Le classifiche dei giurati della ESPERIAN EDITION

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Le classifiche dei giurati della ESPERIAN EDITION

Messaggio#1 » mercoledì 11 luglio 2018, 16:08

Nove racconti finalisti, otto giurati.

Panni sporchi, di Fabio Aloisio
L'antro del Lombardi, di Andrea Partiti
Tenera è la notte, di Mario Pacchiarotti
Lasciate sognare i bambini, di Linda De Santi
Metodo innovativo per l'apprendimento della matematica, di Raffaele Marra
La topaia del signor Benjamin, di Emiliano Maramonte
Consigli su come coltivare l'edera, di Dand Elion
La stanza dell'attesa, di Stefano Pastor
Mantengo il segreto, di Eleonora Rossetti

Si dia inizio alle danze delle classifiche e dei commenti dei giurati!



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Re: Le classifiche dei giurati della ESPERIAN EDITION

Messaggio#2 » mercoledì 11 luglio 2018, 16:25

ANTONIO TENISCI

Antonio Tenisci è nato a Ortona, sul mare d’Abruzzo.Ha pubblicato racconti per le riviste Horror Magazine, Writers Magazine Italia, Abruzzo Letterario e per varie antologie della Delos Books.
Al romanzo d'esordio "Nuvole rosse sotto il mare" pubblicato nel 2012 da Solfanelli Editore è stato assegnato il Premio della Critica al concorso internazionale Montefiore di Cattolica. Nel 2014 la raccolta di racconti "Tommies" è stata pubblicata dalla Tabula Fati Editore. Nello stesso anno, il racconto "Feldmarschall" ha vinto il 32° Premio Writers Magazine Italia. Nel 2015 il romanzo breve "La Madama" è stato pubblicato in forma digitale dalla Delos Digital Editore. La versione definitiva è stata pubblicata nel 2016 in formato cartaceo dalla Tabula Fati Editore, e ha vinto il Premio dell'Editoria Abruzzese - Città di Roccamorice 2016. Da questo romanzo è stata realizzata un’opera teatrale dal titolo omonimo.cIl romanzo "Ombre viola" è stato pubblicato nello Speciale Giallo Mondadori dal titolo "Amori Malati, tre casi di Femminicidio" (Dicembre 2017).
Il romanzo "Akhenaton l'eretico", realizzato per il collettivo Valery Esperian e scritto con Elisa Bertini, è stato pubblicato dalla Fanucci Editore (Maggio 2018).


CLASSIFICA FINALISTI ESPERIAN EDITION

1 - Metodo innovativo per l’apprendimento della matematica
Il racconto delinea bene fin dall’inizio la personalità del protagonista e la situazione in cui si svolge l’azione. I dialoghi sono ridotti all’essenziale e non si perde mai il filo della narrazione. L’idea e ben costruita con uno svolgimento e una conclusione che non lasciano spazio a dubbi nel lettore. Un ottimo racconto.
2 - Tenera è la notte
Il racconto gioca con l’aspettativa del lettore dopo la frase riportata nell’incipit. Poi il ritmo è tenuto fino alla fine, per terminare in un piacevole e bonario sorriso. Peccato per un paio di incongruenze che non possono non essere segnalate come ‘il terriccio accumulato nei secoli’ che la protagonista non poteva sapere visto che è nella casa da pochi giorni e la ‘potenza sovrumana’ del ginocchio che non è plausibile essendo la forza di una bimba. Se invece sono tentativi che preparano al finale in cui si specifica che tutto è un sogno non mi sembrano ben riusciti. Il giudizio comunque è molto positivo.
3 - Panni sporchi
Ho sorvolato su errori di battitura e refusi, dovuti di sicuro al tempo breve di stesura del racconto.
L’idea è buona ed è sviluppata bene. Mancano dei passaggi fondamentali in alcune situazioni in cui non si capisce l’azione dei protagonisti, tanto che sono stato costretto a rileggere più volte. Alcuni scambi di battute avrebbero avuto bisogno di maggiore spazio narrativo. Esiste una via ‘di’ Romagna a Trieste ma da cui non si vede il mare (almeno dalla posizione e dalle foto che ho visto), e allora perché specificare la strada in modo così preciso? Comunque un racconto ben riuscito.
4 - Consigli su come coltivare l’edera
L’idea è sviluppata in modo spezzettato. La tecnica usata è voluta e trattata nel modo giusto. Ci sono delle incongruenze di fondo che però non rovinano il piacere della lettura. Purtroppo non riesco a capire perché inserire la parte iniziale, del tutto inutile. Sarebbe stato perfetto se il racconto fosse iniziato con la protagonista all’età di 4, 5 anni, visto che alla fine non si torna alla data dell’incipit con una conclusione plausibile e quindi il racconto risulta monco.
5 - L’antro del Lombardi
Il racconto è a tratti farraginoso, soprattutto nell’ultima parte, proprio quella in cui il lettore si aspetta il colpo di scena, che in realtà c’è, ma che forse non è spiegato abbastanza.
Anche in questo caso l’idea è vincente, (addirittura mi ha ricordato un romanzo di Glenn Cooper), ma non mi sembra sviluppata appieno. Peccato perché con un po’ di attenzione in più sarebbe stato un racconto grandioso.
6 - Mantengo il segreto
L’intenzione di portare il lettore nell’idea claustrofobica che si vuole trasmettere è ben riuscita. Buona la scrittura, anche se con le consuete pecche dovute all’assenza di rilettura adeguata. Ho dovuto però rileggerlo più volte per capire il senso, non del tutto chiaro, del finale. E la cosa è stata molto fastidiosa. L’idea originale meriterebbe di essere approfondita in uno scritto più complesso, e da lettore ne sarei molto incuriosito.
7 - La topaia del signor Benjamin
Il lettore è preso per mano e accompagnato nella narrazione, con la sensazione che il protagonista gli parli direttamente, visto che l’interlocutore non viene mai menzionato.
Purtroppo ci sono delle situazioni lasciate in sospeso che non aiutano alla piena comprensione. L’idea non è originale, ma è una di quelle che stimola sempre la curiosità e anche in questo caso auspico uno svolgimento più approfondito.
8 - Lasciate sognare i bambini
Mi sembra una scheggia fine a se stessa, che dice poco a chi non conosce già la favola di Peter Pan. Ho sperato fino alla fine che non lo nominasse, ma non è stato così.
Direi che più che un racconto mi è sembrato il capitolo di un romanzo complesso, e non mi ha stimolato la curiosità nella lettura.
9 - La stanza dell’attesa
Trovo delle incongruenze nel tempo di narrazione. L’idea non è chiara e anche l’esposizione è incerta.
Mi è sembrato un racconto scritto con troppa fretta. Di sicuro però è una buona base su cui lavorare per una scrittura più complessa e articolata, che mi auspico si prenda in considerazione.

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Re: Le classifiche dei giurati della ESPERIAN EDITION

Messaggio#3 » mercoledì 11 luglio 2018, 17:05

MILLER GORINI

Romagnolo, nasce a Ravenna nel 1977. Architetto, vive e lavora a Forlì. Ha pubblicato in appendice ai classici de “Il Giallo Mondadori” i seguenti racconti: Tac, in appendice al romanzo Là dove danzano i morti di Tony Hillerman, “Il Giallo Mondadori” n. 1334, 2013; Il male liquido, in appendice al romanzo L'odore dell'inganno di Andrea Franco, “Il Giallo Mondadori” n. 3139, 2016; Il collo della bottiglia, in appendice al romanzo La voce delle ombre di Paolo Lanzotti, “Il Giallo Mondadori” n. 3148, 2016 (racconto vincitore del premio Grado Giallo 2016). Ha pubblicato diversi racconti per la “Delos Books” e la rivista “Writers Magazine Italia” . Per il racconto "Il male liquido" ha realizzato il booktrailer di cui ha curato la sceneggiatura e la regia (https://vimeo.com/149957316).

CLASSIFICA FINALISTI ESPERIAN EDITION

1. La stanza dell’attesa
Non so se l'autore l'abbia fatto apposta a mettere nella stanza un calzolaio. Non so se la scarpa possa essere la stessa del personaggio del testo teatrale “Aspettando Godot” di Samuel Beckett, fatto sta che questa coincidenza mi ha colpito. Il tema dell'attesa è interessante.
2. Lasciate sognare i bambini
Idea interessante, l'autore è stato bravo a trovarla in poco tempo. Ritmo buono. Anche i personaggi delle favole cadono vittime del quotidiano soffocante dell'uomo contemporaneo.
3. L’antro del Lombardi
Racconto dal buon ritmo. Lo spunto incuriosisce, forse il finale risente di mancanza di tempo, se invece è voluto non è all'altezza dell'idea.
4. Tenera è la notte
Racconto dal buon ritmo. Genere horror classico. C'è una pecca nel personaggio di Vera, all'inizio sembra essere inconsapevole da quello che c'è nascosto, poi invece sembra essere lei la carceriera di quello che dovrebbe essere il baubau.
5. La topaia del signor Benjamin
Un “Canto di Natale” di Dickens rivisitato in chiave horror. Stile dal ritmo incalzante ma che mostra diversi punti deboli nello svolgimento, forse a causa del poco tempo. Il finale non regge il ritmo della narrazione, lasciando l'amaro in bocca.
6. Panni sporchi
Racconto con una idea non originale ma precisa. Lo svolgimento è chiaro e scorrevole.
7. Metodo innovativo per l’apprendimento della matematica
Racconto chiaro dallo stile semplice e lineare. Pecca di mancanza di rilettura. Idea carina.
8. Consigli su come coltivare l’edera
Più che un racconto è una sceneggiatura. Potrebbe venire fuori un cortometraggio horror su un racconto classico, con idee già viste. È sul filo del tema del contest.
9. Mantengo il segreto
Di difficile lettura, forse nella ricerca spasmodica di mantenere il segreto risulta criptico anche al lettore. Confusionario.

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Re: Le classifiche dei giurati della ESPERIAN EDITION

Messaggio#4 » mercoledì 11 luglio 2018, 17:30

FRANCESCO CITRO

Francesco Citro, classe ‘58, informatico di professione, vive e lavora a Pisa, la sua città natale. Ha pubblicato numerosi racconti sulla “Writers Magazine Italia” e su varie antologie della Delos Books. Con il racconto “Come mio padre” è salito sul podio della 32a edizione del Premio WMI.
A luglio 2018 uscirà il romanzo “Tutankhamon, il Fanciullo”, scritto insieme a Fabio Ancarani per la serie storica “Il Romanzo dei Faraoni” (Fanucci).


CLASSIFICA FINALISTI ESPERIAN EDITION

1. Metodo innovativo per l’apprendimento della matematica
Ironico e divertente, mi è piaciuto molto. Un’ottima idea, in tutti i sensi: funzionasse davvero, non esiterei nemmeno un secondo a utilizzarla con il mio piccolo “genio”.
2. La stanza dell’attesa
Un bel racconto, che scorre con la giusta malinconia, senza intristire, anzi, regalandoti un sorriso.
Unica pecca: avrei fatto capire prima (e meglio) che il protagonista è un libraio: penso che “dirlo” subito, avrebbe potuto caratterizzarlo meglio, facendolo apprezzare di più al lettore.
3. L’antro del Lombardi
Intrigante, coinvolgente. Sembra di essere nella grotta col protagonista. Il finale, però, è un po’ deludente.
4. Tenera è la notte
Horror che non è… un horror. Coinvolge, incuriosisce… però, purtroppo, il finale è già stato letto troppe volte.
5. Panni sporchi
Qualche refuso, peraltro comprensibile data la natura del contest. Il racconto è carino, però non l’ho trovato particolarmente originale.
6. Mantengo il segreto
Una trama complessa, almeno alla prima lettura. Poi, mi ha soddisfatto abbastanza. Però, non amo troppo la complessità (che mi ha costretto a rileggere) e il voto ne risente.
7. La topaia del signor Benjamin
Angosciante, forse troppo. Un bel racconto, un horror particolare. Il voto non troppo alto è solo “colpa mia”: forse, per una mera questione di “gusto personale,” non ho saputo apprezzarlo come probabilmente avrebbe meritato.
8. Lasciate sognare i bambini
Un racconto malinconico e dolce. Una buona idea che, però, non brilla (come una stella) e che poteva essere sviluppata meglio.
9. Consigli su come coltivare l’edera
Purtroppo quando ci sono delle “regole”, queste vanno rispettate: è la prima cosa che ho dovuto imparare quando ho iniziato a coltivare la passione per la scrittura. E non posso nascondere che leggendo questo racconto, sono stato negativamente influenzato dalla totale mancanza del loro rispetto: i simboli dei dialoghi, le “d” eufoniche, i corsivi tra il “minore” e il “maggiore”: tutto ciò mi ha distratto, quasi indispettito.

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Re: Le classifiche dei giurati della ESPERIAN EDITION

Messaggio#5 » mercoledì 11 luglio 2018, 18:23

FABIO ANCARANI

Fabio Ancarani è nato nel 1968 a Novi Ligure. È laureato in Ingegneria Elettronica e ha sempre lavorato in aziende ad alto contenuto tecnologico, tra cui l’Istituto Italiano di Tecnologia. Ha iniziato a scrivere narrativa pubblicando racconti su Macworld, e in seguito pubblicandone diversi su altre riviste, tra cui Writers Magazine Italia, e alcune antologie. Nel 2014 Mondadori ha pubblicato il giallo storico “Il teatro delle streghe” nell’antologia “Anno Domini” del Giallo Mondadori. Nel 2014 il romanzo giallo breve “Il volo della lumaca” è uscito per Delos Digital. Nel 2015 Mondadori ha selezionato il romanzo giallo storico “Il tesoro dei Fieschi” come finalista al premio Tedeschi; e nel 2017 Mondadori ha selezionato il romanzo giallo “La certezza del dubbio” come finalista al premio Tedeschi. Nel 2017 il suo apocrifo: “Sherlock Holmes e la drammatica vicenda del dottor Agar” è uscito per Delos Digital.
Nel 2018 è entrato nel collettivo di autori Valery Esperian. A Luglio 2018 uscirà il romanzo “Tutankhamon, il Fanciullo”, scritto insieme a Francesco CItro per la serie storica “Il Romanzo dei Faraoni” (Fanucci).


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1. Mantengo il segreto

Angosciante il giusto con una scrittura che sostiene l’angoscia. Mi sono piaciuti i salti temporali che costringono il lettore a stare sempre attento. Una stanza segreta gelosa che si ribella con un finale che speri non si materializzi, invece ti salta addosso.
2. Lasciate sognare i bambini
Bella idea, bella scrittura, bella stanza segreta dove coltivare i propri sogni, bel finale. Forse (ma è un mio gusto personale, tra l’altro fuori tema) avrei enfatizzato di più il concetto di non uccidere, non uccidere la fantasia coltivandola nella sua stanza segreta, come non uccidere la vecchia, una rivincita morale per il protagonista.
3. La stanza dell’attesa
Toni pastello e melanconici che ti conducono per mano a un finale bello e triste nello stesso tempo, e non è facile miscelare bellezza e tristezza senza diventare melensi, il tutto sorretto da una scrittura perfetta, calata nelle atmosfere del racconto.
4. Tenera è la notte
Bello il crescendo e il twist della bambina, trama sorretta da una scrittura che ti porta da una parte per poi svoltare all’improvviso.
5. La topaia del signor Benjamin
Buona idea, buona scrittura, mi è piaciuta la scelta del punto di vista. Uno Scrooge tanto disperato, ma è cambiato davvero? O ritornerà alla sua Porsche? Sarebbe bello mostrare il suo cambiamento nel finale, magari regala le chiavi della Porsche a Benjamin? O forse non cambia e se ne va sgommando sulla sua macchina sportiva?
6. Panni sporchi
Il finale arriva bene, dopo le premesse iniziali, giocando poco sulla sorpresa ma scivolando via come seta, grazie a una scrittura impeccabile che ti fa sentire davvero parte del racconto, respirando un po’ la calce umida come i personaggi.
7. Metodo innovativo per l’apprendimento della matematica
C’è la tensione giusta, retta anche dalla scrittura ed è molto buona l’idea. Forse avrei solo movimentato di più il finale, ma il meccanismo del racconto è perfetto come quello del professor Ruffin.
8. Consigli su come coltivare l’edera
Una scrittura graffiante, secca, precisa come il coltello della protagonista, perfetta per la trama, inquietante e che ti disturba.
9. L’antro del Lombardi
La scrittura precisa ti porta tra le gallerie con mano ferma e sicura, facendosi sentire al fianco del protagonista. Stilisticamente perfetto. La richiusura dell’anello o lo spuntare in un mondo simile al precedente arriva come una sorpresa.

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Re: Le classifiche dei giurati della ESPERIAN EDITION

Messaggio#6 » mercoledì 11 luglio 2018, 19:11

DANIELE PISANI

Daniele Pisani, nato nel 1983, è un ingegnere con la passione per la scrittura (molte pubblicazioni con Delos di vario genere: horror, giallo, fantasy, thriller, thriller storico, viaggi, fantascienza). Finalista nel 2017 della XIII edizione de I Sapori del Giallo – Racconti Inediti di Langhirano e nel 2012 del Premio Tedeschi, con un apocrifo sherlockiano, uscito in seguito per Delos, intitolato: "Sherlock Holmes e il caso dello squartatore di Whitechapel". È presente sul 50° numero della Writers Magazine con il racconto "Big Up". Dal 2018 è entrato a far parte del collettivo di autori Valery Esperian, e a settembre 2018 uscirà "Ramses il Figlio del Sole", scritto con il collega Miller Gorini - quarto volume della serie storica “Il Romanzo dei Faraoni” (Fanucci).Vive in provincia di Milano.

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1. Panni sporchi
Le descrizioni sono buone, la scrittura è fluida e il finale dà un senso di compiutezza.
2. Lasciate sognare i bambini
Scrittura agile e ritmo svelto. L'idea è originale; purtroppo il forte richiamo alla favola di Peter Pan taglia fuori una fetta di lettori che non la conoscono o la conoscono solo vagamente. Un finale più d'effetto sarebbe stato meglio.
3. La topaia del signor Benjamin
Ritmo incalzante e scrittura buona. L'idea è un po' troppo semplice e solleva interrogativi che poi non svela, lasciando un senso di vuoto.
4. Tenera è la notte
Scrittura buona, ritmo incalzante. L'idea però traballa, e il finale, soprattutto, non chiude il cerchio della vicenda e sembra una soluzione troppo sbrigativa.
5. L'antro del Lombardi
Scrittura che crea il giusto ritmo, con qualche ingenuità qua e là. Purtroppo il finale è affrettato e il mistero appare un po' forzato.
6. Metodo innovativo per l'apprendimento della matematica
Una buona penna al servizio però di una idea poco forte, nonostante l'originalità. Parzialmente, è fuori tema.
7. La stanza dell'attesa
Scrittura buona, con alcune ingenuità. L'idea appare confusionaria e l'elemento soprannaturale semplicistico.
8. Mantengo il segreto
Idea purtroppo incomprensibile in diversi punti. La scrittura è poco scorrevole e ci sono delle ingenuità di fondo.
9. Consigli su come coltivare l'edera
Scrittura non scorrevole. Dà l'impressione di non esserci una grande idea sotto. In alcuni punti è criptico e i continui balzi temporali sono fastidiosi. Ci sono problemi con la punteggiatura e con i segni convenzionalmente usati in narrativa.

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Re: Le classifiche dei giurati della ESPERIAN EDITION

Messaggio#7 » mercoledì 11 luglio 2018, 21:55

MASSIMO LUNATI

Massimo Lunati è nato e vive a Parma, dove attualmente svolge la professione di consulente aziendale. Ha pubblicato diversi racconti all'interno delle antologie "365 racconti d'estate" e "Il magazzino dei mondi 3" edite da Delos Books , oltre che sulle riviste "Writers Magazine Italia" e "Robot".
Per il Giallo Mondadori ha pubblicato i racconti “La finestra dell’hikikomori” (antologia Delitti in Giallo su Giallo Mondadori Extra) e “Sorriso di morte” (Giallo Mondadori), mentre i racconti "Caccia al tesoro" e “Il numero” sono apparsi sul quotidiano Il Cittadino di Lodi, in collaborazione con il Giallo Mondadori e Urania.
Ha pubblicato, inoltre, i romanzi brevi "Il sorvegliante" e “Marksman”, editi da Delos Digital.
A novembre 2018 è prevista l’uscita del romanzo “Cleopatra la Divina” scritto con Angelo Frascella, quinto volume della serie “Il romanzo dei faraoni” firmato Valery Esperian ed edito da Fanucci.


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1. Mantengo il segreto
Una storia inquietante, che mi è piaciuta davvero molto. Seppur non originale, il tema del segreto che va tenuto tale, pena il pagamento di un prezzo molto alto, è reso molto bene. Punto di forza dell’opera è il comparto tecnico, grazie al quale l’alternarsi di narrazione al presente e analessi è reso alla perfezione, restituendoci un intreccio ben congegnato.
2. Consigli su come coltivare l'edera
Quando il tema, crudele, di questo racconto si svela, è come un pugno nello stomaco, e ci ritroviamo ad affondare nel turbine e orrore della follia, subita e maturata, che avvolge la protagonista. L'edera, incarnazione della trasformazione oscura del personaggio, è un simbolismo potente, così come il titolo, davvero brillante. Buono anche il pattern narrativo, costituito da tasselli temporali che vanno a comporre il mosaico finale.
3. La stanza dell'attesa
Il senso di inutilità e lo scorrere inesorabile del tempo. Malinconico e struggente questo racconto, che inizia con una bella frase di apertura, e che prosegue facendoci temere una vicenda da toni oscuri, se non orrorifici, e che invece d’un tratto si svela per ciò che è: una storia fatta di speranza, quella che non ci abbandona mai, a patto di saper aspettare. Una buona tecnica e uno stile immediato supportano la narrazione.
4. Lasciate sognare i bambini
Il dilemma atavico per eccellenza: la sicurezza o il sogno? Quanti di noi hanno sacrificato il Peter Pan che alberga dentro, cedendo alle lusinghe di una vita comoda, per confinarsi in un’esistenza consegnata ai rimpianti? Perché, alla fine, Peter vive, Piumino sopravvive. Ottima l’idea del gancio (non quello del Capitan Uncino) con la sempreverde storia del ragazzo che non vuole crescere per affrontare il tema della dicotomica scelta a cui tutti, prima o poi, siamo chiamati a fare. Decisamente un buon racconto, che ben rende al lettore il senso del rimorso.
5. La topaia del signor Benjamin
Tema non originale ma piacevole per questo racconto, che nonostante l’impostazione improntata alla suspence mi ha fatto riemergere sensazioni “dickensiane”. Certo, rispetto al “Canto di Natale” qui non c’è il Natale, e c’è ben poco da cantare vista la situazione in cui si va a ficcare il nostro. Eppure, in qualche modo, il protagonista si trova di fronte al suo personale spirito dei natali futuri, qui nella forma di stanza del signor Benjamin, che gli mostra il nulla che finora ha costituito la pienezza della sua esistenza. Buon comparto tecnico, con una forma di narrazione che coinvolge fin dalle prime righe e riesce a tenere agganciato a sé il lettore fino alla fine.
6. Tenera è la notte
Una delle paure che ci accompagnano fin da piccoli: il Babau, l’uomo nero, creatura mostruosa che popola gli armadi di ogni bambino. Ma se fosse il mostro a nascondersi per sfuggire alla crudeltà dei bambini? Una buona tensione regge il racconto, creando una sorta di proiezione tra mostro e bambino, rendendo labile il confine tra l’uno e l’altro. Stile di scrittura semplice ma efficace.
7. L'antro del Lombardi
La discesa nell’oscuro, l’attrazione esercitata dall’ignoto. Angoscia e claustrofobia si fondono bene in questo racconto, in un crescendo, a mano a mano che scendiamo nell’antro, che ci fa assaporare sensazioni verniane, e con un finale aperto (forse un pochino troppo) che ci lascia in ostaggio a un nadir da cui dobbiamo risalire: quello delle nostre paure, ancor più che quello del Lombardi.
8. Panni sporchi
Il ritrovamento del proverbiale scheletro nell’armadio, che qui assume addirittura la forma inquietante del Totenkopf SS. Un racconto che affronta con piglio spedito il tema della verità che emerge dall’ombra e che tale deve rimanere, non importa il prezzo, dovesse trattarsi anche del sacrificio della propria coscienza. Stile sobrio ma scorrevole, un piccolo infodump di troppo.
9. Metodo innovativo per l'apprendimento della matematica
Da oggi la matematica non sarà più così ostica: questa la buona notizia. La cattiva, è che sarebbe stato preferibile studiarla finché si era in tempo. Racconto divertente, con quel pizzico di surrealismo che non guasta, e che ci riporta al sapore agrodolce dei (mica tanto) spensierati tempi della scuola, a partire dalla figura dell’odiato insegnante di matematica. Altresì divertenti i richiami a una certa letteratura (e cinematografia) fantastico-orrorifica, con tanto di macchina infernale alla “Mangler”. L’unico appunto di rilievo riguarda purtroppo proprio il tema: difficile credere che, visti i tanti “avventori” che si sono succeduti, la camera segreta sia rimasta davvero segreta.

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Re: Le classifiche dei giurati della ESPERIAN EDITION

Messaggio#8 » giovedì 12 luglio 2018, 14:31

LUIGI BRASILI

Luigi Brasili lavora come tecnico informatico, ed è nato nel 1964 a Tivoli, dove vive tuttora. Ha sempre amato la parola scritta, fin da bambino, ma ci si è messo d'impegno a partire dalla fine del 2003, ottenendo oltre centocinquanta riconoscimenti nei concorsi letterari in Italia e all'estero. Alcuni suoi racconti vincitori di premi letterari sono stati tradotti e pubblicati in inglese, francese e rumeno. Ha pubblicato moltissime opere, per vari editori, riviste e antologie, tra cui Fanucci, Rai-Eri, Delos Books, Poste Italiane, Writers Magazine Italia, Delos Science Fiction. Tra i suoi libri, "Sherlock Holmes e il tempio della Sibilla" (Delos Digital e La penna blu), "C'era una volta un re" (La penna blu), "La scomparsa dell'elfo" (Delos Digital), tutti ambientati a Tivoli. Sempre con Delos Digital ha pubblicato: "Figli della notte" (collana Odissea), "Il lupo" e "Il ritorno del lupo" (collana The Tube Exposed), "Una settimana a Londra" (collana Versante Est), "Sherlock Holmes e il segreto dei frati di St. Peter's (collana Sherlockiana).
Inoltre, come membro del collettivo Valery Esperian, ha scritto a quattro mani con Vincenzo Vizzini, il romanzo "Cheope l'immortale", pubblicato da Fanucci a maggio 2018, primo libro di cinque della saga "Il romanzo dei faraoni".


CLASSIFICA FINALISTI ESPERIAN EDITION

1) La stanza dell'attesa
La forza di questo racconto sta nel messaggio, almeno questo è quello che ho percepito, con piacere, leggendolo. Anche questa storia merita di essere lavorata per ampliarla e arricchirla, ma per il contest è comunque efficace a mio avviso. Un buon racconto, in ogni caso.
2) L'antro dei lombardi
All’inizio della lettura ero stato portato a ritenere che la pulizia delle grotte fosse riferita ai turisti “invasori”, ho dovuto soffermarmi a rileggere per comprendere che avevo letto male in prima battuta, ma a parte l’evocare, magari solo nella mia testa, la mappa del malandrino, ho seguito con interesse il dipanarsi di cunicoli e antri, e il finale mi è molto piaciuto.
L’unico vero appunto lo farei sul titolo, a mio avviso poco efficace. Buon racconto.
3) Metodo innovativo per l'apprendimento della matematica
Nella parte iniziale si tentenna un po’ per capire, perché nonostante lo stacco dall’incipit, si ha l’impressione che il ragazzino a testa bassa dell’inizio sia lo stesso che si presenta alla “lezione”, con una partenza che oltretutto fa pensare a un incontro in sala professori. L’idea e lo sviluppo li ho trovati però molto interessanti, un racconto quasi spiazzante nella sua ironia.
4) Consigli su come coltivare l'Edera
Tema degno di essere sempre raccontato quello sulla violenza, e delle conseguenze psicologiche, che si tratti di bambini o di adulti. Buona l’idea di raccontare un brano breve con la scansione di date e momenti che si accavallano. Anche l’idea delle letture “secondarie” insite nella trama è buona, creando un tessuto narrativo che acquista valore leggendo e rileggendo. E questo è al contempo un punto debole e un punto di forza del racconto. Un paio di appunti: i simboli di maggiore e minore per sottolineare i pensieri, e “nuovo di pacca”, da evitare a mio avviso.
5) Panni sporchi
Ben narrato, spinge a continuare a leggere per vedere cosa si scoprirà nella camera nascosta, ma quando la scoperta viene finalmente mostrata, ancor prima dell’ospite, insieme all’ottima polvere sparsa dall’artefice del racconto aleggia anche il senso del titolo. Forse con una mezz’orata in più, per dirla alla Montalbano, si poteva lavorare sul finale, portando l’attenzione del lettore su un eventuale, e acceso, scontro sul da farsi tra gli “eredi”. Comunque, racconto interessante. P.s. Sono propenso a pensare che questo finale sia stato proprio la molla che ha fatto partire il racconto…
6) Mantengo il segreto
Molto particolare questo racconto dall’atmosfera cupa, claustrofobica. La lettura non è scorrevolissima, occorre rileggere per comprendere appieno l’alternarsi della narrazione, ma è comunque interessante. L’idea meriterebbe un contesto più ampio e articolato, con uno sviluppo di maggior respiro per questa camera pensante.
7) Tenera è la notte
La narrazione è ben costruita, specie considerando il contesto di una tenzone come MC. E buona ho trovato l’idea di questa baby killer di creature notturne che di norma sono il terrore dei bambini, e non solo di essi. Per quanto non originalissima l’ambientazione, che rimanda a un certo filone di film, ho trovato anche questo racconto interessante.
8) La topaia del signor Benjamin
Questo racconto ha una sua originalità nello sviluppo che si contrappone all’assenza di originalità del contesto iniziale, piuttosto abusato. La narrazione però l’ho trovata confusa e a tratti eccessivamente spiegata, per quanto forse inevitabile per la scelta narrativa. Chiarissimi e centrati invece il messaggio e tema del contest.
9) Lasciate sognare i bambini
Di questo racconto, ben scritto e molto ben architettato, mi è piaciuto molto l’incipit che spinge a leggere, a capire. Peccato però che si capisca subito tutto, o quasi, come se si stesse rivedendo ancora una volta il film Hook. E il messaggio, anche se inverso rispetto al film, oltre che anticipato dal titolo è fin troppo reiterato, e ha avuto l’effetto di distrarmi dalla narrazione e dalla partecipazione al tormento del protagonista.

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Re: Le classifiche dei giurati della ESPERIAN EDITION

Messaggio#9 » giovedì 12 luglio 2018, 19:43

ELISA BERTINI

Elisa Bertini è nata a Ravenna nel 1988. Laureata in Letteratura Italiana, lavora come giornalista per il quotidiano Romagnanotizie. Dopo aver lavorato come collaboratrice per Il Resto del Carlino, ha pubblicato i romanzi “Byron a pezzi” (Fernandel), “I diari di Seaport” (Castelvecchi), “Dorian Gray e il weekend con delitto” (Delos Digital), “Ambrosian School” (DeAgostini Libromania) e vari racconti all’interno di antologie. Con il racconto “La Banda del Cervello”, pubblicato in appendice nel Giallo Mondadori, ha vinto il Premio Nebbia Gialla 2016. Sotto pseudonimo ha pubblicato letteratura femminile per Rizzoli. Nel dicembre 2017 per il Giallo Mondadori è uscito il primo Speciale tutto italiano “Amori Malati: tre storie di femminicidio”, contenente tre romanzi tra i quali il suo “Nerocuore”. Dal 2018 è entrata a far parte del collettivo di autori Valery Esperian col quale ha pubblicato "Akhenaton l'eretico" - scritto col collega Antonio Tenisci - secondo volume della serie storica “Il Romanzo dei Faraoni” (Fanucci). Dopo aver vissuto quattro anni nel Regno Unito, proprio di fronte all’Isola di Wight, ha deciso di tornare a Ravenna, dove vive col suo compagno, un paio di gatti e un’infinità di libri.

CLASSIFICA FINALISTI ESPERIAN EDITION (dalla nona alla prima posizione)

9) Consigli su come coltivare l’edera
COMMENTO: Un po’ caotico, e il tema camera segreta non è centrato. Un consiglio, evitare l’uso del “?!”: o l’uno o l’altro.
8) Tenera è la notte
COMMENTO: La storia è carina e incuriosisce ma non si capisce bene cosa faccia/chi sia Vera: è lei la cattiva, il Babau è spaventato da lei? Ha poteri sovrumani? Perché? Questa confusione penalizza un racconto altrimenti interessante e piacevolmente insolito.
7) Panni sporchi
COMMENTO: Scritto bene ma senza un particolare stile, trama un po’ scontata. Frase di chiusura finale carina. Centrato il tema della camera segreta.
6) L’antro del Lombardi
COMMENTO: C’è ogni tanto qualche ripetizione, ma lo stile è scorrevole e accattivante. L’ambientazione incuriosisce e la trama è interessante. Unici nei: pare che non abbia un vero finale ed è un po’ fuori tema: non c’è in fondo una vera camera segreta qui.
5) La stanza dell’attesa
COMMENTO: Molto ingegnoso e tema toccato. Un neo, certi passaggi sono un po’ fumosi e, anche se si capisce dove l’autore vuole andare a parare, si vede che alcuni collegamenti sono rimasti nella sua testa: fare maggior attenzione alla comprensione per il lettore
4) Metodo innovativo per l’apprendimento della matematica
COMMENTO: purtroppo non è tanto in tema camera segreta altrimenti avrei dato un voto di classifica molto più alto, ma il racconto è geniale e lo stile che si intuisce, anche se ancora acerbo e poco sviluppato, è accattivante: il mio consiglio è di affinarlo e dagli una “sua voce” più caratteristica.
3) Lasciate sognare i bambini
COMMENTO: la stanza segreta c’è ma non è esattamente il tema centrale del racconto, e questo penalizza un po’: a parte questo è molto bello, avrei solo evitato di mettere quel “Pennino lo ascoltava sempre con gli occhi lucidi” all’inizio per lasciare che si svelasse solo verso la fine che stiamo parlando di bimbi sperduti , sarebbe stato più d’effetto.
2) La topaia del signor Benjamin
COMMENTO: tema centrato, peccato per il refuso “Pensi che è quello che cerchiamo?”.
Accattivante la narrazione che pare rivolgersi al lettore trascinandolo nel racconto.
1) Mantengo il segreto
COMMENTO: tema centrato. intrigante l’alternanza tra passato e presente, bella la trama e intelligente il finale

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