Gruppo ARTIGLIO DEL DIAVOLO: Lista racconti e classifiche

Minuti Contati è orgoglioso di ospitare Ilaria Tuti come guest star in occasione della sua 115° Edizione. Appuntamento per lunedì 21 maggio dalle 21.00 all'una!
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Gruppo ARTIGLIO DEL DIAVOLO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#1 » martedì 22 maggio 2018, 2:10

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BENVENUTI ALLA TUTI EDITION, LA TERZA DELLA SESTA ERA DI MINUTI CONTATI, LA 115° ALL TIME!

Questo è il gruppo ARTIGLIO DEL DIAVOLO della TUTI EDITION con ILARIA TUTI nelle vesti di Guest Star.

Gli autori del gruppo ARTIGLIO DEL DIAVOLO dovranno commentare e classificare i racconti del gruppo MANDRAGORA.

I racconti di questo gruppo verranno invece commentati e classificati dagli autori del gruppo ARTEMISIA.


Questo è un gruppo da SETTE racconti, pertanto saranno i primi TRE racconti ad avere diritto alla pubblicazione immediata sul sito e a entrare tra i finalisti che verranno valutati da ILARIA TUTI. Altri racconti ritenuti meritevoli da me, l'Antico, verranno a loro volta ammessi alla vetrina del sito, ma non alla finale. Ricordo che per decidere quanti finalisti ogni gruppo debba emettere cerco sempre di rimanere in un rapporto di uno ogni tre approsimandolo per eccesso.

Per la composizione dei gruppi ho tenuto conto del seguente metodo: per primi ho assegnato ai raggruppamenti coloro già in possesso di punti RANK DELLA SESTA ERA (il primo nel gruppo A, il secondo nel gruppo B, il terzo nel gruppo C, il quarto nel gruppo A e così via), coloro che ancora non hanno punti rank d'Era sono stati assegnati a seguire (primo a postare gruppo X, secondo a postare gruppo Y, terzo a postare gruppo BETA, quarto a postare gruppo X e così via). Inoltre ho provveduto a posizionare i tre racconti con MALUS MINIMO in modo che fossero uno per gruppo.

E ora vediamo i racconti ammessi nel gruppo ARTIGLIO DEL DIAVOLO:

La promessa, di Diego Martelli, ore 00.00, 3197 caratteri
Il solito muretto, di Dand Elion, ore 23.59, 2879 caratteri
Ipernova, di Nicola Digirolamo, ore 23.02, 2394 caratteri
Al diavolo Amelie, di Mario Pacchiarotti, ore 23.22, 3333 caratteri
Ad insindacabile giudizio delle folle, di Gualtiero Bianchi, ore 00.32, 3257 caratteri
Madre Natura, di Stefano Pastor, ore 00.46, 3031 caratteri
Radiocoraggio, di Andrea Crucitti, ore 01.29, 2961 caratteri MALUS 3 PUNTI

Avete tempo fino alle 23.59 di giovedì 31 MAGGIO per commentare i racconti del gruppo MANDRAGORA. Le vostre classifiche corredate dai commenti andranno postate direttamente sul loro gruppo. Per i ritardatari ci sarà un'ora di tempo in più per postare le classifiche e i commenti, quindi fino alle 00.59 del 1 MAGGIO, ma si prenderanno un malus pari alla metà del numero di autori inseriti nel gruppo approssimato per difetto. Vi avverto che sarò fiscale e non concederò un solo secondo in più. Vi ricordo che le vostre classifiche dovranno essere complete dal primo all'ultimo. Una volta postate tutte le vostre classifiche, posterò la mia e stilerò quella finale dei raggruppamenti.
NB: avete DIECI giorni per commentare e classificare i SETTE racconti del MANDRAGORA e so bene che sono tanti. Ricordatevi però che Minuti Contati, oltre che una gara, è primariamente un'occasione di confronto. Utilizzate il tempo anche per leggere e commentare altri racconti, ne avete VENTI (escluso il vostro) a disposizione e se la guardate in quest'ottica, ve lo assicuro, DIECI giorni sono anche troppo pochi. E ancora: date diritto di replica, tornate a vedere se hanno risposto ai vostri commenti, argomentate, difendete le vostre tesi e cedete quando vi convinceranno dell'opposto. Questa è la vostra palestra, dateci dentro.

Eventuali vostre pigrizie nei confronti dei commenti ai racconti (che devono avere un limite minimo di 300 caratteri ognuno) verranno penalizzate in questo modo:
– 0 punti malus per chi commenta TUTTI i racconti assegnati al suo gruppo con il corretto numero minimo di caratteri.
– 13 punti malus per chi commenta tutti i racconti assegnati al suo gruppo, ma senza il numero minimo di caratteri.
– ELIMINAZIONE per chi non commenta anche solo un racconto di quelli assegnati al suo gruppo.


Vi ricordo che i racconti non possono essere più modificati. Se avete dubbi su come compilare le classifiche, rivolgetevi a me.
Potete commentare i vari racconti nei singoli thread per discutere con gli autori, ma la classifica corredata dai commenti deve obbligatoriamente essere postata nel gruppo MANDRAGORA.
Altra nota importante: evitate di rispondere qui ai commenti ai vostri lavori, ma fatelo esclusivamente sui vostri tread.

BUONA TUTI EDITION A TUTTI!



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Massimo Tivoli
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Re: Gruppo ARTIGLIO DEL DIAVOLO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#2 » martedì 22 maggio 2018, 17:08

Ciao a tutti, di seguito trovate la mia personale classifica di preferenza e i commenti ai racconti. Buona Tuti edition a tutti :-)

CLASSIFICA:
1) Madre Natura
2) Al diavolo Amélie
3) Ad insindacabile giudizio delle folle
4) Radiocoraggio
5) Il solito muretto
6) Ipernova
7) La promessa

COMMENTI (racconti elencati in ordine di apparizione):
La promessa, di Diego Martelli
Jack trova il coraggio di mantenere la promessa fatta al nonno e, quindi, dichiararsi alla ragazza di cui è invaghito. Ma non solo, trova il coraggio di affrontare il suo antagonista in amore e di impedire l’ennesima tragedia tra adolescenti “difficili" che se ne vanno in giro con delle armi. Direi che il tema c’è tutto. La storia è scritta bene e la narrazione scorre senza intoppi. Forse l’idea, a meno che io non mi sia perso qualcosa (vedi commento successivo), non è originalissima, intesa come possibile istanza del tema. L’adolescenza e la paura di emergere dal gruppo, di imporsi, se isolata, potrebbe rischiare di essere una declinazione piuttosto inflazionata del tema proposto. Ma ciò non toglie che ci stia comunque bene. Non ho particolari commenti critici da fare, eccetto per il fatto che non ho capito quale fosse la funzione nella storia dell’utilizzo dei nomi estesi per l’antagonista di Jack e per la relativa amante. Come non ho capito quale sia la funzione di ambientare la storia all'estero piuttosto che in Italia. In sintesi, mi sento come se questi piccoli dettagli dovrebbero suggerirmi qualcosa (non credo che siano stati messi lì a caso), ma non capisco cosa. Magari è solo colpa della mia ignoranza a riguardo.

Il solito muretto, di Dand Elion
Il racconto è scritto molto bene. Mi è piaciuto come all’inizio, nel primo paragrafo, fai capire che è arrivato qualcosa tra le due migliori amiche che le ha portate a essere, allo stesso tempo, anche peggiori nemiche (dal PdV della protagonista). Il lettore intuisce che si tratta probabilmente di un ragazzo e infatti nel paragrafo successivo compare Geraldo come l’oggetto del contendere. Uno show don’t tell ben fatto facendo leva sui pensieri della protagonista. Ho apprezzato anche l’idea alla base. Anche in questo caso, come per "La promessa”, in generale, si tratta sempre del coraggio di un adolescente di dichiararsi a un altro adolescente di sesso opposto e di cui ci si è, se non innamorati, invaghiti in qualche modo. Ma, nello specifico, l’ho trovata una declinazione più interessante: il coraggio di dare forse il primo bacio a qualcuno, che ci piaccia o no, più per noi stessi e per svolgere questa specie di rito di iniziazione dalla fanciullezza all’adolescenza. E poi c’è tutta l’evoluzione nel tempo della storia e dei personaggi, resa in poche righe ma efficace come anche il finale. Mi è piaciuto.
“ Cazzo vuoi? Mi hai fatto male?” voleva chiaramente essere “Cazzo vuoi? Mi hai fatto male.” del resto, lo hai detto che scrivevi dal cellulare ;-)

Ipernova, di Nicola Digirolamo
Racconto scritto bene, lettura scorrevole. Dialoghi efficaci e azzeccati. Anche in questo racconto, spunta di nuovo il coraggio di dichiararsi, di farsi avanti, con la propria innamorata/innamorato. Insomma, come detto in altri commenti, è un’istanza del tema piuttosto inflazionata e quindi non originalissima. Però qui c’è un elemento interessante, quello dell'ipernova, a scatenare il tutto e a permettere un bel finale condito con un’ironia intelligente. Racconto godibile sicuramente.
Attenzione alla d eufonica: "ed iniziò”

Al diavolo Amélie, di Mario Pacchiarotti
Racconto scritto con stile e maestria. Mi è piaciuta molto l’idea. Per me, da questo punto di vista, è uno dei racconti più originali del gruppo. Un chip che conferisce il coraggio di concretizzare i propri desideri in azioni, il chip del coraggio folle, davvero una bella idea :-) Non ho critiche da fare. E’ uno dei racconti che ho apprezzato di più.

Ad insindacabile giudizio delle folle, di Gualtiero Bianchi
Bel racconto distopico :-) Una madre trova il coraggio folle di guarire il figlio in fin di vita con degli antibiotici, ma il giudizio insindacabile delle folle, convinte che l’omeopatia sia il Bene assoluto, decreta la morte della donna con la pena capitale. Ci ho trovato un significato metaforico che potrebbe essere applicato a parecchie situazioni attuali… mi è piaciuto. Anche in questo caso, un’interpretazione del tema originale.
Nel testo: “Il Volontario ha aperto la sua borsa, ha preso una boccetta e una siringa dalla stessa”, quel “dalla stessa” lo trovo superfluo, si potrebbe eliminare per alleggerire il dialogo e renderlo più immediato
Attenzione alle d eufoniche, per es.: “ad una speranza”, “ad essersi”, “ed insindacabile”

Madre Natura, di Stefano Pastor
E vabbè. E qua che voglio dire? Che avrei voluto scriverlo io. Mi inchino e chapeau. Questo è proprio un bel racconto per tanti evidenti motivi. Innanzitutto lo stile. Poi, almeno per me, è l’interpretazione del tema più originale di tutto il gruppo. Che bella idea! Quella di dare un’essenza antropomorfa a Madre Natura e di farci percepire, sotto pelle, il coraggio di sacrificarsi per donare la vita. Un fantasy bizzarro e romantico. Il lettore percepisce tutta l’atmosfera del sacrificio ma percepisce anche la serenità e la delicatezza con cui Madre Natura lo compie. Ma non solo, a me è piaciuto anche il messaggio che l’ottimo incipit lancia: può finire tutto, ma basta un seme, un singolo seme, e Madre Natura con la sua forza (e con il suo sereno e pacifico sacrificio) rigenera tutto. Davvero complimenti! Lo vedo come uno dei papabili per la Tuti edition.

Radiocoraggio, di Andrea Crucitti
Mamma mia. Certo che la passione per le radiocronache era proprio forte! :-) Scherzi a parte, mi è piaciuto anche questo racconto e come hai saputo declinare l’amarezza e l’orrore della situazione struggente di cui tratta con l’ironia del radiocronista-eroe che non solo ha il coraggio di sacrificarsi per salvare la vita di un ragazzino ma anche quello di commentare la propria dipartita. Anche in questo caso, un’interpretazione del tema molto originale.
Non segnalo l’errore di battitura in quanto tu stesso lo segnali nel commento al post ;-)

Mattia
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Re: Gruppo ARTIGLIO DEL DIAVOLO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#3 » martedì 29 maggio 2018, 20:23

CLASSIFICA:
1) Ad insindacabile giudizio delle folle
2) Madre Natura
3) Al diavolo Amélie
4) Il solito muretto
5) Ipernova
6) La promessa
7) Radiocoraggio


La promessa - Diego Martelli

Il racconto è piacevole da leggere, si riesce ad entrare facilmente nella scena e il contatto con i personaggi è diretto.
Ben gestito il crescendo di coraggio. Forse manca un poco di intensità durante la ritirata di Carl e un'introspezione, un breve cenno allo stato d'animo del protagonista durante la prova.


Il solito muretto

Ciao DandElion,
"Il solito muretto", il titolo incuriosisce subito! Apprezzo l'atmosfera estate fine anni '90 e la storia nel complesso, mi sarebbe piaciuto trovare qualche dettaglio in più quando parli del bacio. Il finale è interessante, diretto, senza fronzoli.
Complimenti, scrivere dal cellulare, ardua impresa!


Ipernova

Racconto scritto bene, lettura scorrevole. I dialoghi sono efficaci. Anche in questo racconto di nuovo il coraggio di dichiararsi, di farsi avanti, con la propria innamorata/innamorato.
Come già detto in altri commenti, il tema è piuttosto inflazionato, quindi ahimé perde in originalità.
La scelta del finale non mi ha convinto molto, lei in fondo era li ad aspettarlo, la carica svanisce in un istante


Al diavolo Amélie - Mario Pacchiarotti

Ciao Mario,
complimenti per la tua scrittura! Il racconto è ben articolato, c'è tanta maestria.
Bello lo scenario, arriva tutto, autentico!
Sul finale mi sarei aspettato una carica maggiore, sembra svanire in fretta.
L'ambientazione è ben costruita, ricca ed evocativa. Ho apprezzato particolarmente, bravo!


Ad insindacabile giudizio delle folle

Sembra per un attimo di essere in "Nuovo Cinema Paradiso" mentre proiettanto "Furia" di F. Lang... "Una folla non pensa, agisce" la freddezza di alcune sfumature arriva benissimo. Bella scrittura, ben strutturato, ho apprezzato particolarmente il finale.
Tema non facile, complimenti, bel lavoro!


Madre Natura, di Stefano Pastor

Evviva. Racconto coraggioso. Coraggio in ogni frase.
La storia procede fluida, le immagini evocate sono chiare e ricche, potenti, complimenti al narratore, il tutto arriva con una carica notevole, le sensazione sono sensazioni forti giungono con un abile utilizzo di scene, emozioni.
Complimenti!


Radiocoraggio di Andrea Crucitti

Lo sfondo del racconto non mi entusiasma particolarmente.
Il personaggio è costruito anche piuttosto bene, incuriosisce per certi aspetti.
Le due realtà non sempre si intrecciano in maniera chiara. Il coraggio traspare anche, tuttavia personalmente anche dopo più riletture il coinvolgimento è risultato superficiale

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Magneto was Right
Messaggi: 30

Re: Gruppo ARTIGLIO DEL DIAVOLO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#4 » mercoledì 30 maggio 2018, 13:03

CLASSIFICA

1) Ad insindacabile giudizio delle folle
2) Al diavolo Amélie
3) Madre Natura
4) Radiocoraggio
5) il Solito muretto
6) Ipernova
7) la Promessa

AD INSINDACABILE GIUDIZIO DELLE FOLLE

Mi è piaciuto. Un bel racconto distopico. Anche se distopico, temo che lo sarà per poco ancora, visti gli ultimi eventi. Al di là dell’imporsi dei 'farmaci’ omeopatici (che già non fa meno che rabbrividire), una bella tragica intuizione è il totale affidamento ad una giuria popolare che non è più tale perché allargata e non controllata, senza nemmeno (fondamentale) il momento del confronto tipico delle giurie popolari americane (che non hanno nemmeno potere assoluto): quindi è davvero una folla (folle).

AL DIAVOLO AMELIE

L'ambientazione che crei nel racconto mi è piaciuta molto, lascia trasparire un bel mix tra vecchio (i tipici locali in cina che vediamo nei film) e cyberpunk che mi ha fatto tornare in mente Strange Days (il film della Bigelow). anche il linguaggio che non teme di scendere nel tecnico mi è piaciuto (ci capisco poco, ma ho appena finito di vedere Mr Robot).
Un po' sottotono due punti: a) avrei dato più risalto alla paura di uscire del protagonista, perché così è schiacciata all'inizio e se ne perde il vigore quasi subito b) il fatto che la cavia porti via la donna è un atto di coraggio soltanto detto, avrebbe funzionato di più se la donna fosse stata irraggiungibile (o limitata solo a persone di un certo livello).

MADRE NATURA

Un racconto decisamente poetico che mostra padronanza di uno stile molto visivo dove padroneggi anche i momenti più violenti che non stonano affatto (anzi, danno quel colore, rosso, in più). Per il tema a tratti mi portato alla mente qualche videoclip dei Tool. L'unica cosa che funziona meno è che si arriva al finale senza scossosi, come trasportati comodamente: manca un momento di rottura, un imprevisto.

RADIOCORAGGIO

Mi è piaciuta l’idea del personaggio. Sono sicuro che ci avrai pensato, evitando per non estraniarti i lettori lontani dal calcio, però io davvero avrei aggiunto qualche nota di colore sul protagonista, riguardo i suoi cronisti preferiti, così da renderlo ancora più reale.
L'unica cosa che funziona poco è l'epilogo, la frase è ottima, ma io l'avrei messa o prima o avrei accorciato la parte finale per rendere quella frase ancora parte della diretta (Così invece sembra in differita e perde un po’ di forza).

IL SOLITO MURETTO

Forse perché li sto riascoltando ora, ma in qualche modo il racconto mi ha ricordato un versione in prosa (più curata) dei testi degli 883, quelle atmosfere insomma. Ma come se mancasse il ritornello, cioè la parte che dovrebbe prenderti di più, cioè manca un poco della follia del tema visto che la protagonista anche alla fine è sempre titubante.

IPERNOVA

Terzo racconto sui tre che ho letto del gruppo in cui il coraggio è legato a baciare il partner (bhé difatti è sempre la cosa dove serve più coraggio).
La scrittura è senz'altro agile. Secondo me sia il fatto che sia lei a trascinarlo sia la frase finale della donna stemperano di molto la follia nel gesto di John, perché fanno presupporre che ci sia almeno simpatia per il primo gesto e qualcosa di più per la frase. Come se lei i segnali li avesse dati da tempo, quindi si, il coraggio ci può stare, ma aiutato in ogni caso.

LA PROMESSA

E' un po' come se si passasse da un interessante incipt al finale direttamente senza un atto centrale.
Manca la svolta, il cambiamento nel personaggio: sappiamo che ha paura perché ce lo dice il nonno all'inizio, ma poi lui è da subito coraggioso nei confronti della ragazza, quindi anche tutto quello che avviene dopo non stupisce, perché difatti il gesto più impavido lo ha già compiuto prima (invitare una ragazza ad uscire quando è insieme ad altre ragazze è una delle cose più coraggiose che mi vengano in mente).

Fabio84
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Re: Gruppo ARTIGLIO DEL DIAVOLO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#5 » mercoledì 30 maggio 2018, 18:00

COMMENTI

La promessa di Diego Martelli

Racconto divertente e molto ben gestito con un "crescendo di coraggio". Alla fine Jack riesce a mettere tutti in riga.
Forse la ritirata di Carl è un po' troppo plateale ma ci sta considerando quanto detto sopra.
Il racconto richiama ad alcuni filoni americani per film per ragazzi, forse per questo l'ambientazione è straniera.
Il fattore "promessa" per quanto mi riguarda lo rende unico in tal genere.
In ogni caso mi ha divertito molto!

Il solito muretto di DandElion

è bello perdersi nelle estati fine anni '90 e nelle storie che si stavano dietro.
Più dura ritornare al presente dopo essersi immersi in quei ricordi cosa che penso che avvenga anche nel linguaggio, per esempio con l'utilizzo della parola "rumors".
Per quanto riguarda impaginazione immagino che da cellulare sia impossibile ottenere un buon effetto quindi non conta.

Ipernova di Nicola Digirolamo

le storie d'amore e dei baci rubati coinvolgono tutti.
Certo, c'è chi lo fa di fronte a un tramonto sul mare o in altri luoghi romantici, i più fortunati lo fanno di fronte a una ipernova!
Per fortuna il finale è a lieto fine piuttosto che un "Ti pare il caso di farlo adesso che c'è l'evento astronomico più importante degli ultimi 8000 anni!"
Bravo

Al diavolo Amelie di Mario Pacchiarotti

mi piace molto l'ambientazione del racconto e i personaggi.
La gestione della trattativa è molto piacevole da seguire.
Mi sono ritrovato spaesato per un attimo al cambio di scena perché mi è anche sembrato che fosse visto rispetto Mei ("MEi aspettò che si svegliasse del tutto") piuttosto che Liang.
Forse il finale è accelerato rispetto al resto. Immagino che sia una questione di caratteri e tempo.Lo stile e il ritmo del resto del racconto sono perfetti.
Complimenti

Ad insindacabile giudizio delle folle di Gualtiero Bianchi

un racconto distopico che ha un sapore dai retrogusti amari per la sua attualità riguardo le tematiche dei vaccini e dell'omeopatia. Mi piace come lo hai imperniato sulla parola "folle" .
Dal punto di vista stilistico mi sono accorto anche io della questione delle D eufoniche, ma lo ritengo di poco conto.
L'inizio forse era da alleggerire, mentre nella parte centrale ha un bel ritmo di botta e risposta.
Bella distopia!

Madre natura di Stefano Pastor

il racconto mi è piaciuto.
Riesci a evocare immagini e sensazioni forti con un sapiente utilizzo di scene ed emozioni.
Sono queste ultime che rimango più impresse secondo me.
Ci sono un paio di ripetizioni di parole/verbi (piangevo/smisi di piangere) ma solo per cercare il pelo nell'uovo.
Apprezzato anche il finale, che personalmente condivido, cioè che la vita trova sempre una sua strada per sopravvivere.
Complimenti

Radio coraggio di Andrea Crucitti

Apprezzo l’idea di voler portare all’estremo la passione per la radiocronaca di Livio.
Faccio fatica però a coniugare l’inizio con quello che succede dopo: si passa dalle paure personali del protagonista all’attacco terrostico a scene piuttosto cruente. Sono rimasto un pelino disorientato!
Attenzione a un paio di D eufoniche (“Ed il radiocronista”).
Il tema è sicuramente centrato.

Faccio i complimenti a tutti. secondo me è veramente difficile gestire la classifica per via delle diverse sottotematiche e diversità di stile.
L’unico di cui ero veramente certo era il primo posto soprattutto per una questione di “pancia”


CLASSIFICA:
1) Il solito muretto
2) Madre natura
3.) La promessa
4) Al diavolo Amelie
5.) Ipernova
6) Ad insindacabile giudizio delle folle
7) Radiocoraggio

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ceranu
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Re: Gruppo ARTIGLIO DEL DIAVOLO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#6 » giovedì 31 maggio 2018, 13:23

Ciao, ecco la mia classifica e i commenti.

Classifica:


1) Madre Natura, di Stefano Pastor
2) Il solito muretto, di DandElion
3) La promessa, di Diego Martelli
4) Al diavolo Amélie, di Mario Pacchiarotti
5) Ipernova, di Nicola Digirolamo
6) Ad insindacabile giudizio delle folle, di Gualtiero Bianchi
7) Radiocoraggio, di Andrea Crucitti


Commenti:

Radiocoraggio, di Andrea Crucitti

Ciao Andrea, piacere di conoscerti. 
Sebbene non mi piacciano i racconti sul terrorismo islamico, ho apprezzato il tentativo di alleggerire la lettura tramite Livio e la sua mania per le telecronache. Ho scritto tentativo perché trovo le due realtà non amalgamate. Piuttosto che un terza persona onnisciente forse sarebbe andata meglio con una prima o una terza soggettiva così da avere un punto fisso su Livio e storpiare a pieno la realtà. Anche l'eccessivo Tell non aiuta la lettura. 
Nel complesso è una buona idea che meriterebbe di essere rivista. 
Ciao e alla prossima.

Madre Natura, di Stefano Pastor

Bel racconto. 
Il resto saranno parole spese per raggiungere il limite minimo di caratteri per rendere valido il commento.
Una narrazione più simile a testi epici, che sfiora la poesia, piuttosto che a una prosa contemporanea. La storia fila bene, le immagini giungono vivide ci sono scene con un potenziale raccapricciante che invece giungono leggere per merito della capacità del narratore.
Complimenti!

Ad insindacabile giudizio delle folle, di Gualtiero Bianchi

Ciao Gualtiero, piacere di fare la tua conoscenza. 
L'idea di base mi piace, anche se ricorda molto una puntata di The Orville. 
È lo stile ad avere qualche problema. Partiamo da alcune imprecisioni stilistiche di facile correzione come l'uso della "E" con l'apostrofo al posto di quella accentata e le d eufoniche. 
I dialoghi sembrano poco spontanei, non c'è una vera differenza nel modo di parlare tra la donna e il giudice. 
A mio parere un racconto simile necessitava una scrittura più scarna: 
La tensione del momento lasciava tracce tangibili sulle ampie vetrate della stanza, su cui rimbalzavano fugaci i riflessi prodotti dalla moltitudine di schermi che la tappezzavano.

Prendo per esempio questa frase che trovo eccessivamente articolata.

Nel complesso è un racconto con del potenziale che meriterebbe una riscrittura.
Ciao e alla prossima

Al diavolo Amélie, di Mario Pacchiarotti

Ciao Mario, ben trovato.
Ammetto che la prima lettura mi ha tramortito. tanto che alla fine non ci avevo capito nulla. Poi sono andato a sbirciare i commenti degli altri e tutto è risultato più chiaro. 
C'è maestria nello sfruttare a pieno un'ambientazione classica senza farla risultare stereotipata, lo stile è ottimo come l'idea. Poi ci spiegherai meglio qual è il progetto più ampio. ;) 
Nel complesso è un buon racconto.

Ipernova, di Nicola Digirolamo

Ciao Nicola,
il racconto non ha criticità, ma forse manca un guizzo che lo renda particolare. Ci troviamo davanti alla classica storia del ragazzo timido che non trova il coraggio di dichiarare i proprio more. ho sperato in un finale in cui l'Ipernova cancella la razza umana e l'ultima immagine è il loro bacio, ma non è stato così…
Ho un po' di appunti da muoverti dal punto di vista stilistico. 
Attento alle classiche d eufonche che infastidiscono molti lettori (di più gli editori).
La narrazione è troppo tell e poco show. In linea di massima può anche starci, ma quando parliamo di sentimenti è meglio mostrarli che raccontarli. 
Ci sono de passaggi che andrebbero snelliti. Usa le giuste parole, non caricare troppo il testo. 
John strizzò lo straccio per lavare i pavimenti nel secchio, poi lo poggiò per terra ed iniziò a strofinare con lo spazzolone.

Straccio, lavare, pavimenti, secchio, terra, strofinare, spazzolone. 7 parole per descrivere 1 evento. potrebbero essere troppe, soprattutto in MC dove ogni carattere ha il suo peso. 
"John strizzò lo straccio, lo poggiò a terra e iniziò a strofinare il pavimento con lo spazzolone." Più snella e altrettanto efficace. 
Così ci sono altre frasi. Il taglio è un arte che può cambiare i racconti.

Nel complesso è un racconto gradevole con ampi margini di miglioramento.
Ciao e alla prossima.

Il solito muretto, di DandElion

Ciao Dand, onestamente un po' ti odio.
La malinconia è uno di quei sentimenti che ti resta addosso e che nemmeno una doccia può allontanare. Tu mi hai rigettato in quegli anni '90 a me tanto cari e questo è male.
Scherzi a parte (non scherzo, ti odio), il racconto è molto intenso. Hai una prima persona molto personale e forte che aggancia il lettore e lo trascina fino alla fine.
Avevo una sfilza di cose da dirti sulla forma, ma hai già chiarito il motivo quindi mi limiterò a sottolineare le d eufoniche.
Nel complesso è un ottimo racconto, brava!

La promessa, di Diego Martelli

Ciao Diego, 
racconto leggero che fila alla perfezione, forse troppo ma è colpa del mio gusto personale: non sono abituato agli happy ending alla Walt Disney. 
Tema centrato e stile senza sbavature. 
L'unico appunto che mi sento di muoverti è l'ambientazione americana. Non aggiunge nulla al racconto anzi, la periferia itliana regala sempre un fascino particolare ai racconti.
Nel complesso è un'ottima prova.
Ciao e alla prossima.

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Eugene Fitzherbert
Messaggi: 486

Re: Gruppo ARTIGLIO DEL DIAVOLO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#7 » giovedì 31 maggio 2018, 16:05

Classifica a uso e consumo "contestuale" (cioé nel contest), perché la verità è che ni sono divertito a leggere tutte le storie di questa edizione e posso solo ringraziare gli autori e le autrici!

1 . Madre Natua
2 . Il solito muretto
3 . Al diavolo Amelie
4 . La promessa
5 . ad insindacabile giudizio delle folle
6 . Ipernova
7 . Radiocoraggio

E di seguito i commenti in ordine sparso

La Promessa
Una storia americana, e non poteva essere diversamente, almeno per rendere drammaticamente credibile la presenza di una pistola.

Una cosa che mi ha un po fatto storcere il naso è il nonno che usa la parola 'nerd': capisco che è americano, ma alla fine perdente o qualcosa di un po più prosaico avrebbe avuto un effetto più realistico.
Mi è piaciuta l'escalation, e i duelli vinto solo con la forza della determinazione.

Complimenti!

Il solito muretto
Un Dandelion in tutto e per tutto!
C'è il tuo stile, ci sono le tue tematiche, c'è tutta la tua capacità narrativa, stemperata forse dalle condizioni in cui l'hai scritto (ti capisco!).

Nel complesso, un bel racconto nonostante un approccio in po inflazionato in questa edizione.
Brava (as usual).

Iper nova
Interessante, anche se un po' anacronistico, la declinazione dell'amore socialmente impossibile: certo tutta l'idea di buttarsi a capofitto in un gesto imprevedibile come il bacio sotto le stelle (che esplodono) è un po' stemperata dal fatto che l'iniziativa è sempre stata in mano alla scienziata.
Nulla da eccepire su stile, punteggiatura e costruzione tecnica.
E prima di salutarci, ti faccio i complimenti per il bel racconto!

Al diavolo amelie
Ciao, Mario!
Ormai sta diventando scontato, ma ti faccio lo stesso i complimenti per la tua scrittura, sempre ben articolata nonostante il pochissimo tempo a disposizione.

La storia è costruita bene, con un buon crescendo, ma forse sul finale tende a essere un po troppo sbrigativa. Non che sia incomprensibile, ma effettivamente lascia un po' di puntini in sospeso.
L'ambientazione, che pesca a piene mani tra cyberpunk sporco e cattivo e hard boiled sporco e cattivo, è carica di potenziale. Da quanto ho capito, questo racconto non è altro che la prova tecnica di qualcosa di più grande. Beh, non vedo l'ora di leggerla allora!

Ad insindacabile giudizio delle folle
Ciao, Gualtiero,
Inizio subito con i complimenti per la scelta del tema : da medico, sono molto sensibile (per usare un eufemismo) a tutte le puttanate sull'omeopatia. Nella tua storia poi c'è il protagonista ombra a cui non hai dato un nome anche se automaticamente io l'ho chiamato Rousseau, tanto odierno da far paura per davvero.

Concordo con gli spunti e che ti sono stati fatti e non li ripeto (per la È puoi usare la combinazione di tasti Alr+0200, sembra scomodo, ma quando ti abitui verrà spontaneo).
Io personalmente ho un'altra più drammatica interpretazione del problema dei dialoghi: l fatto che I due che si fronteggiano (la donna e il giudice) parlino alla stessa maniera dimostra solo che anche il "giudice" non è che uno qualunque che si è arrogato il diritto di stare dietro quel monitor senza alcun particolare merito. E questo è pure peggio. (poi è probabile che mi stia facendo delle seghe mentali epocali, eh!)
Forse sarebbe stato più opportuno calcare la mano sulla follia e sul coraggio, creare un po' più di tensione interiore nella donna, quando prende la decisione di affidarsi agli antibiotici.

Bella prova, comunque, bravo!

Detto questo, buona interpretazione del tema

Madre Natura
Ciao, Stefano,
Ti ringrazio per questa bella lettura, inaspettata per le tematiche e godibile per stile e approccio.
A parte qualche sbavatura tecnica, del tutto auspicabile in un contesto e in un contest del genere, non ho molto altro da aggiungere.
Bravo!

Radiocoraggio
Ciao, Andrea,
La tua idea è ben strana, perché sei riuscito a mettere insieme telecronaca calcistica e attentati di matrice islamica, in un contesto che mi ha ricordato l'inizio di uno dei mille mila caso of duty - una delle missioni più criticate e chiacchierate dell'intera serie.

La scrittura è asciutta e in alcuni passaggi un po' frammentata (immagino che sia una scelta stilistica ben precisa) e gli inserti di telecronaca rendono ancora più surreale l'intera scena.

In definitiva è stata una lettura piacevole, con qualche sbavatura e sicuramente un'interpretazione molto originale del tema.
Bravo!

Zebratigrata
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Re: Gruppo ARTIGLIO DEL DIAVOLO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#8 » giovedì 31 maggio 2018, 17:26

CLASSIFICA:

1. Madre Natura
2. Al diavolo Amelie
3. Ad insindacabile giudizio delle folle
4. Il solito muretto
5. La promessa
6. Ipernova
7. Radiocoraggio

COMMENTI:

La promessa
Il tema c’è e il racconto scorre bene, anche se per qualche ragione non empatizzo abbastanza col protagonista, quindi non mi sembra poi un gesto così follemente coraggioso. Forse perché mi viene spontaneo ambientare il racconto in tempi contemporanei, quindi il nerd innanzitutto non ha così tanti motivi per sentirsi insignificante e poi non farebbe un'uscita in pubblico, userebbe messaggi o altro. Diciamo che è un quadro più da anni '80, ma non ci dai nessun indizio che ci fa collocare il racconto in quell'epoca, e secondo me questo fa sì che non funzioni troppo bene. Il fatto che il nerd esca allo scoperto in pubblico resta comunque poco credibile anche in tempi moderni.
L’ultima frase la toglierei del tutto, secondo me non è necessaria.

Il solito muretto
Il tema c’è, e rendi bene l’ambientazione di una provincia non specificata degli anni ’90. Alcuni aspetti però non mi sono molto chiari: parti con la protagonista che odia Micaela e poi alla fine il messaggio è di Geraldo. Non che non abbia senso, ma in un racconto così breve secondo me questo salto è eccessivo, il lettore alla fine rimane sorpreso dalla cosa e non pensa più al senso del racconto.
Dal punto di vista linguistico eviterei "rumours", che non è necessario e rovina un po' il testo secondo me, e anche "introdurre" lo usi col significato del "to introduce” inglese ma in italiano non suona naturale nel contesto. Meglio secondo me “ho sentito dire” e “nessuno ce lo aveva presentato/lo aveva portato lì".

Ipernova
In questo gruppo sembra che il coraggio folle sia stato interpretato da parecchi come il coraggio di baciare qualcuno! :-D Il tema quindi c'è e il racconto si legge bene.
Mi spiace però che tu non abbia veramente usato l’ambientazione che hai scelto. Fondamentalmente questa scena sarebbe potuta avvenire in qualsiasi contesto. Potrebbe essere interessante rielaborare il racconto in modo che non abbia nessuna ambientazione specifica, per mettere in maggior risalto i sentimenti del protagonista: a mio parere in questo contesto si perdono un po’, forse perché è una situazione che tutti hanno vissuto mentre la questione dell’ipernova sembra molto più interessante e, leggendo, mi è venuto spontaneo concentrarmi su quella.

Al diavolo Amelie
Devo ammettere che non mi è chiarissima l’ambientazione, da quel che sembra è più ampia e complessa del racconto e più che un racconto a sé stante sembra un inizio che poi deve essere sviluppato, un incipit che ci porta a chiederci chi sia il tizio, perché e dove sia rinchiuso, chi sia Amélie; in un testo più lungo questi dubbi verrebbero sciolti nelle pagine successive ma chiudendo qui il racconto mi sembra resti troppo in sospeso.
Il tema è presente e ho apprezzato come hai scelto di interpretarlo, il coraggio necessario a mettersi in gioco, a tentare il tutto per tutto e sfidare l'ignoto per tornare libero.

Ad insindacabile giudizio delle folle
La tua interpretazione del tema mi è piaciuta, ma nel complesso dal racconto emerge più il quadro distopico di un paese davvero governato dalle folle (gioco di parole non casuale, immagino :-D) che il coraggio della donna che ha utilizzato un farmaco in quel mondo illegale.
Ho anche l’impressione che il racconto potesse essere tagliato ancora un po’: dopo poco si capisce cosa è successo ma il dialogo prosegue ancora prima che si arrivi alla conclusione del racconto: volendoci lavorare ancora partirei da qui.
Una nota, perché sono rompipalle: la E' al posto di È si può evitare facilmente usando ALT+212 :-D

Madre Natura
Mi è piaciuto molto questo racconto evocativo e dai toni epici, più una leggenda che una storia. Capisco in che senso intendevi interpretare il tema: Madre natura ha il coraggio di sacrificarsi per consentire alla vita di continuare a esistere, tuttavia non è così valorizzato. Sento la mancanza di una situazione iniziale che ci chiarisca l’esigenza del sacrificio: qualcosa è andato storto? La vita sulla terra si è estinta? Come e perché?
Senza un'introduzione di questo tipo tendo a interpretare il sacrificio come il sacrificio quotidiano inevitabile della vita per la vita e viene meno la necessità dei toni epici con cui racconti l’evento, come se fosse accaduto una sola volta, e di questa personificazione vera e propria di Madre natura.

Radiocoraggio
Il tema c’è, però secondo me crei un personaggio molto particolare, con delle idiosincrasie molto specifiche che però non hanno poi un ruolo importante nella storia. Certo, la telecamera è ancora accesa quando il protagonista reagisce e si ribella, ma in qualche modo non ci aspettiamo davvero che la cosa abbia un peso in una situazione come quella che descrivi. Forse la situazione è troppo estrema, oppure non sono riuscita a capire il personaggio e le sue motivazioni abbastanza da percepire quanto fosse importante per lui il fatto di non essere filmato.

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antico
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Re: Gruppo ARTIGLIO DEL DIAVOLO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#9 » domenica 3 giugno 2018, 21:51

Ecco a voi la mia classifica. Nei prossimi giorni arriverà anche la news ufficiale con la classifica finale del gruppo e i finalisti!

1) Madre Natura, di Stefano Pastor
Non ci vedo difetti, è tutto funzionale allo scopo che ti sei prefissato: duro e giusto, pulp e tenero, vita e morte e comunque vita ora e sempre. Un pollice su in un racconto diverso dai tuoi soliti (o almeno quelli cui ero abituato fino a qualche anno fa, quando partecipavi più spesso) e spero davvero di poterti rileggere presto perché questo nuovo Pastor ha potenzialità quanto quello che conoscevo.
2) Il solito muretto, di Dand Elion
Parto da una considerazione che, penso, possa essere un interessante spunto. Qui c'è il tuo stile, ma in certo qual modo ho percepito maggiore compattezza rispetto ad altri tuoi recenti racconti. E dire che le condizioni in cui l'hai scritto non sono state facili, o forse proprio per quello il tutto ha assunto questo particolare sapore? Da rifletterci. Certo, ci sono dei refusi, ma il testo funziona, ha una sua personalità ben definita e si percepisce l'eco di quello che fu. Per me pollice tendente all'alto.
3) La promessa, di Diego Martelli
Non mi è dispiaciuto, anche se qualcosa va sistemato. Capisco che certe forzature siano cercate, come il nonno che lo chiama nerd, ma manca un po' di base per sorreggere la forzatura, forse un pizzico più di contesto, non so se riesco a spiegarmi. Stessa cosa quando il mafiosetto si mette a frignare o quando il nostro eroe chiude con il bacio. Da rimpolpare, ma senza esagerare, insomma. Ultima annotazione: sarei anch'io per un contesto più italiano. Pollice tendente all'alto per me.
4) Ipernova, di Nicola Digirolamo
Bello anche questo. Durissimo fare la classifica di questo gruppo. Ancora non ho trovato testi tripla A, ma anche questo racconto si legge con piacere. Sembra quasi una situazione da Nora Ephrom, se fosse ancora viva e Tom Hanks, Billy Crystal e Meg Ryan giovani ne uscirebbe un bel cortometraggio. Detto questo, ha anche alcune criticità ritrovabili più che altro nel fatto che mi sembrano mancare più momenti tra la coppia: fai partire il tutto da lui e uno sguardo fugace, poi la svolta con le che lo prende per mano e infine il bacio... Tutto molto lineare e funzionale al modo in cui hai deciso di raccontarlo, ma se i due protagonisti si fossero trovati nella stessa stanza, magari stuzzicandosi con reciproche battute che ne mettesserò in evidenza il desiderio reciproco represso giocandoci sopra... Beh, penso che l'empatia ne avrebbe giovato e il racconto avrebbe avuto una marcia in più. In ogni caso, anche qui è un pollice tendente all'alto.
5) Ad insindacabile giudizio delle folle, di Gualtiero Bianchi
Io avrei fatto sopravvivere il figlio, salvato dall'atto di coraggio della madre e del volontario e ora visto come il figlio del demonio da quel popolo che vede come giusta solo quella determinata medicina omeopatica. L'intuizione del tuo racconto è ottima, ma una donna così dimessa e già sconfitta mi fa entrare poco in empatia quando, da logica, appunto, il figlio dovrebbe essere ancora vivo proprio in virtù della decisione della madre. Un pollice tendenzialmente verso il su, ma riscrivendolo con quella sostanziale modifica penso che diverrebbe esplosivol Laboratorio?
6) Al diavolo Amelie, di Mario Pacchiarotti
Ambientazione molto buona, racconto con un paio di problematiche: 1) a mio avviso c'è da lavorare meglio sull'insofferenza latente del protagonista verso la sua situazione in modo tale da giustificare questo suo irrefrenabile desiderio di trovare il coraggio per uscirne e 2) il fatto che il soggetto con debiti su cui testare il chip fosse lo stesso che lo ha portato mi sembra eccessivo, anche perché altrimenti non si sarebbe parlato di quei seimila... E se mi dici che non è lo stesso, beh, lo è Amelie che doveva essere impegnata per la serata e invece è stata portata via da un altro... Insomma, stona. Per quanto mi riguarda, un pollice su per il contesto, ma ni per la gestione del protagonista e del twist: concludendo, un ni che tende verso l'alto.
7) Radiocoraggio, di Andrea Crucitti
Da calciofilo, non riesco a capire questi playoff da giocare nella Capitale, mi sembra non ci siano in nessuna categoria e semmai potrebbe capitare una sfida di playoff da giocarsi vicino a Roma con il Frosinone o il Latina, tanto per dire. Bella l'idea della tragedia vista attraverso la telecronaca, ma mi sembra mal amalgamarsi nel tutto e probabilmente sarebbe stato meglio attaccare subito dall'arrivo all'aeroporto, magari donando un paio di lineee di dialogo per caratterizzare Livio. Allo stato attuale, e per mantenere questa stessa struttura, va allungato. Mi fermo a un pollice ni, sei a una revisione dal su.

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antico
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Re: Gruppo ARTIGLIO DEL DIAVOLO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#10 » mercoledì 6 giugno 2018, 17:54

Potete trovare la news con la classifica finale del gruppo e i finalisti QUI

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