La Vecchia

La Sesta Era continua nel segno di Andrea Cavaletto! Appuntamento per lunedì 16 aprile dalle 21.00 all'una!
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roberto.masini
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La Vecchia

Messaggio#1 » martedì 17 aprile 2018, 0:57

Carlo Cellerino, Giovanni Amelotti e Manuel Benzi avevano deciso di far visita alla Vecchia che abitava tutta sola in una vecchia casa ala periferia di Torino. Si diceva in giro che fosse molto ricca ma anche cieca, una potente attrattiva per uomini d’onore come Carlo, Giovanni e Manuel che facevano appunto il nobile mestiere di ladri.
Gli abitanti di Alessandria dicevano anche molte altre cose che tenevano lontani ragazzini e malintenzionati. La vecchia era circondata da un numero impressionante di gatti che lei chiamava per nome e non consentivano ad alcuno di avvicinarla. Qualcuno che, più coraggioso degli altri, era riuscito a guardare attraverso le imposte chiuse della sua casa, aveva intravisto su un tavolo di una stanza spoglia di mobili una serie di pentacoli disegnati in mezzo ai quali brillavano decine di candele. Un altro l’aveva vista seppellire una pignatta con dentro un rospo vivo avvolto in una ciocca di capelli biondi; l'animale naturalmente soffriva. Il giorno dopo la stessa persona che si domandava che fine avesse fatto il rospo scoprì che una ragazza era morta stranamente come se le fosse mancata l’aria e il cibo; era una ragazza bionda. Qualcuno udì anche un grosso cane ringhiare, mentre tutti i gatti erano spariti.
Ormai i torinesi si tengono lontani da quella vecchia casa: preferiscono vivere nell’ignoranza piuttosto che scoprire che cosa combina la Vecchia.
Ma Carlo Cellerino, Giovanni Amelotti e Manuel Benzi vengono da Alessandria e nulla conoscono di queste storie: l’hanno vista una volta piccola, curva, che avanzava barcollando appoggiandosi a un nodoso bastone con le mani tremanti. Quindi per i tre ladri la preda era appetibile; a loro interessava, di tutte le strane storie che avevano ascoltato distrattamente, solo quella che diceva che la Vecchia era ricchissima.
Scelsero la notte del 17 aprile per la loro visita. Carlo e Giovanni dovevano intrattenere la Vecchia, mentre Manuel faceva il palo in attesa del malloppo. I tre si mossero separatamente per non dare nell’occhio.
Mentre Manuel si appostava di fronte ala casa in un angolo buio Carlo e Giovanni spinsero il pesante cancello di ferro. Per la prima volta videro che era forgiato con immagini di diavoli e caproni. Misero i passamontagna, bussarono ed entrarono.
Manuel aspettava fiducioso; i suoi complici avevano definitivamente fugato i suoi dubbi circa la difficoltà di estorcere alla Vecchia l’informazione del luogo dove nascondesse il denaro. Erano esperti nell’arte di far sciogliere la lingua anche ai muti e gli strilli di una vecchia si possono attutire facilmente.
Aveva aspettato a lungo e incominciava a innervosirsi, quando sentì urli lancinanti. Capì che qualcosa era andato storto e che forse qualche vicino sarebbe intervenuto. Dopo poco ci fu silenzio e le strade non si riempirono di curiosi. Aspettò ancora; poi decise di entrare. Impugnava una pistola, pronto anche a sparare se avesse incontrato qualcosa di brutto, se le leggende che aveva ascoltato su quella vecchia, avessero avuto un fondo di verità.
Percorse un lungo corridoio illuminato dalla fioca luce di alcune candele. Quello che riusciva a intravedere era una casa fatiscente con i muri scrostati e centinaia di ragnatele che pendevano dal soffitto. Giunse così a una stanza spoglia al centro della quale stava la Vecchia con gli occhi bianchi che accarezzava un enorme caprone. Non c’era traccia dei suo amici.
Tre corpi acefali e orrendamente dilaniati furono ritrovati il giorno dopo sulle rive del Po.
I ragazzini continuano a passare accanto alle finestre della Vecchia ma a quelle finestre non tirano mai sassi.



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antico
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Re: La Vecchia

Messaggio#2 » martedì 17 aprile 2018, 1:02

Ciao Roberto! Tutto ok con caratteri e tempo, buona Cavaletto Edition!

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eleonora.rossetti
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Re: La Vecchia

Messaggio#3 » venerdì 20 aprile 2018, 8:38

Ciao Roberto, ben trovato. Nel tuo caso la tua casa è abitata da una strega vegliarda che fa fare una brutta fine ai suoi rapinatori. Forse avrei seguito con più interesse il dipanarsi degli eventi se non avessi "spoilerato" le stranezze della vecchia nel lungo paragrafo iniziale, quello che riguarda le voci di paese e le testimonianze, dato che poi, tra l'altro, i tuoi rapinatori "ignorano" queste voci. Le bizzarrie del comportamento della vecchia così spiattellate mi fanno intuire palesemente che qualcosa non va in lei, quindi quando leggo che alla fine la vecchia se ne sta nella stanza col caprone demoniaco e intuisco che quei tre faranno una brutta fine non mi stupisco più di tanto, non c'è colpo di scena, ed è questo che più penalizza il racconto secondo me. Avrei tenuto più sul "vago" le voci iniziali facendo intendere che la vecchina era solo magari un po' stramba (ma nella norma, senza comportamenti "satanici") e dato molto più spazio all'incursione dei rapinatori, che è il cuore del tuo racconto e che invece rileghi a pochi paragrafi, almeno a mio avviso. In questa maniera sarei stata più "curiosa" di sapere come sarebbe andata la rapina e quali sorprese riservava la vecchia.
A livello stilistico non ho appunti da farti, il racconto si legge bene. Qualche refuso qua e là ma non è penalizzante.
A rileggerci!
Uccidi scrivendo.

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White Duke
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Re: La Vecchia

Messaggio#4 » venerdì 20 aprile 2018, 10:27

Il colpo di scena non riesce a causa del lungo incipit in cui praticamente lo sveli in anticipo. Parli di pentacoli, di rospi sotterrati vivi e persino diavoli e caproni sul cancello della casa, quindi alla fine nessuna sorpresa e nessun colpo di scena nello scoprire che la vecchia è una strega.
Il racconto inoltre presenta informazioni sovrabbondanti che non servono alla storia. Ad esempio i cognomi dei protagonisti, ripetuti tra l’altro due volte, sono sostanzialmente inutili, così come la loro provenienza da Alessandria, sarebbe stato sufficiente dire che non erano del posto, sembrano dettagli inseriti per forza.
La frase “Misero i passamontagna, bussarono ed entrarono” non mi convince, se sono un ladro e metto il passamontagna di sicuro non busso alla porta perché chi è in casa tenderà a non aprirmi vedendo un uomo col volto coperto alla propria porta.
Ok la prosa e lo stile.

Per i motivi sopracitati il racconto non mi ha particolarmente entusiasmato.
Portate dei fiori sulla tomba di Algernon

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Filippo Santaniello
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Re: La Vecchia

Messaggio#5 » venerdì 20 aprile 2018, 14:15

Ciao Roberto, ho apprezzato il tuo racconto però sono d’accordo con chi ti ha fatto notare che il lungo incipit brucia il finale. Quindi avresti fatto meglio a non introdurre subito il personaggio della Vecchia, ma solo in un secondo momento così da creare una scintilla di collo di scena nel finale. La scrittura comunque è molto ben calibrata e scorrevole, quindi sotto questo aspetto il racconto guadagna qualche punto in più!

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Paola B.
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Re: La Vecchia

Messaggio#6 » venerdì 20 aprile 2018, 23:50

Questa storia, secondo me, è troppo raccontata. L’azione avviene solo nella parte finale e, a causa di ciò che era stato già detto, non presenta novità. Andava diluita poco alla volta l’identità della vecchia, per creare suspense e invogliare la lettura. Così come è presentata diventa pesante già dall’inizio. Alla prossima.

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Linda De Santi
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Re: La Vecchia

Messaggio#7 » domenica 22 aprile 2018, 23:17

Ciao Roberto!
Racconto piacevole da leggere, che sviluppa il tema del contest in maniera classica.
Purtroppo, nel momento in cui si capisce che la vecchia è una strega, è abbastanza scontato come finirà la vicenda.
C’è anche un po’ di confusione a livello di tempi verbali, la narrazione inizia al passato, passa al presente, poi torna di nuovo al passato.
Un paio di frasi che non mi hanno convinto:

“Misero i passamontagna, bussarono ed entrarono” –> mi suona strano, da quando in qua i ladri bussano? :)

“Impugnava una pistola, pronto anche a sparare se avesse incontrato qualcosa di brutto, se le leggende che aveva ascoltato su quella vecchia, avessero avuto un fondo di verità.” -> Qui c’è una piccola contraddizione, poco prima è stato detto che non avevano ascoltato le dicerie sulla vecchia, ma solo quelle secondo cui la vecchia era ricchissima.

Comunque, nonostante sia ovvio che fine faranno i ladri, la scena in cui Manuel entra in casa dopo aver sentito le grida mette effettivamente i brividi.
Il racconto in sé è valido, taglierei giusto la spiegazione minuziosa dei sortilegi della strega nell’incipit e le varie incongruenze qua e là. Per il resto, la storia si legge bene.
Alla prossima!

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DandElion
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Re: La Vecchia

Messaggio#8 » giovedì 26 aprile 2018, 1:09

Mi piace molto la tua introduzione, in cui per filo e per segno descrivi la sprovveduta incapacità dei tuoi ladruncoli da strapazzo di cogliere le informazioni veramente essenziali sulla Vecchia.
Mi sembrano un po' superflui i riferimenti agli ornamenti del cancello che rendono ridondante il concetto già ben chiaro "questa casa non è abitata da gente comune".
Mi sfugge perchè i corpi dovessero essere acefali (c'è un motivo che ho perso o è una informazione come un'altra?) e perchè il famiglio diventa un caprone (un po' banale no?) però nel complesso il tuo racconto non mi dispiace affatto :)
#AbbassoIlTerzoPuntino #NonSmerigliateLeBalle
#LicenzaPoeticaGrammatica
Adoro le critiche, ma -ve prego!- che siano costruttive!!

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Monica Patrizi
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Re: La Vecchia

Messaggio#9 » giovedì 26 aprile 2018, 21:52

Ciao Roberto!
Del tuo racconto mi è piaciuto come hai scelto di sviluppare il tema del Contest: una rapina nella casa sbagliata, quella di una strega, raccontata dal punto di vista dei rapinatori. Il racconto si legge bene e l'idea mi è piaciuta, tuttavia qualche incongruenza che i commenti precedenti hanno già segnalato (ad esempio il passamontagna), il passare da un tempo dei verbi a un altro (passato, presente, poi di nuovo passato), dettagli inseriti nel racconto non indispensabili ai fini dell'equilibrio della storia (ad esempio il nome e cognome dei tre rapinatori, la loro esatta provenienza geografica) ne penalizzano il mio giudizio rispetto alla classifica finale. Secondo me con una revisione più accurata può diventare un ottimo racconto, l'idea mi è piaciuta molto. A rileggerci.

alexandra.fischer
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Re: La Vecchia

Messaggio#10 » domenica 29 aprile 2018, 9:54

Mi piace questa dimora stregata, resa con maestria (soprattutto nella descrizione del cancello diabolico). E anche il personaggio della Vecchia (la magia nera che pratica ha qualcosa di medievaleggiante: vedi il rospo e la ciocca di capelli biondi e la sua origine torinese è davvero un’ottima trovata, visto l’alone demoniaco che pervade da sempre quella città). Per i tre ladri alessandrini la faccenda di derubarla si rivela davvero…micidiale (soprattutto per Carlo e Giovanni). La scena del ritrovamento dei due cadaveri acefali da parte del palo Manuel fa davvero paura, soprattutto per la calma della strega cieca, la quale accarezza il caprone (suo familiare e complice del delitto) in un’atmosfera di pace domestica.


Attenzione a:
ala casa (refuso: alla)

E anche a mettere uno spazio nella frase finale.

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antico
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Re: La Vecchia

Messaggio#11 » mercoledì 2 maggio 2018, 20:51

Un paio di errori "strategici". 1) troppo tell nella prima parte che fagocita tutta la seconda parte laddove il pdv forse sarebbe dovuto rimanere sui tre furfanti svelando gradatamente. 2) dal passato al presente e poi di nuovo al passato, passaggi che stridono e bloccano la lettura. Forma più che buona. Quindi? Da sistemare perché il racconto c'è e promette di essere anche bello e intrigante. Scrivi molto bene. Pollice ni tendente all'alto per me.

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