Gruppo PARANOID: Lista racconti e classifiche

La Sesta Era continua nel segno di Andrea Cavaletto! Appuntamento per lunedì 16 aprile dalle 21.00 all'una!
Avatar utente
antico
Messaggi: 7171

Gruppo PARANOID: Lista racconti e classifiche

Messaggio#1 » martedì 17 aprile 2018, 2:03

Immagine

BENVENUTI ALLA CAVALETTO EDITION, LA SECONDA DELLA SESTA ERA DI MINUTI CONTATI, LA 114° ALL TIME!

Questo è il gruppo PARANOID della CAVALETTO EDITION con ANDREA CAVALETTO nelle vesti di Guest Star.

Gli autori del gruppo PARANOID dovranno commentare e classificare i racconti del gruppo DYLAN.

I racconti di questo gruppo verranno invece commentati e classificati dagli autori del gruppo MARTIN.


Questo è un gruppo da DIECI racconti, pertanto saranno i primi QUATTRO racconti ad avere diritto alla pubblicazione immediata sul sito e a entrare tra i finalisti che verranno valutati da ANDREA CAVALETTO. Altri racconti ritenuti meritevoli da me, l'Antico, verranno a loro volta ammessi alla vetrina del sito, ma non alla finale. Ricordo che per decidere quanti finalisti ogni gruppo debba emettere cerco sempre di rimanere in un rapporto di uno ogni tre approsimandolo per eccesso.

Per la composizione dei gruppi ho tenuto conto del seguente metodo: per primi ho assegnato ai raggruppamenti coloro già in possesso di punti RANK DELLA SESTA ERA (il primo nel gruppo A, il secondo nel gruppo B, il terzo nel gruppo C, il quarto nel gruppo A e così via), coloro che ancora non hanno punti rank d'Era sono stati assegnati a seguire (primo a postare gruppo X, secondo a postare gruppo Y, terzo a postare gruppo BETA, quarto a postare gruppo X e così via). Inoltre ho provveduto a posizionare i tre racconti con MALUS MINIMO in modo che fossero uno per gruppo.

E ora vediamo i racconti ammessi nel gruppo PARANOID:

Smemorato, di Linda De Santi, ore 23.38, 3655 caratteri
Madame, di Dand Elion, ore 23.11, 3573 caratteri
Bela or Bella?, di Giuseppe Gangemi, ore 00.56, 3643 caratteri
Anagramma, di Paola Rossini, ore 00.08, 1460 caratteri
Richiamo arcano, di Nicola Digirolamo, ore 22.25, 2708 caratteri
Mettiamola ai voti, di Eleonora Rossetti, ore 00.01, 3618 caratteri
Odore di pulito, di Francesco Cristaudo, ore 00.09, 2675 caratteri
Studia, mangia, AMA, di Monica Patrizi, ore 00.25, 3199 caratteri
Contenuti extra, di Filippo Santaniello, ore 00.50, 3593 caratteri
Il rifugio degli esuli, di Alessandro Randone, ore 01.27, 3630 caratteri RACCONTO RITIRATO DAL CONTEST E SPOSTATO NEL LABORATORIO, NON COMMENTARE E NON INSERIRE IN CLASSIFICA

Avete tempo fino alle 23.59 di giovedì 26 APRILE per commentare i racconti del gruppo DYLAN. Le vostre classifiche corredate dai commenti andranno postate direttamente sul loro gruppo. Per i ritardatari ci sarà un'ora di tempo in più per postare le classifiche e i commenti, quindi fino alle 00.59 del 27 APRILE, ma si prenderanno un malus pari alla metà del numero di autori inseriti nel gruppo approssimato per difetto. Vi avverto che sarò fiscale e non concederò un solo secondo in più. Vi ricordo che le vostre classifiche dovranno essere complete dal primo all'ultimo. Una volta postate tutte le vostre classifiche, posterò la mia e stilerò quella finale dei raggruppamenti.
NB: avete DIECI giorni per commentare e classificare i DIECI racconti del DYLAN e so bene che sono tanti. Ricordatevi però che Minuti Contati, oltre che una gara, è primariamente un'occasione di confronto. Utilizzate il tempo anche per leggere e commentare altri racconti, ne avete VENTINOVE (escluso il vostro) a disposizione e se la guardate in quest'ottica, ve lo assicuro, DIECI giorni sono anche troppo pochi. E ancora: date diritto di replica, tornate a vedere se hanno risposto ai vostri commenti, argomentate, difendete le vostre tesi e cedete quando vi convinceranno dell'opposto. Questa è la vostra palestra, dateci dentro.

Eventuali vostre pigrizie nei confronti dei commenti ai racconti (che devono avere un limite minimo di 300 caratteri ognuno) verranno penalizzate in questo modo:
– 0 punti malus per chi commenta TUTTI i racconti assegnati al suo gruppo con il corretto numero minimo di caratteri.
– 13 punti malus per chi commenta tutti i racconti assegnati al suo gruppo, ma senza il numero minimo di caratteri.
– ELIMINAZIONE per chi non commenta anche solo un racconto di quelli assegnati al suo gruppo.


Vi ricordo che i racconti non possono essere più modificati. Se avete dubbi su come compilare le classifiche, rivolgetevi a me.
Potete commentare i vari racconti nei singoli thread per discutere con gli autori, ma la classifica corredata dai commenti deve obbligatoriamente essere postata nel gruppo DYLAN.
Altra nota importante: evitate di rispondere qui ai commenti ai vostri lavori, ma fatelo esclusivamente sui vostri tread.

BUONA CAVALETTO EDITION A TUTTI!



Avatar utente
SalvatoreStefanelli
Messaggi: 351

Re: Gruppo PARANOID: Lista racconti e classifiche

Messaggio#2 » martedì 17 aprile 2018, 19:18

Eccomi qui a stilare la mia classifica. Per il podio non ho molti dubbi, per il resto della classifica sto sudando a trovarvi un ordine. Andiamo con i commenti ai racconti e poi vediamo.

Mettiamola ai voti - Eleonora Rossetti
Eleonora: brava! Brava davvero. Grande idea quella del condominio di anime, poi, le riunioni condominiali sono l'inferno di qualunque anima e l'ironia con cui ci presenti ognuno dei protagonisti e tutto il quadro merita un plauso. Questa è la storia che mi è piaciuta di più, sinora. Anche il finale è molto bello. Andrebbe, è vero, spiegato come mai il tizio abbia potuto effettuare volontariamente una esperienza extra corporea, ritrovarsi come se nulla fosse in presenza di tutte le altre anime, loro davvero di morti, e non risentirne di quello stesso effetto che "si sa" procura il vedere uno spirito.

Smemorato - Linda De Santi
Ciao Linda. Molto carina questa storia, con questo risvolto straniante e romantico. Il pathos leggero va aumentando mano a mano che la storia procede. Le descrizioni degli ambienti appena accennati rendono comunque bene l'idea di dove ci si trovi, lasciandoci immaginare il tutto senza creare contrasti. Anche la narrazione degli avvenimenti è liscia e senza ostacoli e ci si vede avanzare verso l'epilogo senza problemi. Persino la scena finale ci pare "normale" nonostante sulle prime non si capisca che la donna che rovista in cucina è Giada. La casa gelosa è bellissima. Brava.

Madame - DandElion
Ciao Dand. I riferimenti alla letteratura fumettistica o meno mi sono piaciuti, così come la seconda parte della storia. Trovo, però, che il prologo sia troppo staccato dal resto, che ci manchi qualcosa che mi renda chiaro il dopo (che viene prima). Forse, è solo una mia colpa nel non vederci tutto il collegamento a cui tu avrai pensato. Per il resto trovo che non ci siano problemi, a parte solo un refuso, un doppione "che le le case..." verso la fine.

Bela or Bella? - Giuseppe Gangemi
Ciao. La storia è carina, simpatici i riferimenti cinematografici. Floscio il finale, che non raggiunge il livello che un colpo di scena dovrebbe avere, nemmeno il dubbio che i due, o almeno uno dei due, possano essere davvero personaggi dell'horror esalta la scena. Anche il modo di descrivere le scene mi è piaciuto poco. Il potenziale per una bella storia c'era ma, mi dispiace dirlo, non credo sia stato sfruttato al meglio.

Anagramma - Melusine
E anche questa ragazza è morta!
L'idea è molto carina e anche ben presentata. Le scene scorrono lisce e senza problemi di sorta. Non vi sono refusi o, almeno, io non ne ho trovati. Però c'è un difetto anche grave (forse) in tutta questa storia: "Digitare Morte" non è l'anagramma di "Dimore stregate". Ora, è un errore voluto? Stando il fatto che si presenta alla fine della storia, non credo possa esser voluto, quindi è una disattenzione. In tal caso inficia la qualità di tutto il racconto.

Richiamo Arcano - Nicola Digirolamo
La storia si basa su un qualcosa di già visto, ma non è un problema. Trovo che sia scritta abbastanza bene pur se non esalta o emozioni più di tanto e non scivoli via così tanto facilmente. Quello che non trovo vada bene è una cosa sola, per me importante. Tu dici che il corvo attaccava quanti, pur sentendolo gracchiare, osavano avvicinarsi alla casa. Questo, per me, significa che non avevano paura. Questa mia conclusione può essere sbagliata, ma se non lo fosse? Essendo io ad averla vista in questo modo, ne traggo una mia conclusione: il tuo finale vi cozza contro e inficia il suo stesso senso e, questo non va proprio bene.

Odore di pulito - Francesco Cristaudo (Krum_Krum)
Ciao Francesco. Ti dirò: la storia è messa giù molto bene, con un narrato per niente stancante. Lascia sul palato il sapore dell'attesa, di sapere cosa accadrà. Ecco, il finale trovo sia l'unica pecca di tutta la storia. Visto che un poco di spazio, mi pare, tu l'avessi, potevi approfittarne e mostrarci la scena dell'incidente, con l'amico Pilade che si avvicina al protagonista dicendogli "Te l'avevo detto che ci saremmo rivisti presto". Per il resto non mi pare che ci siano appunti da riferirti o refusi da farti notare.

Studia, mangia, AMA - Monica Patrizi
Bella questa storia, mi ha fatto sorridere. Mi è piaciuta l'inversione delle parti, sia nell'età comportamentale della madre che nei ruoli. Divertente, così come il finale, tutta la storia. C'è un po' meno qualità nel non spiegare come tutto è iniziato, se è una regola, nel mondo che hai immaginato, che una madre di 42 anni si comporti da adolescente o, il suo trasformarsi a cosa sia dovuto. Il legame con la dimora non viene preso molto in considerazione, se non per il fatto che tutta la scena si svolge in casa.
Sono incerto su dove collocare il tuo racconto nella classifica, ma non lo metterò in fondo, stanne certa.
P.s. Nella frase conclusiva avrei scritto così "No, mamma, sei perfetta".

Contenuti extra - lucianofilippo.santaniello
Questa storia scorre via bene e le scene sono credibili quanto basta. A tratti si nota un po' di umorismo, il che non fa male. Non mi sembra di aver visto refusi da nessuna parte. L'unica pecca che trovo è nel secondo colpo di scena finale: un po' deboluccio, secondo me. Non sono riuscito a capire che simbolo hai inserito dopo la prima parte, che significato ha nella storia. Diciamo che non mi hai deluso ma nemmeno soddisfatto appieno.

Il rifugio degli esuli - Charlesdexter
La tua storia aveva del potenziale ma l'ho trovato messo giù male, molto raccontato e poco emozionante: non sono riuscito a immedesimarmi nel protagonista e in nessuno degli altri personaggi. Inoltre, anche il senso del finale non mi è stato chiaro. Non vi ho trovato evidenze di errori o refusi. Mi spiace, ma è quella che mi è piaciuta meno, sinora.

CLASSIFICA
1) Mettiamola ai voti
2) Smemorato
3)Studia, mangia, AMA
4) Odore di pulito
5) Anagramma (sarebbe andato in seconda piazza ma visto il difetto di anagramma scivola qui)
6) Madame
7)Contenuti extra
8) Bela or Bella
9) Richiamo Arcano
10) Il rifugio degli esuli

alexandra.fischer
Messaggi: 2862

Re: Gruppo PARANOID: Lista racconti e classifiche

Messaggio#3 » martedì 17 aprile 2018, 21:16

Buonasera, ecco i miei commenti:

SMEMORATO di Linda de Santi Bellissimo racconto, che mi ha ricordato la “Bella Adescatrice” di Oliver Onions. Anche in quel caso, una dimora dotata di animo femminile seduce l’uomo che la abita. Tu hai rinfrescato lo spunto in modo interessante: prima sembrava che il protagonista fosse afflitto da un Alzheimer precoce (visto che è quarantenne), invece, è stata proprio la casa in cui vive a togliergli progressivamente la memoria ricorrendo a tecniche di seduzione degne di un’amante (vedi la vasca da bagno e anche la finestra socchiusa…per quanto il controllo sul tempo atmosferico da parte della casa mi sembri un po’ una forzatura). E chi rimette è la povera Giada, moglie del protagonista scacciata da lui (avvisa la polizia) e dalla casa (vedi i rubinetti aperti in cucina).

MADAME di Dandelion Mi è piaciuto il racconto dylandoghiano, godibile come un fumetto del Nostro. Dylan si è messo in un grosso guaio (vedi inizio racconto, molto efficace in quanto a brividi) accettando il caso di un’irlandese prosperosa alla ricerca di uno spettro domestico smarrito nel trasloco. Mi è piaciuto il dettaglio del cane, che si abitua alla convivenza con la “sposa fantasma” e anche il dettaglio della dimora della defunta (si vedeva nello specchio dell’alloggio dell’irlandese a ogni apparizione spettrale).


Attenzione a:
Me lo ripeta
Glielo posso anche ripetere (qui scriverei: glielo posso anche dire di nuovo)
Che le case potessero essere due…(qui scriverei: che le abitazioni)
Accetto il caso

Refuso li: si scrive lì.



BELA Or BELLA? Di Giuseppe Gangemi Mi piace questa storia surreale, con tanto di casa che piacerebbe molto anche a Dario Argento. Danilo si fa amare (un tipo stralunato, lampadato e con doti da imprenditore nel campo delle telecomunicazioni: il fatto di voler espandere il giro d’affari a Gorla non gli impedisce di ritagliarsi uno spazio dilettevole, ossia incontrare l’amica di chat Silvia, fanatica di cinema horror come lui). Il dettaglio che mi ha più divertita è il particolare cosplay dei due (denti da vampiro per lui, katana alla mano per lei): e alla fine, come conclusione…il duello fra i due nella casa dal cancello ornato di serpenti (chissà che film ha visto Nicole, la figlia di lei, per irritare tanto Danilo).



Attenzione:

a lavoro (si scrive: al lavoro)

ANAGRAMMA Di Paola Rossini
Racconto criptico. Qui di dimora stregata ce n’è più di una (le tre dell’anagramma), e quella frase dovrebbe indicare il luogo in cui è tenuta prigioniera la quarta vittima del serial killer maniaco degli anagrammi. Quello finale non indica un luogo, ma dovrebbe completare le altre frasi citate nel racconto per aiutare l’esperta Silvia a indicarlo ai poliziotti. Il punto debole del racconto è che manca un nome preciso (magari della casa degli orrori). Per il resto, c’è del buono nei dialoghi, si coglie la tensione e ci sono indizi sufficienti per comprendere la caccia al folle.

Attenzione a:
Veloce Silvia abbiamo solo dieci minuti (riscrivere: Veloce, Silvia, abbiamo solo dieci minuti)
Sarebbe apparso il luogo dove era tenuta prigioniera: manca il soggetto, aggiungere: la ragazza o l’ennesima vittima.

RICHIAMO ARCANO Di Nicola Digirolamo Carino il richiamo a Nightmare usando Elm Street come sede della casa stregata. Lo spunto della maledizione racchiusa nella dimora è molto originale (l’essere che la abita obbliga l’incauto visitatore coraggioso a trasformarsi in corvo guardiano). Mi piace come hai descritto la figura del corvo, collerico con i curiosi ma tollerante con il successore prescelto. Mostrare anche l’orrore nascosto nella casa avrebbe arricchito ulteriormente il racconto.


Attenzione a: la dentro (refuso: si scrive là dentro)
E tentava di entrare ugualmente (manca la virgola dopo ugualmente)
Per beccargli la faccia riducendogliela ad un colabrodo (manca la virgola dopo faccia e si scrive: a un colabrodo)
Sei al servizio dell’entità e lui è troppo forte (si scrive: lei è troppo forte, perché entità è femminile)

METTIAMOLA AI VOTI Di Eleonora Rossetti L’idea della riunione condominiale fra trapassati irritati per gli abusi dei vivi: sesso torrido (con grande scandalo della moglie defunta costretta ad assistere alle incursioni del marito superstite sui siti porno per compensare la solitudine), lavatrici rumorose, stereo accesi a tutto volume all’alba. La soluzione proposta dal nuovo arrivato è di trasformare gli irriverenti in spettri (mostrandosi loro, con la conseguenza di provocare infarto e dipartita). Certo, non è molto leale, ma a mali estremi…E dire che l’ultimo arrivato non è neppure morto (è un esperto di viaggi extracorporei vivo e vegeto). Qui la dimora stregata è diventata…un condominio.

ODORE DI PULITO Di Francesco Cristaudo Mi piace questo racconto: la casa che sa di pulito e ha i mobili ricoperti da uno strato di sale è abitata dal fantasma del gentile signor Pilade, mortovi dopo essere sopravvissuto a un incidente d’auto costato la vita alla moglie (strazianti i suoi sensi di colpa, acuiti da figli insensibili). Qui, la dimora stregata non è un luogo d’orrori, ma di malinconie serpeggianti. L’appassionato lettore di romanzi horror (vedi Shining letto accanto alla finestra) e di case stregate Ciccio, è un adolescente complessato e solitario ben felice di diventargli amico, ricevendone lezioni di vita (peccato che la sua duri troppo poco prima di metterle in pratica).

Attenzione a: Delle le sessantatré case stregate presenti in Toscana quella a Marina di Pisa (manca la virgola dopo quella).

STUDIA, MANGIA, AMA di Monica Patrizi Dimora stregata sì! E con qualcosa di “Viceversa”, il film in cui padre e figlio si scambiano i ruoli. Qui abbiamo un figlio paterno nei riguardi di una madre preadolescente di 42 anni non troppo brava a scuola ma dal talento di “aspirapolvere umano” che si attiva solo con la luna piena (sfido che si sente anormale, poveretta). E il figlio paterno medita di sfruttare quel talento ai fini pratici (risparmiare sulla tassa dei rifiuti). Il tutto reso in modo assolutamente naturale. Originalissimo.

Attenzione a:
È successo qualcosa mamma? (manca la virgola dopo: qualcosa)



CONTENUTI EXTRA DI FILIPPO SANTANIELLO La dimora stregata c’è. E anche con l’elemento della magia nera praticata dal domestico peruviano (formula per resuscitare i morti incisa sul parquet coperto poi dalla moquette). L’orrore è reso molto bene: l’anziana attrice Scansani fa paura per il solo fatto di continuare ad abitare lì (con il domestico stregone…morto chissà come. Anche l’indizio che dai sulla necessità di essere un sacerdote Bokor per leggere la formula evocativa, pena il trasformarsi in demoni cannibali). Il contesto della storia è terrorizzante: al giornalista Stefano Ardini tifoso sfegatato sfugge l’indizio che potrebbe salvarlo perché non presta orecchio alle parole della Scansani durante l’intervista (ha la mente nella partita di calcio che sente con l’auricolare). Il microfonista Bezzati fa la sua parte (forse alla ricerca di uno scoop) terrificante, portandolo nella stanza del domestico. Ardini demone cannibale fa paura, ma neanche la Scansani scherza (mette i brividi immaginarsela tutta sola, resuscitata e con la porta della stanza degli orrori aperta).

IL RIFUGIO DEGLI ESULI Di Alessandro Randone Storia interessante: la dimora stregata racchiude un segreto di famiglia che distrugge la vita al protagonista Eugenio Ventura, desideroso di una vita tranquilla come produttore vinicolo, gestore dell’agriturismo che dà il titolo al racconto, e padre di famiglia (dopo una carriera aziendale come trasfertista). Peccato che la sfortuna descritta nel diario dello zio colpisca anche lui (causata da uno spettacolo comico che la ridicolizza messo in scena da Eugenio). Il particolare delle “pietre che parlano” è inquietante, come pure la figura spettrale dello zio orbo.
Attenzione a:
Dopo lunghi pellegrinaggi per le aziende d’Europa ora finalmente avrebbe potuto produrre il proprio vino (manca una virgola dopo: Europa, ne manca una dopo: ora e una dopo: finalmente).
Indole dissacratrice (si scrive: dissacrante)

Dopo di quello spettacolino (si scrive: dopo quello)
Non metterei il particolare della moglie che fa visita ai propri parenti fra le traversie di Eugenio (fa troppo comicità involontaria)
Le pietre che parlano le inserirei nei brani del diario dello zio (spiegando anche il destino della famiglia di lui), e il bambino che ne parla a Eugenio lo farei intervenire dopo lo spettacolo. Così il racconto sarebbe meno slegato (spiegheresti anche perché allo zio manca l’occhio, mostrando cosa c’è nello scantinato).


La mia classifica, soffertissima, perché siete tutti ottimi scrittori, È:



RICHIAMO ARCANO Di Nicola Digirolamo

CONTENUTI EXTRA Di Filippo Santaniello

ODORE DI PULITO Di Francesco Cristaudo

METTIAMOLA AI VOTI Di Eleonora Rossetti

SMEMORATO di Linda de Santi

BELA Or BELLA? Di Giuseppe Gangemi

MADAME di Dandelion

STUDIA, MANGIA, AMA di Monica Patrizi

ANAGRAMMA Di Paola Rossini

IL RIFUGIO DEGLI ESULI di Alessandro Randone

Avatar utente
Il Calmo
Messaggi: 182

Re: Gruppo PARANOID: Lista racconti e classifiche

Messaggio#4 » mercoledì 18 aprile 2018, 23:50

CLASSIFICA

1- METTIAMOLA AI VOTI
2- SMEMORATO
3- CONTENUTI EXTRA
4- ODORE DI PULITO
5- MADAME
6- RICHIAMO ARCANO
7- STUDIA MANGIA AMA
8- ANAGRAMMA
9- BELA OR BELA?
10- IL RIFUGIO DEGLI ESULI

COMMENTI

1) METTIAMOLA AI VOTI

BINGO!
Divertente, leggero e sarcastico.
Un florilegio di dialoghi intrecciati davvero molto piacevoli.
Non ho molto da dire se non forse per il finale. Non ho capito bene infatti il ritorno nel corpo umano del protagonista. Forse avrei preferito che fosse anche lui un fantasma appena defunto, non so. Qualcosa di diverso.
Però il racconto è originale e molto carino.
Nel complesso è proprio l’idea di base che per me è vincente
Bel lavoro.


2) SMEMORATO

Ho trovato il racconto molto piacevole e leggero.
Facile da seguire (e questo per me è sempre il più grande dei pregi per i racconti brevi) e con un finale che anche se potevo in qualche modo aspettarmi, non ha stonato.
Forse avrei cercato di essere leggermente meno ripetitivo nel riproporre lo schema delle cose strane che succedevano.
Nella parte centrale (la scena del bagno) avrei forse descritto qualcosa di un po’ più particolare o anche magari di più comico. (sono solo mie impressioni personali che butto lì).
Comunque nel complesso un buon racconto, molto molto bene.


3) CONTENUTI EXTRA

Ganzo questo racconto, non mi viene in mente altro aggettivo.
All’inizio ero sfiduciato, non mi aveva preso molto, poi invece l’ho trovato fresco e grottesco.
Il contrasto tra la Roma e la situazione drammatica che si era creata l’ho gradito, così come il finale.
Scrittura rapida e lineare, che non lascia spazio a particolari intoppi.
Avrei tolto la frase dove Stefano va a prendere Fabio, che per me è inutile e secondo me la vecchia doveva morire davvero e così la maledizione poteva essere spiegata diversamente.
Difficile spiegare cosa avrei fatto di diverso ma quel passaggio non mi ha molto convinto.
Nel complesso però per me è un racconto da podio.



4) ODORE DI PULITO

Bene Francesco, ho letto il tuo racconto.
Preciso, pulito e breve. Stilisticamente nulla da eccepire, quindi bravo.
Incipit che cattura subito e molto azzeccata la frase sui fantasmi come le persone.
Potevi forse (mio gusto personale) osare un tantino di più con i caratteri a disposizione e dare elementi ulteriori per farciforse empatizzare maggiormente col povero Ciccio e poi arrivare al finale.
Ecco il finale, idea ottima, quindi bravo. Potevi però renderlo in qualche modo più incisivo, più crudo. Più coltellata (termine non a caso), magari forse spezzandolo dal contesto, e descrivendolo con più di pathos.
Comunque nel complesso una lettura lineare e piacevole e quindi un buon lavoro, meritevole di proseguire.



5) MADAME

Non c’è una ragione specifica ma il racconto non mi ha convinto a pieno.
Un’indagine su un fantasma.
L’idea ci starebbe, però non riesco a capire perché l’investigatore si trovi all’inizio in una situazione tanto disperata e non riesco poi a legarlo al finale in nessun modo.
Comprendo benissimo che i caratteri sono limitati, ci mancherebbe, però mi manca un passaggio.
Madame non sembra essere un fantasma cattivo, allora perché un incipit del genere?
L’idea ripeto è buona però per il mio gusto poteva essere sviluppata diversamente, dando quel pizzico di informazione in più che potesse instillare nel lettore più curiosità.
Il racconto è comunque ben scritto e il tema ovviamente centrato.


6) RICHIAMO ARCANO

Il racconto l’ho trovato un po’ piatto.
¾ del racconto sono “ raccontati” e c’è pochissima azione.
Il finale non mi è dispiaciuto: il cambio tra il corvo e il ragazzo ci starebbe anche, ma non si capisce la motivazione che c’è alla base. Questa entità chi è e perché fa questo?
Altra domanda che mi sono posto è: ma se il corvo prende le sembianze del bambino nessuno quindi si accorgerà della differenza? Ecco secondo me questo era forse il punto potenzialmente più interessante da sviluppare. Ogni tanto i bambini sparivano in quella città, poteva essere un’altra idea.
Sono ovviamente mie impressioni personali.
Per questi motivi ti ho messo nel mezzo della classifica.


7) STUDIA, MANGIA, AMA

Racconto che mi ha lasciato interdetto.
Rovesciare i ruoli è un’idea intrigante che mi è piaciuta subito e che ha destato la mia attenzione.
Altro punto a favore è lo stile molto diretto e semplice, senza fronzoli.
Poi però nella parte conclusiva mi sono perso.
Che cosa succede? Sono entrambi fantasmi in una casa stregata? (si spiegherebbe il rovesciamento dei ruoli ma non il collegamento col mondo reale)
La casa è stregata e allora la madre è impossessata da un fantasma? Si, è questo. Però la madre fa cose talmente assurde che il figlio reputa quasi normali e allora perdo la coerenza completamente.
Manca a mio parere una spiegazione iniziale, cioè da dove siamo partiti per arrivare a questo stato allucinante.
La descrizione poi di leccare ogni cosa l’ho trovata molto pesante, quasi forzatamente trash.
La battuta finale idem, per me non ci stava molto, perché porta tutto alla dimensione troppo “barzellettistica” che non so manco se si dice.
Peccato perché era davvero partito bene.


8) ANAGRAMMA

Il gioco dell’anagramma è interessante.
Il racconto è semplice e scorre bene.
Però non mi ha preso. Non ho trovato empatia con la situazione e con i personaggi che mi risultano piatti e senza pathos.
Non so nulla dell’assassino e nemmeno di come uccide le vittime o perché.
L’idea di iniziare nel mezzo dell’azione è ottima ma poi è tutto troppo affrettato per potermi fare un’idea.
È come se mancasse del ritmo necessario per una corsa contro il tempo.
Non sono proprio riuscito a immedesimarmi con una situazione che oggettivamente vedo come troppo veloce e poco spiegata. (ovviamente è una mia idea personale).
Per questo l’ho collocato nella parte bassa della classifica.


9) BELA OR BELLA?

Dunque, premetto che per capire il nesso del titolo con l’attore di Dracula ho dovuto cercare su google (ignoranza mia certamente), però questo mi ha fatto capire che il racconto non è certo fruibile per tutti e per me è una peccato originale poco sanabile.
Nella parte iniziale ho trovato forse troppi nomi e informazioni tutte assieme.
Il problema più grosso però (per il mio gusto) arriva nella parte finale.
In pratica cosa succede? Forse è un’altra mia mancanza ma non sono riuscito a capire la motivazione di tutto questo.
Nel lettore dvd c’è twilight (il riferimento a Pattinson anche qui non è stato immediato, perché non mi ricordavo il nome dell’attore) e il protagonista perde la testa e si arriva allo scontro. Ok benissimo, ma allora la dimora stregata non riesco proprio a vederla. Silvia è un fantasma in realtà? Lo è anche Nicole?
Dalla premessa avevo cullato l’idea che lui stesse chattando con un fantasma e allora si sarebbe aperto un mondo, ma non è stato così, peccato.
Il racconto è anche ben scritto ma il tema secondo me non centrato e c’è una eccessiva difficoltà nel capire tutti i rimandi che uno potrebbe non essere tenuto a sapere.


10) IL RIFUGIO DEGLI ESULI

Il primo paragrafo mi aveva convinto e l’idea per me c’era tutta, così come anche la descrizione.
Poi però arrivano i problemi.
Il secondo e terzo paragrafo li ho trovati entrambi pesanti e sostanzialmente poco utili, con un ritmo che andava scemando progressivamente.
Poi salta fuori il diario ma anche qui rimane tutto molto piatto.
Non sono spiegati anche gli avvenimenti nefasti, succede tutto di botto senza empatia con l’azione.
Il finale giunge telefonato e oggettivamente (sono solo miei pareri personalissimi) molto artefatto, quasi buttato lì per finire la storia.
In conclusione purtroppo devo porla all’ultimo posto. Mi dispiace.

Avatar utente
Emiliano Maramonte
Messaggi: 1034
Contatta:

Re: Gruppo PARANOID: Lista racconti e classifiche

Messaggio#5 » giovedì 19 aprile 2018, 16:27

Ecco la mia classifica, a cui seguono i commenti. Non me ne voglia chi ho indicato agli ultimi posti, ma queste sono le regole del gioco. Per le prime tre posizioni non ho avuto grossi problemi, per il resto sì...

1) SMEMORATO di Linda De Santi
2) ODORE DI PULITO Francesco Cristaudo
3) CONTENUTI EXTRA di Filippo Santaniello
4) ANAGRAMMA di Paola Rossini
5) METTIAMOLA AI VOTI di Eleonora Rossetti
6) RICHIAMO ARCANO di Nicola Digirolamo
7) BELA OR BELLA? di Giuseppe Gangemi
8) STUDIA, MANGIA, AMA di Monica Patrizi
9) MADAME di DandElion


MADAME di DandElion
Non posso dire che il racconto non sia ben scritto. C’è una certa perizia nel condurre la narrazione. La storia potrebbe anche risultare interessante, ma di fatto è confusa. Anche l’utilizzo del dialogo per sostenere l’incipit, in generale, è assai pericoloso, e infatti nel caso di questo racconto, funziona male. Non si capiscono bene i contorni della vicenda, si fa fatica a capire chi parli e con riferimento a cosa e il tema emerge dopo tanta affannosa lettura. Anche l’argomento centrale è nascosto dalle tante parole, dalle troppe frasi incalzanti… Si parla di specchi, di anime che si cercano (in che senso??), si intuisce il discorso della casa stregata, un investigatore interessato al caso… Probabilmente l’intera storia non era abbastanza chiara neanche nella mente dell’autrice. Mi duole dirlo, ma non mi è piaciuto.

SMEMORATO di Linda De Santi
Linda ormai è un marchio garantito. Ogni storia che scrive è sempre una sorpresa, con idee che lasciano il segno e restano a lungo nella memoria di chi legge. Questa, in particolare, è una rivisitazione della casa “maledetta” o stregata, dove non ci sono fantasmi o altre entità, ma la casa stessa è un’entità. La narrativa horror è piena di dimore di questo tipo, ma Linda è stata abile a introdurre un elemento insolito, ossia la gelosia della casa verso il suo proprietario, gelosia che lo conduce a una sorta di amnesia “programmata”, voluta e cercata. Il racconto scorre via che è un piacere, con un crescendo di avvenimenti inquietanti e rivelatori, fino all’efficace finale. Veri e propri difetti non ne ho trovati. Se proprio devo cercare il pelo nell’uovo, direi che un paio di riletture in più avrebbero reso più scorrevole la prosa in alcuni passaggi, ma il tempo a disposizione è quello… parliamo di Minuti Contati, quindi… E poi avrei voluto sapere, anche solo con un cenno veloce, che fine ha fatto la moglie Giada… Non si capisce bene se può essere stata tolta di mezzo dal marito o dalla casa stregata. In fondo, però, mi chiedo se sia così importante…

BELA OR BELLA? di Giuseppe Gangemi
Mah. Non so che pensare. Lo stile è pulito, semplice e gradevole. Anche la promessa di ironia “nera” all’inizio grosso modo viene mantenuta per tutto il racconto, però ci sono alcuni inconvenienti di fondo. Innanzitutto l’incipit. Siccome a Minuti Contati le storie devono essere compresse in una manciata di righe (massimo una pagina), la storia va imbastita subito, deve partire a razzo! Sennò l’attenzione del lettore si sgonfia. Tutta la prima parte è noiosa, perdonatemi se lo dico. Noia e inconsistenza. C’è questo tipo che va a trovare una tipa conosciuta in chat e poi… Non c’è mordente, non succede nulla di così interessante. Se davvero vuole essere un omaggio alla cinematografia horror o all’horror in generale (come pare che sia), è stato realizzato in maniera superficiale. Anche il finale è discutibilissimo. Potrebbe sembrare un’eco di “Kill Bill” con Uma Thurman che brandisce una katana, ma è altro e lascia l’amaro in bocca perché resta tutto lì sospeso… (quindi ora che succede? I due si affrontano? Lei lo uccide? Lui è malvagio? Che effetti ha la casa simil-transilvania sui personaggi?) Non si capisce molto. E’ un po’ tutto campato in aria…

ANAGRAMMA di Paola Rossini
Idea molto carina e fulminante. Ben realizzata. Stile veloce e tagliente che tiene desta l’attenzione fino alla fine, col “colpo di scena”. Avrei gradito qualche riga in più di suspense; così com’è perde un po’ di tensione verso la fine, ma la carica emotiva tutto sommato resta. Rapidi i riferimenti allo psicopatico di turno. Devo confessare di non essermi accorto che la soluzione conclusiva dell’anagramma è sbagliato, ma l’effetto non è venuto meno, anzi, mi ritengo piacevolmente ingannato (un po’ come Psyco di Hitchcock, in cui il regista bara con lo spettatore che però alla fine è soddisfatto lo stesso perché capisce il “piacevole” raggiro…) in quanto viene fuori qualche inquietante implicazione: allora l’ultima vittima è morta lo stesso! Allora l’esperta ha sbagliato… In realtà siamo al limite in quanto, questo discorso inficerebbe la validità di tutto il racconto, però ribadisco… a me l’errore non è dispiaciuto. Un po’ di editing qua e là avrebbe migliorato qualche passaggio, però null’altro da aggiungere. Complimenti. Bel lavoro!

RICHIAMO ARCANO di Nicola Digirolamo
La storia in sé è carina e suggestiva. Anche il colpo di scena finale è interessante. Il vero problema di questo racconto è come è narrato. Lo stile è pieno di giri di parole e di frasi pesanti. Ho avuto la sensazione di un tema scolastico in cui lo studente deve raccontare la sua giornata. Se la storia voleva essere di suspense, giocata sulle atmosfere e la suggestione, diciamo che ha fallito, poiché lo stile narrativo potrebbe essere accostato più a quello di una fiaba dai toni cupi che a un racconto con velleità più ambiziose. In fondo non mi è dispiaciuto, però neanche mi ha fatto gridare al miracolo. Anzi.

METTIAMOLA AI VOTI di Eleonora Rossetti
Divertente davvero! Scritto con stile brioso e con la giusta ironia. Un rovesciamento di prospettiva delle case stregate assai interessante. Oltretutto si parla di una questione critica, ossia quella delle riunioni di condominio, che a volte si trasformano in… esperienze infernali!! Ho seguito la trama con crescente curiosità fino al disvelamento finale. A voler cercare il pelo nell’uovo, avrei curato con maggior attenzione i dialoghi, con botta e risposta che a volte risultano confusi, tali per cui si perde un po’ il filo e, soprattutto, avrei riletto il parlato, a tratti un po’ troppo legnoso e artificioso. Da rivedere anche il finale che non è proprio chiarissimo. Comunque un racconto che ho gradito.

ODORE DI PULITO di Francesco Cristaudo
Una storia semplice, lineare, lieve, tenera e, a tratti, commovente. Non è un racconto che procura particolari sussulti, né intensi picchi emotivi, ma colpisce perché con una manciata di elementi sa costruire un certo interesse e una certa curiosità, persino una buona suggestione complessiva. Finale un po’ furbesco ma, tutto sommato, funzionale all’intera trama. Gradevole. Si merita una piena sufficienza.
Alla terza riga dall’alto, avrei messo “salsedine sui mobili” invece di “sale sui mobili”. Quarta riga: “percorreva viale D’Annunzio”.
“Non importa quante cose imparerai, ci sarà sempre qualcosa pronto a sorprenderti, sia in positivo che in negativo.” – Io avrei messo “sia nel bene che nel male”, anche perché subito dopo ribadisci il termine “positivo”…


STUDIA, MANGIA, AMA di Monica Patrizi
Il racconto parte benissimo, con dialoghi a raffica, un ottimo brio e, soprattutto, una situazione grottesca che cattura immediatamente l’interesse invogliando alla lettura. La trama, poi, è tutto un susseguirsi di momenti surreali, con l’apoteosi finale della “fissazione” della mamma/preadolescente al contrario. Purtroppo la parte finale è il grave punto debole della storia: non si capisce perché c’è stato lo scambio di ruoli, non si capisce se ci si trovi in una casa stregata (quindi il racconto sarebbe fuori tema…), non si capisce perché la mamma faccia quello che fa. Ciò fa crollare tutta l’intelaiatura ben costruita all’inizio. Dispiace, perché la storia ha un grosso potenziale tematico, ma finisce in una barzelletta comica. Di sicuro non sarà sul mio podio…

CONTENUTI EXTRA di Filippo Santaniello
Il racconto non è partito benissimo. Incipit banale, un po’ noioso, che però prefigurava qualcosa di inquietante. Proseguendo con la lettura, però, la vicenda si è fatta assai interessante, intrecciando in un colpo solo, horror, santeria, magia nera, formule magiche, sport e fanatismo calcistico, con un pizzico gustoso di cannibalismo. La storia, dunque, ben condotta e narrata, si è ripresa alla grande nel finale, colmando anche gli inconvenienti dell’inizio. Un paio di riletture in più non avrebbero guastato sia per sistemare e migliorare un paio di passaggi, che aggiustare un po’ tutto il testo.

Avatar utente
diego.martelli
Messaggi: 133

Re: Gruppo PARANOID: Lista racconti e classifiche

Messaggio#6 » sabato 21 aprile 2018, 9:09

1. Smemorato, di Linda De Santi
2. Contenuti extra, di Filippo Santaniello
3. Mettiamola ai voti, di Eleonora Rossetti
4. Madame, di Dand Elion
5. Studia, mangia, AMA, di Monica Patrizi
6. Odore di pulito, di Francesco Cristaudo
7. Anagramma, di Paola Rossini
8. Richiamo arcano, di Nicola Digirolamo
9. Bela or Bella?, di Giuseppe Gangemi

Smemorato, di Linda De Santi
Un ritmo delicato ed elegante, e un racconto che si legge davvero volentieri. La vicenda è ben narrata e strutturata e le trovate sono davvero divertenti, quindi fatico a trovare qualcosa che non mi piaccia. Qua e là avrei fatto scelte differenti per rendere il testo meno colloquiale: ad esempio, in "L’altro ieri era l’anniversario mio e di mia moglie, avevamo deciso di restare a casa a goderci una bella cenetta." avrei legato le due frasi con un "e" o con un "quindi".

Madame, di Dand Elion
I dialoghi sono costruiti molto bene, e complice il fatto che i personaggi e la situazione sono un omaggio esplicito a Dylan Dog il "sapore" e "colore" vengono trasmessi con molta efficacia. Sono rimasto un po' confuso però dalla struttura e dal significato della vicenda, o meglio, da come l'incipit si leghi oggettivamente al resto. Mi pare di capire, ad esempio, che ci sia un collegamento fra gli occhi di brace citati nel finale e le braci in fondo alla cantina, ma nessuna delle mie ipotesi per la spiegazione è soddisfacente, o sostenuta dal testo in modo bastevole.

Bela or Bella?, di Giuseppe Gangemi
L'aderenza al tema mi pare un po' debole, ma credo sia un problema minore. Ho trovato divertenti alcune trovate e l'umorismo insito nel titolo e nella trama, ma accade un po' poco per rendere il racconto davvero interessante. I dialoghi mi sono sembrati un po' "telefonati", non troppo autentici, e il finale arriva debole, impostato e poco autentico. Credo che l'idea avrebbe potuto reggere meglio inquadrando direttamente l'incontro fra i due da subito, e creando tensioni ed aspettative differenti (a mero titolo di esempio, fare presupporre al personaggio Danilo che ci sia qualcosa di davvero sinistro, per poi rivelare nel finale che è solo la preferenza di Silvia per Twilight). Mi sfugge, nell'economia del racconto, a cosa servisse la descrizione iniziale del business e dei movimenti geografici di Danilo: tutto in esso funziona (o non funziona) a prescindere da quelle informazioni.

Anagramma, di Paola Rossini
Mi è piaciuto il ritmo, e l'idea di fondo è interessante e divertente. Ho trovato però un po' scarsa l'attenzione alla punteggiatura, che poteva aggiungere maggiore leggibilità e sapore ai dialoghi. Altresì nella parte finale il meccanismo della storia viene spiegato da uno spiegone: visto che avevi ancora molti caratteri a disposizione potevi considerare, credo, altre soluzioni (un dialogo espositivo? una serie di immagini di ragazze rapite, qualcuna con una "X" sopra e qualcuna con la foto della liberazione sotto a una serie di parole anagrammate? Le sto sparando, sono a titolo di esempio). Devo ammettere infine che interpretare in questo modo il tema mi sembra un tentativo di eluderlo: in nessun modo si parla di "dimore stregate", nemmeno in modo allegorico.

Richiamo arcano, di Nicola Digirolamo
Le citazioni sono sempre un piacere, e parlare di Elm Street nella prima riga sicuramente evoca atmosfere e sensazioni interessanti. L'inizio del racconto promette bene, ma poi ci si perde un po': ad esempio, non viene spiegato perché il ragazzo sarebbe l'unico a non avere paura, o perché proprio quel giorno ha deciso di voler entrare ad ogni costo. Il finale è un po' "telefonato", scusa se non trovo un termine migliore: non percepisco una tensione, un qualcosa che in qualche modo mi renda interessante quello che sta accadendo al protagonista. Viene introdotta la figura dell'entità misteriosa che vive nella casa, ma di essa non sappiamo niente se non che impone singolari maledizioni. Il testo è ben scritto ed è esposto in modo ordinato, chiaro e leggibile, ma la trama purtroppo mi ha lasciato perplesso.

Mettiamola ai voti, di Eleonora Rossetti
Situazione che si dipana con ritmo gradevole, buona alternanza di dialoghi e narrazioni, interpretazione del tema calzante e senza dubbio divertente e persino un colpo di scena finale! Non trovo problemi nel racconto, e fatico quindi a trovare qualcosa da criticare. Se proprio, la difesa dei fantasmi dal piano proposto dal protagonista mi appare deboluccia: le "regole" "non stanno scritte da nessuna parte", e le remore morali vengono sollevate solo da una di essi (accidenti, che branco di criminali! Immagino che la morte non migliori le persone...). Ma è veramente spaccare il capello in quattro, il racconto funziona e non c'è ragione di fare le pulci al meccanismo per cui i fantasmi si sentono esasperati e pronti ad azioni estreme, specialmente in virtù del tono leggero del testo.

Odore di pulito, di Francesco Cristaudo
Il racconto suscita empatia per il povero Ciccio: i suoi problemi di autostima e il suo talento per i fantasmi cospirano a rendere proprio un fantasma il suo solo amico, maestro e confidente. Quello che trovo un po' strano sono le premesse poi perdute nel finale: il fantasma che gli dice di non lasciarsi scoraggiare dalle avversità e che lo rassicura sul suo migliore futuro non lasciano presagire il fatto che il ragazzo muoia di lì a poco. Il biglietto del fantasma mi risulta un po' strano come espediente per comunicare; altresì mi sembra strana la reazione del ragazzo, che a fronte di un "ci vediamo presto" (una frase che non sembra certo un addio definitivo) si preoccupa di avere perso il suo unico amico e non di eventuali e lugubri sottotesti; il finale arriva un po' tranchant, nel senso che siamo lieti del fatto che il ragazzo si consolerà di non essere stato abbandonato dal fantasma, ma solo a caro prezzo e in un modo un po' troppo telefonato.

Studia, mangia, AMA, di Monica Patrizi
I due personaggi e la loro relazione sono divertentissimi! I dialoghi mi sembrano buoni e l'esposizione chiara. Ho anche trovato divertente la citazione nel titolo e il doppio senso "ama/AMA".
Ho poco apprezzato la personificazione del lettore con il protagonista, ma non so dire il perché: ci sono esempi di testi di letteratura interattiva in cui ciò è la norma e la cui lettura non mi disturba minimamente, mentre qui ne ho un po' sofferto... magari è una questione della caratterizzazione di questo specifico personaggio (che non mi risulta molto simpatico).
Trovo poi che il racconto sia poco aderente al tema: al di là dell'evidente natura soprannaturale del picacismo estremo della madre non trovo riferimenti significativi a "dimore stregate".
Azzardo a dire che il racconto avrebbe funzionato meglio se tutto fosse stato inquadrato come un figlio emancipato che cerca di consolare la madre pazza in preda a fantasie inquietanti, salvo poi scoprire che è tutto soprannaturalmente vero: nella sua versione attuale mi sembra che tutto sia costruito in funzione della battuta finale e del suo collegamento con il titolo, che è un po' poco.

Contenuti extra, di Filippo Santaniello
Tema assolutamente centrato: c'è la casa, c'è una morta che ritorna, c'è una possessione demoniaca... benone. Personaggi semplici ma ben descritti, situazione chiara... forse l'incipit è un po' fiacco, ma il legame con il finale aiuta a promuoverlo. Qua e là, soprattutto nella parte centrale del testo, sento il ritmo scendere e molte descrizioni farsi meno interessanti, ma è il meno. Quello che regge il racconto sono le trovate, numerose e divertentissime: l'auricolare nell'orecchio per seguire la partita, l'esultanza sul rigore che uccide la vecchia, i riflessi demoniaci negli occhi prima di andare a compiere la strage... ho molto apprezzato tutto, e non trovo significative critiche da fare se non che una revisione più approfondita avrebbe snellito alcuni passaggi macchinosi nella parte iniziale.

Avatar utente
Adry666
Messaggi: 521
Contatta:

Re: Gruppo PARANOID: Lista racconti e classifiche

Messaggio#7 » sabato 21 aprile 2018, 16:05

Ciao a tutti e complimenti!!

La mia classifica per il vostro gruppo:

1 Mettiamola ai voti, di Eleonora Rossetti, ore 00.01, 3618 caratteri
2 Odore di pulito, di Francesco Cristaudo, ore 00.09, 2675 caratteri
3 Anagramma, di Paola Rossini, ore 00.08, 1460 caratteri
4 Contenuti extra, di Filippo Santaniello, ore 00.50, 3593 caratteri
5 Richiamo arcano, di Nicola Digirolamo, ore 22.25, 2708 caratteri
6 Smemorato, di Linda De Santi, ore 23.38, 3655 caratteri
7 Studia, mangia, AMA, di Monica Patrizi, ore 00.25, 3199 caratteri
8 Bela or Bella?, di Giuseppe Gangemi, ore 00.56, 3643 caratteri
9 Madame, di Dand Elion, ore 23.11, 3573 caratteri


Smemorato, di Linda De Santi,
Ciao Linda,
tema centrato. Anche se la dimora stregata è solo nella testa del protagonista, ma basta eccome.
Io ho interpretato il tuo racconto come una visione del protagonista distorta dalla malattia (Alzheimer?).
La trame e l’epilogo sono un po’ “telefonati” ma la prosa scorre bene, il ritmo è buono e si fa leggere.
Direi una prova discreta.
Ciao
Adriano

Madame, di Dand Elion,
Ciao Dand,
tema centrato, i fantasmi nella casa, anzi due, ci sono!
Un’indagine paranormale interessante che però il alcuni punti è un po’ confusa e mi ha lasciato perprlesso. Penso che ci sia qualcosa che non funziona nei punti di “unione” tra i paragrafi.
Nello specifico una nota, quando scrivi: “Alta, mora e con un bel personale”, mi suona un po’ arcaico per lo stile del tuo racconto. Sostituirei personale con un altro termine.
Nel complesso prova discreta.
Ciao
Adriano

Bela or Bella?, di Giuseppe Gangemi,
Ciao Giuseppe,
tema centrato un po’ debolmente ma la dimora c’è.
Il racconto è scritto bene e gira con un buon ritmo fino a tre quarti circa, poi il finale è piuttosto strano: tra il troppo debole per una chiosa valida, al non comprensibile rispetto a quello che volevi comunicare al lettore.
Se fossi in te lavorerei molto su quest’ultima parte per migliorare il tutto e rendere questo racconto una buona prova. Il tema mi sembra trattato in maniera originale, varrebbe la pena svilupparlo meglio.
Alla prossima
Ciao
Adriano

Anagramma, di Paola Rossini
Ciao Paola,
non so se il tema è centrato: la dimore stregata c’è come parola ma non come tema.
Il tuo racconto è breve quanto fulminante, buona l’idea. Hai portato bene avanti la suspense con una buona orchestrazione del ritmo.
Occhio a dei refusi che in uno svolgimento così corto saltano subito all’occhio.
Nel complesso buona prova, brava!
Ciao
Adriano

Richiamo arcano, di Nicola Digirolamo
Ciao Nicola,
tema centrato.
L’incipit: La vecchia casa disabitata in fondo a Elm Street faceva paura a tutti i ragazzi del paese.”
è una citazione del film: “NIghtmare”?
La prima parte scorre bene, buon ritmo, buone descrizioni. Poi però inizi a incespicare su delle ripetizioni che rendono faticosa la lettura.
Ad esempio: “Quel giorno Rick era davanti alla casa, ma stavolta era deciso a voler entrare ad ogni costo. Iniziò ad attraversare il vialetto, e il corvo taceva. Poi si avvicinò alla porta solo accostata, e il corvo lo guardava e taceva. “ Taceva, taceva…
Occhio a alcuni refusi già segnalati.
Nel complesso buona prova che può essere migliorata lavorando sulla seconda metà del testo.
Ciao
Adriano

Mettiamola ai voti, di Eleonora Rossetti,
Ciao Eleonora,
tema centrato, in soffitta! ))
Il tuo racconto è molto ben scritto e con grande ritmo. L’idea è piuttosto originale: una riunione di condominio dei condomini spirati fa ridere solo a pensarla, che condanna!!
I personaggi si muovono bene anche nel ristretto spazio dei caratteri minimali.
Solo la fine mi ha lasciato un po’ perplesso per i soliti motivi della sospensione d’incredulità, anche se in questo caso è autosospesa per definizione, lo so.
Veramente una buona prova, complimenti!!
Ciao
Adriano

Odore di pulito, di Francesco Cristaudo
Ciao Francesco,
tema centrato.
Grande atmosfera che un po’ mi ha ricordato “L’isola di Arturo” (E.Morante)
La storia scorre bene: buon incipit, bel finale, anche se triste; per fortuna nessuno di noi sa come e quando finirà la nostra esistenza… )
Bella la frase:
“Non importa quante cose imparerai, ci sarà sempre qualcosa pronto a sorprenderti, sia in positivo che in negativo. Tu devi solo essere pronto ad accogliere le cose positive e non lasciarti scoraggiare da quelle negative”
Nel complesso molto bene, Buona prova!
Ciao
Adriano

Studia, mangia, AMA, di Monica Patrizi,
Ciao Monica,
non so se il tema è centrato; non so se non ho capito io oppure non è presente proprio la dimora stregata.
Il tuo racconto è strano, nello stesso tempo è: interessante (il rovesciamento dei ruoli), trash (le scene mangiapolvere fanno un po’ senso), incomprensibile (perché i ruoli sono rovesciati? C’è un fantasma da qualche parte? Boh). È scritto bene, scorre, ma il senso a me sfugge.
Non so come inquadrarlo nella classifica.
A presto
Ciao
Adriano

Contenuti extra, di Filippo Santaniello
Ciao Filippo,
tema centrato senza dubbi.
Incipit un po’ difficoltoso da leggere la prima volta, sembra più un inizio di un trafiletto di cronaca, ma per un racconto così breve servirebbe qualcosa di più “pungente”.
Per il resto si legge bene: buon ritmo, giusto umorismo e sorpresona finale.
Perché li fai arrivare a piazza Bologna e poi parli del quartiere Coppedè?
Buon lavoro, bravo
Ciao
Adriano

Avatar utente
maria rosaria
Messaggi: 687

Re: Gruppo PARANOID: Lista racconti e classifiche

Messaggio#8 » lunedì 23 aprile 2018, 17:40

Ciao a tutti!
Di seguito la mia classifica con annessi commenti.

CLASSIFICA
1) Mettiamola ai voti
Ottima prova, uno dei migliori racconti finora letti in questo girone.
Non credo di avere nulla da obiettare: tema centrato, personaggi caratterizzati (per quanto si possa fare in poche battute), dialoghi divertenti e buon finale.
Se proprio vogliamo trovare un neo è l'assunto, nel finale, che chi vede un fantasma è destinato alla morte. Un po' mi sono chiesta perché.
Ma mi rendo conto che è veramente una bazzecola.
Brava!

2) Contenuti extra
A differenza di chi mi ha preceduto nei commenti, io non ho trovato difficoltà nell'incipit, anzi, mi ha catapultato subito nella storia.
Maria Rosaria che resuscita, poi, be', mi è proprio piaciuta!! :D :D
A parte gli scherzi, l'idea è ottima, il tema rispettato e l'espediente della telecronaca della partita della Roma a intervallare l'intervista l'ho trovato esilarante.
Anche il finale chiude degnamente questa storia un po' horror, un po' grottesca. Se proprio vogliamo trovare un pelo nell'uovo, avrei omesso il corsivo finale.

3) Smemorato
Bello veramente questo racconto.
Anche se il finale un po' me lo aspettavo, tuttavia il vero quesito qui è: ci troviamo di fronte a un proprietario smemorato che dimentica tutto, persino di avere una moglie oppure è la casa (stregata) innamorata a tal punto del proprio proprietario da fargli perdere la memoria per tenerlo con sé? Questo non lo sapremo mai, però non importa perché la storia è ben scritta, fa sorridere e ci conduce con curiosità fino alla fine.

4) Anagramma
Breve, veloce, efficace, il tuo racconto è un po' la corsa affannosa a salvare una vittima da morte certa.
L'idea dell'anagramma mi è piaciuta, l'attinenza al tema è un po' forzata ma chissene: c'è originalità nell'interpretazione e questo mi piace molto.
Qualche parola in più non mi sarebbe dispiaciuta, soprattutto per caratterizzare l'esperta o per definire meglio la storia che in realtà qui c'è poco: parlerei più che altro di una situazione.
Ma mi rendo conto anche che forse così il tutto avrebbe perso parte del suo fascino.

5) Odore di pulito
Molto carino il tuo racconto, ben disegnato il protagonista, un tredicenne un po' sfigato come spesso si sentono i ragazzini a quell'età. Ho apprezzato molto anche l'idea di affiancargli un fantasma buono, una sorta di modello e di amico da cui imparare le cose della vita.
Penso che la storia avrebbe reso di più se, sfruttando i caratteri che ancora avevi a dispiszione, avessi movimentato il tutto con qualche scena più "viva". Qualche dialogo, ad esempio, e anche un finale meno raccontato e più visivo.
Alla prossima

6) Madame
Molto intrigante questo tuo racconto.
C'è un poliziotto, o investigatore, che accetta un incarico e suppongo sia quello di trovare Madame, fantasma senza il quale la protagonista sembra sentirsi sola.
Spero di aver afferrato il senso della trama, perché un pochino mi sono persa. Forse è colpa di quell'intro molto scollegata al resto della storia; penso che probabilmente un'altra manciata di caratteri da spendere alla fine avrebbero giovato a chiudere il cerchio in modo che l'inizio fosse più vicino al finale. Chissà. E magari avrebbe anche aiutato a capire perchè il nostro investigatore si trovi prigioniero in una casa, con le dita coperte di sangue.
Peccato perché la storia è ben scritta e ha il suo fascino.

7) Richiamo Arcano
La tua storia centra in pieno il tema assegnato.
L'idea in sé mi è piaciuta, però credo che avrei apprezzato molto di più il tutto se non fosse stato così raccontato.
Potevi inserire qualche riga di dialogo, chessò, tra Rick e il padre per esempio. Potevi descrivere meglio la casa e le atmosfere intorno ad essa, creare insomma un'ambientazione più cupa.
Queste mie sono solo idee che mi vengono in mente ora rileggendo la tua storia che ha del potenziale.
Rimane il fatto che Minuti Contati, tra il poco tempo a disposizione e i caratteri limitati è veramente una brutta bestia (altro che corvo!)... :D :D

8) Studia, mangia, AMA
Il racconto è ben scritto e anche molto divertente. L'inversione dei ruoli è perfetta (e non ti nego che spesso, nella vita reale, è anche il mio sogno ;) ).
Ci sono, però a mio avviso, alcuni punti deboli in questo racconto:
- l'aderenza al tema che, per quanto mi sia sforzata, non sono riuscita a trovare.
- il motivo dell'inversione dei ruoli. E' un'intera società strutturata così (tipo fantascienza)? O è frutto di una specie di incantesimo?
- il finale un po' moscio, anche se ironico.
Peccato perchè l'idea era molto carina.

9) Bela or Bella
Ogni volta che leggo un tuo racconto mi fa sorridere il modo in cui riesci a utilizzare personaggi o citazioni dei fumetti e rendere il tutto a sua volta una fumetto.
Questa non è purtroppo una delle tue prove migliori, non perché non sia ben scritta ma perché, come ti hanno già fatto notare gli altri, manca un finale con un certo mordente.
Premesso che io non ho la fissa dei finali a sorpresa, anzi. A volte mi piacciono anche quelli un po' aperti, che lasciano spazio a diverse interpretazioni. Qui però è tutto un po' piatto, perdonami l'aggettivo.
Ho avuto difficoltà a capire il motivo del disgusto finale del protagonista (non conoscevo il nome del protagonista di Twilight, però ora lo conosco... ;) ) e anche questo non ha aiutato.
Inoltre, l'aderenza al tema non l'ho trovata: di quale dimora stregata stiamo parlando?
Credo che se deciderai di dedicarci più tempo, aggiustare il finale e caratterizzare meglio i personaggi potrebbe migliorare molto.
Maria Rosaria

Rouge_Rogue
Messaggi: 4

Re: Gruppo PARANOID: Lista racconti e classifiche

Messaggio#9 » martedì 24 aprile 2018, 9:58

Salve a tutti!
Questa è la prima volta che partecipo e mi sono resa conto che forse la parte più tosta è proprio quella di giudicare gli altri ma spero di essere più chiara possibile. Ecco la mia classifica:

1. Smemorato
2. Odore di pulito
3. Mettiamola ai voti
4. Anagramma
5. Contenuti extra
6. Madame
7. Studia, mangia, AMA
8. Richiamo arcano
9. Bela o Bella?


1.SMEMORATO
Il tema della casa che prende vita è ben affrontato e reso originale dalla personificazione della casa stessa in una donna gelosa. Vedendo il protagonista vittima degli eventi, mi aspettavo che uno spettro abitasse la casa, ma sarebbe stato più scontato. Il racconto è breve e scorrevole, senza che ci si perda in dettagli che ne appesantirebbero la lettura. Il finale è un po’ annunciato in effetti, ma questo non rovina assolutamente il racconto nel suo complesso. Bel lavoro.
2. ODORE DI PULITO
Mi piace il linguaggio utilizzato e la narrazione è scorrevole, giusto vista la brevità del racconto. È interessante come la dimora stregata sia quella costruita dai sentimenti, dalle malinconie e non da un luogo fisico, che invece è molto accogliente. Questo, a parer mio, genera un contrasto che addolcisce la tristezza di fondo e rende la lettura in qualche modo più leggera e alza l’empatia che si genera con il protagonista. Decidendo di chiudere in maniera rapida, forse avrei dato anche meno spiegazioni.

3. METTIAMOLA AI VOTI
Mi piace molto l’idea di osservare la dimora stregata dal punto di vista degli spiriti e non da quello degli umani, come accade solitamente, e che gli stessi spiriti vengano infastiditi dalle miserie umane. Il fatto che siano anche tanti i partecipanti di questa riunione e che ci sia un dibattito tra di loro è un’idea davvero brillante. I dialoghi scorrono bene e sono divertenti. Non so quanto aggiunga a tutta la storia il fatto che ci sia un umano che entra in contatto con i fantasmi, ma ho apprezzato il fatto che tu non abbia appesantito un racconto breve, cercando di giustificarne il come e il perché.

4. ANAGRAMMA
Lo confesso: che digitare morte non fosse l’anagramma esatto di digitare morte, me ne sono accorta solo dopo aver letto alcuni commenti. L’idea di usare il tema come anagramma per indicare qualcos’altro mi è parsa, invece, molto brillante. Mi piace pensare che l’errore sia voluto e che serva, nell’economia del racconto, a farci capire cosa succederà alla ragazza, senza spiegoni che appesantirebbero tutto. Il linguaggio è buono, il racconto è breve e scorrevole, il ritmo porta a leggerlo tutto d’un fiato.

5. CONTENUTI EXTRA
Anche quest’idea mi è piaciuta. Il tema è ben affrontato e il fatto di intervallare la parte grottesca del racconto con quella più umana e quotidiana della telecronaca ha reso lo stile del racconto originale e lo svolgimento delle azioni meno scontato. Trovo però che alcuni passaggi siano davvero troppo spiegati e che tutto questo abbassi notevolmente l’energia del racconto.

6. MADAME
Personalmente credo che l’idea di questa storia non sia affatto male, ma che sia stata realizzata con fretta. Mi sono ritrovata subito in un’atmosfera familiare, ho sentito il profumo dell’indagatore dell’incubo. Tuttavia trovo troppa confusione nella narrazione, poca chiarezza. Forse con più tempo a disposizione si sarebbe potuto aggiustare. Il prologo è estremamente staccato da tutto il resto, non si capisce. Lo trovo quasi inutile. Anche alcune sensazioni sono buttate un po’ a caso, forse avevano bisogno di più spazio, di più respiro.

7. Studia, mangia, AMA.
Mi piace molto l’idea dell’inversione dei ruoli tra genitori e figli: sono cose che nella realtà accadono, ma lette in questa chiave grottesca rendono il racconto divertente, così come il fatto che, nonostante tutto, per un figlio adolescente il genitore rimane sempre e comunque un mostro. È divertente lo sguardo cinico del figlio, ma l’eccessiva normalità con cui affronta la situazione nonostante le assurdità presentate la trovo forzata e abbassa l’energia del racconto.
8. RICHIAMO ARCANO
Carina l’idea di una fiaba dark, anche se può essere un tema già visto. Quello che ho trovato faticoso, invece, è la narrazione accompagnata da un linguaggio un po’ ripetitivo. Non ho trovato neanche il pathos che secondo me sarebbe stato necessario in questo caso. In sintesi, buona l’idea, ma da rivedere le modalità narrative.

9. BELA O BELLA?
Mi dispiace, ma questo racconto non mi ha proprio appassionata. Pieno di citazioni e di richiami nozionistici, credo che sia poco fruibile e che tutto questo non aiuti per niente ad entrare nel clima del racconto, spostando l’attenzione su altro. Non ho trovato la tensione che sarebbe necessaria per arricchire una trama di questo tipo, specie nel finale, né ho capito bene dove sia finito il tema.

Avatar utente
Magneto was Right
Messaggi: 30

Re: Gruppo PARANOID: Lista racconti e classifiche

Messaggio#10 » martedì 24 aprile 2018, 23:41

Classifica:

1. Odore di Pulito
2. Contenuti Extra
3. Richiamo Arcano
4. Smemorato
5. Anagramma
6. Mettiamola ai voti
7. Madame
8. Studia, Mangia, Ama
9. Bela or Bella?

1. Odore di Pulito
il racconto mi è piaciuto non poco. L’unico appunto, come qualcuno già detto, è il biglietto che non ha un collegamento con la reazione di Ciccio.
Non sono d’accordo con gli altri sul finale: secondo me la frase di chiusura funziona bene, descrivere di più la scena, l’avrebbe solo indebolita. Così invece, apparentemente senza pathos e asciutta, mi ha ricordato un poco la morte del cane in “io sono leggenda” di Matheson.

2. Contenuti Extra
Non ho trovato debole l’incipit, che anzi funziona anche non conoscendo il poliziottesco di Girolami: io non lo conoscevo per esempio, ma la scelta di un film con un titolo di per sé chiaro basta a caratterizzare la vecchia.
Mi piace il mix di horror, sport, cronaca.
La parte della spiegazione della vecchia è un po’ didascalica vero.
Il finale però mi è piaciuto moltissimo. (avrei fatto festeggiare ugualmente Stefano, magari omaggiando l'esultanza di Manolas, che sembrava indemoniato già nella realtà)

3. Richiamo Arcano
Il tono da favola cupa mi è piaciuto (anche se non molto vicino all’omaggiato Nightmare) e anche l’assenza di ironia che avrebbe deviato dall’atmosfera, va benissmo.
Come ti è già stato detto, però, vengono a mancare le regole che tu stesso hai dato: introduci facendo pensare che non si sappia il perché i ragazzi siano attratti e al contempo spaventati, ma poi dai come causa il corvo, che difatti elimina la paura nei confronti della casa; a questo punto la motivazione del corvo nella scelta, crolla.

4. Smemorato
Non c’è nulla che veramente non vada nel tuo racconto. Però avresti potuto essere un po’ più cattiva con la moglie: cacciarla di casa non risolverebbe alcun problema, fossi stato io la casa gelosa, l’avrei uccisa, avrebbe dato colore e una sussulto al racconto.
Al crescendo della perdita di memoria manca da contraltare qualcosa nei comportamenti della moglie, così da dare più peso alla sua uscita.

5. Anagramma
la brevità e rapidità del racconto tengono bene e favoriscono la sensazione di ‘minuti contati’ (si potrebbe proprio dire che il tuo sia una sorta di meta-racconto visto il contest! ).
Però il finale non funziona benissimo per via dell’anagramma sbagliato: insomma se è un errore voluto (e mettiamo che lo sia), un conto alla rovescia più vicino alla zero avrebbe funzionato meglio. Così invece si finito di digitare l’ultimo anagramma, resterebbero un tre secondi, che sono pochi vero, ma che mi danno la sensazione di finale troncato. (visto poi dalle regole che hai messo, sembrerebbe che lo schermo nero arrivi solo a tempo finito e non solo a parola sbagliata)

6. Mettiamola ai voti
una simpatica commedia che fosse stata più cattiva l’avrei apprezzata di più. Alla fine la soluzione è fin troppo semplice: non c’è alcun ostacolo e si perde del tutto la pluralità di voci del condominio, visto che basta convincere la vecchia. Gli altri non si comprende perché accettino la soluzione: parli di ”liberarvi da ciò che vi tiene ancorati”, ma non è chiaro cosa li tenga ancorati, perché se è il condominio in sé, allora morti i nuovi inquilini, ne arriverebbero altri, se invece sono gli inquilini il ‘gioco’ del protagonista cadrebbe subito.
In generale quello mi sarebbe più piaciuto un reale confronto perché l’idea poteva portare a qualcosa tipo “La Parola ai giurati” di Lumet.

7. Madame
l’intro atmosferico mi piace moltissimo. Ma dopo “un passo indietro” il racconto sembra non andare avanti; visto che lo citi, è come tutta la storia fosse solo le prime pagine di un Dylan Dog. Quando poi arrivi alla scoperta delle case diverse, lo fai senza forza: è una rivelazione che doveva esser fondamentale è invece sembra la prima e la più semplice cosa che viene in mente a Dylan. Forse dovevi evitare il colloquio (che tra l’altro trovo spesso stancante anche nei fumetti) e fiondare già entrambi nell’investigazione così che la scoperta sembrasse più faticosamente raggiunta.

8. Studia, Mangia, AMA
il dialogo finale trasforma il tutto in una barzelletta, che però non lo è veramente. Sinceramente poco importano i motivi dietro lo scambio delle parti, alcune volte tacere tutti i perché è meglio. Avresti però centrato più il tema limitando la stranezza della donna alle sole mura domestiche, così invece la casa non ha alcun ruolo, o almeno io non ne l’ho compreso.
Avrei reso più trash il racconto della mamma, perché poi non parla per nulla come un'adolescente.

9. Bela or Bella?
avresti potuto partire da questa idea e concentrarti su di un sanguinario duello tra Pattinson, Lugosi, Schreck e Kinski (io avrei poi fatto vincere quest’ultimo). Così invece hai troncato proprio sulla parte interessante!
Sembra un racconto sconnesso, una prima parte dove eccedi nella caratterizzazione (tutta così concentrata inizialmente, poi la si dimentica), un parte centrale dove sembra tu voglia suggerire che possa esserci qualcosa di misterioso in quel paese (dove parli della neve), cosa che poi non ha alcun riscontro nel finale. Come fossero tre inizi per tre racconti.

Giovanni Cola
Messaggi: 33

Re: Gruppo PARANOID: Lista racconti e classifiche

Messaggio#11 » mercoledì 25 aprile 2018, 22:40

Salve a tutti, ecco i miei commenti con annessa classifica.

Odore di pulito

Ciao Francesco, bel racconto. Lo stile scorrevole e leggero si adatta perfettamente alla storia. Il finale è d'effetto, sinistro al punto giusto e ammantato di un'amarezza un po' verghiana.
Due cose non mi hanno convinto: la frase “Non importa quante cose...” l'ho trovata un po' troppo didascalica. Inoltre mi pare eccessivo il pianto disperato di Ciccio dopo aver letto il biglietto: dopotutto Pilade gli scrive “ci vediamo presto”, un messaggio abbastanza rassicurante. Comunque sono aspetti che reputo secondari, il racconto mi è piaciuto. Bravo!

Mettiamola ai voti

Ciao Eleonora! Racconto ben scritto, scorrevole anche grazie al largo uso di dialoghi. L'idea della riunione condominiale dei fantasmi è divertente e originale. Il finale lascia qualche domanda in sospeso (come faceva il protagonista a sapere delle riunioni dei fantasmi? Possibile che quelli non si accorgano del fatto che non è veramente morto, o della sua “resurrezione”?), ma sicuramente giunge inaspettato. Un buon lavoro nel complesso, brava!

Contenuti extra

Ciao Filippo! Racconto non molto originale come idea di fondo, ma che presenta diversi spunti fantasiosi: uno su tutti il ruolo di Roma-Barcellona nello sviluppo della storia, che ho trovato davvero funzionale.
La trama secondo me risulta forzata in alcuni passaggi: per esempio quando la Scansani durante l'intervista racconta della formula nascosta, senza tuttavia accennare alle conseguenze per chi la legge. Per quanto riguarda la scrittura nulla da dire, si legge volentieri e senza intoppi.

Smemorato

Ciao Linda! Partiamo dalla struttura del racconto: l'idea di impostarlo come un diario la trovo appropriata, in quanto facilita la lettura sul piano della scorrevolezza (altrimenti, data l'assenza di dialoghi, potrebbe risultare un po' pesante), permettendoti al tempo stesso di descrivere efficacemente l'evolversi della malattia mentale del protagonista.
Il finale purtroppo l'ho trovato un po' prevedibile, o comunque non sorprendente: mentre leggevo non sapevo se la casa fosse davvero stregata o se il protagonista stesse impazzendo, e alla fine ho scoperto che una di queste due ipotesi era giusta. Avrei apprezzato maggiormente un epilogo diverso, magari scoprendo che esisteva una terza possibilità, o al limite rimanendo nel dubbio.

Bela or Bella?

Ciao Giuseppe! Il racconto mi sembra ben scritto e scorrevole, anche se ho trovato qualche difficoltà nel cogliere i vari riferimenti. Il finale a una prima lettura non mi aveva convinto, ma riguardandolo ne ho apprezzato il lato grottesco; trovo però che “stoni” un po' troppo con l'atmosfera creata precedentemente.
Il tema in fin dei conti credo sia stato rispettato; la casa non è stregata, è vero, ma fino all'ultimo viene descritta come se lo fosse: “giochi” con il tema, lo sfrutti preparandoti la strada verso il finale, e pertanto il tema c'è.

Richiamo arcano

Ciao Nicola! Il tema è senza dubbio rispettato. La scrittura sul piano grammaticale è corretta, ma l'ho trovata (parere mio) poco incalzante: il ritmo in questo tipo di racconti è importante, se non fondamentale.
La trama è coerente e abbastanza completa (anche se mi sarebbe piaciuto sapere qualcosa di più su questa misteriosa entità, visto che alla fine è lei a rendere la casa “stregata”), ma risultando abbastanza “classica” è penalizzata dalla somiglianza, inevitabile, con altri racconti dello stesso genere.

Anagramma

Ciao Paola, il racconto è scritto in maniera chiara e scorre bene. Purtroppo la trama stile Enigmista (o simili) mi ha coinvolto solo in parte: quello che mi aspettavo accadesse (che la ragazza trovasse un anagramma sensato) è accaduto, e almeno per quanto mi riguarda è mancato il pathos. Apprezzo l'originalità nello sviluppo del tema e la scrittura piacevole.

Madame

Ciao Dand! L'idea di fondo e il tuo modo di scrivere non mi sono dispiaciuti, anzi. Purtroppo però non sono riuscito a trovare un collegamento chiaro tra l'incipit e il resto, che sono rimasti per me due storie a parte, entrambe incomplete. Cos'è successo all'investigatore? Perché Madame era sparita? E chi era, comunque, dov'era finita? Sono domande che non trovano risposta: in effetti mi pare che manchi lo svolgimento vero e proprio della storia.
Ti consiglio di sistemarlo e proporlo nel laboratorio, perché non ha nulla che gli impedisca di divenire un buon racconto, una volta completato.

Studia, mangia, AMA

Ciao Monica! Sinceramente ho trovato il tuo racconto un po' disordinato. Si parte con l'inversione dei ruoli tra madre e figlio, senza dubbio straniante, ma che di fatto non porta a nulla: a cosa era dovuta questa condizione? Qual è il nesso con ciò che segue? Anche l'idea del mostro che mangia la spazzatura è originale, ma purtroppo risulta un po' buttata lì, così come la battuta nel finale.
Insomma, un racconto non privo di originalità e spunti, ma a cui manca un collante (un'idea di fondo, una trama) che lo renda coeso.

Classifica:

1) Odore di pulito
2) Mettiamola ai voti
3) Contenuti extra
4) Smemorato
5) Bela or Bella
6) Richiamo arcano
7) Anagramma
8) Madame
9) Studia, mangia, AMA

Avatar utente
antico
Messaggi: 7171

Re: Gruppo PARANOID: Lista racconti e classifiche

Messaggio#12 » venerdì 27 aprile 2018, 0:53

Due autori ritirati in questo gruppo: Alessandro Randone e Giuseppe Gangemi. Entrambi hanno comunicato privatamente con me. Per tutti gli altri, complimenti per avere concluso la prova. Nei prossimi giorni commenterò anch'io e posterò la mia classifica, a seguire pubblicherò la news ufficiale con la classifica finale del gruppo e gli ammessi alla finale e quindi al commento e alla classifica di Andrea Cavaletto.

Avatar utente
antico
Messaggi: 7171

Re: Gruppo PARANOID: Lista racconti e classifiche

Messaggio#13 » domenica 6 maggio 2018, 17:38

Scusandomi per il ritardo, ecco a voi commenti e classifica per il vostro gruppo.

1) Filippo Santaniello, di Filippo Santaniello
Mi è piaciuto. Direi che si tratta del racconto più completo del raggruppamento, senza grossi punti deboli e capace di tenere desta l'attenzione dall'inizio alla fine. Forse il titolo non lo rappresenta bene. Per me un posslice su.
2) Odore di pulito, di Francesco Cristaudo
Racconto molto particolare, mi è piaciuto. Un solo, a mio avviso, punto debole: avrei dedicato maggior spazio al perché dell'assenza di Pilade. Suppongo sia perché, sapendo quello che sarebbe presto successo al suo amichetto ed essendo sensibile a quel tipo di incidente, non abbia avuto il coraggio di manifestarglisi in quel fatale pomeriggio, ma avrei gradito un semino che mi indirizzasse in una qualche direzione. Per il resto, bello. Per me un pollice quasi su.
3) Mettiamola ai voti, di Eleonora Rossetti
Idea molto bella, realizzazione meno precisa del tuo solito. Mi sembrano abbastanza marcate le forzature inserite al solo scopo di delineare la situazione, non sono fluide, e la condizione del protagonista, per come è arrivata a me, potrebbe anche essere una one shot (è stato male, s'è trovato alla riunione condominiale, ha detto la sua, è tornato indietro senza pianificazione e si gode la situazione). Insomma, buon racconto, ma con ancora tante piccole cose da sistemare. Un pollice tendente all'alto per me.
4) Smemorato, di Linda De Santi
Da affinare. Idea molto bella e lettura più che piacevole, ma ho percepito come una certa confusione di fondo supportata da questo tuo insistere sulla casa, quando sembra essere lui, tranne che nell'episodio del fuoco che divampa all'improvviso. Con la moglie non ci sono reali contrasti e le informazioni che inserisci non sono tali da giustificare una così netta presa di posizione del subconscio. A mio avviso c'è da lavorare di più sul rapporto che si crea tra il protagonista e la casa e sulle motivazioni del subconscio del primo e sulle reazioni dell'essenza della seconda. Insomma, meritevole di approfondimento. Allo stato attuale un pollice tendente all'alto, ma può puntare a migliorare non solo un po', tantissimo.
5) Anagramma, di Paola B. Rossini
Vero, l'errore può essere funzionale alla storia narrata, ma il tuo non dargli lo spazio dovuto rischia di renderlo disfunzionale, nel senso che rimane come un senso di vuoto nel lettore, pertanto ti consiglierei di provare a rivederlo per ampliarlo, cosa che potrebbe permetterti di lavorare, senza eccedere, di più anche sulla protagonista e il killer, tanto da dare più polpa. In ogni caso, è indubbio che la natura da super shot del racconto gli permette di "perforare" e fare centro. Per me un pollice ni che punta verso l'alto proprio per quest'aspetto.
6) Richiamo arcano, di Nicola Digirolamo
Un racconto che mi ha fatto riflettere parecchio. L'autore sembra ben controllarlo e l'idea e buona, le immagini ricreate nella mente del lettore sono belle definite e ci si riesce anche a immergere, pur rimanendo molto raccontato. Però trasmette la sensazione di qualcosa di non "grintoso", quasi piatto. Il fatto è che non mi sembra ci siano problemi di "show, don't tell" eccessivo o che manchi totalmente l'empatia, chi scrive sa il fatto suo. Quindi riconduco il tutto al problema evidenziato dell'ever dovuto tagliare per uno sbaglio del contatore, il racconto non è finito e chiaramente frutto di un primo impatto con Minuti Contati, cosa che in molti abbiamo patito nel corso degli anni. Per il momento è un pollice ni che punta verso il positivo.
7) Madame, di Dand Elion
Il riferimento a Dylan Dog è decisamente chiaro, però ci si arriva soprattutto data la natura dell'edizione. Mi spiego meglio: un lettore che si approccia a questo racconto senza alcuna nozione del contesto credo farebbe molta più fatica a "centrarsi" e questo perché la parte iniziale si lega poco con quanto segue e la stessa voce narrante viene fuori strada facendo non riuscendo a imporsi fin da subito. Chiaro, queste sono solo le mie impressioni e tutto è sempre, rigorosamente IMHO, ma credo sia altresì evidente che al racconto servono più caratteri per dispiegarsi meglio e raggiungere quello che era il tuo obbiettivo. Al momento è un pollice ni, ma l'invito è a sistemarlo (e poi invitiamo Cavaletto alla lettura).
8) Studia, mangia, AMA, di Monica Partizi
Ohibò. Sembra una distopia, la chiudi in barzelletta, non esistono semine che possano indirizzare il lettore e l'unico elemento che può aiutare è la conoscenza esterna del tema che però, a non saperlo, non è possibile ritrovare. Ed è un peccato perché si legge che è un piacere. Manca una fase di revisione tesa al dargli una forma che non sia solo potenza. Al momento è un pollice ni, ma nel Laboratorio potrebbe davvero sbocciarne una gemma.

Torna a “114° All Time - CAVALETTO EDITION - la Seconda della Sesta Era”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 2 ospiti