Pedala - Riccardo Sciarra

La Sesta Era si apre nel segno di Federico Guerri! Appuntamento per lunedì 19 marzo dalle 21.00 all'una!
Rick
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Pedala - Riccardo Sciarra

Messaggio#1 » martedì 20 marzo 2018, 0:58

Pedala col sinistro, spingi poi col destro. Sposta il manubrio verso l’albero e sterza brusco per evitare il muretto a secco del nonno. Corricorricorri!!! Mi supera a destra e nemmeno me ne accorgo, scarto e finto e mi ritrovo davanti quell’altra bambina che nemmeno conosco, ma va veloce come una lepre. Forza, abbiamo appena cominciato la gara e già mi viene il fiatone! Il nervoso mi sale dappertutto e comincio a sudare sul volto. Il bacino si stacca dal sellino col ritmo delle gambe, forsennato mi scanso di qua e di là e scivolo sul terreno rombando coi cambi e la catena che scatta, TLAC, più pesante mi serve per scendere in picchiata la discesa della morte, così la chiama mio cugino, quello che qualche secondo fa mi è passato di fianco. Resisti e premi su quella curva per uscirne ancora più svelto, più lesto, più sciolto. Muovi le braccia, traballano tutte, stringi le dita, fanno un po’ male. Il fiume ci passa attraverso, ci schizza, le ruote raccolgono l’acqua. Chi è dietro sembra vicino, chi davanti sempre più lontano. Fatica, lavora, respira, sospira! Lei riesci a superarla, evvai, ti scappa un grido di vittoria, ma la strada ora è in salita. Superata la buca e rischiato di cadere, ti ritrovi quei sassi scoscesi su cui arrampicare il corpo e il telaio, i piedi e le ruote. Resiste il polpaccio che tira d’angoscia, grida la coscia che strepita dolore, il ginocchio si piega forzato e i polmoni s’accartocciano in esplosioni d’aria. Gli occhi vedono la cima sopra e le pietre sotto, al di là della collina c’è il traguardo lì al mulino che hanno scelto. Forse ce la faccio, dai che ci riesco, daidaidai!!!! Ho solo un altro davanti, gli altri non li sento con le orecchie coperte dal vento. Galoppa che è incredibile, non ce la faccio a raggiungerlo, mi scoppia la testa, fa male la pancia. Una raffica mi trascina a monte e mi rianimo d’un tratto tutto insieme! Lo vedo avvicinarsi quando invece sono io che lo raggiungo, ce l’ho in mano, quasi lo prendo! Spunta poi la discesa, infine. C’è da scapiccolarsi alla vittoria, nient’altro! I piedi si muovono a ritmo col cuore, BUM BUM BUM BUM, di qua e di là mi agito e reggo il manubrio per non finire nella scarpata di lato. Ce l’ho quasi, l’arrivo è lì davanti! La maglietta preme sul petto e stringe a far male, i calzoni scendono un po’ e le mutande sbucano appena. Gli occhiali cadono indietro e non c’è bisogno di raccoglierli, il nastro rosso sulla porta incorona il primo che riesca ad afferrarlo, non serve guardarlo. Ci sono quasi, ci sono al sorpasso, ci sono di fronte! Grido di vittoria e mi giro per sfotterlo. Cappotto invece sul pezzo di legno più marcio che c’è su quel prato, mi sbuccio i gomiti e quel nastro non è più mio. Non lo è mai stato. Ma la prossima...



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antico
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Re: Pedala - Riccardo Sciarra

Messaggio#2 » martedì 20 marzo 2018, 1:03

Ciao Riccardo! Tutto ok al pelissimo con il tempo, buona Guerri Edition!

Ps: ho visto che non sei ancora dentro al gruppo facebook. Non è obbligatorio, ma te lo consiglio per vivere al meglio l'edizione ;)

Rick
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Re: Pedala - Riccardo Sciarra

Messaggio#3 » martedì 20 marzo 2018, 1:07

Ciao!

Sapresti indicarmi il gruppo? Con un link o anche il nome, così m'iscrivo subito! :D

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antico
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Re: Pedala - Riccardo Sciarra

Messaggio#4 » martedì 20 marzo 2018, 1:08

Lo trovi cercando www.minuticontati.com su FB. Se poi vuoi mandare la richiesta di amicizia anche a me (Maurizio Bertino) puoi poi contattarmi più facilmente! ;)

ChiaradiLuna
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Re: Pedala - Riccardo Sciarra

Messaggio#5 » mercoledì 21 marzo 2018, 13:18

Ciao Riccardo!
Vediamo di commentare il tuo racconto.
Tema: Un nastro rosso come traguardo alla fina della gara. Perfetto!
Stile di scrittura: Certo è un racconto che si legge a rotta di collo XD Credo però ci sia qualcosa da aggiustare a livello di punto di vista del protagonista: non so bene come dire, mi disturba il fatto che usi verbi all'imperativo rivolti a te stesso (pedala, muovi, stringi...) e contemporanemente verbi "riflessivi" (mi supera, lei riesci a superarla,...).
Per conto mio o imposti il racconto come un discorso che fai a te stesso durante la gara (e allora usi "pedala, muovi, stringi," e "l'ho superata!") oppure fai la cronaca di quella gara (usando allora "pedalo, muovo, stringo" e "mi ha superato").
Scusami, mi rendo conto che è un dettaglio che fatico a spiegare.
Chiarezza dei contenuti: E' una gara in bici tra bimbi, nulla di complicato.
Idea generale: Sicuramente fuori dal coro rispetto alla maggioranza dei racconti che ho leto finora: idea semplice e originale, ben resa.
In bocca al lupo!

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Il Calmo
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Re: Pedala - Riccardo Sciarra

Messaggio#6 » giovedì 22 marzo 2018, 16:44

Originale l’idea di parlare di una corsa di bici e quindi perfetto il nastro rosso inteso come traguardo. Interessante anche rendere il tutto in prima persona tipo flusso di coscienza.
Per un attimo ho immaginato la scena di IT mentre il ragazzino pedala a perdifiato, anche se in questo caso non era descritto un luogo preciso.
Lo stile alla lunga però l’ho trovato però un pochino faticoso e ti spiego perché.
Il linguaggio in certi momenti non mi sembrava adatto a un bambino.
Forse avrei preferito una scelta di parole più facili e immediate, che magari descrivessero un qualcosa di incredibilmente difficile e pericoloso e che soltanto alla fine si capisse che stava pedalando, tipo colpo di scena.
La frase finale infatti mi è piaciuta, quando dici “ma la prossima volta”….perchè l’ho proprio trovata perfetta per il protagonista.
Comunque idea valida e davvero originale

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Eugene Fitzherbert
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Re: Pedala - Riccardo Sciarra

Messaggio#7 » giovedì 22 marzo 2018, 19:20

Ciao, Riccardo!
Inusuale interpretazione del tema, con il nastro rosso che è il punto di arrivo agognato dal protagonista. Una bella corsa in bici a rotta di colla, a prima a mangiare la polvere e poi in testa fino al finale sfortunato.
Devo ammettere che il wall of text non mi ha entusiasmato, ma ne comprendo il senso: è quello di creare una sorta di piano sequenza narrativo, veloce, quasi forsennato. Resta il fatto che è stato divertente leggerlo e mi sono ritrovato nelle tante corse e gare improvvisate fatte quando ero ragazzino pure io.

Complimenti.

Filippo
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Re: Pedala - Riccardo Sciarra

Messaggio#8 » sabato 24 marzo 2018, 1:47

Mi è piaciuto all’inizio lo stile, l’ho trovato originale. Mi è parso perfino a tratti che echeggiasse il suono d’una filastrocca. Mi ha catapultato, per questo, in una cornice che immaginavo fiabesca, ma il prosieguo mi ha un po’ smentito. L’unico difetto è forse che manca di qualche azione che si innesti nella corsa per rendere più dinamica la narrazione. Mancando l’azione, anche lo stile, che vuole tenersi dinamico fino in fondo, fa fatica ad essere incalzante fino all’ultima riga (solo una mia impressione!).
Molto belle alcune immagini descrittive (quella dei polmoni soprattutto!)

Sybilla Levanti
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Re: Pedala - Riccardo Sciarra

Messaggio#9 » sabato 24 marzo 2018, 12:19

Riccardo, ammetto di averlo riletto due volte perché mi son un attimo persa a metà (my fault, il mio italiano fa schifo ultimamente). Come evidenziato da qualcun in qualche commento il cambio nell'utilizzo dei verbi e di registro tra il tuo inner speech e quello che avviene all'esterno mi ha reso un po' difficoltosa la lettura, ma nulla di così terribile. Forse una scelta più equilibrata sarebbe stato utilizzare qualche stratagemma tipo le virgolette per far vedere la differenza. Non che infici la narrazione.
Sul tema, nulla da eccepire...il nastro rosso ti attende alla fine della gara!

Thumb up comunque...

Roberto Masini
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Re: Pedala - Riccardo Sciarra

Messaggio#10 » domenica 25 marzo 2018, 10:56

Caio, Riccardo.
Non esito a parlare nel tuo racconto di ipotiposi, cioè di una descrizione di un avvenimento con una tale vivacità e ricchezza di particolari da offrirne quasi una rappresentazione visiva.Anche qualche vago accenno futurista (BUM).
Anch'io ho iniziato a pedalare in modo forsennato leggendo il tuo racconto che mi ha catapultato in un lontano passato di ciclista sedicenne senza motorino come i miei compagni di scuola motorizzati.
Per concludere, al di là dei miei personali ricordi, è un racconto che ha trasmesso tutti i sentimenti legati alla corsa: l'agonismo, la voglia di vincere, le momentanee delusioni e i momentanei trionfi! Bravo!

viviana.tenga
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Re: Pedala - Riccardo Sciarra

Messaggio#11 » domenica 25 marzo 2018, 13:15

Ciao Riccardo,
Mi accodo grosso modo a chi ha commentato prima di me: bella l’idea, il modo in cui ci immergi nella gara in bicicletta tra bambini, ma c’è ancora qualcosa da rifinire a livello di stile. Ti segnalo anch’io il lessico non sempre da bambino (es: “sterza”, “forsennato”) e la difficoltà di un testo che non va mai a capo e che mischia prima e seconda persona (possibile suggerimento: mettere in corsivo i pensieri con cui il protagonista incita se stesso, o comunque si parla in seconda persona).

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giuseppe.gangemi
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Re: Pedala - Riccardo Sciarra

Messaggio#12 » giovedì 29 marzo 2018, 20:08

Ciao Riccardo,
la storia ha un senso di ritmo e di dinamicità. Complimenti.
Il nastro poteva essere di qualunque altro colore e secondo me il tema è solo in parte centrato.
Mi piace molto il finale con il ruzzolone e la non vittoria che sa di beffa.
Ben descritta la corsa in bici.
La storia è scritta molto bene, forse dividerei il testo ed eviterei il blocco unico.
Buona prova.

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