L'ultimo nastro rosso
Inviato: lunedì 19 marzo 2018, 23:31
Yumiko, una ragazzina anonima e timida, non era mai andata d’accordo con il suo compagno di banco Akio, che era invece pestifero insolente e sembrava provare un gran divertimento nel tormentarla. Le ore di scuole erano un tormento quasi continuo per la povera bambina ed era stata una liberazione quando, alla fine dell’anno scolastico, si era trasferita a Kyoto con i suoi genitori.
Nella nuova scuola Yumiko si era fatta nuovi amici ma, per qualche misteriosa ragione, si era resa conto che non riusciva a dimenticare Akio ed era arrivato a mancarle ma senza riuscire a capire perché chiedendosi se anche lui non riuscisse a togliersi il suo ricordo dalla testa. In segreto lo sperava. Alla fine aveva preso coraggio e gli aveva scritto una lettera, indirizzandola alla sua vecchia scuola. Ma la lettera era tornata indietro.
Il tempo era passato ma la nostalgia per Akio non si era affievolita. Era diventata adulta senza mai esser uscita con un ragazzo. Quasi tutte le sue amiche avevano un fidanzato e avevano cercato di trovargliene uno, ma ogni uscita si era rivelata un disastro. Yumiko aveva spiegato che da qualche parte la sua anima gemella la stava aspettando. Non aveva parlato loro della leggenda del nastro rosso, per timore di essere presa in giro ma qualcun altro ne era venuto a conoscenza.
Il dio dei matrimoni Yuè Lǎo aveva cominciato a fare il tifo per quella ragazza che credeva così tanto in lui e nella sua leggenda, tanto da decidere di aiutarla. Aveva seguito il sottile filo di seta scarlatta che dal mignolo sinistro di Yumiko si snodava e all’altro capo aveva trovato…un altro ragazzo. L’antica divinità si era inalberata, anche lui aveva iniziato a credere che avrebbe trovato Akio alla fine della ricerca. Il cuore del povero vecchio aveva quasi ceduto di fronte alla scoperta e aveva tentato di convincere il destino a fare una modifica ma senza riuscirci. Alla fine aveva proposto uno scambio, i suoi poteri in cambio della felicità di Yumiko. “Senza Akio, non sarà mai felice”, aveva detto al Destino. Quello, pur di farlo tacere, alla fine aveva accettato ricordando al dio che una volta avvenuto lo scambio, non ci sarebbero più stati nastri rossi a unire le coppie. A malincuore, Yuè Lǎo aveva accettato e il miracolo era avvenuto.
Un pomeriggio, Yumiko stava passeggiando sotto i ciliegi in fiore, e aveva visto Akio venirle incontro. Si erano fermati a parlare, increduli di ritrovarsi dopo tanti anni e nella stessa città. Avevano chiacchierato per ore e quando avevano fatto per separarsi, qualcosa gliel’aveva impedito. Si erano guardati e avevano visto un lieve nastrino rosso unire i loro mignoli. Lei aveva spiegato a lui di cosa si trattava e lui aveva ammesso di non averla mai dimenticata, aggiungendo che forse era proprio per quello che la tormentava quando erano bambini.
Yuè Lǎo dall’alto di una nuvola dava di gomito al Destino, mentre insieme osservavano i due allontanarsi, uniti dall’ultimo nastro rosso. “Forse potrei farla continuare questa tradizione, nonostante tutto”. era stato il laconico commento del vecchio lisciandosi i lunghi baffi.
Nella nuova scuola Yumiko si era fatta nuovi amici ma, per qualche misteriosa ragione, si era resa conto che non riusciva a dimenticare Akio ed era arrivato a mancarle ma senza riuscire a capire perché chiedendosi se anche lui non riuscisse a togliersi il suo ricordo dalla testa. In segreto lo sperava. Alla fine aveva preso coraggio e gli aveva scritto una lettera, indirizzandola alla sua vecchia scuola. Ma la lettera era tornata indietro.
Il tempo era passato ma la nostalgia per Akio non si era affievolita. Era diventata adulta senza mai esser uscita con un ragazzo. Quasi tutte le sue amiche avevano un fidanzato e avevano cercato di trovargliene uno, ma ogni uscita si era rivelata un disastro. Yumiko aveva spiegato che da qualche parte la sua anima gemella la stava aspettando. Non aveva parlato loro della leggenda del nastro rosso, per timore di essere presa in giro ma qualcun altro ne era venuto a conoscenza.
Il dio dei matrimoni Yuè Lǎo aveva cominciato a fare il tifo per quella ragazza che credeva così tanto in lui e nella sua leggenda, tanto da decidere di aiutarla. Aveva seguito il sottile filo di seta scarlatta che dal mignolo sinistro di Yumiko si snodava e all’altro capo aveva trovato…un altro ragazzo. L’antica divinità si era inalberata, anche lui aveva iniziato a credere che avrebbe trovato Akio alla fine della ricerca. Il cuore del povero vecchio aveva quasi ceduto di fronte alla scoperta e aveva tentato di convincere il destino a fare una modifica ma senza riuscirci. Alla fine aveva proposto uno scambio, i suoi poteri in cambio della felicità di Yumiko. “Senza Akio, non sarà mai felice”, aveva detto al Destino. Quello, pur di farlo tacere, alla fine aveva accettato ricordando al dio che una volta avvenuto lo scambio, non ci sarebbero più stati nastri rossi a unire le coppie. A malincuore, Yuè Lǎo aveva accettato e il miracolo era avvenuto.
Un pomeriggio, Yumiko stava passeggiando sotto i ciliegi in fiore, e aveva visto Akio venirle incontro. Si erano fermati a parlare, increduli di ritrovarsi dopo tanti anni e nella stessa città. Avevano chiacchierato per ore e quando avevano fatto per separarsi, qualcosa gliel’aveva impedito. Si erano guardati e avevano visto un lieve nastrino rosso unire i loro mignoli. Lei aveva spiegato a lui di cosa si trattava e lui aveva ammesso di non averla mai dimenticata, aggiungendo che forse era proprio per quello che la tormentava quando erano bambini.
Yuè Lǎo dall’alto di una nuvola dava di gomito al Destino, mentre insieme osservavano i due allontanarsi, uniti dall’ultimo nastro rosso. “Forse potrei farla continuare questa tradizione, nonostante tutto”. era stato il laconico commento del vecchio lisciandosi i lunghi baffi.