[M] Gli altri - Simone Rapizzi

Lunedì 15 giugno alle ore 21.00! E siamo alla terza tappa della Quarta Era... Guest star: BARBARA BARALDI! Avrete le solite quattro ore di tempo per scrivere un racconto che potrebbe essere scritto anche in un'ora soltanto, quindi no scuse: gente che ha tempo fino alle 23, gente che arriva alle 23, gente che può starci tutta la sera o gente che scrive dal cellulare facendosi ispirare dagli amici, MINUTI CONTATI VI ASPETTA! Guardate il trailer dell'edizione QUI
simoneR
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[M] Gli altri - Simone Rapizzi

Messaggio#1 » martedì 16 giugno 2015, 0:25

Ancora quel suono, quel un ronzio fastidioso che merita solo di finire schiacciato, giusto un attimo prima che anche il resto del rumore invada il mio spazio. La vita, dicono. Il rumore di quelli che lavorano, che producono... Illusi, non si rendono conto che producono solo rifiuti, escrementi puzzolenti che ammorbano l'aria. Corrono come formiche lungo tunnel d'acciaio, alla ricerca della soddisfazione e dell'appagamento del proprio senso di inadeguatezza, sperando che ogni loro umiliazione posso colmare quel vuoto inutile che hanno dentro, creato da anni di vita prima di questa illusione.
Lo ricordo come se fosse ieri: segui gli altri, vestiti come si deve, studia, impara, ripeti, ascolta, comportati a modo, non fare quelle boccacce, mangia, defeca nel bagno. Tutto semplice se segui le regole, tutto chiaro, dicevano.
Ma come potevano pensare che io li avrei seguiti, che avrei camminato belle loro orme, che mi sarei coperto del loro lezzo? Non avevano, loro, gli occhi per vedere? Non potevano guardare e capire?
Mi hanno preso e portato qui, in questo buco, questo... concentrato di  orrore; tutti i miei sensi sono irritati e niente sembra potermi dare sollievo fin quando, alla fine, tutto diventa finalmente meno definito, scuro e, infine, buio. Solo in quel momento posso finalmente, credo, tornare nel MIO mondo, dove le cose non sono così, dove la Luce e il Buio si alternano, in un ciclo continuo che dura da sempre e sempre durerà. Ma qui no, mi costringono a restare sotto una campana di vetro in questo luogo dove è sempre presente almeno un sole, almeno una stella.
Ma come fanno, come possono resistere?
Credo fossero passate poche rotazioni prima del mio tracollo: questo continuo essere sotto la Luce, forte, vivida, calda e costante mi ha logorato, mi ha portato a formulare pensieri assurdi, autodistruttivi, che si sono realizzati, un poco alla volta.. prima ho scavato, cercando di trovare una via di fuga o almeno un riparo, con il solo risultato di rovinarmi le carni, che sono guarite troppo velocemente anche solo per farmi capire che quello che macchiava il terreno era mio. Non potendo scavare ho provato a nascondermi dalla Luce, ma niente è servito, continuavo a vederLa nonostante avessi parti di me qui sopra, dove un tempo c’erano gli occhi, quegli stessi occhi che ora giacciono in quell’angolo, forse.
Non ricordo dove siano, ma in fin dei conti non importa: erano veicoli di tortura prima con la loro capacità di trasmettere la Luce e lo sono ancora di più ora con la loro assenza, con la Luce che passa indisturbata fin dentro al mio cervello, riflettendosi sulle sinapsi e mantenendole in uno stato di perenne eccitazione; gli occhi non si sono rigenerati, lo avevano detto gli Anziani, ma anche su questo avevo le mie teorie: l’immortalità non è altro che una continua rigenerazione dei tessuti e niente può fermarla, ormai. Non possiamo essere fermati dagli altri. Non possiamo essere ridotti in schiavitù, dagli altri. Ora so di aver avuto ragione.



Alexia
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Messaggio#2 » mercoledì 17 giugno 2015, 8:43

Per me un piccolo diamante grezzo. Ci sono refusi e un po’ di cose da sistemare, ma potrebbe diventare una chicca weird. Quel turbinio di frasi sconclusionate, di emozioni, di ritorni è come una spirale che ti risucchia. Un po’ di editing e sarebbe perfetto… qualche indizio in più per guidare il lettore nella giusta direzione e un po’ più di rabbia repressa fra le righe.

Alexia B

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ceranu
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Messaggio#3 » giovedì 18 giugno 2015, 0:34

Ciao Simone, benvenuto.
Come già segnalato da altri c'è un buon numero di refusi, ma il problema del racconto non è quello. Gettarsi in un flusso di pensieri non è facile, necessita controllo e organizzazione, cose che nel tuo racconto sembrano mancare. Sbattiamo a destra e a sinistra trascinati dalla follia del protagonista che non ci permette di organizzare le idee. Probabilmente era questo il tuo intento, ma il controllo è fondamentale. Devi darmi il modo di capire dove ci troviamo e cosa sta succedendo. All'inizio sembra un mondo simile al nostro, forse in un futuro prossimo, poi si perde ogni punto di riferimento. Il protagonista scava. Dove, con cosa? Purtroppo mancano troppi elementi che mi facciano capire qualcosa.
Ciao e alla prossima.

Rossella_Stocco
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Messaggio#4 » venerdì 19 giugno 2015, 10:59

Ciao Simone, nonostante l'argomento sia tra i miei preferiti ho trovato questo racconto disorientante, ma non nell'accettazione positiva. Nel senso, magari tu volevi dare la sensazione di disorientamento, ma quello che si percepisce leggendo è "cosa sto leggendo?". Cercherei di dare alcuni punti fermi all'interno, per far capire meglio al lettore come può immedesimarsi nella lettura. Anche lo stile è un pò traballante. Sono sicura che con i giusti accorgimenti potrebbe diventare un bel racconto. Buona fortuna.

andrea.viscusi
Messaggi: 44

Messaggio#5 » sabato 20 giugno 2015, 11:53

mi sembra poco chiaro. forse in un certo senso lo straniamento era voluto, ma la sequenza di frasi sovrapposte e ripetute non permette di inquadrare bene la situazione. ho formulato diverse teorie durante la lettura (apocalisse zombie, regime distopico, anime in paradiso, lotta tra dio e lucifero) ma non riesco a riconoscerne nessuna come sicuramente valida. questo penalizza il testo perché non capendo di cosa si parla chiaramente non si può empatizzare con il protagonista. non so quali siano i suoi obiettivi, i suoi nemici, quindi perché dovrei essere dalla sua parte (o dall'altra)? la scrittura sarebbe da rivedere per alcune imprecisioni, che tuttavia non sono il problema fondamentale, visto che la chiarezza del contesto e del ruolo del narraotre è il punto principale da risolvere.

Francesca Nozzolillo
Messaggi: 59

Messaggio#6 » domenica 21 giugno 2015, 14:55

Mmh... oddio, sono un po' in difficoltà. I flussi di pensieri mi piacciono, ma non li trovo adatti ad un racconto. Mi spiace, ma non ho capito nulla... quel che dici è interessante, ma non so dove siamo, chi è il protagonista, e quindi anche capire dove vuoi andare a parare è difficile. Gli altri chi sono? la gente civilizzata? gli umani? è tutto molto confuso. S<span style="line-height: 1.5;">cusa ma non so bene cos'altro dire...</span><span style="line-height: 1.5;"> dacci qualche indizio. :) </span>

Gabriele Macchiarella
Messaggi: 38

Messaggio#7 » domenica 21 giugno 2015, 15:30

Ciao Simone
Francamente anch'io sono un po' perplesso. Diversi refusi, pensieri che inizialmente erano condivisibili finiscono con l'essere fini a se stessi. Alla fine parli di questi famigerati "anziani", parli di rigenerazione di tessuti quindi siamo nel futuro? Un racconto di fantascienza? Purtroppo è un po' tutto poco definito.
A mio avviso sarebbe servita almeno una rilettura in più, lo so qui a "minuti contati" i minuti sono proprio contati, ti capisco benissimo. Probabilmente anche tu come me sei alle prime esperienze in questo contest (per me è la prima volta).
La prossima volta andrà sicuramente meglio, a tutti e due intendo :)

Serena
Messaggi: 97

Messaggio#8 » lunedì 22 giugno 2015, 14:45

Ciao Simone! Il mio pensiero va inesorabilmente ad unirsi a quello degli altri... purtroppo è eccessivamente tutto troppo confuso e caotico. Passino i refusi, che basta correggere ma, la storia è troppo indecifrabile. Avresti dovuto dare al lettore almeno un appiglio al quale afferrarsi, per capire almeno in chi immedesimarsi. Alla fine parli di immortalità e mi viene da pensare a una qualche creatura tenuta prigioniera e studiata. E' una cavia da laboratorio? Peccato perchè la storia poteva essere interessante ma così rimane solo un gran polverone caotico.

A presto!

marco.fronzoni
Messaggi: 19

Messaggio#9 » lunedì 22 giugno 2015, 17:40

Mi pare che manchi un mondo intero da qualche parte, o nella mia capacità di comprendere quello che leggo, oppure nel brano, che sembra più simile a un coriandolo di un libro di 300 pagine fatto esplodere con un petardo, che a un racconto a sé stante. L’incipit potrebbe anche essere un incipit, lo svolgimento manca certamente di informazioni fondamentali che aiutino a contestualizzare quel minimo le vicenda, almeno per evitare il totale disorientamento al lettore, il finale, be’… come finisce? Lo conquista l’Universo alla fine?

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antico
Messaggi: 7172

Messaggio#10 » lunedì 22 giugno 2015, 18:06

Benvenuto a Minuti Contati! Lo stile è interessante anche se il tutto sembra espresso in modo disordinato, mancano o sembrano mancare delle chiavi di lettura, elementi che indirizzano. Parte e sembra una critica alla società, poi la svolta e il suo essere rinchiuso in un buco (sempre che tu non lo utilizzi a livello metaforico, ma non riesco a capire). Poi l'introduzione della luce costante, dei due soli che si alternano, del suo bisogno di un alternarsi, della sua normalità. Infine accenni agli Anziani e all'immortalità. Troppa roba apparentemente poco controllata. T'invito al Laboratorio, lì potrai postarne una versione più lunga (fino a un totale di 5000 caratteri), mi viene infatti il dubbio che tu abbia dovuto tagliare di brutto per stare nei limiti. Per il momento è un pollice giù, troppe ombre tutte insieme.

tina.caramanico
Messaggi: 43

Messaggio#11 » martedì 23 giugno 2015, 15:08

Abbastanza complicato da capire, la situazione non mi è per niente chiara: chi è il protagonista narratore? Dove si trova? Cosa gli stanno facendo? Ho vagamente intuito che lo stare sotto questa luce continua ha a che fare con la rigenerazione dei tessuti e con l’immortalità, ma non riesco ad andare oltre questo.

torpedocolorado
Messaggi: 53

Messaggio#12 » venerdì 26 giugno 2015, 11:04

A parte i refusi e la punteggiatura un po' ballerina, ho trovato la svolta finale interessante: se speso meglio poteva dare un peso specifico diverso ad un racconto a tratti confuso e di difficile comprensione. Ma hai osato e anche il tema della luce è colto a pieno: in una chiave claustrofobica che m'è piaciuta molto. Complimenti perciò per il coraggio e l'audacia. Con le opportune limature può divenire davvero un bel racconto, ciao Simone!

Sybilla Levanti
Messaggi: 142

Messaggio#13 » venerdì 26 giugno 2015, 21:18

Hey Simone, buon ultima mi aggiungo al coro di recensioni qui sopra...
Il tuo racconto mi incuriosisce, devo ammettere. Ha qualcosa di fantascientifico nel sottotesto e, sarà che io sono fotofobica quindi devo portare gli occhiali da sole tutto l'anno e per me il sole è un nemico acerrimo, ho provato molta empatia per il tuo protagonista. Purtroppo però ci sono, forse anche per il poco tempo a disposizione, mancano elementi che avrebbero reso più chiara la trama (ambientazione, chi sono "gli altri", perché l'hanno messo sotto una campana di vetro...) in modo che il lettore avrebbe potuto farsi un'idea più chiara di ciò che volevi trasmettere. Infine una rilettura anche veloce avrebbe permesso di eliminare qualche refuso.

simoneR
Messaggi: 3

Messaggio#14 » sabato 27 giugno 2015, 0:01

Come detto nel post della classifica ringrazio tutti per i commenti; si è trattato di un esperimento sia per la scelta di partecipare sia per il mezzo: ho scritto durante la pausa di uno spettacolo di danza e ho utilizzato un cellulare... I refusi li ho ritrovati leggendo questa sera, a conferma che sia il mezzo sia il tempo non hanno aiutato ma che la prossima volta dovrò dedicare più spazio all'attività.

Il problema principale credo sia il non essermi messo in terza persona a leggere il testo, dando per scontato il mondo che avevo in testa durante la creazione del nucleo del racconto; non concordo appieno, però, sui commenti relativi all'assenza quasi completa di riferimenti: per me non è un problema che il racconto non sia auto conclusivo ma rappresenti solo uno scorcio di qualcos'altro, idea che mi pare essere lontana dall'interpretazione del contest che mediamente viene data.

Per quanto riguarda la questione sintattica e della punteggiatura vi chiederei delle indicazioni più precise, poiché non riesco a rilevare tutti questi errori segnalato e, volendo migliorare, non posso basarmi sul mio sentire.

Ora non rimane che far sedimentare i commenti e vedere come crescere.

Grazie ancora.

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