Morta una strega, se ne fa un'altra - di Viviana Tenga

La Sesta Era continua nel segno di Andrea Cavaletto! Appuntamento per lunedì 16 aprile dalle 21.00 all'una!
viviana.tenga
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Morta una strega, se ne fa un'altra - di Viviana Tenga

Messaggio#1 » lunedì 16 aprile 2018, 23:57

Il cuore di Nilde prese a battere più forte man mano che si avvicinava alla villa. Per anni aveva aspettato questo momento. Ora che la vecchia era morta senza eredi, lei si sarebbe impossessata di tutto il suo potere, degli amuleti e dei libri di magia, dell'intero tesoro magico accumulato da generazioni di streghe.
Era notte fonda, il cielo era coperto e tirava un vento freddo. Nilde si strinse nella giacca e affrettò il passo.
Nella casa abitava ancora Eugenio Litti, marito della strega, ma con un po’ di fortuna sarebbe stato a dormire e non si sarebbe accorto di nulla. O, in ogni caso, sarebbe stato l’ultimo dei suoi problemi.
Superò la buca della posta situata lungo il vialetto, dove per decenni la gente aveva lasciato, più o meno di nascosto, lettere con richieste di sortilegi che quasi sempre venivano concessi. Arrivò al cancello, ma il solo sfiorarlo le procurò una fitta di dolore che risalì lungo tutto il braccio. Imprecò. Si era aspettata di trovare magie difensive, ma non così esterne. Per fortuna, era preparata.
Iniziò a cantilenare un incantesimo, lottando contro la volontà del cancello, finché questo non cedette e la lasciò entrare. Mentre attraversava il giardino, più di una pianta cercò di aggredirla, ma lei evocò fiamme azzurre che dal cielo scesero a incenerirle.
Nilde rimase comunque colpita dai poteri della vecchia strega. Creare simili magie che sopravvivessero alla morte di chi le aveva generate non era facile, anzi, molti avrebbero detto non fosse possibile. Gli amuleti custoditi nella villa dovevano essere davvero potenti.
Convincere la porta in legno massiccio ad aprirsi fu più difficile. Dopo un quarto d’ora, Nilde rinunciò a usare incantesimi di persuasione ed evocò altre fiamme. La porta oppose resistenza persino al fuoco, ma alla fine Nilde riuscì a creare un buco abbastanza grande da poterci passare attraverso.
Provò un po’ di nervosismo all’idea che qualcuno dalle case vicine potesse averla notata, ma si sforzò di andare avanti.
In fondo, lei non aveva nessuna intenzione di essere una strega come la vecchia, di vivere nascosta e lanciare incantesimi su richiesta di gente che in pubblico la evitava come la peste. No, Nilde sarebbe stata diversa. Lei avrebbe costretto tutti a temerla e rispettarla.
Una sedia le saltò addosso non appena entrò nel soggiorno, cercando di colpirla alla testa con le sue gambe. D'istinto, Nilde parò il colpo con un braccio, certa che l’indomani si sarebbe ritrovata un bel livido, poi evocò altre fiamme, più numerose e potenti di prima, che presero a danzarle intorno minacciose.
Diversi mobili che già si erano fatti avanti, dal sofà in pelle alla credenza, indietreggiarono lentamente fino alle loro originarie posizioni contro le pareti.
Nilde rise e si diresse verso le scale. Nessuno poteva fermarla! Percepiva il potere del tesoro della strega pulsare dal piano di sopra. Presto tutto quello sarebbe stato suo…
Una scarica di energia le fece perdere l’equilibrio. Solo per un pelo riuscì ad afferrare il corrimano, limitando la caduta a un paio di gradini anziché ruzzolare giù per l’intera scala.
Alzò gli occhi, esterrefatta: a colpirla era stato un umano, non un incantesimo legato alla casa.
“Non male, ragazzina” disse Eugenio Litti, in piedi in cima alle scale. “Ma, giusto perché tu lo sappia: Adele ha ereditato il ruolo di strega del paese da sua madre, ma non è mai stata interessata a esercitarlo. Se l'ho sposata, è proprio perché sapevo che mi avrebbe insegnato le arti magiche e lasciato che fossi io a occuparmi di incantesimi al suo posto. Per cui, tu hai talento, ma strega in carica è ancora viva. Ripassa tra qualche anno.”



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antico
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Re: Morta una strega, se ne fa un'altra - di Viviana Tenga

Messaggio#2 » martedì 17 aprile 2018, 0:04

Ciao Viviana! Tutto ok con caratteri e tempo, divertiti in questa Cavaletto Edition!

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eleonora.rossetti
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Re: Morta una strega, se ne fa un'altra - di Viviana Tenga

Messaggio#3 » giovedì 19 aprile 2018, 16:22

Ciao Viviana. Un racconto che ha un buon ritmo, che ci guida nell'impresa della protagonista fino all'amaro finale in cui resta ahimé a bocca asciutta. Tema assolutamente rispettato. Forse (ma è solo un suggerimento) per rendere il tutto più intrigante, non avrei fatto riferimento al marito, in quanto un poco "spoilera" che ci potrebbe essere un contatto: forse addirittura non avrei fatto capire che una strega poteva sposarsi (anche perché difficilmente si riesce a nascondere i poteri a chi divide lo stesso tetto, specie con un sistema d'allarme simile ;) ). Ribadisco, è solo un suggerimento. Non ho appunti rilevanti da farti sullo stile: scivola che è un piacere. Piccola svista in fondo: "ma strega in carica" = "ma la strega in carica".
Uccidi scrivendo.

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Filippo Santaniello
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Re: Morta una strega, se ne fa un'altra - di Viviana Tenga

Messaggio#4 » giovedì 19 aprile 2018, 20:05

Bel racconto Viviana, soprattutto ho apprezzato la leggerezza con cui hai trattato il tema. Non mostri, non fantasmi, ma una streghetta che vuole impossessarsi degli amuleti di una collega ma trova una brutta sorpresa sul finale. Una cosa che non ho capito è in che epoca siamo. Siamo ai giorni nostri? Credo di sì dato il nome che hai dato al marito della strega. Ecco: il fatto che sia una storia contemporanea secondo me non è una scelta azzeccatissima. Raffigurare streghe nel 2018 senza attualizzarle non è un punto a tuo favore. Sortilegi, palle di fuoco, spiritelli... forse avrei preferito qualcos'altro. Qualcosa di più moderno. Ciò non toglie che il racconto è scritto davvero bene: fluido e compatto. Proprio lo stile adatto a una gara come questa!

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White Duke
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Re: Morta una strega, se ne fa un'altra - di Viviana Tenga

Messaggio#5 » venerdì 20 aprile 2018, 8:56

Racconto perfettamente in tema, ben scritto e appassionante, ottimo anche il colpo di scena finale relativo al marito della strega. C’è anche un piccolo approfondimento del personaggio principale (ovviamente nei limiti consentiti dal rispetto del conteggio di battute) di cui conosciamo l'ambizione a farsi rispettare e temere. È stato molto piacevole da leggere e la lettura e scorrevole. Veramente un buon lavoro, i miei più sinceri complimenti.
Portate dei fiori sulla tomba di Algernon

viviana.tenga
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Re: Morta una strega, se ne fa un'altra - di Viviana Tenga

Messaggio#6 » venerdì 20 aprile 2018, 11:25

eleonora.rossetti ha scritto:Ciao Viviana. Un racconto che ha un buon ritmo, che ci guida nell'impresa della protagonista fino all'amaro finale in cui resta ahimé a bocca asciutta. Tema assolutamente rispettato. Forse (ma è solo un suggerimento) per rendere il tutto più intrigante, non avrei fatto riferimento al marito, in quanto un poco "spoilera" che ci potrebbe essere un contatto: forse addirittura non avrei fatto capire che una strega poteva sposarsi (anche perché difficilmente si riesce a nascondere i poteri a chi divide lo stesso tetto, specie con un sistema d'allarme simile ;) ). Ribadisco, è solo un suggerimento. Non ho appunti rilevanti da farti sullo stile: scivola che è un piacere. Piccola svista in fondo: "ma strega in carica" = "ma la strega in carica".


Ciao Eleonora,
Sul riferimento al marito, ci avevo ragionato, ma non mi piaceva l'idea di farlo apparire dal nulla a fine racconto.
Sono contenta che comunque nel complesso il racconto ti sia piaciuto e ovviamente hai ragione sulla svista.

viviana.tenga
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Re: Morta una strega, se ne fa un'altra - di Viviana Tenga

Messaggio#7 » venerdì 20 aprile 2018, 11:37

lucianofilippo.santaniello ha scritto:Bel racconto Viviana, soprattutto ho apprezzato la leggerezza con cui hai trattato il tema. Non mostri, non fantasmi, ma una streghetta che vuole impossessarsi degli amuleti di una collega ma trova una brutta sorpresa sul finale. Una cosa che non ho capito è in che epoca siamo. Siamo ai giorni nostri? Credo di sì dato il nome che hai dato al marito della strega. Ecco: il fatto che sia una storia contemporanea secondo me non è una scelta azzeccatissima. Raffigurare streghe nel 2018 senza attualizzarle non è un punto a tuo favore. Sortilegi, palle di fuoco, spiritelli... forse avrei preferito qualcos'altro. Qualcosa di più moderno. Ciò non toglie che il racconto è scritto davvero bene: fluido e compatto. Proprio lo stile adatto a una gara come questa!


Ciao Filippo,
Ammetto di non aver ragionato più di tanto sull'ambientazione. Sì, nella mia testa era più o meno ai giorni nostri, ma mi piaceva anche l'idea di streghe "tradizionali" (a parte il superamento degli stereotipi di genere)... nella mia testa, geograficamente eravamo in un qualche paesino sperduto un po' fuori dal tempo, ma non ho avuto il tempo né lo spazio per sviluppare questo aspetto. Comunque, grazie per il tuo suggerimento, lo terrò presente se mi troverò a rimaneggiare il racconto.

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Emiliano Maramonte
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Re: Morta una strega, se ne fa un'altra - di Viviana Tenga

Messaggio#8 » venerdì 20 aprile 2018, 18:41

Ciao!
Mi sono divertito nel leggerlo. Scritto in maniera gradevole e lineare, con un buon ritmo. Anche la battaglia contro i sortilegi mi ha divertito. Colpo di scena interessante, ma un po' artificioso, però tutto sommato accettabile. Da affinare la costruzione delle frasi, a volte con antipatici giri di parole ("Il cuore di Nilde prese a battere più forte man mano che si avvicinava alla villa", bastava scrivere; "Il cuore di Nilde batteva a mille. Ormai era vicina alla villa", e in un colpo solo e con solo due frasi taglienti catturi l'attenzione del lettore. Oppure "Nella casa abitava ancora Eugenio Litti, marito della strega, ma con un po’ di fortuna sarebbe stato a dormire e non si sarebbe accorto di nulla. O, in ogni caso, sarebbe stato l’ultimo dei suoi problemi." Questo periodo è pesante. Da alleggerire e spezzettare...).
Tutto sommato però mi è piaciuto. Peccato non poterlo classificare.

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Paola B.
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Re: Morta una strega, se ne fa un'altra - di Viviana Tenga

Messaggio#9 » venerdì 20 aprile 2018, 23:40

La storia si legge molto bene, scorre, l’idea su cui si basa è buona e anche abbastanza originale. Tutto bene fino a quando ho letto il finale. A parer mio, non è detto che per tutti sia così, stona molto con la parte precedente. Probabilmente la fretta di chiudere il racconto non te l’ha fatto curare come sopra. Non importava mettere nome e cognome del marito, non inficia il racconto. Poi, invece di far dire subito tutto a lui, la spiegazione per chi legge l’avrei messa tra una lotta e l’altra. Poco alla volta.

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Linda De Santi
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Re: Morta una strega, se ne fa un'altra - di Viviana Tenga

Messaggio#10 » sabato 21 aprile 2018, 16:25

Ciao Viviana!
Bello il racconto delle imprese compiute da Nilde per arrivare al tesoro della strega. La storia scorre via bene, è coinvolgente e avvincente.
Avrei evitato il riferimento al marito nella prima parte: è un piccolo spoiler, si sa che a un certo punto, nella storia, salterà fuori. Forse sarebbe bastato un piccolo accenno a “quel vecchio rimbambito del marito della strega, che, sordo com’era, non le avrebbe certo dato fastidio”, senza dargli un nome e cognome (anche perché trovo strano che lui abbia un nome mentre la strega no – a parte nel finale).
In ogni caso è un buon lavoro, brava!

alexandra.fischer
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Re: Morta una strega, se ne fa un'altra - di Viviana Tenga

Messaggio#11 » domenica 22 aprile 2018, 19:41

Ciao, hai creato una dimora stregata in piena regola! Mi dispiace per la tua protagonista Nilde, ha sottovalutato il marito dell’incantatrice appena defunta, ecco invece che l’erede è lui. L’ambientazione è ben resa, perché appare molto realistica con i poteri malefici che vi irrompono regalando la giusta tensione al lettore. Mi piacciono tutti: dal cancello dissuasore alle piante trasformate in mastini vegetali, per poi arrivare alla sedia rottweiler. La magia delle fiamme azzurre è davvero suggestiva, degna di un fantasy horror della migliore scuola. Bravissima.

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Monica Patrizi
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Re: Morta una strega, se ne fa un'altra - di Viviana Tenga

Messaggio#12 » lunedì 23 aprile 2018, 0:03

Ciao Viviana!
Il tuo racconto mi è piaciuto molto. Tema centratissimo e pieno di dettagli accattivanti, una dimora stregata come ambientazione, tre streghe per protagoniste, amuleti e sortilegi, sembra di sentire il cancello cigolare! Lo stile è molto curato, con un buon ritmo, piacevole da leggere fino alla fine. Il finale mi convince un po' meno, dopo tutte queste battaglie, le speranze riposte per impossessarsi di quanto ci sia nella villa, possibile che la Nilde si arrenda così, davanti al vedovo, e fili via a con la coda tra le gambe? Nel complesso una buona prova, brava!

viviana.tenga
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Re: Morta una strega, se ne fa un'altra - di Viviana Tenga

Messaggio#13 » lunedì 23 aprile 2018, 10:04

Linda De Santi ha scritto:Ciao Viviana!
Bello il racconto delle imprese compiute da Nilde per arrivare al tesoro della strega. La storia scorre via bene, è coinvolgente e avvincente.
Avrei evitato il riferimento al marito nella prima parte: è un piccolo spoiler, si sa che a un certo punto, nella storia, salterà fuori. Forse sarebbe bastato un piccolo accenno a “quel vecchio rimbambito del marito della strega, che, sordo com’era, non le avrebbe certo dato fastidio”, senza dargli un nome e cognome (anche perché trovo strano che lui abbia un nome mentre la strega no – a parte nel finale).
In ogni caso è un buon lavoro, brava!


Ciao Linda,
Ammetto che sono stata un po' incerta su come gestire la figura del marito in modo che né saltasse fuori dal nulla né spoilerasse troppo. Alla fine mi sono sbilanciata lato spoiler, ma mi piace il tuo suggerimento per accennare alla sua presenza senza dargli troppo spazio. Lo terrò senz'altro presente se mai rimetterò mano al racconto :)

viviana.tenga
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Re: Morta una strega, se ne fa un'altra - di Viviana Tenga

Messaggio#14 » lunedì 23 aprile 2018, 10:22

Monica Patrizi ha scritto:Ciao Viviana!
Il tuo racconto mi è piaciuto molto. Tema centratissimo e pieno di dettagli accattivanti, una dimora stregata come ambientazione, tre streghe per protagoniste, amuleti e sortilegi, sembra di sentire il cancello cigolare! Lo stile è molto curato, con un buon ritmo, piacevole da leggere fino alla fine. Il finale mi convince un po' meno, dopo tutte queste battaglie, le speranze riposte per impossessarsi di quanto ci sia nella villa, possibile che la Nilde si arrenda così, davanti al vedovo, e fili via a con la coda tra le gambe? Nel complesso una buona prova, brava!


Ciao Monica,
Mi fa piacere che il racconto ti sia piaciuto. Quanto al finale, beh, il racconto si interrompe prima, ma nulla vieta di immaginare che Nilde non si arrenda per niente e continui a lottare (personalmente, la mia idea era che Eugenio si dimostrasse palesamente molto più forte di lei, ma in effetti non sono poi riuscita a esplicitarla un granché).

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DandElion
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Re: Morta una strega, se ne fa un'altra - di Viviana Tenga

Messaggio#15 » giovedì 26 aprile 2018, 0:08

“Per cui, tu hai talento”
Cazzarola! Anche tu ne hai e da vendere. Bello, bello vero. Il tuo racconto mi ha preso molto ed è scritto molto bene, però “Creare simili magie che sopravvivessero alla morte di chi le aveva generate non era facile, anzi, molti avrebbero detto non fosse possibile.” Fa capire SUBITO che l’essere magico è ancora vivo, quindi visto che i personaggi sono 3: la voce narrante, la strega e suo marito, se si ha un minimo di dimestichezza con un “colpo di scena” si sa già che trattasi non di strega ma di stregone. A parte questo spoiler (voluto o meno che sia!) molto, molto bello. Brava!
#AbbassoIlTerzoPuntino #NonSmerigliateLeBalle
#LicenzaPoeticaGrammatica
Adoro le critiche, ma -ve prego!- che siano costruttive!!

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antico
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Re: Morta una strega, se ne fa un'altra - di Viviana Tenga

Messaggio#16 » martedì 1 maggio 2018, 18:53

Un racconto che scorre, piacevole, forse incide poco, un pelo all'acqua di rose. Molto lineare, quello sì. E con un finale a sorpresa che a sorpresa non è perché qualcosa di simile era nell'aria, anche se il fatto che il marito fosse diventato la strega del paese, in effetti, destabilizza portando quasi il racconto verso atmosfere più leggere, ironiche, senza esserlo. Come giudizio, un pollice tendente verso l'alto, anche se un pelo timido.

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