Il mio quartiere

Appuntamento per lunedì 17 settembre 2018 dalle 21.00 all'una con un tema della guest star del mese ENRICO PANDIANI!
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maria rosaria
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Il mio quartiere

Messaggio#1 » lunedì 17 settembre 2018, 22:27

Il mio quartiere - di M.R. Del Ciello

- Non lo puoi avere lo sconto.
Il cassiere, le dita luride impegnate a contare alcune banconote, non alzò neanche lo sguardo mentre mi parlava.
- E perché non posso averlo? C'era scritto sullo scaffale.
- Non hai la card per gli sconti.
- Posso farla - dissi più per ripicca che per  convinzione.
- Non puoi. Non sei residente.
Il tipo, uno stuzzicadenti che oscillava da un angolo all'altro della bocca, continuava a evitare il mio sguardo,
- Ma io sono residente. Abito​ qui da sempre. Sono stato via un paio d'anni per motivi di studio, ma sono residente a Roma. Giuro.
- Roma? Ma qui sei a Marconi City, bello. Devi chiedere la residenza se vuoi lo sconto. E dal tuo accento non mi sembri tanto di queste parti.
- Ma stai scherzando? Marconi è il mio quartiere, io sono nato qui, la residenza ce l'ho sempre avuta a Roma.
- Le cose sono cambiate, amico. Li vedi quei cassonetti? Li hai mai visti così puliti? Dì?
- Be', in effetti...
- E dì, hai visto extracomunitari in giro?
- Adesso che ci penso, non mi pare...
- Appunto. Perché adesso sei a Marconi City. Ultimo baluardo delle autonomie locali. E ti confesso un segreto, se prometti di mantenerlo.
- Sentiamo.
- Abbiamo in progetto di coniare pure una nostra moneta. E creare una lingua ufficiale e, perché no, mettere su un esercito. Sapessi quanto rompono quelli di Garbatella, per non parlare di quelli di Magliana e Corviale...
- E tutti i bei discorsi sull'integrazione, sulla solidarietà? Sbaglio o tempo fa gestivi un negozio di prodotti asiatici? Mi piaceva quel posto e il profumo di spezie che si respirava.
- Bah, lì fuori c'è ancora chi ci crede a queste favole. Che la diversità è una ricchezza, che non esistono razze ma una sola, unica razza umana. Dammi retta, non è più aria. Meglio difendere il nostro quartiere dalle incursioni esterne. A proposito, ti avverto: abbiamo piazzato dei tiratori scelti lungo l'argine del Tevere. Non sia mai a qualcuno gli venga in mente di risalire il fiume dal lido di Ostia.
- Ma è una follia! Dimmi che sto sognando...
- Tutto vero, bello. E sbrigati a pagare e a uscire di qui prima che chiami i vigili di zona. Mi hai stancato con tutte queste domande.
Infilai il mio litro di latte e il pacco di biscotti in un sacchetto di plastica e mi allontanai sconvolto dal negozio. Lungo la strada una strana sensazione si impadronì di me. Come di essere seguito. Mi voltai più volte, lungo il tragitto, accelerando il passo. Nessuno dietro di me.
Cercavo di raggiungere più in fretta possibile la mia abitazione, quando il suono di una sirena mi fece sobbalzare. Intorno a me uno sciame di persone presero a correre.
- Che succede? - chiesi a una vecchietta che mi passò claudicando accanto.
- Il coprifuoco, ragazzo mio. Tornatene subito a casa. Tra poco farà buio.
Ultima modifica di maria rosaria il lunedì 17 settembre 2018, 23:07, modificato 2 volte in totale.


Maria Rosaria

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antico
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Re: Il mio quartiere

Messaggio#2 » lunedì 17 settembre 2018, 22:35

Ed ecco la vincitrice della recente Hot Sho(r)t Edition! Ciao Maria Elena! Tutto ok con i parametri, buona Pandiani Edition!

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maria rosaria
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Re: Il mio quartiere

Messaggio#3 » lunedì 17 settembre 2018, 22:39

Grazie, Antico.
Lo sto scrivendo dal cellulare, quindi faccio modifiche ogni due minuti
:D :D
Maria Rosaria

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Laura Cazzari
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Re: Il mio quartiere

Messaggio#4 » martedì 18 settembre 2018, 20:19

Ciao Maria Rosaria, il titolo del tuo racconto già mi stuzzicava un sacco. Con la tua storia, trovo che tu sia riuscita a rendere, in uno spazio limitato, quello che attualmente sta accadendo nei vari Stati. Un tempo si parlava di “Unione Europea” e adesso si parla di Brexit e di individualità. Non siamo più in grado di guardare a noi come una collettività, ma riusciamo solo a issare muri che ci separino dal resto del mondo. È questo il messaggio che ho letto nel tuo racconto. E la perplessità del tuo protagonista è la mia stessa perplessità. Trovo che in poche frasi tu sia riuscita a descrivere bene i due personaggi e il clima che si respira a Marconi City.
Laura Cazzari

alexandra.fischer
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Re: Il mio quartiere

Messaggio#5 » martedì 18 settembre 2018, 20:39

IL MIO QUARTIERE di M.R Del Ciello La città multietnica nella tua storia si rivela un fallimento. Roma decide di bandire la diversità dai propri quartieri, frazionandoli (c’è il progetto di renderli autonomi, con tanto di moneta, lingua ufficiale ed esercito…intanto si comincia con una card che dà diritto a sconti e con il coprifuoco). Per il protagonista, rimasto lontano da Roma due anni per motivi di studio, è una doccia fredda. Il suo quartiere (Marconi City), avrà anche i cassonetti puliti, ma chi vive è indurito (vedi il commerciante, passato dagli ingredienti del cibo orientale a generi più tradizionali e incattivito contro il diverso, vedi la vecchina impaurita che avverte il protagonista di fa presto a rientrare a casa). Da brividi! Complimenti.
Attenzione a: Dì (scritto così vuol dire giorno, per scrivere l’imperativo del verbo dire al presente: Di’)

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Emiliano Maramonte
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Re: Il mio quartiere

Messaggio#6 » mercoledì 19 settembre 2018, 23:56

Ciao Maria Rosaria!!
Dico subito che il tuo racconto mi ha inquietato e mi ha lasciato addosso (anche diversi minuti dopo la lettura), un senso di frustrazione e di impotenza per il protagonista, il quale non fa che affermare i propri diritti, nella propria città, nel proprio luogo naturale. Eppure qualcosa di incredibile è accaduto: si sono esasperate le diversità, l'uomo si è incattivito fino a negare uno sconto irrisorio a un compaesano e a sbandierare con orgoglio un solipsismo sociale da far venire i brividi. La città multietnica, quindi, non è quella classica piena di razze e colori che ci si potrebbe immaginare pensando al tema del torneo, bensì una città la cui identità si frantuma e che produce una multietnicità negativa. In questo il racconto è geniale, nella sua ricorsività. Bello anche il finale, in cui il lettore vive concretamente gli effetti di questa follia disgregativa: addirittura un coprifuoco... e chissà cos'altro!!!
Poco da rilevare sul fronte dello stile di scrittura, pulito e godibile fino alla fine. Però permettimi un paio di suggerimenti.
- "Il tipo, uno stuzzicadenti che oscillava da un angolo all'altro della bocca, continuava a evitare il mio sguardo." Questa frase non funziona. All'inizio pensavo che il tipo fosse magro come uno stuzzicadenti. Per eliminare l'inconveniente bastava aggiungere un "con" dopo "Il tipo"... e "gli" prima di oscillava.
- Come è già stato rilevato da qualcuno prima di me, " di' " e non "dì"
- "Lungo la strada una strana sensazione si impadronì di me. Come di essere seguito. Mi voltai più volte [...]" Il punto non ha molto senso dopo "si impadronì di me", è brutto messo così, si tronca una frase che contiene molta tensione e va letta tutta di seguito. Quel punto spezza la tensione. E poi nota l'assonanza "voltai" "volte".
Con una decina di minuti in più di rilettura, il racconto sarebbe stato perfetto. Ma va già bene così. Storia intelligente e ben scritta. Ben oltre la sufficienza.

In bocca al lupo!
Emiliano.

Krum_Krum
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Re: Il mio quartiere

Messaggio#7 » venerdì 21 settembre 2018, 12:53

Inquietante al punto giusto. L’idea dei tiratori scelti lungo il Tevere funziona e colpisce, così come quella della moneta autonoma e del coprifuoco. I dialoghi funzionano, anche se in alcuni punti potrebbero essere resi più naturali. Una cosa però mi fa storcere il naso: il protagonista non si è mai accorto del coprifuoco e dei cecchini sul Tevere? Se davvero è un abitante del quartiere mi sembra strano che cada così tanto dalle nuvole. Per il resto, un buon racconto.

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maria rosaria
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Re: Il mio quartiere

Messaggio#8 » sabato 22 settembre 2018, 18:28

Krum_Krum ha scritto:Inquietante al punto giusto. L’idea dei tiratori scelti lungo il Tevere funziona e colpisce, così come quella della moneta autonoma e del coprifuoco. I dialoghi funzionano, anche se in alcuni punti potrebbero essere resi più naturali. Una cosa però mi fa storcere il naso: il protagonista non si è mai accorto del coprifuoco e dei cecchini sul Tevere? Se davvero è un abitante del quartiere mi sembra strano che cada così tanto dalle nuvole. Per il resto, un buon racconto.


Ciao, sì, forse il riferimento ai due anni passati fuori a studiare è un po' poco.
Pensavo bastasse a far comprendere che il protagonista è tornato nella sua città da poco.
Maria Rosaria

mezzomatto
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Re: Il mio quartiere

Messaggio#9 » domenica 23 settembre 2018, 15:52

In questo racconto il dialogo porta avanti la storia, dando al lettore informazioni sull'ambiente in cui la storia si svolge. E l'ambiente è semplice, l'esasperazione del campanilismo che sfocia nell'autismo sociale. Il quartiere Marconi sta tornando al medio evo e alle città murate. E la causa di questa regressione è una sola, il rifiuto della diversità. Direi che il tema è pienamente centrato e lo strumento dialogo usato in modo corretto, anche se io avrei inserito più frasi descrittive, quà e là, fra le battute.
Giudizio: buono.

Nena
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Re: Il mio quartiere

Messaggio#10 » lunedì 24 settembre 2018, 11:40

Ciao Maria Rosaria, il racconto mi ha un po' inquietata; mi hai trasportata in questa realtà in cui tutto viene confinato nelle egoistiche ristrettezze mentali di un quartiere dominato solo da regole ed imposizioni.
Il protagonista, al ritorno dalla sua assenza, si trova davanti ad un scenario di terrore, fatto di coprifuochi e cecchini pronti a far fuori eventuali intrusi. Molto ben descritto, che dire.. Brava !!
Serena Brega

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Gennibo
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Re: Il mio quartiere

Messaggio#11 » martedì 25 settembre 2018, 18:36

Ciao Maria Rosaria,
Anche a me il racconto ha lasciato un senso di inquietudine, la stessa che provo leggendo sui social di idee così diverse dalle mie, idee per cui temo che un mondo come quello raccontato da te non sia così assurdo come vorremmo credere.
Molto interessanti e godibili i dialoghi. Ben reso il personaggio del negoziante, anche il senso di smarrimento alla presa di coscienza del protagonista di ciò che accade nella sua città, il romano ritorna e si sente un escluso in un mondo che credeva familiare.
Molto brava.

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patty.barale
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Re: Il mio quartiere

Messaggio#12 » giovedì 27 settembre 2018, 13:46

Mala tempora currunt ci sarebbe da dire se il tuo racconto si avvicinasse in qualche modo al nostro mondo reale, ma per fortuna non è così!
Quanto mi è piaciuta la chiusura di questo racconto: ”Il coprifuoco, ragazzo mio. Tornatene subito a casa. Tra poco farà buio.” Quel buio della ragione imminente mi ha colpito proprio lì, dritto allo stomaco. Chissà come mai...
Assolutamente un ottimo racconto. Per quanto riguarda alcuni refusi ho visto che te li hanno già segnalati, per cui non mi dilungo.

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maria rosaria
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Re: Il mio quartiere

Messaggio#13 » venerdì 28 settembre 2018, 15:54

Con un po' di ritardo, ma sono giorni frenetici, ringrazio tutti per i commenti.

In particolare vorrei rispondere a Emiliano che mi ha fatto osservazioni molto pertinenti.

megagenius ha scritto:Però permettimi un paio di suggerimenti.
- "Il tipo, uno stuzzicadenti che oscillava da un angolo all'altro della bocca, continuava a evitare il mio sguardo." Questa frase non funziona. All'inizio pensavo che il tipo fosse magro come uno stuzzicadenti. Per eliminare l'inconveniente bastava aggiungere un "con" dopo "Il tipo"... e "gli" prima di oscillava.


Sì, hai ragione, questa frase l'ho aggiunta dopo la prima stesura e, confesso, non convinceva molto neanche me.

megagenius ha scritto: Come è già stato rilevato da qualcuno prima di me, " di' " e non "dì"

Pure qui, mea culpa, l'ho scritto con il cellulare e questa mi era proprio sfuggita.

megagenius ha scritto: "Lungo la strada una strana sensazione si impadronì di me. Come di essere seguito. Mi voltai più volte [...]" Il punto non ha molto senso dopo "si impadronì di me", è brutto messo così, si tronca una frase che contiene molta tensione e va letta tutta di seguito. Quel punto spezza la tensione. E poi nota l'assonanza "voltai" "volte".


Ottima osservazione. Questa parte va sicuramente rivista.

Grazie!
Maria Rosaria

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Emiliano Maramonte
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Re: Il mio quartiere

Messaggio#14 » venerdì 28 settembre 2018, 16:28

Figurati! Siamo qui per questo! Per imparare reciprocamente. ;-)

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antico
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Re: Il mio quartiere

Messaggio#15 » lunedì 1 ottobre 2018, 20:26

Una cosa sola non funziona: per rendere verosimile il suo "cadere dal pero" il protagonista non solo dev'essere tornato da poco, ma proprio appena tornato. Poco prima di arrivare a casa si ferma nel negozio che conosce per comprare qualcosa da portare ai suoi cari e taaac, ecco che si ritrova in un'altra realtà rispetto a quella che conosceva. Per tutto il resto, perfetto, ottimi spunti per ricche riflessioni e inquietante come il futuro che sembra attendere questo nostro presente. Per me un pollice tendente all'alto perché, davvero, quel particolare va sistemato.

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