei commenti.

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Il Calmo
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Re: Timbuctù sta lassù

Messaggio#6 » giovedì 22 marzo 2018, 16:45

L’idea della favola mi è piaciuta molto e infatti alla prima riga ero già disposto molto bene nella lettura.
Poi però devo ammettere che mi sono completamente perso, sia per lo stile, che ho trovato molto faticoso (frasi troppo lunghe e contorte), sia nella trama che non riuscivo proprio a seguire.
Ho trovato molte incongruenze: la mongolfiera è grande ma microscopica, la scatola c’è ma non esiste, la tormenta è surreale?
Anche il nastro rosso non ho ben capito come sia fatto e davvero a cosa serva, ho riletto più volte la parte dove ne parli ma non riuscivo a farmi una idea chiara.
Infine se quello che descrivi è un mondo fantastico allora non occorre secondo me spiegare troppo, le cose sono così e basta e il lettore ci deve credere.
Un racconto quindi da rivedere.

Lorenzo Diddi
Messaggi: 88

Re: Timbuctù sta lassù

Messaggio#7 » giovedì 22 marzo 2018, 17:48

Ciao Il Calmo, ti ringrazio, ad ogni modo per il tuo commento. Se il mio testo risulta essere incongruente, devo dire, che allora sono riuscito a ottenere quello che volevo ;). Non spiego nel testo; ma date le incomprensioni che mi avete rilevato, ci tengo a precisare che sono tutte volontarie. Ti ringrazio al di là della classifica, che è giusto che segua la propria soggettività.

Filippo De Bellis
Messaggi: 78

Re: Timbuctù sta lassù

Messaggio#8 » venerdì 23 marzo 2018, 1:09

Bello il tono sognante che pervade l’intero racconto, bella l’idea di un bambino che vola sopra una mongolfiera. Il gioco dell’assurdo è indovinato, ma forse utilizzato troppo. Il tuo racconto, nel contenuto, è come l’elio che gonfia la mongolfiera, sta nell’aria, è totalmente senza peso. Questo è un bene, ma ad un certo punto ho sentito l’esigenza di qualcosa che mi portasse a terra, che non si rivelasse inesistente nella riga successiva. Calvino diceva di aver cercato con la sua scrittura di “togliere peso” alle storie. Il che presuppone, secondo me, che le storie conservino un nucleo pesante, una zavorra che tenga la mongolfiera al suolo in alcuni momenti.
Lo stile (ma è solo una mia discutibile sensazione!) non segue bene la leggerezza del testo, mi pare più terreno di quello che racconta, più pesante rispetto alla materia aerea del narrato.
Però le basi ci sono tutte, in potenza è un bel racconto, mi ha revocato certe atmosfere fanciullesche da Barone di Munchausen (o come si scrive!)

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Eugene Fitzherbert
Messaggi: 486

Re: Timbuctù sta lassù

Messaggio#9 » venerdì 23 marzo 2018, 19:27

Ciao, Lorenzo,
il racconto è stato più un'esperienza narrativa che una vera e propria storia. Il gusto per il surreale è palpabile e ricercato a ogni riga. Forse questo è contemporaneamente la cosa più bella e il tallone di Achille del tuo lavoro. Talvolta è così ubriacante da far perdere la bussola, perché da lettore cerco sempre qualche punto fermo nel cielo per orientarmi e qualche volta di troppo tu me l'hai tolto così per divertimento.
Ho apprezzato tanto il tono fiabesco e la declinazione decisamente inusuale del tema, con un approccio sognante che mi ha ricordato un po' il grande Rodari.
Complimenti per la prova!

Lorenzo Diddi
Messaggi: 88

Re: Timbuctù sta lassù

Messaggio#10 » sabato 24 marzo 2018, 9:47

Grazie Eugene per il tuo commento !

Sybilla Levanti
Messaggi: 142

Re: Timbuctù sta lassù

Messaggio#11 » sabato 24 marzo 2018, 11:37

Ciao Lorenzo, ehm...mi trovo un po' in imbarazzo perché molte delle mie "critiche" ti son già state mosse nei precedenti commenti e non vorrei ripeterle.
L'idea alla base è carina, mi ha ricordato un po' "le petit prince" per quel che riguarda il protagonista che viaggia nello spazio con la mongolfiera e ci sta. Ho trovato però il tuo racconto piuttosto difficile da leggere, sia perché hai scelto di non andare a capo nemmeno una volta e mi è sembrato di leggere in apnea sia per alcuni piccoli refusi sparsi qua e là. In generale questo mi ha reso difficoltosa la comprensione dell'intera storia.
Ho particolarmente apprezzato la tua scelta di mantenere la narrazione su un piano definibile onirico, a metà tra sogno e realtà ma avrei preferito, allora, uno stile più breve e incisivo. Ma quello è un mio gusto personale.
Anyway, thumb up.

Lorenzo Diddi
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Re: Timbuctù sta lassù

Messaggio#12 » sabato 24 marzo 2018, 12:13

Ciao a tutti quanti presenti e futuri. Vi ringrazio davvero molto per aver letto il racconto. Il mio unico rammarico è quello di non avervi intrattenuto.

Roberto Masini
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Re: Timbuctù sta lassù

Messaggio#13 » domenica 25 marzo 2018, 11:45

Ho apprezzato l'effetto onirico e fiabesco proprio determinato da quelle che alcuni altri commentatori hanno definito incongruenze. nei sogni si sa c'è tutto e il contrario di tutto! C'è solo una frase incongruente che io avrei cambiato così per rendere meglio il testo:... e provò quindi a chiedere a ciascuno di quei bambini a credere a un qualcosa di immaginifico per evitare il contrasto errato che si crea tra immaginabile e immaginazione. Per il resto devo dire che lo stile della fiaba mi ha convinto!

Lorenzo Diddi
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Re: Timbuctù sta lassù

Messaggio#14 » lunedì 26 marzo 2018, 10:26

Ciao Roberto ! Sono contento che ti sia piaciuto il racconto. Mi fa molto piacere ! Ti ringrazio.

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giuseppe.gangemi
Messaggi: 165

Re: Timbuctù sta lassù

Messaggio#15 » giovedì 29 marzo 2018, 20:09

Ciao Lorenzo,
l'idea mi piace e mi ricorda un po' le avventure del piccolo principe. Visto il testo del tuo personaggio mi aspettavo qualche riferimento all'Africa.
Gli aspetti surreali sono ben resi.
Il testo disposto in un blocco unico non va bene perchè non incentiva la lettura.
L'idea va espansa , il limite dei caratteri non erano adatti alla tua storia che merita molto più spazio per esprimere il proprio potenziale.
Tema rispettato.

Lorenzo Diddi
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Re: Timbuctù sta lassù

Messaggio#16 » giovedì 29 marzo 2018, 21:32

Ciao Giuseppe ! Grazie per il tuo commento. Hai ragione, il blocco unico penalizza il tutto ed è un aspetto che ho percepito in un secondo momento. Ti ringrazio, inoltre, per gli altri suggerimenti.

Colgo l'occasione per rivolgere un ringraziamento a tutti quelli che hanno letto e commentato il racconto. Faccio, infine i miei complimenti a tutti i miei compagni di gruppo !

Un saluto e augurio a tutti !

Scrivere e vivere Minuti Contati è, sempre, un divertimento e un vero piacere.

Lorenzo.

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