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Anagramma

Inviato: martedì 17 aprile 2018, 0:00
da Paola B.
Dimore stregate

Di more tre stage

«E che vuol dire? No, no ci deve essere un senso».
«Veloce Silvia abbiamo solo dieci minuti. Il programma…»
«Lo so me l’hai già detto più e più volte. Con questa pressione del cazzo non ce la faccio. Lasciatemi sola, vi prego!».

Il tenente fece segno al suo superiore di seguirlo. Non si allontanarono del tutto, appena fuori dalla porta.
«Avevi detto che era in gamba!» sussurrò il commissario «il tempo sta per scadere, la schermata si oscurerà del tutto e quella ragazza morirà».
«Non ci resta che lei. È bravissima negli anagrammi. È sottopressione… Non è facile».
«No, per niente».

Dare gite morte

«Non ce la faccio! Non ce la faccio!» Silvia si picchiettò più volte le dita sulle tempie, poi riprese la penna in mano e osservò di nuovo le lettere. Adesso sembrava avessero preso vita: si muovevano da sole. Chiuse gli occhi più volte e si concentrò.

Il commissario lanciò un’occhiata allo schermo del computer: in alto la sequenza dei secondi che passavano, sotto la mascherina dove andava inserita la password. Erano già tre le ragazze rapite e poi uccise da quel maniaco. Ogni volta inviava una frase come indizio. Se riuscivano a trovare le parole giuste, nei tempi da lui stabiliti, sarebbe apparso il luogo dove era tenuta prigioniera. In caso contrario lo schermo si sarebbe oscurato e sarebbe stata la fine. Come per le altre.

Reagite morte d

Morte di re a git

«Otto, sette… Silvia ti prego!»
«Ci sono! Ci sono! Presto scrivi: Digitare Morte».

Paola Rossini

Re: Anagramma

Inviato: martedì 17 aprile 2018, 0:06
da antico
Ciao Paola! Tutto ok con i parametri! Buona Cavaletto Edition!

Re: Anagramma

Inviato: martedì 17 aprile 2018, 16:14
da Emiliano Maramonte
Idea molto carina e fulminante. Ben realizzata. Stile veloce e tagliente che tiene desta l’attenzione fino alla fine, col “colpo di scena”. Avrei gradito qualche riga in più di suspense; così com’è perde un po’ di tensione verso la fine, ma la carica emotiva tutto sommato resta. Rapidi i riferimenti allo psicopatico di turno. Devo confessare di non essermi accorto che la soluzione conclusiva dell’anagramma è sbagliato, ma l’effetto non è venuto meno, anzi, mi ritengo piacevolmente ingannato (un po’ come Psyco di Hitchcock, in cui il regista bara con lo spettatore che però alla fine è soddisfatto lo stesso perché capisce il “piacevole” raggiro…) in quanto viene fuori qualche inquietante implicazione: allora l’ultima vittima è morta lo stesso! Allora l’esperta ha sbagliato… In realtà siamo al limite in quanto, questo discorso inficerebbe la validità di tutto il racconto, però ribadisco… a me l’errore non è dispiaciuto. Un po’ di editing qua e là avrebbe migliorato qualche passaggio, però null’altro da aggiungere. Complimenti. Bel lavoro!

Re: Anagramma

Inviato: martedì 17 aprile 2018, 17:12
da SalvatoreStefanelli
E anche questa ragazza è morta!
L'idea è molto carina e anche ben presentata. Le scene scorrono lisce e senza problemi di sorta. Non vi sono refusi o, almeno, io non ne ho trovati. Però c'è un difetto anche grave (forse) in tutta questa storia: "Digitare Morte" non è l'anagramma di "Dimore stregate". Ora, è un errore voluto? Stando il fatto che si presenta alla fine della storia, non credo possa esser voluto, quindi è una disattenzione. In tal caso inficia la qualità di tutto il racconto.

Re: Anagramma

Inviato: martedì 17 aprile 2018, 19:41
da alexandra.fischer
ANAGRAMMA Di Paola Rossini
Racconto criptico. Qui di dimora stregata ce n’è più di una (le tre dell’anagramma), e quella frase dovrebbe indicare il luogo in cui è tenuta prigioniera la quarta vittima del serial killer maniaco degli anagrammi. Quello finale non indica un luogo, ma dovrebbe completare le altre frasi citate nel racconto per aiutare l’esperta Silvia a indicarlo ai poliziotti. Il punto debole del racconto è che manca un nome preciso (magari della casa degli orrori). Per il resto, c’è del buono nei dialoghi, si coglie la tensione e ci sono indizi sufficienti per comprendere la caccia al folle.

Attenzione a:
Veloce Silvia abbiamo solo dieci minuti (riscrivere: Veloce, Silvia, abbiamo solo dieci minuti)
Sarebbe apparso il luogo dove era tenuta prigioniera: manca il soggetto, aggiungere: la ragazza o l’ennesima vittima.

Re: Anagramma

Inviato: martedì 17 aprile 2018, 22:57
da Paola B.
Grazie dei commenti.
@Salvatore, e se ti dicessi che l'errore è voluto? La tensione e il tempo che stringe non le fanno trovare di meglio e purtroppo è quello che accade più spesso nella realtà. Poi, detto tra me e te, mi è piaciuto quel "digitare morte" ci stava a pennello col racconto... e chissà se il killer sia stato "onesto" o abbia volutamente messo una lettera in più nella password. Chissà.

Re: Anagramma

Inviato: mercoledì 18 aprile 2018, 18:59
da Giovanni Cola
Ciao Paola, il racconto è scritto in maniera chiara e scorre bene. Purtroppo la trama stile Enigmista (o simili) mi ha coinvolto solo in parte: quello che mi aspettavo accadesse (che la ragazza trovasse un anagramma sensato) è accaduto, e almeno per quanto mi riguarda è mancato il pathos. Apprezzo l'originalità nello sviluppo del tema e la scrittura piacevole.

Re: Anagramma

Inviato: mercoledì 18 aprile 2018, 23:55
da Il Calmo
Il gioco dell’anagramma è interessante.
Il racconto è semplice e scorre bene.
Però non mi ha preso. Non ho trovato empatia con la situazione e con i personaggi che mi risultano piatti e senza pathos.
Non so nulla dell’assassino e nemmeno di come uccide le vittime o perché.
L’idea di iniziare nel mezzo dell’azione è ottima ma poi è tutto troppo affrettato per potermi fare un’idea.
È come se mancasse del ritmo necessario per una corsa contro il tempo.
Non sono proprio riuscito a immedesimarmi con una situazione che oggettivamente vedo come troppo veloce e poco spiegata. (ovviamente è una mia idea personale).
Per questo l’ho collocato nella parte bassa della classifica.

Re: Anagramma

Inviato: sabato 21 aprile 2018, 9:12
da diego.martelli
Mi è piaciuto il ritmo, e l'idea di fondo è interessante e divertente. Ho trovato però un po' scarsa l'attenzione alla punteggiatura, che poteva aggiungere maggiore leggibilità e sapore ai dialoghi. Altresì nella parte finale il meccanismo della storia viene spiegato da uno spiegone: visto che avevi ancora molti caratteri a disposizione potevi considerare, credo, altre soluzioni (un dialogo espositivo? una serie di immagini di ragazze rapite, qualcuna con una "X" sopra e qualcuna con la foto della liberazione sotto a una serie di parole anagrammate? Le sto sparando, sono a titolo di esempio). Devo ammettere infine che interpretare in questo modo il tema mi sembra un tentativo di eluderlo: in nessun modo si parla di "dimore stregate", nemmeno in modo allegorico.

Re: Anagramma

Inviato: sabato 21 aprile 2018, 16:00
da Adry666
Anagramma, di Paola Rossini

Ciao Paola,

non so se il tema è centrato: la dimore stregata c’è come parola ma non come tema.
Il tuo racconto è breve quanto fulminante, buona l’idea. Hai portato bene avanti la suspense con una buona orchestrazione del ritmo.
Occhio a dei refusi che in uno svolgimento così corto saltano subito all’occhio.
Nel complesso buona prova, brava!

Ciao
Adriano

Re: Anagramma

Inviato: domenica 22 aprile 2018, 15:50
da maria rosaria
Ciao Paola.
Breve, veloce, efficace, il tuo racconto è un po' la corsa affannosa a salvare una vittima da morte certa.
L'idea dell'anagramma mi è piaciuta, l'attinenza al tema è un po' forzata ma chissene: c'è originalità nell'interpretazione e questo mi piace molto.
Qualche parola in più non mi sarebbe dispiaciuta, soprattutto per caratterizzare l'esperta o per definire meglio la storia che in realtà qui c'è poco: parlerei più che altro di una situazione.
Ma mi rendo conto anche che forse così il tutto avrebbe perso parte del suo fascino.

Re: Anagramma

Inviato: martedì 24 aprile 2018, 15:40
da Magneto was Right
Ciao Paola :) la brevità e rapidità del racconto tengono bene e favoriscono la sensazione di ‘minuti contati’ (si potrebbe proprio dire che il tuo sia una sorta di meta-racconto visto il contest! ).
Però il finale non funziona benissimo per via dell’anagramma sbagliato: insomma se è un errore voluto (e mettiamo che lo sia), un conto alla rovescia più vicino alla zero avrebbe funzionato meglio. Così invece si finito di digitare l’ultimo anagramma, resterebbero un tre secondi, che sono pochi vero, ma che mi danno la sensazione di finale troncato. (visto poi dalle regole che hai messo, sembrerebbe che lo schermo nero arrivi solo a tempo finito e non solo a parola sbagliata)

Re: Anagramma

Inviato: venerdì 4 maggio 2018, 16:46
da antico
Vero, l'errore può essere funzionale alla storia narrata, ma il tuo non dargli lo spazio dovuto rischia di renderlo disfunzionale, nel senso che rimane come un senso di vuoto nel lettore, pertanto ti consiglierei di provare a rivederlo per ampliarlo, cosa che potrebbe permetterti di lavorare, senza eccedere, di più anche sulla protagonista e il killer, tanto da dare più polpa. In ogni caso, è indubbio che la natura da super shot del racconto gli permette di "perforare" e fare centro. Per me un pollice ni che punta verso l'alto proprio per quest'aspetto.