La villa degli amorini

La Sesta Era continua nel segno di Andrea Cavaletto! Appuntamento per lunedì 16 aprile dalle 21.00 all'una!
alexandra.fischer
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La villa degli amorini

Messaggio#1 » lunedì 16 aprile 2018, 22:14

LA VILLA DEGLI AMORINI
Di Alexandra Fischer

La strada è in salita e sembra sfumare nel cielo ocra delle due del pomeriggio.
La presenza massiccia di maggiociondoli e noccioleti dà al posto un’aria solitaria, ma Ersilia sa che è un’illusione.
Basta ancora qualche passo e vedrà la Villa degli Amorini, il cui unico difetto è di essere un po’ troppo vicina al cimitero cittadino.
Suo marito Rainero le ha sconsigliato di visitarla, ma lei è decisa a fargli superare i timori che gli impediscono di riaprirla.
D’accordo, là vi ha trascorso un paio d’anni in compagnia della prima moglie, morta in giovane età, ma sono trascorsi tre decenni da allora.
Quando vede l’edificio, le sembrano esagerati come è nell’indole di lui: non è altro che una villa dal bianco ingrigito da anni di piogge.
Le finestre tonde dalle persiane verdi le sembrano bisognose di una buona riverniciata, come il cancello di ferro battuto.
Ersilia alza gli occhi sui piloni ai lati del cancello e vede le sculture di bimbetti alati che sorridono nella luce estiva.
Ed è allora che la sua razionalità comincia a scricchiolare come un mobile divorato dall’umidità e dai tarli.
Le tracce di muschio che le picchiettano la inquietano, dandole un senso di pericolo, quasi fossero una lebbra vegetale in grado di attaccarsi alla carne viva.
Ersilia sposta lo sguardo sul cancello e tira fuori il mazzo di chiavi che ha sottratto a Rainero approfittando dell’assenza di lui per un viaggio d’affari.
Non ha molto tempo: manca meno di un’ora all’arrivo dell’ultimo autobus alla fermata in fondo alla strada.
Il cancello si apre cigolando con un suono oltraggiato ed Ersilia lo lascia socchiuso alle sue spalle, entrando nel vialetto a passi furtivi.
La porta d’ingresso la inghiotte come una bocca famelica, togliendole il coraggio di socchiuderla.
La vista delle poltrone e del divano coperti di lenzuola le fa venire una fitta di paura, quasi potessero essere il ricettacolo di fantasmi pronti a circondarla e percuoterla per la sua intrusione.
Decide di aver visto abbastanza, ma il rumore di passi proveniente dalla stanza vicina la paralizza lì.
Il silenzio viene spezzato dal pianto di donna che scoppia improvviso in quel punto.
Credendo di avere a che fare con un’intrusa, Ersilia ritrova la sua razionalità: «Chi è lei?»
La misteriosa occupante della villa le risponde fra i singhiozzi: «Mi ha dimenticata».
Ersilia si addentra nel corridoio in penombra finendo in una cucina rischiata dai vetri quadrettati della porta e apre la serratura a leva.
Uscendo in giardino, vede con la coda dell’occhio una bara in piedi contro il muro e corre lungo la strada senza neppure preoccuparsi di chiudere la porta e il cancello.

Rainero usa con la moglie il tono più comprensivo che gli riesce: «È stato un errore dei becchini durante la sistemazione delle tombe. No, non c’è nessun fantasma. Ti ho sempre proibito di andarci perché quella villa mi mette tanta tristezza.»
Le sorride, anche se nella sua mente c’è ancora l’immagine di Linda riversa in cucina, con accanto il veleno per topi.



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antico
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Re: La villa degli amorini

Messaggio#2 » lunedì 16 aprile 2018, 22:37

Ciao Alexandra! Tutto ok con i parametri, buona Cavaletto Edition!

alexandra.fischer
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Re: La villa degli amorini

Messaggio#3 » martedì 17 aprile 2018, 16:04

Ciao Antico, grazie.

viviana.tenga
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Re: La villa degli amorini

Messaggio#4 » sabato 21 aprile 2018, 21:05

Ciao Alexandra,
Racconto che scorre pulito dall’inizio alla fine, ma che ho trovato poco coinvolgente. Credo che il problema sia nel finale anticlimatico: è come se alla fine della fiera non fosse cambiato niente, Ersilia ha visto il fantasma ma questo non sembra destinato ad avere nessun impatto particolare sulla sua vita. La prima parte aveva secondo me invece un buon potenziale, forse non originalissima, ma avevi costruito bene la tensione.

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Andrea Partiti
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Re: La villa degli amorini

Messaggio#5 » domenica 22 aprile 2018, 19:17

E' davvero un bel racconto con una serie di immagini stupende, evocative e molto forti, l'avvicinamento graduale, l'ingresso, con i dettagli che diventano gradualmente più inquientanti man mano che la protagonista passa dalla razionalità completa all'irrazionalità. L'incontro con il fantasma è inevitabile e lo usi come esca per farci correre nella lettura.
Il finale purtroppo non è all'altezza, un cambio di scena a quel punto e con quella tensione accumulata mi sembra poco efficace. Hai seminato a lungo e non vuoi ripartire da capo. Personalmente non darei spiegazioni, niente marito che razionalizza. Vede la bara e fugge, fine. Da lettore sarei soddisfatto per la protagonista, e mi lascerebbe una parte di storia aperta e interpretabile sul marito, sul perché non torni in quella casa, sulle sue responsabilità nella morte della prima moglie.

(Confesso di aver iniziato a leggere con "Oh, maggiociondolo, ci sono delle parole inventate, dev'essere un'ambientazione fantasy" per scoprire solo più tardi che è un albero vero).

alexandra.fischer
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Re: La villa degli amorini

Messaggio#6 » domenica 22 aprile 2018, 19:26

Ciao Viviana, mi dispiace per la caduta nel finale, ma è successo perché mi sono ispirata a una vicenda reale (nel luogo in cui vivo hanno dimenticato davvero una bara in un giardino). Sono contenta che la storia, nel complesso ti sia piaciuta.

Ciao Andrea, sono lieta che il racconto ti sia piaciuto nel complesso. Mi dispiace per il finale, ho voluto chiudere dando verosimiglianza (è una vicenda reale ad avermi ispirata e credevo che nell'horror ci volesse un po' più di aderenza al reale). Sono felice di averti fatto scoprire il maggiociondolo (dalle mie parti è molto diffuso).

Pache92
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Re: La villa degli amorini

Messaggio#7 » domenica 22 aprile 2018, 22:29

Ciao Alexandra! La tua è una declinazione abbastanza classica del tema proposto, ma a fuoco. Lettura tranquilla, con un ritmo placido e calmo che però non risulta noioso. Colori e suoni caratterizzati bene e senza pesantezze, quasi da incipit cinematografico. Il tentativo di cambio di ritmo non riesce benissimo e le ultime righe risultano in anticlimax, ma vengono recuperate dalla chiusura piacevole, anche se un po’ prevedibile, come d'altronde molti racconti classici sull'argomento.

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Emiliano Maramonte
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Re: La villa degli amorini

Messaggio#8 » lunedì 23 aprile 2018, 15:29

Ciao!
Mi piace molto il crescendo della tensione, il modo in cui conduci per mano il lettore con una narrazione tesa, elegante e ben controllata.
Peccato per il finale, un po' così, che mi ha fatto pensare, alla fine della lettura: "E quindi?"
Comunque il materiale c'è, è un'ottima storia e mi è piaciuta.
Brava!

LuigiDeMeo
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Re: La villa degli amorini

Messaggio#9 » lunedì 23 aprile 2018, 18:05

Ciao Alexandra.

Racconto con un bel ritmo e tema ben centrato. Ho molto apprezzato il fatto che solo alla fine si scopra la tragedia che lega la villa abbandonata al marito della protagonista. Condivido con gli altri per il finale troppo "tirato" e frettoloso

P.S.
Davvero dalle tue parti si dimenticano le bare nei giardini?

Fabio84
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Re: La villa degli amorini

Messaggio#10 » mercoledì 25 aprile 2018, 9:03

Ciao Alexandra,
Racconto che scorre leggero fino alla fine. Forse ci sarebbe stato bisogno di un’accelerazione verso la conclusione. Come mai Ersilia ha ritrovato un momento di razionalità quando ha sentito gli scricchiolii?
Curiosa la trovata della bara in giardino soprattutto vista l’aderenza a tue esperienze personali: deve essere stata una bella ispirazione!

alexandra.fischer
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Re: La villa degli amorini

Messaggio#11 » mercoledì 25 aprile 2018, 16:03

Ciao Pache92, grazie del commento. Mi dispiace per certi difetti nella storia (grazie per avermeli segnalati, ne terrò conto per quando ci rimetterò mano). Sono contenta che ti sia piaciuta e apparsa cinematografica (a suo tempo ho letto qualche manualetto di sceneggiatura fumettistica e cinematografica per arricchire la tecnica di scrittura).

alexandra.fischer
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Re: La villa degli amorini

Messaggio#12 » mercoledì 25 aprile 2018, 16:04

Ciao Megagenius, sono lieta che tu abbia apprezzato la storia (mi dispiace per il finale, perché sono rimasta troppo aderente alla realtà, ma vedrò di aggiustarlo...magari focalizzandolo solo sul terrore di Ersilia).

alexandra.fischer
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Re: La villa degli amorini

Messaggio#13 » mercoledì 25 aprile 2018, 16:08

Ciao Luigi, mi fa piacere che tu abbia gradito il disvelamento della tragedia sul finale. Scusa per il finale frettoloso (ecco cosa succede a voler aderire troppo alla realtà). E, sì, dove abito io una volta è successo che abbiano dimenticato una bara nei pressi di una proprietà privata (io ho inventato il dettaglio del giardino: in realtà era in piedi accanto alla porta di un granaio).

alexandra.fischer
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Re: La villa degli amorini

Messaggio#14 » mercoledì 25 aprile 2018, 16:11

Ciao Fabio 84, mi dispiace per il difetto nel finale. Per quel che riguarda Ersilia e gli scricchiolii ho immaginato che ritrovasse la razionalità credendo che quei passi appartenessero a una persona viva e vegeta come lei). Lo spunto della bara dimenticata in un domicilio privato mi è arrivato ascoltando la conversazione di due conoscenti intenti a raccontarsi le ultime novità in paese.

Serena
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Re: La villa degli amorini

Messaggio#15 » giovedì 26 aprile 2018, 12:21

Ciao Alexandra! Del tuo racconto ho davvero apprezzato la parte iniziale. La descrizione degli ambienti è suggestiva e molto particolareggiata. Ciò che sembra inanimato e silenzioso, lentamente acquista una dimensione cupa e quasi sussurrante. Il finale purtroppo soffre di una chiusura frettolosa, dettata dal poco spazio ancora disponibile. Peccato perché la tua storia, con qualche battuta extra, sarebbe stata decisamente più completa. Nel complesso è però una buona prova!

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roberto.masini
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Re: La villa degli amorini

Messaggio#16 » giovedì 26 aprile 2018, 21:59

L'atmosfera è la chiave di volta del racconto e rende benissimo la dimora stregata per la presenza della prima moglie. Gli ambienti ricordano un po' i racconti di E.A. Poe come Ligeia. Forse la spiegazione finale dell'uxoricidio spezza un po' le diafane sensazioni che un fantasma porta sempre con sé ma è soltanto un mio modo personale di vedere il finale: avrei terminato il racconto con la parola "cancello". Tutto quello che c'è prima mi è piaciuto molto.

alexandra.fischer
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Re: La villa degli amorini

Messaggio#17 » domenica 29 aprile 2018, 9:40

Ciao Serena, sono contenta che il racconto ti sia piaciuto. Mi dispiace per il finale, e la tirannia dei caratteri è una scusante fino a un certo punto, in effetti avrei dovuto usare meglio quel poco spazio stando più nel genere ghost-story (quindi anche a costo di usare meno verosimiglianza). Ti ringrazio per avermi fatto notare il difetto.



Ciao Roberto, grazie per aver trovato un parallelo fra l'atmosfera del mio racconto e "Ligeia". E' un grosso complimento, perché in effetti ho divorato l'opera di Poe (mi è servita per la tesi di laurea su Lovecraft, dove ho stilato un parallelo fra lui ed Edgar Allan Poe). Grazie per il consiglio sul cancello, in effetti avrei dovuto lasciare questo alone di soprannaturale, ma la tentazione di raccontare la storia quasi come l'ho sentita è stata troppo forte (mi è stata fatta notare in passato la scarsità di verosimiglianza nelle storie....e così...difetto opposto!). Aggiungo anche che: non si tratta di uxoricidio, Rainero trova la moglie morta suicida. Però mi hai dato un'idea intrigante (Rainero può essere un "assassino bianco"...averla spinta al folle gesto, magari per interesse e crudeltà, un po' nello spirito di "Angoscia", film del 1941 con Ingrid Bergman e Laurence Olivier).

alexandra.fischer
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Re: La villa degli amorini

Messaggio#18 » domenica 29 aprile 2018, 9:44

Ciao Patty, mi dispiace che la storia non ti abbia convinta. Io ho rielaborato una vicenda realmente accaduta e credevo di potermela cavare sul fronte della verosimiglianza. A quanto pare, la realtà è anche più sghemba della finzione letteraria. Per farmi perdonare, vedrò di inventarmi un tipo di storia che ti piaccia di più.

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antico
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Re: La villa degli amorini

Messaggio#19 » martedì 1 maggio 2018, 11:56

Formalmente, per le immagini che vai a creare, molto buono. Però, leggendo, ho avuto l'impressione di non empatizzare con la protagonista perché ciò che provava era esterno al narrato, nel senso che non si riesce a trovare un nesso naturale tra il suo essere influenzata da ciò che sa dal marito e il suo agire. Semplicemente, a inizio racconto è impavida e poi d'improvviso comincia ad avere paura e il tutto perché ci viene detto dal narratore e non fatto vivere insieme al personaggio, è questo è un punto debole. Mi trovo d'accordo con gli altri sulla debolezza del finale, che andrebbe rese più efficace, ma forse è conseguenza, anche qua, del non aver empatizzato con la donna. Pollice ni per me.

alexandra.fischer
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Re: La villa degli amorini

Messaggio#20 » giovedì 3 maggio 2018, 5:41

Ciao Antico, mi dispiace che la protagonista non ti abbia convinto (il tutto per via del punto di vista del Narratore Onnipresente, credo). Di qui la debolezza del finale. Ecco una lacuna da colmare: la gestione del punto di vista. Per quel che riguarda il resto del racconto, sono contenta che ti sia piaciuto nell'insieme.

alexandra.fischer
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Re: La villa degli amorini

Messaggio#21 » giovedì 3 maggio 2018, 5:45

Ciao Luca, grazie del consiglio in merito alla gestione del punto di vista del fantasma, che dovrebbe parlare alla protagonista della propria fine e anche del suggerimento sul veleno per topi da introdurre come sorpresa finale del racconto. Ne terrò conto quando rimetterò mano alla storia. Sono contenta di averti mostrato la villa.

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