Consigli su come coltivare l'Edera

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DandElion
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Consigli su come coltivare l'Edera

Messaggio#1 » lunedì 18 giugno 2018, 23:17

16.07.2018. Interno. Una luce bianca corrompe i contorni del tavolo e delle sedie nella stanza. Non ci sono finestre.

<Quando è cominciato tutto?! Proprio non saprei spiegarglielo!>
Una sonora sbuffata a sottolineare il senso di ovvietà della cosa.
<Quando Lei ha deciso di diventare quello che è? Perché io dovrei ricordarmi quando ho cominciato ad essere “me”? I giocattoli sanno di essere giocattoli, secondo Lei?>

Il suo interlocutore la stava infastidendo, come la infastidivano gli elettrodi sulle tempie e le cinghie dietro al collo.
<Non si è ancora stancato di farmi domande senza risposta?>

Il fatto che lui non reagisse alle sue provocazioni la eccitava e la divertiva.
Gli uomini non le erano mai interessati, nessuna sfida mentale: <Lenti, poco logici, estremamente banali- aveva detto durante il primo interrogatorio- ma sono eccellenti prede.>



16.07.2000. Interno. Una luce da abatjour illumina una piccola finestra, coperta da poca edera. Nella stanza una bambinetta di 4, forse 5 anni, non di più. Un orsacchiotto di pezza nuovo di pacca, stretto al petto e gli occhi sbarrati, come avesse visto il Diavolo in persona.

“Buon compleanno! Mamma e Papà”.
Le feste dei bambini sono orge di marshmallow e palloncini, Lucinda invece di quel compleanno conosce solo il sottotetto della sua stanza, le lenzuola del suo letto e il sangue. Si è ferita accidentalmente un dito con la carta affilata del regalo dei suoi genitori. Non ha pianto perché è una brava bambina. Non piange mai, nemmeno quando mamma e papà salgono a dormire con lei- in verità non dormono mai- quando salgono da lei.
E non la fanno dormire.
E lei, invece, vorrebbe dormire, così potrebbe non sapere, così potrebbe dimenticare. Allora sta zitta, finge di non esserci, si ferma nella sua testa e immagina di essere sulla porta della sua stanza, arrivare alla maniglia- che è ancora troppo in alto per lei- e scappare via, lasciando il suo corpo li, tra le braccia di mamma- che la tiene ferma- sotto il corpo di papà.



16.07.2012. Primo piano esterna, camera stretta. Una luce molto fioca illumina una piccola finestra, coperta quasi completamente dal rampicare rigoglioso di un’edera. Si vede all’interno una giovinetta, quasi una donna. In mano qualcosa di inusuale, luccica come uno specchio in un bagliore metallico.

“Buon compleanno! Mamma e Papà”.
Le feste degli adolescenti sono ricche di sorrisi e brividi, cotte, baci rubati e tentativi disperati di essere scelti.
Lucinda vorrebbe solo sparire ancora di più. Lucinda non ne può più. Nella destra un orsacchiotto di peluche, lurido e liso, nella sinistra il suo primo furto, un regalo per se stessa. Forse la mamma avrebbe dovuto scegliere un altro premio con i punti del supermercato, non un coltello da cucina.
<Che vengano pure stanotte a “dormire” con me.>



17.07.2012. Mezzanotte. Esterno. Si spegne la luce della finestra, a fondersi nel buio come se l’edera avesse finito il suo lavoro. Si vede all’interno una sagoma sinuosa, una donna, forse.



21.07.2012. L’edera ha nascosto la finestra, quel sottotetto di periferia adesso sembra quasi un puntino.
<Tra 5 mesi, comunque, ci sarà la fine del mondo, moriremo tutti, sareste morti anche voi.>

Una lunga doccia per togliersi di dosso tutto: il sangue, la merda e il dolore.
Lucinda annaffia l'edera, 17 anni, il mondo in mano ed un coltello in tasca.


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Il Dottore
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Re: Consigli su come coltivare l'Edera

Messaggio#2 » lunedì 18 giugno 2018, 23:21

Ciao, Dand.

Tutto ok con i parametri, buona Valery Esperian Edition!

PS Puoi modificare il racconto fino all’una, sempre rimanendo nei parametri. In caso di modifiche nell’intervallo compreso tra le 01.01 e le 01.33 verrà assegnato un malus tempo.
Sono pronto a vivisezionare i vostri racconti... soffriranno, ma sarà per il vostro bene!

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Emiliano Maramonte
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Re: Consigli su come coltivare l'Edera

Messaggio#3 » martedì 19 giugno 2018, 16:32

Ciao lieto di ritrovarti! Ormai è un appuntamento fisso il commento incrociato dei nostri racconti.
Dico subito che se ho capito bene la storia, siamo di fronte a una vicenda terrificante. E infatti il racconto mi ha inquietato davvero, mi ha lasciato un certo fastidioso turbamento. Si può tranquillamente parlare della genesi di un'assassina. Il solo pensiero di un "posto segreto" dove le violenze domestiche e famigliari sui minori si consumano, atterrisce, e non poco.
Siamo di fronte a una buona idea, scritta a tratti molto bene, con un taglio cinematografico, anche grazie agli elementi caratteristici delle sceneggiature. Ottima anche la scelta di suggerire l'atto di follia finale, lasciando intendere una conclusione "catartica" che però fa presagire conseguenze spaventose.
Dal punto di vista tecnico, qualche inconveniente da rilevare. Nella prima parte usi il tempo passato (e c'è la data del 2018), mentre nel passato il tempo verbale è il presente. Io avrei fatto l'esatto contrario, o avrei uniformato tutti i tempi verbali, o tutto passato o tutto presente, proprio per aumentare l'omogeneità delle sequenze e la presa del lettore sull'immediatezza della scrittura e della vicenda.
Altra cosa: se puoi, usa sempre i simboli canonici per il discorso diretto, o i trattini o i "caporali". Quelle "freccine" non hanno senso e indispettiscono chi legge, anche perché al loro interno hanno già il corsivo!
Ancora: "Le feste dei bambini sono orge di marshmallow e palloncini", va bene ed è vero, ma l'accostamento di "orge" e "feste dei bambini" è eccessivo, secondo me rasenta l'azzardo e il poco buon gusto. (Opinione personale, però...).
Ultima cosa: "Il mondo in mano ed un coltello in tasca". Da bandire le "d" eufoniche! Ponici mente!
Complessivamente però un buon racconto che mi è piaciuto. In bocca al lupo!!

Emiliano.

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SalvatoreStefanelli
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Re: Consigli su come coltivare l'Edera

Messaggio#4 » martedì 19 giugno 2018, 16:58

Ciao Dand.
Concordo con Emiliano per quanto riguarda la d eufonica, per l'uso del trattino o del caporale. Invece non concordo con lui sull'uso di orge abbinato a marshmallow e palloncini, proprio perché il netto contrasto dà ancora di più il senso della drammaticità della storia e dell'orrore profondo in essa racchiusa. Orrore che riesci a mostrare molto bene nella seconda parte della storia. Non mi ha dato fastidio il diverso uso dei tempi verbali, in fin dei conti il primo periodo sembra scritto in un passato fin troppo presente per ritenerlo troppo distante dal resto della storia. Mia deficenza non l'aver capito bene quanto vai a mostrarci in quella prima scena: chi è l'interlocutore che la sta interrogando? Uno psicologo, forse? E cosa significa l'ultima parte dello stesso, quando parli delle prede? Sembra quasi che Lucinda stia per commettere un nuovo omicidio a scapito dello stesso psicologo.
Nel complesso trovo che sia una buona storia e ben centrato il tema.

viviana.tenga
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Re: Consigli su come coltivare l'Edera

Messaggio#5 » mercoledì 20 giugno 2018, 13:14

Ciao Dand,
Racconto molto forte e intenso.
Concordo con Emiliano su d eufoniche e l'uso del passato nella prima parte (avrei visto bene il presente dappertutto), invece non ho trovato fuori luogo l'uso di "orgia".
Ci sono poi un paio di passaggi in cui non mi ha convinto l'uso della punteggiatura:
Le feste dei bambini sono orge di marshmallow e palloncini, Lucinda invece

avrei visto meglio un punto (o un punto e virgola) al posto della virgola.
tra le braccia di mamma- che la tiene ferma- sotto il corpo di papà
qui invece ho trovato che i trattini spezzassero inutilmente la frase.

Tra le cose che ho apprezzato, l'immagine dell'edera e il passaggio da "quasi una donna" a "forse una donna" nella descrizione di Lucinda subito prima e subito dopo l'omicidio.

Nel complesso, si può rifinire un po', ma è decisamente un buon racconto.

mezzomatto
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Re: Consigli su come coltivare l'Edera

Messaggio#6 » giovedì 21 giugno 2018, 12:17

Un racconto di grande impatto emotivo, sostenuto da un'architettura semplice ed efficace e da una ambientazione claustrofobica. Enigma iniziale: perchè questo interrogatorio? Spiegazione fornita mediante una serie di analessi ordinate cronologicamente.
C'è qualche difetto. Anzitutto non è chiaro dove si svolga il dialogo d'attacco: alla polizia?, in una clinica? Cosa sono gli elettrodi che la donna ha in testa? Cosa ci fanno le cinghie 'dietro' il collo (le cinghie dovrebbero essere 'attorno' a qualcosa). Incerto anche il punto di vista: l'inserto fra le battute di dialogo sembra suggerire un narratore esterno. Poi di colpo viene introdotto il punto di vista della protagonista (che, per la verità non viene più abbandonato, salvo qualche intrusione del narratore).
Volendo andare per il sottile la scansione di data, ora e luogo delle varie scene è superflua, non aggiunge nulla alla narrazione che si sviluppa cronologicamente e può essere sviluppata più elegantemente con altri espedienti espressivi. Ma questo può essere solo questione del mio gusto personale. Te la butto lì come punto su cui riflettere.
Infine mi lascia perplesso la distanza temporale fra il genitoricidio (2012) e l'interrogatorio (2018). Non è spiegata.
Comunque un racconto di uno che sa scrivere, e come. Bravo, o brava.

Giuseppe

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DandElion
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Re: Consigli su come coltivare l'Edera

Messaggio#7 » venerdì 22 giugno 2018, 12:20

megagenius ha scritto:Ciao lieto di ritrovarti! Ormai è un appuntamento fisso il commento incrociato dei nostri racconti.

Ben trovato a te :)

megagenius ha scritto:Dico subito che se ho capito bene la storia, siamo di fronte a una vicenda terrificante.

Mi sa di sì..

megagenius ha scritto:E infatti il racconto mi ha inquietato davvero, mi ha lasciato un certo fastidioso turbamento.

Yeah! Lo scopo era questo ;) non sono dello humor per scrivere favole della buonanotte, ultimamente..

megagenius ha scritto: Si può tranquillamente parlare della genesi di un'assassina. Il solo pensiero di un "posto segreto" dove le violenze domestiche e famigliari sui minori si consumano, atterrisce, e non poco.

Il male esiste, anche quando ci scordiamo che c'è..

megagenius ha scritto:Siamo di fronte a una buona idea, scritta a tratti molto bene, con un taglio cinematografico, anche grazie agli elementi caratteristici delle sceneggiature. Ottima anche la scelta di suggerire l'atto di follia finale, lasciando intendere una conclusione "catartica" che però fa presagire conseguenze spaventose.

Grazie :)

megagenius ha scritto:Dal punto di vista tecnico, qualche inconveniente da rilevare. Nella prima parte usi il tempo passato (e c'è la data del 2018), mentre nel passato il tempo verbale è il presente. Io avrei fatto l'esatto contrario, o avrei uniformato tutti i tempi verbali, o tutto passato o tutto presente, proprio per aumentare l'omogeneità delle sequenze e la presa del lettore sull'immediatezza della scrittura e della vicenda.

Questa però è una scelta: ho fatto così proprio per frammentare e dare l'idea del salto temporale.. L'omogeneità, a mio parere, non sarebbe stata di giovamento, ma avrebbe "appiattito" la narrazione in un tempo senza tempo.

megagenius ha scritto:Altra cosa: se puoi, usa sempre i simboli canonici per il discorso diretto, o i trattini o i "caporali". Quelle "freccine" non hanno senso e indispettiscono chi legge, anche perché al loro interno hanno già il corsivo!

Eh però mi serviva una doppia punteggiatura perchè mi ero resa conto che da qualche parte si sovrapponevano le virgolette, quinti in qualche modo dovevo uscirci viva, devo lavorarci su ;) grazie.

megagenius ha scritto:Ancora: "Le feste dei bambini sono orge di marshmallow e palloncini", va bene ed è vero, ma l'accostamento di "orge" e "feste dei bambini" è eccessivo, secondo me rasenta l'azzardo e il poco buon gusto. (Opinione personale, però...).

Proprio invece lo stacco violento e l'orrore momentaneo è quello che volevo suscitare, al di la del fatto che la parola "orge" da Firenze in giù si usa come regionalismo anche con accezione positiva, tipo: "hai visto che bello quel vaso? è un'orgia di colori!"

megagenius ha scritto:Ultima cosa: "Il mondo in mano ed un coltello in tasca". Da bandire le "d" eufoniche! Ponici mente!

Siccome è un appunto che ho letto in tanti commenti, mi spieghi/spiegate perché? Non l'ho mai personalmente ritenuto brutto (tra l'altro eu in greco sta per buono quindi "eufonico" = "di buon suono" e in effetti: "bianco e arancione" suona meno bene all'orecchio di: "bianco ed arancione"..) però siccome me lo state dicendo tutti ci deve essere qualche regola non scritta di minuti contati che le bandisce, vorrei solo capire la ragione :(

megagenius ha scritto:Complessivamente però un buon racconto che mi è piaciuto. In bocca al lupo!!Emiliano.

Grazie mille! Crepi il cacciatore! In bocca al lupo a te!! :D
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DandElion
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Re: Consigli su come coltivare l'Edera

Messaggio#8 » venerdì 22 giugno 2018, 12:31

SalvatoreStefanelli ha scritto:Ciao Dand.

Ciau :D

SalvatoreStefanelli ha scritto:Concordo con Emiliano per quanto riguarda la d eufonica, per l'uso del trattino o del caporale.

Sulla prima chiedo anche a te "perché no?" perché non lo so :(
La seconda, come sopra, dovevo trovare un modo per dare vari livelli di "virgolettatura", ma non sapevo come altro fare, devo studiarci sopra.

SalvatoreStefanelli ha scritto:Invece non concordo con lui sull'uso di orge abbinato a marshmallow e palloncini, proprio perché il netto contrasto dà ancora di più il senso della drammaticità della storia e dell'orrore profondo in essa racchiusa. Orrore che riesci a mostrare molto bene nella seconda parte della storia.

Grazie <3 !!

SalvatoreStefanelli ha scritto: Non mi ha dato fastidio il diverso uso dei tempi verbali, in fin dei conti il primo periodo sembra scritto in un passato fin troppo presente per ritenerlo troppo distante dal resto della storia.

Volevo dare continuità.

SalvatoreStefanelli ha scritto: Mia deficenza non l'aver capito bene quanto vai a mostrarci in quella prima scena: chi è l'interlocutore che la sta interrogando? Uno psicologo, forse? E cosa significa l'ultima parte dello stesso, quando parli delle prede?

All'inizio avevo scritto: " L'insistenza dello psichiatra la stava infastidendo, come la infastidivano......" invece che: "il suo interlocutore la stava infastidendo," forse rendeva meglio, però "sputtanava" un po' subito che lei fosse il cacciatore e non la preda.

SalvatoreStefanelli ha scritto: Sembra quasi che Lucinda stia per commettere un nuovo omicidio a scapito dello stesso psicologo.

Bravissimo, nella mia testa lei ha la ferocia di Lechter e l'astuzia della sorella di Holmes..

SalvatoreStefanelli ha scritto: Nel complesso trovo che sia una buona storia e ben centrato il tema.


grazie <3
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Re: Consigli su come coltivare l'Edera

Messaggio#9 » venerdì 22 giugno 2018, 12:40

viviana.tenga ha scritto:Ciao Dand,
Racconto molto forte e intenso.

grazie ;)

viviana.tenga ha scritto:Concordo con Emiliano su d eufoniche e l'uso del passato nella prima parte (avrei visto bene il presente dappertutto), invece non ho trovato fuori luogo l'uso di "orgia".

Ho sviscerato un poco la questione nei due commenti ai commenti precedenti, alla fine credo che sia anche un po' una questione di stile personale: preferivo fare in modo che si notasse la frammentazione ma ci fosse un continuum tra passato e presente, il modo che mi sembrava efficace è quello che ho usato, alcuni di voi la pensano in un modo altri convengono con me.. insomma alla fine è un grande "boh, ma grazie, ci penserò su" :P

viviana.tenga ha scritto:Ci sono poi un paio di passaggi in cui non mi ha convinto l'uso della punteggiatura:
Le feste dei bambini sono orge di marshmallow e palloncini, Lucinda invece

avrei visto meglio un punto (o un punto e virgola) al posto della virgola.
tra le braccia di mamma- che la tiene ferma- sotto il corpo di papà
qui invece ho trovato che i trattini spezzassero inutilmente la frase.


Le feste dei bambini sono orge di marshmallow e palloncini

Se metti un punto lì, succede che la frase diventa inutilmente sospesa, con la virgola introduce la subordinata successiva, in my opinion e con il punto e virgola mi sembrava troppo debole perché comunque separava la consecutio.

tra le braccia di mamma- che la tiene ferma- sotto il corpo di papà

Qui è volutamente spezzata. Spezzare fa soffermare: su alcuni argomenti non si può planare leggeri.


viviana.tenga ha scritto:Tra le cose che ho apprezzato, l'immagine dell'edera e il passaggio da "quasi una donna" a "forse una donna" nella descrizione di Lucinda subito prima e subito dopo l'omicidio.

Grazie, come avrai notato è volutamente ripreso nel titolo.

viviana.tenga ha scritto:Nel complesso, si può rifinire un po', ma è decisamente un buon racconto.


grazie grazie grazie :)
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DandElion
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Re: Consigli su come coltivare l'Edera

Messaggio#10 » venerdì 22 giugno 2018, 12:53

mezzomatto ha scritto:Un racconto di grande impatto emotivo, sostenuto da un'architettura semplice ed efficace e da una ambientazione claustrofobica. Enigma iniziale: perchè questo interrogatorio? Spiegazione fornita mediante una serie di analessi ordinate cronologicamente.

Grazie <3 <3 <3

mezzomatto ha scritto:C'è qualche difetto.

Direi meno male altrimenti inizio a montarmi la testa xD

mezzomatto ha scritto:Anzitutto non è chiaro dove si svolga il dialogo d'attacco: alla polizia?, in una clinica?

Come ho scritto in uno dei precedenti commenti ai commenti, volevo scrivere subito "lo psichiatra" però poi ho pensato che lasciare il dubbio un attimo che lei fosse vittima e non predatore era meglio che svelare tutto subito.

mezzomatto ha scritto:Cosa sono gli elettrodi che la donna ha in testa? Cosa ci fanno le cinghie 'dietro' il collo (le cinghie dovrebbero essere 'attorno' a qualcosa).

Pensavo fosse più ovvio: se ho una entità folle e strapericolosa per non essere ammazzata ho a disposizione solo elementi contenutivi di tortura: elettrodi, se ti muovi faccio partire una scarica che ti faccio pentire di averci provato, camicia di forza con fibbie sul retro e tirante al muro. ecco perchè le cinghie dietro al collo.
(Sì, sono una persona molto serena.)

mezzomatto ha scritto:Incerto anche il punto di vista: l'inserto fra le battute di dialogo sembra suggerire un narratore esterno. Poi di colpo viene introdotto il punto di vista della protagonista (che, per la verità non viene più abbandonato, salvo qualche intrusione del narratore).

Volutamente il doppio canale finisce per sovrapporsi, contribuendo all'effetto di straniamento che avevo in mente.

mezzomatto ha scritto: Volendo andare per il sottile la scansione di data, ora e luogo delle varie scene è superflua, non aggiunge nulla alla narrazione che si sviluppa cronologicamente e può essere sviluppata più elegantemente con altri espedienti espressivi.

Veramente rimarca anche sul fatto della ricorrenza del compleanno, sinceramente non la trovo superflua (altrimenti avrei usato altri espedienti.. potevo anche scrivere "6 anni dopo", però è molto meno sottile il passaggio del tempo.. la quotidianità uccide.)

mezzomatto ha scritto:Ma questo può essere solo questione del mio gusto personale. Te la butto lì come punto su cui riflettere.

Ogni parere/critica/consiglio è sempre ben accetto :D

mezzomatto ha scritto:Infine mi lascia perplesso la distanza temporale fra il genitoricidio (2012) e l'interrogatorio (2018). Non è spiegata.

Dammi altri 333333333333 caratteri e ti racconto tutto quello che fa in mezzo :P

mezzomatto ha scritto:Comunque un racconto di uno che sa scrivere, e come. Bravo, o brava. Giuseppe

"BravA" all'anagrafe (e anche in foto!) sono "bimba" :P grazie grazie grazie <3
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Linda De Santi
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Re: Consigli su come coltivare l'Edera

Messaggio#11 » martedì 26 giugno 2018, 22:41

Ciao Dand Elion!

Una storia forte, raccontata con un linguaggio essenziale ed efficace. Sei riuscita a rappresentare una situazione delicata, che offriva il fianco al melodramma un po’ gratuito, con un’impostazione ed un piglio che invece lo rendono interessante.

Giusto un appunto sul paragrafo iniziale:

“Il suo interlocutore la stava infastidendo, come la infastidivano gli elettrodi sulle tempie e le cinghie dietro al collo” –> Visto che le ha appena domandato quando è iniziato tutto, mi verrebbe da pensare che si tratti di uno psicologo, ma allora non mi spiego gli elettrodi e le cinghie. Sono strumenti utilizzati per curare forme gravi di malattie psichiatriche, terapie che vengono molto dopo le domande “classiche” da psicologo.

Qualche perplessità anche sul coltello vinto con i punti del supermercato: da come è impostata la frase, sembra che a far scattare in Lucinda la volontà di prenderlo sia stato proprio il fatto che la madre l’abbia scelto come regalo. Però non mi sembra una motivazione sufficiente: magari avresti potuto optare per: “adesso Lucinda è grande e i suoi genitori non si preoccupano più di chiudere a chiave il cassetto dei coltelli perché non si faccia male” o qualcosa di simile.

In ogni caso, è una bella prova!

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raffaele.marra
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Re: Consigli su come coltivare l'Edera

Messaggio#12 » martedì 26 giugno 2018, 23:47

Dal mio punto di vista, l'elemento di maggiore qualità di questo racconto è la capacità che dimostri di creare un notevole contrasto tra stile e contenuto. La storia si basa su una vicenda forte, a tratti scioccante, intensa e, per certi versi, emozionante. Lo stile, al contrario, riesce a mantenersi sobrio, equilibrato, sufficientemente distaccato al punto di sembrare volutamente stridente con le tinte forti che emergono dal narrato.

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diego.martelli
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Re: Consigli su come coltivare l'Edera

Messaggio#13 » mercoledì 27 giugno 2018, 7:36

Bello e crudo, mi sfuggono solo alcuni passaggi. Immagino che l'edera sia una metafora per la ragazza, visto che entrambe crescono con il procedere della linea temporale; ho però cercato un nesso di similitudine fra le caratteristiche dell'edera (essere infestante, essere aggrappata alle cose) e la ragazza, e non ne ho trovati. Non mi è piaciuta molto la battuta della ragazza sul coltello, che mi è sembrata superflua: cosa sarebbe accaduto era già del tutto chiaro. E non ho capito nemmeno perché l'edera in quattro giorni cresce in modo particolare, o perché c'è uno stacco di quattro giorni fra l'omicidio e i commenti di lei, e perché commenta in merito a qualcosa che dovrebbe accadere fra cinque mesi. Tolto questo, il racconto mi è piaciuto moltissimo, la descrizione della violenza è agghiacciante e l'atmosfera da cupa favola urbana mi pare funzioni benissimo.

alexandra.fischer
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Re: Consigli su come coltivare l'Edera

Messaggio#14 » venerdì 29 giugno 2018, 19:05

Storia molto ben congegnata. La camera segreta è quella nascosta dall’edera: ed è quella della protagonista chiusa nella struttura psichiatrica per l’omicidio dei genitori colpevoli di averle distrutto la vita con le loro tendenze incestuose. Le immagini dei compleanni di Lucinda sono molto belle ( dove i marshmollows e la spensieratezza dei quattro anni, insieme all’orsacchiotto nuovo sono smentiti dalla ferita al dito di Lucinda causata dal nastro intorno al pacco) e quello dei diciassette, nel quale le prime cotte, le amicizie, i sorrisi e i brividi sono puri sogni…la realtà è un regalo rubato alla madre, il coltello ottenuto con la raccolta punti del supermercato (con l’orsacchiotto liso accanto).




Attenzione a:
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Re: Consigli su come coltivare l'Edera

Messaggio#15 » domenica 1 luglio 2018, 0:52

diego.martelli ha scritto:Bello e crudo, mi sfuggono solo alcuni passaggi. Immagino che l'edera sia una metafora per la ragazza, visto che entrambe crescono con il procedere della linea temporale; ho però cercato un nesso di similitudine fra le caratteristiche dell'edera (essere infestante, essere aggrappata alle cose) e la ragazza, e non ne ho trovati.

L'edera simboleggia la chiusura in se stessa e il rigoglioso espandersi della risposta violenta.. possiamo chiamarla malattia mentale che si sviluppa, ma credo che in un caso del genere una reazione inconsueta sia del tutto giustificata dagli eventi ;)

diego.martelli ha scritto:E non ho capito nemmeno (..) perché commenta in merito a qualcosa che dovrebbe accadere fra cinque mesi.


21.12.2012 fine del calendario Maia: presunta fine del mondo. Mi sa che stiamo ancora qui..

diego.martelli ha scritto:Tolto questo, il racconto mi è piaciuto moltissimo, la descrizione della violenza è agghiacciante e l'atmosfera da cupa favola urbana mi pare funzioni benissimo.


graffie :3 <3
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Re: Consigli su come coltivare l'Edera

Messaggio#16 » domenica 1 luglio 2018, 0:53

alexandra.fischer ha scritto:Storia molto ben congegnata. La camera segreta è quella nascosta dall’edera: ed è quella della protagonista chiusa nella struttura psichiatrica per l’omicidio dei genitori colpevoli di averle distrutto la vita con le loro tendenze incestuose. Le immagini dei compleanni di Lucinda sono molto belle ( dove i marshmollows e la spensieratezza dei quattro anni, insieme all’orsacchiotto nuovo sono smentiti dalla ferita al dito di Lucinda causata dal nastro intorno al pacco) e quello dei diciassette, nel quale le prime cotte, le amicizie, i sorrisi e i brividi sono puri sogni…la realtà è un regalo rubato alla madre, il coltello ottenuto con la raccolta punti del supermercato (con l’orsacchiotto liso accanto).


grazie cara <3

alexandra.fischer ha scritto:Attenzione a:
li (refuso: lì)


ops, grazie.
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Re: Consigli su come coltivare l'Edera

Messaggio#17 » domenica 1 luglio 2018, 0:56

Linda De Santi ha scritto:Ciao Dand Elion!

Una storia forte, raccontata con un linguaggio essenziale ed efficace. Sei riuscita a rappresentare una situazione delicata, che offriva il fianco al melodramma un po’ gratuito, con un’impostazione ed un piglio che invece lo rendono interessante.


grazie :)


Linda De Santi ha scritto: Giusto un appunto sul paragrafo iniziale:

“Il suo interlocutore la stava infastidendo, come la infastidivano gli elettrodi sulle tempie e le cinghie dietro al collo” –> Visto che le ha appena domandato quando è iniziato tutto, mi verrebbe da pensare che si tratti di uno psicologo, ma allora non mi spiego gli elettrodi e le cinghie. Sono strumenti utilizzati per curare forme gravi di malattie psichiatriche, terapie che vengono molto dopo le domande “classiche” da psicologo.

Lucinda la immagino un po' a metà tra Hannibal e ed Eurus Holmes, troppo interessante per non rivolgerle ulteriori domande..


Linda De Santi ha scritto: Qualche perplessità anche sul coltello vinto con i punti del supermercato: da come è impostata la frase, sembra che a far scattare in Lucinda la volontà di prenderlo sia stato proprio il fatto che la madre l’abbia scelto come regalo.

Il fatto che sia "regalo" le fa scattare la molla di cosa succede ogni volta che è il suo compleanno..


Linda De Santi ha scritto: Però non mi sembra una motivazione sufficiente: magari avresti potuto optare per: “adesso Lucinda è grande e i suoi genitori non si preoccupano più di chiudere a chiave il cassetto dei coltelli perché non si faccia male” o qualcosa di simile.

Sarebbe stato totalmente illogico e fuori luogo! La violentano ma si preoccupano se si ferisce un dito?


Linda De Santi ha scritto:In ogni caso, è una bella prova!


grazie :D
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Re: Consigli su come coltivare l'Edera

Messaggio#18 » domenica 1 luglio 2018, 0:57

raffaele.marra ha scritto:Dal mio punto di vista, l'elemento di maggiore qualità di questo racconto è la capacità che dimostri di creare un notevole contrasto tra stile e contenuto. La storia si basa su una vicenda forte, a tratti scioccante, intensa e, per certi versi, emozionante. Lo stile, al contrario, riesce a mantenersi sobrio, equilibrato, sufficientemente distaccato al punto di sembrare volutamente stridente con le tinte forti che emergono dal narrato.


Wow! Che dire, se non "grazie"?!
#AbbassoIlTerzoPuntino #NonSmerigliateLeBalle
#LicenzaPoeticaGrammatica
Adoro le critiche, ma -ve prego!- che siano costruttive!!

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